LA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI DAL PUNTO DI VISTA TECNICO-PRATICO

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1 Il regime della classificazione dei rifiuti: aspetti normativi e analisi tecnica Vicenza 13 marzo LA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI DAL PUNTO DI VISTA TECNICO-PRATICO Gabriella Jaforte

2 2 Tipi di rifiuti (art. 184 D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) Rifiuti urbani Rifiuti non pericolosi Rifiuti pericolosi: quelli che recano le caratteristiche di cui all'allegato I della parte quarta del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.

3 3 Allegato I alla parte IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. - Caratteristiche di pericolo per i rifiuti H1 «Esplosivo»: sostanze e preparati che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene; H2 «Comburente»: sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica; H3-A «Facilmente infiammabile»: sostanze e preparati: - liquidi il cui punto di infiammabilità e' inferiore a 21 C (compresi i liquidi estremamente infiammabili), o - che a contatto con l'aria, a temperatura ambiente e senza apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi, o - solidi che possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo l'allontanamento della sorgente di accensione, o - gassosi che si infiammano a contatto con l'aria a pressione normale, o - che, a contatto con l'acqua o l'aria umida, sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose; H3-B «Infiammabile»: sostanze e preparati liquidi il cui punto di infiammabilità e' pari o superiore a 21 C e inferiore o pari a 55 C; H4 «Irritante»: sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria; H5 «Nocivo»: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute di gravità limitata; H6 «Tossico»: sostanze e preparati (comprese le sostanze e i preparati molto tossici) che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici e anche la morte; H7 «Cancerogeno»: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne l'incidenza; H8 «Corrosivo»: sostanze e preparati che, a contatto con tessuti vivi, possono esercitare su di essi un'azione distruttiva; H9 «Infettivo»: sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute per buoni motivi come cause di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi; H10 «Tossico per la riproduzione»: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre malformazioni congenite non ereditarie o aumentarne la frequenza; H11 «Mutageno»: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne l'incidenza; H12 Rifiuti che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico; H13(*) «Sensibilizzanti» : sostanze o preparati che per inalazione o penetrazione cutanea, possono dar luogo a una reazione di ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione alla sostanza o al preparato produce effetti nefasti caratteristici; (*) Se disponibili metodi di prova. H14 «Ecotossico»: rifiuti che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali. H15 Rifiuti suscettibili, dopo l'eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio a un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate.

4 Allegato D al D.Lgs. 152/06 e s.m.i I rifiuti contrassegnati nell'elenco con un asterisco "*" sono rifiuti pericolosi ai sensi della direttiva 2008/98/CE e ad essi si applicano le disposizioni della medesima direttiva, a condizione che non trovi applicazione l'articolo 20. Si ritiene che tali rifiuti presentino una o più caratteristiche indicate nell'allegato III della direttiva 2008/98/CE e, in riferimento ai codici da H3 a H8, H10 e H11 del medesimo allegato, una o più delle seguenti caratteristiche: Frase H Descrizione Conc.limite H3 punto di infiammabilità 55 C H6 concentrazione totale sostanze molto tossiche 0,1% concentrazione totale sostanze tossiche 3% H5 concentrazione totale sostanze nocive 25% H8 concentrazione totale sostanze corrosive R35 1% concentrazione totale sostanze corrosive R34 5% H4 concentrazione totale sostanze irritanti R41 10% concentrazione totale sostanze irritanti R36, R37 e R38 20% H7 concentrazione singola sostanza cancerogena (categorie 1 o 2) 0,1% concentrazione singola sostanza cancerogena (categoria 3) 1% H10 H11 concentrazione singola sostanza tossica per il ciclo riproduttivo (categorie 1 o 2) R60 o R61 0,5% concentrazione singola sostanza tossica per il ciclo riproduttivo (categorie 1 o 2) R62 o R63 5% concentrazione singola sostanza mutagena della categoria 1 o 2 R46 0,1% concentrazione singola sostanza mutagena della categoria 3 R40 1%

5 5 Allegato D alla parte IV D.Lgs. 152/06 e s.m.i. per "sostanza pericolosa" si intende qualsiasi sostanza che è o sarà classificata come pericolosa ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successive modifiche; per "metallo pesante" si intende qualunque composto di antimonio, arsenico, cadmio, cromo (VI), rame, piombo, mercurio, nichel, selenio, tellurio, tallio e stagno, anche quando tali metalli appaiono in forme metalliche classificate come pericolose. le concentrazioni limite non trovano applicazione per le leghe di metalli puri (ovvero non contaminati da sostanze pericolose)

6 Allegato D D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 6 Per le caratteristiche H1, H2, H9, H12, H13 e H14, di cui all'allegato I, la decisione 2000/532/CE non prevede al momento alcuna specifica. Nelle more dell'adozione, da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di uno specifico decreto che stabilisca la procedura tecnica per l'attribuzione della caratteristica H14, sentito il parere dell'ispra, tale caratteristica viene attribuita ai rifiuti secondo le modalità dell'accordo ADR per la classe 9 - M6 e M7.

7 Allegato I D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 7 Si ricordano le altre caratteristiche per cui la decisione 2000/532/CE non prevede al momento alcuna specifica: FRASE DI PERICOLO H1 «Esplosivo» H2 «Comburente» H9 «Infettivo» DESCRIZIONE sostanze e preparati che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene; sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica; sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute per buoni motivi come cause di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi; H12 Rifiuti che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico H13(*) «Sensibilizzanti» sostanze o preparati che per inalazione o penetrazione cutanea, possono dar luogo a una reazione di ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione alla sostanza o al preparato produce effetti nefasti caratteristici; (*) Se disponibili metodi di prova. H15 Rifiuti suscettibili, dopo l'eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio a un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate

8 Allegato I D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 8 Ove pertinente si applicano i valori limite di cui agli allegati II (pericoli per la salute) e III (pericoli per l ambiente) della direttiva 1999/45/CE (riguardante i preparati pericolosi).

9 D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 9 Riepilogando: I valori limite per le caratteristiche di pericolo da H3 ad H8, H10 ed H11 sono quelli specificati in Allegato D Ove pertinente si applicano i valori limite di cui agli allegati II e III della direttiva 1999/45/CE Per H14 l Allegato D del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. indica i criteri ADR

10 10 L approccio tecnico-pratico alla classificazione L unica norma che stabilisce le modalità di valutazione dei rifiuti è il D.M. 27/09/2010 Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio 3 agosto Art. 2 - Caratterizzazione di base Art. 3 - Verifica di conformità Art. 4 - Verifica in loco

11 Le indicazioni del Consiglio Nazionale dei Chimici (nota prot. 057/12/cnc/fta del 27/01/2012) 11 Perché un referto analitico abbia il valore di Certificato di analisi (e non di Rapporto di Prova) è necessario che il responsabile del certificato di analisi:

12 Caratterizzazione di base 12 A cura del PRODUTTORE del rifiuto Da effettuare almeno 1 volta all anno Requisiti fondamentali a fonte ed origine dei rifiuti; b le informazioni sul processo che ha prodotto i rifiuti (descrizione e caratteristiche delle materie prime e dei prodotti) d i dati sulla composizione dei rifiuti e sul test di cessione e aspetto dei rifiuti (odore, colore, morfologia) f CER g per i rifiuti pericolosi le proprietà che rendono pericolosi i rifiuti

13 Caratterizzazione di base 13 Altri requisiti per lo smaltimento in discarica c descrizione del trattamento dei rifiuti effettuato ai sensi dell'art. 7, comma 1 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 o una dichiarazione che spieghi perché tale trattamento non e' considerato necessario; h le informazioni che dimostrano che i rifiuti non rientrano tra le esclusioni di cui all'art. 6, comma 1 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36; i la categoria di discarica alla quale i rifiuti sono ammissibili; j k se necessario, le precauzioni supplementari da prendere alla discarica; un controllo diretto ad accertare se sia possibile riciclare o recuperare i rifiuti

14 Scopi della caratterizzazione di base 14 Fra gli scopi della caratterizzazione di base vi è quello di individuare le variabili principali (parametri critici) per la verifica di conformità e le eventuali possibilità di semplificare i test relativi (in modo da ridurre il numero dei componenti da misurare, ma solo dopo verifica delle informazioni pertinenti).

15 15 Rifiuti generati regolarmente o non regolarmente Ai fini della caratterizzazione analitica si individuano due tipologie di rifiuti: a) rifiuti regolarmente generati nel corso dello stesso processo; b) rifiuti non generati regolarmente Per le due tipologie sono previste diverse cadenze di controllo (almeno una volta all anno per a), per ciascun lotto per b))

16 Verifica di conformità 16 A cura del Gestore dell impianto di gestione dei rifiuti. Lo scopo è stabilire se il rifiuto soddisfa i criteri di ammissibilità nell impianto di destino. La verifica di conformità e' effettuata dal gestore sulla base dei dati forniti dal produttore in esito alla fase di caratterizzazione. Frequenza: almeno una volta all anno per i rifiuti generati regolarmente; verifica non necessaria per i rifiuti generati non regolarmente

17 Criteri tecnici-pratici 17 Normalmente i Produttori che si affidano a Laboratori di analisi per la caratterizzazione di base delegano agli stessi Laboratorio la decisione sul protocollo analitico da applicare ai rifiuti. E necessario che chi esegue le analisi abbia tutte le informazioni richieste per la #13. Caratterizzazione di base

18 18 ISS: n Protocollo del 05/07/2006 Se la Direttiva 1967/548/CEE riporta per una specifica sostanza un limite di concentrazione più restrittivo rispetto a quelli stabiliti dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i., deve essere considerato questo limite. Se un metallo non è classificato nell'all. I della Dir. 67/548/CEE sostanza pericolosa come voce specifica o come famiglia di composti, ma solo in un preciso composto del quale non sia possibile stabilire la presenza, si deve considerare solo il valore del metallo come ione ai fini della concentrazione che può determinare la classificazione in rifiuto pericoloso. La concentrazione limite a cui fare riferimento deve essere comunque quella più restrittiva.

19 19 ISS: n Protocollo del 05/07/2006 Esempio: Nichel, concentrazione limite per H mg/kg per i singoli composti Composto del nichel Valore limite per lo ione nichel per H7 solfato di nichel 379,3 dicloruro di nichel 452,9 disolfuro di nichel 522,1 carbonato di nichel 579 diidrossido di nichel 633,1 solfuro di nichel 646,7 nichel diossido 647,2 nichel triossido 709,8 nichel monossido 785,8

20 Eccessi di applicazione del principio 20 ISS Analisi di boro ed alluminio in terreno classificato pericoloso per detti parametri Il trifluoruro di boro è un gas Il fosfuro di alluminio si incendia a contatto con acqua

21 Criteri tecnici-pratici 21 Per il prelievo dei rifiuti a cura del Produttore è necessario applicare un metodo di campionamento normato: UNI 10802:2013 Rifiuti - Campionamento manuale, preparazione del campione ed analisi degli eluati ; UNI :2013 Caratterizzazione dei rifiuti - Campionamento dei rifiuti - Parte 1: Guida alla selezione e applicazione dei criteri per il campionamento in diverse condizioni

22 Piano di campionamento 22 informazioni generali delle parti coinvolte alle operazioni di campionamento descrizione della matrice del rifiuto da campionare, CER attribuito, stato fisico e di giacitura e descrizione del processo che origina il rifiuto obiettivo del campionamento (caratterizzazione di base, verifica di conformità, ecc.) metodologia di campionamento scelta (casuale, sistematico, stratificato, ecc.); protocollo analitico da adottare precauzioni di sicurezza e DPI modalità di trasporto e conservazione campioni

23 23 Verbale di campionamento N. Verbale / MODULO DI CARATTERIZZAZIONE VERBALE DI CAMPIONAMENTO Riferimento Piano di Campionamento: Il/i sottoscritti.., tecnico/i del Laboratorio... in data.alle ore..si è recato presso l impianto/azienda. al fine di procedere all attività di campionamento prevista dal piano di campionamento in oggetto. Per l impianto/azienda era presente in qualità di.. Materiale da Campionare CER e Descrizione Il verbale di campionamento è parte integrante della caratterizzazione di base Stato fisico: Polveri e/o granulati Fanghi e/o sostanze pastose Materiale grossolano e/o eterogeneo Liquidi Colore.Pezzatura Omogeneità..Odore Modalità di campionamento: UNI 10802, scheda di campionamento N altro.. Giacitura: cumulo silos/container big bags/ecoballe in movimento(caduta, coclee etc) cisterna/pozzetto, fossa carotaggio fusti, contenitori Altro. Attività di campionamento Cumulo/Volume:....m 3 /t Caduta/Continuo : kg_q_t/ora N di incrementi:.. N di quartature effettuate:. Quantità totale di campione raccolto: (kg litri ) Tipo di imballo: sacchi fusto in plastica barattolo in plastica vaso in vetro altro Sono stati prelevati n..campioni ognuno dei quali costituito da n aliquote di cui n..lasciate al produttore/impianto. Ogni contenitore vene identificato mediante etichetta con sigla:.. Condizioni di campionamento note Sereno Nuvoloso Pioggia Neve. Eventuali dichiarazione da parte delle parti presenti al campionamento.... Durante il trasposto i campioni sono stati conservati con modalità consone alla salvaguardia dal punto di vista chimico-fisico. I campioni prelevati sono stati consegnati al Laboratorio. in data..ore.. Si allegano al presente verbale: fotografie piano di campionamento altro Variazioni rispetto al Piano di Campionamento SI NO se SI quali.... Firma addetto/i campionamento Firma Rappresentante impianto/produttore rifiuto

24 24 Protocollo analitico Esempio indicativo per rifiuti solidi Parametro Unità di misura Parametri Analisi sul tal quale per la classificazione ph in acqua Unità di ph X Punto d'infiammabilità C X Antimonio (Sb) mg/kg X Arsenico (As) mg/kg X Bario (Ba) mg/kg X Berillio (Be) mg/kg X Cadmio (Cd) mg/kg X Cobalto (Co) mg/kg X Cromo (Cr) mg/kg X Cromo esavalente (CrVI) mg/kg X Mercurio (Hg) mg/kg X Nichel (Ni) mg/kg X Molibdeno (Mo) mg/kg X Piombo (Pb) mg/kg X Rame (Cu) mg/kg X Selenio (Se) mg/kg X Vanadio (V) mg/kg X Zinco (Zn) mg/kg X Fenoli mg/kg Ammine aromatiche ed alifatiche mg/kg Ftalati mg/kg Cianuri totali (HCN) mg/kg Solventi organici, fra cui aromatici BTEX e clorurati mg/kg X Idrocarburi C <12 mg/kg X Idrocarburi C >12 mg/kg X Idrocarburi C10-C40 mg/kg X Pesticidi clorurati fosforati e azotati mg/kg PCB (congeneri significativi da un punto di vista igienico-sanitario e "dioxin like" 28, 52, 77, 81, 95, 99, 101, 105, 110, 114, 118,123, 126, 128, 138, 146, 149, 151, 153, 156, 157, 167, 169, 170, 177, 180, 183, 187, 189) mg/kg X Diossine e dibenzofurani di cui alla Tabella 4 del D.M., tossicità equivalente mg/kg t.e. Per materiali derivanti da trattamento termico Idrocarburi policiclici aromatici (Naftalene, Acenaftene, Fluorene, Fenantrene, Antracene, Fluorantene, Pirene, Benzo(a)antracene, Crisene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(j)fluorantene, Benzo(a)pirene, Benzo(e)pirene, Dibenzo(a,h)antracene, Benzo(g,h,i)perilene, Indeno(1,2,3,c,d)pirene, Acenaftilene) mg/kg Se Idrocarburi C10- C40 > 1000 mg/kg Markers di cancerogenesi (benzene, 1,3 butadiene) mg/kg Se Idrocarburi C10- C40 > 1000 mg/kg POPs mg/kg Fibre di amianto Alcalinità / Test di Young

25 25 Protocollo analitico Esempio indicativo per rifiuti solidi Parametro Unità di misura Parametri Parametri per la valutazione della fattibilità di smaltimento o recupero Residuo a % X Residuo a % X Potere calorifico inferiore kj/kg Ammoniaca (NH4) mg/kg Azoto totale (N) mg/kg Cloro Totale (Cl) mg/kg Bromo Totale (Br) mg/kg Iodio Totale (I) mg/kg Alluminio metallico mg/kg Policlorofenoli mg/kg Fluoro Totale (F) mg/kg Zolfo Totale (S) mg/kg Carbonio organico totale (TOC) % Per rifiuti pericolosi e inerti Analisi Merceologica X Parametro Unità di misura Parametri Test di cessione UNI ph Unità ph Per recupero Arsenico (As) mg/l - µg/l X Bario (Ba) mg/l X Cadmio (Cd) mg/l - µg/l X Cromo totale (Cr) mg/l - µg/l X Rame (Cu) mg/l X Mercurio (Hg) mg/l - µg/l X Molibdeno (Mo) mg/l - µg/l X Nichel (Ni) mg/l - µg/l X Piombo (Pb) mg/l - µg/l X Antimonio (Sb) mg/l - µg/l X Selenio (Se) mg/l - µg/l X Zinco (Zn) mg/l X Cloruri (Cl) mg/l X Fluoruri (F) mg/l X Solfati (SO 4 ) mg/l X Indice fenolo mg/l Per rifiuti inerti Carbonio organico disciolto (DOC) mg/l X Solidi totali disciolti (TDS) mg/l X Nitrati (NO 3 ) mg/l Per recupero Cianuri (CN) mg/l - µg/l Per recupero Berillio (Be) µg/l Per recupero Vanadio (V) µg/l Per recupero Amianto mg/l Per recupero COD mg/l Per recupero

26 L approccio tecnico-pratico 26 Environment Agency Hazardous Waste: Hazardous waste Interpretation of the definition and classification of hazardous waste (3rd Edition 2013) - Appendix C: Hazardous Property Assessment Si ricorda che se una sostanza è classificata dalla Direttiva 67/548/CEE con limiti di concentrazione più severi rispetto a quelli generali ISS consiglia di fare riferimento ai limiti specifici

27 H1 - Esplosivo 27 Per la caratteristica H1 il D.Lgs. 152/06 e s.m.i. non prevede al momento nessun limite di concentrazione specifico Valutare se all interno del rifiuto possono essere presenti sostanze o miscele pericolose esplosive che posseggono frasi di rischio/indicazioni di pericolo:

28 H1 - Esplosivo 28 Frasi di rischio definite dalla direttiva 67/548/CEE: R1 = Esplosivo allo stato secco R2 = Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione R3 = Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. R4 = Forma composti metallici esplosivi molto sensibili R5 = Pericolo di esplosione per riscaldamento R6 = Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria. R16 = Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti R18 = Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili R19 = Può formare perossidi esplosivi. R44 = Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato Indicazioni di pericolo secondo il Regolamento 1272/08/CEE: H200 = Esplosivo instabile. H201 = Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 = Esplosivo; grave pericolo di proiezione. H203 = Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d'aria o di proiezione H204 = Pericolo di incendio o di proiezione. H205 = Pericolo di esplosione di massa in caso d'incendio. H240 = Rischio di esplosione per riscaldamento H241 = Rischio d'incendio o di esplosione per riscaldamento

29 H1- Esplosivo 29 Va quindi valutata l eventuale presenza sostanze quali: nitrato d ammonio, nitrati organici (es. trinitrobenzene, acido picrico etc), perclorati, perossidi organici, fulminati, azidi. Va valutata anche l interazione fra perossidi inorganici (es. acqua ossigenata) e sostanze organiche e la presenza di sostanze e preparati che durante l'immagazzinamento possono dar luogo alla formazione di perossidi esplosivi, quali dietiletere 1,4 diossano etc.

30 H2 - Comburente 30 Per la caratteristica H2 il D.Lgs. 152/06 e s.m.i. non prevede al momento nessun limite di concentrazione specifico Valutare se all interno del rifiuto possono essere presenti sostanze o miscele pericolose esplosive che posseggono frasi di rischio/indicazioni di pericolo:

31 H2 - Comburente 31 a) Sostanze che possiedono le seguenti frasi di rischio così come definite dalla direttiva 67/548/CEE: R7 = Può provocare un incendio - perossidi organici che possono infiammarsi anche quando non sono a contatto con altri materiali combustibili. R8 = Può provocare l'accensione di materiale combustibile - altre sostanze e preparati comburenti, compresi i perossidi inorganici, che possono infiammarsi o aggravare il rischio di incendio quando sono a contatto con materiali combustibili. R9 = Esplosivo in miscela con materiale combustibile - altre sostanze e preparati, compresi i perossidi inorganici, che diventano esplosivi se miscelati con materiali combustibili, ad esempio alcuni clorati. b)sostanze che possiedono le seguenti indicazioni di pericolo secondo il Regolamento 1272/08/CEE: H241 = Rischio d'incendio o di esplosione per riscaldamento H242 = Rischio d'incendio per riscaldamento H270 = Può provocare o aggravare un incendio; comburente. H271 = Può provocare un incendio o un'esplosione; molto comburente. H272 = Può aggravare un incendio; comburente

32 H2 - Comburente 32 Le sostanze comburenti contengono tipicamente ossigeno, cloro e fluoro non legati esclusivamente all idrogeno ed al carbonio. Va quindi valutata l eventuale presenza sostanze quali: perossidi organici, cromati e dicromati, nitrati, nitriti, perclorati e clorati, Ipocloriti, acido nitrico, acido perclorico.

33 H3 - Infiammabile 33 Per la caratteristica H3 il D.Lgs. 152/06 e s.m.i. prevede il seguente limite : - punto di infiammabilità < o = 55 C Indicatori analitici di questo tipo di pericolo possono essere la presenza in alte concentrazioni di solventi, idrocarburi, metalli finemente suddivisi quali alluminio, zinco, magnesio

34 H3 - Infiammabile 34 a) Sostanze che possiedono le seguenti frasi di rischio così come definite dalla direttiva 67/548/CEE: b) Sostanze che possiedono le seguenti indicazioni di pericolo secondo il Regolamento 1272/08/CEE: R12 = Altamente infiammabile R11 = Facilmente infiammabile R15 = A contatto con l'acqua libera gas altamente infiammabili R17 = Spontaneamente infiammabile all'aria R10 = Infiammabile Si deve inoltre tener conto di sostanze e preparati che hanno le seguenti frasi di rischio ed indirettamente possono diventare infiammabili: R14 = Reagisce violentemente con l'acqua. R18 = Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili. R30 = Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso. H224 = Liquido e vapori altamente infiammabili. H225 = Liquido e vapori facilmente infiammabili. H226 = Liquido e vapori infiammabili. H228 = Solido infiammabile. H250 = Spontaneamente infiammabile all'aria. H260 = A contatto con l'acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi spontaneamente. H261 = A contatto con l'acqua libera gas infiammabili.

35 H4 Irritante H8 - Corrosivo 35 H8 H4 concentrazione totale sostanze corrosive R35 concentrazione totale sostanze corrosive R34 concentrazione totale sostanze irritanti R41 concentrazione totale sostanze irritanti R36, R37 e R38 1% 5% 10% 20%

36 H4 Irritante H8 - Corrosivo 36 a) Sostanze che possiedono le seguenti frasi di rischio così come definite dalla direttiva 67/548/CEE: R34 = Provoca ustioni. R35 = Provoca gravi ustioni. R36 = Irritante per gli occhi. R37 = Irritante per le vie respiratorie. R38 = Irritante per la pelle. R41 = Rischio di gravi lesioni oculari b)sostanze che possiedono le seguenti indicazioni di pericolo secondo il Regolamento 1272/08/CEE: H314 = Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari H318 = Provoca gravi lesioni oculari. H319 = Provoca grave irritazione oculare. H315 = Provoca irritazione cutanea H335 = Può irritare le vie respiratorie.

37 H4 Irritante H8 - Corrosivo 37 Ausilio tecnico-normativo alla classificazione dei rifiuti con valori estremi del ph in relazione alla nota ARPAV prot. n /2010

38 38 H4 Irritante H8 - Corrosivo La Conferenza Stato Regioni del 15 marzo 2012 ha approvato le linee guida dell ARPAV. L ARPAV nella nota prot. 8 agosto 2012 prot ha ribadito il criterio della concentrazione limite per H4 ed H8 (punto 3.4. dell Allegato D al D.Lgs. 152/06 e s.m.i. )

39 H4 Irritante H8 - Corrosivo 39 I saggi in vitro convalidati, i cui risultati possono essere utilizzati per la classificazione, sono reperibili nell'allegato del regolamento (CE) 440/2008 sotto B.40 (saggio di resistenza elettrica transcutanea) B.40bis (test che utilizza un modello di cute umana) a cui può essere aggiunto anche il metodo B46 (irritazione cutanea in vitro: test su modello di epidermide umana ricostruita) e ogni altro metodo validato a livello internazionale da ECVAM.

40 H5 Nocivo H6 - Tossico 40 H6 H5 concentrazione totale sostanze molto tossiche concentrazione totale sostanze tossiche concentrazione totale sostanze nocive 0,1% 3% 25%

41 H5 Nocivo H6 - Tossico 41 a) Sostanze che possiedono le seguenti frasi di rischio così come definite dalla direttiva 67/548/CEE: R20 = Nocivo per inalazione. R21 = Nocivo a contatto con la pelle. R22 = Nocivo per ingestione. R23 = Tossico per inalazione. R24 = Tossico a contatto con la pelle. R25 = Tossico per ingestione. R26 = Molto tossico per inalazione. R27 = Molto tossico a contatto con la pelle. R28 = Molto tossico per ingestione. R39 = Pericolo di effetti irreversibili molto gravi R48 = Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. R65 = Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione. R68 = Possibilità di effetti irreversibili. Inoltre combinazioni delle diverse R20 in combinazione anche con R39, R48 e R68 b) Sostanze che possiedono le seguenti indicazioni di pericolo secondo il Regolamento 1272/08/CEE: H332 = Nocivo se inalato. H312 = Nocivo per contatto con la pelle. H302 = Nocivo se ingerito. H304 = Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie H331 = Tossico se inalato. H330 = Letale se inalato H311 = Tossico per contatto con la pelle. H301 = Tossico se ingerito. H310 = Letale per contatto con la pelle. H300 = Letale se ingerito. H370 = Provoca danni agli organi H371 = Può provocare danni agli organi H372 = Provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta

42 H5 Nocivo H6 - Tossico 42 Sostanze classificate come tossiche/nocive a titolo puramente indicativo: composti inorganici: composti in genere del piombo, selenio, mercurio, arsenico, ossidi/idrossidi in genere (esempio di Nichel, Cadmio, Antimonio, Molibdeno, Arsenico, etc), sali solubili (cloruri, solfati, carbonati) di metalli quali rame, cadmio, nichel, in generale per i metalli si incrociano i valori analiticamente determinati degli stessi come cationi con le informazioni desunte dal ciclo produttivo utilizzando il criterio conservativo in accordo con il parere ISS N del 05/07/2006 integrato dal prot. N del 23/06/2009, scenario A caso 1b e caso 2. composti organici: idrocarburi aromatici (ad es. toluene, xilene, etilbenzene) ed altri idrocarburi bassobollenti (ad es. esano) utilizzati come solventi, reagenti ed intermedi o presenti nei carburanti; PCB; alcuni composti fenolici (ad es. clorofenoli, diidrossibenzene, ecc.), associati al catrame, ai prodotti petrolieri, farmaceutici, chimici ed ad alcuni tipi di resine.

43 H7 Cancerogeno 43 H7 concentrazione singola sostanza cancerogena (categorie 1 o 2) concentrazione singola sostanza cancerogena (categoria 3) 0,1% 1%

44 H7 Cancerogeno 44 a) Sostanze che possiedono le seguenti frasi di rischio così come definite dalla direttiva 67/548/CEE: b) Sostanze che possiedono le seguenti indicazioni di pericolo secondo il Regolamento 1272/08/CEE: R45 = Può provocare il cancro R49 = Può provocare il cancro per inalazione. R40 = Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti. H350 = Può provocare il cancro H351 = Sospettato di provocare il cancro

45 H7 Cancerogeno 45 Sostanze classificate come cancerogene a titolo puramente indicativo: composti inorganici: composti dell arsenico, cadmio, (ossidi, solfato, cianuro, solfuro), nichel (idrossidi, ossidi, cloruro e solfati), cobalto (solfato, cloruro), Molibdeno (ossidi), Sali del cromo VI composti organici benzene, nitrobenzene, clorobenzeni, formaldeide, ammine aromatiche, IPA cancerogeni (associati ai fumi del processo di combustione nei motori, ai carburanti, agli oli lubrificanti ed ad altre fonti); Policlorodibenzodiossine, Idrocarburi totali in accordo con la legge 13/2009

46 H7 Cancerogeno - Idrocarburi 46 L articolo 6-quatr della Legge n. 13 del 27/02/09, di conversione in legge del DL 28/2008, stabilisce che La classificazione dei rifiuti contenenti idrocarburi ai fini dell assegnazione della caratteristica di pericolo H7, cancerogeno, si effettua conformemente a quanto indicato per gli idrocarburi totali nella Tabella A2 dell allegato A del D.M. 7 novembre 2008, relativo ai dragaggi nei siti di interesse nazionale. sui campioni di rifiuto che presentano un superamento della concentrazione limite di idrocarburi totali pari a mg/kg, si deve procedere con l'individuazione di marker cancerogeni e, anche se uno solo di questi marker supera il limite di concentrazione, il rifiuto deve essere classificato come pericoloso H7-Cancerogeno.

47 47 H7 Cancerogeno - Idrocarburi

48 H9 - Infettivo 48 La norma non prevede nessuna specifica Per analogia con analoghe disposizioni del D.lgs. 36/03 si fa riferimento al Decreto Presidente Repubblica n 254 del 15/07/2003 Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell'articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n Sono definite alcune tipologie di rifiuti sanitari, fra cui rifiuti a rischio infettivo con C.E.R o

49 H10 Tossico per la riproduzione 49 H10 concentrazione singola sostanza tossica per il ciclo riproduttivo (categorie 1 o 2) R60 o R61 concentrazione singola sostanza tossica per il ciclo riproduttivo (categorie 1 o 2) R62 o R63 0,5% 5%

50 H10 Tossico per la riproduzione 50 a) Sostanze che possiedono le seguenti frasi di rischio così come definite dalla direttiva 67/548/CEE: R60 = Può ridurre la fertilità. R61 = Può danneggiare i bambini non ancora nati. R62 = Possibile rischio di ridotta fertilità. R63 = Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati b)sostanze che possiedono le seguenti indicazioni di pericolo secondo il Regolamento 1272/08/CEE: H360 = Può nuocere alla fertilità o al feto H361 = Sospettato di nuocere alla fertilità o al

51 H10 Tossico per la riproduzione 51 composti inorganici: composti del cadmio, (ossidi, solfato, cianuro, solfuro), nichel (cloruro e solfati), composti del Piombo,, composti del Mercurio, dicromati, cobalto (solfato, cloruro) composti organici toluene, nitrobenzene, esano, alcuni acetati, DMF, ftalati, alcuni IPA, alcuni pesticidi

52 H11 - Mutageno 52 H11 concentrazione singola sostanza mutagena della categoria 1 o 2 R46 concentrazione singola sostanza mutagena della categoria 3 R40 0,1% 1%

53 H11 - Mutageno 53 a) Sostanze che possiedono le seguenti frasi di rischio così come definite dalla direttiva 67/548/CEE: R46 = Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R68 = Possibilità di effetti irreversibili. b) Sostanze che possiedono le seguenti indicazioni di pericolo secondo il Regolamento 1272/08/CEE: H340 = Può provocare alterazioni genetiche <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>. H341 = Sospettato di provocare alterazioni genetiche <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>.

54 H11 - Mutageno 54 composti inorganici: composti del cadmio, (ossido, fluoruro solfato, cloruro solfuro), nichel (idrossido,solfuro cloruro e solfati),, Mercurio cloruro, dicromati, cobalto (solfato, cloruro), composti organici IPA (R46, limite specifico 0,1 %): Benzo(a)pirene; Dibenzo(a,h)pirene; Benzene (R46) (limite generico 0,1%). Fenolo, alcuni nitrofenoli, dinitrotoluene, anilina,

55 H12 Rifiuti che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico 55 Per la caratteristica di pericolo H12 la norma non ha fissato criteri di classificazione né valori limite. a) Sostanze che possiedono le seguenti frasi di rischio così come definite dalla direttiva 67/548/CEE: R 29 = A contatto con l'acqua sviluppa gas tossici. R 31 = A contatto con un acido sviluppa gas tossico. R 32 = A contatto con un acido sviluppa gas molto tossico b) Sostanze che possiedono le seguenti indicazioni di pericolo secondo il Regolamento 1272/08/CEE: non sono previste corrispondenti frasi H per identificare i medesimi pericoli

56 H12 Rifiuti che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico 56 Esempi di sostanze con R31: Solfuri Bisolfito di sodio Ipoclorito di sodio e di calcio Esempi di sostanze con R32: Cianuri Fluoruro di sodio Fosfuro di alluminio

57 H13 - Sensibilizzante 57 Si ricorda che per questa caratteristica di pericolo la norma non prevede alcuna specifica. Alla voce si specifica se disponibili metodi di prova

58 H13 - Sensibilizzante 58 a) Sostanze che possiedono le seguenti frasi di rischio così come definite dalla direttiva 67/548/CEE: R42 = Può causare sensibilizzazione per inalazione R43 = Può causare sensibilizzazione a contatto con la pelle b) Sostanze che possiedono le seguenti indicazioni di pericolo secondo il Regolamento 1272/08/CEE: H334 = Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato. H317 = Può provocare una reazione allergica cutanea.

59 Allegato I D.Lgs. 152/06 e s.m.i. 59 Ove pertinente si applicano i valori limite di cui agli allegati II (pericoli per la salute) e III (pericoli per l ambiente) della direttiva 1999/45/CE (riguardante i preparati pericolosi).

60 60 Direttiva 1999/45/CE Allegato II parte B Effetti sensibilizzanti: Tabella V Classificazione del preparato Classificazione della sostanza (gas) Sensibilizzante con R42 Sensibilizzante con R43 Sensibilizzante con R42 concentrazione 1% R42 obbligatoria Sensibilizzante con R43 concentrazione 1% R43 obbligatoria

61 H13 - Sensibilizzante 61 composti inorganici Ossidi, solfuri, idrossidi, carbonato, fosfato Solfato, cloruro, nitrato, fluoruro di nichel (anche con limiti specifici) Alcuni Sali di cromo, ossidi solfuri di cobalto composti organici IPA (benzo[a]pirene), solventi quali dipentene, formaldeide, acrilati, alcuni pesticidi clorurati

62 Esempio: nichel 62 Index N Ec N Cas N Note E NiSO 4 IT: solfato di nichel Classificazione Carc.Cat.1;R49 Muta.Cat.3;R68 Repr.Cat.2;R61 T;R48/23 Xn;R20/22 Xi;R38 R42/43 N;R50-53 Etichettatura T N R: / /43-48/ /53 S: Limiti di concentrazione C 25 %: T, N; R / /43-48/ /53 20 % C < 25 %: T, N; R /43-48/ /53 2,5 % C < 20 %: T, N; R /43-48/ /53 1 % C < 2,5 %: T; R /43-48/ /53 0,5 % C < 1 %: T; R /20-52/53 0,25 % C < 0,5 %: T; R /20-52/53 0,1 % C < 0,25 %: T; R /20 0,01 % C < 0,1 %: Xi; R43 Aggiornamenti: Modificata 30 Adeguamento - Direttiva 2008/58/CE

63 H14 - Ecotossico 63 a) Sostanze che possiedono le seguenti frasi di rischio così come definite dalla direttiva 67/548/CEE: R50 = Altamente tossico per gli organismi acquatici. R51 = Tossico per gli organismi acquatici. R50/53 = Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R51/53 = Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R52/53 = Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. b) Sostanze che possiedono le seguenti indicazioni di pericolo secondo il Regolamento 1272/08/CEE: H400 = Molto tossico per gli organismi acquatici. H410 = Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. H411 = Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

64 H14 - Ecotossico 64 La caratteristica viene attribuita ai rifiuti secondo le modalità dell accordo ADR per la classe 9 M6 e M7

65 65 H14 - Ecotossico

66 H14 - Ecotossico 66 composti inorganici zinco e zinco ossido, piombo e composti del piombo; sali solubili di rame; composti del cadmio; composti dell arsenico; nichel metallico e composti del nichel; composti organici diversi composti fenolici; idrocarburi policiclici aromatici; idrocarburi C10-C40 (esempio derivanti dai fluidi lubrificanti o refrigeranti (considerati pericolosi per l ambiente in relazione alla nota dell ISS prot. 6 agosto 2010 n , PCB; numerosi solventi aromatici ed alifatici, numerosi pesticidi e fitofarmaci

67 H15 - Rifiuti suscettibili, dopo l'eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio a un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate 67 La norma non prevede nessuna specifica Secondo l Environment Agency la caratteristica H15 è correlata alle frasi di rischio: R4 Forma composti metallici esplosivi molto sensibili R16 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti R19 Può formare perossidi esplosivi

68 68 LA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI DAL PUNTO DI VISTA TECNICO-PRATICO Grazie per l attenzione

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