LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE

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1 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PIEMONTE ESITI LAVORATIVI DEI LICENZIATI NELL ANNO

2 L e c a r a t t e r i s t i c h e d e i l i c e n z i a t i d a i c o r s i d i f o r m a z i o n e 2 I corsi di formazione professionale attivati in Piemonte sono annualmente oggetto di un follow up, il cui obiettivo è verificare le condizioni occupazionali dei partecipanti a un anno di distanza dal termine dei corsi. L attività, che si concentra sui corsi attivati in seno alle direttive diritto-dovere di istruzione (DirDov nel seguito), orientata ai giovani soggetti all obbligo formativo, e mercato del lavoro (MdL nel seguito), orientata alla formazione di lavoratori disoccupati, è stata nel passato svolta dalle stesse agenzie che organizzavano i corsi di formazione. A partire dal 2009 questo processo di rilevazione è stato sospeso. Gli esiti dei soggetti che hanno terminato il proprio percorso formativo nell anno scolastico sono quindi stati indagati seguendo due approcci diversi. In primo luogo, è stata effettuata una indagine telefonica su un campione di persone che hanno concluso il corso nel periodo d interesse, rilevando direttamente la condizione occupazionale e le opinioni rispetto all utilità dei corsi frequentati. In secondo luogo, sono stati utilizzati in via sperimentale i dati del Sistema Informativo Lavoro Piemonte (SILP), per descrivere le storie occupazionali dell universo dei licenziati e esplorare le opportunità offerte dall utilizzo di dati amministrativi. 1. Le caratteristiche dei corsi I corsi della DirDov sono di durata biennale o (più spesso) triennale, e prevedono al loro termine il rilascio di una qualifica professionale. L ambito principale è quello industriale 1, che coinvolge il 40% degli studenti, mentre gli altri si dividono in larga misura tra il settore turisticoalberghiero e quello dei servizi (Tabella 1). Tabella 1: distribuzione dei licenziati dai corsi, per comparto MdL DirDov Alberghiero turismo ristorazione 8% 20% Artigianato cultura spettacolo 8% 2% Industria edilizia 17% 38% Informatica telecomunicazioni 12% 3% Servizi per l'impresa 10% 20% Servizi per la persona 38% 11% Trasporto distribuzione commercio 7% 7% Totale Fonte: nostra elaborazione dei dati dell archivio regionale LIBRA 1 I corsi, attivati nei tre anni scolastici, sono riconducibili a 42 diversi comparti, che sono stati raggruppati nelle 7 classi della Tabella 1.

3 L e c a r a t t e r i s t i c h e d e i l i c e n z i a t i d a i c o r s i d i f o r m a z i o n e 3 I corsi della MdL 2 hanno invece durata al massimo annuale. Nella metà dei casi è previsto al termine il rilascio di un titolo di specializzazione, in altri casi una qualifica professionale (30% dei corsi) o un semplice attestato di frequenza. La distribuzione dei corsi per comparto è sensibilmente diversa da quella della DirDov: si nota per esempio una maggiore presenza di corsi connessi all informatica e allo spettacolo, praticamente assenti nei percorsi di obbligo formativo (questi corsi prevedono in larga misura il rilascio di attestati di specializzazione). Ma è soprattutto evidente uno scambio tra il settore industriale e quello dei servizi alla persona, collegato alle differenze di genere dei partecipanti: la partecipazione è quasi esclusivamente maschile nel primo, femminile nel secondo 3. La distribuzione dei corsi tra le direttive mostra una certa eterogeneità territoriale 4. I corsi legati all obbligo formativo sono un quarto del totale, ma in alcune province la loro incidenza è sensibilmente diversa: nel caso di Verbania e Cuneo supera il 30% (con un picco del 38% in quest ultima), a Vercelli è inferiore al 20%. È inoltre evidente una discreta variabilità rispetto al comparto di riferimento (Tabella 2), in parte connessa al differente peso esercitato dalle due direttive sul totale: più frequentemente (per esempio a Novara, Torino, Vercelli) è dominante la parte connessa ai servizi alla persona, mentre nei restanti casi emerge un massiccio ricorso alla formazione in ambito industriale (Biella, Cuneo). Si nota inoltre una certa variabilità nel livello di concentrazione dei corsi: si va da situazioni come quella di Torino (che pesa per il 60% sul totale), caratterizzato da un notevole livello di dispersione dei corsi nei vari ambiti, al caso di Cuneo, dove questi si concentrano quasi esclusivamente in tre ambiti. Tabella 2: distribuzione dei partecipanti ai corsi per comparto e provincia Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbania Vercelli Alberghiero turismo ristorazione 16% 17% 6% 9% 4% 12% 18% 0% Artigianato cultura spettacolo 6% 8% 8% 5% 6% 6% 0% 0% Industria edilizia 24% 16% 34% 33% 14% 22% 16% 8% Informatica telecomunicazioni 11% 6% 21% 2% 7% 11% 17% 12% Servizi per l'impresa 7% 13% 12% 16% 14% 12% 19% 17% Servizi per la persona 28% 28% 12% 32% 41% 29% 27% 55% Trasporto distribuzione commercio 10% 14% 8% 3% 13% 6% 3% 8% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% Fonte: nostra elaborazione dei dati dell archivio regionale LIBRA 2 Dall analisi sono esclusi i corsi della MdL che prevedono l integrazione con i percorsi scolastici ordinari, non d interesse per la Regione in questa ricerca. 3 Si veda la Tabella APP1 nell Appendice 1. 4 Si veda la Tabella APP2 nell Appendice 1.

4 L e c a r a t t e r i s t i c h e d e i l i c e n z i a t i d a i c o r s i d i f o r m a z i o n e 4 2. Le caratteristiche delle persone coinvolte nel follow up Nell anno scolastico circa persone hanno terminato con successo un corso di formazione. Nella Tabella 3 sono riassunte le loro principali caratteristiche demografiche. Tabella 3: principali caratteristiche dei licenziati dai corsi di formazione MdL DirDov sesso femmine 66% 35% maschi 34% 65% età % 98% % 2% % 0% % 0% % 0% 45 o più 13% 0% nazionalità italiana 65% 85% straniera 35% 15% Totale Fonte: nostra elaborazione dei dati dell archivio regionale LIBRA Circa un quarto delle persone coinvolte in azioni formative proviene dalla DirDov. Si tratta di giovani, in larga misura maschi (il 65%), con una componente straniera pari al 15%. I partecipanti ai corsi della MdL mostrano una composizione nettamente diversa, per alcuni aspetti piuttosto ovvia. Da un lato si nota una chiara differenza di età: se molto bassa è l età per la DirDov, nel caso della MdL la distribuzione è abbastanza uniforme nelle varie classi. Un altra naturale fonte di diversità tra i partecipanti ai corsi delle due direttive è il livello di istruzione: oltre l 80% dei provenienti dalla DirDov ha conseguito al massimo l obbligo scolastico, mentre tra i partecipanti a corsi della MdL il 42% ha almeno raggiunto il diploma. In secondo luogo si nota, tra i partecipanti ai corsi della MdL, una maggiore partecipazione degli stranieri (uno su tre), prevalentemente in cerca di corsi di natura professionalizzante. La partecipazione femminile è del 35% nel caso della DirDov, quasi doppia nel caso della MdL. Complessivamente le donne rappresentano il 60% dei partecipanti, con uno 5 Alcune persone hanno frequentato più di un corso: complessivamente si contano persone per percorsi terminati.

5 L i n d a g i n e t e l e f o n i c a p r e s s o i p a r t e c i p a n t i 5 scostamento non marginale rispetto alla loro presenza negli anni scolastici precedenti: sia nel che nel queste erano poco più del 50%. La variazione trova conferma nei dati elaborati dall Osservatorio sulla Formazione Professionale della Regione, che mostrano una percentuale di donne iscritte ai corsi in crescita nel 2008, che va di pari passo con un progressivo aumento dell incidenza dei partecipanti a corsi della MdL rispetto al totale. 3. L indagine telefonica presso i partecipanti ai corsi Il primo follow up è stato condotto mediante una rilevazione telefonica su un campione di partecipanti ai corsi. La rilevazione ha un duplice obiettivo: da un lato verificare la condizione lavorativa a un anno dal termine dei corsi, dall altro raccogliere le opinioni dei partecipanti sull utilità dei corsi in relazione alle prospettive occupazionali successive. 3.1 Il disegno della rilevazione Dalla popolazione dei partecipanti ai corsi di formazione è stato estratto un campione casuale di persone 6. Il numero di interviste svolte nelle varie province non è proporzionale alla popolazione del territorio: le province di numerosità inferiore sono state sovracampionate allo scopo di disporre, per ognuna, di un numero minimo di intervistati (140). In fase di analisi i dati sono poi stati ripesati per produrre risultati rappresentativi della popolazione regionale. Il questionario 7, somministrato nella prima metà di maggio 2010, indaga diversi aspetti: - la condizione delle persone precedente al corso di formazione; - la condizione lavorativa a un anno dal termine del corso; - le caratteristiche dell eventuale lavoro svolto successivamente; - l opinione circa il contributo del corso nell inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro o della formazione; - l opinione sulla coerenza tra la formazione svolta e l eventuale lavoro svolto. 3.2 Gli esiti lavorativi Ad un anno dal termine del corso circa il 50% dei partecipanti è occupato, rispettivamente il 58% per i soggetti provenienti dalla MdL e il 37% per i provenienti dalla DirDov (Tabella 4). Per quasi tutti si tratta di un lavoro dipendente o parasubordinato: meno di un decimo degli occupati ha avviato un attività in proprio. 6 Tutti i soggetti intervistati avevano terminato con successo il corso (avevano conseguito la qualifica, la specializzazione o ricevuto l attestato di frequenza previsti). 7 Si veda il questionario in allegato (Appendice 2).

6 L i n d a g i n e t e l e f o n i c a p r e s s o i p a r t e c i p a n t i 6 Circa un terzo dei licenziati dai corsi di entrambe le direttive ha dichiarato di essere in cerca di lavoro, e la differente percentuale di (re)ingressi nel mercato del lavoro si spiega unicamente con la differente propensione a proseguire gli studi: tra gli usciti dai corsi della DirDov uno su tre continua a studiare, uno su dieci per la MdL. Tabella 4: situazione lavorativa degli intervistati a 12 mesi dalla fine dei corsi MdL DirDov Occupato 58% 37% Studente 10% 32% In cerca di lavoro 28% 29% Altro 4% 2% 100% 100% Fonte: nostra elaborazione dei dati provenienti dalle interviste telefoniche L osservazione degli esiti lavorativi per provincia mette in luce alcune differenze (Tabella 5): mentre la maggior parte delle province mostra una percentuale di occupati allineata a quella media, spiccano Biella da un lato, Cuneo e Vercelli dall altro, con una percentuale prossima rispettivamente al 40% e al 60%. Tabella 5: percentuale di occupati per provincia provincia percentuale di occupati Alessandria 51% Asti 49% Biella 41% Cuneo 59% Novara 50% Torino 54% Verbania 46% Vercelli 57% Fonte: nostra elaborazione dei dati provenienti dalle interviste telefoniche Interrogati su quale sia il canale attraverso il quale hanno trovato lavoro, i partecipanti ai corsi (occupati) dichiarano di avere ricorso in larga misura ai canali più convenzionali: presentandosi di propria iniziativa ai datori di lavoro o ricorrendo alle reti parentali o di conoscenze. I due canali di ricerca sono stati utilizzati rispettivamente dal 60% e dal 70% dei provenienti dalle due direttive. Modesto è invece il ricorso ai servizi per l impiego, tanto pubblici quanto privati. Lo stage, strumento attivato per oltre il 95% dei corsi, è stato considerato elemento determinate per l occupazione attuale in poco più del 10% dei casi (Tabella 6).

7 L i n d a g i n e t e l e f o n i c a p r e s s o i p a r t e c i p a n t i 7 Tabella 6: i canali attraverso i quali si è trovato lavoro Direttiva MdL Direttiva DirDov Agenzie private 10% 4% Centri per l'impiego 8% 6% Iniziativa personale (invio CV, partecipazione a selezioni) 32% 30% Parenti o conoscenti 27% 43% Grazie allo stage svolto 11% 12% Altro 12% 5% 100% 100% Fonte: nostra elaborazione dei dati provenienti dalle interviste telefoniche 3.3 Le opinioni degli intervistati sulla formazione Gli occupati a un anno dal termine dei corsi sono stati interrogati circa l utilità della formazione ricevuta rispetto alla ricerca di lavoro, e la coerenza tra i contenuti della formazione e il lavoro successivamente svolto. L opinione espressa rispetto all utilità del corso è positiva: il 70% circa degli intervistati ha dichiarato che i corsi frequentati sono stati utili per trovare lavoro. Un analisi territoriale evidenzia una chiara correlazione positiva tra la percentuale di occupati in una data provincia e l utilità percepita (Figura 1). In linea con il giudizio circa l utilità dei corsi, più dei due terzi degli occupati giudica il lavoro svolto coerente con i contenuti della formazione, anche in questo caso in misura crescente nelle province in cui maggiore è la percentuale di occupati. Figura 1: giudizi sull utilità del corso per trovare il lavoro attualmente svolto, per provincia Fonte: nostra elaborazione dei dati provenienti dalle interviste telefoniche

8 L i n d a g i n e t e l e f o n i c a p r e s s o i p a r t e c i p a n t i 8 La relazione positiva tra i giudizi sul corso e la probabilità di occupazione nelle province non è un risultato scontato: solo gli occupati sono stati chiamati a esprimere un opinione; se questi avessero risposto positivamente solo come riflesso della soddisfazione per avere trovato un lavoro, ci si aspetterebbe di osservare un gradimento simile nelle varie province. La relazione evidenziata non è nemmeno imputabile alla differente composizione provinciale dei corsi per comparto: come mostrato nella Tabella 7, le opinioni espresse non dipendono in modo visibile dal successo occupazionale delle varie tipologie di corso. Il comparto ai cui corsi sono seguiti i migliori sbocchi lavorativi è quello dei servizi per la persona, e gli occupati esprimono in quel caso giudizi molto positivi (83% di giudizi positivi sull utilità, 90% sulla coerenza). Tuttavia esistono altri casi in cui i giudizi positivi non hanno un medesimo riscontro in termini occupazionali, come ad esempio i corsi riguardanti i servizi per l impresa (con la più bassa percentuale di occupati in assoluto). In generale, sembra che le probabilità di occupazione siano abbastanza simili nei vari comparti, con l eccezione dei servizi alla persona, mentre le opinioni su utilità e coerenza dipendano dall appartenenza all ambito tecnico-industriale (con giudizi peggiori) o a quello non industriale (con giudizi positivi in misura almeno pari al 70%). Tabella 7: opinione espressa sulla coerenza e l utilità della formazione ai fini del successivo impiego, per comparto Alberghiero turismo ristorazione Artigianato cultura spettacolo Occupati a un anno del termine dei corsi Occupati che giudicano il lavoro coerente con la formazione Occupati che giudicano la formazione utile per trovare lavoro 44% 69% 69% 51% 71% 71% Industria edilizia 48% 53% 53% Informatica telecomunicazioni 44% 46% 42% Servizi per l'impresa 38% 70% 68% Servizi per la persona 70% 90% 83% Trasporto distribuzione 43% 42% 57% commercio Totale 54% 73% 70% Fonte: nostra elaborazione dei dati provenienti dalle interviste telefoniche

9 L i n d a g i n e t e l e f o n i c a p r e s s o i p a r t e c i p a n t i La formazione successiva E stata quindi indagata la condizione dei non occupati ad un anno dal termine dei corsi. Nel caso della MdL il 24% dei non occupati ha intrapreso un nuovo percorso di studi, e nel caso della DirDov lo ha fatto il 51% di coloro che non lavorano. La distribuzione per tipologia di scuola frequentata, presentata nel Figura 2, è in parte un mero riflesso della condizione iniziale dei licenziati e si mostra meno eterogenea per i provenienti dai corsi della DirDov, ai quali è precluso l accesso agli studi universitari e che si concentrano quindi sull istruzione superiore, distribuendosi in eguale misura tra istituti professionali e non professionali. Figura 2: scuole frequentate dai licenziati che hanno deciso di studiare a tempo pieno Fonte: nostra elaborazione dei dati provenienti dalle interviste telefoniche Il corso di formazione professionale concluso nel costituisce per molti un esperienza che si ripete successivamente: circa un quarto degli intervistati dichiara infatti (indipendentemente dalla condizione attuale) di avere frequentato in seguito un altro corso. Questo non costituisce sempre una naturale continuazione di quanto terminato nel : interrogati in merito, gli intervistati riconoscono una coerenza tra i contenuti del percorso concluso e quelli del successivo nel 60% dei casi.

10 L a n a l i s i b a s a t a s u l S I L P L analisi basata sul Sistema Informativo Lavoro Piemonte In questa sezione si sintetizzano i risultati del follow up svolto avvalendosi del SILP. Questo secondo approccio mira a fornire elementi per la riflessione su opportunità e limiti legati all utilizzo di dati amministrativi per rilevare gli esiti dei partecipanti ai corsi. Nel caso degli esiti lavorativi i risultati sono posti a confronto con quelli dell indagine telefonica per verificarne la coerenza. 4.1 Gli archivi amministrativi SILP e LIBRA Il SILP gestisce i dati amministrativi dei Centri per l Impiego del Piemonte. Dal sistema è possibile estrarre, oltre alle informazioni di base relative alle imprese e ai lavoratori, anche i dati relativi alla presa in carico e alla gestione di alcune politiche del lavoro da parte dei servizi pubblici per l impiego (dai progetti finanziati dal POR per i disoccupati fino alle liste di mobilità). La parte più corposa del sistema è però rappresentata dagli archivi delle comunicazioni obbligatorie di avviamento, che consentono di ricostruire la storia delle assunzioni effettuate da un impresa o, in alternativa, la storia dei rapporti di lavoro (dipendente o parasubordinato) di ogni singolo individuo. Il vantaggio legato all utilizzo del SILP per un analisi di follow up sta nel minor costo di rilevazione dei dati e nella possibilità di condurre l analisi su tutta la popolazione dei licenziati. Per contro, una rilevazione basata esclusivamente sui dati del SILP ha l ovvio limite di restituire informazioni sui soli aspetti occupazionali: non è possibile identificare chi ha continuato in un percorso formativo 8 e si può distinguere con difficoltà tra persone in cerca e non in cerca di lavoro. LIBRA è la banca dati utilizzata in Regione Piemonte per la gestione e la rendicontazione dei corsi di formazione. Da essa è possibile estrarre i nominativi di tutti i soggetti entrati in un certo momento in un percorso formativo e le informazioni sulle caratteristiche del percorso (tra cui la durata, lo stato di avanzamento e il titolo rilasciato). Per questa analisi sono stati estratti da LIBRA nominativi di persone 9 che hanno terminato con successo un corso inserito nelle direttive DirDov e MdL 10 nell anno scolastico Nel SILP 11 è stato possibile rintracciarne , per i quali è stata studiata la storia lavorativa nei dodici mesi successivi. 4.2 Gli esiti lavorativi a un anno dal termine del corso Per le persone rintracciate nel SILP è stata osservata la condizione occupazionale ad un anno dal termine dei corsi (Tabella 8): il 50% di queste risultavano occupate (il 54% dei provenienti dalla MdL ed il 39% dei provenienti dalla DirDov). 8 Le informazioni disponibili sul livello di istruzione sono difficilmente utilizzabili per analizzare l evoluzione individuale nel tempo, e in linea di massima sono registrate solo per gli iscritti a un Centro per l Impiego. 9 Alcune storie individuali sono multiple. Complessivamente si contano corsi. 10 Dalla MdL sono stati esclusi i corsi che prevedono l integrazione con i percorsi scolastici ordinari, non d interesse per la Regione in questa analisi. 11 I dati del SILP disponibili per l analisi sono aggiornati ad aprile 2010.

11 Tabella 8: percentuale di occupati a 12 mesi dal termine del corso 12 MdL DirDov L a n a l i s i b a s a t a s u l S I L P 11 Totale occupati a 12 mesi dalla fine del corso 54% 39% 50% occupati alla fine del corso 38% 3% 29% Fonte: nostra elaborazione dei dati del SILP Osservando le storie lavorative precedenti ai corsi frequentati si evidenzia che per i giovani della DirDov l entrata nel mercato di lavoro coincide effettivamente con il termine del percorso formativo. Questi hanno infatti una storia lavorativa precedente segnata solo da episodiche esperienze a termine. La situazione dei partecipanti ai corsi per disoccupati è invece differente: la storia precedente l inizio dei corsi mostra una tasso di occupazione del 38%, che rimane costante durante tutto il periodo di frequenza, per poi crescere al termine dei corsi. Trattandosi di corsi per disoccupati, ci si aspetterebbe di osservare una percentuale di occupati a ridosso dell inizio corsi quasi nulla. La presenza di un alta quota di occupati tra i frequentanti i corsi della MdL può essere spiegata da un lato ipotizzando che parte di questi effettivamente lavorasse già al momento dell inizio del corso, mentre altri potrebbero avere trovato un lavoro durante la frequenza. Parte della percentuale (ma verosimilmente una parte contenuta) potrebbe anche dipendere da un erroneo aggiornamento di alcuni episodi lavorativi passati che, per quanto giunti ormai a termine, in SILP potrebbero risultare ancora in essere 13. Eventuali imprecisioni nei dati possono portare a sovrastimare il tasso di occupazione prima della fine dei corsi, ma la loro influenza sulla stima a 12 mesi dal termine dei corsi sarebbe comunque inferiore, nella misura in cui le persone oggetto di errore hanno realmente trovato un nuovo lavoro. Una parziale conferma dell attendibilità degli esiti stimati a 12 mesi proviene dai risultati dell indagine telefonica: la quota di rispondenti che si è dichiarata occupata (esclusi i lavoratori in proprio) dopo un anno è simile a quella che emerge dai dati SILP, rispettivamente il 33% e il 54% per i coinvolti nei corsi delle direttive DirDov e MdL 14. Gli esiti possono essere colti in modo alternativo andando direttamente a cercare chi, nei 12 mesi successivi al corso, ha trovato un lavoro (Tabella 9). In questo caso, si osserva che 3 lavoratori su 5 hanno avuto almeno un episodio lavorativo. 12 Persone che risultano occupate per almeno un giorno nel mese di riferimento. 13 Queste imprecisioni possono essere talvolta corrette in fase di analisi (quando per esempio un vecchio episodio lavorativo aperto è seguito da un nuovo rapporto), mentre in altri casi restano tali e influiscono sul tasso di occupazione misurato. 14 Nella precedente sezione si faceva riferimento alla percentuale di avviati per ogni compresi i lavoratori in proprio (58% per la MdL e 37% per la DirDov).

12 L a n a l i s i b a s a t a s u l S I L P 12 Tabella 9: percentuale di persone che trovano un lavoro nei 12 mesi successivi al corso MdL DirDov Totale avviati 57% 58% 57% avviati a tempo indeterminato 11% 3% 9% avviati con contratto di durata almeno pari a 12 mesi 25% 39% 28% Fonte: nostra elaborazione dei dati del SILP I licenziati da corsi della DirDov entrano nel mercato del lavoro attraverso una varietà molto ristretta di contratti (Tabella 10): contratti di assunzione a tempo determinato, tirocini e soprattutto contratti di apprendistato, che coinvolgono la metà degli occupati. La durata dell occupazione dipende dal contratto utilizzato: medio-breve nel caso di contratti di assunzione a tempo determinato, decisamente più lunghi (solitamente almeno un anno) nel caso di contratti di apprendistato. Per quanto riguarda i provenienti da corsi della MdL il principale contratto di lavoro è quello a tempo determinato, che coinvolge quattro occupati su dieci. Negli altri casi l insieme degli strumenti di assunzione è molto variegato, e si osservano in misura pressoché eguale tanto contratti di formazione sul lavoro (tirocinio, apprendistato) quanto contratti di somministrazione 15 o a progetto. Un lavoratore su dieci riesce a trovare un impiego stabile. Per gli occupati a termine la durata media degli episodi lavorativi è inferiore a sei mesi. La durata mediamente breve dei contratti di lavoro si traduce in storie lavorative abbastanza frammentate: un occupato su due ha avuto, nell arco dei 12 mesi dall uscita dai corsi della MdL, almeno due lavori diversi (e uno su dieci ne ha avuti almeno 4). Tabella 10: primo avviamento successivo al termine del corso, per tipo di contratto MdL DirDov Totale tempo determinato 41% 17% 34% tempo indeterminato 11% 2% 9% tirocinio 10% 18% 12% somministrazione 13% 7% 12% apprendistato 8% 50% 19% lavoro a progetto 9% 1% 7% altro 8% 4% 7% 100% 100% 100% Fonte: nostra elaborazione dei dati del SILP 15 Anche in questo caso si può osservare una certa concordanza tra le due indagini, nonostante l oggetto colto nei due casi non sia esattamente lo stesso: agli intervistati si chiedeva quale fosse il canale utilizzato per trovare l attuale lavoro, ottenendo un incidenza delle agenzie di intermediazione del 10% e del 4% rispettivamente per le direttive MdL e DirDov. In questo secondo caso si osserva il contratto con cui si è svolto il primo lavoro post-formazione, trovando un incidenza del lavoro interinale pari al 13% e al 7%.

13 L a n a l i s i b a s a t a s u l S I L P 13 L analisi degli esiti lavorativi per provincia (Tabella 11) suggerisce due considerazioni. La prima riguarda le differenze tra province che emergono in misura diversa a seconda di come si colgono gli esiti occupazionali: le province risultano maggiormente allineate quando si concentra l attenzione sulla probabilità che nei 12 mesi si sia svolto almeno un lavoro, indipendentemente dalla sua tipologia o durata. La distribuzione è maggiormente eterogenea quando invece si va a osservare, come fatto per l indagine telefonica, la probabilità di essere occupati a una certa distanza dal termine dei corsi, con la quale si attribuisce minore importanza a storie caratterizzate da singoli brevi episodi lavorativi rispetto a quelle maggiormente regolari. Tabella 11: esiti occupazionali a 12 mesi dal termine del corso, per provincia probabilità di trovare un lavoro percentuale di occupati a 12 entro 12 mesi mesi dalla fine del corso MdL DirDov MdL DirDov Alessandria 59% 55% 48% 33% Asti 52% 55% 47% 34% Biella 59% 58% 44% 34% Cuneo 64% 77% 60% 52% Novara 51% 46% 50% 28% Torino 57% 55% 50% 33% Verbania 58% 59% 39% 34% Vercelli 53% 40% 61% 15% Fonte: nostra elaborazione dei dati del SILP Una seconda considerazione riguarda invece la concordanza tra i risultati delle due analisi condotte: anche a livello provinciale si evidenziano percentuali di occupati sostanzialmente concordanti (Figura 3). Questo vale in particolare per gli esiti occupazionali dei licenziati da corsi della MdL, presumibilmente in virtù della maggiore numerosità nel campione degli intervistati (il numero di intervistati della DirDov per singola provincia è pari a poche decine, con il risultato di produrre stime affette da maggiore variabilità campionaria).

14 L a n a l i s i b a s a t a s u l S I L P 14 Figura 3: percentuale di occupati a 12 mesi dal termine del corso, per provincia. Risultati delle due rilevazioni a confronto Fonte: nostra elaborazione dei dati del SILP e delle interviste telefoniche Infine, l osservazione degli esiti occupazionali per comparto (Tabella 12) evidenzia un quadro simile a quello già colto con l indagine telefonica: la probabilità di essere occupato a 12 mesi dall intervista varia in modo contenuto (tra il 40% e il 50%), con l eccezione dei corsi riguardanti i servizi alla persona. Le probabilità di occupazione sono allineate a quelle stimate con l indagine telefonica, con uno scarto medio inferiore a cinque punti percentuali. Le maggiori differenze si notano nei casi con una numerosità campionaria ridotta (è in particolare il caso dei corsi relativi al comparto che aggrega artigianato, cultura e spettacolo, per il quale si stima una probabilità del 51% con l indagine e del 43% con i dati del SILP). Tabella 12: esiti occupazionali a 12 mesi dal termine del corso, per comparto probabilità di trovare un lavoro entro 12 mesi percentuale di occupati a 12 mesi dalla fine del corso MdL DirDov MdL DirDov Alberghiero turismo ristorazione 56% 54% 40% 34% Artigianato cultura spettacolo 59% 61% 45% 31% Industria edilizia 58% 66% 47% 45% Informatica telecomunicazioni 56% 37% 48% 21% Servizi per l'impresa 56% 53% 47% 36% Servizi per la persona 58% 60% 67% 47% Trasporto distribuzione commercio 58% 47% 45% 25% Fonte: nostra elaborazione dei dati del SILP

15 L a n a l i s i b a s a t a s u l S I L P Quali altri esiti si possono rintracciare in SILP? La situazione dei licenziati a 12 mesi dal corso era rappresentata, nell indagine telefonica, con una classificazione in quattro categorie: occupati, studenti, persone in cerca di lavoro, altre persone non in cerca di lavoro. In che misura i dati amministrativi si prestano a replicare questa classificazione? Se i dati del SILP rappresentano una buona risorsa per studiare le storie lavorative dei partecipanti ai corsi, è meno agevole (o quasi impossibile) identificare le condizioni in cui versano i non occupati. Da una parte non è possibile individuare le persone coinvolte a tempo pieno in un percorso di studi, dal momento che SILP fornisce una fotografia del livello di istruzione (e non sempre questa informazione è adeguatamente aggiornata) ma non permette di ricostruirne in modo accurato l evoluzione nel tempo. Volendo rilevare, per la popolazione dei licenziati, la percentuale di persone che continuano in percorsi scolastici e formativi, sarebbe necessario prevedere l utilizzo di altre banche dati amministrative, tra cui LIBRA e l anagrafe scolastica. È difficile anche individuare le persone in cerca di occupazione: attraverso l indagine telefonica è sufficiente chiedere agli interessati la loro condizione, ma con il SILP non è possibile identificare la condizione di persona in cerca di lavoro in un dato istante. Si può al massimo fornire una misura molto approssimativa del numero di persone in cerca di lavoro, andando a osservare quanti si sono iscritti ad un Centro per l Impiego per trovare un lavoro. Complessivamente, la percentuale di persone identificate in questo modo come in cerca di lavoro a 12 mesi dal termine del corso è del 36%, rispettivamente 39% per gli afferenti alla DirDov e 34% per la MdL (Tabella 13), mentre con l indagine telefonica si stimava una percentuale del 28% per la MdL e del 29% per la DirDov. Tuttavia il confronto tra le due fonti è difficile a causa dei limiti del SILP. In primo luogo, SILP non rende conto delle persone che cercano un lavoro ma non sono iscritte a un Centro per l Impiego. In secondo luogo, sapere che una persona si è iscritta in un dato momento a un Centro per l Impiego non assicura che in un altro istante (a 12 mesi dal termine del corso) fosse effettivamente in cerca, a meno che il momento dell iscrizione sia prossimo all istante di interesse 16. Tabella 13: una ricostruzione basata su SILP della condizione lavorativa a 12 mesi dal termine del corso MdL DirDov Totale occupati 54% 39% 50% in cerca di lavoro (iscritti a un CPI) 34% 39% 36% altri 12% 22% 14% Fonte: nostra elaborazione dei dati del SILP 16 Il calcolo ha preso in considerazione tutte le persone per cui si osserva un iscrizione a un Centro per l Impiego dal 2004 a oggi. Circa il 70% dei licenziati dai corsi di formazione si è iscritto almeno una volta ad un Centro per l Impiego. Nel 40% circa dei casi le persone si sono iscritte entro 4 mesi dall inizio o dalla fine del corso.

16 L a n a l i s i b a s a t a s u l S I L P Verificare la coerenza tra formazione e lavoro: un approccio sperimentale L indagine telefonica condotta su un campione di partecipanti ai corsi ha permesso di verificare la condizione occupazionale dopo la formazione e rilevare le opinioni circa l utilità del corso e la coerenza tra questo e l eventuale lavoro svolto successivamente. Questo secondo aspetto è difficile da indagare utilizzando i soli dati amministrativi. L utilità dei corsi al fine di trovare un lavoro andrebbe colta mediante una valutazione degli effetti che confronti le chance lavorative successive alla frequentazione di un corso con quelle che si sarebbero avute senza frequentare il corso. Il confronto tra un gruppo di formati e un gruppo di non formati (se fosse possibile trovarne uno con caratteristiche tali da essere confrontabile con il primo) consentirebbe, con opportune metodologie statistiche, di cogliere le differenze negli esiti occupazionali da attribuire ai corsi di formazione. Si tratta in ogni caso di un problema che richiederebbe un analisi a sé 17, per il quale non sarebbe possibile definire un approccio standard da replicare meccanicamente in un attività di monitoraggio. I dati del SILP non offrono neppure una soluzione a portata di mano per verificare la coerenza tra formazione ricevuta e lavoro svolto, anche se in questo caso un modo di procedere sarebbe ipotizzabile. Stabilire un metodo per la verifica della coerenza non è immediato né univoco: quella presentata in questa sezione è una semplice ipotesi sperimentale, utile non alla produzione di risultati utilizzabili ma solo a fornire uno spunto di riflessione sull utilizzabilità futura di questo approccio. La coerenza riguarda i contenuti del lavoro, quindi in linea di principio il confronto andrebbe condotto tra la qualifica con cui si è assunti e, se prevista, la qualifica (o le qualifiche) relativa al corso, eventualmente arricchendo il confronto con i settori produttivi di riferimento. Le informazioni di LIBRA disponibili al momento dell analisi sono la denominazione del corso e il comparto di riferimento. La prima descrive (in modo non codificato) la mansione per la quale la persona viene formata, la seconda può essere considerata entro certi limiti un approssimazione del settore produttivo al quale è orientata la mansione. Una loro adeguata classificazione può permettere di definire gli ambiti del corso di formazione. Per quanto riguarda il SILP, le informazioni utilizzabili sono quelle relative alla qualifica professionale e al settore produttivo. Per abbozzare una verifica della coerenza tra formazione e lavoro sono state utilizzate solo le informazioni LIBRA relative al comparto di riferimento del corso: si fa riferimento alla classificazione, già utilizzata in precedenza, basata sull aggregazione dei 42 comparti in 7 classi, il cui utilizzo è più agevole rispetto alle denominazioni (oltre 200, e più difficilmente riconducibili alle qualifiche professionali individuate dai codici ISTAT). Il comparto del corso è posto a confronto con il settore della prima occupazione successiva al corso registrata nel SILP: anche in questo caso i settori (codificati secondo la classificazione delle attività produttive ATECO) sono stati riaggregati, cercando di replicare la medesima classificazione in 7 gruppi usata per i comparti 17 E i risultati non sarebbero immediatamente confrontabili con quelli di un indagine telefonica, che misura l efficacia del corso attraverso le opinioni espresse dalle persone.

17 L a n a l i s i b a s a t a s u l S I L P 17 dei corsi. I risultati, presentati nella Tabella 14, hanno la sola utilità di descrivere quale sarebbe il risultato con l approccio proposto. Le celle grigie sulla diagonale principale rappresenterebbero la percentuale di coerenti, cioè di casi in cui i licenziati dai corsi di un certo comparto lavorano a 12 mesi di distanza nel medesimo settore. Tabella 14: confronto tra comparto del corso e settore della prima occupazione post formazione comparto del corso Alberghiero turismo ristorazione Artigianato cultura spettacolo Industria edilizia Informatica telecomunic. Servizi per l'impresa Servizi per la persona Trasporto distribuzione commercio Alberghiero turismo ristorazione settore della prima occupazione post formazione Industria Informatica Servizi per edilizia telecomunic. l'impresa Artigianato cultura spettacolo Servizi per la persona Trasporto distribuzione commercio Totale 46% 2% 14% 0% 19% 8% 11% 100% 7% 28% 18% 1% 25% 9% 11% 100% 6% 1% 56% 1% 24% 3% 9% 100% 6% 5% 14% 15% 33% 12% 15% 100% 8% 2% 26% 4% 30% 8% 23% 100% 4% 4% 2% 0% 19% 68% 4% 100% 13% 4% 16% 3% 27% 8% 30% 100% Fonte: nostra elaborazione dei dati del SILP Nel 50% circa dei casi si osserva una corrispondenza tra comparto del corso e settore di occupazione. Il tasso di corrispondenza è molto variabile, e oscilla da un minimo del 15% a un massimo del 70%. Maggior coerenza si osserva nell ambito turistico e ristorativo (46%), industriale (56%) e dei servizi per la persona (68%). Interrogato sulla coerenza tra formazione e lavoro, il campione di intervistati dichiarava una coerenza maggiore, in media superiore al 60%. Un confronto tra i risultati ottenuti ricorrendo ai due approcci (Tabella 15) evidenzia in modo sommario che a livelli più alti di coerenza stimata con SILP corrispondono livelli più alti di coerenza dichiarata nelle interviste. Tuttavia si tratta di un evidenza molto parziale, ed è più opportuno riflettere sulle differenze che l utilizzo dei due metodi comporta. Con una rilevazione diretta presso i partecipanti l onere cognitivo è a carico degli intervistati, quindi si colgono percezioni circa la coerenza tra formazione e lavoro soggettive ma basate su una serie di considerazioni e aspetti che un analisi basata sulla classificazione delle informazioni disponibili a livello amministrativo può cogliere solo in una certa misura. L approccio basato su SILP è vincolato dal contenuto informativo delle due fonti e dal modo in cui le si usa: osservando la Tabella 14 è lecito supporre che, oltre a situazioni di effettiva

18 L a n a l i s i b a s a t a s u l S I L P 18 incoerenza, in alcuni casi si osservino lavori coerenti con la formazione ma non classificabili come tali. Per esempio, un corso nel comparto trasporto-distribuzione-commercio può essere coerente con una mansione svolta nel settore dell industria o dei servizi alle imprese, e lo stesso potrebbe valere per i corsi del comparto informatica-telecomunicazioni. L approccio presentato è quindi soggetto a una serie di limiti ma, nel caso in cui si prenda in considerazione l idea di effettuare una verifica della coerenza basandosi sui dati del SILP, si può ipotizzare un parziale miglioramento dell approccio proposto, prima di tutto ricorrendo alle qualifiche professionali come dato principale su cui basare i confronti 18. Tabella 15: coerenza tra corso e occupazione, secondo l indagine telefonica e secondo il criterio basato sul SILP comparto del corso coerenza dichiarata dagli intervistati coerenza stimata sulla base del SILP Alberghiero turismo ristorazione 69% 46% Artigianato cultura spettacolo 71% 28% Industria edilizia 53% 56% Informatica telecomunicazioni 46% 15% Servizi per l'impresa 70% 30% Servizi per la persona 90% 68% Trasporto distribuzione commercio 42% 30% 18 È contestualmente opportuno immaginare a priori le modalità di analisi e i limiti di questa. Per quali corsi è possibile osservare una o più qualifiche di riferimento? Con che precisione e con quale grado di affidabilità sono registrate le qualifiche in SILP? A che livello di dettaglio delle qualifiche sarebbe opportuno condurre il confronto?

19 A p p e n d i c i 19 APPENDICE 1: altre tabelle Tabella APP1: distribuzione dei partecipanti ai corsi, per comparto e genere MdL DirDov femmine maschi femmine maschi Alberghiero turismo ristorazione 8% 10% 26% 16% Artigianato cultura spettacolo 7% 10% 0% 3% Industria edilizia 5% 39% 2% 58% Informatica telecomunicazioni 11% 14% 2% 3% Servizi per l'impresa 8% 12% 27% 16% Servizi per la persona 53% 9% 28% 1% Trasporto distribuzione commercio 7% 6% 15% 3% Totale 100% 100% 100% 100% Fonte: nostra elaborazione dei dati dell archivio regionale LIBRA Tabella APP2: distribuzione dei partecipanti ai corsi, per provincia e MdL DirDov Totale Alessandria % 31% 100% Asti % 31% 100% Biella % 24% 100% Cuneo % 37% 100% Novara % 27% 100% Torino % 25% 100% Verbania % 32% 100% Vercelli % 16% 100% Totale Fonte: nostra elaborazione dei dati dell archivio regionale LIBRA

20 A p p e n d i c i 20 APPENDICE 2: questionario per il follow up sulla formazione in Regione Piemonte per l anno scolastico Buongiorno, potrei parlare con [NOME]? La chiamo per un indagine della Regione Piemonte sul corso di formazione professionale che lei ha terminato nel Le risposte che ci fornirà sono confidenziali e saranno trattate esclusivamente a scopo statistico in forma aggregata. Lo scopo di questa indagine è raccogliere alcune informazioni sulla partecipazione ai corsi. 1. Ha terminato il corso con successo (cioè ottenendo la qualifica/specializzazione/attestato di frequenza previsto)? Si No ->Fine Questionario 2. Durante il corso di formazione ha svolto uno stage? Si No 3. Quale era il suo titolo di studio quando iniziò il corso di formazione? Nessuno/licenza elementare Licenza media Qualifica professionale Diploma Laurea o superiore 4. A un anno dal termine del corso, nel mese di [mese di fine corso, contenuto nel campo data fine attività allegato all elenco] 2009, lei era occupato? Si (anche tirocini) ->vai a domanda 9 No ->vai a domanda 5 5. Era studente a tempo pieno? Si No ->vai a domanda 7 6. In quali studi era impegnato? Scuole elementari/medie ->vai a domanda 13 Istituto professionale ->vai a domanda 13 Altre scuole superiori ->vai a domanda 13 Università ->vai a domanda 13 Altri corsi di formazione professionale ->vai a domanda Stava cercando attivamente lavoro? Si ->vai a domanda 8 No ->vai a domanda Stava cercando il suo primo lavoro? Si, ero in cerca del mio primo lavoro ->vai a domanda 13 No, cercavo semplicemente un nuovo lavoro ->vai a domanda 13

21 A p p e n d i c i Si trattava di un lavoro in proprio? Si -> vai a domanda 11 No, lavoro dipendente/parasubordinato 10. Attraverso quale canale ha trovato quel lavoro? Agenzie private Centri per l Impiego Iniziativa personale (invio curriculum, partecipazione a selezioni) Parenti o conoscenti Altro (specificare) 11. Il lavoro era coerente con il corso di formazione svolto? Si No 12. [Se dom9=si, in proprio] Ritiene che la formazione svolta l abbia aiutata nell iniziare quell attività? [Se dom9=no, dip/para] Ritiene che la formazione svolta l abbia aiutata nel trovare quel lavoro? Si No 13. Ha frequentato altri corsi di formazione professionale dopo quello terminato nel 2008? Si No -> vai a domanda Si tratta di corsi coerenti con quello da lei concluso nel 2008? Si No 15. Qual è la sua condizione attuale? Sto lavorando Sono studente a tempo pieno Sto cercando attivamente lavoro Nessuna delle precedenti

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