PROGETTAZIONE ORGANIZZAZIONE E SICUREZZA NEL CANTIERE

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1 UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA FACOLTA DI ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN CEGA PROGETTAZIONE ORGANIZZAZIONE E SICUREZZA NEL CANTIERE PROF. ARCH. ANTONINO GUERRERA - Esempio di compilazione per una impresa di costruzioni- A.A

2 1. PREMESSA Descrizione dell impresa, struttura societaria, ubicazione, settori lavorativi, ecc. 1.1 DATORE DI LAVORO Indicare il nome del datore di lavoro con la descrizione delle attività svolte personalmente. 2

3 1.2 NOMINA DEL RSPP Indicare: il nominativo della persona designata; i motivi della scelta. Allegare: il curriculum vitae; il verbale di consultazione del RLS; la lettera di comunicazione del nominativo all ASL e alla Direzione provinciale del lavoro con i relativi allegati. 3

4 1.2 NOMINA DEL RSPP (segue) Nel caso il datore di lavoro svolga personalmente questa funzione indicare: i motivi di tale scelta. Allegare: la lettera di comunicazione al RLS; la lettera di comunicazione all ASL con: la dichiarazione attestante la capacità di svolgimento del compito; la dichiarazione di aver adempiuto agli obblighi di cui all art. 4, commi 1, 2, 3 e 11; la relazione sull andamento degli infortuni e delle malattie professionali nella propria impresa; l attestazione di frequenza del corso di formazione di minimo 16 ore. 4

5 1.3 NOMINA DEGLI ADDETTI AL SPP Indicare: il nominativo delle persone designate con i relativi compiti da svolgere; i motivi delle scelte. Allegare: i verbali di consultazione del RLS. 5

6 1.4 NOMINA DEL MEDICO COMPETENTE Indicare: i motivi o meno della necessità di nominarlo; se necessario, il nominativo della persona designata e le motivazioni della scelta; i lavoratori soggetti alla sorveglianza sanitaria. Allegare: copia del certificato di attestazione della qualifica posseduta. 6

7 1.5 DESIGNAZIONE O ELEZIONE DEL RLS Indicare: le modalità di svolgimento della designazione o dell elezione; il nominativo della persona designata o eletta. Allegare: la lettera di comunicazione della persona designata o eletta. 7

8 1.6 LAVORATORI Indicare il numero dei lavoratori (indicando preferibilmente anche i nomi), divisi per qualifica e l indicazione dei compiti svolti da ognuno di essi. 8

9 2.CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Indicare i criteri utilizzati per lo svolgimento della valutazione dei rischi 9

10 3. INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI Indicare la metodologia utilizzata per l individuazione dei rischi allegando la relativa documentazione quali tabelle di rilevamento, comunicazioni dei lavoratori, del RLS, verbali di riunione periodica, ecc. 10

11 4. Elencazione dei rischi individuati valutando per ognuno di essi la probabilità di accadimento dell evento e le persone eventualmente coinvolte. 11

12 4.1. IMPIANTO ELETTRICO Accertarsi che: - sia stata presentata all ISPESL (anche all ARPA per lavori eseguiti dopo il 23/01/2002) la denuncia dell impianto di messa a terra; - per tutte le modifiche fatte dopo il 1990 siano presenti la dichiarazione di conformità rilasciata dall elettricista e il progetto della modifica; - ogni due anni venga eseguita la verifica dell impianto di messa a terra dall ARPA o da un Organismo Autorizzato. 12

13 MANUTENZIONE IMPIANTO ELETTRICO Redigere un piano di manutenzione dell impianto elettrico e dell impianto di protezione dalle scariche atmosferiche allegando il registro delle manutenzioni. 13

14 4.2 IMPIANTO DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE Accertarsi che: - sia presente la valutazione del rischio dalle scariche atmosferiche redatta in base alla norma CEI 81-4; - in caso di impianto ricadente negli obblighi di cui agli articoli 36, 38 e 39 del D.P.R. 547/55, deve esserci la denuncia fatta all ISPESL (anche all ARPA per lavori eseguiti dopo il 23/01/2002); - per tutte le modifiche da farsi dopo il 01/01/2005 siano presenti la dichiarazione di conformità rilasciata dall elettricista e il progetto della modifica; - ogni due anni venga eseguita la verifica dell impianto dall ARPA o da un Organismo Autorizzato. 14

15 4.3 IMPIANTO DI RISCALDAMENTO Accertarsi che: - sia stata presentata all ISPESL la denuncia dell impianto se di potenzialità superiore a kcal/h; - nel caso sia stata già eseguita l omologazione, accertarsi della presenza presso gli uffici dell impresa del relativo libretto; - siano presenti il libretto di centrale e il contratto di manutenzione con una ditta qualificata previsti dalla legge n. 10 del 1991; - per tutte le modifiche fatte dopo il 1976 sia presente il relativo progetto (dichiarazione di conformità solo dal 01/01/2005); - ogni 5 anni venga eseguita la verifica periodica dall ARPA se la potenzialità dell impianto è superiore a kcal/h. 15

16 4.4 ASCENSORI Accertarsi che: - sia presente il libretto di omologazione; - sia presente il contratto di manutenzione con una ditta qualificata; - ogni 2 anni venga eseguita la verifica periodica dall ARPA o da un Organismo Notificato. 16

17 4.5 ALTRI IMPIANTI Per gli impianti di: - adduzione del gas; - televisivi; - elettronici; - idrico e smaltimento; - antincendio; da installare o modificati dopo il 01/01/2005 dovrà essere rilasciata dall installatore la dichiarazione di conformità. 17

18 4.6 MANUTENZIONE IMPIANTI TECNICI Redigere i piani di manutenzione di tutti gli impianti per i quali si reputa necessario, allegando i relativi registri delle manutenzioni. 18

19 4.7 STRUTTURE Fare una descrizione degli uffici dell impresa facendo riferimento alla regolarità urbanistica dell edificio citando gli estremi di concessioni, collaudi statici, certificati di agibilità. 19

20 4.7 STRUTTURE (segue) Verificare la rispondenza dei luoghi di lavoro al Titolo II del D. Lgs. 626/94. 20

21 4.7.1 ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE AI PORTATORI DI HANDICAP Per luoghi di lavoro nuovi (dal 1/1/1993) verificare che porte, vie di circolazione, scale, docce, gabinetti, posti di lavoro utilizzati da portatori di handicap, siano strutturati tenendo conto dei lavoratori portatori di handicap. 21

22 4.7.1 ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE AI PORTATORI DI HANDICAP (segue) Per luoghi di lavoro già utilizzati al 1/1/1993 adottare misure idonee a consentire la mobilità e l utilizzazione dei servizi sanitari e di igiene personale ai portatori di handicap. 22

23 4.8 AGENTI CANCEROGENI MUTAGENI - Verificare l eventuale presenza di agenti cancerogeni mutageni ed individuare i provvedimenti da prendere per eliminarne la presenza o l esposizione oltre i limiti di soglia. - Adempiere agli obblighi previsti dal titolo VII - Redigere procedure per assicurare il divieto di fumo all interno dei luoghi di lavoro. 23

24 4.9 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Individuare tutte le attività in cui è presente questo rischio individuando i lavoratori coinvolti. 24

25 4.10 VIDEOTERMINALI Individuare i lavoratori che superano le 20 ore settimanali di applicazione ai videoterminali. Verificare l idoneità delle postazioni di lavoro. 25

26 4.11 AGENTI CHIMICI - Verificare l eventuale presenza di agenti chimici nelle singole attività e i lavoratori coinvolti. - Adempiere agli obblighi previsti dal titolo VII-bis. 26

27 4.12 AGENTI BIOLOGICI Verificare l eventuale presenza di agenti biologici nelle singole attività individuando i lavoratori coinvolti e adempiendo agli obblighi previsti dal titolo VIII. 27

28 4.13 AMBIENTI CON RISCHIO DI ESPLOSIONE Verificare, in caso di lavori da eseguire in atmosfere esplosive, l osservanza delle disposizioni del titolo VIII-bis del D. Lgs. 626/94. 28

29 4.14 RISCHI PER L AMBIENTE ESTERNO Elencare le attività svolte che possono causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l ambiente esterno. Indicare tutte le soluzioni possibili e da intraprendere per eliminare o ridurre tali rischi. 29

30 4.15 VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO Effettuare la valutazione del rischio incendi in base al D. M. 10 marzo

31 5. SPECIFICI PER LE SINGOLE ATTIVITA LAVORATIVE SVOLTE DALL IMPRESA Elencare le attività svolte dall impresa nei cantieri ed effettuare la valutazione dei rischi delle singole attività in generale, cioè senza considerare la specificità del luogo di lavoro. Organizzare questo capitolo in paragrafi distinti da reperire immediatamente all occorrenza. 31

32 6. PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Stabilire le priorità dei vari rischi individuati, programmando i provvedimenti da prendere a breve, medio e lungo termine. 32

33 6.1 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA ED INDIVIDUALE Elencare per tutti i lavoratori esposti ai rischi residui: - i DPC da installare; - i DPI da utilizzare e le relative modalità d uso; - la documentazione relativa alla formazione sul loro uso (progettazione della formazione ed attestazione dell avvenuta formazione); - lettere, controfirmate dai lavoratori, di consegna dei DPI. 33

34 6.1.1 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA ED INDIVIDUALE Redigere i programmi di manutenzione di tutti i DPC e DPI. Allegare i relativi registri di manutenzione. 34

35 6.1.2 DISPOSIZIONI PER LA SORVEGLIANZA SULL USO DEI DPI Individuare le soluzioni per il rispetto dell uso da parte dei lavoratori dei DPI. Si consiglia di redigere con le RSU un contratto integrativo per l applicazione delle sanzioni previste dal CCNL in caso di mancato uso dei DPI da parte dei lavoratori. 35

36 7. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO Redigere le procedure di primo soccorso degli uffici e delle varie tipologie di cantiere, indicando le istruzioni per tutti gli addetti al servizio, per i lavoratori e per gli ospiti. 36

37 8. PIANO DI EVACUAZIONE ANTINCENDIO Redigere i piani di evacuazione della sede centrale e delle varie tipologie di cantiere, indicando le istruzioni per tutti gli addetti al servizio, per i lavoratori e per gli ospiti. Allegare alla fine del documento tutte le planimetrie specifiche. 37

38 9. PIANO DI EVACUAZIONE IN CASO DI TERREMOTO Redigere i piani di evacuazione della sede centrale e delle varie tipologie di cantiere, indicando le istruzioni per tutti gli addetti al servizio, per i lavoratori e per gli ospiti. Allegare alla fine del documento tutte le planimetrie specifiche. 38

39 10. ALTRI PIANI DI EVACUAZIONE Redigere i piani di evacuazione della sede centrale e delle varie tipologie di cantiere, indicando le istruzioni per tutti gli addetti al servizio, per i lavoratori, e per gli ospiti, per: -frana; - alluvione; - rischio di incidente rilevante dovuto ad industrie vicine. Allegare alla fine del documento tutte le planimetrie specifiche. 39

40 11. APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 7 DEL D. Lgs. 626/94 Indicare: i lavoratori estranei all impresa che svolgono attività (creare un sottoparagrafo per ogni lavoro); al suo interno la tipologia del lavoro svolto; le interferenze di tale lavoro con i lavoratori dell impresa; l interferenza dei lavoratori dell impresa sul lavoro svolto. Allegare per ogni lavoro eseguito: tutti i documenti forniti dalle aziende esterne per la verifica dei requisiti tecnico-professionali; il fascicolo informativo consegnato ai lavoratori esterni sui rischi specifici esistenti nell ambiente di lavoro; l indicazione di tutti i provvedimenti presi per la cooperazione e il coordinamento degli interventi di prevenzione e protezione. 40

41 12. SORVEGLIANZA SANITARIA Indicare il luogo e le modalità di conservazione delle cartelle sanitarie dei lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria. 41

42 13. INFORMAZIONE DEI LAVORATORI Redigere il progetto di informazione di tutti i lavoratori, aggiornando il suo stato di attuazione. 42

43 14. FORMAZIONE DEI LAVORATORI Redigere il progetto di formazione di tutti i lavoratori, aggiornando il suo stato di attuazione. 43

44 14.1 FORMAZIONE DEL RLS Documentare l avvenuta formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. 44

45 14.2 FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AL SPP Progettare e documentare la formazione degli addetti al SPP in base al D. Lgs. 195/

46 14.3 FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI VARI SERVIZI Progettare e documentare la formazione di: - addetti alla prevenzione incendi; - addetti alla evacuazione dei lavoratori; - addetti al primo soccorso. 46

47 15. MANUTENZIONE DELLE MACCHINE E DELLE ATTREZZATURE Redigere i programmi di manutenzione di tutte le macchine e delle attrezzature tenendo conto del manuale d uso. Allegare i relativi registri di manutenzione. 47

48 15.1 APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO E ALTRE MACCHINE ED ATTREZZATURE SOGGETTE A VERIFICA Accertarsi che tutti gli apparecchi di sollevamento e le altre macchine o apparecchiature (es.: apparecchi a pressione) soggette a verifiche obbligatorie, siano in regola con tali verifiche. Accertarsi della presenza dei registri di verifica delle funi. 48

49 15.2 USO IN SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Preparare idonee procedure per: lavori in quota; uso di scale a pioli; impiego dei ponteggi. 49

50 16. PULIZIA DEI LOCALI Redigere il programma di pulizia di tutti gli ambienti di lavoro allo scopo di assicurare condizioni igieniche adeguate. 50

51 17. CONTROLLO DEL FUNZIONAMENTO DEL PROGRAMMA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Stabilire le procedure di controllo periodico di funzionamento del programma di prevenzione e protezione. Definire le procedure di intervento in caso di cattivo funzionamento o di inadeguatezza del programma. 51

52 18. RIUNIONI PERIODICHE Conservare in ordine cronologico tutti i verbali delle riunioni periodiche che non vengono inseriti in capitoli su argomenti specifici, allegando la rispettiva lettera di convocazione della riunione. 52

53 ALLEGATI I. Registro degli infortuni II. Planimetrie degli edifici Piano di emergenza antincendi (vie di fuga, posizione estintori, ecc.) Piano di evacuazione per terremoto Piano di evacuazione per frana o allagamento Piano di evacuazione per incidente a rischio rilevante dovuto a cause esterne 53

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