La Fisica spiega la Chimica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La Fisica spiega la Chimica"

Transcript

1 La Fisica spiega la Chimica ovvero sulla struttura della materia a cura di Gloria Nobili Docente di Fisica presso Polo liceale Rambaldi-Valeriani Divulgatrice scientifica Presidente Ass.ne culturale SALTO QUANTICO

2 L idea di atomo Le prime idee sull esistenza degli atomi non si basavano su evidenze sperimentali chiare e precise, ma su argomentazioni di tipo filosofico. Leucippo nel 450 a.c : La materia non è continua, come sembra, ma è formata da particelle piccolissime,.un suo discepolo, Democrito ( a.c.), chiamò atomi queste particelle infinitamente piccole. Secondo i due filosofi greci, la materia era costituita da atomi immutabili, indistruttibili e indivisibili. Lucrezio (95-55 a.c.), nella sua opera De rerum Natura (sulla natura delle cose) fece conoscere agli scienziati il pensiero di Leucippo e di Democrito circa la intima struttura della materia. Leucippo, Democrito e Lucrezio ritenevano che l atomo fosse il costituente ultimo della materia, sulla base di pure considerazioni filosofiche. Ci vollero altri ventidue secoli perché nascesse il primo modello atomico, costruito su basi sperimentali. Autore: Walter Leszl Editore: Olschki Collana: Accademia La Colombaria. Serie studi Data di Pubblicazione: 2009

3 Esiste l atomo? Oggi, con particolari microscopi, è possibile rivelare che gli atomi esistono e compongono la materia che ci circonda. Le fotografie sono l evidenza più solida della reale esistenza degli atomi. L immagine mostra 35 atomi di xeno disposti su una superficie di nichel, in modo da formare un logo su scala atomica. È stata ottenuta nei laboratori dell IBM nel 1990 con i primi STM (microscopi a effetto tunnel). Ora la IBM possiede intere gallerie di immagini artistiche:

4 Il modello atomico di Dalton John Dalton, insegnante di matematica e filosofia naturale a Manchester, elaborò la prima teoria atomica nel 1803: 1. La materia è fatta di atomi piccolissimi, che sono indivisibili e indistruttibili. 2. Tutti gli atomi di uno stesso elemento sono identici e hanno la stessa massa. 3. Gli atomi di un elemento non possono essere convertiti in atomi di altri elementi. 4. Gli atomi di un elemento si combinano solo con numeri interi di atomi di altri elementi. 5. Gli atomi non possono essere né creati né distrutti, ma si trasferiscono interi da un composto all altro. J. Dalton ( ) Nel suo testo Observations on the Ultimate Particles of Bodies and their Combinations, per la prima volta utilizzò dei simboli alfabetici per rappresentare gli elementi della chimica moderna.

5 Avogadro & Lavoisier Nel contempo l italiano Amedeo Avogadro ( ) scoprì che alla stessa pressione e temperatura uguali volumi di gas contengono lo stesso numero di molecole (detto poi numero di Avogadro in suo onore). Pesando vari gas, egli fu in grado di determinare i rapporti delle masse atomiche (ad esempio: 1 litro di ossigeno pesa 16 volte più di un litro di idrogeno!) e di sapere il numero degli atomi contenuti in una determinata massa in grammi della stessa. Le precedenti ricerche del francese Antoine Lavoisier ( ) avevano portato alla conclusione che in una reazione chimica la stessa quantità di materia che è presente prima della reazione deve esserci anche dopo (principio di conservazione della massa) e ciò risultava in contraddizione con i principi su cui si basava l alchimia medioevale Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Antoine-Laurent Lavoisier

6 La Tavola Periodica ll russo Dmitrij Mendeleev nel 1869 costruì la tabella gli elementi allora conosciuti disponendoli secondo la loro massa atomica in righe (Periodi, individuati da numeri) e in colonne (gruppi, individuati da numeri romani e dalle lettere A e B) in modo da avvicinarli per affinità di comportamento e di struttura. Dmitrij Mendeleev ( ) N.B. venne prodotta quando le conoscenze sulla struttura intima della materia erano ancora molto scarse poiché non tutti gli elementi erano stati scoperti, alcune posizioni rimasero vacanti. La Tavola Periodica degli Elementi è così ben congeniata che, opportunamente aggiornata con le new entry (come il Gallio e il Germanio)*, viene utilizzata tuttora. Infatti la sua struttura segue esattamente l ordine crescente del numero atomico! Essa mette in evidenza che gli atomi sono i mattoni della materia e che disponendosi in varie combinazioni danno origine alle diverse caratteristiche delle sostanze che si possono formare con essi. sistemaperiodico/gallio2.htm SistemaPeriodico/germanio.htm

7 In alto: Z= numero atomico In basso: A= numero di massa

8 L evoluzione della tavola periodica

9 Elementi & Composti Elementi sono l oro (Au), il rame (Cu), il ferro (Fe) e l alluminio (Al). Au, Cu, Fe e Al sono i simboli chimici di questi elementi. Gli elementi si definiscono sostanze semplici, perché costituite da una sola specie di atomi. Ad esempio: ogni atomo di alluminio conserva intatte le proprietà chimiche dell elemento alluminio; tuttavia un atomo singolo non possiede quelle proprietà fisiche, come l opacità, il colore, la densità e la struttura cristallina dell elemento alluminio. 7 elementi (idrogeno, ossigeno, azoto, fluoro, cloro, bromo, iodio) sono costituiti da atomi legati in coppie (O2 indica la molecola di ossigeno è composta d 2 atomi) mentre fosforo e arsenico hanno molecole formate da quattro atomi: P 4, As 4 ; zolfo e selenio possiedono anch essi molecole complesse, formate da otto atomi: S 8, Se 8. Più atomi uniti fra loro formano una molecola Le molecole formate da atomi diversi sono la base dei composti (acqua, metano, ammoniaca, glucosio, ecc ) NH 3 metano CH 4 ammoniaca C 6 H 12 O 6 glucosio

10 Dentro l atomo! I chimici dell Ottocento, dopo aver introdotto gli atomi, non spinsero le loro analisi fino alla loro struttura interna. Furono i fisici, tramite le conoscenze acquisite nello studio dei raggi catodici, nonché le osservazioni dedotte dall elettrolisi, dagli spettri ottici di emissione e di assorbimento, dall effetto fotoelettrico (Einstein, 1905), dai raggi catodici, X e dalla radioattività (!), a elaborare dei modelli che potessero interpretare in modo coerente tutti questi dati sperimentali. Elettrolisi (M. Faraday, 1832) Raggi X (Rontgen, 1895) Raggi catodici (J.J. Thompson, 1897) Radioattività (coniugi Pierre e Marie Curie, 1898)

11 Il punto della situazione alla fine dell 800 Le conoscenze acquisite fino ai primi del 900 avevano portato ad alcuni punti fermi: a) la materia in condizioni normali si presenta elettricamente neutra; b) poiché la massa atomica è molto più grande di quella elettronica, la massa dei portatori di carica positiva necessaria per controbilanciare la carica negativa degli elettroni, doveva costituire la quasi totalità della massa dell atomo. Sulla base di queste considerazioni, si poneva quindi il problema-obiettivo di determinare il numero degli elettroni esistenti negli atomi degli elementi chimici conosciuti e di come le cariche fossero distribuite all interno dell atomo.?

12 I modelli dell atomo Il modello di Rutherford (1911), che si basava sulla fisica classica, lasciava insoluti due problemi: il fatto che i protoni fossero stabilmente uniti nel nucleo (cariche di segno uguale si respingono!) e che cariche elettriche in moto non uniforme irradiano onde elettromagnetiche per cui, dopo un certo tempo, a causa della perdita di energia, dovrebbero cadere sul nucleo! Intersecando i risultati sperimentali con la teoria dei quanti (Max Planck, 1900), Bohr risolse la questione introducendo due postulati: 1) un elettrone può descrivere intorno al nucleo solo una successione definita di orbite, a ciascuna delle quali è associata una ben definita energia (quantizzazione delle orbite); 2) quando un elettrone si trova su una di queste orbite non irradia energia, può solo saltare da un orbita ad un altra in seguito ad una variazione dell energia totale dell atomo (quantizzazione dell energia). Nel modello atomico di Niels Bohr (1913), l energia degli elettroni atomici può assumere solo valori discreti (cioè non continui), multipli di un unità fondamentale, secondo la regola: E = h ν dove h è la cosiddetta costante di Planck = Js ν è la frequenza della radiazione espressa in Hz; E è l energia associata alla radiazione ( come era stato dimostrato dagli studi di Albert Einstein ( ) sull effetto fotoelettrico (1905) e di Arthur Compton ( ) sulla natura dei raggi X). A causa di ciò, solo certe orbite sono permesse e con raggi ben determinati; orbite intermedie sono del tutto proibite. Gli elettroni permangono su queste orbite fisse, o di parcheggio, senza emettere od assorbire energia; ciò permette all atomo, e quindi alla materia ( e quindi al nostro stesso corpo) di avere una configurazione stabile! Nel 1925 l austriaco H. Schroedinger ( ) nel suo modello applicò all atomo concetti tipici della meccanica quantistica, utilizzando la dualità onda-particella!

13 Onde elettromagnetiche Tutte le radiazioni elettromagnetiche viaggiano nel vuoto a una velocità costante detta velocità della luce: c = m/s che è legata alla lunghezza d'onda λ e alla frequenza f dalla relazione c = λ f, per cui λ e f risultano inversamente proporzionali. Una piccolissima parte della radiazione è visibile, ed è ciò che identifichiamo come luce. I valori della lunghezza d onda (wavelenght) sono espressi in unità metriche convenzionali, a volte si preferisce utilizzare l Å(1 Angstrom= m) specialmente per le lunghezze d onda della gamma del visibile (che vanno da circa 3500 Å-violetto- a 7500 Å-rosso)

14 Salti quantici! Proprio in virtù della teoria quantistica, l elettrone può saltare verso orbite più esterne (sempre soltanto quelle permesse!) se viene fornita ad esso l energia necessaria per il salto. In tali casi, l'atomo assume un energia maggiore rispetto a quella normale e si dice che si trova in uno stato eccitato. Quanto più la radiazione incidente (sotto forma di fotoni (o quanti di energia) ha energia, quanto più gli elettroni saltano su orbite più esterne. Tuttavia l'energia che può essere assorbita è quantizzata, per cui alcuni fotoni non possono essere assorbiti perché non apportano la quantità esatta per il cambio di livello! A meno che non esista un emissione continua di fotoni, il salto di livello non è permanente; infatti pochi miliardesimi di secondo dopo essere stato eccitato l'elettrone ricade nel suo stato fondamentale (decadimento), cioè l atomo torna ad una configurazione di equilibrio stabile. Poiché l energia del fotone è caratterizzata dalla sua frequenza ( E = h*f ), ne segue che maggiore è stato il salto dell'elettrone, maggiore sarà l'energia rilasciata e più elevate le frequenze dei fotoni emessi. Ad esempio un fotone visibile (con frequenze nel campo del visibile: Hz) è meno energetico di un fotone ultravioletto (con frequenze da Hz ).

15 Salti quantici e chimica delle stelle Questi salti avvengono costantemente nelle atmosfere delle stelle e vengono evidenziati come righe scure (dette righe di assorbimento ) su uno sfondo continuo che va dal blu (alte frequenze) al rosso (basse frequenze) nello spettro della luce visibile (in contrapposizione agli spettri di emissione). Analizzando tali spettri tramite gli spettrografi, la presenza delle righe in particolari posizioni ( e quindi associate a particolari valori delle frequenze) ci permette di stabilire la composizione chimica delle stelle!

16 Spettri di emissione di alcuni elementi Mercurio (Hg) 80 Litio (Li) 3 Cadmio (Cd) 48 Potassio (K) 19 Stronzio (Sr) 38 Bario (Ba) 56 Calcio (Ca) 20 Sodio (Na) 11 Elio (He) 2 Idrogeno (H) 1 spettro di assorbimento del Carbonio spettro di emissione del Carbonio tratto da ( SistemaPeriodico/carbonioS.htm

17 Lo spettro dell H Fu proprio la ricerca di una legge matematica in grado di determinare i valori dei possibili salti energetici compiuti dagli elettroni che portò alla necessità della quantizzazione delle orbite e dell energia delle stesse. A questo scopo Bohr analizzò l atomo di idrogeno (H), che è il più semplice atomo esistente ed anche il più abbondante nell Universo. Esso è costituito da 1 solo elettrone che ruota attorno ad un nucleo dotato di un solo protone. Se si eccita del gas H (mediante una scintilla elettrica, in modo simile a come avviene in una lampada al neon), esso emette una serie di righe nel visibile che vengono registrate da uno spettrografo.

18 Le righe nel visibile dell H Esse sono 4: H α nel rosso: λ = 6563 Å (una curiosità: essa è la responsabile del colore rosso dominante nella cromosfera solare!) H β nel blu: λ = 4861 Å H γ (λ = 4341 Å) e H δ (λ = 4102 Å) nel violetto ne seguono poi altre, sempre più vicine le une alle altre e sempre più deboli, fino ad un limite, vicino al quale le righe sono così fitte che non si riesce più a distinguerle. Figura in alto a dx e quella sottostante a sn

19 Le serie di Balmer Nel 1885 il fisico svizzero Johann Jacob Balmer ( ) scoprì che le lunghezze d onda λ della sequenza di righe nel visibile emessa dall idrogeno (detta in sua onore serie di Balmer ) si potevano rappresentare con una semplice formula matematica: 1/λ = R (1/4 1/n²) in cui R è una costante numerica, detta costante di Rydberg, e n, detto numero quantico principale, è un numero intero che può assumere i valori da 3 in avanti, da cui consegue che i vari valori ottenibili tendono al termine R/4 all aumentare di n. (Assegnando ad n i valori 3,4,5 e 6 si ottengono le lunghezze d onda Hα, Hβ, Hγ e Hδ citate precedentemente) La determinazione delle lunghezze d onda della serie di Balmer, permise a un fisico svedese, Johannes Rydberg ( ), di ricavare in modo empirico il valore della costante R = 1,0974 x 10 7 m -1, che fu poi ottenuto matematicamente anche da Bohr, utilizzando altre costanti della fisica quantistica, a conferma della validità sperimentale e dell accuratezza dei calcoli del suo collega. Rydberg formulò inoltre il cosiddetto principio di ricombinazione secondo cui, se esistono più livelli energetici possibili per l elettrone ed esso, ritornando allo stato fondamentale, può saltare dal 3 livello al 2 e dal 2 al 1, dovrebbe essere possibile, almeno in alcuni casi, che salti direttamente dal 3 al 1. Secondo questa ipotesi, dovrebbe essere emesso un fotone di energia pari alla somma delle energie delle due transizioni. In analogia alla somma, se in uno spettro compaiono due righe di emissione, nello stesso spettro devono comparire anche le righe corrispondenti alla loro differenza.

20 Altre serie di righe dell H Nel 1890 Rydberg predisse che dovevano esistere altre serie di righe, oltre quella di Balmer. In effetti agli inizi del 900 altri studiosi trovarono ciò che Rydberg aveva previsto; in particolare il fisico americano Theodore Lyman ( ) tra il 1906 e il 1914 scoprì un altra serie di righe (serie di Lyman) in cui le righe si affollano sempre più fittamente verso un limite situato ad alti valori di frequenza nell ultravioletto, cioè a frequenze superiori a 749x Hz e lunghezze d onda comprese tra 912 e 1216 Å, i cui valori si ottengono da una formula simile a quella della serie di Balmer: 1/λ = R (1 1/n 2 ) [una curiosità: la riga Lyman α ( λ=1216 Å con n=2) è particolarmente predominante nel chiarore dell atmosfera esterna della Terra, come risulta dalle foto scattate dagli astronauti durante le loro missioni sulla Luna) ]. Più o meno negli stessi anni (1908), il fisico tedesco Friedrich Paschen ( ) determinò un altra serie di righe di emissione nell infrarosso le cui lunghezze d onda si possono ricavare da una formula simile a quelle delle altre due serie: 1/λ = R (1/9 1/n 2 ) Immagine tratta da:

21 Una serie molte serie Intorno al 1910 gli studi sulle emissioni dell atomo di idrogeno eccitato avevano portato a trovare 3 serie di linee di emissione: serie di Lymann nell UV 1/λ = R (1 1/n 2 ) serie di Balmer nel visibile 1/λ = R (1/4 1/n²) serie di Paschen nell IR 1/λ = R (1/9 1/n 2 ) Ad esse si aggiunsero poi altre due serie nell IR: quella di Brackett ( ) 1/λ = R (1/16 1/n 2 ) quella di Pfund 1/λ = R (1/25 1/n 2 ) N.B. 1 = 1² 4= 2² 9= 3² 16= 4² 25= 5² Conclusioni dal punto di vista fisico: l unico elettrone dell idrogeno può compiere diversi salti quantici e può arrivare ad orbite sempre più esterne rispetto al nucleo dal punto di vista matematico: tutte le formule si possono riassumere in un unico schema!

22 I livelli energetici Analisi energetica delle relazioni precedenti La lettera n che compare nelle formule precedenti corrisponde quindi al livello energetico delle orbite ( n=1 si indica lo stato fondamentale dell atomo, che corrisponde all elettrone posizionato nell orbita più vicina al nucleo) il limite di ionizzazione indica il valore energetico oltre il quale l elettrone viene strappato all atomo che, in seguito alla perdita dello stato neutro, si trasforma in ione. Ione H + Atomi più complessi, avendo un maggior numero di elettroni, hanno anche un maggior numero di stati energetici possibili e quindi anche di righe spettrali. Riguardo la forma delle orbite, o meglio dei livelli quantici, Bohr suppose che esse fossero ad energia costante, con valori quantizzati e di forma circolare e concentriche, ma su quest ultimo punto si sbagliava

23 Modello di Bohr - Sommerfeld Per poter far quadrare i conti, al modello originale di Bohr dovette essere applicata una generalizzazione aggiungendo orbite ellittiche (A. Sommerfeld, 1914). In questo modo la situazione diveniva sempre più complessa, ma più coerente con i fatti sperimentali osservati. Per atomi con più elettroni, essendo maggiore la forza attrattiva del nucleo, i diametri delle orbite tendono a restringersi. Poichè viene anche occupato un numero sempre maggiore di livelli energetici, le dimensioni di un atomo non sono direttamente proporzionali alla carica del nucleo, ma rimangono mediamente: r nucleo = m (ordine di grandezza) r atomo = m Arnold Sommerfeld ( ) Se nella tavola periodica ci si sposta dagli elementi del gruppo IA (metalli alcalini) al gruppo VIII (gas nobili) il raggio diminuisce progressivamente, mentre aumenta leggermente all interno dello stesso gruppo all aumentare del periodo.

24 Regole per il riempimento degli orbitali Principio di riempimento formulato dal fisico danese Niels Bohr ( ) nel 1920 circa Principio di esclusione formulato dal fisico tedesco Wolfgang Pauli ( ) nel 1925 Regola di Hund formulata dal fisico tedesco Friedrich Hund ( ) nel 1926

25 Principio di riempimento Gli elettroni tendono ad occupare per prime le orbite ad energia più bassa, quando le differenze di energia sono significative. Infatti le differenze d energia sono legate all ipotesi di Planck secondo cui l energia può variare solo per multipli interi di una quantità fondamentale (quantizzazione) : E= h x f con h= J*s. (Essendo h una quantità così piccola, è praticamente inosservabile a livello macroscopico!) Dalla legge precedente deriva che la frequenza delle righe di emissione in uno spettro è data da: f= ΔE/h per cui dipende dalla differenza tra le energie (energy gap) dei livelli tra cui avviene la transizione (quantic jump) dell elettrone quando torna nello stato di equilibrio. L ordine di riempimento diventa: 1s 2 2s 2 2p 6 3s 2 3p 6 4s 2 3d 10 4p 6 5s 2 4d 10 5p 6 6s 2 4f 14 5d 10 6p 6 7s 2 5f 14 6d 10

26 Principio di esclusione di Pauli In ogni orbitale possono stare al massimo 2 elettroni, purchè abbiano spin opposto L orbitale pertanto può essere o vuoto o contenere 1 o 2 elettroni Conclusione: 2 elettroni nello stesso livello (orbitale) condividono la stessa energia e possono farlo solo se sono complementari!!!!

27 Nei casi in cui gli orbitali hanno la stessa energia o quasi, vengono riempiti ciascuno con un elettrone, disposti a spin paralleli, (B,C,N) prima che inizi l accoppiamento secondo la legge di Pauli. Regola di Hund

28 Numeri quantici descrivono la disposizione degli elettroni negli orbitali n = numero quantico principale (1,2,3,4 /K,L,M,N, )) = energia dell elettrone = è legato al numero massimo di e - che possono essere contenuti: 2*n² = si divide in sottolivelli l = numero quantico secondario (va da 0 a n-1) = indica la forma dell orbitale l=0 1 orbitale s (sferico): contiene al max 2e - l =1 3 orbitali p (a lobo) : contiene al max 6e - l = 2 5 orbitali d (doppio lobo): contiene al max 10e - l = 3 7 orbitali f :contiene al max 14e - Esempio: Il livello N (n=4) 4 sottolivelli l=0 4s con 2 e - l=1 4p con 6 e - l=2 4d con 10 e - l=3 4f con 14 e- contiene in totale 32 e - (= 2 * 4²) Gli elettroni si simbolizzano con un numero n seguito da una lettera (s, p, d, f); ad esempio l elettrone 2s è un elettrone che sta nel 2 livello energetico e il cui orbitale è sferico. 7 tipi di orbitali f

29 i 5 orbitali d del sottolivello l=2 I livelli energetici 1,2 e 7 non possiedono orbitali di tipo d; mentre i livelli 3,4,5 e 6 sì. Ogni orbitale d (l=2) contiene 2 e - (principio di Pauli); poiché ne esistono 5 tipi diversi, in totale negli orbitali D vi sono al max 10 e-. Legge della minima Energia = ogni nuovo elettrone che si aggiunge all atomo, va ad occupare l orbitale a disposizione di minima energia. Per semplicità gli orbitali vengono schematizzati con un quadratino, dentro cui si possono collocare al massimo 2 e - (si rappresentano con una freccia orientata che sta ad indicare lo spin). Es: Orbitale s Orbitali p Orbitali d

30 Numeri quantici (segue) m = 3 numero quantico (magnetico) = dovuto alla rotazione dell e- intorno al nucleo = poiché l elettrone è una particella dotata di carica elettrica (negativa), quando si muove nell orbitale si può assimilare ad una corrente elettrica, per cui esso crea anche un campo magnetico (che interferisce con quello di tutti gli altri elettroni) = numero intero positivo, negativo o nullo. Ordine di riempimento dei livelli Spin = 4 numero quantico (rotazionale) = dovuto alla rotazione su se stesso = valori possibili: - ½ o ½ a seconda che il verso di rotazione sia orario o antiorario N.B. Per il principio di Pauli, 2 e - nel medesimo orbitale hanno spin opposti e si dice che sono appaiati o che costituiscono un doppietto. Due elettroni non possono avere tutti e 4 i numeri quantici uguali!

31 C o n fi g u r a zi o n i e l e tt r o n i c h e

32

33 Il legame tra fisica e chimica Scorrendo la disposizione degli elementi nella tavola periodica e connettendoli con il numero di elettroni presenti (numero atomico Z), si vede che le proprietà in base alla quale sono stati formati i periodi rispecchiano esattamente la struttura atomica! Ad esempio gli elementi del gruppo IA, con 1 e - esterno, sono i metalli alcalini (Li,K,Na,K,Rb, Cs, Fr). Tendono a perdere questo e - trasformandosi in cationi ioni+); sono monovalenti positivi; sono metalli molto attivi e perciò non si incontrano liberi in natura; formano sempre composti ionici, ossidi e Sali; i loro cloruri cristallizzano nel sistema cubico.

34 I gas nobili I cosiddetti gas nobili sono detti anche gas rari: Elio (He), neon (Ne), argon (Ar), kripton (Kr), xenon (Xe) e radon (Rn). Sono tutti presenti nell'atmosfera in piccole quantità (il più abbondante è l'argon con circa 1%). Questi elementi mostrano tutti un'eccezionale stabilità chimica e ciò fa sì che non abbiano tendenza a reagire e siano conosciuti pochissimi composti di cui essi entrino a far parte; i gas nobili infatti sono gli unici elementi che vengono ritrovati in natura sotto forma di atomi isolati mentre la gran parte della materia che ci circonda è costituita da molecole. Questo comportamento chimico viene solitamente indicato con il termine inerzia chimica. Ciò è dovuto alla loro particolare configurazione elettronica che presenta 8 elettroni nello strato più esterno (si vedano i numerini in alto a sinistra nella casella di ogni gas: il più in basso è proprio un 8) chiamata ottetto. L'ottetto è costituito da 2 elettroni nel sottolivello s e 6 nel sottolivello p (2 + 6 = 8) di ogni ultimo livello principale (nel Ne è il 2, nel Ar il 3 e così via) Tutti i gas nobili hanno questa configurazione elettronica esterna tranne l'elio che, avendo solamente 2 elettroni, li ha entrambi nel 1 livello e lo riempie completamente (configurazione stabile).

35 La regola dell ottetto Nel 1916 G.N. Lewis ( ) propose di rappresentare gli atomi con il simbolo di ciascun elemento circondato da un numero di puntini uguale al numero di elettroni nello strato più esterno. Tale rappresentazione degli elementi è chiamata struttura di Lewis o struttura a puntini. Esempi: gruppo I (H, Li, Na, K, Rb, Cs) hanno un solo elettrone più esterno, denominato elettrone di valenza, e quindi si rappresenta un solo puntino. gruppo II (Be, Mg, Ca, Sr, Ba) hanno due elettroni di valenza e quindi due puntini e così via, sino al gruppo VIII. Poiché soltanto i gas nobili posseggono strati esterni con 8 elettroni, tutti gli altri elementi tendono a raggiungere la configurazione dei gas nobili (che è stabile). Esempio di struttura a puntini dei primi 10 elementi (periodo 1 e 2): I II III IV V VI VII VIII H He: Li Be B C N O F Ne

36 Regola dell ottetto e la configurazione elettronica

37 Coerenza tra configurazione elettronica e comportamento chimico Il cloro (simbolo:cl; Z= 17) del gruppo VII ha 7 elettroni esterni (come il Fluoro, Bromo, Indio e Attinio), perciò, nelle reazioni con altri elementi, cercherà di acquistare 1 elettrone ed avere la stessa struttura elettronica del gas nobile più vicino (Argo), cioè con 8 elettroni. Se acquista 1 elettrone diventerà uno ione negativo Cl - ( ione cloruro) ed è differente dal cloro elemento. Nella formazione del cloruro di sodio (il comune sale da cucina), NaCl, il sodio Na (gruppo I) perde il suo elettrone più esterno e il cloro lo acquista In questo modo il sodio acquista la struttura del Neon, mentre il cloro acquista quella dell argo. Il trasferimento di 1 elettrone dal sodio al cloro produce i 2 ioni: Na + e Cl -, che si legano per effetto della forza coulombiana di attrazione fra cariche opposte!

38 Una rappresentazione completa

39 Legami chimici Ciò che fa legare tra loro i vari atomi degli elementi per formare le molecole è che tutti gli elementi tendono ad assumere le strutture elettroniche tipiche dei gas nobili Modalità: cessione, acquisto e messa in comune degli elettroni più esterni, denominati elettroni di valenza. I principali legami chimici fra gli atomi nascono in seguito alle tre operazioni legame ionico (è dovuto alla forza di attrazione elettrostatica che si stabilisce tra due ioni di carica opposta) legame covalente (si realizza mediante la condivisione di una o più coppie (o doppietti) di elettroni da parte di due atomi) legame metallico Tutti i legami chimici che si stabiliscono fra gli atomi sono dovuti a forze di attrazione di natura elettrostatica. Esempio di legame ionico: NaCl (cloruro di sodio), Il sodio perde il suo elettrone più esterno e il cloro lo acquista: Esempio di legame covalente tra atomi dello stesso elemento : e tra atomi diversi (dipolo elettrico) Esempio di legame metallico (insieme di ioni positivi immersi in un "mare di elettroni' relativamente liberi di muoversi (cioè delocalizzati)

40 Approfondimento: Terre rare Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica (lantanio, cerio, praseodimio, neodimio, promezio, samario, europio, gadolinio, terbio, disprosio, olmio, erbio, tallio, itterbio, lutezio) In realtà si tratta di metalli, e non sono effettivamente rari; però sono sparsi nel mondo. Una manciata di terriccio raccolta nel vostro cortile probabilmente ne contiene un po, magari poche parti per milione. La terra rara meno comune è quasi 200 volte più abbondante dell oro. Sono invece rari i giacimenti abbastanza grandi e concentrati da consentire l attività estrattiva. Samario (Z= 62) Scoperto nel 1847 e isolato nel 1875 Tra i suoi usi industriali: contribuisce a convertire il suono in elettricità nei pick-up magnetici delle chitarre elettriche ed è contenuto nelle barre di moderazione di alcuni reattori nucleari. Le prime terre rare sono state rinvenute nella gadolinite estratta da una miniera nel villaggio svedese di Ytterby. Tratto da: National Geographic Italia, 23 giugno 2011

41 Terre rare e tecnologia moderna L elenco di oggetti che contengono terre rare è quasi infinito. I magneti fabbricati con questi minerali sono molto più potenti di quelli convenzionali e pesano meno; questa è una delle ragioni per cui molti strumenti elettronici sono diventati tanto piccoli. il magnete di una grande turbina eolica può contenere 260 chili o più di neodimio (Z= 60). Nella batteria di una Toyota Prius ci sono circa 10 chili di lantanio (Z= 57) La marmitta catalitica di un auto contiene cerio (Z= 58) e lantanio Tellurio e indio sono cruciali per i pannelli fotovoltaici di nuova generazione, più leggeri e sottili di quelli tradizionali al silicio. Le forze armate hanno bisogno delle terre rare per i dispositivi che consentono la visione notturna e per armi come i missili Cruise

42 i fosfori degli schermi televisivi: il colore rosso viene da un elemento chiamato europio (Z= 63), il giallo e il verde dal terbio (Z= 65) la lampadina salva-energia illumina la stanza in virtù del rivestimento interno di lantanio, cerio, europio e terbio. Il personal computer è così sottile e leggero, grazie al neodimio (Z=60) per i magneti, il tantalio (Z= 73) per conservare energia, il disprosio (Z= 66) per l'hard disk le tonnellate di bit che state ricevendo le dovete soprattutto all'erbio (Z= 68) che accelera le comunicazioni via fibra ottica il touchscreen è reso possibile dall'indio (Z= 49), che è trasparente e, contemporaneamente, conduce l'elettricità l'afnio (Z= 72) per chip sempre più piccoli e il tantalio per immagazzinare l'energia

43 La distribuzione nel mondo

44 Terre rare ed economia mondiale Il disprosio, usato per gli hard disk dei computer, costa 467 dollari al chilo, contro i 14,93 di otto anni fa. In soli due mesi, l estate scorsa, il prezzo del cerio è aumentato di più del 450 per cento. probabilmente prima della fine del 2011 la domanda mondiale supererà l offerta. Secondo le previsioni, nel 2015 le industrie di tutto il mondo consumeranno circa 185 mila tonnellate di terre rare, con un aumento del 50 per cento rispetto al La Cina possiede il 48 per cento delle riserve mondiali, gli Stati Uniti il 13 per cento. Russia, Australia e Canada hanno giacimenti di una certa consistenza. Fino agli anni Ottanta la produzione di terre rare era appannaggio degli Stati Uniti, grazie soprattutto alla miniera di Mountain Pass che produceva 20 mila tonnellate l anno quando tutta la domanda mondiale era di 30 mila. Grazie ai finanziamenti statali, alla manodopera a basso costo e a normative ambientali permissive, se non inesistenti, le industrie cinesi hanno sbaragliato la concorrenza. il ruolo di nuova capitale mondiale delle terre rare è passato a Baotou, una città della Mongolia Interna (una regione autonoma della Cina). Nelle miniere di Baotou si trova circa l 80 per cento delle terre rare della Cina

45 Recupero terre rare Nel 2008 sono state contrabbandate fuori dal paese 20 mila tonnellate di terre rare, quasi un terzo del totale delle esportazioni di quell anno. Se avete uno smart phone o un televisore a schermo piatto, è possibile che contenga terre rare contrabbandate dal Sud della Cina. Oggi il mondo è alla disperata ricerca di nuove fonti di approvvigionamento; lo sviluppo delle miniere di terre rare negli Stati Uniti, in Australia, Russia e altri paesi potrebbe ridurre il contrabbando. Un'altra via per allentare la stretta sulle forniture di terre rare ci sarebbe: il riciclaggio dei materiali contenuti nei gadget usati. Ma, secondo i calcoli dell'onu, oggi solo l'1 per cento di questi elementi cruciali per la moderna tecnologia viene riciclato e riutilizzato.

46 Terre rare ed ambiente Spesso le miniere di terre rare contengono elementi radioattivi come l uranio e il torio. I giacimenti nei pressi di Baotou (Mongolia) producono ogni anno circa 10 milioni di tonnellate di acque di scolo, in gran parte acide o radioattive e quasi del tutto non trattate. Gli abitanti dei villaggi vicini a Baotou sarebbero stati trasferiti altrove perché gli scarichi delle miniere avrebbero contaminato acqua e raccolti

47 L Italia e le terre rare Nel Centro ricerche ENEA della Trisaia è stato realizzato un impianto pilota idrometallurgico per l applicazione delle tecniche di separazione dei metalli attraverso estrazione con solvente e cromatografia. L impianto è pensato per trattare e recuperare metalli dalle matrici più disparate sia solide che liquide, sia da minerali che da rifiuti o scarti industriali. Si propone dunque come banco di prova ideale per lo sviluppo dei processi di recupero (in scala banco e preindustriale) di tutti i metalli d interesse strategico.

48 Conclusioni Siamo partiti dai filosofi greci per arrivare a questioni attuali riguardanti l economia e l ambiente cavalcando il filo rosso dello sviluppo delle conoscenze sulla struttura della materia, che trova il suo camo d elezione nella Fisica. Tutto concorre alla conoscenza del mondo in cui viviamo, tuttavia la responsabilità della gestione della conoscenza spetta a ciascuno di noi in prima persona

49 MAIN LINKS (foto gallery IBM) (tavola periodica) (sito per elementi) (tavola periodica 3D) (elettrolisi- energia dall idrogeno) (spettro dell idrogeno) (raggio dell orbita secondo Bohr) (legame covalente) (distribuzione elementi) (terrre rare) (ricerche in Italia)

50 Grazie per l attenzione! Arrivederci alle prossime attività! Salto Quantico Ass.ne culturale per la divulgazione scientifica Sito: saltoquantico@altervista.org Segreteria:

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

MODELLI ATOMICI. Modello Atomico di Dalton

MODELLI ATOMICI. Modello Atomico di Dalton MODELLI ATOMICI Gli atomi sono i piccoli mattoni che compongono la materia. Circa 2500 anni fa, il filosofo DEMOCRITO credeva che tutta la materia fosse costituita da piccole particelle che chiamò atomi.

Dettagli

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA Poiché è impossibile contare o pesare gli atomi o le molecole che formano una qualsiasi sostanza chimica, si ricorre alla grandezza detta quantità

Dettagli

Com è fatto l atomo ATOMO. UNA VOLTA si pensava che l atomo fosse indivisibile. OGGI si pensa che l atomo è costituito da tre particelle

Com è fatto l atomo ATOMO. UNA VOLTA si pensava che l atomo fosse indivisibile. OGGI si pensa che l atomo è costituito da tre particelle STRUTTURA ATOMO Com è fatto l atomo ATOMO UNA VOLTA si pensava che l atomo fosse indivisibile OGGI si pensa che l atomo è costituito da tre particelle PROTONI particelle con carica elettrica positiva e

Dettagli

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme Da Newton a Planck Meccanica classica (Newton): insieme La struttura dell atomo di leggi che spiegano il mondo fisico fino alla fine del XIX secolo Prof.ssa Silvia Recchia Quantomeccanica (Planck): insieme

Dettagli

Struttura Elettronica degli Atomi

Struttura Elettronica degli Atomi Prof. A. Martinelli Struttura Elettronica degli Atomi Dipartimento di Farmacia 1 La Natura ondulatoria della luce - La luce visibile è una piccola parte dello spettro delle onde elettromagnetiche. 1 La

Dettagli

Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE

Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE Le proprietà degli elementi mostrano delle tendenze che possono essere predette usando il sistema periodico ed essere spiegate e comprese analizzando la

Dettagli

Gli orbitali: modello atomico probabilistico

Gli orbitali: modello atomico probabilistico 1 Approfondimento 2.1 Gli orbitali: modello atomico probabilistico Modello atomico planetario (o a gusci): gli elettroni ruotano intorno al nucleo percorrendo orbite prefissate. Il modello atomico planetario

Dettagli

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari.

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari. Spettrofotometria. Con questo termine si intende l utilizzo della luce nella misura delle concentrazioni chimiche. Per affrontare questo argomento dovremo conoscere: Natura e proprietà della luce. Cosa

Dettagli

IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA

IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA Prof. Paolo ZAZZINI Ing. Nicola SIMIONATO COME FUNZIONA UNA CELLA FOTOVOLTAICA EFFETTO FOTOVOLTAICO: Un flusso luminoso che incide su un materiale semiconduttore opportunamente

Dettagli

IL MODELLO ATOMICO DI BOHR

IL MODELLO ATOMICO DI BOHR IL MODELLO ATOMICO DI BOHR LA LUCE Un valido contributo alla comprensione della struttura dell atomo venne dato dallo studio delle radiazioni luminose emesse dagli atomi opportunamente sollecitati. Lo

Dettagli

Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare. Metodo dell abbondanza isotopica. Misure di massa esatta

Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare. Metodo dell abbondanza isotopica. Misure di massa esatta Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare Metodo dell abbondanza isotopica Misure di massa esatta PREMESSA: ISOTOPI PICCHI ISOTOPICI Il picco dello ione molecolare è spesso accompagnato

Dettagli

Tabella periodica degli elementi

Tabella periodica degli elementi Tabella periodica degli elementi Perchè ha questa forma? Ovvero, esiste una regola per l ordinamento dei singoli atomi? Le proprietà dei materiali hanno una relazione con la tabella? L applicazione dei

Dettagli

INDIRIZZO TECNOLOGICO CLASSE A033 n. 2

INDIRIZZO TECNOLOGICO CLASSE A033 n. 2 INDIRIZZO TECNOLOGICO CLASSE A033 n. 2 1) La tensione di rete domestica è in Italia di 230 V. In una stanza è accesa una lampada di 100W, in un altra stanza una lampada di 200W. L intensità di corrente

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

Trasformazioni materia

Trasformazioni materia REAZIONI CHIMICHE Trasformazioni materia Trasformazioni fisiche (reversibili) Trasformazioni chimiche (irreversibili) È una trasformazione che non produce nuove sostanze È una trasformazione che produce

Dettagli

I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE

I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE Nell ultima notte di osservazione abbiamo visto bellissime immagini della Galassia, delle sue stelle e delle nubi di gas che la compongono.

Dettagli

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche Tesina di scienze L Elettricità Le forze elettriche In natura esistono due forme di elettricità: quella negativa e quella positiva. Queste due energie si attraggono fra loro, mentre gli stessi tipi di

Dettagli

13 La temperatura - 8. Il gas perfetto

13 La temperatura - 8. Il gas perfetto La mole e l equazione del gas perfetto Tutto ciò che vediamo intorno a noi è composto di piccolissimi grani, che chiamiamo «molecole». Per esempio, il ghiaccio, l acqua liquida e il vapore acqueo sono

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

materia atomi miscugli omogenei e eterogenei sostanze elementari composti

materia atomi miscugli omogenei e eterogenei sostanze elementari composti Elementi e Composti materia miscugli omogenei e eterogenei sostanze elementari composti atomi Gli atomi sono, per convenzione, le unità costituenti le sostanze Le sostanze possono essere costituite da

Dettagli

La corrente elettrica

La corrente elettrica PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Fondo Sociale Europeo "Competenze per lo Sviluppo" Obiettivo C-Azione C1: Dall esperienza alla legge: la Fisica in Laboratorio La corrente elettrica Sommario 1) Corrente elettrica

Dettagli

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono

Dettagli

LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA

LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Chimica CORSO DI: LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA Docente: Dr. Alessandro Caselli

Dettagli

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede Iniziamo il percorso chiedendo a un bambino di consegnarci alcune cose: una gomma, una penna, un capello. Domandiamo a un altro di consegnarci una gioia, una

Dettagli

Il magnetismo nella materia

Il magnetismo nella materia Le orbite degli elettroni in atomo di idrogeno Forma spaziale degli Orbitali elettronici di atomo di idrogeno Un solido Il magnetismo nella materia ferrimagnetismo Dr. Daniele Di Gioacchino Istituto Nazionale

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di

Dettagli

Capitolo 7 Le particelle dell atomo

Capitolo 7 Le particelle dell atomo Capitolo 7 Le particelle dell atomo 1. La natura elettrica della materia 2. La scoperta delle proprietà elettriche 3. Le particelle fondamentali dell atomo 4. La scoperta dell elettrone 5. L esperimento

Dettagli

PARTICELLE SUBATOMICHE

PARTICELLE SUBATOMICHE MODELLI ATOMICI Il cammino per arrivare alla moderna teoria atomica è stato lungo e complesso: ogni nuova scoperta faceva venire alla luce anche nuovi problemi, che dovevano essere affrontati e risolti;

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare.

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare. TECNICHE LITOGRAFICHE La litografia è un processo basilare nella realizzazione di circuiti integrati,esso consiste nel depositare un materiale detto resist sul wafer da processare che una volta esposto

Dettagli

La Vita è una Reazione Chimica

La Vita è una Reazione Chimica La Vita è una Reazione Chimica Acqua Oro Zucchero Il numero atomico, il numero di massa e gli isotopi numero atomico (Z) = numero di protoni nel nucleo numero di massa (A) = numero di protoni + numero

Dettagli

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica) Acidi e basi Per capire che cosa sono un acido e una base dal punto di vista chimico, bisogna riferirsi ad alcune proprietà chimiche dell'acqua. L'acqua, sia solida (ghiaccio), liquida o gassosa (vapore

Dettagli

La radioattività e la datazione al radio-carbonio

La radioattività e la datazione al radio-carbonio 1 Espansione 2.2 La radioattività e la datazione al radio-carbonio Henry Becquerel. I coniugi Pierre e Marie Curie. La radioattività La radioattività è un fenomeno naturale provocato dai nuclei atomici

Dettagli

CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE. un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine di formare un maggior

CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE. un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine di formare un maggior CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE L ibridizzazione o ibridazione è una ricombinazione dei propri orbitali atomici che un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine

Dettagli

I TEST DI CHIMICA - INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE AA 04/05

I TEST DI CHIMICA - INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE AA 04/05 I TEST DI CHIMICA - INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE AA 04/05 COGNOME E NOME: 1. Br 1 si è trasformato in Br +3 in una reazione in cui lo ione bromuro: A) ha acquistato 3 elettroni B) ha ceduto 4 elettroni

Dettagli

LEZIONE 1. Materia: Proprietà e Misura

LEZIONE 1. Materia: Proprietà e Misura LEZIONE 1 Materia: Proprietà e Misura MISCELE, COMPOSTI, ELEMENTI SOSTANZE PURE E MISCUGLI La materia può essere suddivisa in sostanze pure e miscugli. Un sistema è puro solo se è formato da una singola

Dettagli

Elettricità e magnetismo

Elettricità e magnetismo E1 Cos'è l'elettricità La carica elettrica è una proprietà delle particelle elementari (protoni e elettroni) che formano l'atomo. I protoni hanno carica elettrica positiva. Gli elettroni hanno carica elettrica

Dettagli

Inizia presentazione

Inizia presentazione Inizia presentazione Che si misura in ampère può essere generata In simboli A da pile dal movimento di spire conduttrici all interno di campi magnetici come per esempio nelle dinamo e negli alternatori

Dettagli

1. LE GRANDEZZE FISICHE

1. LE GRANDEZZE FISICHE 1. LE GRANDEZZE FISICHE La fisica (dal greco physis, natura ) è una scienza che ha come scopo guardare, descrivere e tentare di comprendere il mondo che ci circonda. La fisica si propone di descrivere

Dettagli

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia.

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. G. Digilio - principi_v10 versione 6.0 LA SPETTROSCOPIA Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. La Spettroscopia di risonanza magnetica

Dettagli

I semiconduttori Semiconduttori intrinseci

I semiconduttori Semiconduttori intrinseci I semiconduttori Semiconduttori intrinseci I semiconduttori naturali usati per la produzione di dispositivi elettronici sono stati per molti anni il silicio e il germanio. Il germanio è andato, con il

Dettagli

Generatore radiologico

Generatore radiologico Generatore radiologico Radiazioni artificiali alimentazione: corrente elettrica www.med.unipg.it/ac/rad/ www.etsrm.it oscar fiorucci. laurea.tecn.radiol@ospedale.perugia.it Impianto radiologico trasformatore

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono LA MATERIA 1 MATERIA PROPRIETÀ (caratteristiche) COMPOSIZIONE (struttura) FENOMENI (trasformazioni) Stati di aggregazione Solido Liquido Aeriforme Atomi che la compongono CHIMICI Dopo la trasformazione

Dettagli

Corso di Chimica e Stechiometria per il corso di laurea in SCIENZE AMBIENTALI

Corso di Chimica e Stechiometria per il corso di laurea in SCIENZE AMBIENTALI Corso di Chimica e Stechiometria per il corso di laurea in SCIENZE AMBIENTALI Dott.ssa DANIELA DE VITA Orario ricevimento (previo appuntamento):lunedì 17.30-18.30 E-mail danidvd@hotmail.it daniela.devita@uniroma1.it

Dettagli

L ATOMO. Risponde (o almeno ci prova)

L ATOMO. Risponde (o almeno ci prova) L ATOMO Di cosa sono fatte le cose? Come si è arrivati a capire gli atomi? Com è fatto un atomo? Quanto è grande un atomo? Che atomi esistono in natura? Perché esistono gli atomi? Risponde (o almeno ci

Dettagli

SCALA DEI PESI ATOMICI RELATIVI E MEDI

SCALA DEI PESI ATOMICI RELATIVI E MEDI SCALA DEI PESI ATOMICI RELATIVI E MEDI La massa dei singoli atomi ha un ordine di grandezza compreso tra 10-22 e 10-24 g. Per evitare di utilizzare numeri così piccoli, essa è espressa relativamente a

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm posto in un tubo Campione sciolto in un solvente (deuterato) e di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm o spettrometro NMR è formato da alcuni mponenti fondamentali: un magnete,

Dettagli

Corrente elettrica. Esempio LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA. Cos è la corrente elettrica? Definizione di intensità di corrente elettrica

Corrente elettrica. Esempio LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA. Cos è la corrente elettrica? Definizione di intensità di corrente elettrica Corrente elettrica LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA Cos è la corrente elettrica? La corrente elettrica è un flusso di elettroni che si spostano dentro un conduttore dal polo negativo verso il polo positivo

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.

Dettagli

Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli

Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli la composizione e quindi le proprietà intensive sono le stesse in ogni parte del sistema La composizione e le proprietà intensive variano da una

Dettagli

ELEMENTI DI DI OTTICA E FISICA NUCLEARE INSEGNAMENTO COMPLEMENTARE (9 CFU) PER:

ELEMENTI DI DI OTTICA E FISICA NUCLEARE INSEGNAMENTO COMPLEMENTARE (9 CFU) PER: ELEMENTI DI DI OTTICA E FISICA NUCLEARE INSEGNAMENTO COMPLEMENTARE (9 CFU) PER: CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI E DEI SUPPORTI DELLA

Dettagli

LE RADIAZIONI. E = h. in cui è la frequenza ed h una costante, detta costante di Plank.

LE RADIAZIONI. E = h. in cui è la frequenza ed h una costante, detta costante di Plank. LE RADIAZIONI Nel campo specifico di nostro interesse la radiazione è un flusso di energia elettromagnetica o di particelle, generato da processi fisici che si producono nell atomo o nel nucleo atomico.

Dettagli

È importante quindi conoscere le proprietà chimiche dell acqua. Le reazioni acido base sono particolari esempi di equilibrio chimico in fase acquosa

È importante quindi conoscere le proprietà chimiche dell acqua. Le reazioni acido base sono particolari esempi di equilibrio chimico in fase acquosa Premessa Le nozioni di acido e di base non sono concetti assoluti ma sono relativi al mezzo in cui tale sostanze sono sciolte. L acqua è il solvente per eccellenza, scelto per studiare le caratteristiche

Dettagli

RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI. Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse:

RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI. Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse: RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse: -Fluenza di particelle -Fluenza di energia -Informazioni

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

Esercizi su elettrostatica, magnetismo, circuiti elettrici, interferenza e diffrazione

Esercizi su elettrostatica, magnetismo, circuiti elettrici, interferenza e diffrazione Esercizi su elettrostatica, magnetismo, circuiti elettrici, interferenza e diffrazione 1. L elettrone ha una massa di 9.1 10-31 kg ed una carica elettrica di -1.6 10-19 C. Ricordando che la forza gravitazionale

Dettagli

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni)

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni) CHIMICA SCIENZA SPERIMENTALE: cioè si basa sul metodo sperimentale (Galileo è il precursore). Osservazione dei fenomeni (raccolta e interpretazioni dati) Formulazione ipotesi Verifica sperimentale (eventualmente

Dettagli

Energia potenziale elettrica

Energia potenziale elettrica Energia potenziale elettrica Simone Alghisi Liceo Scientifico Luzzago Novembre 2013 Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 1 / 14 Ripasso Quando spingiamo

Dettagli

Capitolo 4 Le spettroscopie. 1. Lo spettro elettromagnetico

Capitolo 4 Le spettroscopie. 1. Lo spettro elettromagnetico Capitolo 4 Le spettroscopie 1. Lo spettro elettromagnetico 2) Tipi di spettroscopia Emissione: transizione da livello superiore a livello inferiore Assorbimento: contrario 2.1 Spettroscopie rotazionali,

Dettagli

May 5, 2013. Fisica Quantistica. Monica Sambo. Sommario

May 5, 2013. Fisica Quantistica. Monica Sambo. Sommario May 5, 2013 Bohr, Born,, Dirac e Pauli accettano in modo incondizionato la nuova fisica Einstein, De, e pur fornendo importanti contributi alla nuova teoria cercano di ottenere una descrizione CAUSALE

Dettagli

Elettrostatica dei mezzi materiali

Elettrostatica dei mezzi materiali Elettrostatica dei mezzi materiali Nel caso dei conduttori si è visto che: Il campo elettrico farà muovere le cariche all interno del conduttore in modo tale che: Tutte le cariche sono sulla superficie

Dettagli

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Il fotone Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Interpretazione di Einstein dell effetto fotoelettrico Esistono «particelle»* di luce: i fotoni! La luce è composta da quantità indivisibili di energia

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Lezione 18. Magnetismo WWW.SLIDETUBE.IT

Lezione 18. Magnetismo WWW.SLIDETUBE.IT Lezione 18 Magnetismo Cenni di magnetismo Già a Talete (600 a.c.) era noto che la magnetitite ed alcune altre pietre naturali (minerali di ferro, trovati a Magnesia in Asia Minore) avevano la proprietà

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

1-LA FISICA DEI CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI.

1-LA FISICA DEI CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI. 1-LA FISICA DEI CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI. Tutti i fenomeni elettrici e magnetici hanno origine da cariche elettriche. Per comprendere a fondo la definizione di carica elettrica occorre risalire alla

Dettagli

19 Il campo elettrico - 3. Le linee del campo elettrico

19 Il campo elettrico - 3. Le linee del campo elettrico Moto di una carica in un campo elettrico uniforme Il moto di una particella carica in un campo elettrico è in generale molto complesso; il problema risulta più semplice se il campo elettrico è uniforme,

Dettagli

Il campionamento. La digitalizzazione. Teoria e pratica. La rappresentazione digitale delle immagini. La rappresentazione digitale delle immagini

Il campionamento. La digitalizzazione. Teoria e pratica. La rappresentazione digitale delle immagini. La rappresentazione digitale delle immagini ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DELLE IMMAGINI Teoria e pratica La digitalizzazione La digitalizzazione di oggetti legati a fenomeni di tipo analogico, avviene attraverso due parametri fondamentali: Il numero

Dettagli

RIDUZIONE DELLE CLOROAMMINE IN PISCINA TRAMITE RAGGI ULTRAVIOLETTI

RIDUZIONE DELLE CLOROAMMINE IN PISCINA TRAMITE RAGGI ULTRAVIOLETTI RIDUZIONE DELLE CLOROAMMINE IN PISCINA TRAMITE RAGGI ULTRAVIOLETTI Autore: Andrea Peluso INTRODUZIONE: La riduzione delle cloroammine in piscina tramite l utilizzo di raggi ultravioletti è una pratica

Dettagli

LA STRUTTURA DELL ATOMO 4.A PRE-REQUISITI 4.B PRE-TEST 4.6 ENERGIE DI IONIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE DEGLI ELETTRONI 4.C OBIETTIVI

LA STRUTTURA DELL ATOMO 4.A PRE-REQUISITI 4.B PRE-TEST 4.6 ENERGIE DI IONIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE DEGLI ELETTRONI 4.C OBIETTIVI LA STRUTTURA DELL ATOMO 4.A PRE-REQUISITI 4.B PRE-TEST 4.C OBIETTIVI 4.1 UNO SGUARDO ALLA STORIA 4.2 L ATOMO DI BOHR (1913) 4.5.2 PRINCIPIO DELLA MASSIMA MOLTEPLICITA (REGOLA DI HUND) 4.5.3 ESERCIZI SVOLTI

Dettagli

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione Abbiamo visto che i composti organici e le loro reazioni possono essere suddivisi in categorie omogenee. Per ottenere la massima razionalizzazione

Dettagli

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI.

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI. Teoria del colore La teoria dei colori Gli oggetti e gli ambienti che ci circondano sono in gran parte colorati. Ciò dipende dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Tipi di reazioni. Reazioni chimiche. Di dissociazione. Di sintesi. Di semplice scambio. Di doppio scambio. Reazioni complesse

Tipi di reazioni. Reazioni chimiche. Di dissociazione. Di sintesi. Di semplice scambio. Di doppio scambio. Reazioni complesse Tipi di reazioni Le reazioni chimiche vengono tradizionalmente classificate a seconda del tipo di trasformazione subita dai reagenti: Reazioni chimiche possono essere Di dissociazione Una sostanza subisce

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione

Dettagli

Termodinamica: legge zero e temperatura

Termodinamica: legge zero e temperatura Termodinamica: legge zero e temperatura Affrontiamo ora lo studio della termodinamica che prende in esame l analisi dell energia termica dei sistemi e di come tale energia possa essere scambiata, assorbita

Dettagli

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi 1 Forza Si definisce forza una qualunque causa esterna che produce una variazione dello stato

Dettagli

Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola.

Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola. Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola. La formula empirica e una formula in cui il rappporto tra gli atomi e il piu semplice possibil Acqua Ammoniaca

Dettagli

MODELLI ATOMICI. Dai primi modelli alla teoria moderna

MODELLI ATOMICI. Dai primi modelli alla teoria moderna MODELLI ATOMICI Dai primi modelli alla teoria moderna Se numerose evidenze sperimentali avevano permesso di trovare l'esistenza delle particelle subatomiche, le loro dimensioni, così infinitamente piccole,

Dettagli

Capitolo 7. Le soluzioni

Capitolo 7. Le soluzioni Capitolo 7 Le soluzioni Come visto prima, mescolando tra loro sostanze pure esse danno origine a miscele di sostanze o semplicemente miscele. Una miscela può essere omogenea ( detta anche soluzione) o

Dettagli

Poniamo il carbonio al centro, tre idrogeni sono legati al carbonio direttamente e uno attraverso l ossigeno

Poniamo il carbonio al centro, tre idrogeni sono legati al carbonio direttamente e uno attraverso l ossigeno Strutture di Lewis E un metodo semplice per ottenere le formule di struttura di composti covalenti nota la formula molecolare, la configurazione elettronica del livello di valenza degli atomi e la connettività

Dettagli

FISICA E LABORATORIO

FISICA E LABORATORIO Programma di FISICA E LABORATORIO Anno Scolastico 2014-2015 Classe V P indirizzo OTTICO Docente Giuseppe CORSINO Programma di FISICA E LABORATORIO Anno Scolastico 2013-2014 Classe V P indirizzo OTTICO

Dettagli

LE PARTICELLE ELEMENTARI: loro scoperta

LE PARTICELLE ELEMENTARI: loro scoperta LE PARTICELLE ELEMENTARI: loro scoperta Atomo: composto da particelle elementari più piccole (protoni, neutroni, elettroni) Atomi di elementi diversi contengono le STESSE particelle, ma in numero diverso

Dettagli

La sicurezza dell LHC Il Large Hadron Collider (LHC) può raggiungere un energia che nessun altro acceleratore di particelle ha mai ottenuto finora,

La sicurezza dell LHC Il Large Hadron Collider (LHC) può raggiungere un energia che nessun altro acceleratore di particelle ha mai ottenuto finora, La sicurezza dell LHC Il Large Hadron Collider (LHC) può raggiungere un energia che nessun altro acceleratore di particelle ha mai ottenuto finora, ma la natura produce di continuo energie superiori nelle

Dettagli

LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE

LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE GRAVIMETRIA LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE r La legge di gravitazione universale, formulata da Isaac Newton nel 1666 e pubblicata nel 1684, afferma che l'attrazione gravitazionale tra due corpi è

Dettagli

Q 1 = +3 10-5 C carica numero 1 Q 2 = +4 10-5 C carica numero 2 forza esercitata tra le cariche distanza tra le cariche, incognita

Q 1 = +3 10-5 C carica numero 1 Q 2 = +4 10-5 C carica numero 2 forza esercitata tra le cariche distanza tra le cariche, incognita Problema n 1 A quale distanza, una dall'altra bisogna porre nel vuoto due cariche (Q 1 =3 10-5 C e Q 2 =4 10-5 C) perché esse esercitino una sull'altra la forza di 200 N? Q 1 = +3 10-5 C carica numero

Dettagli

Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti.

Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti. Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti. Solvente (componente presente in maggior quantità) SOLUZIONE Soluti

Dettagli

Corrispondenze e funzioni

Corrispondenze e funzioni Corrispondenze e funzioni L attività fondamentale della mente umana consiste nello stabilire corrispondenze e relazioni tra oggetti; è anche per questo motivo che il concetto di corrispondenza è uno dei

Dettagli

1. Un elemento Ä formato da particelle indivisibili chiamate atomi. 2. Gli atomi di uno specifico elemento hanno proprietå identiche. 3.

1. Un elemento Ä formato da particelle indivisibili chiamate atomi. 2. Gli atomi di uno specifico elemento hanno proprietå identiche. 3. Atomi e molecole Ipotesi di Dalton (primi dell 800) 1. Un elemento Ä formato da particelle indivisibili chiamate atomi. 2. Gli atomi di uno specifico elemento hanno proprietå identiche. 3. Gli atomi dei

Dettagli

ENERGIA SOLARE: Centrali fotovoltaiche e termosolari. Istituto Paritario Scuole Pie Napoletane - Anno Scolastico 2012-13 -

ENERGIA SOLARE: Centrali fotovoltaiche e termosolari. Istituto Paritario Scuole Pie Napoletane - Anno Scolastico 2012-13 - ENERGIA SOLARE: Centrali fotovoltaiche e termosolari L A V E R A N A T U R A D E L L A L U C E La luce, sia naturale sia artificiale, è una forma di energia fondamentale per la nostra esistenza e per quella

Dettagli

Cosa misura il ph: la concentrazione di ioni H +, che si scrive [H + ]. La definizione di ph è: ph = -log 10 [H + ]

Cosa misura il ph: la concentrazione di ioni H +, che si scrive [H + ]. La definizione di ph è: ph = -log 10 [H + ] La molecola d acqua è un dipolo perché l atomo di ossigeno è molto elettronegativo ed attira più vicini a sé gli elettroni di legame. Questo, unito alla forma della molecola, produce un accumulo di carica

Dettagli

La chimica e il metodo scientifico. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

La chimica e il metodo scientifico. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti La chimica e il metodo scientifico Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti INTRODUZIONE (I) VIDEO INTRODUZIONE (II) VIDEO INTRODUZIONE (III) Fino alla fine del settecento, la manipolazione dei metalli, degli

Dettagli

Polimeri semiconduttori negli OLED

Polimeri semiconduttori negli OLED Polimeri semiconduttori negli OLED Nella figura viene mostrato uno schema di funzionamento di un Organic Light Emitting Diode (OLED). Il catodo e formato da un elettrodo di Alluminio (Magnesio o Calcio)

Dettagli

Grandezze fisiche e loro misura

Grandezze fisiche e loro misura Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e caratterizzati da entità o grandezze misurabili.

Dettagli