IL FILOSOFO ARISTOTELE INIZIA LA SUA METAFISICA SCRIVENDO: TUTTI GLI UOMINI TENDONO, PER NATURA, AL SAPERE (SOFIA).

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Irene Simoni
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1 IL FILOSOFO ARISTOTELE INIZIA LA SUA METAFISICA SCRIVENDO: TUTTI GLI UOMINI TENDONO, PER NATURA, AL SAPERE (SOFIA).

2 FILOSOFIA SIGNIFICA: AMORE PER IL SAPERE

4 NON INDUGI IL GIOVANE A FILOSOFARE, NE IL VECCHIO SE NE STANCHI. NESSUNO E MAI TROPPO GIOVANE O TROPPO VECCHIO PER LA SALUTE DELL ANIMA. CHI DICE CHE L ETA DEL FILOSOFARE NON E ANCORA GIUNTA O E GIA TRASCORSA, E COME SE DICESSE CHE NON E ANCORA GIUNTA O E GIA TRASCORSA L ETA DELLA FELICITA. EPICURO

5 SIA CHE IL VIVERE FELICEMENTE CONSISTA NEL PROVARE PIACERE, O CHE CONSISTA NEL POSSESSO DELLA VIRTU, O CHE CONSISTA NELLA SAPIENZA, IN TUTTI QUESTI CASI BISOGNA FILOSOFARE: QUESTE COSE, INFATTI, CI VENGONO PRINCIPALMENTE E CHIARAMENTE PER MEZZO DEL FILOSOFARE. ARISTOTELE

6 E PROPRIO DEL FILOSOFO ESSERE PIENO DI MERAVIGLIA. PLATONE LA FILOSOFIA INIZIA CON LA MERAVIGLIA. E, ALLA FINE, QUANDO IL PENSIERO FILOSOFICO HA FATTO IL SUO MEGLIO, LA MERAVIGLIA RIMANE. WHITEHEAD IL SAGGIO NON E L UOMO CHE FORNISCE LE VERE RISPOSTE: E QUELLO CHE PONE LE VERE DOMANDE. C. LEVI-STRAUSS VI E PIU DI UNA SAGGEZZA E SONO TUTTE NECESSARIE AL MONDO: E NON E MALE CHE SI ALTERNINO. M. YOURCENAR

7 Cosa è la FILOSOFIA? E UN INDAGINE RAZIONALE CHE CERCA: RISPOSTE, LE VERITA, I PERCHE, LE CAUSE, LE SPIEGAZIONI GLOBALI, I PRINCIPI GENERALI CHE STANNO ALLA BASE DELLE SCIENZE

8 GIA DAI TEMPI DELL HOMO SAPIENS ERA STATA DATA UN INTERPRETAZIONE DELLA REALTA ESTERNA ED INTERNA, DUNQUE COSTRUITA UNA VISIONE DEL MONDO. MA SONO STATI I GRECI I PRIMI, TRA VII E VI SECOLO a.c., AD IMPEGNARSI IN UNA INDAGINE RAZIONALE E CRITICA. NOI ANCORA OGGI PENSIAMO CON LE CATEGORIE CHE I GRECI HANNO INDIVIDUATO E VEDIAMO IL MONDO CON I LORO OCCHI.

9 IN SENSO PROPRIO FILOSOFIA E : RICERCA DEI FONDAMENTI, RICERCA DELL ESSENZA.

10 RICERCA DEI FONDAMENTI, RICERCA DELL ESSENZA. DI COSA? 1) DELLA REALTÀ: IL MONDO FUORI DI NOI 2) DELL UOMO: IL MONDO DENTRO DI NOI

11 NELLA RICERCA DELL ESSENZA 1) DELLA REALTÀ: LA DISCIPLINA E LA METAFISICA O ONTOLOGIA

12 NELLA RICERCA DELL ESSENZA 2) DELL UOMO: DUE SONO LE ATTIVITA

13 a) PENSARE 2) DELL UOMO:

14 a) PENSARE 2) DELL UOMO: b) AGIRE E LE DISCIPLINE CHE LE INDAGANO SONO:

15 GNOSEOLOGIA a) PENSARE 2) DELL UOMO: b) AGIRE LOGICA

16 GNOSEOLOGIA a) PENSARE 2) DELL UOMO: LOGICA ETICA b) AGIRE POLITICA

17 LE DISCIPLINE DI CUI LA FILOSOFIA SI OCCUPA E SI E OCCUPATA NEI SECOLI SONO:

18 DATO CHE IN GRECO LOGOS SIGNIFICA: RAGIONE, PAROLA, DISCORSO ONTOLOGIA METAFISICA COSMOLOGIA TEOLOGIA PSICOLOGIA GNOSEOLOGIA LOGICA ETICA o MORALE POLITICA ESTETICA DISCORSO SULL'ESSENZA, sull essere, su ciò che è, in sé, oltre l'aspetto fisico DISCORSO SUL COSMO, sull universo DISCORSO SU DIO DISCORSO SULL'ANIMA DISCORSO SULLA CONOSCENZA ARTE DEL RAGIONAMENTO DISCORSO SUL COMPORTAMENTO, SULL'AGIRE DISCORSO SULLO STATO DISCORSO SULL'ARTE

19 LOGOS ONTOLOGIA METAFISICA L ESSENZA COSMOLOGIA TEOLOGIA PSICOLOGIA GNOSEOLOGIA LOGICA ETICA o MORALE POLITICA ESTETICA RAGIONE, PAROLA, DISCORSO DISCORSO SULL'ESSENZA, sull essere ciò che è oltre l'aspetto fisico, cioè DISCORSO SUL COSMO, sull universo DISCORSO SU DIO DISCORSO SULL'ANIMA DISCORSO SULLA CONOSCENZA ( VERO - FALSO) ARTE DEL RAGIONAMENTO DISCORSO SUL COMPORTAMENTO, SULL'AGIRE (BENE - MALE) DISCORSO SULLO STATO DISCORSO SULL'ARTE ( BELLO - BRUTTO)

21 QUANDO (When) VII-VI A.C. DOVE (Where) GRECIA CHI (Who) TALETE ANASSIMANDRO ANASSIMENE Scuola di Mileto PERCHE' (Why) COSA (What) DOMANDA FANTASIA

22 A R T E M I T O COSMOLOGIE P O E S I A T R A G E D I A + R I T O Misteri Omero (9-8) Iliade (forza) Odissea (giustizia) legge sofia Teogonia Esiodo (VI A.C.)

23 ORIGINI COMUNICAZIONE ORALE - POESIA - MITO VI sec. AC. CIVILTA SCRITTURA - PROSA - SPIEGAZIONE RAZIONALE FILOSOFIA = aver cura della verità (aletheia) aletheia = il non essere nascosto

24 PERIODIZZAZIONE FILOSOFIA CLASSICA VI-V sec. AC - I FASE > COSMOLOGICA Fisiologi o naturalisti; scoprire le leggi immanenti nella natura. V sec. AC - II FASE > ANTROPOLOGICA Sofisti e Socrate; indagine sull uomo; impegno morale. IV sec. AC - III FASE > SISTEMATICA Platone e Aristotele; abbraccia problemi cosmici ed umani, coordina esigenze morali e fisiche, psicologiche e teologiche; soluzioni metafisiche (anima, mondo, Dio). IV AC - I DC - IV FASE > ETICA Epicurei, stoici, scettici ; fine della polis; apertura all Oriente; Ellenismo; problema della salvezza e della libertà interiore. I DC V FASE > RELIGIOSA (L imperatore Giustiniano ordina la chiusura di tutte la scuole filosofiche pagane). Il Cristianesimo apre l orizzonte della fede; la ricerca è sulle verità rivelate (dogmatismo).

26 In India: INDUISMO, a partire dal 1300 a.c. In India: BUDDISMO, VI sec. A.C. In Persia: ZOROASTRO O ZARATHUSTRA, VII a.c. In Cina: LAOTSI E CONFUCIO, tra VI E V a.c. La sapienza orientale e di tipo religioso e la scienza orientale è di tipo pratico. La sapienza greca è una ricerca razionale e la scienza greca è di carattere teorico, dominata dal desiderio di conoscere, di comprendere il perché delle cose.

28 Dai primi secoli della sua storia, cioè dal IX-VII sec. la Grecia ebbe un grande sviluppo, basato sulla sua vita politica, economica, sociale. La prima ondata migratoria e colonizzatrice in Egeo, Asia Minore, Siria, Egitto fu di capitale importanza per ciò che i greci acquisirono. La conquista del mare, in effetti, che presume certe conoscenze, portò allo sviluppo non solo commerciale, ma anche dello spirito umano. Inoltre come dice Gadamer, l adozione della scrittura in lettere dall VIII sec, cioè l uso di simboli astratti per la comunicazione, fu una conquista per la facoltà di astrazione. E ancora, senza la polis la dimensione pubblica della vita associata, non sarebbe pensabile la nascita della filosofia. La FILOSOFIA come amore della sapienza si costituisce a partire da una sapienza precedente che è quella che traspare dalla poesia, tragedia,, ma soprattutto dal mito, con cui l uomo ha cercato di spiegare i fenomeni naturali, cercandone i principi e connettendo i fatti. IL MITO In greco il termine MITO significava originariamente solo Parola, Notizia, Novella e solo con la nascita della filosofia, cioè del logos, del discorso razionale, il mito sarà relegato nella sfera del prerazionale o dell irrazionale. Il mito è un tentativo di conoscere e spiegare il mondo; ha una struttura narrativa, che si colloca tra il visionario e lo speculativo.

29 Secondo la definizione di Platone tutti i racconti sugli dei, sugli esseri divini, sugli eroi, sulle discese agli inferi sono MITI. Il mito ha elementi comuni con la leggenda, la favola, la sagra popolare, in cui il linguaggio è un sistema di segni che vuole rappresentare le ragioni nascoste delle cose; il ricordo di una realtà vissuta, una realtà antichissima che influisce sulle vicende umane attuali. (Il mito descrive la molteplicità dei fenomeni ordinandola secondo criteri genealogici o ponendo coppie di contrari, visti non tanto in maniera antitetica, ma come complementari). I miti delle origini procedono nel senso di un progressivo avvicinamento alle radici profonde ed occulte della realtà e si pongono come rappresentazione globale della realtà; i nuovi miti, quelli introdotti in età storica, si configurano per lo più come un allontanamento intenzionale dalla realtà, come un occultamento. Molti miti cosmogonici sono comuni a tutto l Oriente mediterraneo: un caos da cui emerge una grande Madre o un dio maschio (Egitto): questo binomio iniziale, caos-madre, dà origine a una visione dualistica che trova riscontro nell opposizione dei contrari. Il materiale mitico ha trovato la sua sede naturale nei generi poetici dell epica e della tragedia; stretti sono infatti i rapporti tra linguaggio mitico e poetico, come l ambiguità di entrambi e la polisemia.

30 La parola del mito assume un significato magico-religioso e coincide con la verità (alezeia); è una parola assertoria, che nessuno dimostra, ma anche nessuno discute. Colui che la dice è il poeta, che è maestro di verità, in quanto parla a nome delle muse, che sanno ciò che è, ciò che sarà, ciò che fu. La verità è così esterna all uomo, che la accetta come fato e destino. Ma progressivamente la spiegazione e la certezza del mito non sono più soddisfacenti; non c è più unione armonica tra uomini e dei e la presa di coscienza di questa separazione produce il desiderio di ricongiungersi alla divinità, al tutto e questo sarà possibile tramite la conoscenza razionale, la ragione. La verità del mito era una verità rivelata, quella della ragione è invece da cercare : alèzeia. La conoscenza è episteme: epi = sopra, istomai = sto: cioè imporsi sull oggetto, impadronirsene.

31 PERIODIZZAZIONE VI-V sec. AC - I FASE > COSMOLOGICA Fisiologi o naturalisti; scoprire le leggi immanenti nella natura. V sec. AC - II FASE > ANTROPOLOGICA Sofisti e Socrate; indagine sull uomo; impegno morale. IV sec. AC - III FASE > SISTEMATICA Platone e Aristotele; abbraccia problemi cosmici ed umani, coordina esigenze morali e fisiche, psicologiche e teologiche; soluzioni metafisiche (anima, mondo, Dio). IV AC - I DC - IV FASE > ETICA Epicurei, stoici, scettici ; fine della polis; apertura all Oriente; Ellenismo; problema della salvezza e della libertà interiore. I DC V FASE > RELIGIOSA (L imperatore Giustiniano ordina la chiusura di tutte la scuole filosofiche pagane). Il Cristianesimo apre l orizzonte della fede; la ricerca è sulle verità rivelate (dogmatismo).

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