GREEN ENERGY S.r.l. VICOLO DEL DIVINO AMORE, 2/C MARINO (RM)

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1 VICOLO DEL DIVINO AMORE, 2/C MARINO (RM) PROGETTO DI UN NUOVO IMPIANTO IDROELETTRICO DENOMINATO ELVELLA SUD SULLA DIGA DELL ELVELLA DOCUMENTAZIONE PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A V.I.A. IMPIANTO MINI IDROELETTRICO ELVELLA SUD ALLEGATO 3 RELAZIONE INERENTE LE MOTIVAZIONI, LE FINALITA, LE ALTERNATIVE DI LOCALIZZAZIONE, NONCHÉ GLI INTERVENTI ALTERNATIVI IPOTIZZABILI Aprile 2015

2 GREEN ENERGY S.r.l. VICOLO DEL DIVINO AMORE, 2/C MARINO (RM) IMPIANTO MINI IDROELETTRICO ELVELLA SUD SULLA DIGA DELL ELVELLA INDICE 1. PREMESSA SCOPI ED OBIETTIVI DEL PROGETTO PRINCIPALI ALTERNATIVE PROGETTUALI PRESE IN ESAME ALTERNATIVA ZERO (NON RITENUTA VALIDA) ALTERNATIVA UNO (NON RITENUTA VALIDA) ALTERNATIVA DUE (RITENUTA VALIDA) 6 4. ANALISI E SCELTE DELLE ALTERNATIVE DI LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO CONCLUSIONI Pagina 2 di 10

3 1. PREMESSA La presente relazione sulle MOTIVAZIONI, FINALITÁ e ALTERNATIVE DI PROGETTO, relativa al progetto di un MICRO impianto idroelettrico sulla diga Elvella, localizzato al confine tra il Comune di San Casciano dei Bagni (SI) ed Acquapendente (VT), è parte integrante della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi della LR 10/2010. Il proponente del progetto è la società GREEN ENERGY S.r.l. con sede legale in Vicolo del Divino Amore 2/C Marino (RM). Si ha qui lo scopo di indicare le motivazioni e le finalità del progetto, prendendo in esame le possibili alternative progettuali per quanto riguarda sia la localizzazione che la tipologia degli interventi. 2. SCOPI ED OBIETTIVI DEL PROGETTO L'impianto in progetto, accanto all'ovvio obiettivo di produrre energia da fonte rinnovabile, persegue l'obiettivo di uno sviluppo "sostenibile ed integrato", sia per far "convivere" esigenze tecnico-economiche con quelle di usufruibilità del territorio, sia per trasformare un intervento per pochi in un opportunità per tutti. In quest ottica, l impianto si inserisce perfettamente all'interno degli obiettivi previsti per l'area oggetto di intervento dal PTC, Piano Territoriale Di Coordinamento Provinciale della provincia di Siena, che prevede di promuovere la riduzione dell'uso dei combustibili fossili nei vari comparti e di aumentare l autosufficienza energetica del territorio senese tramite lo sviluppo delle energie rinnovabili. Tra gli altri obiettivi del PTC si trova la vitalizzazione dei centri minori tramite funzioni stabili e la dotazione di servizi e di attività capaci di mantenere il contesto territoriale e paesaggistico, garantendo però allo stesso tempo l evoluzione del policentrismo insediativo. Analogamente il progetto si inserisce perfettamente in quelli che sono gli obiettivi del Piano Territoriale Provinciale Generale di Viterbo, che fa dello sviluppo sostenibile e della prevenzione dell inquinamento i propri principi ispiratori. Dal punto di vista della politica ambientale il PTGR di Viterbo si pone lo scopo di tutelare le risorse naturali ed energetiche, utilizzare il territorio in maniera sostenibile, coniugando lo sviluppo economico con la compatibilità ambientale, migliorare la conoscenza del contesto ambientale del territorio provinciale e favorire possibili scelte strategiche alternative nella politica di gestione del territorio. A tal proposito il progetto in esame si prefigge lo scopo di migliorare la fruibilità ambientale nel suo complesso, in quanto la produzione di energia idroelettrica pulita contribuirà alla Pagina 3 di 10

4 riduzione dei consumi di altra energia considerata più impattante, e quello di inserirsi in modo ottimale nell ambiente naturale facendo convivere le esigenze tecnico-economiche con quelle di rispetto e di sviluppo del territorio. Si è cercato quindi il migliore inserimento nel paesaggio delle opere ritenute necessarie, mitigando il loro impatto a livello sia estetico-paesaggistico che naturalistico, e si è anche fatto sì che le opere stesse costituiscano valido prodotto per la valorizzazione dell ambiente. Gli studi sviluppati per la conoscenza dell ambiente fisico, strumenti necessari per l elaborazione del progetto, possono essere anche in parte utilizzati come materiale didattico-divulgativo, funzionale alla conoscenza delle peculiarità e delle caratteristiche del territorio. Pagina 4 di 10

5 3. PRINCIPALI ALTERNATIVE PROGETTUALI PRESE IN ESAME 3.1. ALTERNATIVA ZERO (NON RITENUTA VALIDA) L alternativa zero del progetto è quella che prevede la non realizzazione del progetto stesso ALTERNATIVA UNO (NON RITENUTA VALIDA) L alternativa uno del progetto è quella che prevede di realizzare un impianto idroelettrico che sfrutti la briglia presente immediatamente a valle del canale di scarico della diga Elvella, derivando parte delle acque scaricate dal canale di troppo pieno della diga Elvella. impianto puntuale Figura 1: Localizzazione su ortofoto delle opere in progetto della soluzione uno Questa soluzione progettuale prevede di realizzare o adattare le seguenti opere: - opera di captazione ad acqua fluente senza bacino di regolazione composta dalla traversa esistente e dalla bocca di presa, posizionata poco più a monte della traversa e protetta da pali paratronchi; - canale di ingresso che immette l acqua nella coclea, è un profilo scatolare in c.a. che si sviluppa a valle della bocca di presa; - struttura di alloggiamento della coclea, è l apposita struttura in c.a. atta ad alloggiare la macchina idraulica ed i vari apparati elettromeccanici necessari al suo funzionamento; - canale di restituzione che reimmette l acqua nel fiume; Pagina 5 di 10

6 - scala di risalita dell ittiofauna; - locale elettrico, in grado di contenere i quadri di controllo e di misura ALTERNATIVA DUE (RITENUTA VALIDA) L alternativa due del progetto è quella che prevede di sfruttare il salto esistente tra la fine del canale di scarico della diga Elvella ed il Rio Trasecco (utilizzato per la restituzione). Per l impianto Elvella Sud sono state previste due distinte soluzioni progettuali dall identico funzionamento: - La prima prevede di sfruttare la condotta di adduzione del Consorzio di Bonifica della Val di Paglia Superiore dallo scarico dell impianto Elvella fino alla centrale in progetto, per poi derivare le acque in centrale tramite un giunto a T munito di valvole. La restituzione avviene nel Rio Trasecco, affluente del Torrente Elvella; - La seconda prevede di posizionare una nuova condotta in affiancamento a quella esistente del Consorzio di Bonifica - nel caso quest ultimo dovesse negare l utilizzo della sua infrastruttura - per convogliare le acque derivate alla centrale. Tale nuova condotta partirà dalla vasca di scarico della centrale Elvella per entrare direttamente nella centrale in progetto. La restituzione avviene nel Rio Trasecco, affluente del Torrente Elvella. Le due soluzioni progettuali prevedono quindi la realizzazione o lo sfruttamento delle seguenti opere: - Punto di derivazione (ipotesi 1) che intercetta e capta l acqua della condotta adduttrice (già private del DMV) circa 5000 m a valle della diga; viene installato un giunto a T sulla condotta esistente, ed un sistema di valvole per far convogliare l acqua verso la centrale; - Nuova condotta (ipotesi 2) che convoglia le acque scaricate dalla centrale di monte ( Elvella ), private del DMV da rilasciare al Torrente Elvella, per farle confluire direttamente nella centarle Elvella Sud ; - Edificio di centrale posto a fianco della sponda idraulica destra del Rio Trasecco; la centrale riceve le acque dalla condotta di adduzione e trasforma l energia idraulica per mezzo di una turbina Francis ad asse orizzontale; Pagina 6 di 10

7 - Vasca di scarico interrata che riceve le acque turbinate dall adiacente centrale e le restituisce interamente al Rio Trasecco tramite un canale di scarico. Figura 2: Planimetria di progetto - ipotesi 1 Pagina 7 di 10

8 Figura 3: Planimetria di progetto - ipotesi 2 Pagina 8 di 10

9 4. ANALISI E SCELTE DELLE ALTERNATIVE DI LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO Tra le tre alternative sopra elencate, la meno impattante per l ambiente e la più conveniente dal punto di vista economico e produttivo risulta essere l alternativa due, in quanto: - La realizzazione di un impianto puntuale - alternativa uno - che azzererebbe di fatto l impatto ambientale, non avrebbe consentito di avere un impianto produttivo, date le portate transitanti ed il salto esiguo a valle della briglia considerata; - In questo caso la lunga derivazione consentirebbe di sfruttare un salto molto maggiore, fatto salvo il rilascio del DMV al torrente Elvella, che non verrebbe quindi lasciato a secco dall impianto; - Dal punto di vista paesaggistico la soluzione due risulta preferibile in quanto sfrutta - nell ipotesi 1 - opere esistenti e prevede la costruzione dell edificio di centrale completamente interrato; al termine dei lavori lo stato dei luoghi potrà essere ripristinato al pari dello stato attuale salvo la botola di accesso alla centrale posta al livello del piano di campagna; - Anche nel caso di realizzazione dell ipotesi 2 riferita all alternativa due, nonostante il cantiere necessario alla posa della nuova condotta, tale alternativa risulta preferibile dal punto di vista paesaggistico, in quanto prevede tutte le infrastrutture interrate; - Inoltre l alternativa due prevede di intervenire in alveo solo allo scarico (sul Rio Trasecco), in quanto l acqua sfruttata viene captata da una condotta. L alternativa di progetto due, risulta essere la più produttiva in proporzione agli impatti previsti ed è stata scelta come soluzione progettuale. Pagina 9 di 10

10 5. CONCLUSIONI La nostra società si basa sulle capacità umane di sfruttare le risorse energetiche presenti sul nostro pianeta, che purtroppo, dato il costante aumento dei consumi energetici, legati alla progressiva crescita economica, ha creato problematiche ambientali sempre più rilevanti. Da recenti studi emerge che il settore energetico è responsabile del 70% degli effetti, per lo più negativi, sull'ambiente esterno, che determinano cambiamenti climatici ed inquinamenti di vario tipo. La forte pressione ambientale ha portato all elaborazione del famoso protocollo di Kyoto, uno dei cui obiettivi principali per l Italia, entro il 2010, è la riduzione di almeno il 6,5% di emissione in atmosfera dei gas, in particolare anidride carbonica e metano, che causano principalmente il cosiddetto "effetto serra" e l aumento del 12% della produzione di energia da fonte rinnovabile. Il corretto uso dell'energia, attraverso lo sfruttamento di fonti energetiche locali rinnovabili, è divenuto il punto focale della politica energetica nazionale e, quindi, di conseguenza, regionale e provinciale. Le fonti rinnovabili in grado di garantire la produzione di energia elettrica, senza immissioni in atmosfera o nel sottosuolo di agenti inquinanti, costituiscono una risorsa importantissima sia per la produzione di energia, che per la riduzione del succitato effetto. Il presente studio ha analizzato le diverse alternative progettuali al fine di trovare una soluzione tecnica che permettesse di ottimizzare la produzione di energia elettrica minimizzando, al contempo, gli impatti sull ambiente. È stata quindi scelta ed elaborata la soluzione progettuale che presenta minori impatti sul corso d acqua coinvolto, minore impatto visivo, e una ottimizzazione dei costi/benefici. Pagina 10 di 10

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