Tavolo di coordinamento regionale della rete degli Sportelli Unici per le Attività Produttive 30 novembre 2010
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- Lino Arcuri
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1 Tavolo di coordinamento regionale della rete degli Sportelli Unici per le Attività Produttive 30 novembre 2010 Monica Lombini Responsabile del Servizio Sportelli unici per le attività produttive, Semplificazione amministrativa per le imprese e Consulenza giuridica
2 Il Tavolo di coordinamento della rete degli Sportelli Unici per le Attività Produttive o Delibera di Giunta regionale n. 958 del 2010 ISTITUZIONE DEL TAVOLO DI COORDINAMENTO REGIONALE DELLA RETE DEI. APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO. o Determina n del 2010 NOMINA DEI COMPONENTI DEL TAVOLO DI COORDINAMENTO REGIONALE DELLA RETE DEI
3 Art. 4 Regolamento del Tavolo Finalità del Tavolo Il Tavolo di coordinamento ha le seguenti finalità: - svolgere attività di indirizzo e monitoraggio per la semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese e per l'adeguamento alle modalità telematiche di gestione degli sportelli unici; - assicurare la realizzazione e l'aggiornamento della banca dati regionale Suap che contiene, in relazione ai singoli procedimenti, l'indicazione della normativa applicabile, degli adempimenti procedurali, della modulistica, nonché dei relativi allegati, da utilizzare uniformemente nel territorio regionale; - realizzare la omogeneizzazione dei procedimenti per le imprese garantendo uniformità di procedimenti e tempi e la condivisione della Banca-dati su tutto il territorio regionale;
4 Art. 4 Regolamento del Tavolo Finalità del Tavolo Il Tavolo di coordinamento ha le seguenti finalità: - promuovere la realizzazione dello Sportello Unico Telematico attraverso uniformazione e interoperabilità delle informazioni e dei procedimenti concernenti l'insediamento e l'esercizio di attività produttive; - creare un luogo di confronto e scambio tra i soggetti coinvolti nel procedimento unico autorizzatorio, in particolare tra i vari coordinamenti provinciali, in cui condividere esperienze, problematiche e buone pratiche in uno spirito di collaborazione orientato alla concertazione dell attività regionale in materia di Sportello Unico per le Attività Produttive in modo da perseguire qualità e tempestività negli interventi di settore; - operare con funzioni di impulso, promozione per la semplificazione e omogeneizzazione delle procedure e dei procedimenti amministrativi nonché di definizione di strumenti operativi a ciò finalizzati;
5 Art. 4 Regolamento del Tavolo Finalità del Tavolo Il Tavolo di coordinamento ha le seguenti finalità: - promuovere iniziative dal punto di vista formativo; - promuovere iniziative sotto il profilo della comunicazione; - monitorare, in raccordo con le amministrazioni provinciali, l attività degli Sportelli Unici presenti sul territorio regionale.
6 Art. 5 Regolamento del Tavolo Compiti del Tavolo - realizzare l aggiornamento e il continuo e costante popolamento della Banca-Dati Attuazione del modello di gestione della BD dei procedimenti amministrativi del Suap Coordinamento e realizzazione di progetti con le associazioni di categoria, con particolare riferimento alle associazioni di categoria dell artigianato (L. R. n. 1/2010) - monitorare, attraverso la Banca-dati, i procedimenti amministrativi di competenza dello Sportello Unico per le Attività Produttive - Attuazione del modello di gestione della BD dei procedimenti amministrativi del Suap - coordinare la propria attività con quella svolta dai coordinamenti provinciali tenendo conto dei risultati raggiunti e delle buone pratiche diffuse con particolare riferimento alla semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese - Incontri ed approfondimenti con le Provincie che hanno l impegno di garantire la formulazione di proposte di aggiornamento, semplificazione ed altre iniziative riguardanti lo sviluppo della Banca-dati - proporre soluzioni di tipo organizzativo/giuridico - amministrativo al fine di favorire la semplificazione delle procedure e dei procedimenti Proposta di Regolamento previsto dall art. 2, comma 6 della L.R. 4/2010 per l adeguamento della normativa regionale alle disposizioni normative sullo Sportello Unico per le Attività Produttive Promozione di accordi interistituzionali - promuovere la diffusione di buone pratiche;
7 Art. 6 Regolamento del Tavolo Comitato tecnico Il Tavolo è affiancato, ai fini di una maggior speditezza dei lavori, da un Comitato tecnico che ha il compito di istruire le problematiche sorte in seno al medesimo. Oltre a tale funzione, il Comitato ha una funzione propositiva relativamente alle tematiche da sottoporre all attenzione dei membri del Tavolo. Il Comitato è composto da 4 esperti in materia individuati dal Presidente del Tavolo medesimo.
8 Art. 8 Regolamento del Tavolo Piano delle attività del Tavolo Nella prima riunione sono concordati gli argomenti che il Tavolo deve affrontare individuando gli obiettivi da raggiungere, l ordine di priorità degli argomenti e la tempistica delle attività delimitata nell arco temporale di un anno. Tali dati sono inseriti in una documento programmatico redatto a cura della segreteria ( relazione obiettivo ) tenuto conto anche di quanto previsto dalla normativa regionale in materia di semplificazione.
9 Piano delle attività ) Rapporti con il sistema camerale (Comunica impresa e avvio attività) 2) Rapporti con gli enti terzi per il rispetto dell art. 38 della L. 133/2008 per il collegamento e la trasmissione degli atti tra Suap e gli enti che intervengono nel procedimento unico e integrazione degli archivi informatici 3) Attuazione del modello di gestione della BD e prima impostazione/attuazione del monitoraggio di avvio delle BD dei procedimenti del Suap e della piattaforma telematica della rete dei Suap 4) Attuazione del piano formativo SuapER 5) Informazione e comunicazione 6).
10 Art.7 Regolamento del Tavolo Gruppi di lavoro Il Tavolo costituisce uno o più gruppi di lavoro che provvedono ad esaminare la problematica e ad esporre le proprie risultanze nella seduta successiva del Tavolo o, qualora il lavoro richiedesse più tempo, nella data prevista dallo stesso Tavolo.
11 Lo Sportello Unico Telematico Delibera di Giunta n del 2010 MODIFICHE ALLE LINEE GUIDA RELATIVE ALL'APPROVAZIONE DEI CONTENUTI E DELLE MODALITÀ DI IMPLEMENTAZIONE, AGGIORNAMENTO E MONITORAGGIO DELLA BANCA DATI DELLO SPORTELLO UNICO TELEMATICO (D.G.R 431/2010)
12 Intesa SuapER Sottoscrizione amministrazioni provinciali Provincia di Modena - D.G.P n. 448 del 23/11/2010 Provincia di Parma - D.G.P n. 647 del 11/11/2010 Provincia di Reggio Emilia - D.G.P. n. 322 del 16/11/2010 Comune di Cesena - D.G.C. n. 350 del 16/11/2010 Comune di Forlì - D.G.C. n. 348 del 8/11/2010 Provincia di Rimini - in fase di approvazione Provincia di Bologna - D.G. P. n. 507 del 23/11/2010 Provincia di Piacenza - in fase di approvazione Provincia di Ravenna - D.G.P n. 542 del 24/11/2010 Provincia di Ferrara - in fase di approvazione
13 METODOLOGIA DI VALIDAZIONE DEGLI INTERVENTI LE FASI PER LA VALIDAZIONE sono state: Individuazione e convocazione del gruppo di progetto, in rappresentanza dell intero territorio regionale, al fine di validare i procedimenti della BANCA DATI REGIONALE. Suddivisione del gruppo di progetto in tre sottogruppi, composti dai responsabili e referenti : ambiente, edilizia, commercio. Verifica da parte dei sottogruppi delle schede degli interventi assegnati.
14 Banca dati dei procedimenti amministrativi del Suap Formazione Il piano formativo prevede: - formazione teorica e laboratorio Attività realizzate nel primo semestre del 2010 per un totale di 120 partecipanti - kit di formazione avanzata Attività in corso di realizzazione da novembre 2010 a gennaio formazione su SELF, il Sistema di E-Learning Federato per la Pubblica Amministrazione in Emilia-Romagna che offre agli Enti locali del territorio regionale, uno strumento per la formazione a distanza Attività in corso di definizione e realizzazione
15 Installazioni di front-end (A&C + DBM) Tavolo di coordinamento regionale della rete degli Sportelli Unici Banca Dati della Conoscenza Condivisa gestione e condivisione della conoscenza regionale erogazione di servizi online installazioni di PEOPLE + Autorizzazioni e Concessioni SuapER (Enti 1, 2, 3) Ente 4 Enti 5, 6 installazione A installazione B 1 installazione B 2 15
16 Tavolo di coordinamento regionale della rete degli Sportelli Unici R Banca Dati della Conoscenza Condivisa INTERVENTI INTERVENTI ENTE 1INTERVENTI INTERVENTI CERTIFICATI ENTE 2 ENTE 3INTERVENTI ENTE 4INTERVENTI ENTE 5INTERVENTI ENTE 6 gestione e condivisione della conoscenza regionale erogazione di servizi online installazioni di PEOPLE + Autorizzazioni e Concessioni SuapER (Enti 1, 2, 3) Ente 4 Enti 5, 6 installazione A installazione B 1 installazione B 2 16
17 Condivisione della conoscenza - 1/3 Tavolo Banca Dati della Conoscenza Condivisa (ente R, Regione Emilia- Romagna) R gestione e condivisione della conoscenza regionale erogazione di servizi online comunicazione telematica automatica di modifiche, inserimenti, ecc... modifiche, Inserimenti, SuapER (Enti 1, 2, 3) Ente 4 Enti 5, 6 installazione A installazione B 1 installazione B 2 17
18 Condivisione della conoscenza - 2/3 Banca Dati della Conoscenza Condivisa Tavolo (ente R, Regione Emilia- Romagna) consultazione R gestione e condivisione della conoscenza regionale erogazione di servizi online consultazione SuapER (Enti 1, 2, 3) Ente 4 Enti 5, 6 installazione A installazione B 1 installazione B 2 18
19 Condivisione della conoscenza - 3/3 Banca Dati della Conoscenza Condivisa Tavolo (ente R, Regione Emilia- Romagna) n o t i f i c a R gestione e condivisione della conoscenza regionale erogazione di servizi online n o t i f i c a comunicazione telematica SuapER (Enti 1, 2, 3) Ente 4 Enti 5, 6 installazione A installazione B 1 installazione B 2 19
20 Certificazione degli interventi Tavolo (ente R, Regione Emilia- Romagna) certificazione R Banca Dati della Conoscenza Condivisa gestione e condivisione della conoscenza regionale 3 erogazione di servizi online n o t i f i c a 1 SuapER (Enti 1, 2, 3) Ente 4 Enti 5, 6 installazione A installazione B 1 installazione B 2 20
21 Recepimento di un intervento certificato Banca Dati della Conoscenza Condivisa Tavolo (ente R, Regione Emilia- Romagna) certificazione R gestione e condivisione della conoscenza regionale erogazione di servizi online omogeneizzazione 3 SuapER (Enti 1, 2, 3) Ente 4 Enti 5, 6 installazione A installazione B 1 installazione B 2 21
22 Evoluzioni del software a supporto del modello di gestione Propagazione della conoscenza comunicazione telematica automatica da A&C alla Banca Dati della Conoscenza Condivisa a fronte di modifiche, inserimenti, ecc... notifiche via contenenti pdf o doc dell'intervento e xml per il DBM funzionalità di import/export massivo o puntuale su un intervento. Consultazione della conoscenza regionale ogni ente deve poter configurare da quali enti ricevere le notifiche definizione nella Banca Dati della Conoscenza Condivisa degli utenti che hanno accesso alla in sola lettura e il relativo ente di appartenenza. Recepimento di notifiche e semplificazione recepimento facilitato di una notifica (xml): visualizzazione differenziale miglioramento delle funzioni di ricerca: per titolo, per data di aggiornamento,... introduzione del concetto di intervento di riferimento. 22
23 Grazie per l attenzionel 23
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