1.1 I corsi di laurea
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- Silvana Anna Masini
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1 1. Didattica
2 1.1 I corsi di laurea All offerta formativa per l a.a. 2013/2014, in preparazione agli inizi del 2013, viene applicato il D.M. 47 del 30 gennaio 2013 Autovalutazione, accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e valutazione periodica che fissa, sulla base di documenti sviluppati dall ANVUR, nuovi e più stringenti vincoli cui devono soddisfare i corsi di studio e le sedi per ottenere l accreditamento iniziale quest anno, e l accreditamento periodico negli anni successivi. Uno dei compiti principali dei prossimi mesi sarà quello di ottimizzare la distribuzione dei docenti e l erogazione delle ore di didattica in modo da soddisfare i nuovi requisiti salvaguardando la ricchezza dell offerta formativa. Il D.M. prescrive inoltre l adozione di precise prassi che mettano in atto procedure per l autovalutazione e per l assicurazione della qualità della didattica (vedi 1.4). Numericamente l offerta è sostanzialmente la stessa dell anno precedente, con la proposta di due sole nuove attivazioni. La novità principale è di carattere organizzativo, in quanto sono ora operative le otto Scuole di Ateneo, con compiti di razionalizzazione e coordinamento delle attività didattiche erogate dai Dipartimenti raggruppati nelle Scuole. È stato approvato dal MIUR, senza modifiche, il nuovo Regolamento didattico di Ateneo e bisogna ora procedere all adeguamento dei Regolamenti didattici dei corsi di studio. Hanno iniziato il loro percorso formativo i Tirocini Formativi Attivi (TFA) transitori per l abilitazione all insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, realizzati in collaborazione tra gli atenei veneti. Padova è sede amministrativa di 19 corsi di TFA su un totale di 39. È stata anche approvata l attivazione di un corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, che per la Regione Veneto si svolgerà a Padova e inizierà nell a.a. 2013/2014. Non è invece ancora stato stabilito dal MIUR se i TFA avranno nello stesso anno una nuova edizione. È allo studio un progetto per incentivare l internazionalizzazione dell Ateneo attraverso lo sviluppo di iniziative didattiche in lingua veicolare, principalmente inglese, che abbiano come obiettivo di medio termine l aumento del numero di corsi di laurea magistrale erogati in lingua veicolare e come obiettivo più immediato l erogazione di due o più insegnamenti in lingua veicolare in ogni corso di laurea magistrale. Si vogliono razionalizzare e incrementare le iniziative già prese negli scorsi anni, aggiungendo anche un supporto alla formazione linguistica degli studenti e dei docenti. Giuseppe Micheli Cesare Voci 3
3 1.2 L apprendimento permanente La profonda riorganizzazione che la Legge 30 dicembre 2010 n. 240 ha imposto alle Università è stata colta dal nostro Ateneo come occasione per ripensare e aggiornare anche il segmento formativo dell apprendimento permanente, sia sotto il profilo organizzativo e regolamentare, sia per garantire un offerta formativa sempre più rispondente alle attese del mondo del lavoro. L apprendimento lungo l intero arco della vita (Lifelong Learning) è considerato, nel contesto dello spazio europeo della formazione superiore, uno dei pilastri fondamentali sui quali poggia e si sviluppa la società della conoscenza. Spetta infatti ai corsi finalizzati all apprendimento permanente il compito di integrare, completare e aggiornare la formazione superiore in maniera più orientata al mondo del lavoro, rispondendo alla duplice esigenza di fornire specifiche competenze per un rapido ed efficace inserimento nel mondo del lavoro e di aggiornare con continuità le competenze professionali, come è oggi indispensabile per la continua evoluzione delle conoscenze, delle tecnologie, degli strumenti di lavoro. In tale contesto i nuovi Dipartimenti dell Ateneo sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale, dato che la legge stessa attribuisce ad essi le competenze e le funzioni finalizzate allo svolgimento della ricerca scientifica, delle attività didattiche e formative, nonché delle attività rivolte all esterno ad esse correlate ed accessorie. L Università di Padova, anche allo scopo di promuovere e coordinare in Italia lo sviluppo dell apprendimento permanente in ambito universitario, ha dato vita, assieme ad altri atenei italiani, alla Rete delle Università Italiane per l Apprendimento Permanente (RUIAP), affiliata alla corrispondente European University Continuing Education Network (EUCEN). Dopo un lungo periodo di sostanziale indifferenza da parte dei governi italiani sono stati recentemente approvati dal Parlamento, grazie anche all azione svolta dalla RUIAP, importanti provvedimenti che si propongono di ridurre, almeno in parte, la distanza che ci separa dall Europa in tema di apprendimento permanente. In particolare con la Legge 28 giugno 2012 n. 92 sono attribuite alle università nuove responsabilità di grande rilevanza, poiché vi si stabilisce che gli atenei concorrono allo sviluppo delle reti territoriali dei servizi attraverso l inclusione dell apprendimento permanente nelle loro strategie istituzionali. Il provvedimento di legge coinvolge dunque centralmente le università nel processo di promozione dell apprendimento permanente, in tutte le sue forme, con l obiettivo esplicito di porre l Italia in linea con lo scenario europeo, inserendo gli adulti in rinnovati processi di apprendimento permanente e riducendo così la distanza dagli altri Paesi dell Unione. Con il D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137, relativo alla riforma degli ordinamenti professionali, si sancisce l obbligo all aggiornamento periodico per chi svolga una professione regolamentata e si stabilisce che tali attività possano essere sviluppate attraverso apposite convenzioni stipulate tra i consigli nazionali dei rispettivi ordini professionali e le università. Avendo presente l accresciuta attenzione che il quadro normativo nazionale riserva all apprendimento permanente, l'ateneo ha voluto affiancare ai più consolidati corsi di master, di perfezionamento e di alta Formazione una forma innovativa di offerta formativa, sviluppata su tematiche individuate attraverso una stretta interazione tra il mondo del lavoro e i propri Dipartimenti. Lo scopo è quello di fare incontrare le esigenze di formazione nel campo dell innovazione e della ricerca da parte delle aziende con le competenze di alto livello sviluppate nell Università. I Dipartimenti, tenuto conto delle esigenze espresse, formulano a loro volta proposte di corsi in coerenza con le proprie competenze. 4
4 Si tratta di un nuovo strumento didattico che l Ateneo mette a disposizione del mondo del lavoro nella forma di corsi a catalogo, che possono essere attivati su richiesta. Saranno corsi progettati e messi a punto per l approfondimento di temi specifici, per l aggiornamento professionale, per la messa a punto di tecnologie innovative e per lo studio e l applicazione di nuove metodiche, che si ritiene possano essere di straordinaria utilità per la crescita del sistema produttivo, particolarmente in questo momento estremamente critico per l Italia. Andrea Stella 5
5 1.3 La formazione a distanza La formazione a distanza si configura sempre più, sia a livello nazionale che internazionale, come una delle principale frontiere di sviluppo per la costruzione di conoscenze e competenze. Varie azioni sono attualmente in essere per incrementare la centralità della formazione a distanza nel nostro Ateneo. Innanzitutto, a seguito dell erogazione di un finanziamento per grandi attrezzature, una rete di aule didattiche verrà a breve dotata di strumentazioni all avanguardia per la produzione e diffusione, in modo semi-automatico, di contenuti multimediali. Un secondo intervento riguarda il completamento del processo di unificazione delle piattaforme in uso per l erogazione della didattica, con la connessa definizione di standard condivisi. La progressiva adozione della piattaforma Moodle da parte dei Dipartimenti rappresenta un importante passo in questa direzione, sia in relazione al miglioramento della qualità dell offerta che a una ottimizzazione dell uso delle risorse. Un ulteriore obiettivo cruciale prevede la realizzazione di una mappa dettagliata delle opportunità formative a distanza attualmente presenti in Ateneo. Questa operazione costituisce un tassello chiave per poter meglio intercettare i molteplici e articolati bisogni formativi presenti nel territorio. L obiettivo primario riguarda però il potenziamento dell offerta formativa a distanza. I vincoli posti dal recente D.M. n.47 del 30 gennaio 2013 rendono di non agevole attuazione l attivazione di nuovi corsi di studio, ma si prevede di perseguire l obiettivo lungo tre direttrici: progressivo incremento dell offerta formativa post-laurea a distanza; coordinamento con i Dipartimenti e i Consigli di corso di studio per promuovere la transizione a forme blended di erogazione della didattica. Come detto, l adozione diffusa della piattaforma Moodle agevolerà questa operazione; creazione di un catalogo di insegnamenti collocati all interno dei corsi di studio triennali, individuati a partire da un confronto con le organizzazioni imprenditoriali, le associazioni di categoria e il mondo del pubblico impiego, che possano essere erogati parallelamente sia in presenza che in modalità a distanza. L insieme di queste azioni sarà supportato dal Centro Multimediale e di E-Learning di Ateneo (CMELA) in relazione agli aspetti più propriamente tecnici, ma dovrà essere individuata una ulteriore figura di supporto, attualmente non presente, in grado di affiancare e fornire consulenza ai Dipartimenti nelle fasi di progettazione delle nuove attività formative da erogare in teledidattica. Luigi Castelli 6
6 1.4 La valutazione della didattica e l accreditamento dei corsi di studio I processi di accreditamento iniziale e continuo delle sedi e dei corsi di studio avviati con il D.lgs 19/2012 e resi operativi con i documenti ANVUR e con il successivo D.M. 47/2013, prospettano, nell ambito delle procedure per l assicurazione della qualità, una dinamica fra valutazione interna e valutazione esterna volta a generare processi integrati di miglioramento continuo e di conseguimento di standard elevati. Su tale direzione l Ateneo avvia logiche di sistema che integrano una cultura della valutazione, come ricerca finalizzata alla conoscenza per il cambiamento, con una cultura della qualità, intesa come azione strategica attraverso la quale l istituzione accademica qualifica in modo progressivo e permanente l offerta formativa e il servizio agli studenti. L azione per la qualità dovrà armonizzare fra loro, in un quadro olistico, componenti strutturali, organismi gestionali, competenze, risorse e processi organizzativi coinvolgendo le forze attive dell Ateneo all interno di visioni e valori comuni, di pratiche e rappresentazioni condivise, orientate verso traguardi di innovazione e sviluppo. Il Sistema di Ateneo per la qualità della didattica e l accreditamento, in fase di istituzione, si muove in rapporto ai diversi gradi dell organizzazione accademica, coniugando al suo interno in forma mirata funzioni e competenze di governance, decisionali, di rappresentanza, operativo-gestionali, tecnico-amministrative, di supporto e di promozione innovativa. A livello strutturale, la configurazione del sistema, ai vari livelli, prevede l attivazione di specifici organismi: il presidio di Ateneo per la qualità della didattica e della formazione (livello centrale); le commissioni paritetiche studenti-docenti (livello intermedio); i gruppi di valutazione e accreditamento dei corsi di studio (livello di base). Questi organismi si posizionano fra loro in rapporto sinergico e funzionale alla realizzazione di percorsi di miglioramento delle strutture didattiche, dei processi e dei risultati della formazione. In tale direzione è decisivo il raccordo con il Nucleo di Valutazione di Ateneo che svolge funzioni di sorveglianza e di auditing interno. La costruzione di un architettura di sistema prefigura la riaggregazione di sottosistemi necessari al perseguimento mirato degli obiettivi preposti. Fra questi sottosistemi sono da considerare preminenti: l organizzazione di un efficace sistema informativo; la riconsiderazione degli assetti strutturali e di gestione tecnico-amministrativa; l attivazione di un nucleo di ricerca e progettazione. Per il corrente anno, l avvio e la strutturazione delle azioni di sistema si accompagnano a un potenziamento delle pratiche di valutazione della didattica via web a cui si aggiunge la valutazione delle competenze generaliste degli studenti di tutte le lauree triennali e magistrali a ciclo unico: è questo un progetto di sperimentazione promosso dall ANVUR in cui l Ateneo è coinvolto insieme ad altre undici università italiane. Per un annualità l impianto di sistema assumerà un carattere sperimentale; esso potrà in seguito essere stabilmente implementato con gli eventuali adeguamenti che l analisi e lo studio dell esperienza sul campo avranno suggerito. Ettore Felisatti 7
b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;
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