La principale finalità dell hospice è la presa in carico del paziente per l instaurarsi di una situazione critica dal punto di vista:
|
|
- Marilena Leone
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Hospice L Hospice è una struttura per l assistenza in ricovero temporaneo di pazienti affetti da malattie progressive e in fase avanzata, a rapida evoluzione e a prognosi infausta, per i quali ogni terapia finalizzata alla guarigione o alla stabilizzazione della patologia non è possibile o appropriata e prioritariamente, per i pazienti affetti da patologia neoplastica terminale che necessitano di assistenza palliativa e di supporto. L hospice è parte integrante della rete di assistenza territoriale dell USL 1 e USL 2. L hospice è un servizio pubblico gratuito in grado di offrire autonomamente tutti i servizi previsti dai livelli assistenziali propri della rete di cure palliative e quindi assicura la piena continuità assistenziale. L hospice accompagna il malato nelle ultime fasi della sua vita con un appropriato sostegno medico, psicologico e spirituale, affinché viva con dignità nel modo meno traumatico e doloroso possibile. La principale finalità dell hospice è la presa in carico del paziente per l instaurarsi di una situazione critica dal punto di vista: sanitario (situazioni di aggravamento, scompenso del dolore e/o della patologia di base); sociale (abitazione inadeguata, assenza di rete di sostegno, esigenza di offrire sollievo e aiuto alla famiglia); familiare (la famiglia non riesce più a farsi carico della criticità del proprio congiunto e dei complessi problemi che questa situazione comporta). Nella regione Umbria attualmente ci sono tre hospice: La Torre sul Colle Spoleto La Casa nel Parco Perugia La Casa dei Colori Terni ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA Legge regionale 4 giugno 2008, n.9 Istituzione del Fondo Regionale per la non autosufficienza e modalità di accesso alle prestazioni Piano Sanitario Umbria 2009/2011 parte terza DCR n. 290 del 3/3/2009 ATTO AMMINISTRATIVO- Piano regionale integrato per la non autosufficienza (PRINA) 2009/2011. DGR n.1708 del 30/11/ 2009 Legge regionale 4 giugno 2008, n.9 Istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza e modalità di accesso alle prestazioni : Programmazione delle risorse, riferimenti metodologici per la redazione del piano attuativo triennale del PRINA, approvazione Nomenclatore tariffario delle prestazioni e degli interventi per i non autosufficienti, e ulteriori misure attuative. Pagina: 1 / 5 - Copyright FEDERAZIONE CURE PALLIATIVE ONLUS - Via dei Mille 8/
2 L Assistenza domiciliare integrata (ADI)/ Cure Domiciliari : E un servizio presente in tutti i distretti che fornisce una forma di assistenza integrata prevedendo prestazioni sanitarie e/o un sostegno di tipo socio-assistenziale, se necessario. Cosa Prevede: Assicura cure sanitarie presso il proprio domicilio, attraverso visite del medico di medicina generale e dei medici specialistici, prestazioni infermieristiche, riabilitative e di assistenza alla persona (igiene personale). Dal punto di vista operativo è l insieme dei metodi operativi e dei modelli istituzionali che mirano a fornire, nel rispetto dei criteri di efficienza ed efficacia, servizi di prevenzione e di assistenza sanitaria ai bisognosi di cure sanitarie e a garantire la continuità terapeutica ed il coordinamento tra i diversi produttori di prestazioni sociali e sanitarie. E una forma di assistenza che consente di mantenere a domicilio le persone non autosufficienti, favorendo il recupero delle capacità residue di autonomia e relazione. I destinatari sono i malati di qualsiasi età, cronici, terminali, disabili gravi e gravissimi, malati dimessi da ospedali o strutture residenziali. Si basa sull integrazione di figure professionali sanitarie e/o sociali (medici di famiglia, infermieri, assistenti sociali, operatori socio sanitari ) e prevede tre livelli di intensità delle cure (cure domiciliari di primo livello o bassa intensità/ professionali integrate, cure domiciliari integrate di secondo livello o media intensità/professionali integrate, cure domiciliari integrate di terzo livello professionali integrate) fornite in relazione ai bisogni assistenziali del singolo paziente per il quale è elaborato un piano personalizzato e individuato un responsabile del caso. Può coinvolgere anche operatori delle associazioni di volontariato. Prevede piani personalizzati di cura adeguati alle singole esigenze. L ASL di riferimento del proprio territorio di residenza. La domanda di assistenza a domicilio è formulata dal Medico di Medicina Generale; eventualmente anche la famiglia, i servizi sociali, la RSA (residenza sanitaria assistita), il reparto ospedaliero, comunque sempre con il supporto del MMG, che legittima e giustifica la domanda e la conseguente richiesta di intervento, possono avere un primo contatto con le strutture sanitarie di territorio. Il MMG, individuato il bisogno di salute, formulerà la richiesta di assistenza anche se non in presenza di un bisogno esclusivamente sanitario; in questo caso si avvarrà di una modulistica predefinita per attivare la UVM. Il medico di medicina generale è il responsabile clinico del caso e dovrà garantire in tutte le fasi il supporto, a partire dalla formulazione della richiesta di intervento fino all attuazione del piano Pagina: 2 / 5 - Copyright FEDERAZIONE CURE PALLIATIVE ONLUS - Via dei Mille 8/
3 assistenziale personalizzato. E fondamentale l adesione e la partecipazione attiva dei familiari al progetto A.D.I. per poterlo attuare. Per l attivazione è fondamentale la presenza del caregiver (colui che si fa carico dell assistenza). Assistenza indiretta Normativa DGR n. 909 del 29/7/2011 Sperimentazione temporanea di interventi di assistenza indiretta per persone affette da malattie dei motoneuroni ed in particolare da SLA in fase avanzata della malattia: integrazione alla DGR n.1708 del 30 novembre 2009 Cosa prevede: L assegno di sollievo è un contributo economico destinato alla persona affetta da SLA o con disabilità gravissima. Può essere erogato direttamente alla persona disabile, alla sua famiglia o altre persone che si incaricano dell assistenza. L assegno di sollievo è alternativo all inserimento in una struttura residenziale e all erogazione di ore di assistenza domiciliare, esso permette alla persona con gravissima disabilità di rimanere nel proprio contesto sociale e affettivo. Le persone affette da SLA o da altre malattie del motoneurone. I criteri di gravità clinica di una condizione di disabilità gravissima sono: -ventilazione invasiva oppure ventilazione non invasiva nelle 24 ore in allettato oppure dipendenza vitale, così come riportato dall art. 3, del decreto interministeriale del 20 marzo 2013 Fondo per le non autosufficiente anno 2013 ; - alimentazione enterale/parenterale/totalmente assistito - perdita completa dell uso funzionale degli arti superiori - perdita completa della funzione deambulatoria autonoma. I soggetti affetti da disabilità gravissima sono nella fascia d età 0-64 anni ed usufruiscono di prestazioni sanitarie come per i pazienti di SLA. Il criterio minimo di accesso per l erogazione dell assegno è la presenza di almeno 3 degli enunciati criteri clinici. Per stabilire le priorità in caso di eventuali liste di attesa saranno utilizzati ulteriori criteri: la presenza di 4/4 per i criteri clinici enunciati e la valutazione sociale/socio-familiare in sede di Unità Multidisciplinare di Valutazione (U.M.V.). Distretto sanitario di residenza. La domanda di richiesta di erogazione dell assegno di sollievo a sostegno della domiciliarità Pagina: 3 / 5 - Copyright FEDERAZIONE CURE PALLIATIVE ONLUS - Via dei Mille 8/
4 deve essere presentata ai Servizi Sociali del Distretto Sanitario di Residenza. Il Servizio Sociale si avvale di una modulistica predefinita per attivare l U.M.V. Chi usufruirà dell assegno non potrà usufruire delle prestazioni socio-sanitarie, compresa la semiresidenzialità e la residenzialità. Per le persone affette da SLA gli importi dell assegno di sollievo sono: Euro 400,00/800,00/1200,00 in base alla gravità. Per disabilità gravissima l importo dell assegno è di Euro 600,00. Le persone affette da SLA hanno la priorità. Barriere Architettoniche: Legge Regionale 23 ottobre 2002, n.19 E possibile avere un contributo a fondo perduto per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all eliminazione di barriere architettoniche che costituiscono ostacolo ai portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti. Gli interventi edilizi possono riguardare sia l interno degli appartamenti sia le parti comuni dello stabile. Le tipologie di lavori più diffuse sono l installazione di ascensori, elevatori, sevo scala, adeguamento di rampe e bagni ecc. Alla domanda di contributo deve essere allegato il verbale di una Commissione pubblica di accertamento della invalidità (invalidità civile, handicap, Inail ecc.) E necessario presentare la domanda nel Comune dove è situato l appartamento oggetto dell intervento edilizio entro il 1 Marzo di ogni anno (tale termine definisce solo l anno della graduatoria in cui rientrerà la domanda). I Comuni trasmettono il fabbisogno alla Regione che ripartisce i finanziamenti disponibili tra gli stessi Comuni che provvedono a erogare i contributi agli aventi diritto. Comune di residenza Esenzione Ticket Normativa DGR n.911 del 05/08/2011 Introduzione misure di compartecipazione al costo delle prestazioni sanitarie in base all art.1 comma 796, lettera p)- bis, punto2, della legge 27 dicembre 2006 n.296. Circolare Prot. N dell 08/09/2011: Prime indicazioni concernenti l applicazione della DGR n.911 del 05/08/2011 in attuazione dell art. 17, comma 6, della legge 15 luglio 2011, n.111. Pagina: 4 / 5 - Copyright FEDERAZIONE CURE PALLIATIVE ONLUS - Via dei Mille 8/
5 Powered by TCPDF ( Normative Umbria DGR n.327 del 24/03/2014: DM 2 novembre 2011 avvio della de materializzazione della ricetta SSN: prime misure di attuazione. Cosa prevede: Esenzione sulle prestazioni specialistiche, di diagnostica strumentale, di laboratorio e sulla spesa farmaceutica. I soggetti affetti da forme morbose croniche o invalidanti previsti dal DM n329/1999, D.M n.296/2011, i soggetti affetti da patologie rare esenti ai sensi del DM n.279/2001. Ente di competenza: Lo specialista di struttura pubblica Lo specialista di struttura pubblica certifica la malattia o condizione con il relativo codice di esenzione. Tale certificazione viene presentata al Distretto Sanitario di appartenenza il quale rilascia l attestato di esenzione sul quale è indicato il codice che il medico di famiglia dovrà apporre sulle ricette. Pagina: 5 / 5 - Copyright FEDERAZIONE CURE PALLIATIVE ONLUS - Via dei Mille 8/
Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA
Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
Dettagli7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA?
7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE 17.00-19.00 TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA? IL DOMICILIO, L HOSPICE, L RSA, L OSPEDALE La RETE Cure
DettagliGUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO
GUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO BRESCIA 17/18 Marzo 2016 Edda Porteri Coord. Inf. ASST Spedali Civili Il percorso del paziente non termina al momento della dimissione
DettagliRegolamento Regionale dell Assistenza domiciliare per trattamenti riabilitativi ex art. 26 della l. n. 833/78
R E G I O N E P U G L I A Regolamento Regionale dell Assistenza domiciliare per trattamenti riabilitativi ex art. 26 della l. n. 833/78 ART. 1 FINALITA La riabilitazione domiciliare si pone l obiettivo
DettagliL appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie
Genova, 23 ottobre 2012 Anziani e disabili: per un approccio riabilitativo alla non autosufficienza L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse
DettagliCARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016
CARTA DEI SERVIZI A.D.I. Anno 2016 A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata L'ADI è un modello di cura domiciliare caratterizzata dall'azione integrata e coordinata di operatori sanitari e sociali a domicilio,
DettagliCure Domiciliari Integrate: sperimentazione fra vincoli ed opportunità negli interventi riabilitativi
8 Happening del terzo settore AGRIGENTO, 8-9 NOVEMBRE 2007 Palacongressi AGRIGENTO-Villaggio Mosè Cure Domiciliari Integrate: sperimentazione fra vincoli ed opportunità negli interventi riabilitativi fisioterapista
DettagliAllegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3
giunta regionale Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 SOMMINISTRAZIONE PER INFUSIONE A DOMICILIO DI FARMACI AD ALTO COSTO PER PERSONE AFFETTE DA MALATTIA RARA (Documento approvato nella
DettagliTICKET OVVERO PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA PER VISITE SPECIALISTICHE, ESAMI DIAGNOSTICI E DI LABORATORIO, PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO
TICKET OVVERO PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA PER VISITE SPECIALISTICHE, ESAMI DIAGNOSTICI E DI LABORATORIO, PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO Il Servizio Sanitario nazionale garantisce la tutela della
DettagliREGOLAMENTO ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA ANZIANI
REGOLAMENTO ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA ANZIANI COMUNI di: Guidonia Montecelio Marcellina Monteflavio Montelibretti Montorio Moricone Nerola Palombara Sabina S.Angelo Romano ed Azienda USL RMG 2 Distretto
DettagliCompetenze infermieristiche in Cure Palliative
Competenze infermieristiche in Cure Palliative Dott.ssa Anna Maria Marzi Responsabile Casa Madonna dell Uliveto Reggio Emilia COMPETENZE INFERMIERISTICHE IN CURE PALLIATIVE L infermiere palliativista è
DettagliCODICI DI ESENZIONE TICKET TABELLA RIEPILOGATIVA
CODICI DI ESENZIONE TICKET TABELLA RIEPILOGATIVA n. Tipologia di esenzione Cod. SubCod. Note 1 Soggetti affetti da patologie croniche e invalidanti esenti ai sensi del D.M. 28.05.1999 n. 329 e succ. modifiche
DettagliCOPIA TRATTA DAL SITO WEB ASLBAT.IT
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE BT (Andria Barletta Bisceglie Canosa Margherita di S. - Minervino S. Ferdinando di P. - Spinazzola Trani - Trinitapoli) 70031 A N D
DettagliREGIONE ABRUZZO AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 1 Avezzano-Sulmona-L Aquila ---------------------------------- Sede Legale - Via Saragat 67100 L Aquila
REGIONE ABRUZZO AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 1 Avezzano-Sulmona-L Aquila ---------------------------------- Sede Legale - Via Saragat 67100 L Aquila Ufficio Stampa Vittorio Tucceri 333/4647018 Lunedì 18-8--2014
DettagliL ASSISTENZA DOMICILIARE : PUBBLICO E PRIVATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA
L ASSISTENZA DOMICILIARE : PUBBLICO E PRIVATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA IL SERVIZIO ADI NEL TERRITORIO DELL ISOLA BERGAMASCA Coord. Sanitario Dott.ssa Porrati Luisa Infermiera CeAD
DettagliCENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -
CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - PERCORSO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI TERMINALI Indice 2 1. Premessa 3 2. Attività dell Hospice San Marco 3 3. Obiettivi 4 4. Criteri di Ammissione
DettagliModelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali
Convegno Regionale Modelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali L esperienza delle Case della Salute di Arezzo Branka Vujovic Direttore Sanitario ASL 8 Arezzo dalla sperimentazione.a modello
DettagliLa programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est
La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est Rossella Emanuele Dipartimento Cure Primarie Distretto Sud Est Modena 26 Gennaio 2013 La mappa delle case della salute del Distretto Sud
DettagliVADEMECUM PROGETTO "RITORNARE A CASA"
Servizio Politiche Sociali VADEMECUM PROGETTO "RITORNARE A CASA" DESTINATARI E REQUISITI CERTIFICAZIONI SANITARIE 1/5 Servizio Politiche Sociali, piazza De Gasperi, 2, Cagliari Servizio Politiche Sociali
DettagliServizio Sanitario Regionale - Azienda USL Umbria n.1
Servizio Sanitario Regionale - Azienda USL Umbria n.1 Delibera del Direttore Generale n. 525 del 18/06/2014 Oggetto: PROTOCOLLO AZIENDALE PER LACCESSO AI SERVIZI PREVISTI DAL FONDO PRINA PER LE GRAVISSIME
DettagliLe agevolazioni fiscali alle persone con disabilità
Le agevolazioni fiscali alle persone con disabilità Gli oneri deducibili, rappresentano le spese che possono essere sottratte al reddito prima di calcolare l imposta da pagare; le spese detraibili, invece,
DettagliREGIONE UMBRIA DEFINIZIONE LINEE ORGANIZZATIVE REGIONALI SULLA RIABILITAZIONE DOMICILIARE PER LE AZIENDE SANITARIE LOCALI.
Cod. DX06140001 Modulo M/3 REGIONE UMBRIA OGGETTO: DEFINIZIONE LINEE ORGANIZZATIVE REGIONALI SULLA RIABILITAZIONE DOMICILIARE PER LE AZIENDE SANITARIE LOCALI. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 25/01/2006
Dettaglin. 36 del 11 Giugno 2015 DECRETO n. 46 del 25.05.2015 Oggetto: Cure domiciliari malati terminali. L.R. n. 5/2013 art. 1 c. 59 modalità attuative
DECRETO n. 46 del 25.05.2015 Oggetto: Cure domiciliari malati terminali. L.R. n. 5/2013 art. 1 c. 59 modalità attuative PREMESSO che: a. la DGRC n. 460 del 20 marzo 2007 ha approvato il Piano di Rientro
DettagliCircolare regionale n 1/2014
Circolare regionale n 1/2014 Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato Milano, 17 Gennaio 2014 AGENDA Premessa - Assessore Qualche dettaglio sulla circolare Presentazione domande
Dettagli(a) la fase della prevenzione
(a) la fase della prevenzione sua L del Team della a) richiesta visita per sintomi collegati b) controlli clinici a seguito altra patologia Accesso al Pronto Soccorso Individua tipologia pazienti Elenco
DettagliCorte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014
Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 INDICE Contesto ed epidemiologia Il percorso del paziente Gestione appropriata e sostenibilità: - Requisiti
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliPRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza
PRONTO SOCCORSO Dipartimento Emergenza 1/6 Attività I Pronto Soccorso dell Azienda USL di Bologna hanno sede presso i seguenti ospedali: - Bazzano - Bentivoglio - Budrio - Maggiore di Bologna - Porretta
DettagliLa malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo
AZIENDA USL 2 LUCCA Corso di aggiornamento La malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo Capannori, 25 maggio 2013 I percorsi di valutazione dell anziano Dott. Marco Farnè Responsabile
DettagliCure Domiciliari: definizione
Cure Domiciliari: definizione E un complesso di cure mediche, infermieristiche, riabilitative, Socio-assistenziali integrate fra loro, erogate al domicilio del paziente. S.S.V.D. Cure Domiciliari Struttura
DettagliREGOLAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO NEL SETTORE SOCIALE
REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO NEL SETTORE SOCIALE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 8 del 28.02.2003 COMUNE DI CALOLZIOCORTE Provincia di Lecco REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO
DettagliIl problema delle risorse ed il ruolo della regione.
7 PQ e Salute - ARTI 08.03.07 Il problema delle risorse ed il ruolo della regione. Ambrogio Aquilino, ARES Puglia Il contesto di riferimento Federalismo e politiche regionali Diritto alla salute Ospedale
DettagliUrgentissime iniziative per rispetto diritto alle cure anziani cronici non autosufficienti
Urgentissime iniziative per rispetto diritto alle cure anziani cronici non autosufficienti CSA - Coordinamento Sanità e Assistenza fra i movimenti di base 10124 TORINO - Via Artisti, 36 - Tel. 011-812.44.69
DettagliFermare il dolore si può
Fermare il dolore si può Il ricovero in ospedale Cure e tecniche contro il dolore cronico e acuto Regione Marche Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord Terapia del dolore Finalmente una realtà
DettagliIL RICONOSCIMENTO DELL INVALIDITA E DELLA L. 104/92
IL RICONOSCIMENTO DELL INVALIDITA E DELLA L. 104/92 L'invalidità è la difficoltà a svolgere alcune funzioni tipiche della vita quotidiana o di relazione a causa di una menomazione o di un deficit fisico,
DettagliL innovazione dei servizi per la cura delle malattie croniche
Cooperativa Sociale Nòmos onlus Bagno a Ripoli, 2011 Convegno L evoluzione dei bisogni degli anziani: Le risposte dei servizi alle esigenze emergenti L innovazione dei servizi per la cura delle malattie
DettagliREGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA PROCEDURA EROGAZIONE VISITE DOMICILIARI IN RIABILITAZIONE
REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA PROCEDURA EROGAZIONE VISITE DOMICILIARI IN RIABILITAZIONE 1 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 2.DESTINATARI... 3 3. RIFERIMENTI NORMATIVI...
DettagliIL PERCORSO ORTOGERIATRICO
Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE
DettagliI NUMERI DEL BENESSERE NEL CENTRO DIURNO INTEGRATO
PRESTAZIONI Il Centro Diurno Integrato Alzheimer Saccardo offre: assistenza medica; assistenza infermieristica (somministrazione terapie, medicazioni, rilevazione parametri); attività socio-assistenziali
DettagliREPUBBLICA ITALIANA DELLA PARTE PRIMA. Sezione II ATTI DELLA REGIONE. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 dicembre 2012, n. 1772.
Supplemento ordinario n. 3 al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 11 del 27 febbraio 2013 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO DELLA U FFICIALE SERIE GENERALE PERUGIA - 27 febbraio 2013 DIREZIONE REDAZIONE
DettagliIl Punto di Coordinamento di Assistenza Primaria: la continuità assistenziale tra personalizzazione e standardizzazione del percorso.
Il Punto di Coordinamento di Assistenza Primaria: la continuità assistenziale tra personalizzazione e standardizzazione del percorso. Fabia Franchi Direttore Assistenziale Tecnico e Riabilitativo. Ausl
DettagliREGOLAMENTO ATTUAZIONE DGR 239/13 INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE AFFETTE DA DISABILITÀ GRAVISSIMA
Allegato n. 1 Comune di Montefiascone Provincia di Viterbo ENTE CAPOFILA DEL DISTRETTO VT/1 [Comuni di Montefiascone (Ente Capofila), Acquapendente, Bagnoregio, Bolsena, Capodimonte, Castiglione in Teverina,
DettagliART. 1 FINI ART. 2 DESTINATARI DEL SERVIZIO
REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ART. 1 FINI Il servizio di assistenza domiciliare persegue il fine di consentire al cittadino di conservare la propria autonomia di vita, nella propria
DettagliRESIDENZA VILLA REALE Via Della Taccona, 24-20900 Monza (MB) tel. 039.2722545 fax 039.7490369 Direttore: Manuela Devasini cell.335.
DGR 3383 DEL 10/04/2015 CURE INTERMEDIE RESIDENZIALI UNITA D OFFERTA SOCIO SANITARIA La definizione dell unità di offerta sociosanitaria cure intermedie Le cure intermedie costituiscono una tipologia di
DettagliModalità di attivazione delle dimissioni protette ai fini della continuità assistenziale
Procedura Generale Sanitaria Modalità di attivazione delle dimissioni protette ai fini della continuità assistenziale PGS-DSV-7-03 ed. 1 rev. 00 18 Febbraio 2014 originale copia controllata copia non controllata
DettagliCure Palliative Stato dell arte, sviluppo e prospettive
Cure Palliative Stato dell arte, sviluppo e prospettive dal Decreto Legge 39/1999 alla Legge Regionale 7/2009 Este, 28 ottobre 2010 Conferenza dei Servizi AULSS 17 Antonino Trimarchi La coscienza del Transitare
DettagliSportello informativo - Distretto di Ostiglia 800 379177 cead.distretto.ostiglia@aslmn.it
Hai un familiare anziano o con disabilità gravissima che assisti a domicilio e ritieni di avere bisogno di essere sostenuto / aiutato? Regione Lombardia mette a disposizione dei servizi per aiutarti nel
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE POLLEDRI, RIVOLTA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 635 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI POLLEDRI, RIVOLTA Disposizioni per l assistenza integrale dei pazienti affetti da dolore severo
DettagliCure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliSCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ
CORSO FAD SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ ID ECM: 113620 CREDITI DESTINATARI 12 CREDITI ECM Farmacisti
DettagliFACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA
FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Infermieristica PRESENTAZIONE L infermiere è il professionista della salute responsabile dell assistenza infermieristica e come tale svolge funzioni di
DettagliPrototipi di integrazione sociosanitaria
Prototipi di integrazione sociosanitaria di Alfredo Morabito, Direttore Promozione Attiva Coopfond Cure primarie. Futuro incerto e prospettive Congresso nazionale Co.S Roma 27 Novembre 2013 0 Domanda aggregata
Dettagli9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica
9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 14 marzo 2014 Ridurre i ricoveri inappropriati: l'integrazione tra emergenza-urgenza e assistenza
DettagliProf. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE
Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre CURE PALLIATIVE Troverete copia di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net
DettagliLINEE GUIDA INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA. Attività di formazione e sperimentazione nei distretti della Regione Liguria e della Regione del Veneto
LINEE GUIDA INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Attività di formazione e sperimentazione nei distretti della Regione Liguria e della Regione del Veneto OBIETTIVI E METODOLOGIA Obiettivi a) favorire la conoscenza
DettagliBur 152 del 30/10/2014
Bur 152 del 30/10/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROGRAMMAZIONE ASSISTENZA OSPEDALIERA E SPECIALISTICA 20 ottobre 2014, n. 139 Prestazioni di Chirurgia Ambulatoriale (PCA) - Autorizzazione
DettagliDOMANDA DI ACCESSO ALL ASSEGNO DI CURA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ANNO 2016 Delibera Giunta Regionale n.328 del 20.04.2015
Al Comune di All ASP Ambito 9 Via Gramsci n.95 60035 JESI (AN) DOMANDA DI ACCESSO ALL ASSEG DI CURA PER ANZIANI N AUTOSUFFICIENTI AN 2016 Delibera Giunta Regionale n.328 del 20.04.2015 Il / La sottoscritto
DettagliPROTOCOLLO OPERATIVO 04 ATTIVAZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA PROTOCOLLO OPERATIVO 04
Pag. 1 di 6 Revisione Data Redatto e Elaborato Approvato Firma U.F. DISTRETTO 1 13/10/2012 RAQ Dr.C. Martelli Dr. Fabio Michelotti Pag. 2 di 6 Scopo : Lo scopo del presente protocollo è garantire una omogenea
DettagliPROGETTO ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO EMERGENZA NEONATALE (S.T.E.N.)
PROGETTO ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO EMERGENZA NEONATALE (S.T.E.N.) INDICE 1. Preme ss a... 3 2. S it uaz io ne at t ua le... 4 3. Pro po st a pro gett ua le... 4 4. Mo nit o r ag g io e r e
DettagliSanità Elettronica Presentazione generale del Sistema
Sanità Elettronica Presentazione generale del Sistema Nehludoff Albano Responsabile del Progetto Edotto Componente e Segretario TSE Puglia 1 Sanità Elettronica in Regione Puglia 2 Evoluzione della sanità
DettagliProblemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer
Giornate Mediche Fiorentine Firenze, 2 3 dicembre 2011 Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer Manlio Matera Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Atti di indirizzo della Regione
Dettagli(PER I SIGG. ASSISTITI, DA LEGGERE E LASCIARE IN SALA D ATTESA) CARTA DEI SERVIZI. 8. Formazione specifica per i medici di medicina generale
(PER I SIGG. ASSISTITI, DA LEGGERE E LASCIARE IN SALA D ATTESA) CARTA DEI SERVIZI Medicina in rete dei Dottori Cerutti, Meroni, Pizzi 1. Presentazione 2. Composizione della medicina di rete 3. Sede 4.
DettagliUnità di Psicologia Clinica Responsabile: Prof. Carlo Pruneti
Unità di Psicologia Clinica Responsabile: Prof. Carlo Pruneti e mail: carlo.pruneti@unipr.it Tel. +39 0521 904829 Laboratori:+39 0521 904914-15-16 Il Master di II livello in cure palliative e terapia del
DettagliConsiglio Regionale della Puglia 1
1 LEGGE REGIONALE 08 APRILE 2011, N. 5 Norme in materia di Residenze sanitarie e socio-sanitarie assistenziali (RSSA), riabilitazione e hospice e disposizioni urgenti in materia sanitaria 2 LEGGE REGIONALE
DettagliIl Centro Territoriale per le Malattie Rare dell ASL di Brescia. A cura di Eliana Breda - Brescia 25 maggio 2013
Il Centro Territoriale per le Malattie Rare dell ASL di Brescia A cura di Eliana Breda - Brescia 25 maggio 2013 Il contesto normativo regionale DGR 7328 del 11 dicembre 2001 Individuazione della rete regionale
DettagliL Assistenza Domiciliare ai Disabili Gravissimi
L Assistenza Domiciliare ai Disabili Gravissimi Tedaldi Laura Coordinatore Infermieristico Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata Ferrara 22 Ottobre 2011 1 Grave Disabilità articolo 3 Legge 104/1992
DettagliCOMUNE DI S.AGATA SUL SANTERNO (Provincia di Ravenna)
COMUNE DI S.AGATA SUL SANTERNO (Provincia di Ravenna) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LE MODALITA DI ACCESSO AGLI INTERVENTI DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Approvato con delibera di Consiglio
DettagliSODALIZIO DI SAN MARTINO
SODALIZIO DI SAN MARTINO REGOLAMENTO DI OSPITALITA RESIDENZA PROTETTA MARZO 2016 Pagina 1 di 8 Marzo 2016 I PREMESSA Le Residenze del Sodalizio di San Martino sono strutturate in modo da offrire: 1) -
DettagliDet n. 2137 /2010 Class. 42 COMUNE DI CESENA. DETERMINAZIONE n. 2137/2010 SERVIZIO AMMINISTRATIVO SERVIZI SOCIALI
COMUNE DI CESENA DETERMINAZIONE n. 2137/2010 SETTORE SERVIZI SOCIALI SERVIZIO AMMINISTRATIVO SERVIZI SOCIALI Proponente: GAGGI MATTEO OGGETTO: ACCREDITAMENTO TRANSITORIO PER CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO
DettagliPremessa. Attività 2/8
CENTRI DIALISI 1/8 Premessa L organizzazione e la programmazione delle strutture di dialisi sono definite dal Piano Sanitario Nazionale, dal Piano Sanitario Regionale e dal Piano Attuativo Locale. Nello
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliLA RETE DELLE CURE PALLIATIVE E LA RETE DELLA TERAPIA DEL DOLORE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
LA RETE DELLE CURE PALLIATIVE E LA RETE DELLA TERAPIA DEL DOLORE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA 1 1. PREMESSA La Regione Friuli Venezia Giulia tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure
DettagliA relazione dell'assessore Ferraris:
REGIONE PIEMONTE BU16S1 21/04/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 18 aprile 2016, n. 10-3163 Art. 5 della legge regionale 28 luglio 2008, n. 23 "Disciplina dell'organizzazione degli uffici regionali
DettagliASSEGNAZIONE DELLE QUOTE VINCOLATE AGLI OBIETTIVI DI PIANO SANITARIO NAZIONALE SCHEMA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DA PARTE DELLE REGIONI
SCHEDA N. 1 ASSEGNAZIONE DELLE QUOTE VINCOLATE AGLI OBIETTIVI DI PIANO SANITARIO NAZIONALE SCHEMA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DA PARTE DELLE REGIONI GENERALITA REGIONE PROPONENTE Lazio DELIBERA REGIONALE
DettagliCARTA DEI SERVIZI PAXME ASSISTANCE Anno 2015
Pag. 1 / 12 Carta Serv. CSC 04 REV 0 del 26/11/2015 CARTA DEI SERVIZI PAXME ASSISTANCE Anno 2015 Pag. 2 / 12 Carta Serv. CSC 04 REV 0 del 26/11/2015 Chi siamo La Cooperativa Paxme Assistance nasce dalla
DettagliPremessa. 1. Il percorso attuato e il contesto di riferimento
Documento di intesa tra ASL Milano 2 e gli Ambiti Territoriali per l'integrazione di strumenti e risorse ai fini della valutazione del bisogno delle persone fragili Premessa Regione Lombardia ha in corso
DettagliDirezione Politiche Sociali
Direzione Politiche Sociali Commissione Consiliare 13 luglio 2015 1 Assistenza Domiciliare Handicappati Gravi: Servizio di assistenza e sostegno per persone con disabilità dai 18 ai 64 anni per consentire
DettagliCOPIA TRATTA DAL SITO WEB ASLBAT.IT
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE BT (Andria Barletta Bisceglie Canosa Margherita di S. - Minervino S. Ferdinando di P. - Spinazzola Trani - Trinitapoli) 76123 A N D
DettagliDAY SURGERY collaborazione ospedale-territorio
DAY SURGERY collaborazione ospedale-territorio PROPOSTA DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Aurelio Sessa Presidente SIMG Lombardia Piùdi 1/3 dei DRG chirurgici vengono trattati in regime di day surgery Il
DettagliIL DIRETTORE GENERALE Ing. Giorgio RABINO
Azienda sanitaria Torino 3, APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE SPERIMENTALE DI CONTRIBUTI ECONOMICI A BENEFICIO DI PERSONE ADULTE ED ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI IL DIRETTORE GENERALE Ing. Giorgio
DettagliMaria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone
Maria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone Cos è un hospice Si definiscono centri residenziali di cure palliative (hospice) le strutture, facenti
DettagliCorso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014
Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Lezione 8 Interventi socio assistenziali nell anziano Docenti: Claudia Onofri Ivana Palumbieri L invecchiamento
DettagliProcedimenti Amministrativi - Area Finanziaria - Amministrativa - Ufficio Finanziario e Tributi e Ufficio Servizi Sociali
Procedimenti Amministrativi - Area Finanziaria - Amministrativa - Ufficio e Tributi e Ufficio Servizi Sociali Area- Settore Servizio Utenza e requisiti Denominazione procedimento Responsabile del procedimento
DettagliPunto Unico di Accesso. Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna
Punto Unico di Accesso Socio-SanitaroSanitaro nella provincia di Modena Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna Il Punto Unico d'accesso Socio Sanitario (PUASS) è una modalità organizzativa
DettagliCure Domiciliari. Dott.Mario R. Santone. capiras@aslsassari.it
Distretto Alghero Cure Domiciliari Dott.Mario R. Santone Cure Domiciliari capiras@aslsassari.it Distretto Alghero Cure Domiciliari Dott. Mario R. Santone CURE DOMICILIARI INTEGRATE L'ADI comprende attività
DettagliRuolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta
Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto
DettagliI Sessione ore 9,30. La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G.
I Sessione ore 9,30 La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G. Gabriele Carbone Responsabile medico Centro Demenze Unità
DettagliComune di Cappella Maggiore Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
4I Comune di Cappella Maggiore Provincia di Treviso.4 REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE 2.6 nel proprio domicilio, prevedendone gli stati di disagio e di dipendenza e promuovendone
DettagliPARTE SECONDA. Deliberazioni del Consiglio e della Giunta
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 37 del 05-4-2016 16871 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 08 marzo 2016, n.231 Art. 39 della L.R.
DettagliINDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE RICETTA SSN
REGIONE LIGURIA AZIENDA SANITARIA LOCALE N.4 Chiavarese INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE RICETTA SSN INDICAZIONI PER MEDICI PRESCRITTORI: MMG - PLS - SPECIALISTI OSPEDALIERI - SPECIALISTI SUMAI In ottemperanza
DettagliLa responsabilità professionale nel lavoro in équipe
La responsabilità professionale nel lavoro in équipe La responsabilità professionale nell assistenza domiciliare nelle cure palliative ASL MONZA 16-10-09 - a cura di S. Fucci - giurista e bioeticista -
DettagliLe Cure Palliative e la Terapia del Dolore in IEO
Le Cure Palliative e la Terapia del Dolore in IEO Dott. Vittorio A. Guardamagna Direttore Unità Cure Palliative e Terapia del Dolore IRCCS IEO Milano Consigliere Nazionale FCP Le Cure Palliative e la Terapia
DettagliExcursus legislativo sulla palliazione. Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011
Excursus legislativo sulla palliazione Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011 1 Legge 39/99 Stabilisce l adozione di un programma
DettagliDr. Corbetta Contardo Luigi Dr. Corti Fiorenzo Massimo Dr.ssa Lampreda Maria P. Consuelo (Via Giotto 20 20060 Masate)
09/2009 CARTA INFORMATIVA DEI SERVIZI DEI MEDICI IN GRUPPO Dr. Corbetta Contardo Luigi Dr. Corti Fiorenzo Massimo Dr.ssa Lampreda Maria P. Consuelo (Via Giotto 20 20060 Masate) IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE
DettagliIl management dei servizi ADI: l esperienza dei Distretti
Le cure a casa in uno scenario di sicurezza: dal censimento al libro bianco Il management dei servizi ADI: l esperienza dei Distretti Masselli Mariella - Mete Rosario Roma 7 Luglio 2010 Il ruolo strategico
DettagliMedici e Pediatri di Famiglia
Medici e Pediatri di Famiglia L assistenza del medico e del pediatra di famiglia Il Medico di Medicina Generale (MMG) ed il Pediatra di Famiglia (PdF) sono le figure di riferimento per ogni problema che
DettagliI regimi di esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria
I regimi di esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria Dott.ssa Cinzia Griggio Unità Amministrativa Sovradistrettuale Coordinamento Direttori di Distretto Ulss 6 5 marzo 2011 Quanti tipi di esenzioni?
DettagliADI (Assistenza Domiciliare Integrata)
Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) Dott. Cristiano Capurso Definizione L'Assistenza Domiciliare Integrata è una forma
DettagliAssociazione VIDAS. Audizione sulla riforma sociosanitaria lombarda
Associazione VIDAS Audizione sulla riforma sociosanitaria lombarda Giada Lonati Direttore Sociosanitario Giorgio Trojsi Segretario Generale 9 marzo 2015 VIDAS: Volontari Italiani Domiciliari Assistenza
Dettagli