COLLEGIO DI NAPOLI. Membro designato dalla Banca d'italia. (NA) RUSSO Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari

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1 COLLEGIO DI NAPOLI composto dai signori: (NA) QUADRI (NA) CONTE (NA) MAIMERI Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (NA) RUSSO Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (NA) SCOTTI Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore PERSONALE ESTERNO - RUSSO GIUSEPPE Nella seduta del 01/07/2014 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica FATTO La ricorrente adiva l ABF esponendo che in data la stessa rilasciava fideiussione omnibus limitata alla concorrenza della somma di euro in favore di una ditta individuale, in relazione a tre rapporti accesi dal titolare della ditta presso l odierna convenuta. Con raccomandata del , la convenuta provvedeva ad informare la ricorrente di avere revocato ogni facilitazione creditizia al debitore principale, intimandole, dunque, il pagamento del debito in qualità di garante. Con lettera del la ricorrente inoltrava richiesta di estinzione della fideiussione, offrendo la somma di ,00 euro da versare in unica soluzione, richiedendo, inoltre, di provvedere alla cancellazione del suo nominativo dalla banca Pag. 2/7

2 dati, relativamente alle eventuali segnalazioni in atto, al fine di non arrecarle pregiudizio, in considerazione dell attività di agente finanziario da essa esercitata. Il la convenuta riscontrava, accettandola, la richiesta formulata dalla ricorrente, la quale, il giorno successivo, provvedeva a versare la somma di ,00 euro. Nel mese di settembre 2013, la ricorrente agente in attività finanziaria - intraprendeva importanti trattative con una società del settore, che le aveva proposto il conferimento di un mandato per la promozione e il collocamento di prestiti. A trattative quasi ultimate, si vedeva negare il suddetto incarico a motivo, come appreso da un responsabile della società, della sussistenza di segnalazioni pregiudizievoli in CRIF. Contestualmente, e precisamente il , la ricorrente si vedeva rifiutare altresì una richiesta di finanziamento per il noleggio a lungo termine di una autovettura. Previa apposita richiesta, la ricorrente apprendeva dal gestore del SIC di essere stata segnalata a sofferenza dalla resistente, in qualità di garante unitamente all intestatario del fido, nonostante la summenzionata fideiussione fosse già stata estinta da tempo. Inoltre, risultava un ulteriore segnalazione a suo carico, in relazione ad un mutuo ipotecario contratto con la resistente e riguardante un ritardo nel pagamento della rata di gennaio Pertanto, in data , inoltrava reclamo alla convenuta (e a CRIF) chiedendo le opportune rettifiche/cancellazioni e il risarcimento dei danni subiti. Il l intermediario resistente nel porgere le proprie scuse per il disguido occorso, comunicava di aver disposto la cancellazione del nominativo della ricorrente dalla banca dati del CRIF, senza però fornire riscontro in merito alla richiesta di risarcimento. Dalla visura CRIF del , riscontrava la cancellazione delle 2 segnalazioni a suo carico in qualità di fideiussore e la temporanea sospensione di quella relativa al ritardo nel pagamento della rata di mutuo, ritardo poi confermato nella successiva visura del In relazione a tali fatti, la ricorrente presentava ricorso, riproponendo istanza risarcitoria e sottolineando il mancato invio del preavviso di segnalazione la cui ricezione avrebbe consentito di chiarire in tempo la situazione evitando la segnalazione ed ottenendo il mandato. Pag. 3/7

3 La ricorrente ha chiesto al Collegio di condannare l intermediario al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali nella misura complessiva di euro ,43 (oltre interessi legali) e così specificati: ,00 per danni non patrimoniali, tenuto conto, tra l altro, della mansione di agente in attività finanziaria esercitata dalla ricorrente, nonché dei danni cagionati alla propria reputazione personale e professionale dell enorme discredito commerciale ai danni della propria attività lavorativa ; ,43 per danni patrimoniali, quantificati, in via meramente transattiva ed equitativa, sulla base delle provvigioni ottenute nell anno 2012 in costanza di incarico conferito da altra società - per la vendita di prodotti finanziari analoghi a quelli oggetto del mancato mandato. Chiedeva inoltre la rettifica in CRIF dei dati afferenti l asserita irregolarità nel pagamento della rata di mutuo di gennaio 2013 regolarmente saldata, oltre al rimborso delle spese del procedimento. La resistente, dopo aver sottolineato di aver prontamente provveduto alla cancellazione della segnalazione relativa alla fideiussione a seguito del reclamo, ha considerato non giustificata la richiesta di risarcimento dei danni, asserendo che sembrerebbero solo presunti, atteso che dalle evidenze presentate in uno al ricorso, non si evince alcun riferimento a presunti possibili incarichi, assegnati dalla società... alla ricorrente. Ha evidenziato, inoltre, che il mancato conferimento del mandato alla ricorrente sembrerebbe una mera comunicazione verbale, non supportata da un diniego formalizzato per iscritto e adeguatamente motivato. Quanto al rifiuto relativo al finanziamento per la locazione di un veicolo, la banca ha precisato che si tratta di un diniego non motivato, seppure per motivi di privacy, dalla presenza della segnalazione in CRIF. Infine, in merito alla segnalazione in CRIF circa il tardivo pagamento della rata di gennaio 2103 del mutuo intestato alla ricorrente, ha asserito che, attesa l assenza nelle visure CRIF di importi scaduti e non pagati, la contestazione mossa sarebbe da imputare ad un mero fraintendimento della ricorrente. La resistente sulla base delle considerazioni esposte ha chiesto al Collegio di respingere il ricorso perché infondato. DIRITTO Pag. 4/7

4 Il ricorso risulta parzialmente fondato. Dall esame istruttorio è emerso che, con riferimento alla segnalazione a sofferenza a carico della resistente in qualità di garante nonostante l avvenuta estinzione del fido, risulta incontestato tra le parti che la medesima sia frutto di un errore della resistente. Quest ultima infatti, nella missiva di riscontro al reclamo ( ), chiarisce di aver provveduto a disporne la cancellazione, esplicitamente scusandosi per il disguido occorso. Si osserva, inoltre, che l iscrizione del nominativo a sofferenza, è stata effettuata prima del pagamento liberatorio della garante (aprile 2011). Quanto alla segnalazione relativa al ritardo nel pagamento della rata di mutuo di gennaio 2013, si fa presente che, dalle visure agli atti, trova conferma la presenza di tale segnalazione, poi sospesa per contestazione e in verifica e successivamente confermata. La segnalazione in questione, come affermato dalla ricorrente, si riferisce a un ritardo di pagamento. Invero, la ricorrente, a sostegno delle proprie ragioni, ha allegato un estratto conto da cui emerge che il pagamento della rata è avvenuto il e sul punto non sono emerse contestazioni tra le parti sulla relativa data di scadenza. La resistente nulla riferisce in merito all assolvimento dell obbligo di preavviso, peraltro evidenziato dalla ricorrente in sede di ricorso. Ciò posto, può dunque ritenersi acclarato l inadempimento del resistente rispetto agli obblighi su di esso incombenti di diligenza professionale e di rispetto anche delle regole relative all obbligo del preavviso della segnalazione in CRIF, normativamente imposto a tutti gli intermediari. Ne consegue, pertanto, che la ricorrente ha senz altro diritto alla liquidazione dei danni sofferti. L istante riconduce i danni patrimoniali alla perdita derivante dal mancato conferimento del mandato e dal diniego di finanziamento per il noleggio a lungo termine di una vettura. Invero, al fine di provare l interruzione delle trattative, la ricorrente versa agli atti una dichiarazione sottoscritta da un proprio collaboratore, in cui quest ultimo attesta che, in sua presenza, un responsabile della agenzia in attività finanziaria ha dichiarato che la mancata concessione dell incarico risulta dovuta alla presenza di pregiudizievoli segnalazioni in Crif, in relazione a rapporti intrattenuti con l intermediario convenuto. Pag. 5/7

5 Quanto al diniego di finanziamento per il noleggio a lungo termine, la ricorrente allega una corrispondenza intrattenuta tramite mail con la finanziaria, da cui emerge il diniego. Si evidenzia, per completezza, che durante il periodo in cui permaneva la segnalazione in CRIF, la ricorrente continuava ad esercitare la propria attività di agente finanziario, come risulta dai prospetti di liquidazione delle provvigioni relativi al periodo gennaioottobre 2012, proprio sulla cui base la ricorrente ha poi quantificato la propria richiesta risarcitoria. In merito al denunciato danno patrimoniale, rileva, allora, il Collegio come il ricorrente non abbia provveduto a fornire elementi sufficienti ad attestare il pregiudizio di ordine patrimoniale effettivamente subito, né tantomeno abbia offerto elementi adeguatamente idonei a stabilire un sicuro nesso di causalità tra l operato dell intermediario resistente e i finanziamenti che sarebbero mancati. Quanto al denunciato danno non patrimoniale, il Collegio valuta che, alla luce delle circostanze del caso concreto, in particolare del profilo soggettivo e professionale menzionato e del regolare andamento dei rapporti creditizi della ricorrente, considerata altresì la durata dell annotazione effettuata dall intermediario resistente, dichiara l intermediario tenuto a risarcire il danno non patrimoniale sofferto dalla ricorrente che liquida nella misura di 3.000,00 euro equitativamente determinata. PQM In parziale accoglimento del ricorso, il Collegio dichiara l intermediario tenuto a procurare la cancellazione dei dati illegittimamente trattati in SIC nei sensi di cui in motivazione; dichiara altresì l intermediario tenuto al risarcimento del danno non patrimoniale nella misura equitativamente determinata di 3.000,00. Il Collegio dispone inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di 200,00 quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente la somma di 20,00 quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE Pag. 6/7

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