REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana. (Sezione Seconda) ha pronunciato la presente

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1 Pubblicato il 08/11/2016 N /2016 REG.PROV.COLL. N /2015 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana (Sezione Seconda) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1931 del 2015, proposto da: **, rappresentata e difesa dagli avvocati Giacomo Criscenti C.F. CRSGCM85M18A564R e Francesco Caretti C.F. CRTFNC78L20G388F, con domicilio eletto presso il primo in Firenze, viale Belfiore 45; contro il Ministero dell'interno in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso per legge dall'avvocatura Distrettuale

2 dello Stato presso la quale è domiciliato in Firenze, via degli Arazzieri 4; per l'annullamento - del provvedimento della Questura di Firenze emesso in data 20 agosto 2015, prot. n. 459, e conosciuto in data 15 settembre 2015 a seguito di notifica, nonchè di tutti gli atti presupposti, preparatori, connessi e consequenziali. Visti il ricorso e i relativi allegati; Visto l atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'interno; Vista la memoria difensiva della ricorrente; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 5 ottobre 2016 il dott. Alessandro Cacciari e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO Premesso che: - l odierna ricorrente ha chiesto il rilascio del permesso per soggiornanti di lungo periodo nel territorio italiano, ma la richiesta è stata respinta per l asserita mancanza di continuità tra i permessi precedentemente rilasciati e l assenza di un alloggio idoneo;

3 - con il presente gravame essa impugna detto diniego lamentando che la sua permanenza in Italia è stata legittimata precedentemente grazie al titolo di soggiorno per assistenza del figlio minore dal 23 marzo 2009 al 26 febbraio 2010; dal 22 ottobre 2010 al 18 ottobre 2011; dal 7 maggio 2012 al 7 maggio 2014 e dal 31 luglio 2014 al 20 giugno 2016; - sostiene, a tale riguardo, di avere sempre depositato nei termini di legge presso il Tribunale per i minorenni il ricorso per ottenerne il rinnovo ma il Tribunale avrebbe ritardato nel definire la pratica, sicché la soluzione di continuità tra i permessi di soggiorno precedenti non le sarebbe addebitabile, e lamenta di avere disponibilità di un alloggio idoneo contrariamente a quanto sostentuto dall Amministrazione; Considerato che: - l articolo 31 del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, prevede al comma 3 che il Tribunale per i minorenni possa autorizzare l ingresso o la permanenza del familiare dei minori i quali si trovano sul territorio nazionale anche in deroga alle vigenti disposizioni in materia di ingresso e soggiorno dei cittadini extracomunitari; - è dimostrato in punto di fatto dalla produzione documentale della ricorrente che questa ha presentato ricorso al Tribunale per i minorenni il 25 gennaio 2010, e il relativo decreto è stato emesso il 18 ottobre 2010 con validità di un anno; ha presentato altro ricorso il 15 settembre 2010 ed è stato emesso decreto il 17 aprile 2012 con validità per due anni; altro ricorso è stato

4 presentato il 4 aprile 2014 ed è stato emesso decreto il 19 giugno 2014 con validità per due anni; - la continuità delle richieste dimostra la presenza ininterrotta della ricorrente nel territorio nazionale e ad essa non possono essere addebitati i ritardi nella definizione dei ricorsi da parte del Tribunale dei minorenni, poiché diversamente opinando il riconoscimento dello status di soggiornante di lungo periodo verrebbe a dipendere da circostanze casuali come la celerità dell una o dell altra Amministrazione nel definire le pratiche, con violazione del principio di non discriminazione espresso al Considerando numero 5) della direttiva 2003/109/CE della quale l articolo 9 del d.lgs. 286/1998 costituisce attuazione e, più in generale, sarebbero menomati i principi di imparzialità e ragionevolezza dell azione amministrativa; - quanto alla situazione abitativa, la ricorrente dimostra di avere stipulato un contratto di locazione per un immobile in Firenze, via Pagnini 6, con validità 3 gennaio dicembre 2017 e non vi sono in atti elementi per ritenerlo inidoneo, come apoditticamente affermato dall Amministrazione nel provvedimento impugnato; Ritenuto pertanto di accogliere il ricorso con annullamento del provvedimento impugnato, e di condannare il Ministero dell Interno al pagamento delle spese processuali nella misura di 3.000,00 (tremila/00) cui devono essere aggiunti gli accessori di legge; P.Q.M.

5 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana (Sezione Seconda) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l effetto annulla il provvedimento impugnato. Condanna il Ministero dell Interno al pagamento delle spese processuali nella misura di 3.000,00 (tremila/00) oltre accessori di legge Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Firenze nella camera di consiglio del giorno 5 ottobre 2016 con l'intervento dei magistrati: Saverio Romano, Presidente Luigi Viola, Consigliere Alessandro Cacciari, Consigliere, Estensore L'ESTENSORE Alessandro Cacciari IL PRESIDENTE Saverio Romano IL SEGRETARIO