Dopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia. Anna Banchero

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1 Dopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia Anna Banchero

2 Il Servizio sanitario nazionale è stata una conquista in materia di diritti di cittadinanza Ha ordinato processi assistenziali disomogenei e disordinati nell offerta mutualistica Ha offerto un pacchetto di prestazioni : dalla prevenzione all igiene pubblica, alla medicina generale, alla specialistica, all assistenza ospedaliera, alla riabilitazione cui tutti possono accedere senza differenza di contribuzione Oggi si impone una sfida per rispondere ai problemi del terzo millennio

3 PERCHE UNA SFIDA??? L epidemiologia del terzo millennio è mutata: sono aumentate fragilità e invecchiamento Il sistema di offerta dei servizi sanitari deve modificarsi da sistema che cura la malattia a sistema che tutela la salute I contenuti strategici a cui bisogna dare risposta: Prevenzione Cronicità Continuità assistenziale Politiche integrate

4 L evoluzione dei servizi territoriali Il primo decennio dopo la riforma e fino agli anni 90 si rivedono mission e funzioni dei servizi territoriali Negli anni 90 si sono consolidate esperienze di aggregazione territoriale nei Distretti Sanitari Negli anni 2000 si registra una evoluzione dei modelli distrettuali enfatizzando cure primarie e assistenza sociosanitaria.

5 Il distretto nel percorso normativo Nasce con l istituzione del Ssn L. 833/78 - art. 10 USL di norma ab. Distretti: strutture tecnico funzionali per l erogazione di servizi di primo livello e di pronto intervento Cambia ruolo nel riordino del SSn D.Lgs. 502/92 e Psn ASL di norma provinciali, salvo deroghe Distretti come articolazioni organizzativo-funzionali delle ASL Affidato agli Enti locali, sulla base di criteri regionali Con funzioni limitate, di punto decentrato di erogazione di alcuni servizi di base, amm.vi e d igiene pubblica Autonomia e resp. non delineate Istituito dal Direttore Gen. delle ASL sulla base di criteri regionali Con funzioni ampie, di offerta servizi territoriali, integrazione socio-sanitaria e governo domanda Autonomia e resp. poco delineate

6 Il distretto nel percorso normativo (2) Nel Psn Il distretto diventa un LEA Un Centro di prestazioni e servizi in cui la domanda di salute è affrontata in modo globale Disciplina dettagliata nel 229/99 Distretto di ab., salvo deroghe Ha funzioni di governo della domanda, è sede di offerta dei servizi sanitari e sociosanitari e dell integrazione soc.san. Il riequilibrio ospedale / territorio diventa strategia per il cambiamento del Ssn Il distretto deve organizzare la rete dei servizi extraospedalieri, perseguendo: l accesso dei cittadini a tutti i servizi ASL l integrazione socio-sanitaria la centralità del MMG e del PLS Ha autonomia gestionale ed economicofinanziaria, nell ambito del bilancio della ASL come Ospedale e i Dipartimenti I compiti del distretto sono: l assistenza primaria (MMG e PdLS le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale L integrazione con i Servizi sociali

7 Gli indirizzi interregionali per un Patto a favore della salute Reti integrate di servizi sanitari, sociosanitari e sociali con livelli assistenziali sistemici a favore della prevenzione, della cura e della riabilitazione COME : Reti ospedaliere efficienti e appropriate Reti territoriali integrate: con cure primarie, assistenza domiciliare a più livelli, Centri diurni, RSA, presidi e ambulatori di riabilitazione, Azioni per prevenire e curare la non autosufficienza Azioni per migliorare le condizioni di vita delle gravi disabilità Realizzando modelli operativi integrati tra ASL e Comuni

8 I problemi della Regione Sicilia Una spesa sanitaria fuori controllo Una funzione ospedaliera sviluppata in maniera anomala: con piccoli presidi eccessivamente distribuiti e una elevata inappropriatezza dei ricoveri Funzioni territoriali svolte in maniera carente e disomogenea La soluzione, con il Piano di rientro concordato con il Governo: REVISIONE DELLA RETE OSPEDALIERA, RIORGANIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DI QUELLA TERRITORIALE

9 Orientamenti organizzativi della nuova Pianificazione regionale della Sicilia DIPARTIMENTI: come strumenti del governo clinico, per gli indirizzi terapeutici, la qualità, il coordinamento e l appropriatezza della produzione Presidi Territoriali di Assistenza : per il governo della domanda territoriale e la produzione dei servizi distrettuali: quale domanda..che tipo di risposta? certo in collaborazione con le Amministrazioni Locali e con la centralità del MMG e PdLS

10 La riorganizzazione ospedaliera in Sicilia Revisione della rete dei presidi ospedalieri, tenendo conto: della distribuzione della popolazione dei collegamenti e della viabilità del territorio dell accessibilità al presidio della produttività e della complessità assistenziale integrazione funzionale di presidi ospedalieri adozione di modelli di gestione dipartimentale Riconversione dei presidi a bassa complessità per esigenze locali e per favorire l assistenza residenziale ad anziani, disabili e altre fragilità

11 Dal Distretto al Presidio Territoriale La situazione economica internazionale e nazionale è critica Anche la spesa sanitaria non è continuamente espandibile Esiste la necessita di trovare evoluzioni e adattamenti locali dei modelli tradizionali: il Distretto può trovare definizioni più complesse e dotate di presidi residenziali a favore delle basse complessità assistenziali a cui deve rispondere alta tutela della persona

12 I Presidi Territoriali di Assistenza (PTA) La funzione: Promuovere il territorio (80/ ab.) come sede delle cure primarie e governo di percorsi Sanitari e Sociosanitari (non sempre e non solo struttura ma anche aggregazione funzionale) Gli Obiettivi Essere attivi nelle 24 ore, dotati di Punto di Accesso alla rete territoriale e Centro Unico di Prenotazioni Sviluppare Accoglienza e Cure Primarie Servizi a favore dei minori e delle famiglie con problemi sociosanitari e sociali; Servizi sociosanitari per le fragilità con presa in carico, valutazione multidisciplinare e formulazione del piano personalizzato di assistenza Ospitare sedi decentrate dei Servizi di Salute Mentale e dei SERT Ospitare Uffici del Dipartimento di Prevenzione.

13 I Presidi Territoriali di Assistenza (PTA) 2 All interno delle cure primarie e dei presidi ospedalieri riconvertiti, trovano particolare sviluppo UTAP (Unità Territoriali di Assistenza Primaria) con l importante funzione di continuità assistenziale; Cure domiciliari con diversa intensità: dalle prestazionali, all ADI integrata alle cure palliative e di quelle a favore di malati terminali (anche neurologici); Diagnostica specialistica, con ambulatori attrezzati anche per la piccola chirurgia di emergenza; Attività degenziali di bassa e media complessità clinica e alta tutela personale (residenziali e semiresidenziali) per anziani, malati alzheimer, disabili, pazienti psichiatrici, persone con responsività minimale etc.;

14 Gli strumenti di controllo della spesa Individuazione da parte della Regione di un budget per ciascuna Azienda Sanitaria e Ospedaliera Negoziazione del budget con le Direzioni Generali, previa presentazione di un Piano di adeguamento agli indirizzi regionali di riordino della rete ospedaliera e potenziamento di quella territoriale I DG discuteranno i Piano con i Sindaci, le OO.SS e gli Organismi sociali rappresentativi del territorio Il budget consentirà di modulare l equilibrio della spesa

15 Gli obiettivi futuri per il Sistema Salute della Sicilia Monitoraggio dell effettiva attuazione dei Livelli di assistenza Un consolidato sistema di monitoraggio delle attività e della spesa, tramite indicatori che operino per la verifica dei livelli di assistenza (prevenzione ospedale, territorio) Raggiungimento di indicatori di appropriatezza, centrati sulle prestazioni e sulla persona Una concreta operatività sociosanitaria, coinvolgendo i Comuni nelle scelte per la tutela delle famiglie, dei minori, degli anziani, dei disabili, delle persone con dipendenza o con patologie psichiatriche L adozione sistematica del controllo di gestione per la produzione ospedaliera e territoriale ai fini di un corretto bilanciamento costi/qualità

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