Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola. Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco

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1 Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco 15 Novembre 2014

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3 Migranti che arrivano con gli sbarchi via mare

4 1- La grande maggioranza dei migranti via mare è composta da Siriani, Somali ed Eritrei provenienti da aree non coinvolte con Ebola 2 Il viaggio via terra, e poi via mare è lungo e supera il periodo di incubazione di Ebola

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11 Medici Igienisti Reperibili Ex-Ausl di Rimini: Ore diurne Ore notture, festivi, pomeriggio prefestivi 118 Ex-Ausl di Ravenna: 1- reperibile del territorio di Ravenna chiamare la portineria dell Osp. Di Ravenna opp reperibile del territorio di Faenza chiamare il centralino dell Osp. Di Faenza reperibile del territorio di Lugo chiamare il centralino dell Osp. Di Lugo Ex-Ausl di Forlì: Centrale Operativa 118 Forlì Ex-Ausl di Cesena: Centralino reperibilità

12 .la segnalazione per via telefonica al Reperibile Igienista deve essere fatta nel più breve tempo possibile...la segnalazione deve essere fatta anche alla propria Direzione Sanitaria...successivamente ( 12 ore ) andrà fatta comunicazione scritta su scheda SSCMI

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14 Il Medico Igienista:..trasmette immediatamente la notifica alla Regione per via telefonica e all invio informatizzato su sistema Alert (SMI). provvede ( 12 ore) alla raccolta delle informazioni previste nella scheda di indagine epidemiologica OMS e la trasmette all ufficio Regionale Competente..provvede successivamente a segnalare alla Regione l eventuale passaggio a caso confermato o a non caso ( esiti analitici )

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18 Il Medico Igienista, in collaborazione con il Medico che ha effettuato la segnalazione,effettua tempestivamente l indagine epidemiologica e identifica i contatti del caso.

19 Il Medico Igienista prende in carico i Contatti del Caso

20 CONTATTO: PERSONA ASINTOMATICA CHE SIA STATA ESPOSTA, NEGLI ULTIMI 21 GIORNI, A UN CASO PROBABILE O CONFERMATO DI MVE O AI SUOI LIQUIDI BIOLOGICI/TESSUTI NEL PERIODO SUCCESSIVO ALLA COMPARSA DEI SINTOMI

21 CONTATTI: 3 LIVELLI DI RISCHIO A BASSO RISCHIO: PERSONE CHE HANNO CONDIVISO SPAZI CONFINATI CON IL CASO, SENZA CONTATTO DIRETTO CON SANGUE O MATERIALI BIOLOGICI; PERSONALE SANITARIO CHE HA GESTITO UN CASO ADEGUATAMENTE PROTETTO O HA MANIPOLATO CAMPIONI BIOLOGICI CON LE ADEGUATE PROTEZIONI

22 A RISCHIO INTERMEDIO: CONVIVENTI, CHI HA ASSISTITO, TOCCATO O HA MANIPOLATO CAMPIONI BIOLOGICI DI UN CASO PROBABILE O CONFERMATO SENZA VENIRE A CONTATTO VISIBILE CON FLUIDI CORPOREI SENZA LE DOVUTE PROTEZIONI

23 AD ALTO RISCHIO: CHI HA AVUTO ESPOSIZIONE DIRETTA DI CUTE (ANCHE INTEGRA) O MUCOSE A MATERIALI BIOLOGICI DEL PAZIENTE (ES. SANGUE, VOMITO, SECREZIONI RESPIRATORIE, FECI, URINE, CONTATTO VISO A VISO, PUNTURE O ALTRE FERITE PENETRANTI CON MATERIALE POTENZIALMENTE CONTAMINATO, MANIPOLAZIONE DELLA SALMA SENZA ADEGUATA PROTEZIONE)

24 MISURE DI SORVEGLIANZA DA ADOTTARE NEI CONFRONTI DEI CONTATTI: A BASSO RISCHIO: NESSUN PROVVEDIMENTO, A RISCHIO INTERMEDIO: ISOLAMENTO DOMICICIARE con auto-misurazione della temperatura ogni 12 ore ( il paziente non deve uscire anche se asintomatico) il medico igienista attiva sorveglianza sanitaria telefonica AD ALTO RISCHIO: ISOLAMENTO IN REGIME DI RICOVERO OSPEDALIERO

25 LE MISURE DI SORVEGLIANZA NEI CONFRONTI DEI CONTATTI MIRANO A: IDENTIFICARE PRECOCEMENTE LA EVENTUALE INSORGENZA DI SINTOMI COMPATIBILI CON MVE, INFORMARE LE PERSONE SUI COMPORTAMENTI DA ADOTTARE PER EVITARE IL CONTAGIO DI ALTRI

26 TUTTI I CONTATTI VANNO INFORMATI SU: LA SPECIFICA CONDIZIONE DI RISCHIO, I SINTOMI DI ESORDIO DELLA MALATTIA, LE MODALITA DI TRASMISSIONE, L OPPORTUNITA DI EVITARE FARMACI CHE POSSANO MASCHERARE L INSORGENZA DELLA FEBBRE, A CHI RIVOLGERSI IN CASO DI COMPARSA DI FEBBRE O ALTRI SINTOMI

27 MISURE DI SORVEGLIANZA L ISOLAMENTO VA PROTRATTO PER 21 GIORNI DALL ULTIMA ESPOSIZIONE A RISCHIO OPPURE FINO A QUANDO LA DIAGNOSI DI MVE VIENE ESCLUSA

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