Nuova sede della Facoltà di Scienze della Formazione nel Campus Umanistico del Centro Murattiano di Bari
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- Norberto Corradi
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2 I SOMMARIO 1. PREMESSA GENERALITÀ SCOPO DESTINAZIONE D USO CLASSIFICAZIONE UBICAZIONE GENERALITÀ ACCESSO ALL AREA SEPARAZIONI - COMUNICAZIONI CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE RESISTENZA AL FUOCO REAZIONE AL FUOCO COMPARTIMENTAZIONE MISURE PER L EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA AFFOLLAMENTO CAPACITÀ DI DEFLUSSO SISTEMA DI VIE DI USCITA NUMERO DELLE USCITE LARGHEZZA DELLE VIE DI USCITA LUNGHEZZA DELLE VIE DI USCITA PORTE SCALE IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO SCALE MOBILI AERAZIONE ATTIVITÀ ACCESSORIE LOCALI PER RIUNIONI E TRATTENIMENTI LOCALI PER SERVIZI LOGISTICI ARCHIVI E DEPOSITI ARCHIVI E DEPOSITI DI MATERIALI COMBUSTIBILI CON SUPERFICIE FINO A 15 MQ ARCHIVI E DEPOSITI DI MATERIALI COMBUSTIBILI CON SUPERFICIE FINO A 50 MQ ARCHIVI E DEPOSITI DI MATERIALI COMBUSTIBILI CON SUPERFICIE SUPERIORE A 50 MQ AUTORIMESSE SERVIZI TECNOLOGICI... 8
3 II 9.1. IMPIANTI DI PRODUZIONE DI CALORE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E VENTILAZIONE IMPIANTI ELETTRICI MEZZI ED IMPIANTI FISSI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI ESTINTORI IMPIANTI DI ESTINZIONE INCENDI IMPIANTI DI RIVELAZIONE, SEGNALAZIONE E ALLARME GENERALITÀ CARATTERISTICHE SISTEMA DI ALLARME SEGNALETICA DI SICUREZZA... 11
4 3 1. PREMESSA L edificio esistente, già destinato ad uffici, non rientra nella casistica di cui al comma 2, dell art. 1, del D.M. del , Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio di edifici e/o locali destinati ad uffici, in quanto gli interventi previsti rientrano nell ambito della manutenzione straordinaria ai sensi del D.P.R. 380/2001. Inoltre, fissato in 434 il numero di persone che si presume siano contemporaneamente presenti all interno dell edificio, quest ultimo, non rientrando tra quelli individuati al n.89, dell Allegato I, del D.M , per i quali è richiesto il certificato di prevenzione incendi, non è contemplato neppure nella casistica di cui al comma 3, dello stesso articolo 1. Pertanto, non sarebbe necessario provvedere a interventi di adeguamento alla norma. Tuttavia, al fine di garantire migliori condizioni di sicurezza e per rendere possibile l eventuale uso futuro dell edificio anche nel caso di un numero di addetti superiore alle 500 unità, si è scelto di dotare l edificio dei requisiti di protezione dall incendio rispettosi dei criteri di sicurezza stabiliti al Titolo IV della regola tecnica. Tenuto conto della natura dei lavori previsti in appalto, secondo quanto chiarito dalla circolare del Ministero dell Interno, prot. n. P571/4122 sott. 66/A del , si applicheranno le disposizioni tecniche di cui ai Titoli II e III, limitatamente agli impianti e alle parti della costruzione oggetto degli interventi di modifica. Si rileva, inoltre, che il parametro 434 che determina la classificazione dell edificio in base al numero complessivo di persone in esso presenti, è stato cautelativamente assimilato al parametro adottato, dal D.M , per determinare l assoggettabilità degli uffici all obbligo amministrativo della richiesta di certificato di prevenzione incendi, riferito al numero degli addetti, che per l edificio in esame, è di circa duecento unità. 2. GENERALITÀ 2.1. Scopo La presente relazione ha per oggetto i criteri di sicurezza antincendio da applicare all edificio ex Enel allo scopo di tutelare l incolumità delle persone e salvaguardare i beni contro i rischi d incendio, nel rispetto delle disposizioni introdotte dal D.M. 22/02/2006 per gli edifici destinati ad uffici Destinazione d uso L edificio esistente, che si sviluppa per sei piani fuori terra e per un piano seminterrato, per una superficie totale pari a circa mq, è destinato ad ospitare gli uffici dei Dipartimenti della Facoltà di Scienze della Formazione e quelli della Presidenza della stessa Facoltà. Il piano seminterrato, invece, è destinato ad archivi e centrali tecnologiche.
5 Classificazione Durante la normale attività il numero delle presenze effettive contemporanee fra studenti, personale docente e tecnico-amministrativo non supera le 434 persone. Pertanto l edificio rientra nella categoria di tipo UBICAZIONE 3.1. Generalità L edificio non è ubicato in prossimità di attività che comportino gravi rischi di incendio e/o esplosione Accesso all area L edificio è ubicato nel pieno centro urbano e si sviluppa a L lungo le vie Suppa e Crisanzio, che soddisfano tutti i requisiti minimi previsti, dal punto 3.2 dell allegato al D.M , per gli accessi alle aree dove sono ubicati gli uffici. La possibilità di accostamento all edificio, delle autoscale dei Vigili del fuoco, è assicurata alle finestre dei vari piani, sui fronti che si affacciano lungo le stesse vie. 4. SEPARAZIONI - COMUNICAZIONI L edificio non presenta comunicazioni con altre attività. Per i piani in cui l edificio si presenta contiguo con la Chiesa Santa Croce, la separazione è garantita mediante elementi costruttivi di resistenza al fuoco almeno REI/EI CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 5.1. Resistenza al fuoco Le strutture ed i sistemi di compartimentazione garantiscono rispettivamente requisiti di resistenza al fuoco R e REI/EI secondo quanto di seguito riportato: - piano seminterrato R e REI/EI 60; - piani in elevazione R e REI/EI Reazione al fuoco Negli atri, nei disimpegni, nei corridoi, nelle rampe e nei passaggi in genere saranno impiegati materiali di classe 1 in ragione del 50% max della loro superficie totale. Nelle restanti parti saranno impiegati materiali di classe 0. Nel complesso dell edificio non sussistono rivestimenti lignei Compartimentazione L edificio, di superficie totale pari a circa mq, è suddiviso in sei compartimenti, il più esteso dei quali presenta una superficie di m 2 e quindi inferiore al valore di m 2, (valore massimo di compartimento per una altezza antincendio fino a 24 m).
6 5 6. MISURE PER L EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA 6.1. Affollamento Il massimo affollamento ipotizzabile è di seguito determinato: piano tipologia superficie coefficiente persone affollamento (art.6.1-comma 1) (pers/mq) seminterrato lettera a) lettera b) lettera c) 0 rialzato lettera a) lettera b) lettera c) 100 primo, secondo, lettera a) terzo, quarto lettera b) x 4 = 196 lettera c) 0 quinto lettera a) lettera b) lettera c) 0 TOTALE AFFOLLAMENTO 434 Il massimo affollamento ipotizzabile, quindi, è fissato in 434 persone Capacità di deflusso Al fine del dimensionamento delle uscite, le capacità di deflusso sono non superiori ai seguenti valori: - ai piani seminterrato e primo: 37,5 persone/modulo uscita; - al piano rialzato: 50 persone/modulo uscita; - ai piani secondo, terzo, quarto e quinto: 33 persone/modulo uscita Sistema di vie di uscita Il progetto prevede un sistema di vie di uscita, dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzato ed alle capacità di deflusso definite, organizzato per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti all esterno dell edificio. Ad ogni piano è stato previsto uno spazio calmo Numero delle uscite Il numero di uscite, dei singoli piani dell edificio ad eccezione del piano seminterrato, non è mai inferiore a due e le uscite sono ubicate in posizione ragionevolmente contrapposta. Si fa presente che, così come chiarito dalla Lettera Circolare del 19 giugno 2006 prot. n. P694/4122 sott. 66/A, l obbligo per i piani interrati di disporre di almeno due vie di uscita alternative, non si applica nel caso in cui i locali ubicati ai piani interrati siano adibiti ad usi accessori (archivi, depositi, locali tecnici, servizi igienici, ecc.) che non prevedono la presenza di postazioni di lavoro fisse, fatto salvo il rispetto della lunghezza delle vie di esodo.
7 6 La zona al piano interrato dove sono presenti solo locali tecnologici è direttamente accessibile da due scale di servizio dedicate Larghezza delle vie di uscita La larghezza utile delle vie di uscita non è mai inferiore a due moduli di uscita, pari a 1,20 m. La larghezza totale delle uscite da ogni piano è sempre superiore, al rapporto tra il massimo affollamento e la capacità di deflusso del piano. In particolare, al piano rialzato, la larghezza totale delle uscite è pari a otto moduli di uscita, a fronte dei cinque necessari. La larghezza totale delle uscite, dei piani dal primo al quinto, è pari a tre moduli di uscita, a fronte dei due necessari. La larghezza totale delle vie di uscita che immettono in luogo sicuro all aperto, calcolata sommando il massimo affollamento di due piani consecutivi, con riferimento a quelli aventi maggiore affollamento, è pari a sei moduli di uscita al piano di uscita e tale condizione è pienamente soddisfatta dalla presenza di otto moduli al piano rialzato Lunghezza delle vie di uscita Tenuto conto che si è dotato l edificio di impianto automatico di rilevazione e allarme incendio, la lunghezza massima del percorso di esodo, sino a raggiungere un luogo sicuro dinamico oppure l esterno dell attività, non è mai superiore a 55 m; mai superiore a 40 m, sino a raggiungere una scala protetta; la lunghezza dei corridoi ciechi non è mai superiore a 25 m Porte Le porte delle uscite di sicurezza si aprono tutte nel senso dell esodo e dotate di maniglione antipanico Scale L edificio è dotato di due vani scale, uno a prova di fumo, in posizione baricentrica, in adiacenza dei due collegamenti verticali meccanizzati che dipartono dalla hall di ingresso di via Crisanzio; l altro di tipo protetto, in testa all ala che si sviluppa lungo la via Suppa. Le caratteristiche di resistenza al fuoco dei vani scala sono REI 60. La larghezza minima della scala a prova di fumo non è inferiore a 1,20 m, senza restringimenti; mentre la larghezza minima della scala protetta non è inferiore a 0,90 m. Si specifica che le scale esistenti non sono oggetto di interventi di modifica Impianti di sollevamento Così come chiarito dalla circolare del Ministero dell Interno, prot. n. P694/4122 sott. 66/A del , per tutti gli ascensori inseriti nell ambito di scale di tipo protetto e/o a prova di fumo, non è necessario prevedere la protezione REI per il vano corsa. L obiettivo di evitare che i vani degli impianti di sollevamento fungano da via privilegiata per la propagazione dei prodotti di combustione, è conseguito
8 7 anche nei casi in cui l ascensore sbarca in un filtro a prova di fumo. Analogamente sono stati dotati di porte REI 60, al solo piano seminterrato, i due collegamenti verticali meccanizzati che dipartono dalla hall di ingresso di via Crisanzio, nonchè ai piani seminterrato, rialzato e quinto l ascensore posto nell ala dell edificio che si affaccia sulla via Crisanzio. 7. AERAZIONE Tutti gli ambienti dell edificio sono dotati di aerazione naturale; gli ambienti non aerati naturalmente sono dotati di aerazione meccanica con impianto di immissione e di estrazione in grado di funzionare anche in caso di emergenza. 8. ATTIVITÀ ACCESSORIE 8.1. Locali per riunioni e trattenimenti La sala conferenze prevista al piano rialzato, con capienza non superiore a 100 persone, è dotata di quattro uscite, ognuna di larghezza 1,20 m, che immettono nel sistema di vie di esodo di piano. Le sale riunioni, presenti su ognuno dei piani in elevazione, sono servite da una sola uscita, di larghezza 1,20 m, che immette nel sistema di vie di esodo di piano Locali per servizi logistici Non previsti Archivi e depositi Archivi e depositi di materiali combustibili con superficie fino a 15 mq Gli archivi e depositi di materiali combustibili di superficie non eccedente 15 mq, sono dotati di elementi di separazione e porte di accesso, munite di dispositivo di autochiusura, con caratteristiche di resistenza al fuoco almeno REI 30; il locale è protetto con rivelatori di incendio collegati all'impianto di segnalazione e allarme; all'esterno del locale, in prossimità della porta di accesso, sarà posizionato almeno un estintore portatile avente carica minima pari a 6 kg e capacita' estinguente non inferiore a 21A 89B; il carico di incendio deve essere limitato a 30 kg/mq Archivi e depositi di materiali combustibili con superficie fino a 50 mq Gli archivi e depositi di materiali combustibili di superficie non eccedente 50 mq, sono dotati di elementi di separazione e porte di accesso, munite di dispositivo di autochiusura, con caratteristiche di resistenza al fuoco almeno REI 60. La superficie di aerazione naturale non è inferiore ad 1/40 della superficie in pianta; il locale è protetto con rivelatori di incendio collegati all'impianto di segnalazione e allarme; all'esterno del locale, in prossimità della porta di accesso, sarà posizionato almeno un estintore portatile avente carica minima pari a 6 kg e capacità estinguente non inferiore a 34A 144B; il carico di incendio deve essere limitato a 60 kg/mq.
9 Archivi e depositi di materiali combustibili con superficie superiore a 50 mq Gli archivi e depositi di materiali combustibili di superficie superiore a 50 mq (e comunque inferiore a 500 mq), sono dotati di elementi di separazione e porte di accesso, munite di dispositivo di autochiusura, con caratteristiche di resistenza al fuoco almeno REI 90. La superficie di aerazione naturale non è inferiore ad 1/40 della superficie in pianta; il locale è protetto con rivelatori di incendio collegati all'impianto di segnalazione e allarme; all'interno del locale sarà posizionato un congruo numero di estintori portatili aventi carica minima pari a 6 kg e capacità estinguente non inferiore a 34A 144B; il carico di incendio deve essere limitato a 60 kg/mq Autorimesse Non previste. 9. SERVIZI TECNOLOGICI 9.1. Impianti di produzione di calore Non previsti Impianti di condizionamento e ventilazione In tutti gli ambienti è previsto il ripristino del sistema di condizionamento esistente del tipo ad espansione diretta (inverno/estate). Nei servizi igienici è previsto un impianto di estrazione aria viziata Impianti elettrici Gli impianti elettrici sono progettati nel rispetto delle norme CEI e delle varie leggi vigenti, tra cui la legge n. 186 del 1/3/1968 e la DM 37/2008. Tali impianti sono realizzati nel rispetto delle norme CEI 64/8 e 81/1. L edificio inoltre è munito di un pulsante di emergenza, posto al piano rialzato in posizione segnalata e facilmente accessibile (ingresso ad angolo tra via Nicolai e piazza Cesare Battisti), che permette di togliere tensione all impianto elettrico di tutto il fabbricato. Con riferimento al punto 9.3.1, lettera d, dell allegato al DM 22/02/2006 (Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio di edifici e/o locali destinati ad uffici) si precisa quanto segue. I circuiti terminali destinati ad alimentare prese o apparecchi di illuminazione sono realizzati con cavo N07G9-K e quindi di tipo LS0H (Low Smoke Zero Halogen, cavi a bassa emissione di fumo e senza alogeni), anche se installati in tubo incassato in struttura non combustibile (tipo a1 ai sensi dell art della Norma CEI 64-8/7). I circuiti di distribuzione sono realizzati con cavo FG7(O)R in canale metallico con grado di protezione IP4X (tipo a2 ai sensi dell art della Norma CEI 64-8/7) in controsoffitti o
10 9 pavimenti sopraelevati (formato da pannelli incombustibili non REI) con rivelatori di incendio all interno degli stessi, e quindi equivalente alla conduttura di tipo a1 (art della Norma CEI 64-8/7). Sarà previsto un impianto di illuminazione di sicurezza, realizzato con organi illuminanti autoalimentati, secondo le indicazione della Norma UNI 1838, tenendo presente che l attività nell edificio prosegue oltre l imbrunire nei mesi invernali. Inoltre: l alimentazione di sicurezza dovrà essere ad interruzione breve (< 0,5 s); il dispositivo di carica degli accumulatori deve essere di tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa entro 12 h; l autonomia dell alimentazione di sicurezza deve consentire lo svolgimento in sicurezza del soccorso per il tempo necessario; in ogni caso non dovrà essere minore di 120 min; gli apparecchi per l illuminazione di sicurezza posti in corrispondenza delle vie di fuga dovranno essere serigrafati con simbologia da concordare con la D.LL.; è monitorata in automatico la verifica dell illuminazione di sicurezza mediante sistema centralizzato remoto. 10. MEZZI ED IMPIANTI FISSI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI Estintori Saranno posizionati, all interno dell edificio in esame, come richiesto dalle normative in materia di protezione antincendio, un numero sufficiente di estintori, uno ogni 200 mq, a polvere da 6 kg del tipo approvato per fuochi delle classi A e B, con capacità estinguente non inferiore a 55A-233B, di tipo approvato dal Ministero dell Interno, per un totale di n.32 estintori in tutto l edificio. Sarà, inoltre, previsto il posizionamento estintori a CO 2 all interno dei vani tecnici previsti per i quadri elettrici di piano Impianti di estinzione incendi L'impianto antincendio ad idranti, le cui caratteristiche sono riportate nelle relative tavole di disegno allegate, è stato dimensionato secondo quanto richiesto dal D.M. 26/8/92 e dalla UNI con riferimento alla protezione di aree di livello 2(B.2.3.2) e UNI EN 12845: L impianto è stato dimensionato per la contemporaneità di una montante come richiesto dalla norma e secondo i seguenti dati di calcolo: Portata per montante: 360 l/min Portata per idrante: 120 l/min; Pressione minima residua all'idrante idraulicamente più sfavorito di 1.5 bar. Autonomia: 60 minuti; Distanza max dalla cassetta idrante ad ogni punto dell area protetta: 20 m Le caratteristiche della centrale antincendio saranno le seguenti: Portata gruppo di pressione = 48 mc/h Prevalenza gruppo di pressione = 7,5 bar
11 10 Riserva idrica pari a l > 320 l/min x 60 min = l L alimentazione elettrica del gruppo di pressione sarà realizzata da linea dedicata posta a monte del contatore ENEL e protetta con interruttore a fusibili. Dal quadro elettrico del gruppo di pressione sarà realizzata una linea elettrica di rimando in locale presidiato, dotata di segnalatore ottico-acustico, per allarme mancanza alimentazione elettrica gruppo di pressione antincendio. La centrale antincendio è posta in proprio locale tecnico, dotato di adeguata aerazione. All interno della centrale è installato il gruppo di pressurizzazione a norme UNI EN 12845: 2005 costituito da una elettropompa principale ed una pompa pilota. La riserva antincendio avente la capacità utile di 24 mc sarà completa di tutti gli accessori richiesti dalle norme. Le tubazioni sono, laddove necessario, protette opportunamente contro il gelo, urti e fuoco e disposte come a disegno. Sulla rete sono state posizionate delle valvole di sezionamento disposte come a disegno, al fine di evitare di mettere fuori servizio l impianto durante i lavori di manutenzione e/o riparazioni. Gli idranti UNI 45 sono alloggiati in cassette complete di lancia e manichetta e disposti come a disegno. Infine è previsto n 1 gruppo uni 70 per attacco motopompa VVF ubicato in posizione facilmente accessibile ai mezzi di soccorso e posto in adiacenza all ingresso di Via Crisanzio. 11. IMPIANTI DI RIVELAZIONE, SEGNALAZIONE E ALLARME Generalità In tutte le aree dell edificio è prevista l'installazione di: segnalatori di allarme incendio del tipo a pulsante manuale opportunamente distribuiti ed ubicati, in ogni caso, in prossimità delle uscite; impianto fisso di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi in grado di rilevare e segnalare a distanza un principio d'incendio Caratteristiche Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di rivelazione fumi realizzato in conformità alle norme vigenti e dotato di rivelatori ottici di fumo da soffitto, pulsanti di allarme ed avvisatori acustici e luminosi. 12. SISTEMA DI ALLARME I locali in oggetto sono muniti di un sistema di allarme acustico e luminoso (completo di alimentazione di sicurezza) in grado di avvertire il personale presente in caso di pericolo. I comandi di tale impianto sono distribuiti in posizione facilmente accessibile all interno del fabbricato.
12 SEGNALETICA DI SICUREZZA La segnaletica antincendio ed antinfortunistica sarà conforme a quanto stabilito dalla vigente normativa ed in particolare dal D.L. 9 aprile 2008, n. 81.
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