GIOVANI E CROSSMEDIALITÀ: UNA RICERCA SUL TERRITORIO VENETO. A cura di Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Ingegneria Industriale
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- Rosalinda Perri
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1 GIOVANI E CROSSMEDIALITÀ: UNA RICERCA SUL TERRITORIO VENETO A cura di Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Ingegneria Industriale
2 OBIETTIVI GENERALI DELLA RICERCA Produrre strumenti utili alla conoscenza, sia da parte dei giovani, sia degli adulti di riferimento (genitori ed insegnanti), dei cambiamenti in atto nel mondo delle nuove tecnologie e del loro utilizzo siainterminidirisorsechedirischi; Fornire agli adulti, che agiscono e interagiscono con e sui giovani, indicazioni utili per conoscere i nuovi modi e i nuovi strumenti di comunicazione allo scopo di agevolare il dialogo tra generazioni; Favorire la conoscenza delle funzioni del Corecom quale utile ed importante organismo di garanzia per fare crescere il diritto di cittadinanza dei giovani e degli adulti che con loro interagiscono.
3 Il Comitato rergionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com) Il Comitato regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com) è un organo istituito presso il Consiglio Regionale del Veneto e svolge funzioni di consulenza, gestione e controllo in materia di comunicazioni. Il Comitato è, altresì, organo funzionale dell'autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) e ha competenze istruttorie per conto del Ministero dello Sviluppo Economico. Il Comitato è costituito da 7 componenti, compreso il Presidente, scelti fra persone in possesso dei necessari requisiti di competenza ed esperienza nel settore della comunicazione nei suoi aspetti culturali, giuridici, economici e tecnologici. Per l esercizio delle sue funzioni il Corecom è assistito dall Unità Complessa Corecom, una struttura tecnico - amministrativa istituita nell ambito del Consiglio Regionale del Veneto.
4 I compiti attribuiti al Co.Re.Com. sono molteplici. Rientrano tra le funzioni proprie del Corecom l attività di: consulenza agli organi regionali in materia di comunicazione e informazione locale anche in forma di pareri preventivi sui provvedimenti della Giunta e del Consiglio regionale nel settore radiotelevisivo e dei media; vigilanza sulla comunicazione politica e sul rispetto della par condicio da parte delle radio e televisioni private e della Rai regionale, in particolare durante le campagne elettorali e referendarie; messa in onda e rimborso dei messaggi politici autogestiti gratuiti (MAG) trasmessi dalle emittenti radiotelevisive venete;
5 monitoraggio del sistema televisivo locale a garanzia della completa ed equilibrata informazione ai cittadini del Veneto: progettazione e realizzazione di iniziative promozionali, di studio e di ricerca nel campo della comunicazione; accesso radiofonico e televisivo alle trasmissioni di Rai 3 Veneto; predisposizione, per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, della graduatoria in base alla quale sono assegnati contribuiti ministeriali alle emittenti televisive locali.
6 Il Corecom, inoltre, a seguito della Convenzione stipulata nel Dicembre 2004 tra l Agcom e la Regione del Veneto, svolge delle funzioni di vigilanza e garanzia in materia di comunicazioni, in materia di: - tentativi di conciliazione nelle controversie tra gestori del servizio di telecomunicazione e utenti in ambito locale; - vigilanza in materia di tutela dei minori con riferimento al settore radiotelevisivo locale; - esercizio del diritto di rettifica con riferimento al settore radiotelevisivo locale; - vigilanza sul rispetto dei criteri per la pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui media locali.
7 IL CAMPIONE ANALIZZATO 1701 studenti frequentanti le classi prime, terze e quinte delle scuole secondarie di secondo grado di Istituti Tecnici, Istituti Professionali e Licei del Veneto. Genere: 68,9% maschi; 31,1% femmine. Scuola frequentata: 66,5% Istituti Tecnici; 31,4% Licei; 2% Istituti Professionali. Classe frequentata: 44,3% prima; 33,3% terza; 22,4% quinta. Andamento scolastico percepito: il 62,6% ritiene di andare bene o abbastanza bene a scuola; il 30,4% si colloca tra il limite della sufficienza e l insufficienza; il 7% ritiene di andare molto bene.
8 AREE INDAGATE 1. Accesso alle tecnologie 2.Tempiemodidiutilizzo 3. Socialità 4.Età e modelli di alfabetizzazione informatica 5. Rischi e dipendenze
9 ACCESSO ALLE TECNOLOGIE (CELLULARE/SMARTPHONE) La totalità del campione possiede almeno un cellulare. Numero medio cellulari per persona: 1,8 (2,2 per le cl. 1^, e lo cambiano con maggiore frequenza). 66,5% può contare su un contratto che consente la navigazione internet da cellulare il 17% utilizza accessi wi-fi pubblici
10 ACCESSO ALLE TECNOLOGIE (PC) Il possesso di computer appare capillarmente diffuso nelle famiglie il 58% dei ragazzi possiede un pc personale. l 86,6% può contare su una linea dati veloce(adsl o equivalenti)
11 L ETÀ Età media di utilizzo del computer: 8,9 anni(8perlecl.1^e10per3^e5^) Età media per l utilizzo della rete: 11,2 anni(10perlecl.1^e12per3^e5^) La maggior parte ha imparato ad usare questi strumenti da solo (oltre il 60%). Fra i soggetti deputati all alfabetizzazione tecnologica la scuola appare il meno rilevante.
12 SOCIAL NETWORK 86,7% del campione è iscritto ad almeno un social network. La prima iscrizione avviene di media all età di 13,6anni.(12anninelleclassi1^,14in3^e5^). 661 contatti in media, 193 sono persone sconosciute. Solo il 5,5% degli intervistati dichiara fra i contatti i propri insegnanti. I ragazzi delle classi 1^ sono iscritti mediamente a 3 Social Network (vs i 2 di 3^ e 5^), contano su un numero superiore di «amici» (circa 790), comunicano abitualmente con più persone e accettano con maggiore frequenza l amicizia di persone sconosciute.
13 MODI E SIGNIFICATI Cellulari, chat e social network: usati per mantenere i contatti con gli amici e fare programmi. Funzione di aggregazione sociale. Web in senso stretto: a) dimensione ludica; b) dimensione di informazione e apprendimento. Più in particolare: le classi 1^ utilizzano la rete soprattutto per giocare; 3^ e 5^ per cercare informazioni e studio; le classi 5^ anche nel vendere/acquistare oggetti e inviare .
14 PRIVACY E RISCHI In generale i ragazzi non vedono rischi connessi all uso dei social network, sentendosi così liberi di inserirvi numerose informazioni personali. Il 23,9% afferma di non porre alcuna restrizione circa la visione del proprio profilo da parte di sconosciuti. Non risulta che i ragazzi utilizzino questi strumenti per crearsi nuove identità, utilizzando informazioni false. I ragazzi delle classi 1^ sentono adeguatamente tutelata la propria privacy (nel 50% dei casi).
15 ESPOSIZIONE: «TIÈCAPITATO DI ENTRARE IN CONTATTO CON SITI O ALTRO CHE PROMUOVEVANO» TOT. (%) F M 1^ 3^ 5^ Pedopornografia 22 16,2 24,5 27,4 19,5 15,4 Bullismo 20,8 Disturbi alimentari 30,4 37,9 26,9 Violenza contro le persone 34,2 Violenza contro gli animali 37,6 46,3 33,9 Affiliazione a sette religiose 18,9 13,4 21,5 Affiliazione a gruppi politici estremisti 29,2 22,8 32,2 26,9 29,1 34,4 Uso di droghe 26,7 Suicidio 10,5 I DATI RIPORTATI IN TABELLA ESPRIMONO DIFFERENZE STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVE
16 CRITICITÀ LEGATE AL CONSUMO Rischio di dipendenza: i maschi sembrano essere più esposti delle femmine; le classi 1^ più di3^e5^. Gioco online: il 18,5% del campione riferisce di aver utilizzato denaro per giocare. La categoria dei giocatori è rappresentata dai maschi delle classi quinte (di cui il 7,1% dichiara di giocare on-line). Solo il 2,3% dei ragazzi afferma di essere stato vittima di truffe online.
17 CRITICITÀ LEGATE ALLE«RELAZIONI» L 1,2% degli intervistati dichiara di aver ricevuto proposte d appuntamento da parte di sconosciuti attraverso la rete Il 30% dei ragazzi afferma di aver rubato almeno una volta la password di qualcuno per accedere alle sue informazioni all interno di un social network Lo scambio di messaggi offensivi all interno dei social risulta essere ampiamente presente, infatti, il 75% ne fa riferimento. Chi si è trovato in situazioni problematiche ha affrontato il problema bloccando la persona che inviava contenuti spiacevoli o cancellando tali contenuti; i ragazzi parlano di queste situazioni soprattutto agli amici.
18 IN SINTESI I ragazzi sono veri e propri autodidatti, autonomi, che privilegiano il gruppo dei pari per confrontarsi con contenuti critici emergenti nella rete(se capitano, il 37,8% non ne parla con nessuno, il 22,7% congliamici,soloil9,6%neparlacon i genitori gli insegnanti vengono coinvolti in misura decisamente residuale).
19 SCUOLA E CROSSMEDIALITA L osservatorio degli insegnanti ha messo in luce: Pareri discordanti circa la funzione relazionale del web: secondo alcuni favorisce le relazioni, per altri è fonte di solitudine. L importanza di adeguare la didattica tradizionale in relazione alle nuove tecnologie, poiché sono fonti di apprendimento e possono fornire ai ragazzi nuove competenze. Lescuolepromuovonocorsidiformazioneancheperigenitorie per gli adulti in generale, poiché emerge come questi sentano il bisogno di formazione su questi temi, sia per poter proteggere i ragazzi, sia per questioni lavorative. Amicizia nei social network tra studenti e insegnanti: può essere positiva se gestita in maniera adeguata poichè utile per la formazione (informazioni scolastiche circa i compiti..). Importante mantenere la distinzione tra i ruoli. Rischi: preoccupazione per la dipendenza dal web, in misura minore per adescamento, pedopornografia e bullismo. Necessità principali: Promuovere una cultura dell educazione alle nuove tecnologie. Cambio strutturale nella valutazioni di apprendimento che attribuisca valore a queste nuove competenze specifiche.
20 DUE DIVERSE GENERAZIONI? Nell arco di soli 5 anni della scuola superiore assistiamo ad un cambio nelle modalità di approccio ai nuovi media: 1. Classi prime: soprattutto degli Istituti Tecnici, prevalentemente maschi, consumano gli oggetti molto velocemente, possiedono un pc personale e utilizzano molto il cellulare. Hanno una forte dimensione pubblica, sono molto radicati nel presente e hanno punteggi significativamente alti per quanto riguarda la dipendenza da internet 2. Classi terze e quinte: ragazzi delle classi 3 e 5 - soprattutto licei - appartenenti al ceto medio, dichiarano una durata degli oggetti più lunga, un minore utilizzo di cellulari e possiedono in numero inferiore un pc personale. Sono meno radicati nel presente e hanno una maggiore prospettiva di progettazione futura; risultano meno dipendenti da internet e hanno una dimensione privata forte.
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