I nonni raccontano la nostra citta, Umago e le sue tradizioni

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1 I nonni raccontano la nostra citta, Umago e le sue tradizioni

2 Durante il progetto I nonni raccontano la nostra citta e le tradizioni, i ragazzi hanno incontrato i loro nonni che hanno raccontato com era la citta ieri e com e oggi. I nonni hanno parlato ai ragazzi delle tradizioni degli usi e costumi del luogo natio, hanno cantato e suonato canzoni popolari, sentito leggende e storie. I ragazzi hanno scoperto la citta visitandola e colpiti dalle storie raccontate hanno realizzato dei disegni sugli stemmi e reperti storici come le finestre tipiche veneziane che ancora oggi possiamo trovare a Umago. La storia che e piaciuta di piu ai ragazzi e stata la Leggenda di San Pellegrino il patrono di Umago, e hanno deciso di trasformarla in una fiaba. L eperienza di unire generazioni diverse ha portato alla realizzazione di queste belle immagini che seguono

3 Nonno Giulio: ci ha portato tantissimi libri e testimonianze attravesro le quali i ragazzi hanno potuto conoscere Umago e i suoi dintorni. Il nonno di Martin ci ha anche mostrato il suo albero genealogico e raccontato alcune leggende.

4 Insieme al nonno Giulio abbiamo anche cantato la canzone di Umago e giocato ai giochi che faceva lui da piccolo.

5 Alla fine ci siamo tutti firmati nel libro dei ricordi del nonno Giulio e siamo stati invitati a visitare la sua galleria privata che si trova nella sua casa a Bassania. Ci siamo promessi di andare a trovarlo a settembre e continuare il nostro progetto il prossimo anno.

6 Nonno Marino: e venuto a scuola con la sua cartella e noi siamo rimasti sbalorditi non potevamo credere che gli bastava solo quella borsetta!

7 Nonno Marino e nonno Franco: Ci hanno raccontato com era la scuola ai loro tempi. Hanno raccontato dello sviluppo della nostra citta

8 Ci siamo divertiti anche quando ci hanno raccontato delle punizioni che venivano date dai loro maestri. Il nonno di Arsen e di Veronika ci hanno anche raccontato di periodi tristi come quello della guerra

9 Nonno Nino: Ci ha raccontato di come andava a piedi a scuola, delle merende che non erano ricche come quelle di oggi, e di una sera che tornava dai campi con solo delle ciabatte ai piedi, e pensando di vedere un pallone (che in quel periodo era molto raro) gli ha dato un calcio e purtroppo non era un pallone ma un riccio! Che avventure!

10 Anche il nonno Nino e un musicista che si occupa di mantenere vive le tradizioni. Con la sua fisarmonica triestina abbiamo intonato alcune canzoni e balli del passato.

11 Il nonno di Carla ci ha raccontato come ha imparato la musica senza andare a scuola, ma solo ascoltando i vari musicisti che suonavano ai matrimoni, dove lui si metteva in un agolino e si segnava tutte le parole.

12 Grazie nonni!!!

13 Alla scoperta di Umago...ieri e oggi

14 Con l aiuto dei genitori i ragazzi hanno trovato alcune foto e cartoline del passato...

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16 ...e hanno potuto cosi paragonare le varie immagini con quelle di oggi...

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18 ...con tutte le immagini raccolte alla fine dell anno scolastico verra allestita una piccola mostra...

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23 I nostri lavori...

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55 Pellegrino il vagabondo C' era una volta un vagabondo che si chiamava Pellegrino, girava di qua e di la' finche' un giorno arrivo' in una piccola cittadina vicino al mare, arrivo' ad Umago. Pellegrino aveva tanta fame e delle signore gentili gli offrirono della buona minestra calda, la minestra de bobici come la chiamavano loro. Non ci penso' tanto Pellegrino e decise di rimanere a Umago una splendida cittadina marittima. Pero' lo splendido mare nascondeva delle sorprese... lo stregone del mare a cui non faceva piacere un' altra bocca da sfamare, aveva tanta paura che Pellegrino gli mangiasse tutta la minestra. Ci penso' e ci ripenso' finalmente decise sul da farsi. Preparo' un incantesimo e trasformo' Pellegrino in una rana. Lo stregone disse: Adesso la minestra me la mangio io e a te resteranno le mosche. Povero Pellegrino non sapeva cosa fare, per fortuna la fata del mare vide tutta la scena, le dispiaceva tanto per il povero ranocchio tutto triste e solo. La fata buona con due colpi di bacchetta magica fece riapparire Pellegrino e appena lo vide se ne innamoro' i due si sposarono nella bellissima chiesa affacciata sul mare. E lo stregone dov'e' finito?... si si nella cucina dei due sposini a cucinare la miestra de bobici.

56 CIAOOO!!!! KUNG FU PANDA