PIANO DI MONITORAGGIO

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2 PIANO DI MONITORAGGIO Il presente piano di monitoraggio descrive sinteticamente le attività, messe in atto dalla Ciip Spa, volte al monitoraggio del sistema ambiente, al fine di acquisire i dati utili alla gestione della concessione di derivazione in atto presso Foce di Montemonaco e propedeutici per gli studi necessari per il rinnovo della concessione di cui trattasi. Il piano in effetti si compone di una serie di attività condotte dalle Università La Sapienza e dall università di Ancona, svolte nell ambito dello studio del bacino carbonatico dei Sibillini negli anni , da alcune attività svolte nell ambito del SIA, come il monitoraggio ambientale, che si ripeteranno per una volta ogni sei anni ed altre attività di misura che la Ciip svolge da tempo e che continuerà a perpetrare negli anni. Il seguente piano descrive quindi le strumentazioni di misura e monitoraggio presenti nel territorio e le modalità in cui il piano verrà attuato. 1

3 STRUMENTAZIONI IN CAMPO 1.1 STAZIONI DI MISURA INSTALLATE DALL UNIVERSITA DI ANCONA NELL AMBITO DEL PROGETTO SULLO STUDIO DEL BACINO DELL ASO Nell ambito dello studio predisposto e redatto dall Università Politecnica delle Marche, nella persona del Prof. Torquato Nanni, e dall università La Sapienza di Roma, nella persona del Prof. Marco Petitta, si è ritenuto opportuno individuare tre sezioni nell alveo dell Aso, in cui la misura della portata fornisse indicazioni significative sulle modalità di erogazione dei tre acquiferi individuati (Acquifero del Massiccio o acquifero di base, acquifero della Maiolica e acquifero della Scaglia). In queste sezioni, nell aprile 2010, sono stati installati tre misuratori automatici in continuo di cui due rilevano livello idrometrico, conducibilità e temperatura dell acqua ed uno il livello idrometrico e temperatura. Le stazioni installate, procedendo da monte verso valle, sono le seguenti: stazione ENEL 1, a monte della prima derivazione ENEL, che corrisponde in prima approssimazione alla posizione della sezione As50 (vedi capitolo 3). In questo punto vengono già registrate le altezze idrometriche del fiume rappresentative della portata erogata dall acquifero Basale o acquifero del Massiccio, a meno dei prelievi CIIP, che comunque sono monitorati dall ente gestore stesso. La stazione misura il livello idrometrico, la conducibilità e la temperatura delle acque; ENEL 1 (a monte presa acqua ENEL) data logger Data Harvest con sensori di pressione, conducibilità elettrica e temperatura stazione ENEL 2, a valle della seconda derivazione ENEL, coincidente con la sezione As100. In questo punto è possibile monitorare l entità della portata lasciata in alveo dalle derivazioni dell ENEL per effettuare un confronto diretto con gli incrementi di portata monitorata nella stazione successiva. La stazione misura il livello idrometrico e la temperatura delle acque; stazione ROCCA, posta circa 50 m a monte della sezione As140. I dati di questa stazione, confrontati con quelli della stazione di monte, consentono di monitorare la portata complessiva del Fiume Aso all uscita del tratto carbonatico, oltre all incremento di portata in alveo attribuito all acquifero della Scaglia. La stazione misura il livello idrometrico, la conducibilità e la temperatura delle acque. Oltre a tali stazioni di misura permanente, sono state effettuate misure manuali su altre sezioni in modo da avere informazioni puntuali circa gli effettivi incrementi di portata lungo l asta dell Aso. Le sezioni e le stazioni di misura sono state riportate nel rapporto finale della seconda fase dello studio sul bacino carbonatico dei Sibillini. 2

4 1.2 STAZIONE DI RACCOLTA ACQUE DI PIOGGIA E NEVE In accordo con i tecnici del CIIP è stata predisposta una stazione di raccolta delle acque di pioggia e delle nevi in prossimità dell imbocco della galleria di captazione della sorgente di Foce. La raccolta delle acque di precipitazione consentirà il loro periodico campionamento per le analisi isotopiche (Ossigeno 18 e Deuterio) delle acque di ricarica. Questo tipo di analisi, unito a quello analogo da condurre sulle acque sorgive della zona di studio, è indispensabile per la ricostruzione della retta isotopica locale, la cui interpretazione fornirà indicazioni fondamentali per la definizione, quanto più dettagliata possibile, dell area di ricarica degli acquiferi individuati. 1.3 IDROMETRO CIIP Nell ambito delle prescrizioni contenute nel disciplinare 240/ap sottoscritto dalla Ciip per l ulteriore prelievo di 156 l/s in aggiunta ai 370 l/s già assentiti, la Regione Marche ha disposto la realizzazione di una stazione di misura fissa permanente, da parte della Ciip Spa, in corrispondenza di una sezione denominata A-900 individuata nell ambito dello studio Studio idrogeologico per l identificazione e la caratterizzazione degli acquiferi che alimentano le sorgenti dei corsi d acqua perenni dei Monti Sibillini, esteso all intera area del Parco Nazionale [Boni C. & Petitta M. (2007)]. Nel Settembre del 2010 la Ciip spa ha terminato la costruzione di tale stazione che ad oggi trasmette istantaneamente i dati di livello dall Aso ad un portale del Dipartimenti di Protezione Civile della Regione Marche. La stazione è stata realizzata mediante la tecnica del pozzetto di equalizzazione, previo intervento di regolarizzazione e stabilizzazione, con massi posti a mano, del fondo dell alveo e delle sponde, così come sancito nel verbale di chiusura della conferenza dei servizi convocata dalla Protezione Civile della Regione Marche con nota n del 26/03/2010 e tenutasi il giorno 20/04/2010 preso la sala consiliare del comune di Montemonaco. 3

5 Figura 1 - Sezione del'idrometro Ciip realizzato - Figura 2 - Foto del tubo di equalizzazione e del fondo sistemato 4

6 Figura 3 - immagine della sistemazione d'alveo completa - La trasmissione dati avviene attraverso un ponte radio stabilito a mezzo antenna mediante il quale i dati vengo trasmessi e ricevuti direttamente dal Servizio di Protezione Civile della regione Marche e resi visibili al portale disponibile al seguente link ( tramite il quale è possibile monitorare il livello del fiume, la potenza del segnale e la carica della batteria. Figura 4 immagine del portale Web di controllo della protezione civile 5

7 In generale, per la campagna di misure si rimanda al paragrafo del rapporto finale sullo Studio del bacino idrogeologico carbonatico (Monti Sibiliini) del fiume Aso finalizzato alla caratterizzazione delle condizioni di alimentazione e di circolazione idrica, alla valutazione del bilancio idrogeologico e analisi della sorgente di Foce. Le misure di portata sono state eseguite con mulinello idrometrico SIAP, con taratura certificata, facendo misure di velocità lungo verticali distanti 30 cm fra loro e step verticali di 10/15 cm. Mediamente, la densità dei punti di misura rispetto alla superficie della sezione è stata di 34 punti per mq. Sono state inoltre condotte misure di portata utilizzando traccianti, eseguite in contemporanea alla misura compiute con il mulinello idrometrico, allo scopo di ottenere un confronto tra i due metodi. I risultati hanno fornito dati tra loro coerenti. Nell Aprile del 2012, così come stabilito nell ambito della conferenza dei servi inerente la procedura di VIA per il rinnovo della concessione, si è tenuta la misura in contraddittorio delle portate transitanti in corrispondenza della stazione di monitoraggio, alla presenza del personale dell Università la Sapienza di Roma, del corpo della guardia forestale e dei rappresentanti dell Ente Parco dei Sibillini. Le portate misurate dall Università sono riportate all interno del rapporto finale sullo studio del bacino carbonatico dei Sibillini, non si dispone dei dati rilevati dal corpo forestale. Di seguito si riportano alcuni stralci, presi dal rapporto finale dello studio sui Sibillini, che riguardano la taratura della stazione di misura. Si vuole anche ribadire in questa sede che il problema della difficoltà di effettuare una misura precisa della portata relativa al controllo del DMV, per questo tipo di stazioni di misura, era stato sollevato ripetutamente ed in più sedi da questa società. Nell iter procedurale della realizzazione della presente stazione di misura la Ciip Spa aveva osservato che un rivestimento del fondale di questo tipo avrebbe creato delle difficoltà sistematiche alla misura delle portate, soprattutto per tiranti idraulici dell ordine di pochi cm ( per le portate dell ordine di 300 l/s il tirante idraulico nella sezione di misura è di 4-5 cm) ed aveva avanzato ipotesi differenti di realizzazione del manufatto di misura e di impermeabilizzazione del fondo dell alveo. La soluzione costruttiva adottata è conseguente alle indicazione ricevute, in conferenza dei servizi, dall Ente Parco e dalle istituzioni coinvolte nel processo di realizzazione della stazione. 6

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10 1.4 PIEZOMETRI CIIP Nella zona in cui insiste l opera di captazione di Foce di Montemonaco la Ciip Spa ha realizzato, dai tempi della galleria drenante, 9 piezometri, 7 dei quali ubicati nell intorno del laghetto di Foce di Montemonaco e del suo abitato (piezometri denominati da S1 ad S7), mentre i restanti due nei pressi delle gallerie drenanti (S8,S9). Su ognuno di questi piezometri, sino a che le condizioni fisiche esterne lo hanno permesso, si è presa la misura del livello della falda con cadenza mensile, alcuni purtroppo nel tempo sono andati perduti (S8,S9,S1,S3), sommersi da valanghe detritiche o rotti dal passaggio di qualche mezzo agricolo pesante. I piezometri (fig. 4) raggiungono una profondità massima di 24 m (S2) e sono utilizzati per monitorare il livello di falda all interno della coltre di detrito che colma la valle dal Piano della Gerosa alla confluenza con il fosso di Fonte Cerasa. E verosimile che la circolazione idrica che si svolge all interno della spessa coltre detritica possa essere in parte alimentata dalla porzione più superficiale della falda dell acquifero Basale a monte di Foce. [Nanni-Petitta Studio Prima Fase] Figura 5 - Ubicazione dei piezometri Ciip di vecchia realizzazione - 9

11 Nel tempo purtroppo si sono smarriti i dati del piezometro denominato Manfredini (così denominato in quanto il Prof. Manfredini lo fece costruire per monitorare il livello di falda prima e dopo la realizzazione della galleria drenante), rimasto sepolto da una colata detritica. In conseguenza della perdita di tali dati, la Ciip Spa, dietro indicazione dei proff. Marco Petitta e Torquato Nanni, ha provveduto a realizzare 5 nuovi piezometri dislocati in tutta l estensione dell acquifero del massiccio, con lo scopo di monitorare i punti di maggiore interesse piezometrico del bacino di alimentazione dell Aso. I nuovi piezometri sono stati denominati con una nomenclatura crescente da S10 ad S14, di cui i piezometri localizzati a monte dell abitato di Foce, il 13 localizzato nei pressi della discenderia Ciip, il n 14 localizzato in corrispondenza della galleria drenante, in sostituzione del piezometro Manfredini. I predetti piezometri hanno tutti una profondità di circa 40 m, tranne il piezometro 14 che, al fine di rilevare la piezometria del massiccio, è stato spinto fino a 70 m di profondità. Tale piezometro è stato inoltre attrezzato con un misuratore in continuo di livello ed conducibilità elettrica. Su alcuni di questi piezometri sono state condotte anche misurazioni dettagliate con flussimetri ala fine di stabilire le direzioni del flussi sotterranei e di meglio comprendere le dinamiche idrauliche degli acquiferi locali. Le campagna di acquisizione delle misure piezometriche viene comunque condotta senza soluzione di continuità da parte della Ciip Spa che mensilmente, e saltuariamente con cadenza anche minore, prende le misure di livello di tutti i piezometri precedentemente individuati. 10

12 1.5 MONITORAGGIO AMBIENTALE Al fine di monitorare gli effetti della captazione idrica sull ecosistema fluviale del Fiume Aso, risulta fondamentale prevedere un piano di monitoraggio delle biocenosi che popolano il fiume, ripetendo le medesime indagini effettuate per la realizzazione del presente Studio di impatto Ambientale. Ai sensi del Decreto Ministeriale 8 novembre 2010, n. 260 Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali, per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell articolo 75, comma 3, del medesimo decreto legislativo (applicazione della direttiva 2000/60), il monitoraggio di sorveglianza del fiume dovrà essere effettuato per almeno 1 anno ogni sei anni (periodo di validità di un piano di gestione del bacino idrografico), con la seguente frequenza minima: Macroinvertebrati: 2 volte/anno Macrofite: 3 volte/anno Pesci: 1 volta/anno Diatomee: 2 volte/anno In merito all integrazione del parametro di monitoraggio ambientale diatomee si fa presente che la natura del suo campionamento ( almeno due prelievi nell arco di un anno), non ha reso possibile integrare tale parametro all interno degli studi già eseguiti. Per ovviare a tale mancanza la Ciip spa sta predisponendo un protocollo di intesa con l ARPAM di Ascoli Piceno al fine di prevedere il campionamento delle diatomee per l anno 2013 ed avere in tal modo un parametro di riferimento e di pianificare il futuro monitoraggio di tutti gli altri parametri precedentemente elencati con la frequenza prevista dal presente piano 11

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