Attività dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro

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1 Attività dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Anno 2013 Nella Regione Umbria la programmazione delle attività di prevenzione negli ambienti di lavoro con l individuazione delle priorità di intervento e la promozione dell integrazione con gli enti istituzionali e sociali di riferimento nel settore è attribuita al Servizio Prevenzione, Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Direzione Regionale Salute, Coesione Sociale e Società della Conoscenza. Le strutture territoriali operative con funzioni di controllo, vigilanza in tema di sicurezza negli luoghi di lavoro e di promozione della salute nell ambiente di lavoro sono i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) istituiti presso i Dipartimenti di Prevenzione di ciascuna delle 2 Aziende USL (AUSL). Tali Servizi realizzano la copertura di circa imprese nel settore industria e servizi e circa imprese nel settore agricoltura. I dati relativi all assetto organizzativo dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro delle quattro ASL dell Umbria evidenziano che gli operatori dei Servizi PSAL al 2013 sono 82 (oltre il 68 % sono tecnici della prevenzione); la maggior parte del personale ha la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria. L attività dei Servizi PSAL della regione Umbria nell ultimo triennio è stata orientata al perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa di riferimento nazionale e regionale, ovvero: - Piano Sanitario Regionale che ha delineato le linee strategiche su cui concentrare le azioni dei Servizi PSAL; - D.P.C.M Patto per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che ha imposto alla regione il potenziamento dell attività di vigilanza attraverso un piano straordinario di vigilanza al fine di raggiungere standard di vigilanza minimi; - Piani di intervento nazionali in settori produttivi a rischio, come il Piano Nazionale Edilizia e il Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura (DGR n. 412/2010); - Piano Regionale di Prevenzione 2013 (DGR n.506/2013), che prevede 4 progetti di intervento nell ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel corso del 2013 sono stati effettuati sopralluoghi, controllando 3255 aziende, il 7,9% delle aziende con dipendenti presenti sul territorio regionale (la percentuale è ottenuta rapportando il numero di aziende ispezionate alle aziende con dipendenti presenti nel territorio di competenza, estratte dall ultima banca dati dei Flussi informativi INAIL -Regioni)(tabella 2). Tabella 2 Sintesi dell attività svolta dai Servizi PSAL. Anno 2013

2 2013 N. sopralluoghi eseguiti N. aziende con dipendenti + lavoratori autonomi oggetto di ispezione N. di violazioni rilevate 477 N. complessivo di cantieri edili ispezionati 1489 N. di cantieri edili non a norma 147 N. inchieste infortuni concluse 259 N. inchieste malattie professionali concluse 284 N. aziende in cui è stato controllato il protocollo di sorveglianza sanitaria e/o le 274 cartelle sanitarie N. ore di formazione 362 N. persone formate 673 Si fa presente che il Patto per la salute nei luoghi di lavoro prevede che ciascuna regione raggiunga il 5% delle aziende con dipendenti del territorio, standard che è uno dei Livelli Essenziali di Assistenza per la prevenzione nei luoghi di lavoro. La Regione Umbria si colloca rispetto alle altre Regioni ai primi posti della graduatoria rispetto a tale indicatore. % di aziende ispezionate in Umbria LEA 5% 2

3 Percentuale di aziende con dipendenti ispezionate dalle regioni

4 Vigilanza in edilizia Il Piano Nazionale Edilizia prevedeva l ispezione di 1082 aziende ogni anno o se possibile il mantenimento dei livelli erogati nel In Umbria sono stati sempre garantiti eccezionali livelli di vigilanza nello specifico settore dell edilizia, sia per l elevata incidenza di infortuni e malattie professionali sia per la diffusione di queste attività in questa regione anche in conseguenza della ricostruzione post terremoto. Pertanto nonostante la pianificazione di una riduzione delle attività in questo settore a fronte di un incremento di altre attività, come quelle di igiene industriale, nel corso del 2013 i livelli si sono mantenuti comunque elevati: sono state infatti ispezionate aziende edili e cantieri, con un rapporto fra quelli ispezionati e quelli notificati del 22,4%. Anche in questo caso i dati nazionali dimostrano che l Umbria si colloca fra le regioni con maggior percentuale di cantieri ispezionati rispetto a quelli di cui è pervenuta al Servizio la notifica di apertura. N di cantieri ispezionati in Umbria % % di cantieri ispezionati sui notificati, % 52% 50% 45% 40% 30% 28% 36% 34% 31% 32% 35% 30% 33% 30% 31% 13% 18% 13% 18% 9% 9% 8% 8% 16% 11% 18% 13% 12% 16% 0% Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna F.V. Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte P. Bolzano P. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria V. D'Aosta Veneto ITALIA

5 Nel cantieri sono risultati non a norma pari a circa il dei cantieri ispezionati. Tale percentuale ha subito nel corso degli ultimi 10 anni un decremento a testimonianza del miglioramento dei livelli di sicurezza dei cantieri, nonostante ancora ci sia margine per migliorare le condizioni di sicurezza. L 84% dei verbali e quindi delle sanzioni comminate in edilizia sono a carico delle imprese, solo il 16% a carico di committenti, responsabili dei lavori o coordinatori per la sicurezza. Distribuzione delle sanzioni in edilizia anno 2013 Vigilanza in agricoltura Il Piano Nazionale Agricoltura e Silvicoltura prevedeva un notevole incremento delle attività di vigilanza in edilizia, per arrivare nel triennio ad ispezionare aziende sul territorio nazionale. In Umbria, attraverso il progetto Agricoltura più sicura del Piano Regionale della Prevenzione sono stati stabiliti gli obiettivi di prevenzione e di vigilanza in questo specifico settore; il progetto è proseguito anche nel Per quanto riguarda la vigilanza in senso stretto nel 2013 sono state ispezionate 284 aziende utilizzando una scheda di sopralluogo uniforme sul territorio regionale; il rapporto fra le aziende ispezionate e quelle presenti sul territorio evidenzia come l Umbria sia fra le regioni che hanno dedicato particolare attenzione a questo settore che come noto è particolarmente a rischio di infortuni gravi e mortali. 5

6 N di aziende agricole ispezionate in Umbria % di aziende agricole ispezionate nel 2011 sul totale delle aziende censite da ISTAT (censimento 2010) 6

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