BRUGHIERA 2016 XXXII edizione APRILE 2016
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- Leo Pappalardo
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1 XXXII edizione APRILE 2016 UNUCI - Sezione di Gallarate Local Governance Capacity Building for Crisis Management and Community Preparedness La Cooperazione Civile-Militare in Patria: implementazione Difesa Civile nelle Comunità Locali 1
2 Proposta UNUCI Esercizi/Prove effettuabili da parte dei Riservisti o Allestimento e presidio del Posto Comando, con particolare riguardo alla definizione di tutte le figure necessarie a coprire i vari ruoli; o Ideazione di una rete di comunicazioni efficiente con operatori qualificati a gestire gli apparati; o Vigilanza di siti sensibili/protezione delle Forze dispiegate sul terreno e del Dispositivo al campo base; o Allestimento e scorta convogli, gestione parco veicoli; o Collaborazione con FFOO (Art. 28, L.R. nr. 5/2015); o Perlustrazione/presidio anti-sciacallaggio; o POA/OP (Posto d'osservazione Avanzato/Observation Post) occulti con compiti di raccolta informativa pre- e post-strike, in particolare in preparazione e supporto ad operazioni antiterrorismo; o Pattuglie a breve e medio raggio con compiti di collegamento, di presidio o di ricerca e soccorso o scorta ai soccorritori locali; o Allestimento di ZAE/LZ (Zona Atterraggio Elicotteri/Landing Zone) e relative attività di coordinamento aeroterrestre, ecc. 2
3 UNUCI - Collaborazione con FFOO (Art. 28, L.R. nr. 5/2015) Legge Regionale 1 aprile 2015, n. 6 Disciplina regionale dei servizi di polizia locale e promozione di politiche integrate di sicurezza urbana (BURL n. 14, suppl. del 02 Aprile 2015 ) Art. 28 (Volontariato e associazionismo) 1. La Regione riconosce la funzione del volontariato come espressione di solidarietà sociale sia individuale sia associativa e ne promuove le attività al fine di sviluppare collaborazioni con l'ente locale e in particolare con i servizi di polizia locale, in modo da contribuire al miglioramento della qualità della vita. 2. Per le collaborazioni di cui al comma 1, gli enti locali possono stipulare convenzioni con le associazioni del volontariato a condizione che queste associazioni non prevedano nell'accesso e nei propri fini forme di discriminazione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali o sociali, nel rispetto della normativa vigente. I volontari, individuati dalle amministrazioni locali attraverso le associazioni di volontariato, possono essere impiegati nel supporto al presidio del territorio a condizione che: a) non abbiano subito condanna a pena detentiva per delitto non colposo o non siano stati sottoposti a misure di prevenzione e non siano stati espulsi dalle forze armate o dalle forze di polizia nazionali, ovvero non siano stati destituiti o licenziati per giusta causa o giustificato motivo soggettivo da pubblici uffici; b ) siano adeguatamente assicurati. 3. I volontari devono operare sulla base delle indicazioni loro impartite dal comandante o dal responsabile della polizia locale o da altro addetto alla polizia locale specificatamente individuato cui sono subordinati nelle operazioni in cui vengono impiegati. 4. Per le eventuali divise e distintivi, colori e caratteristiche dei mezzi impiegati dalle associazioni di volontariato deve essere esclusa la somiglianza con le divise, con i distintivi e con i colori dei mezzi in dotazione ai corpi e servizi della polizia locale della Regione. 3
4 QUADRO NORMATIVO NAZIONALE DI RIFERIMENTO MILITARE Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773 Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che individua le F.A. tra le strutture operative per la tutela dell O.P.; Art.13 legge 121/81 che prevede la possibilità di mettere a disposizione del Prefetto anche assetti delle Forze Armate per motivi di ordine e sicurezza pubblica; Legge nr. 25/1997 sui vertici militari e relativo regolamento D.P.R. 556/99; Art. 1 co.5 legge n. 331/2000, che evidenzia, tra i compiti delle F.A., anche quello della salvaguardia delle libere istituzioni; D.lgs 464/1997 sulla riforma strutturale delle F.A.; Artt. 18 e 19 legge n.128/2001, in cui si prevede l impiego di personale militare per la sorveglianza e il controllo di obiettivi di interesse pubblico; Direttiva SMD-G-006, per l intero capitolo sui Concorsi in Tempo di Pace Direttive sull Aerocooperazione e sui Trasporti Aerei di Stato Legge 225/1992 sulle strutture operative di Protezione Civile (tra le quali figurano anche le FF.O.O.) 4
5 OBBIETTIVI DELL ESERCITAZIONE Testare la capacità di organizzazione dell esercitazione stessa in accordo con la normativa nazionale, regionale, locale e con il presupposto operativo; Facilitare la Cooperazione Civile e Militare in aderenza al mandato NATO ed alla normativa nazionale in materia; Effettuare il mantenimento operativo dei Riservisti su scenari attuali e compatibilmente con il loro ruolo; Svolgere Prove di Soccorso come previsto dalle normative Regionali per gli Operatori di Protezione Civile; Simulare il possibile supporto da parte dei Riservisti a favore degli Operatori di Protezione Civile nelle operazioni di loro competenza Simulare la possibile supporto da parte degli Operatori di Protezione Civile a favore dei Riservisti Favorire l interscambio di buone prassi esercitative ed operative da parte di players di natura differente (Civili e Militari) Con il supporto e la partecipazione degli Enti Civili e Militari preposti al Coordinamento degli eventi reali ed esercitazione. 5
6 SCENARI DI MASSIMA ATTESI ATTACCHI MULTIPLI SIMULTANEI MINI-ATTACCHI SIMULTANEI DI CARATTERE NBCR AZIONI DI LUPI SOLITARI SOTTOSCENARI MILITARI AZIONI DI PRESIDIO E CINTURAZIONE DI OBBIETTIVI SENSIBILI AZIONI DI COOPERAZIONE CON LE FFOO E I VVF AZIONI DI SOCCORSO ALLA POPOLAZIONE ANCHE IN MATERIA DI NBCR PATTUGLIE MILITARI DI VERIFICA DEL TERRITORIO RICERCA PERSONE SCOMPARSE SOTTOSCENARI ATTESI CIVILI AZIONI DI AUTOPROTEZIONE, AUTOSOCCORSO E PRIMO INTERVENTO EVACUAZIONI DI POPOLAZIONE ED EDIFICI ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE COOPERAZIONE ALLA MESSA IN SICUREZZA DI ZONE CONTAMINATE ASSISTENZA LOGISTICA AI CIVILI ED AI MILITARI 6
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