PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA LEGGE N.107/2015. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

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1 PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA LEGGE N.107/2015. APPENDICE 3 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ANNO SCOLASTICO PROTOCOLLO ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITÀ L Istituto Comprensivo Pertini Biasi Sassari propone questo documento per realizzare l inclusione scolastica degli alunni disabili. La finalità è quella di ottenere l integrazione attraverso un esperienza scolastica significativa e stimolante, che consenta a tutti i soggetti dell inclusione di sentirsi a proprio agio. Riteniamo indispensabile, a tale scopo, coinvolgere attivamente i genitori, gli insegnanti, gli operatori scolastici e sanitari attraverso incontri, progetti e condivisioni. La finalità è quella di ottenere la conoscenza reciproca e il lavoro condiviso tra tutti gli operatori a vantaggio di un lavoro di qualità. Questo documento contiene principi, criteri e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni in difficoltà, definisce i compiti e i ruoli delle figure operanti all interno dell Istituzione Scolastica, traccia le linee delle possibili fasi dell accoglienza e delle attività di facilitazione per l apprendimento. L adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nella Legge quadro n.104/92. Tale legge auspica il pieno rispetto della dignità umana e dei diritti di libertà e autonomia della Persona con handicap, promuovendone la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società. In particolare l art.12 diritto all educazione e all istruzione, stabilisce che l Integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della

2 persona con handicap nell apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione e che l esercizio del diritto all Educazione e all Istruzione non può essere impedito da difficoltà d apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all handicap. Obiettivi del Protocollo: Definire pratiche condivise all interno della scuola in tema di accoglienza e integrazione, dove per accoglienza non si intende solo un momento iniziale in cui la scuola si attiva in conseguenza dell arrivo di alunni disabili, ma si intende un atteggiamento che si traduce in azioni e attenzioni costanti. Facilitare l ingresso degli alunni nel sistema scolastico e sociale nel quale saranno inseriti. Realizzare l inclusione sviluppando le abilità sociali e comunicative dello studente. Collaborare alla realizzazione del Progetto di vita. Promuovere iniziative di collaborazione tra scuola ed enti territoriali. Il Protocollo di Accoglienza della nostra Scuola si articola in quattro parti: Parte prima: procedure e strategie condivise per favorire l inclusione. Parte seconda: fasi, tempi e modalità di accoglienza, inclusione. Parte terza: compiti e ruoli delle figure preposte all inclusione operanti all interno del sistema scolastico. Parte quarta: documentazione. PARTE PRIMA Procedure e strategie condivise per favorire l inclusione degli alunni diversamente abili. Condivisioni di comuni linee pedagogiche e di condotta tra insegnanti di sostegno e curricolari nella gestione della classe Sensibilizzazione della classe all accoglienza dei nuovi compagni Conoscenza degli spazi, dei tempi e dei ritmi della scuola Rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento e modalità di semplificazione e/o facilitazione per ogni disciplina.

3 PARTE SECONDA Fasi, tempi e modalità di accoglienza, inclusione degli alunni diversamente abili. PRE ACCOGLIENZA (fine gennaio): laboratori e attività, da realizzare in collaborazione tra i diversi ordini di scuola prima dell iscrizione, funzionali alla reciproca conoscenza tra l alunno e la scuola. ISCRIZIONE (gennaio/febbraio): nell ambito dei percorsi di continuità tra scuola dell infanzia, primaria e secondaria di primo grado, l alunno e la sua famiglia possono visitare la scuola e avere un contatto conoscitivo; la famiglia procede con l iscrizione dell alunno presso la segreteria della scuola, entro i termini prestabiliti. Presenta la domanda di iscrizione dell alunno secondo le modalità previste dalle norme vigenti. Se non ancora presente una Diagnosi, i genitori informeranno la scuola che è in atto una fase diagnostica. ACCOGLIENZA (aprile/giugno): incontro con i genitori per individuare varie necessità e accogliere indicazioni specifiche. I genitori potranno visitare la scuola e conoscere le attività svolte; incontro con gli insegnanti per acquisire informazioni sull alunno e sull azione educativa svolta nel precedente ordine di scuola; riunione del Gruppo H d Istituto per la richiesta di ore da assegnare per l anno successivo. CONDIVISIONE E INSERIMENTO (settembre): riunione della commissione H per definire le linee organizzative, pedagogiche e didattiche. La commissione analizza la documentazione pervenuta dall ufficio di segreteria e i dati raccolti dal Gruppo di Lavoro per l Inclusione; presentazione dei singoli casi agli insegnanti dei rispettivi consigli di classe; durante la prima settimana di scuola sono proposte attività per le classi coinvolte, finalizzate a un positivo inserimento nella nuova scuola; contatti con gli operatori A.S.L per costruire un primo percorso pedagogico-didattico; riunione Gruppo H per la distribuzione delle ore di sostegno assegnate dall'usp. INTEGRAZIONE (ottobre - novembre): incontri per la stesura del P.E.I con gli operatori socio-sanitari, genitori, docente di sostegno, coordinatore di classe ed eventuali altre figure professionali.

4 Nel corso dell anno: attuazione di attività e progetti per l inclusione dell alunno diversamente abile. Verifiche in itinere del PEI e dei Progetti. Gennaio: verifica quadrimestrale. Giugno: verifica finale. PARTE TERZA Compiti e ruoli delle figure preposte all inclusione operanti all interno del sistema scolastico. Gruppo di lavoro per l inclusione: il GLI è composto da docenti curricolari e di sostegno, eventualmente da personale ATA, nonché da specialisti della ASL del territorio di riferimento dell istituzione scolastica. Il gruppo è nominato e presieduto dal dirigente scolastico e ha il compito di supportare il Collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l Inclusione e i docenti contitolari, i consigli di classe nell attuazione del PEI. In sede di definizione e attuazione del Piano di Inclusione, il GLI si avvale della consulenza e del supporto dei genitori e delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative del territorio nel campo dell inclusione scolastica. Collabora con le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio. Commissione H: si riunisce periodicamente. È costituita dagli insegnanti di sostegno. Ha il compito di organizzare le attività di accoglienza e integrazione per tutte le classi. La Commissione analizza e verifica il livello e la qualità dell inclusione nella classe e nella scuola, definito nel Protocollo di Accoglienza, propone le linee organizzative e pedagogico-didattiche in tema di inclusione degli alunni diversamente abili nonché progetti ed esperienze di integrazione scolastiche ed extrascolastiche. Gruppo H di Istituto: si riunisce periodicamente. È costituito da: Dirigente Scolastico, insegnanti curricolari, insegnanti di sostegno, genitori e operatori sanitari. Promuove un raccordo tra le attività scolastiche, familiari ed extrascolastiche dell alunno diversamente abile e effettua proposte al fine dell inclusione ed elabora la richiesta delle ore di insegnamento individualizzato necessarie per ciascun alunno diversamente abile.

5 Dirigente Scolastico: coordina tutte le attività. Provvede alla formazione delle classi e all assegnazione degli insegnanti di sostegno alle classi. Cura i rapporti con le Amministrazioni locali e con le Associazioni che operano sul territorio. Diffonde presso le famiglie, le Amministrazioni Comunali di pertinenza e quanti fossero interessati, l esistenza del presente Protocollo. Referente del Sostegno: controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita, coordina i docenti del gruppo di sostegno, promuove l attivazione di progetti e laboratori specifici. Insegnanti di Sostegno: svolgono il ruolo di mediatori dei contenuti programmatici, relazionali e didattici. Sensibilizzano la classe, rilevano bisogni specifici e individuano modalità di facilitazione negli apprendimenti. Curano gli aspetti metodologici e didattici e partecipano alla programmazione e alla valutazione. Mantengono rapporti con la famiglia, gli operatori sanitari e gli operatori comunali. Insegnanti curricolari: programmano le azioni necessarie per accogliere in modo adeguato l alunno nel gruppo classe favorendone l inclusione. Partecipano alla stesura della documentazione specifica (PEI) e concorrono alla verifica e valutazione collegiale del Piano Educativo Individualizzato. Sensibilizzano la classe all accoglienza del nuovo compagno. Rilevano bisogni specifici e individuano modalità di facilitazione negli apprendimenti. Personale socio educativo assistenziale: coopera con gli insegnanti per favorire la partecipazione dell alunno a tutte le attività scolastiche e formative, opera per il potenziamento dell autonomia personale, sociale, della comunicazione e della relazione dell alunno. Collaboratori scolastici: su richiesta degli insegnanti può accompagnare l alunno negli spostamenti interni all edificio scolastico e assistere l alunno relativamente ai bisogni primari.

6 PARTE QUARTA La Documentazione Diagnosi Funzionale: descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione di possibile evoluzione dell alunno certificato. È stilata dagli operatori ASL o centri convenzionati. Viene eseguita all atto della prima segnalazione e deve essere aggiornata nella fase di passaggio da un ordine di scuola all altro. Piano educativo individualizzato: è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap; è redatto congiuntamente dagli operatori sanitari e dal personale insegnante curricolare e di sostegno della scuola, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno. Verifica in itinere: è l analisi delle attività programmate nel P.E.I. È formulata dagli insegnanti di sostegno e curricolari, si attua a metà anno scolastico e può essere concordata con gli operatori socio-sanitari. Verifica finale: viene verificato il raggiungimento degli obiettivi previsti nel PEI. Partecipano docenti curricolari e di sostegno, coordinatore della classe, operatori socio-sanitari e genitori dell alunno. Valutazione: sulla base del PEI, viene indicato per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici e quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale o totale dei contenuti programmatici di alcune discipline. La valutazione deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell alunno e deve essere effettuata in rapporto alle potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Gli insegnanti stabiliscono obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali, tenendo presenti le difficoltà manifestate e calibrando le richieste in relazione ai singoli alunni e alle specifiche disabilità.

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