Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale

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1 R E G I O N E P U G L I A Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale SETTORE/UFFICIO:SETTORE PERSONALE E ORGANIZZAZIONE CODICE CIFRA:PER/DEL/2008/002 OGGETTO: seguito dgr n. 1399/2007 e definitiva approvazione del Nuovo modello istituzionale-organizzativo del Governo della Regione Puglia - denominato GAIA: La Regione Intelligente. 1

2 L Assessore alla Trasparenza e alla Cittadinanza Attiva, sulla base dell istruttoria espletata dal Dirigente del Settore Personale, riferisce: Con deliberazione n del 3 agosto 2007, la Giunta regionale ha preso atto della proposta del nuovo modello istituzionale - organizzativo denominato Gaia: la Regione intelligente. Con lo stesso atto giuntale, al fine di formulare il definitivo modello istituzionaleorganizzativo dell Ente, s è dato mandato all Assessore proponente di attivare un ampia consultazione. Al fine di dare seguito al mandato ricevuto, si è proceduto ad incontrare dapprima i dipendenti, regionali in specifiche assemblee provinciali, e i dirigenti, con due appositi workshop, successivamente, le OO.SS aziendali e confederali, Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Confagricoltura, Confesercenti, Confcooperative, Lega delle Cooperative, ANCI, UPI nonchè i Capigruppo del Consiglio regionale. A tutti si sono illustrati i contenuti del modello Gaia registrando le osservazioni più significative. Dal lavoro svolto è emersa le necessità di procedere ad una riorganizzazione dell Ente per aree omogenee fortemente interattive, capaci di governare, mediante un azione amministrativa fortemente integrata, le grandi politiche regionali. In questa ottica vanno interpretati i suggerimenti forniti dagli attori coinvolti i quali hanno in primo luogo sollecitato a organizzare l attività regionale per aree omogenee e coordinate e a prevedere strutture deputate a favorire l osmosi tra le diverse azioni evitando sovrapposizione di competenze con inutile dispendio di risorse umane, economiche e strumentali. Gli stessi hanno inoltre convenuto sulla necessità di superare la logica dell individuazione degli incarichi dirigenziali da parte del Governo regionale, così come invece previsto dalla L.R. 7/97, e di passare a un sistema che assegnati compiti e responsabilità sia poi capace di valutarli adeguatamente. Occorre, dunque, che il modello di istituzione pubblica, che qui si propone, sia permeabile, anticipatore del mutamento e delle dinamiche sociali ed estremamente flessibile per governare i processi di una società complessa ed in profondo cambiamento. Ciò significa, nel concreto, che il nuovo modello dev essere fondato su un ridotto numero di strutture complesse che siano in grado di favorire l integrazione strategica e gestionale delle politiche regionali. Di qui l idea di costruire un modello di governance che prevede otto Aree: - cinque che presidiano le grandi politiche dell Ente, costruiscono le condizioni strategico/gestionali per la loro attuazione, integrano l azione dei molti soggetti pubblici regionali all interno di una strategia unitaria, eliminando sovrapposizioni e duplicazioni e favorendo la interconnessione delle diverse politiche e l azione coordinata degli attori istituzionali - tre che presidiano l azione di programmazione strategica, finanziaria e di innovazione amministrativa ed istituzionale dell Ente garantendo che le scelte di programmazione ed innovazione supportino in modo efficace e coerente l attuazione delle grandi politiche regionali affiancate da una Conferenza di Direzione che sviluppa la cooperazione e favorisce l unitarietà dell azione amministrativa. Le Aree che si propongono sono: 2

3 Politiche per lo sviluppo rurale assicura la programmazione, l attuazione ed il controllo delle politiche regionali dell agricoltura, zootecnia e alimentazione; governa le politiche di regolazione e tutela del patrimonio boschivo, delle attività venatorie; presidia le politiche di promozione nazionale ed internazionale dei prodotti agroalimentari della Puglia; tutela gli standard qualitativi e sanitari delle produzioni agroalimentari; promuove, valorizza e regola la pesca e l acquacoltura; regola le iniziative di infrastrutturazione e bonifica in Agricoltura. Politiche per lo sviluppo economico, lavoro e innovazione governa le politiche di competitività economica e produttiva del sistema Puglia; presidia la programmazione, l attuazione ed il controllo delle politiche regionali di sviluppo non comprese nell Area Politiche per lo sviluppo rurale; presidia la programmazione, l attuazione e il controllo delle politiche regionali del lavoro e della formazione professionale; presidia la programmazione, l attuazione e il controllo delle politiche regionali di ricerca scientifica e innovazione tecnologica e ne assicura lo sviluppo; assicura il coordinamento tra le politiche della competitività economica e produttiva e quelle del lavoro in ogni fase della loro definizione e sviluppo; presidia la programmazione, l attuazione e il controllo delle politiche di internazionalizzazione dei sistemi produttivi e ne governa i processi di sviluppo; cura i rapporti e promuove l interazione con i Pugliesi nel Mondo. Politiche per l ambiente, le reti e la qualità urbana presidia le politiche di assetto e infrastrutturazione territoriale e di tutela e valorizzazione ambientale e del paesaggio; promuove politiche di pianificazione urbana e territoriale per la funzionalità e qualità degli insediamenti umani; pianifica le politiche regionali del ciclo dei rifiuti e delle energie rinnovabili; modernizza le infrastrutture e il sistemi dei trasporti; promuove la cultura della mobilità sostenibile, incentivando lo sviluppo della ricerca e dell innovazione tecnologica e gestionale applicata ai trasporti sia collettivi che individuali. assicura la programmazione delle risorse idriche e corsi d acqua; coordina le azioni dirette ed indirette per la difesa del suolo, ivi incluse quelle attinenti alle politiche estrattive, e per la programmazione e l esecuzione dei lavori pubblici; presidia le politiche abitative. Politiche per la promozione del territorio, dei saperi e dei talenti programma, attua e controlla le politiche regionali relative alla cooperazione territoriale,alla valorizzazione turistica, della cultura e dello spettacolo nel territorio; promuove le politiche per la attrattività del territorio, coordinando tutte le attività di marketing territoriale, comunque svolto dalla Regione, anche nelle sue proiezioni a livello internazionale; attiva programmi di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, storico ed architettonico regionale; favorisce il dialogo e i partenariati con i paesi del mediterraneo; dirige le politiche di sviluppo della conoscenza, coordinando ed integrando l azione degli attori principali del sistema di istruzione pugliese (primario, secondario ed Universitario); sostiene la pratica e la cultura dello sport di cittadinanza e valorizza i talenti e le competenze dei giovani. Politiche per la promozione della salute, delle persone e delle pari opportunità assicura le politiche attive della salute ed il governo strategico del sistema sanitario; 3

4 presidia la programmazione, l attuazione ed il controllo delle politiche regionali sanitarie; programma e controlla il sistema integrato dei servizi sociali, attivando interventi per la tutela e la promozione dei diritti delle persone; presidia le politiche di emigrazione e di immigrazione; assicura l interazione fra le politiche di tutela della salute e le politiche di inclusione sociale; garantisce politiche di genere e pari opportunità per tutti. Organizzazione e riforma dell amministrazione governa le politiche e le strategie di riforma e modernizzazione del sistema pubblico, assicurando unitarietà e integrazione tra le politiche di innovazione organizzativa, le politiche di sviluppo e gestione delle risorse umane e le politiche di partecipazione e trasparenza; conduce le politiche di ammodernamento infrastrutturale dei Servizi interni, assicurando unitarietà ed efficacia al piano di e.government regionale. Programmazione e finanza presidia le politiche di programmazione, allocazione e controllo delle risorse finanziarie, economiche e patrimoniali necessarie al pieno dispiegamento delle strategie, dei programmi, delle azioni, dei servizi e dei progetti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi generali e settoriali del governo regionale. Presidenza e relazioni istituzionali garantisce unitarietà e coerenza all attività di relazioni istituzionali nazionali ed internazionali del presidente e della Giunta regionale; assicura e coordina la comunicazione istituzionale; sovrintende le attività di protezione civile; cura le attività attinenti alla produzione legislativa; assicura il controllo strategico per l attuazione del programma di governo Ciascuna delle Aree si articola in servizi, uffici, strutture di Integrazione, strutture di staff e strutture di progetto. I servizi curano l attuazione dei programmi strategici e il management delle singole politiche dell Ente, assicurando efficacia attuativa, qualità, efficienza ed economicità in fase realizzativa: a) costituiscono le strutture di direzione preposte alla programmazione operativa, all attuazione ed al controllo delle singole linee di attività; b) definiscono con la Direzione di Area il proprio piano degli obiettivi e concorrono con essa ad assicurare l integrazione e l unitarietà dell azione amministrativa; c) hanno la responsabilità organizzativa della propria struttura amministrativa in funzione degli obiettivi da raggiungere, in coerenza con quanto stabilito nell atto di Organizzazione dell Ente e in base alle indicazioni fornite dalla Direzione di Area. Gli Uffici rappresentano la base del sistema di direzione della Regione e sono incardinati funzionalmente e organicamente all interno dei Servizi: a) rendono operative le attività rientranti nella propria sfera di competenza; b) sono responsabili di procedimenti amministrativi di particolare complessità; c) assicurano l unitarietà della gestione in base alle direttive fornite dai Dirigenti di Servizio. Le strutture di Integrazione assicurano l integrazione ai diversi livelli dell attività dell Ente e l unitarietà nei processi di innovazione/sviluppo organizzativo dell Amministrazione. 4

5 La principale struttura di integrazione è la Conferenza di Direzione la quale cura l efficacia realizzativa delle politiche di sviluppo della Regione Puglia, in primis dell attuazione dei Programmi Operativi Regionali. Le strutture di staff hanno l obiettivo di garantire unitarietà, omogeneità ed efficienza nella programmazione, gestione e sviluppo delle risorse tecniche, finanziarie e umane delle diverse Aree di coordinamento. Presso ogni Direzione di Area potranno esser costituite strutture di staff che assicurano: Il management e lo sviluppo delle Persone Il management e lo sviluppo dei sistemi informativi La coerenza contabile e giuridica degli atti e provvedimenti Il funzionamento dei sistemi di controllo intra ed extra moenia I processi di decentramento amministrativo e i processi partenariali La comunicazione e la trasparenza amministrativa Le strutture di progetto assicurano l attuazione di obiettivi specifici, determinati da risorse e tempi definiti e che necessitano di unitarietà gestionale e di semplificazione; presidiano l attuazione di macro obiettivi trasversali alle Aree o di grandi progetti che necessitano, indipendentemente dall Area di appartenenza, di integrazione o dell attivazione di procedure amministrative appropriate e non ordinarie; rispondono alla Direzione di Area nel cui ambito ricade il contenuto del progetto. Le Regole di funzionamento saranno infine definite nell ambito di un atto di alta organizzazione coerente con il modello di management definito nel disegno di organizzazione e caratterizzate da: - distinzione tra ambiti e responsabilità di direzione politica e ambiti e responsabilità di direzione manageriale individuando anche luoghi e fasi di integrazione sulle grandi politiche/strategie dell Ente - centralità della dirigenza e sua responsabilizzazione nei percorsi di programmazione, gestione e valutazione e nei processi di innovazione e sviluppo organizzativo (dalla fissazione degli obiettivi gestionali, alla determinazione delle risorse e degli interventi, alla valutazione dei risultati) - unitarietà dei modelli di valutazione e controllo in modo da garantire un corretto ed efficace supporto informativo ai processi decisionali dell Ente ed una costante verifica degli outcomes e dei risultati prodotti dall azione amministrativa Per quanto su esposto si propone, all esame della Giunta Regionale, l adozione del presente atto e degli Allegati (A,B,C) che rappresentano graficamente il modello organizzativoistituzionale e che costituiscono parte integrante e sostanziale della proposta deliberativa a seguire. COPERTURA FINANZIARIA Dal presente provvedimento non deriva alcun onere a carico del Bilancio regionale L Assessore relatore, di concerto con le OO.SS. e sentite le parti sociali, in premessa nominate, propone alla Giunta l adozione del seguente atto finale. Il presente provvedimento è di competenza della Giunta Regionale ai sensi dell art.4, comma 4, lett. a), Legge regionale 4 febbraio 1997, n. 7, e dell art. 59, comma 1, Legge regionale 7 gennaio 2004, n. 1. 5

6 LA GIUNTA Udita la relazione dell Assessore alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva; Vista la sottoscrizione posta in calce al presente provvedimento dal dirigente del Settore Personale e Organizzazione; A voti unanimi espressi ai sensi di legge; DELIBERA Per le motivazione espresse in narrativa, che qui si intendono integralmente riportate: a) di prendere atto della relazione dell Assessore alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva; b) di condividere lo schema di struttura organizzativa posto in premessa; c) di approvare il modello organizzativo denominato Gaia: la Regione intelligente così come ampiamente illustrato dall Assessore relatore e rappresentato negli Allegati grafici (A,B,C) che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto; d) di affidare al Presidente l adozione del modello organizzativo come sopra approvato ai sensi all articolo 42, comma 2, lett. h), dello Statuto della Regione Puglia IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA Dott. Romano Donno IL PRESIDENTE Dott. Nichi Vendola Il sottoscritto attesta che il procedimento istruttorio affidato è stato espletato nel rispetto della vigente normativa regionale, nazionale e comunitaria e che il presente schema di provvedimento, dallo stesso predisposto ai fini dell adozione dell atto finale da parte della Giunta Regionale, è conforme alle risultanze istruttorie. Il dirigente del Settore (prof. Pasquale CHIECO) L Assessore proponente (dott. Guglielmo Minervini) 6

7 Allegato A Sintesi del mod. organizzativo PRESIDENTE Capo Gabinetto Segreteria Presidenza Segreteria Giunta GIUNTA REGIONALE PRESIDENZA E RELAZIONI ISTITUZION ALI Conferenza di direzione PER LO SVILUPPO RURALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, COOPERAZIO NE PER L AMBIENTE, LE RETI E LA QUALITA URBANA PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO DEI SAPERI E DEI TALENTI PROMOZIONE SALUTE, PERSONE E PARI OPPOR- TUNITA ORGANIZZAZI ONE E RIFORMA DELL AMMINISTRA ZIONE PROGRAMMA ZIONE E FINANZA STAFF SERVIZI Uffici 7

8 Allegato B Rete organizzativa (interazione) 8

9 Allegato C Arichitettura di Area 9

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