Occupati - Totale economia livello, migliaia

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1 LOMBARDIA Le previsioni al 2015: impiego di lavoro La previsione relativa alla dinamica occupazionale che la Lombardia sperimenterà nel corso del periodo mostra una variazione media annua positiva, pari allo 0.1 per cento, che permetterà sostanzialmente di recuperare le perdite generate dalla crisi. La differenza tra l occupazione prevista al 2015 e il dato al 2007 è di 46 mila occupati, pari ad un incremento complessivo dell 1 per cento. Come si può vedere dal grafico allegato, si osservano delle contrazioni di occupazione ancora nella prima parte del periodo di previsione (fino al 2011), ma a partire dal 2012 si avrà una ripresa dell occupazione regionale che permetterà di recuperare tutte le perdite cumulate. Nel 2015 il numero di occupati sarà pari a 4 milioni 710 mila. Tuttavia, si deve anche rilevare che nel periodo di previsione la crescita dell occupazione appare comunque più lenta rispetto a quanto osservato nella prima parte degli anni duemila; nel periodo , infatti, l occupazione crebbe dell 1.5 per cento in media all anno Occupati - Totale economia livello, migliaia Gli ultimi dati di contabilità regionale diffusi dall Istat risultavano completi, a livello settoriale, solo fino al Per il 2008 ed il 2009 erano disponibili solo i dati per i macroaggregati (agricoltura, industria e servizi), ragione per cui nel periodo di previsione è incluso anche il periodo

2 È l industria in senso stretto, in cui sono impiegati il 28 per cento degli occupati lombardi, il settore dove ancora si osserveranno perdite occupazionali nel periodo di previsione. D altra parte, il crollo dei livelli produttivi in questo settore ha determinato un generale ridimensionamento del numero di occupati, particolarmente intenso in quelle regioni (come la Lombardia) dove più elevata è l incidenza dell industria sull occupazione complessiva. La flessione prevista dell occupazione è pari all 1.2 per cento in media all anno; di conseguenza, il numero di occupati è atteso ridursi di quasi 116 mila persone. Tale variazione rappresenta un peggioramento della dinamica della forza lavoro occupata nell industria lombarda, dal momento che nel periodo precedente si era avuta, al contrario, una crescita media annua dello 0.5 per cento (modesta, ma comunque positiva). Nel complesso nel 2015 il numero di occupati scenderà a un milione e 181 mila addetti. Occupati - Industria in senso stretto livello, migliaia Il comparto dei servizi privati, che conta per il 40 per cento dell occupazione della regione, ha risentito in via indiretta della crisi, soprattutto via riduzione della domanda proveniente dalle imprese industriali. Il profilo dell occupazione nel periodo di previsione vedrà una flessione nella prima parte ed una ripresa a partire dal In media, però, il tasso di variazione medio annuo risulterà solo lievemente positivo (+0.1 per cento); con il risultato che a fine periodo di previsione l occupazione torna giusto su valori prossimi a quelli pre-crisi (con una differenza di 16 mila occupati in più). Nel 2015, pertanto, il livello della manodopera impiegata nel settore sarà di un milione 892 mila addetti. 2

3 Occupati - Servizi privati livello, migliaia La sostanziale stagnazione dei posti di lavoro prevista per la Lombardia risulterà in linea con le dinamiche occupazionali dell economia italiana; per quanto riguarda i servizi privati la dinamica, seppur positiva, appare più modesta di quella nazionale, per quanto concerne invece l industria in senso stretto si prevede una contrazione lievemente meno intensa rispetto alla flessione dell 1.6 per cento medio annuo previsto per l intera economia. In merito al dettaglio settoriale, nel periodo di previsione le contrazioni più intense riguardano alcuni settori industriali, come il tessile-abbigliamento, l industria cartaria e la stampa, ed anche l industria del legno. Gli incrementi occupazionali si concentrano più che altro in alcuni settori del terziario, come i servizi alle imprese e la finanza. Nel settore delle costruzioni è prevista una crescita occupazionale piuttosto vivace, grazie probabilmente al sostegno connesso agli investimenti per l Expo. Il settore dei servizi alle imprese, che assorbe una quota pari al 13.8 per cento dell occupazione regionale, esibisce saggi di crescita medi annui pari allo 0.5 per cento. Nel 2015 il settore raggiungerà i 673 mila occupati rispetto ai 608 mila del Nel settore del commercio, dove lavora il 14.4 per cento dell occupazione lombarda, i livelli occupazionali sono previsti in flessione, in consonanza con quanto previsto a livello nazionale. I tassi di variazione medi annui sono previsti pari a -0.1 per cento, che porteranno ad una perdita cumulata di quasi 8 mila addetti, portando il settore ad avere 666 mila addetti nel Il settore che fa registrare l incremento più significativo dell occupazione (sia considerando i tassi di crescita annuali, che le variazioni assolute) è quello dei 3

4 servizi domestici presso le famiglie, che rappresenta il 5.9 per cento dell occupazione della regione, e che presenta un tasso medio annuo di crescita del 3.6 per cento, pari ad una variazione cumulata nel periodo di circa 88 mila addetti in più. Si può ritenere che in questo caso giochi un ruolo fondamentale anche la progressiva regolarizzazione delle badanti straniere, a cui negli ultimi anni sono state dedicate delle speciali sanatorie e gran parte delle quote dei decreti flussi 2. Spostando l analisi sull industria in senso stretto, non sorprende osservare come nella quasi totalità dei settori sono previste perdite occupazionali; il periodo di previsione include difatti gli anni tra il 2008 e il 2010 durante i quali la crisi ha avuto un impatto non trascurabile sui livelli occupazionali nell industria. Le flessioni maggiori sono previste nei settori del tessile-abbigliamento e in quello dei prodotti in metallo, che vedranno un calo rispettivamente di 39 mila (pari al -3.8 per cento in media d anno tra il 2008 e il 2015) e di 19 mila lavoratori (pari a -0.9 per cento medio annuo). Il settore tessile, così come quello delle calzature, risentono di una crisi in atto da un paio di decenni; il ridimensionamento strutturale non risparmia la Lombardia, dove i due settori pesano intorno al 3.5 per cento dell occupazione regionale. Nel 2015 il numero di occupati delle industrie tessili sarà sceso a 106 mila 300, ed in quelle calzaturiere a 9 mila 600, con una perdita cumulata di 43 mila 500 posti di lavoro. I settori dei prodotti in metallo risentono della correzione degli investimenti conseguente alla crisi, che ha evidenziato un overinvestment del sistema. Complessivamente, tali settori impiegano il 6.1 per cento degli occupati lombardi: a fine periodo, data la flessione prevista, il numero di occupati si sarà ridotto a 265 mila 500. Il settore dell agricoltura darà anche in Lombardia un contributo negativo alle dinamiche occupazionali. Il tasso di contrazione della forza lavoro nel periodo sarà comunque contenuto, pari a -0.1 per cento, con una flessione del numero di occupati di circa 700 lavoratori. La Lombardia, dunque, risente meno degli effetti della caduta dell occupazione agricola rispetto ad altre regioni, dato il 2 Si tenga presente, infatti, che gran parte degli stranieri tendono a stabilizzarsi al nord Italia, e che una volta ottenuto il permesso di soggiorno può passare diverso tempo prima della registrazione in anagrafe, che determina il momento in cui l immigrato entra definitivamente nelle statistiche ufficiali (tra le quali quelle sull occupazione). 4

5 suo peso limitato sul totale degli occupati. L occupazione agricola rappresenta solo l 1.7 per cento dell occupazione lombarda, a fronte di un peso più che doppio a livello nazionale. livello al 2007, migliaia Occupati per settore ,1 9, , agricoltura pesca estrazione di minerali alimentare tessile concerie carta, stampa ed editoria prodotti di minerali non metalliferi prodotti in metallo energia costruzioni commercio alberghi trasporti finanza servizi alle imprese cockerie, raffinerie, chimiche fabbricazione di macchine e macchinari legno, plastica e altre manifatture var % medio annue 2008/2015 legno, plastica e altre manifatture fabbricazione di macchine e macchinari -1,0-0,4 cockerie, raffinerie, chimiche servizi alle imprese finanza 0,0 0,5 0,4 trasporti -0,7 alberghi 0,1 commercio -0,1 costruzioni energia 1,4 1,3 prodotti in metallo prodotti di minerali non metalliferi -0,9-0,4 carta, stampa ed editoria -3,4 concerie -4,6 tessile -3,8 alimentare -2,1 estrazione di minerali -1,2 pesca agricoltura -0,

6 L andamento degli aggregati professionali al 2015 Il peso delle professioni nell'occupazione regionale al 2015* Lombardia Legislatori, dirigenti e imprenditori Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione Italia Professioni tecniche Impiegati Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi Artigiani, operai specializzati e agricoltori Conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili Professioni non qualificate *L'incidenza dei grandi gruppi professionali sull'occupazione: quote percentuali sul totale dell'occupazione regionale Fonte: elaborazioni ISFOL-IRS su microdati Istat Forze di Lavoro e previsioni ISFOL-REF L'occupazione al 2007 e le previsioni al 2015 GRANDI GRUPPI PROFESSIONALI Occupati Variaz. % media annua sul periodo 2007* 2015** ** Legislatori, dirigenti e imprenditori Professioni intellettuali ad elevata specializzazione Tecnici Professioni amministrative e di ufficio Professioni relative alle vendite ed ai servizi alle famiglie Artigiani, agricoltori e operai specializzati Conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili Professioni non qualificate Totale occupazione*** , , , , , , , , ,1 Note *Dati riproporzionati ai valori di Contabilità Nazionale **Previsioni ISFOL-IRS basate sul metodo dei coefficienti fissi ***Non sono compresi gli occupati nelle Forze Armate Fonte: elaborazioni ISFOL-IRS su microdati Istat Forze di Lavoro e previsioni ISFOL-REF 6

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