Politica Monetaria, Politica Fiscale e prospettive per la crescita in Italia. Marco Lossani (Università Cattolica di Milano)
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1 Politica Monetaria, Politica Fiscale e prospettive per la crescita in Italia Marco Lossani (Università Cattolica di Milano)
2 Scenario internazionale Economia globale sconta ancora l eredità della crisi da debito (Legacy of debt supercycle) unitamente alle conseguenze di possibili, profonde modificazioni strutturali (Secular Stagnation). Attuale fase congiunturale caratterizzata da crescita sia nel mondo avanzato che emergente esposta a downside risks dovuti a diversi fattori di fragilità.
3 Scenario internazionale Mondo avanzato accelera rispetto a 2014: Tasso di crescita medio vicino al 2,5%, frutto di performances molto eterogenee. USA: rallenta nel I 15, ma cala ancora tasso di disoccupazione. JAP: interrompe recessione 2014, ma debito rimane elevato EZ: scongiurato rischio deflazione ma aumenta incertezza generata da Grexit.
4 Scenario internazionale Mondo emergente in rallentamento Strutturale, come in Cina; Ciclico, con recessione in Brasile e Russia; Emergenti rimangono esposti a rischi dovuti a rialzo tassi USA (atteso inizio 2016) apprezzamento Dollaro basse quotazioni materie prime in presenza di debito (nuovamente) in crescita.
5 Eurozona Crescita attesa 2005:Spagna +2,5, Francia+ 1,2%, Germania +1,6%, Italia +0,7%. Crescita PIL I 15 (cong.ann.): Spagna +0,9%, Francia + 0,6%, Germania +0,2%, Italia +0,3%. Disoccupazione: 18 mil..solo il 4,7% della forza lavoro è disoccupato in Germania; 26% della forza lavoro è disoccupato in Grecia.
6 Eurozona Politica monetaria espansiva (grazie a QE) Politica fiscale neutrale (saldo primario strutturale stabile da almeno 2 anni) tuttavia Deterioramento delle aspettative di contenimento di effetti negativi di eventuale Grexit Interruzione fase di discesa dei tassi a lunga
7 QE e ASPETTATIVE di INFLAZIONE
8 CHI POSSIEDE IL DEBITO GRECO
9 GRECIA. DEBITI IN SCADENZA (Mil. EURO)
10 TASSI A LUNGA
11 ITALIA Termina la più lunga recessione della economia italiana. Negli ultimi 3 anni solo tassi di crescita negativi: -2,8%, -1,7%, -0,4%. I 15: +0,3 (con.ann.) +0.0% (tend.), per effetto di buona dinamica domanda interna e della variazione delle scorte, mentre esportazioni nette forniscono contributo negativo.
12 ITALIA Nonostante effetto trascinamento e andamento prod. industriale, inizio 2015 più favorevole del previsto. Stime CSC (febb. 15) : produzione industriale +0,6% cong. e -0,2% tend. (-2,2% in gennaio) A febbraio cresce anche il fatturato, dopo flessione di gennaio. Divergenza tra indicatori hard e soft.
13 ITALIA: PRODUZIONE INDUSTRIALE
14 ITALIA: FIDUCIA CONSUMATORI
15 ITALIA Superamento recessione favorito ANCHE da rinvio dell aggiustamento fiscale alleggerimento del costo del lavoro (decontribuzione per assunzioni a tempo indeterminato per 2015 e 2016) sostegno a favore dei redditi famigliari che si aggiungono a effetti indotti da calo del petrolio e all Euro debole.
16 ITALIA Rinvio aggiustamento fiscale al 2016 rende nuovamente stretto spazio di manovra della politica fiscale nel breve termine. Nel 2016 già prevista attivazione clausola salvaguardia (aumento IVA o accise o riduzione della spesa). Sostenibilità della politica fiscale dipenderà dall effettivo consolidamento della ripresa. DEF sposta pareggio strutturale di bilancio dal 2016 al 2017
17 ITALIA E fattibile il «Piano Draghi» (Jackson Hole 2014)? «può essere utile in parallelo un dibattito sull orientamento complessivo delle politiche di bilancio nell area dell euro. A differenza di altre importanti economie avanzate, questo orientamento nell area dell euro non si basa su un unico bilancio approvato da un unico parlamento, ma sull aggregato di diciotto bilanci nazionali e del bilancio dell UE. Un maggiore coordinamento tra i vari orientamenti delle politiche di bilancio nazionali dovrebbe permetterci in linea di principio di conseguire un orientamento complessivo più favorevole alla crescita per l area dell euro. Infine, sembrerebbe necessaria anche un azione complementare a livello dell UE per assicurare sia un appropriata posizione aggregata sia un vasto programma di investimenti pubblici, in linea con le proposte formulate dal futuro Presidente della Commissione europea»
18 ITALIA Decelera caduta dei finanziamenti bancari a famiglie e imprese (-0,9% tend. in marzo; mentre in novembre era pari a -4,5%). L indicatore aggregato è il risultato di Impieghi alle famiglie: tornano a crescere. Impieghi alle imprese: continuano a contrarsi. Banche restie a concedere credito alle imprese causa vasto ammontare di crediti deteriorati e di partite incagliate (350 mld., nel 2008 solo 130)..
19 ITALIA Come si risolve il problema NPL? Cessione di crediti deteriorarti mediante vendita diretta o cartolarizzazione è stata sinora esigua (meno di 7 mld. nel biennio ) per diversi motivi: Tempi di recupero crediti e procedura di insolvenza lunghi e incerti. Difficoltà stima delle garanzie in presenza di elevata eterogenità delle stesse. Dimensione ridotta banche italiane limita competenze tecnologie per gestire in modo efficiente NPLs. e
20 ITALIA Crollo dei rendimenti titoli di stato, su tutte le scadenze anche quelle più lunghe arrestatosi recentemente ha comportato drastica riduzione del costo medio del debito e del costo medio delle nuove emissioni. Nel periodo gennaio-aprile costo medio emissioni Tesoro italiano è risultato dello 0,77% (1,35% nello stesso periodo 2014)
21 ITALIA I rendimenti sui titoli di stato, sulle scadenze più lunghe sono destinati ad aumentare considerevolmente nei prossimi mesi?
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