Geologia - Geotecnica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Geologia - Geotecnica"

Transcript

1 Geologia - Geotecnica

2 BIBLIOGRAFIAe NORMATIVA Lancellotta R. Geotecnica (1987) Zanichelli Lancellotta R. Meccanica dei Terreni Levrotto & Bella Cancelli Appunti di Geotecnica Dellana G. Appunti di Geotecnica FORMULA GEO VER PROGRAM GEO Brescia (copyright 2001) T. William Lambe, Robert V. Whtitman - Meccanica dei Terreni Dario Flaccovio Editore Dispense del corso di Geotecnica del Prof. Ing. Battista Grosso della Facoltà di Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari Dispense del corso di Fondamenti di Geotecnica del Ing. Roberto Vassallo dell Università degli Studi della Basilicata - sede di Matera. Appunti del modulo di Geotecnica e Fondazioni del Laboratorio di costruzioni dell architettura II A-C dell Ing. Giuseppe Scassera, Prima Facoltá di Architettura Ludovico Quaroni,Corso di laurea specialistica in architettura UE. D.M.LL.PP del 3 Marzo 1988 Tensioni Ammissibili Circolare LL.PP del 24 Settembre 1988 DM 14 Settembre 2005 Norme Tecniche per le Costruzioni DM 14 Gennaio Norme Tecniche per le Costruzioni Stati limite 2

3 Le Rocce Le rocce si definiscono come aggregati di minerali. Frequentemente sono costituite da un minerale dominante e solo in piccole percentuali da altri; le rocce calcaree ad esempio sono costituite essenzialmente dal minerale calcite (CaCO3); Le rocce vengono classificate in base all'origine dei minerali di cui sono costituite e si distinguono in: PRIMARIE ignee quelle che derivano direttamente dal raffreddamento del magma sia superficiale (eruzioni vulcaniche) che profondo (camera magmatica) SECONDARIE sedimentarie quelle che si originano dalla deposizione e successiva compattazione dei prodotti di disgregazione e alterazione di rocce preesistenti metamorfiche quelle che derivano da rocce preesistenti (PROTOLITI) che subiscono modifiche cristalline dovute in genere ad aumenti di temperatura e/o di pressione, spesso legati a fenomeni tettonici.

4 Le rocce ignee Questo tipo di rocce si forma per il raffreddamento e la cristallizzazione di un magma fuso. Tale magma, che può avere origine anche a 200 Km di profondità, è composto prevalentemente dagli elementi che si ritrovano nei minerali silicatici, insieme a vapore acqueo e ad altri composti volatili. Il flusso magmatico grazie alla minor densità rispetto alle rocce in cui è inglobato tende a risalire verso la superficie (Principio di Archimede) ove talvolta fuoriesce e, causa il brusco raffreddamento che subisce, si solidifica velocemente dando luogo alle rocce effusive. Non sempre il magma arriva in superficie e allora si solidifica lentamente al di sotto di questa diventando roccia intrusiva. Questo tipo di roccia non verrebbe mai alla luce se gli agenti atmosferici non ne erodessero la copertura.

5 Le rocce ignee II La velocità con cui il magma si raffredda influisce in maniera determinante sul tipo di roccia che ne deriva. Infatti se si raffredda lentamente la roccia avrà una struttura più ordinata e compatta e sarà più ricca di cristalli in quanto gli elementi costituenti avranno avuto molto tempo per ordinarsi mineralogicamente. Al contrario se questo raffreddamento è rapido si può arrivare fino ad avere una struttura completamente vetrosa (che non possiede una struttura mineralogica ordinata). L'esempio più calzante per una roccia di questo tipo resta sempre l'ossidiana. Le rocce ignee, cosi come anche tutte le altre rocce, vengono distinte in base alla loro composizione mineralogica e alla loro struttura.

6 Le rocce ignee III Le rocce che si sono formate in superficie (quelle effusive) in genere presentano una struttura granulare molto fine in cui i singoli cristalli non si distinguono ad occhio nudo, mentre per quelle intrusive si parla di rocce granitoidi per la presenza di cristalli facilmente visibili. A volte può capitare che un magma, che ha iniziato a cristallizzare in profondità, venga poi portato in superficie dove termina la sua cristallizzazione. Risulterà quindi una roccia dalle caratteristiche intermedie e sarà definita come filoniana.

7 Le rocce ignee III - Esempi Granito Roccia intrusiva Roccia estrusiva raffreddamento rapidissimo Ossidiana Riolite Roccia estrusiva

8 Le rocce sedimentarie Le rocce sedimentarie sono il risultato finale di un processo che inizia con l'alterazione e la disgregazione di rocce preesistenti (sia magmatiche, sia metamorfiche, sia sedimentarie già formatesi), prosegue con il trasporto dei materiali così prodotti e termina con la loro deposizione e compattazione, in genere sui fondali marini o nel profondo dei grandi laghi, dove resterà pressochè immobile per molti molti anni. Il termine sedimentarie dà già qualche indicazione, poichè deriva dal latino "sedimentum" che significa deposto, e si riferisce alla decantazione (o precipitazione) di materiale solido all'interno fluido. Poichè l'alterazione delle rocce che affiorano e il trasporto e deposito dei prodotti alterati sono fenomeni sempre in atto, si trovano sedimenti quasi ovunque. Non appena il loro accumulo raggiunge un certo spessore, il materiale che si trova nella parte inferiore viene compattato dal peso dei sedimenti sovrastanti (questo processo prende il nome di costipazione).

9 Le rocce sedimentarie II Questi sedimenti possono anche venire cementati da sostanze minerali che precipitano chimicamente dalle acque che filtrano attraverso i minuscoli spazi (detti pori) esistenti tra i singoli granuli (chiamati clasti). Il processo finale che dà luogo alla roccia sedimentaria è chiamato DIAGENESI. Le rocce sedimentarie rappresentano meno del 10% in volume dei primi 16 Km di crosta, tuttavia l'importanza di questo gruppo di rocce è notevole visto che costituiscono il 75% delle rocce che affiorano in superficie. Quindi si possono immaginare queste rocce come un sottile strato, a volte discontinuo, della porzione più esterna della crosta, cosa facilmente intuibile visto che i sedimenti si accumulano proprio sulla superficie della Terra.

10 Le rocce sedimentarie III Schema dei possibili ambienti di deposizione

11 Le rocce sedimentarie IV Fra le particelle solide che costituiscono i singoli clasti troviamo spesso le parti dure di molti animali (fossili) come frammenti di conchiglie o di ossa, che, come accade per quasi tutte le rocce carbonatiche, possono essere quelli assolutamente prevalenti. E' solo nelle rocce sedimentarie che si possono ritrovare i fossili. Le rocce sedimentarie ci forniscono pertanto sempre indicazioni sugli ambienti deposizionali del passato e, talvolta anche sui meccanismi di trasporto dei sedimenti. Non sono da trascurare anche le implicazioni economiche che questo tipo di rocce possono avere: infatti sono associate alle rocce sedimentarie il carbone, il petrolio e il gas naturale (metano).

12 Le rocce sedimentarie V Ma che cos'è questa alterazione? Alterazione è il termine generale di tutti quei processi naturali che tendono a disintegrare una roccia compatta. Questa può essere di due tipi: meccanica e chimica. L'alterazione meccanica (chiamata anche disgregazione) è la rottura fisica della roccia in piccoli frammenti. Questo tipo di alterazione può avvenire in diversi modi: uno dei più importanti è la gelivazione o processo crioclastico (vedi figura accanto). Si tratta del congelamento dell'acqua all'interno di fratture del corpo roccioso; gelando l'acqua aumenta di volume (del 9.2%) sviluppando forti pressioni all'interno della frattura, fina a circa 150 Kg/cm 2. crioclastismo

13 Le rocce sedimentarie VI Queste pressioni non fanno altro che allargare ancora di più la frattura stessa, quindi se si immagina di ripetere questo ciclo ogni giorno, con l'acqua che è allo stato liquido di giorno, ma si solidifica la notte, ci possiamo rendere conto di quanto sia importante questo processo ai fini della disgregazione della roccia. In questo fenomeno assume grande importanza il ciclo gelo-disgelo più che le lunghe gelate, e pertanto le aree più esposte a questo fenomeno sono le zone montane delle medie e basse latitudini. Possono assumere importanza anche i processi di dilatazione, dovute ad una diminuzione di pressione per erosione del materiale soprastante, in tal modo le discontinuità della roccia, che prima erano trascurabili per la pressione delle rocce intorno, si allargano quando questa viene a mancare. Anche l'espansione termica, cioè le forti variazioni di temperatura che si possono avere nel deserto ad esempio possono contribuire alla disgregazione della roccia. Questo processo prende il nome di processo termoclastico.

14 Le rocce sedimentarie VII I sedimenti quindi possono avere fondamentalmente due origini diverse: per accumulo di materiali, prodotte dall'alterazione superficiale e come tali trasportate via, e prendono il nome di rocce clastiche, o avere origine da sostanze in soluzione che precipitano (cioè si solidificano), queste prendono il nome di rocce chimiche. La distinzione tra le varie rocce clastiche è basata fondamentalmente sulle dimensioni dei clasti (cioè le singole particelle che compongono la roccia). Ad esempio prende il nome di arenaria una roccia composta da granuli delle dimensioni di quelli di una arena o sabbia.

15 Le rocce sedimentarie VIII Arenaria Puddinga Breccia

16 Le rocce sedimentarie IX La caratteristica più appariscente delle rocce sedimentarie sono gli strati; questi sono dovuti proprio perchè i sedimenti si accumulano strato su strato fino a quando gli strati sottostanti sono così compatti che diventano consistenti quasi come una roccia ignea. La DIAGENESI che come già detto può avvenire per compattazione o per cementazione, avviene spesso in tutte e due i modi contemporaneamente. Successivamente queste rocce possono essere portate in superficie da movimenti tettonici e si possono cosi ritrovare quasi ovunque.

17 Le rocce Metamorfiche l processo metamorfico, detto appunto metamorfismo comporta la trasformazione mineralogica di rocce preesistenti. Una roccia metamorfica si può infatti formare da una roccia ignea, sedimentaria, o da una stessa roccia metamorfica. Il nome di questo genere di rocce risulta molto appropriato in quanto significa "cambiamento di forma" e questi cambiamenti sono innescati da alcuni fattori tra cui i più importanti sono la temperatura e la pressione (assume una importanza rilevante anche la presenza di fluidi poichè questa facilita la migrazione degli ioni nelle strutture mineralogiche). E' noto infatti che, fino ad una certa profondità, vi è un aumento di temperatura variabile tra i 10 C e i 30 C per ogni chilometro a seconda delle diverse regioni e questo prende il nome di gradiente geotermico In pratica più si scende in profondità e più aumenta la temperatura, infatti in alcune miniere d'oro del Sud Africa, che possono arrivare anche a 2 Km di profondità si possono raggiungere temperature di 40 C-50 C all'interno dei cunicoli.

18 Le rocce Metamorfiche II Similmente alla temperatura cresce anche il valore della pressione detta "di confinamento". Questa è di tipo idrostatico, in quanto come quella presente sott'acqua agisce con uguale intensità in tutte le direzioni. Il gradiente di pressione in genere si valuta intorno ai bar ogni Km di profondità (1 bar = 1 atmosfera che è circa equivalente a 1 Kg/cm 2 ). Nell'interno della Terra possono anche agire, in alcuni casi delle pressioni orientate secondo particolari direzioni chiamate stress o pressioni orientate che danno vita a varie strutture visibili sulla roccia come le foliazioni, lineazioni e scistosità.

19 Le rocce Metamorfiche III Questi cambiamenti ambientali coinvolgono sia la struttura mineralogica che la composizione chimica della roccia. In alcuni casi la roccia subisce solo dei modesti cambiamenti in altri si può arrivare ad un cambiamento radicale, e al limite, una sua nuova fusione (quindi geneticamente tornerebbe ad essere una roccia ignea); ma perchè si possa parlare di metamorfismo la roccia deve rimanere pressochè allo stato solido. Le rocce che si trovano in queste condizioni sono quindi piuttosto calde e si comportano in modo plastico durante la deformazione e ciò spiega la loro capacità di muoversi quasi come un fluido, e di formare pieghe, anche molto complesse, senza per questo rompersi. Il processo metamorfico ha luogo quando una roccia viene sottoposta a condizioni (in genere si parla di temperature e pressioni) diverse da quelle in cui essa si è formata.

20 Le rocce Metamorfiche IV

21 Le rocce Metamorfiche V l metamorfismo che dipende essenzialmente dalla sola temperatura è chiamato di contatto ed è, provocato dalla risalita del magma che, per contatto diretto, metamorfizza le pareti interne dei canali magmatici stessi (il magma in genere ha una temperatura tra i 700 C e i 1200 C). Questo tipo di metamorfismo avviene in genere a piccole profondità variabili da circa 1 Km fino a circa 9-10 Km, e per questo non coinvolge azioni di pressione sulle rocce. La larghezza dell'area interessata dal metamorfismo aumenta con l'aumentare della temperatura del magma in risalita dove chiaramente sarà più "metamorfosata" la roccia vicino al magma e molto meno quella più lontana.

22 Definizioni elementari MINERALE: materiale con proprietà chimiche e formule proprie. ROCCIA: è un aggregato di minerali. ROCCIA SEMPLICE: è una roccia composta di un solo minerale. ROCCIA COMPOSTA: è una roccia composta di più minerali. ROCCIA SCIOLTA: è quella che si può suddividere in granelli. ROCCIA LAPIDEA: è più compatta ed ha un elevata aderenza tra grani; esistono rocce che hanno un comportamento intermedio fra sciolta e lapidea. GRANI O GRANELLI: sono le singole parti solide che costituiscono le rocce sciolte. TERRA: è una roccia sciolta tolta dal suo ambiente naturale (per esempio per usarla nelle costruzioni). TERRENO: è un termine generico per indicare le terre e le rocce nel loro ambiente naturale.

23 Minerale Il minerale è un corpo solido cristallino, con composizione chimica definita o variabile in campo ristretto. La maggior parte dei minerali è caratterizzata dall'avere una ben precisa struttura cristallina. A livello atomico i minerali cristallini infatti possiedono un reticolo cristallino formato dalla ripetizione di una struttura geometrica detta cella unitaria. Un cristallo è un corpo solido a facce piane riconducibile a una determinata figura geometrica. La struttura si riferisce alla disposizione spaziale ordinata a lungo raggio degli atomi nella loro struttura molecolare. Alcuni minerali inoltre presentano il fenomeno dell'isomorfismo, cioè può verificarsi che due o più minerali presentino identica struttura atomica e composizione chimica analoga. Sia la composizione chimica che la struttura cristallina concorrono a definire un minerale. Due o più minerali possono avere la stessa composizione ma differente struttura cristallina (sono detti polimorfi). Per esempio, la pirite e la marcasite sono entrambi solfuri di ferro. Analogamente, alcuni minerali hanno differente composizione chimica ma stessa struttura cristallina (sono detti isomorfi): halite (composta da sodio e cloro), galena (solfuro di piombo - composta da piombo e zolfo) e periclasio (composto da magnesio ed ossigeno) hanno tutti la stessa struttura cristallina cubica. La struttura cristallina influenza notevolmente le proprietà fisiche di un minerale. Per esempio, diamante e grafite hanno la medesima composizione chimica ma le loro differenti strutture cristalline rendono la grafite molto tenera ed il diamante molto duro (è il materiale più duro conosciuto). Per essere classificata come minerale, una sostanza dev'essere solida ed avere una struttura cristallina. Dev'essere anche un corpo solido omogeneo di origine naturale con una composizione chimica ben definita. Alcune sostanze che non rientrano strettamente nella definizione, sono classificate come mineraloidi. I minerali conosciuti ad oggi sono oltre 4.000

24 Genesi e struttura dei terreni Rocce Terreni Alterazione: fisico chimica - organica Disgregazione meccanica dovuta al trasporto Accumulo Caratteristiche degli accumuli: insieme di particelle tra cui non si hanno legami forti. Se questi esistono sono di ordini di grandezza inferiori rispetto a quelli che caratterizzano le rocce.

25 Genesi e struttura dei terreni Struttura del terreno: rapporti geometrici fra le particelle e legami esistenti fra di esse Forze di massa e forze di superficie Superficie specifica [l 2 /m] Sabbia (2 mm) s = m 2 /g Caolino (1-4 µm) s = m 2 /g Montmorillonite (10 A) s = 800 m 2 /g Terreni a grana grossa: governati dalle forze di massa Interazione meccanica Terreni a grana fine: governati dalle forze di superficie

26 Genesi e struttura dei terreni Le proprietà dipendono dall interazione meccanica fra le particelle. La struttura dipende dalla distribuzione granulometrica delle particelle, dalla loro forma e dal grado di addensamento Aumentano il mutuo incastro fra le particelle e dunque la resistenza Diminuiscono la porosità e la compressibilità

27 Le argille Nelle argille le interazioni fra le particelle sono determinate dalle forze di superficie. I minerali che compongono le argille sono silicati idrati e hanno forma del reticolo di tipo tetraedrico o ottaedrico. I minerali si compongono in reticoli i quali sovrapponendosi danno origine alla particelle. Gli ioni metallici (silicio, magnesio, alluminio) sono interni al reticolo che ha alla periferia ioni ossigeno o ossidrili. Alla periferia e dunque sulla superficie, la particella risulta carica negativamente.

28 Le argille Le particelle d argilla, grazie alla loro carica negativa superficiale, attraggono e legano con forze elettriche l idrogeno facente parte delle molecole d acqua che dunque si dispongono in modo caratteristico rispetto alla particella. Al crescere della distanza dalla particella stessa, le forze elettriche vengono neutralizzate e le molecole d acqua non risentono più di esse. Queste molecole costituiscono l acqua libera o interstiziale. L insieme delle cariche negative superficiale e delle molecole d acqua adsorbite, formano il doppio strato elettrico acqua libera acqua adsorbita ± cationi doppio strato

29 Classificazione di un volume di terreno Un volume di terreno è composto da dei grani o granelli a contatto fra loro, ma negli interstizi sono presenti sia acqua che aria. Nel volume di terreno sono quindi presenti tre fasi: la fase solida, la fase liquida e la fase gassosa.

30 Proprietà di un grano Isolando un singolo grano esso è determinato da: 1. COMPOSIZIONE MINERALOGICA, È ottenuta tramite spettrografia, dalla quale si desume il grano è composto da sostanza organica o inorganica. 2. PESO SPECIFICO. Indicando con Ps il peso del grano e Vs il volume del grano definiamo PESO SPECIFICO DEL GRANO: Ps γ s = V dove il pedice s indica che ci riferiamo alla fase solida. s

31 Determinazione Gs Eseguiamo la prima misura: con una bilancia si determina il peso del grano Ps. (precisione 0.01) g) L introduzione del terreno porta ad una variazione di volume del liquido e posso misurarlo direttamente. PESO SPECIFICO del solido rispetto a quello dell acqua: Per i terreni naturali Gs=2,4 2,8. PICNOMENTRO o VOLUNOMETRO

32 FORMA DEL GRANO. È definita indicando con delle lettere le dimensioni di un parallelepipedo che contiene il grano. a: la dimensione massima del grano. b, c: le atre due misure del grano. GRADO DI ARROTONDAMENTO. SUPERFICIE ESTERNA. Può essere liscia o scabra, cioè si descrivono le irregolarità microscopiche del grano.

33 DIMENSIONI DEL GRANO Abbiamo a che fare con grani di diverse dimensioni, con riferimento alle terre queste dimensioni possono variare da mm La dimensione è definita sulla base della tecnica usata per misurarla

34

35 Classificazione per granulometria Classificazione granulometrica dei terreni in Ciottoli d>60 mm Ghiaia 2<d<60 Sabbia 0.06<d<2 Limo 0.002<d<0.06 Argilla d<0.002 Analisi granulometrica Classificazione a secco per d>2 mm Classificazione ad umido per 2 mm <d<74 µm Classificazione per sedimentazione per d<74 µm

36 Sistemi di classificazione

37 Passante cumulato Curva granulometrica

38 I nome: La frazione granulometrica di maggior presenza da il nome all aggregato. es. Limo. II nome: Quando il II materiale ha una percentuale in peso tra 50% 25% diciamo CON per unire i due nomi. es. Limo con argilla, curva1. III nome: Utilizziamo il suffisso OSO se la percentuale in peso della frazione successiva è tra 25% 10%. es. Limo con argilla sabbiosa, curva 2. IV nome: Utilizziamo la particella DEBOLMENTE se la percentuale della frazione successiva è tra 10% 5%. es. Sabbia con ghiaia debolmente limosa, curva 3.

39 Coefficiente di uniformità U d 60 = diametro corrispondente al 60% in peso di un certo materiale. d 10 = diametro corrispondente al 10% in peso di un certo materiale. U=1-2 quando il materiale è uniforme. U>1 quando la differenza fra i due diametri cresce, e aumenta quanto più cresce la disuniformità.

40 Analisi granulometrica per setacciatura trattenuto al diametro d1

41 Risultati Trattenuto cumulato Passante cumulato

42 Risultati grafici Passante (%) CURVA GRANULOMETRICA 100,00 97,50 79,40 Passante (%) CURVA CUMULATA 34,10 67,26 26,04 18,10 12,14 7,12 2,5 µm 37, ,04 µm

43 Analisi granulometrica per sedimentazione Basata sulla legge di Stokes La densità della torbida a profondità z dipende dal numero di particelle alla profondità z Misurando la densità della torbida a tempi diversi si ottiene il numero di particelle di diametro D

44

45 Es. granulometria Sabbia limosa Diametro [mm] Trattenuto Lordo [g] Tara [g] Trattenuto [g] Trattenuto % Tratt. Cumulato Tratt. Cum. % Passante cum. Passante cum. % Sabbia no limo Diametro [mm] Trattenuto Lordo [g] Tara [g] Trattenuto [g] Trattenuto % Tratt. Cumulato Tratt. Cum. % Passante cum. Passante cum. %

46 Passante cumulato[ %] 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% Sabbia orig. no limo 0% Diametro [mm]

47 Es. granulometria Diametro [mm] Trattenuto Lordo [g] Tara [g] Trattenuto [g] Trattenuto % Tratt. Cumulato [g] Tratt. Cum. % Passante cum. [g] Passante cum. % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % calcolo D60 m q D [mm] calcolo D10 m q D [mm] U Il materiale è abbastanza uniforme Passante cumulato (%) 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Diametro (mm)

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 La temperatura di fusione ed il coefficiente di espansione termica di alcuni metalli sono riportati nella tabella e nel diagramma sottostante: Metallo Temperatura di fusione [ C]

Dettagli

La mobilità degli elementi chimici

La mobilità degli elementi chimici La mobilità degli elementi chimici Gli ioni contenuti nella parte sinistra del diagramma sono quelli che in soluzione si presentano sotto forma di cationi semplici. Gli ioni nella parte centrale del diagramma

Dettagli

Produzione di titanio metallico puro.

Produzione di titanio metallico puro. Leghe di Titanio Produzione di titanio metallico puro. Il titanio e le sue leghe sono classificati in tre grandi categorie in base alle fasi predominanti presenti nella microstruttura a temperatura ambiente.

Dettagli

Sapienza Università di Roma. Corso di Fondamenti di Geotecnica

Sapienza Università di Roma. Corso di Fondamenti di Geotecnica Sapienza Università di Roma Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Corso di Fondamenti di Geotecnica Prof. Ing. Massimo Grisolia Esercitazioni Pratiche Con la

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA DI MAGGIATE Classe terza

SCUOLA PRIMARIA DI MAGGIATE Classe terza SCUOLA PRIMARIA DI MAGGIATE Classe terza Anno scolastico 2012-2013 TERRE ACQUE Osservando il nostro pianeta possiamo notare che la maggior parte della superficie è occupata dalle acque. Infatti esse occupano

Dettagli

Corso di Geologia Applicata

Corso di Geologia Applicata Tecnologie per i Beni Culturali Corso di Geologia Applicata Dott. Maria Chiara Turrini Applicando uno sforzo (stress carico - pressione) crescente al mattone questo, superata una certa soglia di carico

Dettagli

GEOLOGIA (studio della litosfera) Essa si divide in MINERALOGIA (studio dei minerali) e PETROGRAFIA ( studio delle rocce)

GEOLOGIA (studio della litosfera) Essa si divide in MINERALOGIA (studio dei minerali) e PETROGRAFIA ( studio delle rocce) GEOLOGIA (studio della litosfera) Essa si divide in MINERALOGIA (studio dei minerali) e PETROGRAFIA ( studio delle rocce) I MINERALI I minerali sono sostanze solide omogenee, inorganiche, esprimibili mediante

Dettagli

MATERIALI CERAMICI Classificazione e caratteristiche generali

MATERIALI CERAMICI Classificazione e caratteristiche generali MATERIALI CERAMICI Classificazione e caratteristiche generali I materiali ceramici sono materiali inorganici non metallici, costituiti da elementi metallici e non metalici legati fra loro prevalentemente

Dettagli

La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa.

La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa. Pressione La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa. E originata dallo scambio di forze fra le molecole del

Dettagli

Analisi del ciclo di vita per processi industriali

Analisi del ciclo di vita per processi industriali Analisi del ciclo di vita per processi industriali Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie per l Ambiente e il Territorio Corso a scelta 6 CFU Seconda Università di Napoli Dipartimento di Scienze e Tecnologie

Dettagli

Energia elettrica. L atomo nel suo complesso è neutro perché ha l equilibrio tra protoni ed elettroni presenti nello stesso numero.

Energia elettrica. L atomo nel suo complesso è neutro perché ha l equilibrio tra protoni ed elettroni presenti nello stesso numero. Energia elettrica Si fonda sulla costituzione dell atomo che è costituito da particelle più piccole : neutroni (carica neutra) e protoni (carica +) che costituiscono il nucleo ed elettroni (carica negativa)

Dettagli

1. L interno della Terra 2. Come si è formato il pianeta Terra? 3. La deriva dei continenti 4. La tettonica delle placche 5.

1. L interno della Terra 2. Come si è formato il pianeta Terra? 3. La deriva dei continenti 4. La tettonica delle placche 5. 1. L interno della Terra 2. Come si è formato il pianeta Terra? 3. La deriva dei continenti 4. La tettonica delle placche 5. I fossili L interno della Terra onde sismiche riflesse discontinuità terremoto

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA MINERALOGIA

INTRODUZIONE ALLA MINERALOGIA INTRODUZIONE ALLA MINERALOGIA Cosa sono le rocce Sono aggregati di minerali che compongono la crosta terrestre Cosa sono i minerali I minerali sono sostanze naturali, solide e omogenee, in quanto mantengono

Dettagli

Lezione del 24 Ottobre 2014

Lezione del 24 Ottobre 2014 MECCANISMI MOLECOLARI DEGLI STATI PATOLOGICI MECCANISMI MOLECOLARI DELLE MALATTIE METABOLICHE Lezione del 24 Ottobre 2014 EZIOLOGIA Studia le cause che inducono un turbamento persistente dell omeostasi

Dettagli

Minerali e rocce. La Terra solida è formata da minerali.

Minerali e rocce. La Terra solida è formata da minerali. 1.4 Minerali e rocce La Terra solida è formata da minerali. Un minerale è un corpo solido cristallino naturale omogeneo, costituito da un elemento o da un composto chimico inorganico e caratterizzato da

Dettagli

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi.

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. Generalmente i polimeri non vengono trasformati allo stato puro, ma miscelati con additivi che

Dettagli

Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli

Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli la composizione e quindi le proprietà intensive sono le stesse in ogni parte del sistema La composizione e le proprietà intensive variano da una

Dettagli

Dipartimento Scientifico-Tecnologico

Dipartimento Scientifico-Tecnologico ISTITUTO TECNICO STATALE LUIGI STURZO Castellammare di Stabia - NA Anno scolastico 2012-13 Dipartimento Scientifico-Tecnologico CHIMICA, FISICA, SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE Settore Economico Indirizzi:

Dettagli

PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1 STRUTTURA E PROPRIET DEI MATERIALI 1. STRUTTURA DEI MATERIALI 1.1. Macrostruttura 1.2. Microstruttura 1.3.

PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1 STRUTTURA E PROPRIET DEI MATERIALI 1. STRUTTURA DEI MATERIALI 1.1. Macrostruttura 1.2. Microstruttura 1.3. PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1 STRUTTURA E PROPRIET DEI MATERIALI 1. STRUTTURA DEI MATERIALI 1.1. Macrostruttura 1.2. Microstruttura 1.3. Struttura atomica o molecolare 1.4. Complementarita degli

Dettagli

L equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura

L equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura Termodinamica 1. L equilibrio dei gas 2. L effetto della temperatura sui gas 3. La teoria cinetica dei gas 4. Lavoro e calore 5. Il rendimento delle macchine termiche 6. Il secondo principio della termodinamica

Dettagli

Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14

Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14 Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14 Le interazioni tra i sistemi energetici e l ambiente Le interazioni

Dettagli

Granito orbicolare (W Australia) Photo by J.D. Winter RICONOSCIMENTO E CLASSIFICAZIONE MACROSCOPICA DI MINERALI E ROCCE LE ROCCE MAGMATICHE

Granito orbicolare (W Australia) Photo by J.D. Winter RICONOSCIMENTO E CLASSIFICAZIONE MACROSCOPICA DI MINERALI E ROCCE LE ROCCE MAGMATICHE RICONOSCIMENTO E CLASSIFICAZIONE MACROSCOPICA DI MINERALI E ROCCE LE ROCCE MAGMATICHE Granito orbicolare (W Australia) Photo by J.D. Winter Franco Rolfo - Dipartimento di Scienze Mineralogiche e Petrologiche

Dettagli

ROCCE METAMORFICHE. Sono rocce che si formano per trasformazione di rocce pre-esistenti a causa di variazioni di temperatura e pressione.

ROCCE METAMORFICHE. Sono rocce che si formano per trasformazione di rocce pre-esistenti a causa di variazioni di temperatura e pressione. ROCCE METAMORFICHE Sono rocce che si formano per trasformazione di rocce pre-esistenti a causa di variazioni di temperatura e pressione. Protolite = la roccia pre-esistente. Metamorfismo è un processo

Dettagli

I differenti materiali differiscono per le caratteristiche meccaniche e fisiche.

I differenti materiali differiscono per le caratteristiche meccaniche e fisiche. MATERIALI COMPOSITI I differenti materiali differiscono per le caratteristiche meccaniche e fisiche. I METALLI hanno forma cristallina e forti legami molecolari (legame metallico), che danno loro resistenza

Dettagli

Le Rocce. Le rocce sono corpi solidi naturali costituiti da un aggregazione di più sostanze dette minerali.

Le Rocce. Le rocce sono corpi solidi naturali costituiti da un aggregazione di più sostanze dette minerali. Minerali e Rocce Le Rocce Le rocce sono corpi solidi naturali costituiti da un aggregazione di più sostanze dette minerali. Origine delle rocce Le Rocce La roccia è tutto ciò che forma la crosta terrestre,

Dettagli

LE SUPERFICI OPACHE ED I MATERIALI

LE SUPERFICI OPACHE ED I MATERIALI LE SUPERFICI OPACHE ED I MATERIALI LA TRASMISSIONE DEL CALORE NELLE SUPERFICI OPACHE Abbiamo visto come nello studio delle dispersioni termiche dell'edificio una delle componenti essenziali da analizzare

Dettagli

modulo: CHIMICA DEI POLIMERI

modulo: CHIMICA DEI POLIMERI CORSO PON Esperto nella progettazione, caratterizzazione e lavorazione di termoplastici modulo: CHIMICA DEI POLIMERI Vincenzo Venditto influenza delle caratteristiche strutturali, microstrutturali e morfologiche

Dettagli

LE ROCCE. Lunedì 21 marzo 2011. Prof Pierluigi Stroppa Corso di aggiornamento su rocce, minerali e fossili delle Marche

LE ROCCE. Lunedì 21 marzo 2011. Prof Pierluigi Stroppa Corso di aggiornamento su rocce, minerali e fossili delle Marche LE ROCCE Lunedì 21 marzo 2011 Prof Pierluigi Stroppa Corso di aggiornamento su rocce, minerali e fossili delle Marche COS È UN MINERALE? Un minerale è una sostanza naturale, generalmente solida, omogenea;

Dettagli

Corso di Laurea in FARMACIA

Corso di Laurea in FARMACIA Corso di Laurea in FARMACIA 2015 simulazione 1 FISICA Cognome nome matricola a.a. immatric. firma N Evidenziare le risposte esatte Una sferetta è appesa con una cordicella al soffitto di un ascensore fermo.

Dettagli

CAPITOLO 2 FORMAZIONE DELLE ROCCE

CAPITOLO 2 FORMAZIONE DELLE ROCCE CAPITOLO 2 FORMAZIONE DELLE ROCCE LE ROCCE SI SONO ORIGINATE IN TRE MODI : Per solidificazione dei magmi Per deposizione sedimentaria Per metamorfismo di rocce preesistenti Il "Ciclo delle Rocce", proposto

Dettagli

Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA

Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA Anno Scolastico 2009/2010 Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA Prof. Matteo Intermite 1 5.1 LEGGE DEI GAS I gas sono delle sostanze che in determinate condizioni di

Dettagli

ORIGINE DELLE ROCCE Magmatiche o ignee sedimentarie metamorfiche

ORIGINE DELLE ROCCE Magmatiche o ignee sedimentarie metamorfiche Prof. Carlo Carrisi ORIGINE DELLE ROCCE In base al processo di formazione le rocce, si possono classificare a seconda della loro origine in tre tipi: Magmatiche o ignee caratterizzate dalla presenza iniziale

Dettagli

Trasmittanza termica

Trasmittanza termica Trasmittanza termica Che cosa è la trasmittanza termica Trasmissione del calore e trasmittanza termica La trasmittanza termica secondo la norma UNI EN ISO 6946/2008 Il calcolo della trasmittanza secondo

Dettagli

MATERIALI CERAMICI. Prodotti ottenuti da materie prime inorganiche non metalliche formate a freddo e consolidate mediante cottura.

MATERIALI CERAMICI. Prodotti ottenuti da materie prime inorganiche non metalliche formate a freddo e consolidate mediante cottura. MATERIALI CERAMICI Prodotti ottenuti da materie prime inorganiche non metalliche formate a freddo e consolidate mediante cottura. Sono caratterizzati da legami ionici e/o covalenti. Caratteristiche dei

Dettagli

GAS IDEALI E MACCHINE TERMICHE. G. Pugliese 1

GAS IDEALI E MACCHINE TERMICHE. G. Pugliese 1 GAS IDEALI E MACCHINE TERMICHE G. Pugliese 1 Proprietà dei gas 1. Non hanno forma né volume proprio 2. Sono facilmente comprimibili 3. Le variabili termodinamiche più appropriate a descrivere lo stato

Dettagli

LA MOLE LA MOLE 2.A PRE-REQUISITI 2.3 FORMULE E COMPOSIZIONE 2.B PRE-TEST

LA MOLE LA MOLE 2.A PRE-REQUISITI 2.3 FORMULE E COMPOSIZIONE 2.B PRE-TEST LA MOLE 2.A PRE-REQUISITI 2.B PRE-TEST 2.C OBIETTIVI 2.1 QUANTO PESA UN ATOMO? 2.1.1 L IDEA DI MASSA RELATIVA 2.1.2 MASSA ATOMICA RELATIVA 2.2.4 ESERCIZI SVOLTI 2.3 FORMULE E COMPOSIZIONE 2.4 DETERMINAZIONE

Dettagli

CdS Ingegneria Industriale: Corso di Chimica

CdS Ingegneria Industriale: Corso di Chimica CdS Ingegneria Industriale: Corso di Chimica Docente : Informazioni generali Candida MILONE cmilone@ingegneria.unime.it Ricevimento Mar e Gio 15:00-17:00 Struttura del corso: Verifiche: 54 ore di lezioni

Dettagli

S.U.N. Architettura Luigi Vanvitelli. CdL Architettura TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA A 2010_11 prof. S. Rinaldi. Le coperture 2 CO_2

S.U.N. Architettura Luigi Vanvitelli. CdL Architettura TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA A 2010_11 prof. S. Rinaldi. Le coperture 2 CO_2 Le coperture 2 Coperture continue orizzontali Smaltimento dell acqua piovana L acqua piovana viene convogliata mediante, opportune linee di comluvio, in bocchettoni collocati preferibilmente lungo il perimetro

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE. Energia Geotermica

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE. Energia Geotermica UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE Energia Geotermica La struttura della Terra Il calore geotermico si genera per decadimento di sostanze radioattive e si propaga verso la superficie

Dettagli

1)Quale tra i seguenti elementi è un gas nobile? a. Si b. Mo c. Ge d. He. 2) L'acqua è:

1)Quale tra i seguenti elementi è un gas nobile? a. Si b. Mo c. Ge d. He. 2) L'acqua è: 1)Quale tra i seguenti elementi è un gas nobile? a. Si b. Mo c. Ge d. He 2) L'acqua è: a. una sostanza elementare b. un composto chimico c. una miscela omogenea d. una soluzione 3) Quale dei seguenti elementi

Dettagli

Acqua azzurra, acqua chiara. Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao

Acqua azzurra, acqua chiara. Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao Acqua azzurra, acqua chiara Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao Proprietà fisiche Ecosistemi acquatici Origine della vita Ciclo dell acqua Acqua Scoperte Sensazioni Leggi La

Dettagli

13 La temperatura - 8. Il gas perfetto

13 La temperatura - 8. Il gas perfetto La mole e l equazione del gas perfetto Tutto ciò che vediamo intorno a noi è composto di piccolissimi grani, che chiamiamo «molecole». Per esempio, il ghiaccio, l acqua liquida e il vapore acqueo sono

Dettagli

IN.TEC. Soc. Cooperativa

IN.TEC. Soc. Cooperativa L I S T I N O E T A R I F F E Decorrenza : 04-05-2015 Pagina : 21 CC001 CC002 CC003 PRELIEVO, in cantiere o all'impianto, di CALCESTRUZZO FRESCO, determinazione della TEMPERATURA del calcestruzzo ( UNI

Dettagli

STOCCAGGIO DI IDROGENO NEI SOLIDI ATTIVITA DI RICERCA PRESSO IL POLITECNICO DI TORINO

STOCCAGGIO DI IDROGENO NEI SOLIDI ATTIVITA DI RICERCA PRESSO IL POLITECNICO DI TORINO STOCCAGGIO DI IDROGENO NEI SOLIDI ATTIVITA DI RICERCA PRESSO IL POLITECNICO DI TORINO A. TAGLIAFERROT LAQ In.Te.S.E. Politecnico di Torino SOMMARIO Il problema Le possibili tecnologie Il contributo del

Dettagli

MODULO 3 - LA MATERIA: COMPOSIZIONE E TRASFORMAZIONI

MODULO 3 - LA MATERIA: COMPOSIZIONE E TRASFORMAZIONI MODULO 3 - LA MATERIA: COMPOSIZIONE E TRASFORMAZIONI La materia è tutto ciò che ha una massa, energia e occupa spazio, cioè ha un volume; essa si classifica in base alla sua composizione chimica ed in

Dettagli

ELASTOMERI ELASTOMERI

ELASTOMERI ELASTOMERI ELASTOMERI Gli elastomeri o gomme, sono materiali polimerici le cui dimensioni possono variare enormemente so

Dettagli

gli stati inusuali della materia: il PLASMA e i COLLOIDI Pietro Favia, Gerardo Palazzo

gli stati inusuali della materia: il PLASMA e i COLLOIDI Pietro Favia, Gerardo Palazzo gli stati inusuali della materia: il PLASMA e i COLLOIDI Pietro Favia, Gerardo Palazzo Dipartimento di Chimica, Università di Bari Aldo Moro CAMPUS, via Orabona 4, 70126 Bari pietro.favia@uniba.it, gerardo.palazzo@uniba.it

Dettagli

LA CONSERVAZIONE DEI BUDELLI NATURALI: Puntata 2

LA CONSERVAZIONE DEI BUDELLI NATURALI: Puntata 2 CONSERVAZIONE : Per la conservazione dei budelli naturali si utilizza esclusivamente del sale da cucina, chiamato anche comunemente sale (sale comune). Il sale è un composto di cloruro di sodio (NaCl),

Dettagli

S P E T T R O S C O P I A. Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie Dr.ssa Rosa Terracciano

S P E T T R O S C O P I A. Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie Dr.ssa Rosa Terracciano S P E T T R O S C O P I A SPETTROSCOPIA I PARTE Cenni generali di spettroscopia: La radiazione elettromagnetica e i parametri che la caratterizzano Le regioni dello spettro elettromagnetico Interazioni

Dettagli

ITT BUONARROTI MATERIA: S.I. FISICA E LABORATORIO

ITT BUONARROTI MATERIA: S.I. FISICA E LABORATORIO ITT BUONARROTI MATERIA: S.I. FISICA E LABORATORIO Programmazione 2013-2014 Quella che viene qui presentato è la programmazione per moduli disciplinari, nel quale vengono evidenziati: l idea stimolo; i

Dettagli

TERMOMETRIA E PROCESSI TERMICI

TERMOMETRIA E PROCESSI TERMICI TERMOMETRIA E PROCESSI TERMICI SISTEMA parte di materia e/o spazio, idealmente isolata, su cui si concentra ntra l attenzione dell osservatore AMBIENTE ESTERNO tutto ciò che sta al di fuori, ma pur sempre

Dettagli

Misuratori Volumetrici Serie M e MA Panoramica

Misuratori Volumetrici Serie M e MA Panoramica Misuratori Volumetrici Serie M e MA Panoramica I misuratori Liquid Controls Serie M offrono il massimo dell'accuratezza nella misurazione per il trasferimento fiscale di prodotti petroliferi, benzine per

Dettagli

LA REVISIONE DEI METODI UFFICIALI DI ANALISI CHIMICHE DEL SUOLO: ASPETTI CHIMICI, AMBIENTALI ED INTERPRETAZIONE AGRONOMICA LA GRANULOMETRIA

LA REVISIONE DEI METODI UFFICIALI DI ANALISI CHIMICHE DEL SUOLO: ASPETTI CHIMICI, AMBIENTALI ED INTERPRETAZIONE AGRONOMICA LA GRANULOMETRIA ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI LABORATORI PUBBLICI AGROCHIMICI SocietàItaliana di Scienza del Suolo LA REVISIONE DEI METODI UFFICIALI DI ANALISI CHIMICHE DEL SUOLO: ASPETTI CHIMICI, AMBIENTALI ED INTERPRETAZIONE

Dettagli

CORSO DI GEOPEDOLOGIA A.S. 2012 2013 prof. Luca Falchini LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA

CORSO DI GEOPEDOLOGIA A.S. 2012 2013 prof. Luca Falchini LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA CORSO DI GEOPEDOLOGIA A.S. 2012 2013 prof. Luca Falchini LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA Indagini dirette Scavi per ricerche minerarie, energetiche e idriche; carotaggi Non si giunge oltre i 12 km di

Dettagli

La materia. La materia è ogni cosa che occupa uno spazio (e possiamo percepire con i nostri sensi).

La materia. La materia è ogni cosa che occupa uno spazio (e possiamo percepire con i nostri sensi). La materia La materia è ogni cosa che occupa uno spazio (e possiamo percepire con i nostri sensi). Essa è costituita da sostanze, ciascuna delle quali è formata da un determinato tipo di particelle piccolissime,

Dettagli

Capitolo 2 Le trasformazioni fisiche della materia

Capitolo 2 Le trasformazioni fisiche della materia Capitolo 2 Le trasformazioni fisiche della materia 1.Gli stati fisici della materia 2.I sistemi omogenei e i sistemi eterogenei 3.Le sostanze pure e i miscugli 4.I passaggi di stato 5. la teoria particellare

Dettagli

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni

Dettagli

LA STORIA DELLA TERRA

LA STORIA DELLA TERRA MINERALI E ROCCE composizione chimica definita caratteristiche struttura cristallina Minerali colore lucentezza proprietà fisiche durezza sfaldatura densità magmatiche (o ignee) intrusive effusive sedimentarie

Dettagli

Sistemi di raffreddamento in aria

Sistemi di raffreddamento in aria Sistemi di raffreddamento in aria Macchina con raffreddamento a secco con ventilazione naturale Macchina autoventilata - Macchina che provvede da se stessa alla propria ventilazione senza ausilio di alcuna

Dettagli

4 FORZE FONDAMENTALI

4 FORZE FONDAMENTALI FORZA 4! QUANTE FORZE? IN NATURA POSSONO ESSERE OSSERVATE TANTE TIPOLOGIE DI FORZE DIVERSE: GRAVITA' O PESO, LA FORZA CHE SI ESERCITA TRA DUE MAGNETI O TRA DUE CORPI CARICHI, LA FORZA DEL VENTO O DELL'ACQUA

Dettagli

LATERSUD s.r.l. Industria Laterizi

LATERSUD s.r.l. Industria Laterizi LATERSUD s.r.l. Industria Laterizi Un azienda dinamica con una lunga tradizione familiare, uno staff qualificato e competente, un impianto produttivo tecnologicamente avanzato sono le caratteristiche principali

Dettagli

RELAZIONE GEOTECNICA (Art. 26 D.P.R. n 207/2010)

RELAZIONE GEOTECNICA (Art. 26 D.P.R. n 207/2010) RELAZIONE GEOTECNICA (Art. 26 D.P.R. n 207/2010) ATP: Studio Associato Arch. Guido Caturegli Ing. Francesco Lazzari Studio Bellandi e Petri srl Ing. Patrizia Petri Il capogruppo Arch. Guido Caturegli Pag.

Dettagli

Marco Materazzi Università di Camerino Scuola di Scienze Ambientali Tel: 0737-402603 E-mail: marco.materazzi@unicam.it

Marco Materazzi Università di Camerino Scuola di Scienze Ambientali Tel: 0737-402603 E-mail: marco.materazzi@unicam.it Marco Materazzi Università di Camerino Scuola di Scienze Ambientali Tel: 0737-402603 E-mail: marco.materazzi@unicam.it Contenuto d'acqua Coefficiente di Assorbimento Capacità di Campo Granulometria Porosità

Dettagli

MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA

MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA La materia La materia MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA Il mondo che ci circonda è costituito da materia. La chimica studia le proprietà della materia e i suoi cambiamenti.

Dettagli

CANTIERI ED IMPIANTI PER INFRASTRUTTURE

CANTIERI ED IMPIANTI PER INFRASTRUTTURE CANTIERI ED IMPIANTI PER INFRASTRUTTURE I MOVIMENTI DI TERRA A.A. 2008-09 I MOVIMENTI DI TERRA Con la dizione Movimenti di Terra si suole indicare un insieme di operazioni aventi come oggetto coinvolto

Dettagli

LEZIONE 1. Materia: Proprietà e Misura

LEZIONE 1. Materia: Proprietà e Misura LEZIONE 1 Materia: Proprietà e Misura MISCELE, COMPOSTI, ELEMENTI SOSTANZE PURE E MISCUGLI La materia può essere suddivisa in sostanze pure e miscugli. Un sistema è puro solo se è formato da una singola

Dettagli

I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE

I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE Sono solidi cristallini, di origine inorganica, caratterizzati da una precisa formula chimica. Una sostanza è un minerale se: si presenta come solido cristallino, cioè

Dettagli

PASTIGLIE BREMBO. PER TUTTE LE MOTO, PER TUTTI I MOTOCICLISTI.

PASTIGLIE BREMBO. PER TUTTE LE MOTO, PER TUTTI I MOTOCICLISTI. PASTIGLIE BREMBO. PER TUTTE LE MOTO, PER TUTTI I MOTOCICLISTI. Il segreto di una frenata sicura sta anche nelle pastiglie Brembo, leader mondiale dei freni, integra la propria offerta con una gamma completa

Dettagli

I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono

I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono Comunemente chiamati "grassi", i lipidi comprendono una grande varietà di molecole, accomunate dalla caratteristica di essere insolubili in acqua. I lipidi più importanti dal

Dettagli

La tabella 52 riporta il valore dei calori specifici medi di alcuni corpi solidi e liquidi.

La tabella 52 riporta il valore dei calori specifici medi di alcuni corpi solidi e liquidi. CAPACITÀ TERMICA La CAPACITÀ TERMICA di un materiale descrive la sua attitudine ad accumulare calore che successivamente viene riceduto all'ambiente. Tanto più la capacità termica è elevata tanto meno

Dettagli

PREPARAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DEI VETRI COLORATI

PREPARAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DEI VETRI COLORATI PREPARAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DEI VETRI COLORATI Cos è un vetro? COS È UN VETRO? SOLIDO? LIQUIDO? ALTRO? GLI STATI DELLA MATERIA Volume specifico Liquido Vetro Tg CAMBIAMENTO DI VOLUME Tf Tf =TEMPERATURA

Dettagli

SCELTA E DIMENSIONAMENTO DELLA SOVRASTRUTTURA

SCELTA E DIMENSIONAMENTO DELLA SOVRASTRUTTURA PREMESSA La presente relazione riguarda il dimensionamento della sovrastruttura che andrà a costituire la pavimentazione del piazzale da adibire a deposito dei mezzi ARST. S.p.A da realizzare nella zona

Dettagli

TEMPRA DI INGRANAGGI AD INDUZIONE CON DOPPIA FREQUENZA. Elio Gianotti. Trattamenti Termici Ferioli e Gianotti. Rivoli - Torino

TEMPRA DI INGRANAGGI AD INDUZIONE CON DOPPIA FREQUENZA. Elio Gianotti. Trattamenti Termici Ferioli e Gianotti. Rivoli - Torino TEMPRA DI INGRANAGGI AD INDUZIONE CON DOPPIA FREQUENZA Elio Gianotti. Trattamenti Termici Ferioli e Gianotti. Rivoli - Torino INTRODUZIONE La tecnologia della tempra ad induzione di particolari meccanici

Dettagli

RIDUZIONE DELLE DISTANZE

RIDUZIONE DELLE DISTANZE RIDUZIONE DELLE DISTANZE Il problema della riduzione delle distanze ad una determinata superficie di riferimento va analizzato nei suoi diversi aspetti in quanto, in relazione allo scopo della misura,

Dettagli

29/09/2014 2. LAVORAZIONE DEI BLOCCHI DI PIETRA. Lavorazione dei blocchi e delle lastre di marmo

29/09/2014 2. LAVORAZIONE DEI BLOCCHI DI PIETRA. Lavorazione dei blocchi e delle lastre di marmo 2. LAVORAZIONE DEI BLOCCHI DI PIETRA Lavorazione dei blocchi e delle lastre di marmo 1 2. LAVORAZIONE DEI BLOCCHI DI PIETRA Lavorazione dei blocchi e delle lastre di marmo 2. LAVORAZIONE DEI BLOCCHI DI

Dettagli

Geo Probing - PROVE PENETROMETRICHE STATICHE - RAPPORTO ED ELABORAZIONE DEI VALORI MISURATI DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

Geo Probing - PROVE PENETROMETRICHE STATICHE - RAPPORTO ED ELABORAZIONE DEI VALORI MISURATI DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Geo Probing di Francesco Becattini Telefono cellulare: 347.6434222 Sede: Strada Perugia - Ponte Valleceppi, n 96 06135 Ponte Valleceppi (PG) Telefono e Fax: 075.5928321 e-mail: f.becattini@geoprobing.it

Dettagli

Dalla radiazione elettromagnetica alle celle fotovoltaiche TECHNOTOU R

Dalla radiazione elettromagnetica alle celle fotovoltaiche TECHNOTOU R Dalla radiazione elettromagnetica alle celle fotovoltaiche TECHNOTOU R Elettromagnetismo: storia http://it.wikipedia.org http://it.wikipedia.org http://it.wikipedia.org http://www.destudiishumanitatis.it

Dettagli

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA

INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA M. Marengo INTERAZIONI DELLE RADIAZIONI CON LA MATERIA Servizio di Fisica Sanitaria Ospedale Policlinico S.Orsola - Malpighi, Bologna mario.marengo@unibo.it Si definiscono radiazioni ionizzanti tutte le

Dettagli

ACQUA, ARIA E TERRENO

ACQUA, ARIA E TERRENO ACQUA, ARIA E TERRENO PREMESSA Gli impianti d irrigazione a goccia svolgono un ruolo fondamentale negli apporti irrigui alle colture. Se utilizzato correttamente permette un sano sviluppo della pianta

Dettagli

Il magnetismo magnetismo magnetite

Il magnetismo magnetismo magnetite Magnetismo Il magnetismo Fenomeno noto fin dall antichità. Il termine magnetismo deriva da Magnesia città dell Asia Minore dove si era notato che un minerale, la magnetite, attirava a sé i corpi ferrosi.

Dettagli

CAPITOLO 6 CENTRALI FRIGORIFERE

CAPITOLO 6 CENTRALI FRIGORIFERE CAPITOLO 6 CENTRALI FRIGORIFERE Cap. 6 1 MACCHINE FRIGORIFERE LE MACCHINE FRIGORIFERE SI UTILIZZANO PER SOTTRARRE ENERGIA TERMICA AD UN'UTENZA A BASSA TEMPERATURA E QUINDI PER REFRIGERARE L UTENZA STESSA

Dettagli

Esercizi sulla conversione tra unità di misura

Esercizi sulla conversione tra unità di misura Esercizi sulla conversione tra unità di misura Autore: Enrico Campanelli Prima stesura: Settembre 2013 Ultima revisione: Settembre 2013 Per segnalare errori o per osservazioni e suggerimenti di qualsiasi

Dettagli

Problemi ad alta temperatura: Creep (scorrimento viscoso a caldo) Ossidazione

Problemi ad alta temperatura: Creep (scorrimento viscoso a caldo) Ossidazione Problemi ad alta temperatura: Creep (scorrimento viscoso a caldo) Ossidazione Acciai al carbonio Possono essere impiegati fino a 450 C C 0.20% Mn 1.6% Si tra 0.15 e 0.50% S e P 0.040% Per combattere invecchiamento

Dettagli

È stimato che oggi sulla terra sono presenti da 10*10 6 a 100*10 6 specie viventi

È stimato che oggi sulla terra sono presenti da 10*10 6 a 100*10 6 specie viventi È stimato che oggi sulla terra sono presenti da 10*10 6 a 100*10 6 specie viventi Enorme diversità di forme Costanza di struttura interna La cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi

Dettagli

Radiazione solare. Energia elettrica

Radiazione solare. Energia elettrica Un modulo fotovoltaico è un dispositivo in grado di convertire energia solare direttamente in energia elettrica mediante effetto fotovoltaico ed è impiegato come generatore di corrente quasi puro in un

Dettagli

CAPITOLO 1 ORIGINE E STRUTTURA DEI TERRENI

CAPITOLO 1 ORIGINE E STRUTTURA DEI TERRENI 1.1 Origine dei terreni CAITOLO 1 I terreni derivano dai processi di alterazione fisica e chimica delle rocce. I processi di alterazione di natura fisica o meccanica producono una disgregazione delle rocce

Dettagli

INTERPRETAZIONE DI PROVE PENETROMETRICHE STATICHE CON PUNTA MECCANICA (CPT) PUNTA ELETTRICA (CPTE) PUNTA CON PIEZOCONO (CPTU)

INTERPRETAZIONE DI PROVE PENETROMETRICHE STATICHE CON PUNTA MECCANICA (CPT) PUNTA ELETTRICA (CPTE) PUNTA CON PIEZOCONO (CPTU) INTERPRETAZIONE DI PROVE PENETROMETRICHE STATICHE CON PUNTA MECCANICA (CPT) PUNTA ELETTRICA (CPTE) PUNTA CON PIEZOCONO (CPTU) DEFINIZIONE STRATIGRAFIA Prove CPT: diagramma di Shmertmann (1979) DEFINIZIONE

Dettagli

COME SI SONO PRODOTTE? Tutte le fonti di energia rinnovabili ed esauribili, oggi a nostra disposizione si sono generate dal sole.

COME SI SONO PRODOTTE? Tutte le fonti di energia rinnovabili ed esauribili, oggi a nostra disposizione si sono generate dal sole. LE FONTI DI ENERGIA COSA SONO? Le fonti di energia sono sostanze in cui all origine è immagazzinata l energia che gli uomini utilizzano. Le fonti di energia più importanti sono quelle che sono in grado

Dettagli

AUTODIFFUSIONE Autodiffusione

AUTODIFFUSIONE Autodiffusione DIFFUSIONE ATOMICA La diffusione è un processo importante che influenza il comportamento di un materiale alle alte temperature (creep, trattamenti termici superficiali, tempra chimica del vetro, ricristallizzazione,

Dettagli

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE PRINCIPALI FATTORI DI COMFORT INTERNO La sensazione di benessere all interno di uno spazio confinato dipende da numerosi fattori fisici e non fisici. I fattori fisici, controllabili

Dettagli

'RPDQGHFRQFHWWXDOL Alcuni interrogativi su fenomeni fisici e chimici

'RPDQGHFRQFHWWXDOL Alcuni interrogativi su fenomeni fisici e chimici ,OPDWHULDOHGLGDWWLFRFKHVHJXHqVWDWRVFHOWRWUDGRWWRHDGDWWDWRGDO*UXSSRGLFKLPLFD GHOO,7,60DMRUDQDGL*UXJOLDVFR7RULQR0DUFR)DODVFD$QJHOR&LPHQLV3DROD&RVFLD /RUHGDQD$QJHOHUL$QWRQHOOD0DUWLQL'DULR*D]]ROD*UD]LD5L]]R*LXVL'L'LR

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Geotecnica e Tecnica delle Fondazioni ESERCITAZIONE Docente: Daniela Giretti Studenti: Monica Bianchi Gabriele Gazzaniga Gabriele Ravizza Lorenzo

Dettagli

PREPARAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DEI VETRI COLORATI

PREPARAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DEI VETRI COLORATI PREPARAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DEI VETRI COLORATI DEFINIZIONE DI VETRO LO STATO VETROSO È QUELLO DI UN SOLIDO BLOCCATO NELLA STRUTTURA DISORDINATA DI UN LIQUIDO (FASE AMORFA) SOLIDO:ORDINE A LUNGO RAGGIO

Dettagli

MASSE ATOMICHE. 1,000 g di idrogeno reagiscono con 7,9367 g di ossigeno massa atomica ossigeno=2 x 7,9367=15,873 g (relativa all'idrogeno)

MASSE ATOMICHE. 1,000 g di idrogeno reagiscono con 7,9367 g di ossigeno massa atomica ossigeno=2 x 7,9367=15,873 g (relativa all'idrogeno) MASSE ATOMICHE Sono a volte impropriamente chiamate pesi atomici. All'epoca di Dalton non era possibile pesare i singoli atomi ma solo trovare la massa di un atomo relativa a quella di un altro acqua di

Dettagli

IL SUOLO. Definizione. Ulteriori danni alla salute da.. Inquinamento. Destino inquinanti nell ambiente. La tutela SUOLO

IL SUOLO. Definizione. Ulteriori danni alla salute da.. Inquinamento. Destino inquinanti nell ambiente. La tutela SUOLO Definizione IL SUOLO Costituisce la parte più superficiale della crosta terrestre Sistema complesso fattori abiotici (particelle minerali di varia dimensione e natura) Fattori biotici (sostanze organiche

Dettagli

2.6 Correlazioni dirette ed indirette

2.6 Correlazioni dirette ed indirette 33-378 2.6 Correlazioni dirette ed indirette Con particolare riferimento alle prove in situ si è fatto largo uso di correlazioni che numerosi autori hanno stabilito fra i valori misurati dalle prove e

Dettagli

Gas di protezione per saldatura

Gas di protezione per saldatura Gas di protezione per le esigenze più elevate Gas di protezione per saldatura In base alla loro composizione i gas di protezione hanno delle proprietà diverse e dunque influiscono diversamente sul processo

Dettagli

1) Microfiltro eseguito con materiali sintetici ed ottone nichelato. DIAMETRO : da 3/8 e da ½. TESTA FILTRO : metallo nichelato

1) Microfiltro eseguito con materiali sintetici ed ottone nichelato. DIAMETRO : da 3/8 e da ½. TESTA FILTRO : metallo nichelato 1) Microfiltro eseguito con materiali sintetici ed ottone nichelato MARCA : FILADOS TIPO : F DIAMETRO : da 3/8 e da ½ FILTRAZIONE : da 8 micron TESTA FILTRO : metallo nichelato CONTENITORE : Grilamid CARTUCCE

Dettagli

Il Metodo Scientifico

Il Metodo Scientifico Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato

Dettagli

0.00 m. 1,75 m. ghiaiosa); γ 3 = 14,5 kn/m 3 c = 0 kpa ϕ = 35. 10.00 m. 21.75 m

0.00 m. 1,75 m. ghiaiosa); γ 3 = 14,5 kn/m 3 c = 0 kpa ϕ = 35. 10.00 m. 21.75 m ESERCITAZIONE n. 5 Carico limite di un palo trivellato Si calcoli, con le formule statiche, il carico limite di un palo trivellato del diametro di 0,4 m e della lunghezza di 11 m, realizzato in un sito

Dettagli