COMUNE di VALMADRERA. Provincia di Lecco PIANO FINANZIARIO PER L'APPLICAZIONE DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI (TARI) ANNO 2015 A.

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1 COMUNE di VALMADRERA Provincia di Lecco PIANO FINANZIARIO PER L'APPLICAZIONE DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI (TARI) ANNO 2015 A. PREMESSA L articolo 1 della Legge n. 147 del comma 639 ha istituito, a decorrere dal 01 gennaio 2014, l Imposta Unica Comunale, denominata IUC, basata su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e l altro collegato all erogazione e alla fruizione di servizi comunali; la IUC è composta da: 1. IMU - imposta municipale propria - di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali; 2. TASI tributo per i servizi indivisibili a carico sia del possessore che dell utilizzatore dell immobile; 3. TARI tassa sui rifiuti destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell utilizzatore. La Tari, disciplinata dai commi 641 e seguenti dell art. 1 della legge 147/2013, è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani; è corrisposta in base a tariffa commisurata ad anno solare coincidente con una autonoma obbligazione tributaria. La legge n. 190 (legge di stabilità per 2015), conferma lo stesso impianto logico nella costituzione dei costi e nella determinazione delle tariffe adottato con la TARES nel 2013 e, successivamente, con la TARI nel Il Comune nella commisurazione della TARI tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27/04/1999 n Il Consiglio Comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Il Piano finanziario è redatto, in conformità al dettato del DPR 27/4/99, n. 158, sulla scorta delle previsioni di spesa ed investimenti sia diretti, che comunicati dai diversi enti, aziende e associazioni. In ogni caso deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ricomprendendo anche i costi di cui all art. 15 del D.Lgs. N. 36/2003. Il Piano Finanziario deve evidenziare i costi complessivi, diretti e indiretti, del servizio, e dividerli fra costi fissi e costi variabili, sulla scorta dei criteri indicati nel D.P.R. n. 158/1999 citato. Al fine di una corretta determinazione dei profili tariffari, la metodologia tariffaria si articola nelle seguenti fasi fondamentali:

2 1. individuazione e classificazione dei costi del servizio; 2. suddivisione dei costi tra fissi e variabili; 3. ripartizione dei costi fissi e variabili in quote imputabili alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche; 4. calcolo delle voci tariffarie, fisse e variabili, da attribuire alle singole categorie di utenza, in base alle formule e ai coefficienti indicati dal metodo. Il Piano Finanziario prevede anche una parte descrittiva, che illustra le caratteristiche principali del servizio di gestione dei rifiuti e delle sue prospettive, in modo da giustificare i costi che in esso sono rappresentati. Va precisato, da ultimo, che il presente Piano Finanziario riguarda solamente i rifiuti solidi urbani e quelli che sono stati ad essi assimilati; solo tali tipologie di rifiuto rientrano infatti nell'ambito della privativa comunale, cioè nel diritto/obbligo del Comune a provvederne alla raccolta e smaltimento. I rifiuti speciali, al contrario, vengono smaltiti direttamente dalle imprese che li producono.

3 B. OBIETTIVI E MODALITÀ DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI Di seguito si descrivono i principali aspetti della gestione dei rifiuti nel Comune di Valmadrera, al solo scopo di fornire un quadro più comprensibile delle voci di costo (PEF) che verranno analizzate nell'ultima parte (parte C) SPAZZAMENTO E LAVAGGIO STRADE Il servizio di pulizia e spazzamento del suolo pubblico viene eseguito su tutte le aree, le vie cittadine, le piazze, i parcheggi, il mercato ed i marciapiedi comunali dalla ditta Appaltatrice. Per lo spazzamento meccanizzato il territorio comunale è stato diviso in due zone e la pulizia è effettuata settimanalmente nelle giornate di martedì e sabato. La zona del mercato è interessata da interventi di pulizia nel pomeriggio di giovedì. La pulizia manuale è effettuata giornalmente dal lunedì al sabato. In tale servizio è inoltre compreso l'obbligo di: spazzare, raccogliere e trasportare qualunque rifiuto o qualunque materiale che si trovi sul suolo pubblico e ad uso pubblico, ad esclusione dei rifiuti ingombranti la cui presenza dovrà essere segnalata all'ufficio Ecologia comunale; diserbo selettivo delle erbe infestanti nascenti e sporgenti su tutte le strade, vialetti, marciapiedi e piazze (2 volte/anno nel periodo primaverile-estivo); rimuovere le foglie depositatesi sulle strade e sui marciapiedi, sulle scalinate, sotto i ponti ed i sottopassaggi, ecc. rimozione di carogne animali e successivo trasporto all impianto di smaltimento; disinfezione dei punti di raccolta maggiormente soggetti ad abbandono incontrollato; svuotamento dei cestini porta rifiuti collocati sul suolo pubblico con particolare attenzione alle località del territorio a vocazione turistico-ricettiva nel periodo primaverile-estivo. I rifiuti raccolti sono trasportati e conferiti direttamente agli impianti di destinazione finale. Personale e Dotazioni Tecnologiche 1 operatore III livello + 1 Autospazzatrice Pulizia mercato settimanale 1 operatore III livello + 1 Autospazzatrice Pulizia meccanizzata strade 1 operatore II livello + 1 furgone tipo Porter Pulizia manuale strade 1 soffiatore (con emissioni rumorose entro i limiti di legge) 2. RACCOLTA E TRASPORTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Il servizio svolto su tutto il territorio comunale da ditta appaltatrice, prevede la raccolta domiciliare separata della frazione secca riciclabile, organica ed indifferenziata residuale, con il sistema del triplo sacco. Il territorio comunale è suddiviso in 3 zone nelle quali la raccolta è effettuata mediante un solo ritiro giornaliero (per tipologia di sacco) con una

4 frequenza di una volta alla settimana per il sacco viola della frazione secca multimateriale riciclabile e per il sacco trasparente della frazione indifferenziata, di due volte a settimana per il sacco di materiale biodegradabile per la raccolta della frazione umida organica. I sacchi a perdere (viola e trasparente) vengono posti pieni e chiusi a cura degli utenti presso i luoghi individuati in conformità al regolamento vigente relativo al servizio di nettezza urbana. Il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani prevede la raccolta separata della frazione umida con il sistema del sacco biodegradabile; i sacchi a perdere vengono posti pieni e chiusi a cura degli utenti, negli appositi contenitori in polietilene. Gli addetti alla raccolta devono provvedere alla pulizia da eventuali rifiuti presenti sul luogo di deposito dei sacchi. I rifiuti raccolti sono trasportati e conferiti direttamente agli impianti di trattamento e/o smaltimento in base alla loro tipologia RACCOLTA E TRASPORTO DEL VETRO PORTA A PORTA La raccolta viene effettuata dalla ditta appaltatrice per lo smaltimento dei rifiuti (Silea Spa) con cadenza bisettimanale mantenendo la stessa suddivisione in 3 zone e gli stessi giorni di raccolta del sacco viola RACCOLTA DEI RIFIUTI PROVENIENTI DAI CIMITERI COMUNALI Il servizio, a frequenza bisettimanale, consiste nello svuotamento di n. 6 cassonetti da mc 1,3 circa, posizionati presso i cimiteri comunali per il conferimento dei rifiuti solidi urbani provenienti dal culto, dalle operazioni di pulizia e di manutenzione ordinaria, con esclusione dei rifiuti speciali e pericolosi RACCOLTA RIFIUTI ABBANDONATI ABUSIVAMENTE La ditta appaltatrice cura, su segnalazione dell ufficio Ecologia, la raccolta di tutti i rifiuti abbandonati abusivamente lungo le strade e le aree pubbliche anche se per dimensione e quantità necessitanti dell ausilio di pala caricatrice gommata e di trasporto di questi presso l impianto di smaltimento. Personale e Dotazioni Tecnologiche Personale: 4 Operatori II Livello 3 Operatori III Livello Mezzi: 2 autocompattatori 5 autocarri vasca ribaltabile 1 pala gommata leggera AREA ECOLOGICA Il servizio gestito in convenzione, consente l accesso all area con apposita tessera magnetica distribuita dall amministrazione comunale alle utenze domestiche e non domestiche del territorio comunale, in giorni e orari differenziati per tipologia di utenza.

5 Possono essere conferiti i seguenti materiali: UTENZE DOMESTICHE (privati) - lattine in alluminio - scatolette in banda stagnata - pile e batterie esauste, accumulatori per automezzi - prodotti e relativi contenitori etichettati con il simbolo T F X C (quali ad es. latte di vernici, inchiostri, adesivi, diluenti) - cartucce esauste di toner per fotocopiatrici e stampanti - lampade a vapori di gas e tubi catodici - oli e grassi vegetali o animali residui della cottura degli alimenti di privati - rifiuti vegetali derivati da attività di manutenzione del verde - legno - rifiuti ingombranti di impiego esclusivamente domestico (per es., mobili) - materiali in vetro - contenitori in plastica vuoti (per es., bottiglie, fustini, ecc.) - materiali plastici come polistirolo espanso e manufatti di plastica - materiali in metallo (per es. rottami ferrosi) - carta e cartone - componenti elettronici - materiale inerte proveniente da piccole demolizioni - computer, stampanti - cassette per prodotti ortofrutticoli e alimentari in genere UTENZE TERZIARIE (persone giuridiche) Rifiuti assimilati, per tipologia e quantità, ai rifiuti urbani accompagnati dal formulario di identificazione e specificatamente: - rifiuti vegetali derivanti da attività di manutenzione del verde privato - imballaggi in vetro, legno, carta, cartone, plastica e metallo - Cassette per prodotti ortofrutticoli e alimentari in genere.

6 2.5 - ALTRI SERVIZI DI RACCOLTA RAEE - I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche vengono ritirati gratuitamente a domicilio oppure possono essere conferiti presso la piattaforma ecologica. Il servizio è attivo solo per le utenze domestiche; PILE - La raccolta delle pile esaurite viene effettuata con contenitori dislocati sul territorio comunale oppure presso la piattaforma ecologica. MEDICINALI - La raccolta dei farmaci scaduti viene effettuata con contenitori collocati presso le farmacie; CARTA E CARTONE PER UTENZE NON DOMESTICHE La raccolta avviene ogni giovedì a cura di Associazione di Volontariato convenzionata con l Amministrazione Comunale; SERVIZIO RACCOLTA CARTA ROTTAMI (METALLICI) E STRACCI A DOMICILIO La raccolta avviene ogni due mesi a cura di Associazione di Volontariato convenzionata con l Amministrazione Comunale 3. STATISTICHE Nella seguente tabella sono contenuti i dati ufficiali relativi alla quantità di rifiuti urbani e assimilati smaltiti per conto del Comune di Valmadrera negli anni , specificando il totale dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata e il totale dei rifiuti provenienti dalla raccolta indifferenziata. RACCOLTA NON DIFFERENZIATA (tonnellate/anno) Rifiuti urbani non differenziati 1.548, ,46 Residui della pulizia stradale 125,1 91,11 RACCOLTA DIFFERENZIATA (tonnellate/anno) Rifiuti biodegradabili di cucine e mense 749,72 763,11 Abbigliamento 29,99 10,70 Oli e grassi commestibili 1,980 2,765 Vernici inchiostri adesivi e resine 0,664 0,698 Medicinali 0,696 0,799 Batterie e accumulatori 6,101 8,022 Legni non contenenti sostanze pericolose 181, ,13 Metallo 98,95 30,33 Rifiuti biodegradabili 382, ,00 Rifiuti ingombranti 178, ,53 Imballaggi in carta e cartone 365, ,78

7 Imballaggi in plastica 0,624 0,627 Imballaggi in legno 62,374 53,29 Imballaggi in vetro 424, ,85 Raccolta multimateriale 615, ,894 Rifiuti urbani non pericolosi (toner per stampa, 209, ,60 rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione) Rifiuti urbano pericolosi (imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose) 0,145 0,163 RACCOLTA SEPARATA DI RIFIUTI DA APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE (RAEE) Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio 0,21 0,309 Apparecchiature fuori uso contenenti 8,65 10,64 clorofluorocarburi Apparecchiature elettriche ed elettroniche diverse 12,87 16,75 dalle precedenti contenenti componenti pericolosi Apparecchiature elettriche ed elettroniche diverse 28,533 31,76 Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso 0,047 0, OBIETTIVO ECONOMICO 4. OBIETTIVI L obiettivo economico stabilito dalla normativa vigente, che pertanto l Amministrazione Comunale è tenuta a rispettare, è la copertura del 100% dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale OBIETTIVI SOCIALI Miglioramento della qualità territoriale: grazie alla piattaforma ecologica ed alla raccolta a domicilio, sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche, si nota una ormai costante quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato e una sempre maggiore riduzione della pratica di abbandono incontrollato dei rifiuti lungo le strade. Nel 2014 la raccolta differenziata ha toccato quota 69%; l obiettivo futuro è il raggiungimento della quota del 75% MODELLO GESTIONALE 5. ANALISI Il Comune gestisce tramite aziende private i servizi di raccolta e trasporto rifiuti, mentre si affida a società per azioni a capitale pubblico per quanto riguarda lo smaltimento. Si avvale inoltre di associazione di volontariato per la raccolta di imballaggi di carta/cartone e rottami.

8 Pertanto il presente Piano finanziario è redatto, in conformità al dettato del DPR 27/4/99, n. 158, sulla scorta delle previsioni di spesa ed investimenti sia diretti, che comunicati dai diversi enti, aziende e associazioni. 6. PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI L intento principale di questa Amministrazione è quello di sensibilizzare l utenza ad un utilizzo rigoroso del servizio nel rispetto delle modalità con cui lo stesso si svolge. A tal fine a tutti i nuovi utenti vengono consegnati, unitamente al secchiello per la raccolta dell umido e del vetro oltre ad una prima fornitura di sacchi per la raccolta dell umido e di sacchi viola, anche depliants illustrativi molto dettagliati nei quali sono indicate tutte le modalità di smaltimento e raccolta, nonché i giorni e gli orari di apertura della piattaforma ecologica. 7. PIANO DEGLI INVESTIMENTI In attuazione del piano degli investimenti anno 2013 nel mese di maggio 2015 si sono conclusi i lavori per l ampliamento del centro di raccolta, operativo da giugno L ampliamento ha migliorato la fruibilità e la sicurezza dell uso del centro da parte della popolazione, raddoppiando il numero delle isole di sosta dei container, della superficie della zona protetta da tettoia e del piazzale di manovra, senza aumentare o variare le tipologie di rifiuti raccolti.

9 C. ASPETTI ECONOMICI La presente parte ha lo scopo di determinare i costi fissi e variabili dei servizi descritti sinteticamente nella parte antecedente del presente Piano Finanziario, necessari per calcolare i costi da coprire attraverso la tariffa di riferimento della nuova Tassa sui Rifiuti (TARI), in attuazione di quanto prescritto dalla L. 147/2013. Pertanto, in questa parte si provvederà ad analizzare le singole voci di costo, classificate come prevede l'allegato 1 del D.P.R. 158/1999 (c.d. metodo normalizzato). Preliminarmente occorre definire tali voci, spiegandone la natura e attribuendo a ciascuna di esse una sigla, che è naturalmente quella utilizzata nel D.P.R. 158/1999; per ognuna verrà inoltre fornito il criterio usato per calcolarne il totale. In seguito verrà effettuato il conteggio dei costi complessivi da coprire nel 2015 attraverso la tariffa, e infine questi saranno suddivisi fra parte fissa e parte variabile DEFINIZIONI I) Costi di Gestione del ciclo dei servizi sui rifiuti solidi urbani (CG): In tali costi sono compresi: a) Costi Spazzamento e Lavaggio strade e piazze pubbliche = CSL Il costo è stato rilevato da specifica voce di spesa sostenuta nel 2014 b) Costi di Raccolta e Trasporto RSU = CRT E' dato dalla spesa sostenuta nel 2014 per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti, nonché di quota di costo del personale ditta appaltatrice c) Costi di Trattamento e Smaltimento RSU = CTS Si riferisce al costo sostenuto nel 2014 per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati d) Altri Costi = AC Si riferisce al costo sostenuto nel 2014 per la gestione centro di raccolta e) Costi di Raccolta Differenziata per materiale = CRD Si riferisce al costo sostenuto nel 2014 per la raccolta dei rifiuti differenziati, nonché di quota di costo del personale ditte appaltatrici f) Costi di Trattamento e Riciclo = CTR In questa voce rientra il costo sostenuto nel 2014 di trattamento e riciclo della raccolta differenziata. ***************************************************************

10 II) Costi Comuni (CC) In tali costi sono compresi: a) Costi Amministrativi dell'accertamento, della Riscossione e del Contenzioso = CARC Il costo comprende le spese dirette di accertamento e riscossione, sia spontanea che coattiva (quota personale ufficio tributi/tecnico e spese riscossione tributo) b) Costi Generali di Gestione = CGG Costi generali di gestione e del personale delle imprese che effettuano i servizi di raccolta e smaltimento c) Costi Comuni Diversi = CCD Costo d uso per il funzionamento dell ufficio A detrarre costo del servizio di gestione dei rifiuti per le scuole. Si tratta della somma forfettaria che il Ministero rimborsa ogni anno ai Comuni come compensazione per il fatto che le scuole statali sono esenti dal tributo. *************************************************************** III) Costi d'uso del Capitale (CK) Si riferiscono agli ammortamenti per gli impianti o mezzi ditte appaltatrici dei servizi CALCOLO TOTALE TARIFFA La tariffa deve coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani e deve rispettare la seguente equivalenza: Ta = (CG+CC) a-1 * (1 + IPa - Xa) + CKa Dove: Ta: totale della tariffa dovuta per l'anno di riferimento CG: costi di gestione del ciclo dei rifiuti (vedi par. I del punto 1) CC: costi comuni (vedi par. II del punto 1) a-1: anno precedente a quello di riferimento IPa: inflazione programmata per l'anno di riferimento Cka: costi d'uso del capitale nell'anno di riferimento (vedi par. III del punto 1) I valori assunti nel nostro Comune da questi indici sono riportati nella seguente tabella:

11 CG Costi di gestione CC Costi comuni Determinazione costi sostenuti CGIND Costi di gestione del ciclo dei servizi RSU indifferenziati CGD Costi di gestione del ciclo di raccolta differenziata CSL costi di lavaggio e spazzamento strade ,45 CRT costi raccolta e trasporto ,44 CRT quota personale ditta appaltatrice ,36 CTS costi trattamento e smaltimento rsu ,83 AC altri costi ,81 CRD costi per la raccolta differenziata per materiale ,10 CRD quota personale ditte appaltatrici ,57 CTR costi di trattamento e riciclo ,41 CARC Costi Amministrativi di Accertamento e Riscossione (costi amministrativi del personale, di accertamento, riscossione e contenzioso) ,54 CGG Costi Generali di Gestione differenziata e indifferenziata e del personale che segue l organizzazione del servizio o appalto (minimo 50%) ,13 CCD Costi Comuni Diversi (costo d uso per il funzionamento dell ufficio) ,00 CK Costi d uso del capitale (a detrarre contributo MIUR) ,74 Costi d uso del capitale ditte appaltatrici del servizio. -893, ,10 Ipa Inflazione programmata per l anno di riferimento* 0,00 % Xa Recupero di produttività per l anno di riferimento CKa 0,00 % *(L indice inflattivo è stato indicato a zero in quanto i costi delle singole voci sono comprensivi del valore dell infrazione programmata).

12 Costi totali ΣT = ΣTF + ΣTV ,00 TF - Totale costi fissi ΣTF = CSL+CARC+CGG+CCD+AC+CK ,29 TV - Totale costi variabili ΣTV = CRT+CTS+CRD+CTR ,71 La ripartizione dei costi tra parte fissa e parte variabile risulta così definita: 41,66% quota parte fissa 58,34% quota parte variabile 4. - SUDDIVISIONE UTENZE DOMESTICHE E NON DOMESTICHE Per la ripartizione dei costi tra utenze domestiche e non domestiche l art. 4 del DPR 158/1999 non detta regole come per la ripartizione tra costi fissi e variabili, limitandosi ad indicare che la suddivisione debba avvenire secondo criteri razionali. Ai fini del presente PEF il criterio di riparto dei costi fra utenze domestiche e non domestiche è stato scelto valutando sia la percentuale di incidenza del rapporto di rifiuti stimati tra utenze domestiche e non domestiche sul totale conferito sia la ripartizione del gettito TARI anno Si è pertanto pervenuti alla seguente ripartizione dei costi: 60% per le utenze domestiche (UD) 40% per le utenze non domestiche (UN) I totali dei costi risultano quindi così ripartiti: Costi totali utenze domestiche ΣTd = Ctuf + Ctuv Costi totali attribuibili alle utenze domestiche ,00 Ctuf totale dei costi fissi attribuibili alle utenze domestiche Ctuv totale dei costi variabili attribuibili alle utenze domestiche , ,56 Costi totali utenze non domestiche ΣTn = Ctnf + Ctnv Costi totali attribuibili alle utenze non domestiche ,00 Ctnf totale dei costi fissi attribuibili alle utenze non domestiche Ctnv totale dei costi variabili attribuibili alle utenze non domestiche , ,04

13 I dati di questa tabella saranno utilizzati nella determinazione delle tariffe da attribuire alle utenze domestiche e non domestiche, a loro volta divise in quota fissa (corrispondente ai costi fissi) e quota variabile (corrispondente ai costi variabili). 4. DATI DI RIFERIMENTO PER LA RIPARTIZIONE DELLA QUOTA FISSA E VARIABILE PER LE UTENZE DOMESTICHE E NON DOMESTICHE La tariffa è composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferite in particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti, e da una quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio. Del tutto simile la previsione contenuta nel secondo comma dell art. 3 del D.P.R. n. 158 del L importo addebitato al singolo utente è pertanto dato dalla somma di due componenti (struttura binomia ): a) una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti per le opere e ai relativi ammortamenti; b) una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all entità dei costi di gestione. Sulla base dei criteri stabiliti dal D.P.R. 158/1999, la quota fissa delle utenze domestiche viene ripartita sulla base dei metri quadri occupati dalle sei categorie corrispondenti al numero degli occupanti, intendendosi come unica categoria quella rappresentata da 6 o più occupanti. Le superfici di riferimento vengono riparametrate sulla base di specifici coefficienti (Ka) presenti nello stesso D.P.R. 158/1999. La quota variabile viene invece ripartita proporzionalmente tra le stesse categorie, indipendentemente dalla superficie occupata, sempre sulla base di specifici coefficienti nell ambito degli intervalli di cui al D.P.R. 158/1999 (denominati Kb). Sempre sulla base dei criteri stabiliti dal DPR 158/1999, sia la quota fissa che la quota variabile delle utenze non domestiche viene ripartita sulla base dei metri quadrati occupati da ciascuna delle categorie determinate dal DPR n. 158/1999 in relazione alla tipologia di attività svolta dal soggetto passivo del tributo. Le superfici di riferimento vengono riparametrate sulla base di specifici coefficienti (Kc per la parte fissa e Kd per la parte) nell ambito degli intervalli presenti nello stesso DPR 158/ INDIVIDUAZIONE DEI COEFFICIENTI K INDIVIDUAZIONE DEI COEFFICIENTI K PER LE UTENZE DOMESTICHE Il D.P.R. 158/1999 non pone possibilità di variazione, se non geografico/dimensionali (comuni fino e oltre 5 mila abitanti, ubicati al Nord, Centro o Sud, per un totale di sei classi), di applicazione del coefficiente Ka, relativo alla ripartizione dei costi fissi.

14 Per quanto riguarda la ripartizione dei costi variabili è invece presente, per ciascuna categoria, un intervallo minimo/massimo, all interno del quale deve essere operata la scelta del coefficiente Kb. Ai fini dell applicazione del tributo per l anno 2015 si è stabilito di variare i coefficienti relativi alla parte variabile (Kb) delle prime tre classi di utenza domestica, sempre all interno dell intervallo massimo previsto dal DPR 158/1999, mantenendo al minimo il coefficiente di legge per la quarta, la quinta e la sesta classe di utenza domestica INDIVIDUAZIONE DEI COEFFICIENTI K PER LE UTENZE NON DOMESTICHE Per quanto riguarda le utenze non domestiche il D.P.R. 158/1999 evidenzia, per entrambe le componenti (fissa e variabile) della tariffa, un intervallo minimo/massimo, all interno del quale operare la scelta. Ai fini dell applicazione del tributo per l anno 2015 si è stabilito di operare una scelta di base, mantenendo i coefficienti relativi sia alla parte fissa (Kc) che alla parte variabile (Kd) ridotti al minimo di legge per 26 classificazioni previste dalla norma e basate sull attività svolta dal soggetto passivo del tributo. Per le categorie oggetto di variazione dei coefficienti si è rimasti comunque discosti dal limite massimo previsto dalla norma.

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