DELIBERAZIONE N X / 7633 Seduta del 28/12/2017

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1 DELIBERAZIONE N X / 7633 Seduta del 28/12/2017 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA CAPPELLINI LUCA DEL GOBBO Con l'assistenza del Segretario Fabrizio De Vecchi GIOVANNI FAVA GIULIO GALLERA MASSIMO GARAVAGLIA MAURO PAROLINI ANTONIO ROSSI ALESSANDRO SORTE CLAUDIA TERZI Su proposta dell'assessore Francesca Brianza Oggetto PRECISAZIONE IN MERITO ALLA FIGURA DI "VOLONTARIATO" NELLE UNITA' DI OFFERTA SOCIALI DI CUI ALLA L.R. 3/2008 Si esprime parere di regolarità amministrativa ai sensi dell'art.4, comma 1, l.r. n.17/2014: Il Dirigente Claudia Moneta Il Direttore Generale Paolo Favini L'atto si compone di 5 pagine di cui 1 pagine di allegati parte integrante

2 VISTE: - la legge 8 novembre 2000, n. 328: Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, che all art. 8 assegna alle Regioni il compito di definire i requisiti minimi di esercizio dei servizi e delle strutture; - la legge 6 giugno 2016 n. 106 Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell Impresa Sociale e per la disciplina del Servizio Civile Universale - il d.lgs 6 marzo 2017, n. 40 Istituzione e disciplina del servizio civile universale, a norma dell'articolo 8 della legge 6 giugno 2016, n. 106, nell ambito del quale le attività sono realizzate da giovani operatori volontari opportunamente selezionati; - il d.lgs 3 luglio 2017, n. 117 Codice del Terzo settore, a norma dell articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106 ; VISTE le seguenti leggi regionali ed i relativi atti attuativi: 30 agosto 2008, n. 1 Legge Regionale statutaria ; 2 marzo 2008, n. 3 Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio sanitario ed in particolare l art.13, Competenze dei Comuni che, tra l altro, prevede la promozione della sperimentazione di unità d offerta nell ambito della rete sociale nel rispetto della programmazione regionale; l.r. 3 gennaio 2006 n. 2 Servizio civile in Lombardia che regolamenta il Servizio Civile nel territorio lombardo; Regolamento Regionale 22 febbraio 2007 n. 2 Attuazione della l.r. 3 gennaio 2006, n.2 (Servizio Civile in Lombardia) ; l.r. 16 dicembre 2014, n. 33 Istituzione della Leva civica volontaria regionale, i cui progetti sono realizzati attraverso l impiego di giovani volontari opportunamente selezionati; d.g.r. 12 giugno 2015 n Approvazione delle linee guida per l attuazione della l.r. n. 33/2014 Istituzione della Leva civica volontaria regionale (a seguito di parere della Commissione Consiliare) ; 1

3 11 agosto 2015, n. 23 Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009, n.33 ; RICHIAMATE: la DGR 11 febbraio 2005, n Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi di autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per la prima infanzia ; la Circolare n. 45 del 18 ottobre 2005 Attuazione della DGR dell Definizione dei requisiti minimi strutturali ed organizzativi di autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per la prima infanzia : indicazioni, chiarimenti, ulteriori specificazioni ; la DGR 16 febbraio 2005, n Definizione dei criteri per l accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e dei servizi sociali per persone disabili ; la DGR 13 giugno 2008, n.7437 Determinazione in ordine all individuazione delle Unità di Offerta Sociali ai sensi dell art.4, comma 2 della l.r. 3/2008, con la quale veniva approvato l elenco delle Unità di Offerta Sociale in Lombardia; la DGR 17 marzo 2010, n Definizione dei requisiti minimi di esercizio dell Unità di Offerta Sociale Centro Ricreativo Diurno per minori ; DATO ATTO che negli atti sopra richiamati è previsto che il personale volontario, di qualsiasi natura, possa concorrere al rispetto dei requisiti minimi per il funzionamento; RICONOSCIUTO il ruolo del volontariato come strumento di solidarietà sociale e di concorso autonomo alla individuazione dei bisogni e al conseguimento dei fini istituzionali dei servizi, in particolare per quanto riguarda il contributo dei singoli volontari nello svolgimento di attività in ambito sociale ed assistenziale; RIBADITA la volontà di Regione Lombardia di valorizzare l apporto dei volontari nella gestione dei servizi di assistenza alla persona; CONSIDERATO opportuno, anche alla luce delle recenti norme di riforma del terzo settore comprensivo anche del servizio civile universale - offrire precisazioni che possano favorire un interpretazione univoca e un applicazione omogenea su tutto 2

4 il territorio regionale così come definita nell allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; DATO ATTO che la presente deliberazione non comporta impegni di spesa; CONSIDERATO opportuno di demandare alla Direzione generale Reddito di Autonomia e Inclusione sociale l assunzione degli atti necessari a garantire la più ampia diffusione del contenuto del presente atto; A voti unanimi, espressi nelle forme di legge: DELIBERA 1. di approvare, così come definito nella normativa citata in premessa, la definizione univoca di personale volontario che opera nelle Unità di offerta sociale, così come previsto nell allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di dare atto che quanto previsto non modifica la disciplina dei requisiti minimi strutturali, organizzativi, di funzionamento per l autorizzazione e i criteri di accreditamento previsti per le Unità di offerta sociale; 3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta impegni di spesa; 4. di dare mandato alla Direzione generale Reddito di Autonomia e Inclusione sociale di assumere gli atti necessari a garantire la più ampia diffusione del contenuto del presente atto. IL SEGRETARIO FABRIZIO DE VECCHI Atto firmato digitalmente ai sensi delle vigenti disposizioni di legge 3

5 Allegato 1 alla DGR. Con il termine volontario alla luce delle recenti norme di riforma del terzo settore, comprensivo anche del servizio civile universale, e ai fini del rispetto dei requisiti minimi di funzionamento, autorizzazione e accreditamento per le Unità di offerta sociale, si deve intendere colui/colei che si trova in una delle seguenti condizioni: 1. è iscritto/aderente ad un ente del Terzo Settore - secondo quanto definito all art.4 del d.lgs 3 luglio 2017, n e presta la propria opera in modo non occasionale e comunque secondo quanto previsto all art.17, commi da 1 a 6 del medesimo d.lgs; 2. è volontario della Leva Civica, secondo quanto previsto dalla l.r. 16 dicembre 2014, n. 33; 3. è operatore volontario del Servizio civile universale, secondo quanto previsto dal d.lgs 6 marzo 2017, n. 40; Si precisa altresì che: il personale volontario coinvolto nella gestione dei servizi offerti dalle Unità di Offerta Sociali deve essere in possesso dei titoli di studio previsto dagli standard; La qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di lavoro retribuito con l ente di cui il volontario è socio o associato o tramite il quale svolge la propria attività volontaria. ai sensi di quanto previsto dall art. 17, comma 5, del D.lgs.117/17, fatto salvo quanto previsto dall art. 17 del D.lgs. 40/2017 nonché l art. 5 della l.r. 33/2014. Tali limiti e condizioni valgono anche nel caso in cui l Ente gestore dell Unità di offerta sociale coincide con L Ente del terzo settore presso cui il volontario aderisce ovvero l Ente con cui il volontario ha in corso il progetto di Servizio civile o Leva civica. E necessario che l Ente gestore dell Unità di offerta sociale e l Ente del terzo settore cui il volontario aderisce ovvero l Ente con cui il volontario ha in corso il progetto di Servizio civile o Leva civica, sottoscrivano un apposito atto nel quale vengano definiti: i termini generali della collaborazione; siano specificati i dati identificativi del volontario; il rapporto che sussiste tra il volontario e l Ente che sottoscrive l accordo; il ruolo, le modalità e gli orari con cui viene svolta attività da parte del volontario e la durata della collaborazione che in ogni caso non può essere inferiore a 12 mesi. l accordo deve essere sottoscritto per adesione anche dal volontario interessato.