RELAZIONE TECNICA. Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione

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2 RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione 1

3 SOMMARIO 1 CONTENUTO DEL DOCUMENTO NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE DATI INIZIALI Densità annua di fulmini a terra Dati relativi alla struttura Dati relativi alle linee elettriche esterne Definizione e caratteristiche delle zone CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE VALUTAZIONE DEI RISCHI Rischio R1: perdita di vite umane Calcolo del rischio R Analisi del rischio R SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE CONCLUSIONI APPENDICI APPENDICE - Caratteristiche della struttura APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche APPENDICE - Caratteristiche delle zone APPENDICE - Frequenza di danno APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta APPENDICE - Dimensionamento SPD Scelta delle protezioni Sezione di collegamento degli SPD Descrizione SPD ALLEGATO - DISEGNO DELLA STRUTTURA ALLEGATO - AREA DI RACCOLTA PER FULMINAZIONE DIRETTA AD ALLEGATO - AREA DI RACCOLTA PER FULMINAZIONE INDIRETTA AM

4 CONTENUTO DEL DOCUMENTO Questo documento contiene: - la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine; - la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie. 1 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme: - CEI EN "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali" Febbraio 2013; - CEI EN "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" Febbraio 2013; - CEI EN "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" Febbraio 2013; - CEI EN "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" Febbraio 2013; - CEI "Linee guida per l'applicazione delle norme CEI EN 62305" Febbraio INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE L'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta. La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni. Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.2 della norma CEI EN , le dimensioni e le caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso. 3 DATI INIZIALI 3.1 Densità annua di fulmini a terra Come rilevabile dalla ex-norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per chilometro quadrato nel comune di MONTORIO NEI FRENTANI in cui è ubicata la struttura vale: N t = 2,5 fulmini/km² anno 3

5 3.2 Dati relativi alla struttura La pianta della struttura è riportata nel disegno (Allegato Disegno della struttura). La destinazione d'uso prevalente della struttura è: ospedaliero In relazione anche alla sua destinazione d uso, la struttura può essere soggetta a: - perdita di vite umane - perdita economica In accordo con la norma CEI EN per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto essere calcolato: - rischio R1; Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell adozione delle misure di protezione, non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente. L edificio ha copertura metallica e struttura portante metallica o in cemento armato con ferri d armatura continui. 3.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche: - Linea di energia: ENERGIA - Linea di segnale: TELECOM Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle linee elettriche. 3.4 Definizione e caratteristiche delle zone Tenuto conto di: - compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare; - eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso elettromagnetico); - i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale presenza di persone; - le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione esistenti; sono state definite le seguenti zone: Z1: INTERNA Z2: ESTERNA Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle Zone. 4

6 4 CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE L'area di raccolta AD dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella norma CEI EN , art. A.2, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta AD). L'area di raccolta AM dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella norma CEI EN , art. A.3, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta AM). Le aree di raccolta AL e AI di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella norma CEI EN , art. A.4 e A.5. I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all anno (N) sono riportati nell'appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate nell'appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta. 5 VALUTAZIONE DEI RISCHI 5.1 Rischio R1: perdita di vite umane Calcolo del rischio R1 I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati. Z1: INTERNA RA: 2,45E-08 RB: 1,23E-07 RC: 2,45E-07 RM: 8,54E-07 RU(ENERGIA INTERNO): 3,08E-08 RV(ENERGIA INTERNO): 1,54E-07 RW(ENERGIA INTERNO): 3,08E-07 RZ(ENERGIA INTERNO): 9,23E-06 RU(FONIA E DATI): 1,71E-07 RV(FONIA E DATI): 8,55E-07 RW(FONIA E DATI): 1,71E-06 RZ(FONIA E DATI): 8,55E-05 Totale: 9,92E-05 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 9,92E-05 Z2: ESTERNA RA: 2,45E-09 Totale: 2,45E Analisi del rischio R1 Il rischio complessivo R1 = 9,92E-05 è maggiore di quello tollerato RT = 1E-05, occorre adottare idonee misure di protezione per ridurlo. La composizione delle componenti che concorrono a formare il rischio R1, espressi in percentuale del valore di R1 per la struttura, è di seguito indicata. Z1 - INTERNA RD = 0,3957 % RI = 99,6018 % Totale = 99,9975 % RS = 0,2281 % RF = 1,1406 % RO = 98,6288 % Totale = 99,9975 % Z2 - ESTERNA RD = 0,0025 % RI = 0 % Totale = 0,0025 % RS = 0,0025 % RF = 0 % RO = 0 % Totale = 0,0025 % 5

7 dove: - RD = RA + RB + RC - RI = RM + RU + RV+ RW + RZ - RS = RA + RU - RF = RB + RV - RO = RM + RC + RW + RZ essendo: - RD il rischio dovuto alla fulminazione diretta della struttura - RI il rischio dovuto alla fulminazione indiretta della struttura - RS il rischio connesso alla perdita di esseri viventi - RF il rischio connesso al danno fisico - RO il rischio connesso all avaria degli impianti interni. I dati sopra indicati, evidenziano che il rischio R1 per la struttura si verifica essenzialmente nelle seguenti zone: Z1 - INTERNA (99,9975 %) - in gran parte per avaria degli impianti interni - a causa principalmente della fulminazione indiretta della struttura - il contributo principale al valore del rischio R1 nella zona è dato dalle seguenti componenti di rischio: RZ (FONIA E DATI) = 86,1817 % Avaria degli impianti interni per fulminazione indiretta della linea 6 SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE Per ridurre il rischio R1 a valori non superiori a quello tollerabile RT = 1E-05, è necessario agire sulle seguenti componenti: - RZ nelle zone: Z1 - INTERNA adottando una o più delle possibili misure di protezione seguenti: - per la componente Z: 1) Sistema di SPD 2) Interfaccia isolante 3) Aumento tensione di tenuta apparecchiature Tenuto conto della fattibilità tecnica, in relazione anche ai vincoli da rispettare, per la protezione della struttura in esame sono state scelte le misure di protezione seguenti: - nella zona Z1 - INTERNA: Impianto interno: ENERGIA INTERNO - Sistema di SPD - livello: I Impianto interno: FONIA E DATI - Sistema di SPD - livello: I - Sulla Linea L1 - ENERGIA: - SPD arrivo linea - livello: I - Sulla Linea L2 - TELECOM: - SPD arrivo linea - livello: I E stata effettuata l'analisi relativa al rischio R4 in conformità alla presente norma. 6

8 L adozione di queste misure di protezione modifica i parametri e le componenti di rischio. I valori dei parametri per la struttura protetta sono di seguito indicati. Zona Z1: INTERNA PA = 1,00E+00 PB = 1,0 PC (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02 PC (FONIA E DATI) = 1,00E-02 PC = 1,99E-02 PM (ENERGIA INTERNO) = 6,40E-05 PM (FONIA E DATI) = 1,78E-04 PM = 2,42E-04 PU (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02 PV (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02 PW (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02 PZ (ENERGIA INTERNO) = 3,00E-03 PU (FONIA E DATI) = 1,00E-02 PV (FONIA E DATI) = 1,00E-02 PW (FONIA E DATI) = 1,00E-02 PZ (FONIA E DATI) = 5,00E-03 rt = 0,001 rp = 1 rf = 0,001 h = 5 Zona Z2: ESTERNA PA = 1,00E+00 PB = 1,0 PC = 0,00E+00 PM = 0,00E+00 rt = 0,0001 rp = 1 rf = 0 h = 1 Rischio R1: perdita di vite umane I valori delle componenti di rischio per la struttura protetta sono di seguito indicati. Z1: INTERNA RA: 2,45E-08 RB: 1,23E-07 RC: 4,88E-09 RM: 8,58E-09 RU(ENERGIA INTERNO): 3,08E-10 RV(ENERGIA INTERNO): 1,54E-09 RW(ENERGIA INTERNO): 3,08E-09 RZ(ENERGIA INTERNO): 9,23E-08 RU(FONIA E DATI): 1,71E-09 RV(FONIA E DATI): 8,55E-09 RW(FONIA E DATI): 1,71E-08 RZ(FONIA E DATI): 8,55E-07 Totale: 1,14E-06 Z2: ESTERNA RA: 2,45E-09 Totale: 2,45E-09 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 1,14E-06 Per la scelta degli SPD vedere l'appendice Dimensionamento SPD. 7

9 7 CONCLUSIONI A seguito dell'adozione delle misure di protezione vale quanto segue. Rischi che non superano il valore tollerabile: R1 SECONDO LA NORMA CEI EN LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE FULMINAZIONI. 8 APPENDICI 8.1 APPENDICE - Caratteristiche della struttura Dimensioni: vedi disegno Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (CD = 0,5) Schermo esterno alla struttura: assente Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 2,5 8.2 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche Caratteristiche della linea: ENERGIA La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso Tipo di linea: energia - aerea Lunghezza (m) L = 180 Coefficiente ambientale (CE): suburbano Caratteristiche della linea: TELECOM La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso Tipo di linea: segnale - aerea Lunghezza (m) L = 1000 Coefficiente ambientale (CE): suburbano 8.3 APPENDICE - Caratteristiche delle zone Caratteristiche della zona: INTERNA Tipo di zona: interna Tipo di pavimentazione: ceramica (rt = 0,001) Rischio di incendio: ridotto (rf = 0,001) Pericoli particolari: medio rischio di panico (h = 5) Protezioni antincendio: nessuna (rp = 1) Schermatura di zona: assente Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna Impianto interno: ENERGIA INTERNO Alimentato dalla linea ENERGIA Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 2,5 kv Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1) Impianto interno: FONIA E DATI Alimentato dalla linea TELECOM Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 1,5 kv Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1) Valori medi delle perdite per la zona: INTERNA Rischio 1 Numero di persone nella zona: 50 Numero totale di persone nella struttura: 50 8

10 Tempo per il quale le persone sono presenti nella zona (ore all'anno): 3000 Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = LU = 3,42E-06 Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R1) LC = LM = LW = LZ = 3,42E-05 Perdita per danno fisico (relativa a R1) LB = LV = 1,71E-05 Rischio 4 perdite economiche. I valori di seguito riportati sono quelli proposti dalla norma CEI EN e servono esclusivamente per il calcolo del rischio R4 (perdite economiche) in quanto non è stato espressamente richiesto la rinuncia, dell analisi del rischio contro le perdita economiche. Quindi, secondo la Legge 186/68 che individua nelle norme CEI la regola dell arte è stata condotta anche questa verifica. Valore dei muri ( ): Valore del contenuto ( ): Valore degli impianti interni inclusa l'attività ( ): Valore totale della struttura ( ): Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R4) LC = LM = LW = LZ = 1,40E-03 Perdita per danno fisico (relativa a R4) LB = LV = 5,00E-04 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: INTERNA Rischio 1: Ra Rb Rc Rm Ru Rv Rw Rz Rischio 4: Rb Rc Rm Rv Rw Rz Caratteristiche della zona: ESTERNA Tipo di zona: esterna Tipo di suolo: ghiaia (rt = 0,0001) Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna Valori medi delle perdite per la zona: ESTERNA Numero di persone nella zona: 50 Numero totale di persone nella struttura: 50 Tempo per il quale le persone sono presenti nella struttura (ore all'anno): 3000 Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = 3,42E-07 9

11 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: ESTERNA Rischio 1: Ra 8.4 APPENDICE - Frequenza di danno Frequenza di danno tollerabile FT = 0,10 Non è stata considerata la perdita di animali Applicazione del coefficiente rf alla probabilità di danno PEB e PB: no Applicazione del coefficiente rt alla probabilità di danno PTA e PTU: no FS1: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulla struttura FS2: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alla struttura FS3: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulle linee entranti nella struttura FS4: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alle linee entranti nella struttura Zona Z1: INTERNA FS1: 7,18E-03 FS2: 2,51E-04 FS3: 1,17E-03 FS4: 2,77E-02 Totale: 3,63E-02 Z2: ESTERNA FS1: 7,18E-03 FS2: 0,00E+00 FS3: 0,00E+00 FS4: 0,00E+00 Totale: 7,18E APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi Struttura Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura AD = 5,74E-03 km² Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura AM = 4,15E-01 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura ND = 7,18E-03 Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura NM = 1,04E+00 Linee elettriche Area di raccolta per fulminazione diretta (AL) e indiretta (AI) delle linee: ENERGIA TELECOM AL = 0, km² AL = 0, km² AI = 0, km² AI = 4, km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (NL) e indiretta (NI) delle linee: ENERGIA NL = 0, NI = 0, TELECOM NL = 0, NI = 5, APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta Zona Z1: INTERNA PA = 1,00E+00 PB = 1,0 PC (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00 PC (FONIA E DATI) = 1,00E+00 PC = 1,00E+00 PM (ENERGIA INTERNO) = 6,40E-03 Zona Z2: ESTERNA PA = 1,00E+00 PB = 1,0 PC = 0,00E+00 PM = 0,00E+00 10

12 PM (FONIA E DATI) = 1,78E-02 PM = 2,41E-02 PU (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00 PV (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00 PW (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00 PZ (ENERGIA INTERNO) = 3,00E-01 PU (FONIA E DATI) = 1,00E+00 PV (FONIA E DATI) = 1,00E+00 PW (FONIA E DATI) = 1,00E+00 PZ (FONIA E DATI) = 5,00E APPENDICE - Dimensionamento SPD LINEA L1 - ENERGIA Dati generali L'impianto elettrico considerato è un sistema TT. La linea di alimentazione che alimenta il quadro generale è trifase con neutro e la tensione nominale del sistema verso terra è 230 V. Non sono state prese in considerazione le sovratensioni per fulminazione diretta della struttura e per fulmini a terra in prossimità della struttura. Nel caso in esame è stato assunto un coefficiente di sicurezza b = 1. Struttura dell'impianto Le caratteristiche principali dell'impianto sono le seguenti. QE0 Corrente di cortocircuito : 10 ka Corrente di guasto a terra : 0,05 ka Il QE0 alimenta i seguenti quadri : QE1 - Distanza : 10 m - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) - Tipo di alimentazione : trifase con neutro Il QE0 alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti. Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato il circuito avente le caratteristiche peggiori : Circuito terminale n 1 - Distanza dal QE0 : 20 m - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) - Tipo di linea : fase - neutro QE1 Il QE1 alimenta i seguenti quadri : QEFT QE2 - distanza : 5 m - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) - Tipo di alimentazione : trifase con neutro - distanza : 20 m 11

13 - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) - Tipo di alimentazione : trifase con neutro Il QE1 alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti. Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato il circuito avente le caratteristiche peggiori : Circuito terminale n 1 - Distanza dal QE1 : 30 m - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) - Tipo di linea : fase - neutro QEFT Il QEFT alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti. Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato il circuito avente le caratteristiche peggiori : Circuito terminale n 1 - Distanza dal QEFT : 10 m - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) - Tipo di linea : trifase con neutro QE2 Il QE2 alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti. Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato il circuito avente le caratteristiche peggiori : Circuito terminale n 1 - Distanza dal QE2 : 30 m - Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) - Tipo di linea : fase - neutro Scelta delle protezioni Le protezioni installate sull'impianto sono: 12

14 13

15 8.7.2 Sezione di collegamento degli SPD La sezione minima dei conduttori di collegamento degli SPD è: Classe I : 16 mm 2 Classe II : 6 mm 2 Classe III : 1,5 mm 2 Per gli SPD di classe I non soggetti a scaricare una parte significativa della corrente di fulmine è sufficiente la sezione di 6 mm 2. 14

16 8.7.3 DESCRIZIONE SPD Limitatore di sovratensione per la protezione di circuiti in corrente alternata, in occasione di scariche dirette ed indirette, da installarsi all origine dell impianto BT, nell avanquadro a monte del differenziale generale. Sistema di SPD tipo CON.TRADE NFC No FollowCurrent con funzionamento a limitazione, così costituito: N. 3 SPD con funzionamento a limitazione tipo L25/ t cod per l istallazione tra Fase e Neutro, ciascuno aventi le seguenti caratteristiche : - Tensione massima continuativa Uc: 335 V c.a. - Classe di prova sec.iec A1: I e II - Corrente ad impulso Iimp.: 25 ka (10/350µs) - Corrente nominale di scarica In: 35 ka (8/20 µs) - Corrente max. di scarica: 100 ka (8/20 µs) - Corrente di corto circuito con max. fusibile di prot. (L) Icc.: 50 kaeff - Impedisce la circolazione della corrente susseguente di retenfc No FollowCurrent - Fusibile di prot. max. (L): 250 AgG - Fusibile di prot. max. (L-L), con riduzione di Iimp e Imax: 125 AgG - Livello di protezione Up: 1,5 kv - Tempo di risposta: 25 ns - Segnalazione ottica locale e contatto in scambio per l indicazione remota dell eventuale guasto dell SPD. N. 1 SPD con funzionamento a innesco tipo I 100 cod per l istallazione tra Neutro e Terra, associato a L 25/100, avente le seguenti caratteristiche : - Tensione massima continuativa Uc: 255 V c.a. - Classe di prova sec.iec A1: I - Corrente ad impulso Iimp.: 100 ka (10/350µs) - Corrente nominale di scarica In: 75 ka (8/20 µs) - Livello di protezione Up: 1,5 kv - Tempo di risposta: 100 ns N. 1 Connettore a pettine tipo CP 7 cod per il collegamento dei 4SPD avente le seguenti caratteristiche : - Materiale: rame 16 mm² con protezione esterna in fusione di PVC Cod. riepilogativo (n. 3 cod n. 1 cod n. 1 cod ) 15

17 Limitatore di sovratensione per la protezione di circuiti in corrente alternata, in occasione di scariche dirette ed indirette, da installarsi nel Quadro Generale e nei Sotto Quadri dell impianto BT a valle del differenziale generale. Sistema di SPD tipo CON.TRADE NFC No FollowCurrent con funzionamento a limitazione, così costituito: N. 4 SPD con funzionamento a limitazione tipo L10/ t cod per l istallazione tra i conduttori attivi e Terra, ciascuno aventi le seguenti caratteristiche : - Tensione massima continuativa Uc: 335 V c.a. - Classe di prova sec.iec A1: I e II - Corrente ad impulso Iimp.: 12,5 ka (10/350µs) - Corrente nominale di scarica In: 40 ka (8/20 µs) - Corrente max. di scarica: 60 ka (8/20 µs) - Corrente di corto circuito con max. fusibile di prot. (L) Icc.: 100 kaeff - Impedisce la circolazione della corrente susseguente di retenfc No FollowCurrent - Fusibile di prot. max. (L): 160 AgG - Fusibile di prot. di uso consigliato, con riduzione di Imax: 125 AgG - Livello di protezione Up: 1,5 kv - Tempo di risposta: 25 ns - Segnalazione ottica locale e contatto in scambio per l indicazione remota dell eventuale guasto dell SPD. N. 1 Connettore a pettine tipo CP 4 cod per il collegamento dei 4 SP avente le seguenti caratteristiche : - Materiale: rame 16 mm² con protezione esterna in fusione di PVC Cod. riepilogativo (n. 4 cod n. 1 cod ) 16

18 Limitatore di sovratensione per la protezione di circuiti trasmissione fonia/dati, in occasione di scariche indirette,, così costituito: N. 1 SPD S ADSL - -ISDN cod , avente le seguenti caratteristiche : - Tensione massima continuativa Uc: 170 V c.c. - Classe di prova sec.iec : II - Corrente nominale di scarica complessiva In(8/20 µs): 5kA(PIN 4+PIN 5/PE) - Corrente nominale di scarica per filo In(8/20 µs): 2,5 ka (PIN 4+PIN 5/PE) - Livello di protezione Up: 1000 V (PIN 4 o PIN 5/PE) 500 V (PIN 4/5) - Tempo di risposta: 100 ns (PIN 4 o PIN 5/PE) 1 ns (PIN 4/5) - Induttanza Longitudinale : 50 µh - Induttanza in trasmissione : 0,5 µh - Resistenza Longitudinale / filo R: 0,3 Ώ - Frequenza di trasmissione Massima > 25 MHz 17

19 9 Allegato - Disegno della struttura 18

20 10 Allegato - Area di raccolta per fulminazione diretta AD Area di raccolta AD (km²) = 5,74E-03 19

21 11 Allegato - Area di raccolta per fulminazione indiretta AM Area di raccolta AM (km²) = 4,15E-01 20

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