- 1 - L ottica geometrica studia il comportamento dei raggi luminosi. Le leggi che governano il comportamento dei raggi sono 5:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "- 1 - L ottica geometrica studia il comportamento dei raggi luminosi. Le leggi che governano il comportamento dei raggi sono 5:"

Transcript

1 - 1-1 CAPITOLO I I questo capitolo cerchiamo di riassumere molto brevemete i pricipali cocetti di ottica geometrica che sarao ecessari el prosieguo di questa dispesa. 1.1 Leggi dell ottica geometrica L ottica geometrica studia il comportameto dei raggi lumiosi. Le leggi che goverao il comportameto dei raggi soo 5: 1. La luce si propaga i modo rettilieo i u mezzo omogeeo; 2. I raggi lumiosi soo tra loro idipedeti; 3. Legge della riflessioe; 4. Legge della rifrazioe; 5. Ivertibilità dei raggi lumiosi Legge della riflessioe e della rifrazioe I raggi riflessi giaccioo sul piao di icideza e l agolo di riflessioe r è uguale all agolo di icideza i. Si veda la Fig i r t Fig. 1.1 I raggi icidete, riflesso e rifratto el puto che separa due superfici di idice di rifrazioe ed. I raggi rifratti giaccioo ach essi sul piao di icideza e vale la legge di Sell: si i si t ' = (1.1) Il cammio ottico Quado la luce attraversa ua distaza d i u mezzo omogeeo di idice di rifrazioe, il cammio ottico è il prodotto d. I geerale si ha:

2 - 2 - = + + = [ d] 1d 1 2d2... i idi quado la luce attraversa diversi mezzi omogeei co idice di rifrazioe diversi Riflessioe totale Si cosideri la Fig c > Fig. 1.2 Quado il raggio icidete è quasi parallelo alla superficie di separazioe tra i due mezzi, il raggio rifratto si avvicia all agolo critico. Nel caso limite i cui il raggio icidete si avvicia a 90 co la ormale alla superficie, il raggio rifratto si avvicia all agolo critico: si c = ' Ne cosegue che per il pricipio di ivertibilità dei raggi essu raggio co > c può essere rifratto. Si avrà quidi riflessioe totale per tutti i raggi proveieti dal mezzo co idice di rifrazioe > co > (Fig. 1.3). c c > Fig. 1.3 Il raggio o viee più trasmesso ell altro mezzo, ma è completamete riflesso.

3 Riflessioe e rifrazioe co superfici piae U fascio di raggi paralleli icidete su di ua superficie piaa rimae parallelo dopo la riflessioe e la rifrazioe. Le dimesioi del fascio riflesso soo ialterate, metre quelle del fascio rifratto variao co il rapporto cos '/ cos, dove ' e soo rispettivamete gli agoli di rifrazioe e di icideza rispetto alla ormale alla superficie piaa rifragete. U peello di raggi divergete rimae divergete dopo la riflessioe e la rifrazioe (vedi Fig. 1.4). Q A Q Q Q A Fig. 1.4 Riflessioe e rifrazioe di u peello di raggi divergete da ua sorgete Q. Nel caso della rifrazioe si ha: ' cos ' s ' = s cos dove s ed s soo le distaze di Q e di Q dal puto A. Per raggi parassiali è poi s =( /)s Superfici sferiche I puti focali primari F e secodari F coessi ad ua superficie di separazioe covessa o cocava soo defiiti dal comportameto osservato i Fig F F F F Fig. 1.5 Defiizioe dei fuochi primari e secodari di ua superficie covessa (a siistra) e cocava (a destra).

4 - 4 - I raggi proveieti dal fuoco F di ua superficie covessa di separazioe di due mezzi di idice di rifrazioe rispettivamete ed emergoo paralleli all asse ottico. Viceversa i raggi paralleli all asse ottico che icotrio ua superficie covessa di tal geere covergoo el fuoco. I raggi covergeti el fuoco F di ua superficie cocava di separazioe tra due mezzi emergoo paralleli all asse ottico. Viceversa i raggi paralleli all asse ottico che icotrio ua superficie cocava soo resi divergeti, ma tali che il loro prolugameto icotri il fuoco secodario F. Dette ƒ ed ƒ le distaze focali dal vertice dei diottri sferici si può dimostrare che si ha: f ' ' = f co f f ' Formazioe di u immagie co u diottro sferico covesso e cocavo Si cosideri la Fig. 1.6 a e b. Q F M M F C Q Fig. 1.6a Formazioe di u immagie da u diottro sferico covesso. L immagie M Q dell oggetto MQ appare capovolta, reale ed igradita tato più quato più MQ si avvicia ad F. Per trovare il puto s dove cade l immagie dell oggetto a distaza s dal vertice del diottro occorre tracciare tre rette per tre direzioi fodametali: la prima è quella parallela all asse ottico che dopo la rifrazioe passa per il fuoco F, la secoda è quella che passa per il cetro di curvatura della superficie che passa ialterata, e la terza è quella che passa per il fuoco F che dopo la rifrazioe viaggia parallela all asse ottico. F F C Fig. 1.6b Formazioe di u immagie da u diottro sferico cocavo. Nel caso di u diottro cocavo l immagie appare diritta, virtuale e rimpicciolita.

5 - 5 - Il rapporto tra la dimesioe trasversale dell immagie e l oggetto è detto igradimeto; el caso delle superfici sferiche abbiamo: y ' M ' Q ' s ' r m = = = y MQ s + r dove s ed s soo le distaze dal vertice del diottro dell immagie e dell oggetto rispettivamete, ed r il raggio di curvatura della superficie sferica. Se m>0 l immagie è virtuale ed eretta, se <0 reale ed ivertita. Per determiare le posizioi s ed s, o il raggio r si può usare la relazioe del diottro sferico: ' ' + = (1.2) s ' s r Se s = si ha ' =, metre se s = è f r ' ' =, da cui segue che f ' r ' f ' =. f 1.2 Leti sottili Due superfici (etrambe sferiche o co ua piaa ed ua sferica) che separao u mezzo di idice di rifrazioe da u mezzo di idice di rifrazioe costituiscoo ua lete. Ua lete si dice sottile quado il suo spessore si può cosiderare piccolo i cofroto co le distaze associate co le sue proprietà ottiche, come ad esempio i raggi di curvatura, le lughezze focali e le distaze dell immagie e dell oggetto. Per ua lete è i geerale f ' = f idipedetemete dalla forma della lete. Le leti positive o covergeti soo le equicovesse, le piao-covesse ed i meischi positivi. Le leti egative o divergeti soo le equicocave, le piao-cocave ed i meischi egativi. Si può dimostrare facilmete che per ua lete sottile valgoo le segueti relazioi i approssimazioe parassiale (cioè per piccoli deviazioi del raggio dall asse ottico e quidi per piccole aperture): = s s ' f x x ' = f 2 (1.3) La prima è detta formula di Gauss e lega la focale della lete alla distaza dell oggetto e dell immagie. La secoda è detta formula di Newto e lega la focale della lete alle distaze x ed x, rispettivamete dell oggetto dal fuoco primario, e dell immagie dal fuoco secodario. U altra relazioe, molto utile per i costruttori di leti, è la seguete: P = = ( 1) f r1 r2 (1.4)

6 - 6 - che lega il potere diottrico P della lete (misurato i diottrie o m -1 ) ad i raggi di curvatura delle due superfici sferiche della lete (ua superficie piaa ha raggio di curvatura ifiito). Le leti covergeti hao P>0, metre quelle divergeti hao P<0. Quado due leti sottili soo a cotatto o separate di poco è P= P 1 + P Formazioe di u immagie da ua lete sottile Si osservio le Fig. 1.7a e 1.7b. f f F F s s Fig.1.7a Formazioe di u immagie da ua lete sottile covergete. f F s s Fig. 1.7b Formazioe di u immagie da ua lete sottile divergete. Le leti sottili covergeti formao immagii reali, capovolte e rimpicciolite quado l oggetto MQ si trova lotao dal fuoco F. A mao a mao che MQ si avvicia ad F l immagie M Q si forma sempre più lotao da F e sempre più igradita. Co MQ i F l oggetto è a fuoco all ifiito, e superato il fuoco F o si forma più u immagie reale, ma virtuale ed eretta i u puto a siistra di F. Le leti sottili divergeti formao immagii virtuali, erette e rimpicciolite per ogi posizioe dell oggetto MQ sull asse ottico, e l immagie è sempre più vicia alla lete dell oggetto.

7 Leti spesse Quado lo spessore di ua lete o può essere cosiderato piccolo rispetto alla sua lughezza focale, la lete si dice spessa. Ua lete spessa può icludere diverse leti compoeti che possoo essere o o essere i cotatto tra loro. Quado si lavora co ua lete spessa la legge di Gauss e di Newto o valgoo più ella forma i cui le abbiamo scritte ella (1.3). Utilizzado la legge del diottro sferico per le due superfici sferiche che costituiscoo la lete, abbiamo: ' ' + = s s ' r ' '' '' ' + = s ' s '' r dove,, ed soo rispettivamete gli idici di rifrazioe dei mezzi separati dalle superfici sferiche della lete (ovviamete per ua lete i aria è = ). Graficamete ivece si parte dalla Fig. 1.6a e si cosidera M Q come uovo oggetto virtuale per il secodo diottro (s 2 e s 2 soo rispettivamete le posizioi dell oggetto virtuale M Q e dell immagie reale M Q dal vertice del secodo diottro). Mediate il metodo dei raggi paralleli si perviee quidi rapidamete a localizzare la posizioe dell immagie M Q (vedi e.g. Jekis & White 1957). U altro modo è quello di localizzare i puti focali e i puti pricipali della lete spessa e di utilizzare la legge di Gauss modificata: = = (1.5) s s" f f '' dove s ed s soo le distaze dell oggetto e dell immagie dai puti pricipali ed f=f è la focale della lete misurata a partire dai piai pricipali (assumedo che = ) 1. I piai pricipali di ua lete spessa si ottegoo prolugado i raggi icideti ed emergeti dalla lete come i Fig r i r e r e r i H F F H Fig. 1.8 I puti pricipali secodario H e primario H di ua lete spessa. 1 Se '' si ha '' f '' f =.

8 - 8 - I piai pricipali soo dei veri piai solo i prossimità dell asse ottico, ma i geerale soo delle superfici curve. Tali piai o soo ecessariamete localizzati etro la lete, ma a secoda della forma della lete possoo trovarsi ache fuori dalla lete stessa. I piai pricipali hao ioltre l importate proprietà di avere igradimeto laterale uitario e positivo. Possiamo quidi dare ua uova defiizioe di lete sottile: ua lete si dice sottile quado i due piai pricipali ed il cetro ottico della lete coicidoo co il cetro geometrico della lete. Ua combiazioi di due o più leti sottili può essere cosiderata ua lete spessa. Per ua lete qualuque vi è sempre ua direzioe da cui i raggi emergeti restao paralleli a quelli icideti. La proiezioe sull asse ottico di tali direzioi dei raggi idetifica i puti odali (Fig. 1.9) N ed N. N C N Fig. 1.9 I puti odali N ed N. I piai perpedicolari all asse ottico passati per i puti odali si dicoo piai odali. Si può dimostrare che se = i puti odali coicidoo co i puti pricipali, altrimeti soo differeti. Il cetro ottico della lete è dato dal puto C. I raggi che passao per C o soo deviati dalla lete. La posizioe di C o dipede dalla lughezza d oda della radiazioe a differeza degli altri puti cardiali F, F, H, H, N, ed N. La Tab. 1.1 riassume le formule geerali utilizzate per le leti spesse (o per ua combiazioe di due leti a distaza d ua dall altra). TAB. 1.1 Formule geerali per le leti spesse ' '' d'' '' d = + = P = P1 + P2 PP 1 2 f f1 ' f2 '' f1 ' f2 '' f '' ' d d A1 F = f 1 A1 F = 1 P2 f2 ' P ' d d A1 H = f f ' A1 H = P2 2 P ' d '' d A2 F = f '' 1 A2 F = 1 P1 f1 ' P ' d '' d A2 H '' = f '' A2 H '' = P1 f ' P ' 1

9 - 9 - I Tab. 1.1 i puti A 1 e A 2 soo rispettivamete i vertici dei due diottri sferici che costituiscoo la lete spessa (o i puti i cui si trovao la prima e la secoda lete sottile). Le distaze focali f1, f1 ', f2 ', f2 '', f, f '' soo rispettivamete quella primaria e secodaria del primo diottro, quella primaria e secodaria del secodo diottro e quelle misurate dai piai pricipali. P 1, P 2 e P soo i poteri diottrici del primo diottro (o prima lete), del secodo diottro (o secoda lete), e della combiazioe dei due. 1.4 Le aberrazioi di ua lete Nel Capitolo II e III parleremo diffusamete del problema delle aberrazioi ei telescopi astroomici. Essedo questi prevaletemete riflettori e o rifrattori o discuteremo delle aberrazioi di questa categoria di strumeti. Nel presete capitolo diamo solo u breve acceo qualitativo sulle aberrazioi preseti elle leti. Abbiamo visto che i approssimazioe parassiale valgoo le relazioi di Gauss e Newto che esprimoo la distaza focale di ua lete sottile i fuzioe delle distaze dell oggetto e dell immagie. Tale approssimazioe cessa di essere valida o appea gli agoli,, e (Fig. 1.10) o soo più approssimabili usado l approssimazioe al I ordie delle fuzioi trigoometriche. Fig Per agoli gradi formati dai raggi lumiosi rispetto all asse ottico o vale l approssimazioe parassiale. Nel tal caso, sviluppado le leggi del diottro i approssimazioe al III ordie, si osserva che i raggi parassiali covergoo più lotai dalla lete dei raggi margiali, dado luogo al feomeo dell aberrazioe sferica. Nel caso poi di oggetti estesi compaioo le aberrazioi fuori asse di Coma, Astigmatismo, Curvatura di Campo, e Distorsioe. Queste soo le cique pricipali aberrazioi moocromatiche che si ottegoo co ua trattazioe matematica i approssimazioe al III ordie. A queste si deve aggiugere l aberrazioe cromatica dovuta al feomeo della dispersioe della luce all itero della lete Aberrazioe sferica L aberrazioe sferica è la più grave delle aberrazioi i quato la sua preseza disturba la qualità dell immagie ache sull asse ottico. U sistema ottico affetto da aberrazioe sferica o è più stigmatico (ad u puto oggetto o corrispode più u solo puto immagie, ma ua figura di aberrazioe).

10 Per ridurre l aberrazioe sferica le leti vegoo costruite co diverso fattore di forma: r q = r + r r Per q=0.714 si ha u miimo, tuttavia o è possibile aullare completamete tale aberrazioe i ua sigola lete a meo di o ricorrere a u costoso e difficile processo di asferizzazioe delle sue superfici. L aberrazioe sferica logitudiale (il segmeto F m F p lugo l asse ottico) si può esprimere i fuzioe dell apertura della lete e della sua focale tramite la relazioe l = cr 2 / f, dove c è il coefficiete di aberrazioe sferica, u umero puro che viee a dipedere dall idice di rifrazioe del vetro, dai raggi di curvatura delle leti (mediate il fattore di forma), e dalla posizioe relativa dell oggetto e dell immagie rispetto alla lete. L aberrazioe sferica trasversale (perpedicolare all asse ottico) è data ivece dalla relazioe approssimata 3 2 t 2 cr / f. F p F m Fig La caustica di aberrazioe sferica i sezioe. La figura di aberrazioe che si produce (Fig. 1.11) viee detta caustica di aberrazioe sferica; essa ha le miime dimesioi i u puto detto circolo di mior cofusioe circa a ¾ di strada tra il fuoco parassiale e quello margiale (vedi Cap. III) Coma La secoda per importaza delle aberrazioi moocromatiche della teoria al III ordie è detta Coma. Essa deriva il suo ome dalla forma a cometa che si osserva quado i raggi proveieti dall ifiito soo fuori asse. La figura di aberrazioe si osserva ache se l oggetto o è all ifiito, ma l apertura del fascio deve essere domiate rispetto alla sua icliazioe. Ogi zoa della lete forma u aello il cui cetro si sposta metre l aello raggiuge le sue dimesioi miime sul piao focale parassiale (Fig. 1.12). Il raggio dell aello viee detto Coma sagittale, metre la dimesioe della figura di aberrazioe ella sua lughezza prede il ome di Coma tageziale. A secoda del verso della figura a cometa si defiisce ua Coma positiva e ua egativa. La caustica che si produce o è u figura di rivoluzioe. Ua lete co fattore di forma q=0.8 ha Coma ulla.

11 Astigmatismo e Curvatura di Campo Quado prevale l icliazioe del fascio sulla sua apertura (sia per u fascio collimato che o collimato) l aberrazioe predomiate viee detta Astigmatismo. I raggi covergoo ivece che i u puto su due segmeti s e t tra loro perpedicolari (Fig. 1.13). Fig La caustica prodotta dalla Coma t s Fig La caustica prodotta dall astigmatismo.

12 L astigmatismo è approssimativamete proporzioale alla lughezza focale della lete e dipede poco dalla forma di quest ultima. Spaziado opportuamete le leti i u sistema ottico o itroducedo dei diaframmi è possibile cambiare la curvatura delle superfici coteeti t ed s. Quado t coicide co s la superficie (paraboloidale) che si forma è detta superficie di Petzval (vedi Cap. III). Tra i due fuochi vi è ache qui il circolo di mior cofusioe. La curvatura di campo è ivece u aberrazioe che o produce ua perdita di stigmatismo per il sistema ottico. Essa è sempre strettamete coessa co l astigmatismo, el seso che se i u sistema ottico si riesce a far coicidere il fuoco tageziale t co quello sagittale s, la uova superficie focale è ecessariamete curva e o più piaa Distorsioe Se si poe davati o dietro ad ua lete u diaframma l immagie di u oggetto esteso risulta distorta. Cosiderado come oggetto esteso ua griglia quadrata, essa apparirà distorta a forma di barile el primo caso e a forma di cuscio el secodo caso. Tale aberrazioe o fa quidi perdere di stigmatismo al sistema. Se l igradimeto relativo ad ua qualuque coppia di segmeti coiugati dell oggetto e dell immagie è costate, il sistema ottico si dice ortoscopico Aberrazioe cromatica Quado la luce viee rifratta el passaggio tra due superfici co diverso idice di rifrazioe, l agolo di rifrazioe è fuzioe della lughezza d oda della radiazioe. Nel caso di u vetro il potere dispersivo del materiale è defiito dalla relazioe: 1 F C = = 1 D (1.6) dove F, D ed C soo gli idici di rifrazioe alla lughezza d oda corrispodete alla luce blu (F), gialla (D) e rossa (C). Per molti tipi di vetro varia tra 30 e 60. La fuzioe () geeralmete decresce all aumetare della lughezza d oda. La luce blu viee quidi maggiormete deviata della luce rossa el passaggio attraverso ua lete 2. Questo provoca il feomeo dell aberrazioe cromatica. La luce biaca collimata su ua lete viee a focalizzarsi i puti diversi sull asse ottico; a partire dalla lete si icotrerà prima il fuoco del violetto e poi quello del rosso. Tale aberrazioe si può correggere utilizzado ua combiazioe di due leti co la medesima dispersioe, ma diverso potere diottrico, uo grade e positivo (vetro crow) e l altro piccolo e egativo (vetro flit). La codizioe affiché due leti abbiao aberrazioe cromatica ulla è data dalla: PD ' PD '' + = 0 (1.7) ' '' dove P D e P D soo i rispettivi poteri diottrici e e i corrispodeti poteri dispersivi. 1.5 Diaframmi e pupille Quado u diaframma è posto vicio ad ua lete limita le dimesioi del fascio di raggi lumiosi che etrao el sistema ottico, metre quado è posto vicio al piao focale limita 2 Si tega presete però che la dispersioe o è proporzioale alla deviazioe del raggio.

13 l agolo di etrata del fascio icidete. Il diaframma che regola la quatità di luce che etra el sistema e cotrolla quidi la brillaza superficiale dell immagie è detto diaframma di apertura. Quello che limita l estesioe del campo visuale è detto diaframma di campo. I geerale per u sistema ottico qualuque la pupilla d etrata del sistema è data dall immagie del diaframma d apertura forita da tutte le leti che lo precedoo, metre la pupilla d uscita è l immagie del diaframma d apertura data da tutte le leti che lo seguoo. Si veda ad esempio la Fig Pupilla d uscita Pupilla d etrata Chief ray Fig La pupilla d etrata e la pupilla di uscita i u sistema co diaframma dopo la lete. I figura il diaframma di apertura è posto tra la lete ed il suo piao focale. L immagie virtuale ed eretta del diaframma formata dalla lete prede allora il ome di pupilla d etrata, metre il diaframma di apertura coicide co la pupilla d uscita. Il raggio che passa per il cetro della pupilla d etrata e della pupilla d uscita viee detto Chief ray (raggio pricipale). Pupilla d uscita Pupilla d etrata Fig Pupilla d etrata e d uscita co diaframma che precede la lete. I Fig ivece il diaframma precede la lete e diviee ache pupilla d etrata del sistema. La sua immagie virtuale ed eretta data dalla lete è quidi la pupilla d uscita del sistema. Si

14 oti che se la sorgete lumiosa o è all ifiito, ma abbastaza vicio alla lete, il diaframma posto davati alla lete può o fugere da pupilla d etrata del sistema; i tal caso è la lete stessa che costituisce il diaframma d apertura, la pupilla d etrata, e la pupilla d uscita. Nel caso di più leti per idetificare la posizioe delle pupille occorre idetificare quale parte del sistema fuge da diaframma d apertura e seguire la defiizioe di pupilla d etrata e d uscita. Per le due leti di Fig ad esempio, Pupilla d uscita Pupilla d etrata Fig Il diaframma tra le due leti è il diaframma d apertura per il sistema. La pupilla d etrata è l immagie del diaframma data dalla lete che lo precede. La pupilla d uscita è l immagie del diaframma data dalla lete che lo segue. il diaframma posto tra le due leti costituisce il diaframma d apertura. La sua immagie virtuale data dalla lete che lo precede diviee la pupilla d etrata del sistema, metre la sua immagie data dalla lete che lo segue è la pupilla d uscita del sistema. Diamo ifie due ultime defiizioi. Diremo fiestra d etrata di u sistema ottico quel diaframma (o l immagie di quel diaframma data dalla parte di sistema ottico che lo precede) che sottede l agolo più piccolo al cetro della pupilla d etrata. Aalogamete la fiestra d uscita sarà data dall immagie del diaframma di campo data dalla parte di sistema ottico che lo segue o ache l immagie della fiestra d etrata data da tutto il sistema.

Le onde elettromagnetiche. Origine e natura, spettro delle onde e.m., la polarizzazione

Le onde elettromagnetiche. Origine e natura, spettro delle onde e.m., la polarizzazione Le ode elettromagetiche Origie e atura, spettro delle ode e.m., la polarizzazioe Origie e atura delle ode elettromagetiche: Ua carica elettrica che oscilla geera u campo elettrico E che oscilla e a questo

Dettagli

Ottica geometrica. R. Zei Fisica Applicata alla Biomedicina Slide 1

Ottica geometrica. R. Zei Fisica Applicata alla Biomedicina Slide 1 Ottica geometrica R. Zei Fisica Applicata alla Biomedicia Slide Itroduzioe L ottica geometrica tratta i feomei che possoo essere descritti tramite la propagazioe i liea retta, la riflessioe e la rifrazioe

Dettagli

Successioni. Grafico di una successione

Successioni. Grafico di una successione Successioi Ua successioe di umeri reali è semplicemete ua sequeza di ifiiti umeri reali:, 2, 3,...,,... dove co idichiamo il termie geerale della successioe. Ad esempio, discutedo il sigificato fiaziario

Dettagli

Anno 5 Successioni numeriche

Anno 5 Successioni numeriche Ao 5 Successioi umeriche Itroduzioe I questa lezioe impareremo a descrivere e calcolare il limite di ua successioe. Ma cos è ua successioe? Come si calcola il suo limite? Al termie di questa lezioe sarai

Dettagli

SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE

SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE. Successioi umeriche a. Defiizioi: successioi aritmetiche e geometriche Cosideriamo ua sequeza di umeri quale ad esempio:,5,8,,4,7,... Tale sequeza è costituita mediate ua

Dettagli

Una funzione è una relazione che ad ogni elemento del dominio associa uno e un solo elemento del codominio

Una funzione è una relazione che ad ogni elemento del dominio associa uno e un solo elemento del codominio Radicali Per itrodurre il cocetto di radicali che già avete icotrato alle medie quado avete imparato a calcolare la radice quadrata e cubica dei umeri iteri, abbiamo bisogo di rivedere il cocetto di uzioe

Dettagli

SUCCESSIONI e LIMITI DI SUCCESSIONI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 15/16 Successioni cap3b.pdf 1

SUCCESSIONI e LIMITI DI SUCCESSIONI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 15/16 Successioni cap3b.pdf 1 SUCCESSIONI e LIMITI DI SUCCESSIONI c Paola Gervasio - Aalisi Matematica 1 - A.A. 15/16 Successioi cap3b.pdf 1 Successioi Def. Ua successioe è ua fuzioe reale (Y = R) a variabile aturale, ovvero X = N:

Dettagli

Campi vettoriali conservativi e solenoidali

Campi vettoriali conservativi e solenoidali Campi vettoriali coservativi e soleoidali Sia (x,y,z) u campo vettoriale defiito i ua regioe di spazio Ω, e sia u cammio, di estremi A e B, defiito i Ω. Sia r (u) ua parametrizzazioe di, fuzioe della variabile

Dettagli

1 Limiti di successioni

1 Limiti di successioni Esercitazioi di matematica Corso di Istituzioi di Matematica B Facoltà di Architettura Ao Accademico 005/006 Aa Scaramuzza 4 Novembre 005 Limiti di successioi Esercizio.. Servedosi della defiizioe di ite

Dettagli

Ottica della Contattologia I. Ottica delle lac. Differenze ottiche nella clinica della visione

Ottica della Contattologia I. Ottica delle lac. Differenze ottiche nella clinica della visione Ottica della Cotattologia I Ottica delle LAC Ottica delle lac 1.Le differeze ottiche tra lac e occhiali ell ambito della cliica della visioe 2.Le lac dal puto di vista ottico Dr. Fabrizio Zeri zeri@fis.uiroma3.it

Dettagli

PARTE QUARTA Teoria algebrica dei numeri

PARTE QUARTA Teoria algebrica dei numeri Prerequisiti: Aelli Spazi vettoriali Sia A u aello commutativo uitario PARTE QUARTA Teoria algebrica dei umeri Lezioe 7 Cei sui moduli Defiizioe 7 Si dice modulo (siistro) su A (o semplicemete, A-modulo)

Dettagli

V Tutorato 6 Novembre 2014

V Tutorato 6 Novembre 2014 1. Data la successioe V Tutorato 6 Novembre 01 determiare il lim b. Data la successioe b = a = + 1 + 1 8 6 + 1 80 + 18 se 0 se < 0 scrivere i termii a 0, a 1, a, a 0 e determiare lim a. Data la successioe

Dettagli

SUCCESSIONI NUMERICHE

SUCCESSIONI NUMERICHE SUCCESSIONI NUMERICHE Ua fuzioe reale di ua variabile reale f di domiio A è ua legge che ad ogi x A associa u umero reale che deotiamo co f(x). Se A = N, la f è detta successioe di umeri reali. Se co si

Dettagli

I numeri complessi. Pagine tratte da Elementi della teoria delle funzioni olomorfe di una variabile complessa

I numeri complessi. Pagine tratte da Elementi della teoria delle funzioni olomorfe di una variabile complessa I umeri complessi Pagie tratte da Elemeti della teoria delle fuzioi olomorfe di ua variabile complessa di G. Vergara Caffarelli, P. Loreti, L. Giacomelli Dipartimeto di Metodi e Modelli Matematici per

Dettagli

5 ln n + ln. 4 ln n + ln. 6 ln n + ln

5 ln n + ln. 4 ln n + ln. 6 ln n + ln DOMINIO FUNZIONE Determiare il domiio della fuzioe f = l e e + e + e Deve essere e e + e + e >, posto e = t si ha t e + t + e = per t = e e per t = / Il campo di esisteza è:, l, + Determiare il domiio

Dettagli

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Sistemi e ecologie della Comuicazioe Lezioe 4: strato fisico: caratterizzazioe del segale i frequeza Lo strato fisico Le pricipali fuzioi dello strato fisico soo defiizioe delle iterfacce meccaiche (specifiche

Dettagli

ANALISI MATEMATICA 1 Area dell Ingegneria dell Informazione. Appello del 5.02.2013 TEMA 1. f(x) = arcsin 1 2 log 2 x.

ANALISI MATEMATICA 1 Area dell Ingegneria dell Informazione. Appello del 5.02.2013 TEMA 1. f(x) = arcsin 1 2 log 2 x. ANALISI MATEMATICA Area dell Igegeria dell Iformazioe Appello del 5.0.0 TEMA Esercizio Si cosideri la fuzioe f(x = arcsi log x. Determiare il domiio di f e discutere il sego. Discutere brevemete la cotiuità

Dettagli

Risposte. f v = φ dove φ(x,y) = e x2. f(x) = e x2 /2. +const. Soluzione. (i) Scriviamo v = (u,w). Se f(x) è la funzione richiesta, si deve avere

Risposte. f v = φ dove φ(x,y) = e x2. f(x) = e x2 /2. +const. Soluzione. (i) Scriviamo v = (u,w). Se f(x) è la funzione richiesta, si deve avere Eserciio 1 7 puti. Dato il campo vettoriale v, + 1,, i si determii ua fuioe f > i modo tale che il campo vettoriale f v sia irrotaioale, cioè abbia le derivate icrociate uguali; ii si spieghi se i risultati

Dettagli

Foglio di esercizi N. 1 - Soluzioni

Foglio di esercizi N. 1 - Soluzioni Foglio di esercizi N. - Soluzioi. Determiare il domiio della fuzioe f) = log 3 + log 3 3)). Deve essere + log 3 3) > 0, ovvero log 3 3) >, ovvero prededo l espoeziale i base 3 di etrambi i membri) 3 >

Dettagli

Diottro sferico. Capitolo 2

Diottro sferico. Capitolo 2 Capitolo 2 Diottro sferico Si idica co il termie diottro sferico ua calotta sferica che separa due mezzi co idice di rifrazioe diverso. La cogiugete il cetro di curvatura C della calotta co il vertice

Dettagli

Limiti di successioni

Limiti di successioni Argometo 3s Limiti di successioi Ua successioe {a : N} è ua fuzioe defiita sull isieme N deiumeriaturaliavalori reali: essa verrà el seguito idicata più brevemeteco{a } a èdettotermie geerale della successioe

Dettagli

Numerazione binaria Pagina 2 di 9 easy matematica di Adolfo Scimone

Numerazione binaria Pagina 2 di 9 easy matematica di Adolfo Scimone Numerazioe biaria Pagia di 9 easy matematica di Adolfo Scimoe SISTEMI DI NUMERAZIONE Sistemi di umerazioe a base fissa Facciamo ormalmete riferimeto a sistemi di umerazioe a base fissa, ad esempio el sistema

Dettagli

CONCETTI BASE DI STATISTICA

CONCETTI BASE DI STATISTICA CONCETTI BASE DI STATISTICA DEFINIZIONI Probabilità U umero reale compreso tra 0 e, associato a u eveto casuale. Esso può essere correlato co la frequeza relativa o col grado di credibilità co cui u eveto

Dettagli

SERIE NUMERICHE Esercizi risolti. 2 b) n=1. n n 2 +n

SERIE NUMERICHE Esercizi risolti. 2 b) n=1. n n 2 +n SERIE NUMERICHE Esercizi risolti. Applicado la defiizioe di covergeza di ua serie stabilire il carattere delle segueti serie, e, i caso di covergeza, trovare la somma: = + b) = + +. Verificare utilizzado

Dettagli

Serie numeriche: esercizi svolti

Serie numeriche: esercizi svolti Serie umeriche: esercizi svolti Gli esercizi cotrassegati co il simbolo * presetao u grado di difficoltà maggiore. Esercizio. Dopo aver verificato la covergeza, calcolare la somma delle segueti serie:

Dettagli

Calcolo della risposta di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dell Analisi Modale

Calcolo della risposta di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dell Analisi Modale Calcolo della risposta di u sistema lieare viscoso a più gradi di libertà co il metodo dell Aalisi Modale Lezioe 2/2 Prof. Adolfo Satii - Diamica delle Strutture 1 La risposta a carichi variabili co la

Dettagli

Soluzione La media aritmetica dei due numeri positivi a e b è data da M

Soluzione La media aritmetica dei due numeri positivi a e b è data da M Matematica per la uova maturità scietifica A. Berardo M. Pedoe 6 Questioario Quesito Se a e b soo umeri positivi assegati quale è la loro media aritmetica? Quale la media geometrica? Quale delle due è

Dettagli

LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE

LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE OBIETTIVO: Defiire lo strumeto matematico ce cosete di studiare la cresceza e la decresceza di ua fuzioe Si comicia col defiire cosa vuol dire ce ua fuzioe è crescete. Defiizioe:

Dettagli

Teorema 13. Se una sere converge assolutamente, allora converge:

Teorema 13. Se una sere converge assolutamente, allora converge: Apputi sul corso di Aalisi Matematica complemeti (a) - prof. B.Bacchelli Apputi 03: Riferimeti: R.Adams, Calcolo Differeziale.- Si cosiglia vivamete di fare gli esercizi del testo. Covergeza assoluta e

Dettagli

5. Le serie numeriche

5. Le serie numeriche 5. Le serie umeriche Ricordiamo che ua successioe reale è ua fuzioe defiita da N, evetualmete privato di u umero fiito di elemeti, a R. Solitamete si idica ua successioe co la lista dei suoi valori: (a

Dettagli

II-9 Successioni e serie

II-9 Successioni e serie SUCCESSIONI II-9 Successioi e serie Idice Successioi. Limite di ua successioe........................................... Serie 3. La serie armoica................................................ 6. La

Dettagli

SERIE NUMERICHE Con l introduzione delle serie vogliamo estendere l operazione algebrica di somma ad un numero infinito di addendi.

SERIE NUMERICHE Con l introduzione delle serie vogliamo estendere l operazione algebrica di somma ad un numero infinito di addendi. Serie SERIE NUMERICHE Co l itroduzioe delle serie vogliamo estedere l operazioe algebrica di somma ad u umero ifiito di addedi. Def. Data la successioe {a }, defiiamo la successioe {s } poedo s = a k.

Dettagli

Sintassi dello studio di funzione

Sintassi dello studio di funzione Sitassi dello studio di fuzioe Lavoriamo a perfezioare quato sapete siora. D ora iazi pretederò che i risultati che otteete li SCRIVIATE i forma corretta dal puto di vista grammaticale. N( x) Data la fuzioe:

Dettagli

Lenti sottili: Definizione

Lenti sottili: Definizione Lenti sottili: Definizione La lente è un sistema ottico costituito da un pezzo di materiale trasparente omogeneo (vetro, policarbonato, quarzo, fluorite,...) limitato da due calotte sferiche (o, più generalmente,

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Statistica 1 A.A. 2015/2016

Statistica 1 A.A. 2015/2016 Corso di Laurea i Ecoomia e Fiaza Statistica 1 A.A. 2015/2016 (8 CFU, corrispodeti a 48 ore di lezioe frotale e 24 ore di esercitazioe) Prof. Luigi Augugliaro 1 / 19 Iterdipedeza lieare fra variabili quatitative

Dettagli

EQUAZIONI ALLE RICORRENZE

EQUAZIONI ALLE RICORRENZE Esercizi di Fodameti di Iformatica 1 EQUAZIONI ALLE RICORRENZE 1.1. Metodo di ufoldig 1.1.1. Richiami di teoria Il metodo detto di ufoldig utilizza lo sviluppo dell equazioe alle ricorreze fio ad u certo

Dettagli

LA VERIFICA DELLE IPOTESI SUI PARAMETRI

LA VERIFICA DELLE IPOTESI SUI PARAMETRI LA VERIFICA DELLE IPOTESI SUI PARAMETRI E u problema di ifereza per molti aspetti collegato a quello della stima. Rispode ad u esigeza di carattere pratico che spesso si preseta i molti campi dell attività

Dettagli

Metodi statistici per l'analisi dei dati

Metodi statistici per l'analisi dei dati Metodi statistici per l aalisi dei dati due Motivazioi Obbiettivo: Cofrotare due diverse codizioi (ache defiiti ) per cui soo stati codotti gli esperimeti. Metodi tatistici per l Aalisi dei Dati due Esempio

Dettagli

Esercizi riguardanti limiti di successioni

Esercizi riguardanti limiti di successioni Esercizi riguardati iti di successioi Davide Boscaii Queste soo le ote da cui ho tratto le esercitazioi del gioro 27 Ottobre 20. Come tali soo be lugi dall essere eseti da errori, ivito quidi chi e trovasse

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici

Fisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici Ottica geometrica In ottica geometrica si analizza la formazione di immagini assumendo che la luce si propaghi in modo rettilineo

Dettagli

Lenti sottili/1. Menisco convergente. Menisco divergente. Piano convessa. Piano concava. Biconcava. Biconvessa. G. Costabile

Lenti sottili/1. Menisco convergente. Menisco divergente. Piano convessa. Piano concava. Biconcava. Biconvessa. G. Costabile Lenti sottili/1 La lente è un sistema ottico costituito da un pezzo di materiale trasparente omogeneo (vetro, policarbonato, quarzo, fluorite,...) limitato da due calotte sferiche (o, più generalmente,

Dettagli

1 Successioni 1 1.1 Limite di una successione... 2. 2 Serie 3 2.1 La serie armonica... 6 2.2 La serie geometrica... 6

1 Successioni 1 1.1 Limite di una successione... 2. 2 Serie 3 2.1 La serie armonica... 6 2.2 La serie geometrica... 6 SUCCESSIONI Successioi e serie Idice Successioi. Limite di ua successioe........................................... Serie 3. La serie armoica................................................ 6. La serie

Dettagli

Corso di laurea in Matematica Corso di Analisi Matematica 1-2 Dott.ssa Sandra Lucente 1 Funzioni potenza ed esponenziale.

Corso di laurea in Matematica Corso di Analisi Matematica 1-2 Dott.ssa Sandra Lucente 1 Funzioni potenza ed esponenziale. Corso di laurea i Matematica Corso di Aalisi Matematica -2 Dott.ssa Sadra Lucete Fuzioi poteza ed espoeziale. Teorema. Teorema di esisteza della radice -esima. Sia N. Per ogi a R + esiste uo ed u solo

Dettagli

SUCCESSIONI NUMERICHE

SUCCESSIONI NUMERICHE SUCCESSIONI NUMERICHE LORENZO BRASCO. Teoremi di Cesaro Teorema di Stolz-Cesaro. Siao {a } N e {b } N due successioi umeriche, co {b } N strettamete positiva, strettamete crescete e ilitata. Se esiste

Dettagli

ESERCIZI SULLE SERIE

ESERCIZI SULLE SERIE ESERCIZI SULLE SERIE Studiare la atura delle segueti serie. ) cos 4 + ; ) + si ; ) + ()! 4) ( ) 5) ( ) + + 6) ( ) + + + 7) ( log ) 8) ( ) + 9) log! 0)! Studiare al variare di x i R la atura delle segueti

Dettagli

Terzo appello del. primo modulo. di ANALISI 18.07.2006

Terzo appello del. primo modulo. di ANALISI 18.07.2006 Terzo appello del primo modulo di ANALISI 18.7.26 1. Si voglioo ifilare su u filo delle perle distiguibili tra loro solo i base alla dimesioe: si hao a disposizioe perle gradi di diametro di 2 cetimetri

Dettagli

DISTRIBUZIONI DOPPIE

DISTRIBUZIONI DOPPIE DISTRIBUZIONI DOPPIE Fio ad ora abbiamo visto teciche di aalisi dei dati per il solo caso i cui ci si occupi di u solo carattere rilevato su u collettivo (distribuzioi semplici). I termii formali fio ad

Dettagli

IL CALCOLO COMBINATORIO

IL CALCOLO COMBINATORIO IL CALCOLO COMBINATORIO Calcolo combiatorio è il termie che deota tradizioalmete la braca della matematica che studia i modi per raggruppare e/o ordiare secodo date regole gli elemeti di u isieme fiito

Dettagli

c n OTTICA GEOMETRICA RIFLESSIONE E RIFRAZIONE INDICE DI RIFRAZIONE

c n OTTICA GEOMETRICA RIFLESSIONE E RIFRAZIONE INDICE DI RIFRAZIONE OTTICA GEOMETRICA U oda e.m. si propaga rettilieamete i u mezzo omogeeo ed isotropo co velocità c v = > si chiama idice di rifrazioe e dipede sia dal mezzo sia dalla lughezza d oda della radiazioe RIFLESSIONE

Dettagli

52. Se in una città ci fosse un medico ogni 500 abitanti, quale sarebbe la percentuale di medici? A) 5 % B) 2 % C) 0,2 % D) 0,5% E) 0,02%

52. Se in una città ci fosse un medico ogni 500 abitanti, quale sarebbe la percentuale di medici? A) 5 % B) 2 % C) 0,2 % D) 0,5% E) 0,02% RISPOSTE MOTIVATE QUIZ D AMMISSIONE 2000-2001 MATEMATICA 51. L espressioe log( 2 ) equivale a : A) 2log B) log2 C) 2log D) log E) log 2 Dati 2 umeri positivi a e b (co a 1), si defiisce logaritmo i base

Dettagli

Capitolo 3 CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DELLE FIBRE

Capitolo 3 CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DELLE FIBRE Capitoo 3 CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DELLE FIBRE 3.1 LA TEORIA DI WEIBULL I comportameto meccaico dee fibre di giestra e di juta è stato caratterizzato mediate o studio dea resisteza a trazioe dee fibre

Dettagli

8. Quale pesa di più?

8. Quale pesa di più? 8. Quale pesa di più? Negli ultimi ai hao suscitato particolare iteresse alcui problemi sulla pesatura di moete o di pallie. Il primo problema di questo tipo sembra proposto da Tartaglia el 1556. Da allora

Dettagli

Metodi statistici per l analisi dei dati

Metodi statistici per l analisi dei dati Metodi statistici per l aalisi dei dati due ttameti Motivazioi ttameti Obbiettivo: Cofrotare due diverse codizioi (ache defiiti ttameti) per cui soo stati codotti gli esperimeti. due ttameti Esempio itroduttivo

Dettagli

TRASMISSIONE IN FIBRA OTTICA

TRASMISSIONE IN FIBRA OTTICA TRASMISSIONE IN FIBRA OTTICA Storia delle comuicazioi ottiche 84 a.c.: caduta di Troia comuicata a Micee (550km di distaza) attraverso ua serie di fuochi allieati 794 d.c.: rete di Chappe collega Parigi

Dettagli

IMPLICAZIONE TRA VARIABILI BINARIE: L Implicazione di Gras

IMPLICAZIONE TRA VARIABILI BINARIE: L Implicazione di Gras IMPLICAZIONE TRA VARIABILI BINARIE: L Implicazioe di Gras Date due variabili biarie a e b, i quale misura posso assicurare che i ua popolazioe da ogi osservazioe di a segue ecessariamete quella di b? E

Dettagli

Diottri sferici e lenti

Diottri sferici e lenti Diottri sferici e leti Deis Bastieri Dipartimeto di Fisica & Astroomia G. Galilei Uiversità di Padova 6 dicembre 013 1 Il diottro sferico I due mezzi che costituiscoo il diottro siao ora separati da ua

Dettagli

Interesse e formule relative.

Interesse e formule relative. Elisa Battistoi, Adrea Frozetti Collado Iteresse e formule relative Esercizio Determiare quale somma sarà dispoibile fra 7 ai ivestedo oggi 0000 ad u tasso auale semplice del 5% Soluzioe Il diagramma del

Dettagli

Campionamento stratificato. Esempio

Campionamento stratificato. Esempio ez. 3 8/0/05 Metodi Statiici per il Marketig - F. Bartolucci Uiversità di Urbio Campioameto ratificato Ua tecica molto diffusa per sfruttare l iformazioe coteuta i ua variabile ausiliaria (o evetualmete

Dettagli

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile e Architettura Prova scritta di Analisi Matematica 1 del 6/02/2010. sin( x) log((1 + x 2 ) 1/2 ) = 1 3.

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile e Architettura Prova scritta di Analisi Matematica 1 del 6/02/2010. sin( x) log((1 + x 2 ) 1/2 ) = 1 3. Corsi di Laurea i Igegeria Edile e Architettura Prova scritta di Aalisi Matematica del 6// ) Mostrare che + si( ) cos () si( ) log(( + ) / ) = 3. Possibile soluzioe: Cosiderado dapprima il deomiatore otiamo

Dettagli

Il test parametrico si costruisce in tre passi:

Il test parametrico si costruisce in tre passi: R. Lombardo I. Cammiatiello Dipartimeto di Ecoomia Secoda Uiversità degli studi Napoli Facoltà di Ecoomia Ifereza Statistica La Verifica delle Ipotesi Obiettivo Verifica (test) di u ipotesi statistica

Dettagli

Rendita perpetua con rate crescenti in progressione aritmetica

Rendita perpetua con rate crescenti in progressione aritmetica edita perpetua co rate cresceti i progressioe aritmetica iprediamo l'esempio visto ella scorsa lezioe di redita perpetua co rate cresceti i progressioe arimetica: Questa redita può ache essere vista come

Dettagli

DIDATTICA DI DISEGNO E DI PROGETTAZIONE DELLE COSTRUZIONI PROF. CARMELO MAJORANA ING. LAURA SGARBOSSA MODULO DUE

DIDATTICA DI DISEGNO E DI PROGETTAZIONE DELLE COSTRUZIONI PROF. CARMELO MAJORANA ING. LAURA SGARBOSSA MODULO DUE DIDTTIC DI DISEGNO E DI ROGETTZIONE DELLE COSTRUZIONI ROF. CRELO JORN ING. LUR SGRBOSS ODULO DUE IL ROBLE DELL TRVE DI DE SINT VENNT (RTE B) TERILE DIDTTICO D UTILIZZRE IN UL (SCUOL SUERIORE) Esempio di

Dettagli

Statistica di base. Luca Mari, versione 31.12.13

Statistica di base. Luca Mari, versione 31.12.13 Statistica di base Luca Mari, versioe 31.12.13 Coteuti Moda...1 Distribuzioi cumulate...2 Mediaa, quartili, percetili...3 Sigificatività empirica degli idici ordiali...3 Media...4 Acora sulla media...4

Dettagli

Calcolo Combinatorio (vers. 1/10/2014)

Calcolo Combinatorio (vers. 1/10/2014) Calcolo Combiatorio (vers. 1/10/2014 Daiela De Caditiis modulo CdP di teoria dei segali Igegeria dell Iformazioe - sede di Latia, CALCOLO COMBINATORIO Pricipio Fodametale del Calcolo Combiatorio: Si realizzio

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumeti di idagie per la valutazioe psicologica 1.2 - Richiami di statistica descrittiva Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Descrivere i dati Dovedo scegliere u esame opzioale, uo studete ha itezioe

Dettagli

Elementi di matematica finanziaria

Elementi di matematica finanziaria Elemeti di matematica fiaziaria 18.X.2005 La matematica fiaziaria e l estimo Nell ambito di umerosi procedimeti di stima si rede ecessario operare co valori che presetao scadeze temporali differeziate

Dettagli

DEFINIZIONE PROCESSO LOGICO E OPERATIVO MEDIANTE IL QUALE, SULLA BASE

DEFINIZIONE PROCESSO LOGICO E OPERATIVO MEDIANTE IL QUALE, SULLA BASE DEFINIZIONE PROCESSO LOGICO E OPERATIVO MEDIANTE IL QUALE, SULLA BASE DI UN GRUPPO DI OSSERVAZIONI O DI ESPERIMENTI, SI PERVIENE A CERTE CONCLUSIONI, LA CUI VALIDITA PER UN COLLETTIVO Più AMPIO E ESPRESSA

Dettagli

ESERCIZI DI STATISTICA DESCRITTIVA ALCUNI TRATTI DA PROVE D ESAME DA REALIZZARE ANCHE CON L AUSILIO DI UN FOGLIO DI CALCOLO. Angela Donatiello 1

ESERCIZI DI STATISTICA DESCRITTIVA ALCUNI TRATTI DA PROVE D ESAME DA REALIZZARE ANCHE CON L AUSILIO DI UN FOGLIO DI CALCOLO. Angela Donatiello 1 ESERCIZI DI STATISTICA DESCRITTIVA ALCUNI TRATTI DA PROVE D ESAME DA REALIZZARE ANCHE CON L AUSILIO DI UN FOGLIO DI CALCOLO Agela Doatiello 1 Esercizio. E stato tabulato il peso di ua certa popolazioe

Dettagli

19 31 43 55 67 79 91 103 870,5 882,5 894,5 906,5 918,5 930,5 942,5 954,5

19 31 43 55 67 79 91 103 870,5 882,5 894,5 906,5 918,5 930,5 942,5 954,5 Il 16 dicembre 015 ero a Napoli. Ad u agolo di Piazza Date mi soo imbattuto el "matematico di strada", come egli si defiisce, Giuseppe Poloe immerso el suo armametario di tabelle di umeri. Il geiale persoaggio

Dettagli

I materiali. I materiali. Informatica Grafica per le arti. I materiali. I materiali. I materiali. I materiali

I materiali. I materiali. Informatica Grafica per le arti. I materiali. I materiali. I materiali. I materiali Iformatica Grafica per e arti L'esatto coore di u puto suo schermo viee determiato daa combiazioe dee proprieta' dee uci e degi oggetti iumiati. Le proprieta' di rifessioe dea uce da parte degi oggetti

Dettagli

Matematica II: Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica

Matematica II: Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica Matematica II: Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica ELT A-Z Docete: dott. F. Zucca Esercitazioe # 4 1 Distribuzioe Espoeziale Esercizio 1 Suppoiamo che la durata della vita di ogi membro di

Dettagli

Corso di Laurea in Ing. Edile Politecnico di Bari A.A. 2008-2009 Prof. ssa Letizia Brunetti DISPENSE DEL CORSO DI GEOMETRIA

Corso di Laurea in Ing. Edile Politecnico di Bari A.A. 2008-2009 Prof. ssa Letizia Brunetti DISPENSE DEL CORSO DI GEOMETRIA Corso di Laurea i Ig Edile Politecico di Bari AA 2008-2009 Prof ssa Letizia Bruetti DISPENSE DEL CORSO DI GEOMETRIA 2 Idice Spazi vettoriali Cei sulle strutture algebriche 4 2 Defiizioe di spazio vettoriale

Dettagli

Analisi statistica dell Output

Analisi statistica dell Output Aalisi statistica dell Output IL Simulatore è u adeguata rappresetazioe della Realtà! E adesso? Come va iterpretato l Output? Quado le Osservazioi soo sigificative? Quati Ru del Simulatore è corretto effettuare?

Dettagli

CAPITOLO SETTIMO GLI INDICI DI FORMA 1. INTRODUZIONE

CAPITOLO SETTIMO GLI INDICI DI FORMA 1. INTRODUZIONE CAPITOLO SETTIMO GLI INDICI DI FORMA SOMMARIO: 1. Itroduzioe. - 2. Asimmetria. - 3. Grafico a scatola (box plot). - 4. Curtosi. - Questioario. 1. INTRODUZIONE Dopo aver aalizzato gli idici di posizioe

Dettagli

Corso di Elementi di Impianti e macchine elettriche Anno Accademico 2014-2015

Corso di Elementi di Impianti e macchine elettriche Anno Accademico 2014-2015 Corso di Elemeti di Impiati e mahie elettriche Ao Aademico 014-015 Esercizio.1 U trasformatore moofase ha i segueti dati di targa: Poteza omiale A =10 kva Tesioe omiale V 1 :V =480:10 V Frequeza omiale

Dettagli

Successioni. Capitolo 2. 2.1 Definizione

Successioni. Capitolo 2. 2.1 Definizione Capitolo 2 Successioi 2.1 Defiizioe Ua prima descrizioe, più ituitiva che rigorosa, di quel che itediamo per successioe cosiste i: Ua successioe è ua lista ordiata di oggetti, avete u primo ma o u ultimo

Dettagli

LA GESTIONE DELLA QUALITA : IL TOTAL QUALITY MANAGEMENT

LA GESTIONE DELLA QUALITA : IL TOTAL QUALITY MANAGEMENT LA GESTIONE DELLA QUALITA : IL TOTAL QUALITY MANAGEMENT La gestioe, il cotrollo ed il migliorameto della qualità di u prodotto/servizio soo temi di grade iteresse per l azieda. Il problema della qualità

Dettagli

I appello - 29 Giugno 2007

I appello - 29 Giugno 2007 Facoltà di Igegeria - Corso di Laurea i Ig. Iformatica e delle Telecom. A.A.6/7 I appello - 9 Giugo 7 ) Studiare la covergeza putuale e uiforme della seguete successioe di fuzioi: [ ( )] f (x) = cos (

Dettagli

Le carte di controllo

Le carte di controllo Le carte di cotrollo Dott.ssa Bruella Caroleo 07 dicembre 007 Variabilità ei processi produttivi Le caratteristiche di qualsiasi processo produttivo soo caratterizzate da variabilità Le cause di variabilità

Dettagli

Formula per la determinazione della Successione generalizzata di Fibonacci.

Formula per la determinazione della Successione generalizzata di Fibonacci. Formula per la determiazioe della uccessioe geeralizzata di Fiboacci. A cura di Eugeio Amitrao Coteuto dell articolo:. Itroduzioe......... uccessioe di Fiboacci....... 3. Formula di Biet per la successioe

Dettagli

Serie numeriche e serie di potenze

Serie numeriche e serie di potenze Serie umeriche e serie di poteze Sommare u umero fiito di umeri reali è seza dubbio u operazioe che o può riservare molte sorprese Cosa succede però se e sommiamo u umero ifiito? Prima di dare delle defiizioi

Dettagli

Ottica geometrica. L ottica geometrica tratta i. propagazione in linea retta e dei. rifrazione della luce.

Ottica geometrica. L ottica geometrica tratta i. propagazione in linea retta e dei. rifrazione della luce. Ottica geometrica L ottica geometrica tratta i fenomeni che si possono descrivere per mezzo della propagazione in linea retta e dei fenomeni di riflessione e la rifrazione della luce. L ottica geometrica

Dettagli

Principi base di Ingegneria della Sicurezza

Principi base di Ingegneria della Sicurezza Pricipi base di Igegeria della Sicurezza L aalisi delle codizioi di Affidabilità del sistema si articola i: (i) idetificazioe degli sceari icidetali di riferimeto (Eveti critici Iiziatori - EI) per il

Dettagli

Selezione avversa e razionamento del credito

Selezione avversa e razionamento del credito Selezioe avversa e razioameto del credito Massimo A. De Fracesco Dipartimeto di Ecoomia politica e statistica, Uiversità di Siea May 3, 013 1 Itroduzioe I questa lezioe presetiamo u semplice modello del

Dettagli

3.1 Il principio di inclusione-esclusione

3.1 Il principio di inclusione-esclusione Capitolo 3 Calcolo combiatorio 3.1 Il pricipio di iclusioe-esclusioe Il calcolo combiatorio prede i cosiderazioe degli isiemi fiiti particolari e e cota il umero di elemeti. Questo può dar luogo ad iteressati

Dettagli

I 3 addendi nel modello di Lighting di OpenGL. Modello di illuminazione di OpenGL. luce finale = ambiente + riflessione + emissione.

I 3 addendi nel modello di Lighting di OpenGL. Modello di illuminazione di OpenGL. luce finale = ambiente + riflessione + emissione. Modello di illumiazioe di OpeG el resto di questa lezioe vediamo il modello di illumiazioe di OpeG è il modello di lightig storico quello adottato dalla Fixed Pipelie di OpeG eza shader programmati: l

Dettagli

ARGOMENTO: SERIE NUMERICHE 1. Dott.ssa Sandra Lucente

ARGOMENTO: SERIE NUMERICHE 1. Dott.ssa Sandra Lucente Corso di Laurea i Matematica LEZIONI PER IL CORSO DI ANALISI MATEMATICA..2 A.A. 2007-2008 ARGOMENTO: SERIE NUMERICHE Dott.ssa Sadra Lucete Idice :. Prime geeralità sulle serie. 2. Serie a termii o egativi:

Dettagli

Random walk classico. Simulazione di un random walk

Random walk classico. Simulazione di un random walk Radom walk classico Il radom walk classico) è il processo stocastico defiito da co prob. S S0 X k, co X k k co prob. e le X soo tra di loro idipedeti. k Si tratta di u processo a icremeti idipedeti e ideticamete

Dettagli

Guide d onda planari dielettriche (Slab)

Guide d onda planari dielettriche (Slab) Guide d oda plaari dielettriche (Slab) La propagazioe si basa, i primo luogo, sulla riflessioe itera totale alle due iterfacce. La regioe itera viee chiamata core metre la regioe che lo circoda viee chiamata

Dettagli

Radiazione elettromagnetica

Radiazione elettromagnetica Radiazione elettromagnetica Un onda e.m. e un onda trasversa cioe si propaga in direzione ortogonale alle perturbazioni ( campo elettrico e magnetico) che l hanno generata. Nel vuoto la velocita di propagazione

Dettagli

Random walk classico. Simulazione di un random walk

Random walk classico. Simulazione di un random walk Radom walk classico Il radom walk classico) è il processo stocastico defiito da co prob. S = S0 X k, co X k = k= co prob. e le X soo tra di loro idipedeti. k Si tratta di u processo a icremeti idipedeti

Dettagli

Appunti sulla MATEMATICA FINANZIARIA

Appunti sulla MATEMATICA FINANZIARIA INTRODUZIONE Apputi sulla ATEATIA FINANZIARIA La matematica fiaziaria si occupa delle operazioi fiaziarie. Per operazioe fiaziaria si itede quella operazioe ella quale avviee uo scambio di capitali, itesi

Dettagli

STATISTICA DESCRITTIVA

STATISTICA DESCRITTIVA STATISTICA DESCRITTIVA La statistica descrittiva serve per elaborare e sitetizzare dati. Tipicamete i dati si rappresetao i tabelle. Esempio. Suppoiamo di codurre u idagie per cooscere gli iscritti al

Dettagli

Capitolo uno STATISTICA DESCRITTIVA BIVARIATA

Capitolo uno STATISTICA DESCRITTIVA BIVARIATA Capitolo uo STATISTICA DESCRITTIVA BIVARIATA La statistica bidimesioale o bivariata si occupa dello studio del grado di dipedeza di due caratteri distiti della stessa uità statistica. E possibile, ad esempio,

Dettagli

Introduzione all assicurazione. (Dispensa per il corso di Microeconomia per manager. Prima versione, marzo 2013; versione aggiornata, marzo 2014)

Introduzione all assicurazione. (Dispensa per il corso di Microeconomia per manager. Prima versione, marzo 2013; versione aggiornata, marzo 2014) Itroduzioe all assicurazioe. (Dispesa per il corso di Microecoomia per maager. Prima versioe, marzo 2013; versioe aggiorata, marzo 2014) Massimo A. De Fracesco Uiversità di Siea March 14, 2014 1 Prezzo

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ ARITMETICA \ NUMERI NATURALI (1)

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ ARITMETICA \ NUMERI NATURALI (1) ALGEBRA \ ARITMETICA \ NUMERI NATURALI (1) I umeri aturali hao u ordie; ogi umero aturale ha u successivo (otteuto aggiugedo 1), e ogi umero aturale diverso da zero ha u precedete (otteuto sottraedo 1).

Dettagli

STIME E LORO AFFIDABILITA

STIME E LORO AFFIDABILITA TIME E LORO AFFIDABILITA L idea chiave su cui si basa l aalisi statistica è che si ossoo eseguire osservaioi su u camioe di soggetti e che da questo si ossoo comiere iferee sulla oolaioe raresetata da

Dettagli

A = 10 log. senϕ = n n (3)

A = 10 log. senϕ = n n (3) CORSO DI LABORATORIO DI FISICA A Misure co fibre ottiche Scopo dell esperieza è la misura dell atteuazioe e dell apertura umerica di fibre ottiche di tipo F-MLD-500. Teoria dell esperieza La fisica sulla

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2006

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2006 ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS DI RDINAMENT 006 Il cadidato risolva uo dei due problemi e 5 dei 0 quesiti i cui si articola il questioario. PRBLEMA U filo metallico di lughezza l viee utilizzato

Dettagli