Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno

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1 Mazara, 28 novembre 2017 Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno Angela Pesci Dipartimento di Matematica - Università di Pavia

2 Le COMPETENZE CHIAVE di cittadinanza (2006) a cui fanno riferimento le attuali schede di certificazione Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologie Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa ed imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

3 Dalle Indicazioni Ministeriali per il I CICLO L ambiente di apprendimento (riferito a tutte le discipline) Per un efficace azione formativa : favorire l esplorazione e la scoperta incoraggiare l apprendimento collaborativo... Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri (pag. 29 G.U. 5 febbraio 2013)

4 Il concetto di Laboratorio Matematico (Indicazioni Ministeriali I Ciclo, G.U. 5 febbraio 2013, pag. 51) In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, è elemento fondamentale il LABORATORIO, inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l ALUNNO è attivo, FORMULA le proprie ipotesi e ne CONTROLLA le conseguenze, PROGETTA e SPERIMENTA, DISCUTE e ARGOMENTA le proprie scelte, IMPARA a raccogliere dati, NEGOZIA e COSTRUISCE SIGNIFICATI, PORTA a CONCLUSIONI temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive.

5 QUESTIONI FONDAMENTALI (e possibili risposte) Quali sono le attività più efficaci per dare origine ad un genuino laboratorio matematico? Le SITUAZIONI-PROBLEMA aperte a più strategie risolutive, non ripetitive, non troppo usuali, per poter mettere in gioco l iniziativa, la flessibilità nel ricorso alle proprie risorse, l originalità Quali sono le modalità didattiche più opportune per promuovere l attività nella prospettiva del laboratorio matematico? Le MODALITÀ COLLABORATIVE, per imparare a comunicare e argomentare tra pari, per condividere risorse, per imparare a lavorare per un progetto comune

6 Incominciamo con una riflessione personale.. da scrivere individualmente in silenzio. e condividere poi con chi ci sta vicino

7 Perché iniziare con la riflessione autobiografica? La condivisione di ESPERIENZE e PENSIERI PERSONALI in un gruppo: orienta immediatamente l attenzione di ognuno verso l altro è occasione di rivisitazione della propria storia personale, con ricadute positive sul proprio senso di autoefficacia favorisce la percezione delle proprie risorse e di quelle degli altri (a livello della disciplina e a livello sociale) sviluppa in modo positivo la comunicazione interpersonale, favorendo maggior consapevolezza di se stessi e degli altri può essere occasione di ri-progettazione del proprio futuro

8 Quando sono in classe MI PIACE quando: «I ragazzi interagiscono con l insegnante, propongono ipotesi di soluzione e non sono legati a schemi prefissati» «La classe manifesta interesse e partecipazione» «Riesco a coinvolgere i ragazzi, facendoli divertire senza far loro pesare la lezione» Quando sono in classe NON MI PIACE quando: «Devo spiegare a lungo non riuscendo a coinvolgere la classe nella lezione» «Spiego qualcosa che a me non piace o quando qualcuno mi dice che tanto non serve a niente» «C è troppa confusione, poco interesse, la classe è passiva»

9 Cosa mi piacerebbe MIGLIORARE nel mio insegnamento: «Riuscire a coinvolgere tutti, anche chi fatica molto o chi mostra disinteresse» «Avere più entusiasmo» «Saper aiutare veramente chi è in difficoltà» «Saper collegare meglio la disciplina al mondo reale dei ragazzi» La riflessione su di sé aiuta tutti, INSEGNANTI ed ALUNNI, ad avere maggiore consapevolezza del PASSATO e del PRESENTE per orientare più opportunamente il FUTURO, anche da subito.

10 Un ESEMPIO di scheda autobiografica proposta nella scuola secondaria 1. Pensando agli anni passati a scuola e alle lezioni di matematica, descrivo un momento o un esperienza in cui mi sono sentito in difficoltà: Ora descrivo invece un momento o un esperienza in cui mi sono sentito particolarmente soddisfatto:. 3. Quando in classe c è la lezione di matematica preferisco (una o due scelte): - Quando si correggono i compiti svolti a casa - Quando l insegnante spiega - Quando l insegnante interroga - Quando si lavora a gruppetti per risolvere un nuovo compito - Quando si lavora singolarmente per risolvere un nuovo compito - Altro:.. 4. Cosa mi piacerebbe migliorare nella mia relazione con la matematica (una o due scelte): - Avere meno paura nell affrontare interrogazioni e compiti in classe - Utilizzare meglio il tempo a casa per svolgere i compiti e studiare matematica - Ricordare di più le formule e le definizioni - Capire di più quando l insegnante spiega - Riuscire a spiegarmi meglio quando parlo con l insegnante o con i compagni - Altro:

11 Le RISPOSTE alle domande della scheda, oltre a favorire, in ogni alunno, una maggiore CONSAPEVOLEZZA di sé: Comunicano agli alunni che AVETE CURA dei loro sentimenti, delle loro paure, delle loro speranze (e non vi occupate solo di come imparano la vostra disciplina) Vi consentono di CONOSCERE MEGLIO il gruppo classe (scoprendo aspetti che altrimenti sarebbero nascosti) Favoriscono una MIGLIORE PROGETTAZIONE delle attività per quella classe, che risultano di conseguenza più efficaci

12 Avviare la collaborazione fra pari ESEMPIO DI REGOLE DA DISCUTERE E CONDIVIDERE Prima di mettere in comune le idee è importante che ognuno pensi in SILENZIO a come affrontare il compito proposto ognuno deve DARE IL PROPRIO CONTRIBUTO, anche se la strategia pensata non è completa; ognuno deve ASCOLTARE L ALTRO, cercare di comprenderlo e chiedere eventualmente spiegazioni; ognuno deve INTERVENIRE IN MODO GARBATO, con tono di voce moderato Ciò che si scrive come risposta al compito deve essere CONDIVISO (eventuali divergenze vanno poi discusse con il resto della classe)

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