Vista Legge Regionale Regionale n. 88 del 30 Dicembre 2014 che modifica la Legge Regionale 12 gennaio 1994 n. 3;

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1 Vista la Legge 11 febbraio 1992 n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, in particolare l articolo 14 che dispone in merito alla ripartizione del territorio agro-silvo-pastorale destinato alla caccia programmata in ambiti territoriali di caccia; Visto il comma 7 che prevede che le Regioni, con proprio regolamento, dettino le modalità di costituzione e di organizzazione degli organi direttivi degli ambiti territoriali di caccia; Visto il comma 10 che stabilisce che nella composizione degli organi direttivi deve essere assicurata, in misura pari al 60 per cento dei componenti, la presenza delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale e delle associazioni venatorie nazionali riconosciute, ove presenti in forma organizzata sul territorio; il 20 per cento dei componenti è costituito da rappresentanti di associazioni di protezione ambientale presenti nel Consiglio nazionale per l Ambiente e il 20 per cento da rappresentanti degli Enti Locali. Visto l articolo 34, in particolare il comma 5, ai sensi del quale sono riconosciute, agli effetti della stessa legge 157/92, la Federazione italiana della caccia (Federcaccia) e le associazioni venatorie nazionali già riconosciute ed operanti ai sensi della normativa previgente, ovvero l Associazione migratoristi italiani (ANUU), l Associazione nazionale libera caccia (ANLC), l ARCI-Caccia, l Unione Nazionale Enalcaccia pesca e tiro, l Ente Produttori Selvaggina, l Associazione Italiana della caccia Italcaccia. Vista Legge Regionale Regionale n. 88 del 30 Dicembre 2014 che modifica la Legge Regionale 12 gennaio 1994 n. 3; Visto l Art. 11 comma 2 della L.R. 3/94 modificata, ai sensi del quale gli ATC in Toscana sono nove con confini corrispondenti ai confini delle province e denominati con il nome della città capoluogo. Le Province di Firenze e Prato formano un solo ATC ; Visto il comma 6, ai sensi del quale sono organi dell ATC: a) il Presidente, b) l Assemblea dei delegati; c) il Comitato di gestione; d) il Collegio dei revisori dei conti. Visto l Art. 11 ter della L.R. 3/94 modificata, che ribadisce la composizione del comitato di gestione indicata all articolo 14 comma 10 della L.157/92; Visto in particolare il comma 2 ai sensi del quale I componenti del Comitato di gestione sono nominati dalla provincia. Per l ATC Firenze Prato, i componenti del Comitato di gestione sono nominati dalla Provincia di Firenze. Vista la Norma transitoria della L.R. 88/2014 ai sensi della quale entro il 30 aprile 2015 le Province nominano i Comitati di gestione degli ATC con le modalità indicate all articolo 3 del DPGR del 26 luglio 2011, n. 33/R; Ricordato che ai sensi dell art. 1, comma 16 della L. 7/04/2014 n. 56, dal 1 gennaio 2015 la Città Metropolitana di Firenze è subentrata alla Provincia succedendo ad essa in tutti i rapporti attivi e passivi ed esercitandone le funzioni; Visto lo Statuto della Città Metropolitana di Firenze, approvato con Deliberazione Conferenza Metropolitana n. 1 del 16/12/2014 in particolare il comma n.2 delle Disposizioni transitorie, ai

2 sensi del quale La Città Metropolitana garantisce i servizi, i livelli occupazionali e le funzioni già svolte al 31dicembre 2014 dalla Provincia di Firenze ; Ritenuto pertanto che la Città Metropolitana di Firenze debba provvedere, alla nomina del Comitato di Gestione dell Ambito Territoriale di Caccia Firenze ; Vista la sentenza del TAR della Toscana (Sezione Seconda) del 5 dicembre 2012 n.1936/2012 che riportava al Presidente della Provincia la competenza per la nomina del Comitato di Gestione dell ATC e ritenuto che, per assimilazione del ruolo, tale competenza sia in questa circostanza da attribuirsi al Sindaco Metropolitano; Visto il richiamato articolo 3 del DPGR del 26 luglio 2011 n. 33/R, in particolare il comma 1 ai sensi del quale il Comitato di Gestione è composto da dieci membri, secondo la seguente ripartizione: tre membri appartenenti a strutture delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale, ove presenti in forma organizzata sul territorio del comprensorio tre membri appartenenti alle associazioni venatorie riconosciute a livello nazionale, ove presenti in forma organizzata sul territorio del comprensorio due membri appartenenti alle associazioni di protezione ambientale presenti nel Consiglio Nazionale per l Ambiente, ove presenti in forma organizzata sul territorio del comprensorio due membri nominati dalla Provincia con il criterio del voto limitato Visto il comma 2 ai sensi del quale i componenti dei Comitato di Gestione sono scelti tra la generalità dei proprietari o conduttori dei fondi inclusi nell ATC, tra i cacciatori iscritti e tra gli ambientalisti residenti nel comprensorio, tutti individuati tra gli appartenenti alle rispettive organizzazioni ed associazioni; Visto il comma 3, che dà mandato alla Provincia (leggi Città Metropolitana) di procedere alla nomina di tali componenti sulla base dei nominativi proposti dalle stesse associazioni ed organizzazioni e, in caso di mancato accordo sulle designazioni, la Città Metropolitana stessa, entro sessanta giorni dalla richiesta, procede alla nomina secondo la rappresentatività espressa dalle organizzazioni ed associazioni ; Visto il comma 4 per il quale, in caso di impossibilità della nomina di tutti i componenti, il comitato s intende comunque insediato con la nomina di almeno sei membri; Visto il comma 5 ai sensi del quale i membri del comitato di gestione non possono essere nominati più di tre volte; Preso atto che Consiglio Nazionale per l Ambiente, indicato dalla legge come parametro di riferimento per l individuazione delle associazioni di protezione ambientale che possano proporre propri rappresentanti, ha cessato definitivamente le proprie funzioni operative a decorrere dal 25 luglio 2012, così come espressamente indicato nel portale internet del Ministero dell Ambiente, ai sensi e per gli effetti dell art. 68 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e dell art. 12 comma 20 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135; Preso atto della riunione tenutasi in data 23 Marzo 2013 dall Assessore con delega alla caccia della Regione Toscana Gianni Salvadori, alla presenza del personale operante in materia di tutte le Province toscane e della Città Metropolitana di Firenze, con all ordine del giorno gli

3 adempimenti dovuti ai sensi della L.R. 88/2014, nel corso della quale sono stati discussi e decisi su vari aspetti indirizzi comuni, poi riportati in un verbale conservato agli atti; Considerato che in tale verbale, in merito alla soppressione del Comitato Nazionale per l Ambiente, pur rilevando la attuale permanenza nella l.r. 3/1994 di tale parametro come riferimento per la nomina dei componenti delle associazioni di protezione ambientale, viene specificato che non possa non essere considerata la manifestazione di interesse a far da parte dei comitati di gestione da parte di associazioni di protezione ambientale diverse da quelle facenti parte del soppresso Comitato Nazionale per l Ambiente, ma comunque riconosciute ai sensi della legge 349/1986. Ritenuto pertanto che abbiano diritto a proporre propri rappresentanti, le associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell articolo 13 della Legge dell 8 luglio 1986 n. 349, ove presenti in forma organizzata sul territorio sia della Città Metropolitana di Firenze che della Provincia di Prato, che tuttavia abbiano esercitato su tale territorio attività connesse o rilevanti alla gestione faunistica e/o venatoria; Ritenuto quindi che le condizioni ed i requisiti che permettano alle organizzazioni ed associazioni l accesso per proporre le proprie candidature siano quelle fissate al comma 1 dell articolo 3 del DPGR 33/r/94 e, per le associazioni di protezione ambientale, anche quelle indicate nel presente provvedimento; Considerato che nel medesimo verbale è specificato che i nuovi ATC, come risultano dalla l.r. 88/2014, rispetto ai vecchi ATC in dismissione, sono soggetti diversi sotto il profilo della natura giuridica (strutture associative senza scopo di lucro ecc.), dotati di organi aggiuntivi (assemblea dei delegati e collegio dei revisori) e mutati sotto il profilo dell estensione territoriale e trattandosi quindi di strutture organizzative nuove, il mandato dei membri del costituendo Comitato di Gestione deve considerarsi come primo mandato anche relativamente all articolo 3, comma 5, del regolamento regionale d.p.g.r. 33/r/2011 e ritenuto di dovere prendere atto di tale indicazione; Ritenuto che per definire la nomina dei membri proposti rispettivamente dalle tre categorie di associazioni ed organizzazioni, per quanto disposto dal citato articolo 3 comma 3 del DPGR 33/R/2011 sia data priorità all accordo intervenuto sulle designazioni tra tutte le associazioni ed organizzazioni proponenti per categoria; Ritenuto che in caso di mancato accordo, sia garantito il principio di maggiore rappresentatività a livello locale che le associazioni o organizzazioni proponenti rivestono, con riferimento al numero di iscritti per ciascuna su base provinciale, sia nella Città Metropolitana di Firenze che nella Provincia di Prato; Ritenuto opportuno che le associazioni ed organizzazioni, per proporre le proprie designazioni, vengano invitate attraverso un avviso pubblico che, sulla base delle citate norme e degli indirizzi di cui al presente provvedimento, riporti i requisiti necessari e richieda le informazioni per avere diritto di proposta, stabilisca i requisiti necessari e richieda le informazioni utili per essere designati e richieda i dati utili a definire il livello di rappresentatività su base provinciale in caso di mancato accordo; Visto l art. 12 lett. d) dello Statuto della Città Metropolitana il quale attribuisce al consiglio l adozione di atti generali di indirizzo politico di programmazione;

4 Ritenuto opportuno e necessario dare gli indirizzi per l avvio della procedura per la nomina degli otto membri rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, delle associazioni venatorie e delle associazioni di protezione ambientale del Comitato di Gestione dell Ambito Territoriale di caccia Firenze di cui ala L.R. 88/2014; Ritenuto opportuno che gli indirizzi per la nomina dei due rappresentanti dell Ente siano rinviati ad un diverso successivo provvedimento, con presa d atto che ai sensi dell articolo 3 comma 4 del DPGR 33/R/2011, il Comitato di Gestione il comitato s intende comunque insediato con la nomina di almeno sei membri; Visto il parere espresso dal Dirigente Responsabile della Direzione Sviluppo Economico, Programmazione, Agricoltura Cooperazione internazionale e sociale dottor Gennaro Giliberti, ai sensi dell'art. 49 TUEL, in ordine alla regolarità tecnica della presente deliberazione; Ritenuto di dare atto che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell Ente e pertanto non è dovuto il parere di regolarità contabile; Ritenuto necessario dover dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma IV, D. Lgs 267/2000 affinché si possa celermente procedere agli adempimenti conseguenti ; A voti unanimi, Delibera 1) Di dare avvio alla procedura per la nomina del Comitato di Gestione dell Ambito Territoriale di Caccia Firenze e, per le motivazioni espresse in premessa, di dettare gli indirizzi di cui ai punti seguenti: 2) Di dare mandato alla Direzione competente di pubblicare sul portale della Città Metropolitana di Firenze un avviso che inviti le associazioni ed organizzazioni in possesso dei requisiti di seguito indicati a presentare i candidati per il costituendo Comitato di Gestione: le organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale se presenti in forma organizzata sul territorio della Città Metropolitana di Firenze e della Provincia di Prato, le associazioni venatorie riconosciute a livello nazionale dall articolo 34 comma 5 della Legge 11 febbraio 1992 n. 157, se presenti in forma organizzata sul territorio della Città Metropolitana di Firenze e della Provincia di Prato, le associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell articolo 13 della Legge dell 8 luglio 1986 n. 349, se presenti in forma organizzata sul territorio della Città Metropolitana di Firenze e della Provincia di Prato che abbiano esercitato su tale territorio attività connesse o rilevanti alla gestione faunistica e/o venatoria; 3) Che le organizzazioni professionali agricole scelgano i propri candidati tra la generalità dei proprietari o conduttori dei fondi inclusi nel territorio del costituendo ATC, le associazioni venatorie scelgano i propri candidati tra i cacciatori regolarmente iscritti a uno dei due ATC fiorentini in essere al momento della approvazione del presente provvedimento, le associazioni di protezione ambientale scelgano i propri candidati tra i residenti di uno dei comuni della città Metropolitana di Firenze o della Provincia di Prato, tutti individuati tra gli iscritti alle rispettive organizzazioni ed associazioni; 4) Che si prenda atto, per quanto specificato in premessa, che quello del costituendo Comitato di Gestione deve considerarsi come primo mandato, anche relativamente all articolo 3, comma 5, del regolamento regionale d.p.g.r. 33/r/2011;

5 5) Che per definire le nomine sia data priorità all accordo intervenuto sulle candidature tra tutte le associazioni ed organizzazioni proponenti per categoria; 6) Che in caso di mancato accordo, sia garantito il principio di maggiore rappresentatività a livello locale che le associazioni o organizzazioni proponenti rivestono, con riferimento al numero di iscritti per ciascuna su base provinciale, sia nella Città Metropolitana di Firenze che nella Provincia di Prato; 7) Che la nomina degli otto componenti del Comitato di Gestione dell Ambito Territoriale di Caccia Firenze individuati secondo gli indirizzi del presente provvedimento, sia fatta con proprio Decreto dal Sindaco Metropolitano. 8) Che gli indirizzi per la nomina dei due rappresentanti dell Ente siano rinviati ad un diverso successivo provvedimento;

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