NORME TECNICHE URBANISTICHE ED EDILIZIE (N.T.U.E.) APPROVATE

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2 NORME TECNICHE URBANISTICHE ED EDILIZIE (N.T.U.E.) APPROVATE PIANO PARTICOLAREGGIATO P.P. DI INIZIATIVA PUBBLICA D7.1 IN MONTICELLI TERME Ottobre 2004 INDICE TITOLO I CONTENUTI GENERALI DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO Art.1 - Campo di applicazione Art.2 - Dati quantitativi Art.3 - Elementi costitutivi del P.P. Art.4 - Lotti edificabili TITOLO II Art.5 - Opere di Urbanizzazione OPERE DI URBANIZZAZIONE E AREE DI CESSIONE Art.6 - Modalità progettuali delle Opere di Urbanizzazione Primaria e Secondaria a. Sede stradale b. Marciapiedi c. Reti di fognatura d. Reti idrica e gas e. Rete energia elettrica, telefonica, illuminazione pubblica f. Parcheggi Pubblici g. Verde Pubblico h. Alberature i. Attrezzature tecnologiche Art.7 - Allacciamento lotti e posizione reti tecnologiche 1

3 TITOLO III PARAMETRI EDILIZI Art.8 - Parametri edilizi e condizioni di vincolo a) Superfici di progetto b) Usi c) Altezza massima d) Allineamenti dei fronti e) Accessi ai lotti f) Edificio esistente Art.9 - Tipi edilizi Art.10 - Accessibilità Art.11 - Recinzioni TITOLO IV PROGRAMMI ATTUATIVI Art.12 - Sub comparti e stralci Attuativi Art.13 - Varianti Art.14 - Stralci Attuativi 2

4 TITOLO I CONTENUTI GENERALI DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO Art.1 - Campo di applicazione 1. Le presenti Norme Tecniche, di seguito definite N.T.U.E. Norme Tecniche Urbanistiche ed Edilizie si applicano nell ambito territoriale del Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica, di seguito denominato P.P., individuato dal P.R.G. vigente del Comune di Montechiarugolo, in località Monticelli Terme, classificata con la sigla D Per tale P.P. valgono le norme del P.R.G. vigente di seguito denominate N.T.A., del Regolamento Edilizio vigente, di seguito denominato R.E., e le prescrizioni particolari delle presenti Norme Tecniche N.T.U.E. specifiche di attuazione del P.P. stesso. Art.2 - Dati quantitativi a. La Superficie perimetrata del P.P. è di mq, detta area è alla data di adozione del presente P.P. suddivisa in due sub aree, di seguito denominate Sub.Comparti, di cui: - Sub-Comparto A: di proprietà comunale con superficie di mq. - Sub-Comparto B: di proprietà privata con superficie di mq. - In conformità alle norme di PRG il progetto di P:P: prevede un dimensionamento rispettando i parametri e gli usi previsti dal PRG per le Zone F6, D7, V1, P1, calcolati sulle superfici territoriali o fondiarie di pertinenza per ciascuna zona; detti calcoli sono evidenziati nella Tab.A allegata alla Relazione (elabora a ). - Gli usi consentiti sono quelli previsti dalle Norme di PRG. 3

5 Art.3 - Elementi costitutivi del P.P. A. TAVOLE (Elaborati grafici): TAV. 1 - Planimetria PRG Vigente e perimetro PP (D7.1) scala 1:5.000 TAV. 2 - Rilievo planimetrico e altimetrico; perimetro PP destinazioni PRG; mappali scala 1:1.000 TAV. 3 - Documentazione fotografica con indicazioni punti di vista scala 1:5.000 TAV. 4 - Destinazioni funzionali e d uso scala 1:1000 TAV. 5 - Subcomparti di intervento e indicazione dei: a) lotti funzionali; usi e parametri edilizi; tipi edilizi b) viabilità e parcheggi; standard scala 1:1000 TAV. 6 - Planimetria piano terra (stralcio):tipi edilizi attrezzature e impianti sportivi scala 1: 500 TAV. 7 - Tipi edilizi residenze scala 1: 500 TAV. 8 - Sezioni, profili scala 1: 200 TAV. 9 - Planimetria generale di progetto e contesto urbano scala 1:2000 TAV Schema reti impianti: fognature scala 1:1000 TAV Schema reti impianti: acquedotti e gas scala 1:1000 TAV Schema reti impianti: illuminazione pubblica e rete telefonica scala 1:1000 B. Elaborati non grafici: a) Relazione illustrativa; b) Stralcio P.R.G., documentazione catastale; c) Norme Tecniche Urbanistiche ed Edilizie (N.T.U.E.); d) Schema di Convenzione (per il Sub-Comparto B); e) Relazione Geologica. 4

6 Art.4 - Lotti edificabili Il presente articolo fa riscontro alla tav. 5 in cui sono definiti i lotti individuati: - Superficie fondiaria e superficie complessiva del lotto; - Superfici Utili; - Altezze massime degli edifici e numero dei piani; - Localizzazione dei fronti di accesso ai lotti privati; 5

7 TITOLO II OPERE DI URBANIZZAZIONE E AREE DI CESSIONE Art.5 - Opere di Urbanizzazione Le Opere di Urbanizzazione e le relative aree di cessione sono: URBANIZZAZIONE PRIMARIA (U 1 ): - Strade: con riferimento alle tav. 5; - Marciapiedi stradali e spazi pedonali: con riferimento alle tav. 5; - Verde alberato di cui alle tav. 4-5; - Reti di fognatura: con riferimento alle tav. 10; - Reti di acquedotto e gas: con riferimento alle tav. 11; - Rete elettrica, telefonica e illuminazione pubblica: con riferimento alla tav.12. URBANIZZAZIONE SECONDARIA (U 2 ): - Aree di verde pubblico Aree di parcheggio pubblico - Per il Sub-Comparto A, relativamente ai lotti I III (tav.5) lo standard di Verde Pubblico non viene individuato, trattandosi di aree di per se stesse destinate a verde pubblico; - Per il Sub-Comparto B, viene individuata l area per il Parcheggio Pubblico; l area di Verde Pubblico per complessivi 2300mq coincide con il percorso pedonale - ciclabile e l area di pertinenza dell argine. 6

8 Art.6 - Modalità progettuali delle Opere di Urbanizzazione Primaria - In sede di progetto delle Opere di Urbanizzazione, dovranno essere definiti i Lotti di cui alla tav. 5 e i relativi accessi. Varianti successive all individuazione dei lotti e relativi accessi, costituiscono Variante alle Opere di Urbanizzazione di cui al precedente comma e non varianti di P.P. - Le modalità di redazione dei progetti esecutivi delle Opere di Urbanizzazione Primaria, dovranno rispettare i requisiti minimi di cui ai successivi punti e quanto altro specificato nella Convenzione Urbanistica; inoltre tutte le opere previste dovranno rispettare le norme previste dalla Legge 13/1989 per l abbattimento delle barriere architettoniche. a. Sede stradale La sede stradale sarà costituita da: - geotessuto di separazione da gr/mq 200; - cassonetto in mista di cava costipata e cilindrata dello spessore di 50 cm, posato previo sbancamento della terra di coltura e realizzato con pendenze per il deflusso delle acque piovane; - massetto tout-venant di cava bitumato binder dello spessore minimo di cm 8/10 opportunamente steso, sagomato e cilindrato; - tappeto d usura in pietrischetto bituminoso dello spessore minimo di 3,00 cm opportunamente cilindrato. b. Marciapiedi I marciapiedi avranno una larghezza minima di 1,50 ml, secondo l indicazione di progetto, e saranno delimitato con cordoli in cemento: questi in corrispondenza degli accessi carrabili avranno gli opportuni raccordi con la sede stradale. Il marciapiede verrà realizzato come segue: 7

9 - geotessuto di separazione da gr/mq 200; - cassonetto in mista di cava dello spessore di 30; - massetto in calcestruzzo di cm 10 di spessore con sottostante armatura in rete di ferro ø 6 a maglia cm in corrispondenza con gli accessi carrai; - microtappeto d usura in asfalto dello spessore minimo 2 cm. Le caratteristiche delle essenze da mettere a dimora sono definite nella successiva lett. h del presente articolo. Lo spazio pedonale individuato nelle tav. 4-5, dovrà essere lastricato con masselli di autobloccanti o materiali similari. c. 8

10 Reti idrica e gas Gli schemi di cui alla tav. 11 di progetto rappresentano un individuazione di massima per l elaborazione dei progetti esecutivi d. Reti di fognatura Gli schemi di cui alla tav. 10 di progetto rappresentano un individuazione di massima per l elaborazione dei progetti esecutivi. e. Rete energia elettrica, telefonica, illuminazione pubblica Gli schemi di cui alla tav. 12 di progetto rappresentano un individuazione di massima per l elaborazione dei progetti esecutivi Le sedi stradali e il parcheggio saranno dotati di punti luce atti a garantire il corretto grado di illuminamento e verranno realizzati o direttamente, o sulla base delle indicazioni impartite dal compartimento responsabile dell ENEL. f. Parcheggi Pubblici I parcheggi pubblici devono essere realizzati secondo le indicazioni planimetriche di cui alle tav Le modalità di calcolo per le superfici a Parcheggio Pubblico, comprendono gli spazi di sosta e di manovra. Gli stalli per il posto auto dovranno essere in materialr filtrante (ever-green). g. Verde Pubblico Le aree a verde pubblico dovranno essere realizzate in zone interamente permeabili, vale a dire su porzioni di terreno che consenta alle acque meteoriche di raggiungere naturalmente le falde acquifere. La realizzazione del verde pubblico consisterà nella livellazione alle quote di progetto del terreno vegetale esistente in sito, nella formazione di un manto erboso omogeneo, nonché nella messa a dimora di alberature. Il progetto esecutivo dovrà inoltre prevedere l impianto di irrigazione automatica e la sistemazione dell area con gli eventuali percorsi, illuminazioni ed elementi di arredo (panchine, cestini raccogli carta, ). 9

11 Le caratteristiche delle essenze da mettere a dimora sono definite nella successiva lett. h. h. Alberature Le alberature in spazi pubblici e privati di cui alle tavole di progetto 4 rappresentano un indicazione di massima: il progetto esecutivo delle Opere di Urbanizzazione, dovrà prevedere la collocazione e le specie vegetali di siepi, arbusti e di ciascuna alberatura. Per la realizzazione di alberature di medie dimensioni, saranno utilizzate alberature appartenenti alle specie vegetali autoctone; per la messa a dimora degli alberi di grandi dimensioni saranno utilizzate alberature di alto fusto appartenenti alle specie vegetali autoctone (es. ippocastani, pioppi cipressini, ); tali alberi ad alto fusto non potranno avere, al momento della loro messa a dimora, un altezza inferiore a 2,70 ml e una circonferenza del tronco inferiore a 20 centimetri misurati, al colletto dell albero. i. Attrezzature tecnologiche - La localizzazione delle cabine elettriche, degli eventuali pozzi con i relativi impianti di autoclave e delle cabine di decompressione del gas, dovrà comunque essere nell ambito del progetto esecutivo delle Opere di Urbanizzazione. 10

12 Art.7 - Allacciamento lotti e posizione reti tecnologiche - La fognatura verrà posizionata sotto la sede stradale. Le caditoie laterali saranno posizionate di fianco al marciapiede con cadenza media di ml 20/25. Prima della formazione del sottofondo in tout-venant, verranno derivati gli allacciamenti ai singoli lotti, secondo il progetto esecutivo di Concessione delle Opere di Urbanizzazione. - La rete di distribuzione dell energia elettrica, la rete telefonica e l illuminazione pubblica verranno posizionate sotto la sede stradale. All altezza di ogni accesso ai lotti verrà derivato l allacciamento per le future utenze mediante pozzetti di derivazione e predisposizione di tubazioni in PVC in attraversamento della sede stradale. - La rete idrica e la rete del gas metano saranno posizionate sotto la sede stradale ad opportuna distanza delle reti Enel e telefonica. Anche in questo caso si predisporranno le derivazioni in concomitanza con gli accessi ai singoli lotti. 11

13 TITOLO III PARAMETRI EDILIZI Art.8 - Parametri edilizi e condizioni di vincolo L attuazione delle prescrizioni progettuali per i lotti privati è disciplinata da quanto indicato dalla tav. 5 e dalle seguenti prescrizioni: a) Superfici di progetto Le superfici Utili massime per ciascun Lotto, sono indicate nella tav. 5; le superfici fondiarie e complessive dei singoli Lotti saranno computate in modo definitivo a seguito del Progetto esecutivo delle Opere di Urbanizzazione; le superfici di cui alla tav. 5 sono pertanto da considerarsi indicative, fermo restando la Su complessiva consentita dalle norme di PRG. Il progetto delle Opere di Urbanizzazione, di cui al precedente art.6, dovrà comunque definire la suddivisione definitiva dei Lotti edificabili; sono consentite successive varianti alle dimensioni e all accesso dei lotti, alle Superfici utili (Su) assegnate, fermo restando la Su complessiva; dette modifiche costituiscono Variante al progetto di Permesso di Costruire delle Opere di urbanizzazione di cui al precedente art. 6 e non variante al P.P.. Relativamente al Sub-Comparto A le superfici utili del lotto I (Zona D7) possono essere ampliati fino alla concorrenza massima del Su consentita, per la quale si rinvia alla tabella A allegata alla Relazione (elaborato a). b) Usi - Gli usi consentiti sono quelli previsti dalle norme di Prg per ciascuna zona (D -V1 F6); - Per il lotto III, in particolare, sono consentiti sia usi direzionali sia usi ricettivi sia commerciali senza condizioni di percentuali, ferme restando le prescrizioni di cui alla tav.5 (SU, Hmax, N piani) e i limiti per le superfici commerciali prescritte dalla normativa di PRG. - Per il lotto I, in particolare, (edifici n 1 4) sono consentiti usi per attività commerciali nei limiti consentiti dalla normativa di PRG. 12

14 - Per il Sub-Comparto B le aree al di fuori dei lotti privati e delle aree di U1 e U2, sono destinabili ad usi previsti dalla Zona F6, senza ulteriori costruzioni di manufatti edilizi, relativi all area normativa 42. della NTA di PRG. c) Altezza massima Le altezze massime sono definite nella tav. 4 e sono riferite alla quota o alla media delle quote del marciapiede antistante il lotto. d) Accessi ai lotti Nella tav. 5 sono localizzati gli accessi carrabili; tali accessi possono essere modificati secondo le modalità di cui alla precedente lett. a. e) Edificio esistente (Rr lotto V) l edificio rurale identificato Rr nel lotto V è soggetto a Restauro Conservativo; oltre alle destinazioni presenti dalla tav. 5 e dalle norme di P.R.G., è consentito il mantenimento dell uso esistente. Art.9 - Tipi edilizi I tipi edilizi, di cui alla tav sono da considerarsi indicativi e pertanto non costituiscono condizioni prescrittive del progetto di Permesso di Costruire. Art.10 - Accessibilità Il progetto delle Opere di Urbanizzazione e i progetti per ciascun edificio, dovranno contenere le indicazioni atte a dimostrare l applicazione delle disposizioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. Art.11 - Recinzioni Tutte le recinzioni dovranno essere attuate nel generale obiettivo di consentire una immagine unitaria dell intero intervento; a tal fine il Progetto delle Opere di Urbanizzazione dovrà prevedere: 13

15 - il progetto unitario delle recinzioni dei lotti privati e relativi cancelli di ingresso sia verso gli spazi pubblici interni al P.P. sia fra i diversi lotti; Il progetto delle opere di cui al presente articolo, dovrà essere corredato di particolari costruttivi in scala adeguata. - in ogni caso per i lotti I III V e l intero Sub-Comparto B sono consentite solo recinzioni con rete metallica con interposte siepi di bosso per un altezza non superiore ad 1,00 ml (uno). 14

16 TITOLO IV PROGRAMMI ATTUATIVI Art.12 - Sub comparti Il P.P. può essere attuato secondo due principali Stralci Attuativi coincidenti con i due Sub comparti A-B di cui alla tav.5; - Il progetto delle Opere di Urbanizzazione dovrà prevedere il progetto complessivo; viceversa la realizzazione delle relative opere possono essere eseguite e collaudate in due diversi stralci attuativi coincidenti con i due Sub comparti; in ogni caso la Convenzione prevederà le rispettive aree di cessione e le rispettive garanzie fidejussorie per il Sub comparto B qualora dovesse restare di attuazione privata. Art.13 - Varianti a) Costituiscono Varianti al P.P. le modifiche relative alle presenti N.T.U.E. e alle indicazioni planimetriche (di cui alla tav. 5) relative al dimensionamento e al posizionamento della viabilità carrabile pubblica e dei parcheggi pubblici; sono comunque consentite modeste traslazioni in sede di progetto esecutivo delle Opere di Urbanizzazione. b) Oltre a quanto definito ai precedenti art. 6 comma 1, art. 8 lett. a non costituiscono comunque Variante al P.P., ma solo Variante delle Opere di Urbanizzazione, la dimensione dei lotti e relativi accessi carrabili, la posizione dei percorsi ciclabili e pedonali, fatta eccezione per il percorso ciclabile e/o pedonale coincidente con l argine di progetto. c) Non sono inoltre considerate Varianti al P.P. l organizzazione funzionale e distributiva del progetto relativo al Sub comparto A di cui alla tav. 5, ed identificate cartograficamente all interno dell area perimetrata di cui all allegato A delle presenti norme. d) La larghezza dello spazio pedonale sovrastante il parcheggio Pubblico (P1 di cui alla tav. 5) può essere ridotta fino a ml 30,0 (trenta) senza costituire Variante al P.P. 15

17 e) Le Varianti di cui alle precedenti lett.b-c-d, previo parere del responsabile del Procedimento, devono essere approvate comunque con delibera di Giunta Comunale. Art.14 - Stralci attuativi E facoltà dell Amministrazione Comunale procedere all attuazione dell intervento per stralci attuativi da individuare secondo le proprie esigenze programmatorie senza costituire variante al P.P.. 16

18 VIA MARCONI P4 Re3 Ar SUB. A Re4 P5 Re5 Re1 P3 P SUB. B Rr 9488 Ri P P P SP. 5 P P P SUB. A P SP. 53 Re Perimetro di riferimento art. 13 del N.T.U.E I 9510 SUB. A Re SUB. B P Re Sa Allegato A del N.T.U.E. Re Re6 9588

C O M U N E D I C O L L E C C H I O ( P r )

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