I DEPOSITI IVA PRINCIPI GENERALI E RECENTE EVOLUZIONE NORMATIVA
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- Edoardo Mattei
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1 I DEPOSITI IVA PRINCIPI GENERALI E RECENTE EVOLUZIONE NORMATIVA
2 DEPOSITO IVA art. 50-bis, DL 331/1993 Istituto che assolve ad una funzione di pura convenienza finanziaria, in quanto consente di rinviare ad un momento successivo l esborso economico del tributo, e soltanto qualora vi sia l effettivo consumo del bene in Italia. Infatti, il soggetto passivo provvede al pagamento dell IVA in tutti i casi in cui estrae i beni per venderli nel territorio dello Stato, mentre considera non imponibili le estrazioni di quei beni che vengono esportati al di fuori della UE o che sono ceduti a soggetti passivi residenti in altri Paesi membri. VANTAGGIO DI EVITARE L IMMEDIATO PAGAMENTO DELL IMPOSTA ONERE DI APPLICARE L IVA AL MOMENOT DELL ESTRAZIONE DEI BENI 2
3 Soggetti abilitati alla gestione del DEPOSITO IVA Soggetti AUTORIZZATI dal Direttore regionale delle Entrate Requisiti necessari e documenti da allegare art. 2, DM 419/1997 i magazzini generali con autorizzazione doganale (tipo A) i depositi doganali di tipo D, E e C (esclusi quelli di tipo F) i depositi fiscali, definiti con rinvio al testo unico delle accise Comunicazione all Ufficio doganale e, per conoscenza, al Direttore regionale delle entrate IL DEPOSITO IVA PUO ESSERE IN CONTO PROPRIO O IN CONTO TERZI 3
4 ADEMPIMENTI Artt. 3 e 4, DM 419/1997 Il GESTORE DEPOSITO deve: ISTITUIRE APPOSITO REGISTRO numerato progressivamente e deve indicare: - il numero dei colli e la specie; - la natura, la quantità e la qualità dei beni; - il corrispettivo o il valore normale; - il luogo di provenienza e destinazione dei beni introdotti e di quelli estratti; - il soggetto per conto del quale le diverse operazioni sono effettuate. CONSERVARE I DOCUMENTI comprovanti l INTRODUZIONE ED ESTRAZIONE delle merci dal deposito Di tali adempimenti, il gestore del deposito IVA risponde in solido il soggetto passivo che procede all estrazione dei beni dal deposito e all applicazione dell imposta. L IMPOSTA DEVE ESSERE ASSOLTA DAL SOGGETTO CHE PROCEDE ALL ESTRAZIONE, ATTRAVERSO L AUTOFATTURAZIONE 4
5 REGISTRO (ex art. 3, DM 419/1997 e art. 50-bis, co. 3, D.L. 331/1993) tenuto ai sensi dell art. 39, D.P.R 633/1972 tenuto ai sensi dell art del c.c. conservato ai sensi dell art. 22, D.P.R. 600/1973 Devono essere indicati: il numero e la specie dei colli; la natura, la quantità e la qualità dei beni; il corrispettivo o il valore normale dei beni; il luogo di provenienza e il luogo di destinazione dei beni; il soggetto depositante e il soggetto che effettua l estrazione. 5
6 OPERAZIONI AGEVOLATE INTRODUZIONE DEI BENI NEL DEPOSITO OPERAZIONI SUI BENI IN DEPOSITO ESTRAZIONE DEI BENI DAL DEPOSITO 6
7 INTRODUZIONE DEI BENI IN DEPOSITO ACQUISTO INTRACOMUNITARIO EFFETTUATO DA SOGGETTO PASSIVO IVA CON INTRODUZIONE DEI BENI IN DEPOSITO TRASFERIMENTO DEI BENI IN ITALIA CON INTRODUZIONE IN DEPOSITO IVA DA PARTE IN UN OPERATORE IDENTIFICATO IN ALTRO STATO MEMBRO TRASFERIMENTO DEI BENI DA UN SOGGETTO COMUNITARIO CON INTRODUZIONE NEL DEPOSITO IVA DEL CESSIONARIO-DEPOSITARIO IMMISSIONE IN LIBERA PRATICA E INTRODUZIONE DEI BENI NEL DEPOSITO IVA CESSIONE A SOGGETTO COMUNITARIO CON INTRODUZIONE DEI BENI NEL DEPOSITO IVA CESSIONE FRA OPERATORI NAZIONALI DI BENI DI CUI ALLA TABELLA A-BIS ALLEGATA AL D.L. 331/1993 7
8 OPERAZIONI SUI BENI IN DEPOSITO OPERAZIONI DI CESSIONE E DI ACQUISTO DI BENI CUSTODITI NEL DEPOSITO PRESTAZIONI DI SERVIZI: - qualsiasi prestazione di servizio (es. carico, scarico delle merci, trasbordo, taglio confezionamento, pulitura, spese di deposito, di custodia, di trasporto in locali limitrofi) - perfezionamento (es. lavorazione delle merci, trasformazione, riparazione) - manipolazioni usuali (es. operazioni per garantire la conservazione della merce, miglioramento della qualità, preparazione alla vendita) 8
9 ESTRAZIONE DEI BENI DAL DEPOSITO ESTRAZIONE PER UTILIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE IN ITALIA ESTRAZIONE ED INVIO DELLE MERCI IN ALTRO STATO MEMBRO ESTRAZIONE ED ESPORTAZIONE DEI BENI TRASFERIMENTO DA UN DEPOSITO IVA AD UN ALTRO 9
10 RESPONSABILITÀ DEL DEPOSITARIO RESPONSABILITA SOLIDALE CON IL SOGGETTO DEPOSITANTE (ex art. 50-bis, D.L. 331/1997) RESPONSABILITA NELLA TENUTA DEL REGISTRO (es. sanzioni amministrative per violazioni sostanziali nella tenuta della contabilità ex art. 9, co. 1, D.lgs. 471/1997) 10
11 RECENTE EVOLUZIONE DEL REGIME
12 LA GARANZIA ALL INTRODUZIONE
13 GARANZIA - DL 70/2011 Vincolo al regime Immissione in libera pratica di beni non comunitari con introduzione in deposito Iva è possibile solo previa prestazione da parte dell importatore di idonea garanzia commisurata all imposta Esonerati AEO e soggetti affidabili (art. 90, DPR 43/73) 13
14 GARANZIA - DL 70/2011 Svincolo Estrazione dei beni dal deposito è possibile solo previa comunicazione al depositario da parte del soggetto che estrae i beni dal deposito dei dati relativi alla liquidazione dell Iva relativa ai beni estratti 14
15 VERSO IL DEPOSITO VIRTUALE
16 Verso il deposito virtuale - DL 179/2012 Perfezionamento del regime Caratteri della custodia L introduzione è realizzata anche negli spazi limitrofi al deposito senza necessità di preventiva introduzione della merce Le prestazioni art. 50-bis.4.h) sono sufficienti ad assolvere le funzioni di stoccaggio e di custodia e la condizione posta agli articoli 1766 ss. del c.c. sul contratto di deposito Verso il deposito virtuale 16
17 Verso il deposito virtuale - DL 179/2012 Autofatturazione Effetti autofattura All estrazione della merce per l immissione in consumo nel territorio dello Stato se è correttamente eseguita l autofatturazione l Iva si deve ritenere definitivamente assolta Riconosciuta piena efficacia all autofattura quale mezzo di estinzione del debito Iva 17
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