Elettronica Digitale. Anno Accademico 2009/2010. Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica
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- Agostina Gianni
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1 Elettronica Digitale Anno Accademico 2009/2010 Massimo Barbaro Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB)
2 Informazioni sul corso Massimo BARBARO Dipartimento di Ingegneria g Elettrica ed Elettronica Padiglione B, secondo piano Tel barbaro@unica.itb it Orario di ricevimento: su appuntamento da fissare per Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 2
3 Programma dettagliato del Corso (1) Introduzione ai sistemi digitali Sistemi digitali Campionamento e quantizzazione Rappresentazione delle informazioni Richiami sull algebra di Boole Cenni alla storia dei circuiti integrati Legge di Moore - Scaling Linguaggio Verilog Concetto di modulo Operatori Descrizioni i i strutturali, tt dataflow ed algoritmiche Net e register Concetto di testbench Inverter CMOS Caratteristica di trasferimento statica (VTC) Margini di rumore Fan-in e Fan-out Layout - Caratteristiche dinamiche (tempo di propagazione) Dissipazione di potenza Simulazione spice e verilog 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 3
4 Programma dettagliato del Corso (2) Logica Combinatoria Logiche statiche (CMOS, pseudo-nmos, pass-transistor) Logiche dinamiche (concetto di base, domino, np-cmos) Caratterestiche dinamiche (legge di Elmore) Logical effort - Tri-state - Simulazione e descrizione di blocchi combinatori in linguaggio Verilog Simulazione Spice Logica Sequenziale Bistabilità - Latch e flip-flop Simulazione e descrizione Verilog di blocchi sequenziali Implementazione CMOS statica ti Implementazione CMOS dinamica i Memorie a semiconduttore Classificazione delle memorie Architetture di memorie ROM RAM RAM non volatili Circuiti base (elemento di memoria, sense amplifier) Descrizione Verilog 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 4
5 Struttura del Corso Ore di lezione: 50 Libri di testo: Lucidi di lezione (sono sufficienti per preparare l esame) Circuiti Integrati Digitali 2e Jan M. Rabaey, A. Chandrakasan, B. Nicolic Ed. Pearson Education Italia (Prentice Hall) (in italiano) Modeling, Synthesis and Rapid Prototyping with the Verilog HDL Michael D. Ciletti Ed. Prentice Hall Struttura dell esame: scritto e orale Sono previste 2 prove scritte intermedie: 1a: Venerdì 13 Novembre 2009, ore 14:00 2a: Venerdì 08 Gennaio 2010, ore 14:00 Sito del corso: Mailing List: 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 5
6 Simulatori: Strumenti di studio Spice: software per la simulazione dei circuiti a livello transistor t Utilizzeremo un simulatore gratuito, chiamato SwitcherCAD III (Linear Technologies) reperibile all indirizzo (si può scaricare anche senza registrarsi): s Modelsim: software per la simulazione dei blocchi descritti in termini di linguaggio gg verilog Utilizzeremo una versione demo, gratuita, del simulatore, con alcune limitazioni in termini di velocità di simulazione (inavvertibili nel caso dei semplici circuiti che useremo). Per utilizzare il software è necessario registrarsi e scaricare un file di licenza (collegato al numero seriale del hard-disk del pc). Il software è reperibile presso all indirizzo: E disponibile un CD, in portineria del Padiglione B, con il materiale e le istruzioni per l installazione e la registrazione 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 6
7 Calcolatori Elettronici Algebra di Boole Prerequisiti Culturali Mappe di Karnaugh Minimizzazione i i i di funzioni i logiche Porte Logiche Logica combinatoria i e sequenziale Dispositivi Elettronici 1 Equazioni caratteristiche del transistor MOS Processo CMOS 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 7
8 Obiettivi Comprendere il funzionamento base dei circuiti digitali in tecnologia CMOS ed il loro impatto sulle caratteristiche dei sistemi in cui sono impiegati. Capire ed analizzare l elemento base (inverter) fino a livello di transistor. Essere in grado di descrivere e simulare semplici blocchi digitali utilizzando il linguaggio verilog (linguaggio di descrizione dell hardware). Essere in grado di progettare semplici porte logiche a livello transistor (simulazione spice). Capire il legame fra l elettronica l (i circuiti, iti i blocchi combinatori e sequenziali) all interno dei sistemi ed il funzionamento dei sistemi stessi. 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 8
9 Percorsi didattici Il corso di ED è il punto di partenza per un percorso didattico che comprende i corsi: Sistemi Digitali e Processori (SDP, 10 crediti) Simulazione e verifica di circuiti digitali con HDL Macchine a stati - Sintesi di sistemi digitali Realizzazione di sistemi digitali Laboratorio di sistemi digitali Architetture e progetto di processori Sistemi Embedded (SE, 6 crediti) ) Architetture di sistemi embedded Interfaccia HW-SW per sistemi embedded Cenni di microarchitetture avanzate (DSP, superscalare, VLIW) Microarchitetture di processori reali (ARM) Architetture tt integrate t per il digitalit signal processing Digitalit Signal Processor Microelettronica (UE, 6 crediti) Circuiti integrati Processo CMOS e tecniche di layout - Progettazione analogica Circuiti per l elaborazione del segnale (S&H, comparatori) Circuiti a capacità commutate Convertitori D/A e A/D Cenni di place&route 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 9
10 Sistemi Digitali Lucidi del Corso di Elettronica Digitale Modulo 1 Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB)
11 Sistemi digitali I sistemi digitali occupano ormai in maniera pervasiva quasi ogni aspetto della realtà moderna Sono alla base praticamente t di ogni sistema it di elaborazione, conservazione o trasferimento dell informazione, i qualunque sia la natura dell informazione stessa Sono così diffusi che spesso li utilizziamo senza neanche rendercene conto 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 11
12 Sistemi digitali Utilizziamo un insieme di sistemi digitali complessi quando: Telefoniamo Guardiamo un DVD o la TV (digitale terrestre) Preleviamo soldi dal bancomat Lavoriamo al PC Fotografiamo Programmiamo il condizionatore d aria Guidiamo 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 12
13 Vantaggi dei sistemi digitali Nell ambito di questo corso avremo modo di vedere perché i sistemi digitali si siano diffusi in modo così pervasivo. I loro principali i vantaggi sono: Programmabilità Versatilità Velocità Precisione Costo Semplicità di progettazione 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 13
14 Sistemi Digitali Un sistema digitale è un qualsiasi sistema elettronico in cui le informazioni vengono rappresentate in forma binaria, utilizzando cioè solo due simboli (0 e 1) e l elaborazione si basa sull algebra di Boole (o della commutazione) 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 14
15 Segnali Digitali Campionamento e quantizzazione Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB)
16 I segnali digitali sono Segnali digitali DISCRETIZZATI NEL TEMPO DISCRETIZZATI IN AMPIEZZA Questo significa ifi che unqualsiasi isegnale, che sia esso un suono, un immagine, una temperaturat o qualsiasi i altra cosa, è rappresentato da una sequenza di NUMERI: Ogni numero rappresenta il valore del segnale in un particolare istante (istante di campionamento) Ogni numero può assumere un insiemei discreto e finito di valori possibili 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 16
17 Segnali digitali Segnale Il segnale originale varia con continuità nel tempo e può assumere qualsiasi valore in ampiezza Campionamento Si considera il valore del segnale solo in determinati istanti di tempo chiamati istanti di campionamento Quantizzazione i Si suddivide l intervallo di variazione del segnale in un certo numero (finito) di livelli di quantizzazione e si discretizza il valore campionato, ossia si memorizza solo l intervallo di appartenenza e non il valore esatto 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro t t t 17
18 Quantizzazione Quantizzare significa discretizzare, passare cioè da un insieme continuo di valori ad un insieme discreto. Avendo, ad esempio, un segnale che può assumere valori fra 0 e 4, discretizzare su 4 livelli significa dividere l intervallo 0-4 in 4 sottointervalli: Intervallo 0-1 Intervallo 1-2 Intervallo 2-3 Intervallo 3-4 A seconda dell intervallo nel quale ricade il segnale, esso verrà rappresentato con un numero associato a quel particolare intervallo. Tutti i valori dello stesso intervallo vengono quindi rappresentati con lo stesso numero Errore di quantizzazione i Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 18
19 Campionamento e quantizzazione E possibile dimostrare, matematicamente, che il processo di campionamento, che permette di trasformare un segnale continuo (come un suono) in una sequenza di numeri NON comporta perdita di informazione. E quindi sempre possibile, sotto opportune condizioni, i i ricostruire i esattamente t il segnale originale Il processo di quantizzazione, invece, introduce un errore (errore di quantizzazione) che non può più essere recuperato (se rappresento sia 2.76 che 2.1 con il numero 2 non saprò mai quale era il numero originario). Se il numero di livelli di quantizzazione, però, è sufficientemente elevato, l errore diventa molto piccolo e trascurabile. L errore Lerrore massimo è infatti pari all ampiezza del singolo intervallo, che risulta molto piccola se si prende un gran numero di intervalli 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 19
20 Segnali digitali Un immagine fissa, ad esempio, è rappresentata da una matrice di numeri che rappresentano l intensità luminosa Un video è rappresentato da una sequenza di immagini fisse, quindi un insiemei di immaginii i ognuna presa in un certo istante t di campionamento Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 20
21 Segnali digitali Un documento di testo è rappresentato da una sequenza di numeri, ognuno dei quali rappresenta una lettera e le eventuali sequenze di controllo (a capo, tabulazione, etc.) secondo unsistema di codifica detto ASCII 73 I 110 n 115 s 116 t 97 a 108 l 108 l 105 i 110 n 103 g 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 21
22 Rappresentazione dei numeri Rappresentazione binaria dei segnali campionati e discretizzati Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB)
23 Sistemi digitali Proprio il fatto che le informazioni sono rappresentate sempre come numeri ha dato il nome a questo tipo di sistemi DIGIT : Termine inglese per CIFRA Non tutti i sistemi elettronici sono sistemi digitali, ad esempio Musicassette Televisione terrestre analogica 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 23
24 Rappresentazione dei numeri Come vengono rappresentati, a loro volta, i numeri? Utilizzando la notazione posizionale b 3 b 2 b 1 b 0 N = b 3 r 3 +b 2 r 2 +b 1 r 1 +b 0 r 0 Cifra (può assumere un valore compreso fra 0 e r-1) Base (radix, in inglese) In una rappresentazione decimale, ovviamente, r=10 e lecifresonocompresefra0e9 comprese fra e 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 24
25 Rappresentazione binaria In generale, in un sistema digitale la base utilizzata è 2 (numeri binari) in quanto si hanno a disposizione solo due cifre (0 e 1) b 3 b 2 b 1 b 0 D = b b b b Esempio: 1011 D = 1x2 3 +0x2 2 +1x2 1 +1x2 0 2 = Il pedice in basso a destra indica la base della notazione 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 25
26 Rappresentazione dei numeri Generalizzando rispetto al numero N di cifre utilizzate, la formula per ricavare l equivalente decimale di un numero binario è: Word (N bit) b N b 0 Bit (b i ) D = N 1 i= 0 b i 2 i b 0 bit meno significativo (estrema destra) b N-1 è il bit più significativo (estrema sinistra) 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 26
27 Rappresentazione binaria La rappresentazione fisica avviene per mezzo di grandezze elettriche. A disposizione ci sono fondamentalmente 3 grandezze da utilizzare (tensione, corrente, carica) V (volt) 1 (vero) 0 (falso) sulla tensione che è più Normalmentelasceltacade sulla tensione, che è più facile da maneggiare e misurare Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 27
28 Rappresentazione binaria A ciascun simbolo, quindi, viene associato un intervallo di valori di tensione e non un 5 singolo valore. I due intervalli sono separati da una banda proibita di valori di tensione che non 3.5 dovrebbero MAI essere raggiunti. La presenza di disturbi 1.5 (rumore) quindi non altera i dati a meno che l intensità del rumore stesso non causi 0 un salto da un intervallo all altro altro. V (volt) Il dato non cambia valore ΔV1 ΔV2 Il dato cambia valore 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 28
29 Rappresentazione binaria La rappresentazione binaria è quindi un astrazione logica che consente di dimenticare i dettagli fisici (il segnale in realtà è una tensione quindi un segnale analogico) per concentrarsi sugli aspetti logici del sistema L esistenza di soli 2 simboli, inoltre, rende più semplice realizzare i circuiti iti perché il rumore influenza molto meno il comportamento t dei dispositivi Le operazione logiche seguono le regole dell algebra di Boole (della commutazione) 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 29
30 Versatilità Vantaggi dei sistemi digitali Il fatto che tutte le informazioni, di qualunque natura siano, vengano rappresentate nello stesso modo (con NUMERI), permette di utilizzare gli stessi strumenti elettronici per applicazioni diverse. Ad esempio, lo stesso microcontrollore utilizzato nel cellulare per elaborare e codificare la voce (un suono) potrebbe essere usato nella realizzazione del sistema ABS della macchina, che elabora invece la velocità delle ruote per decidere come ripartire la frenata. Programmabilità Visto che i dati sono rappresentati nello stesso modo, al cambiare del tipo di dato si può cambiare non il sistema stesso ma solo la sequenza di operazioni i che esso svolge sui dati stessi (il programma) 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 30
31 Precisione Vantaggi dei sistemi digitali La rappresentazione interna delle informazioni avviene usando SOLO 2 simboli (1 e 0). Questo rende i circuiti digitali più precisi perché più resistenti al rumore (i due simboli sono ben separati l uno dall altro) altro) Velocità La maggiore precisione consente anche una maggiore velocità, perché i circuiti NON digitali sono costretti a sprecare molte risorse per garantire lo stesso livello di precisione. L utilizzo di un maggior numero di risorse causa un rallentamento dell elaborazione 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 31
32 Costo Vantaggi dei sistemi digitali La versatilità e programmabilità dei sistemi digitali nei diminuisce il costo perché aumenta il potenziale numero di applicazioni sui cui dividere i costi fissi. Se lo stesso processore lo posso vendere ai produttori di cellulari, ai fabbricanti di automobili ed elettrodomestici, ai produttori di hifi, suddividerò il costo di progettazione, realizzazione e ricerca su tuttitti gli utenti ti diminuendonei d l impatto sul prezzo finale Semplicità di progettazione L uso Luso dei soli due simboli consente di applicare tecniche di progettazione standard, facili da apprendere e da automatizzare (vedremo meglio in seguito) 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 32
33 Elaborazione di segnali digitali Richiami sull algebra di Boole Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB)
34 Algebra di Boole L algebra di Boole o della commutazione è lo strumento che si usa per l elaborazione dell informazione binaria. L algebra di Boole si basa su 2 simboli (0/1) e i 3 operatori: somma (+), prodotto ( ) e negazione ( ). Dal corso di Calcolatori Elettronici dovrebbero essere noti gliassiomiediteoremisucui si basa l algebra della commutazione. In questo corso si farà uso delle nozioni di base come strumento t per arrivare alla sintesi i di circuiti iti logici. 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 34
35 Algebra della commutazione L algebra della commutazione è definita su un insieme di due elementi (0 e 1), che sono gli elementi con cui abbiamo costruito la rappresentazione delle informazioni e che corrispondono al FALSO e VERO dell algebra inizialmente sviluppata da Boole Gli operatori sono 3, gli stessi di Boole: PRODOTTO LOGICO (AND, ) SOMMA LOGICA (OR, +) NEGAZIONE (NOT, ) 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 35
36 Funzioni logiche Una funzione logica è una relazione algebrica ingresso/uscita che lega un numero N di ingressi con l uscita. x 1 x 2 F(x 1,x 2,,x N ) F x N 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 36
37 Rappresentazione di funzioni logiche Una qualsiasi funzione logica può essere rappresentata in svariati modi. Tabella di verità: la tabella di verità ha tante righe quante sono le possibili combinazioni degli ingressi eper ogni riga viene indicato il valore della funzione Espressione logica: la funzione è rappresentata per mezzo di un espressione algebrica contenente le variabili di ingresso e gli operatori logici di base Mappe di Karnaugh: rappresentazione grafica basata sulla visualizzazione delle combinazioni di ingressi per cui la funzione vale 1 (o 0), utilizzata per la minimizzazione della funzione stessa Schematico: rappresentazione grafica per mezzo di simboli 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 37
38 Principali funzioni logiche Espressione algebrica NOT Z=X X Z 0 1 Tabella di verità 1 0 Simbolo grafico OR Z=X+Y X Y Z AND Z=X Y X Y Z Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 38
39 Principali funzioni logiche NOR Z=(X+Y) X Y Z NAND Z=(X Y) X Y Z XOR X Y Z XNOR Z= X Y + X Y Z=X Y +X Y X Y Z Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 39
40 Implementazione di funzioni logiche E dimostrabile che qualsiasi funzione logica può essere implementata con i soli operatori di somma, prodotto e negazione e con solo 2 livelli di logica. Ossia con somme di prodotti o prodotti di somme. 1 livello 2 livello 1 livello 2 livello A A B F B F C C D D Somma di prodotti Prodotto di somme 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 40
41 Insieme funzionalmente completi L insieme AND, OR, NOT è dunque funzionalmente completo perché avendo a disposizione solo tali operatori è possibile implementare ogni funzione logica Anche il solo insieme AND, NOT è funzionalmente completo, grazie al teorema di DeMorgan che consente di trasformare una somma in unprodotto Per dualità è completo anche il solo insieme OR, NOT 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 41
42 Insieme funzionalmente completi Il solo operatore NAND (il simbolo della NAND è ) è un insieme funzionalmente completo, infatti: Con una NAND si può implementare l operatore NOT: A = (AA) = A NAND A Con la NAND si può implementare il prodotto AB = (AB) = (A B) = (A B) (A B) ConlaNANDsipuò implementare la somma A+B = (A+B) = (A B ) = (A A) (B B) Analogamente si può mostrare che la sola NOR è un insieme funzionalmente completo 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 42
43 Implementazione con operatori NAND A B C D F Per il teorema di DeMorgan è possibile trasformare la somma di prodotti in modo da avere solo operatori NAND (X Y) =NAND(X,Y) (X +Y )=(X Y) =NAND(X,Y) Y) Y) A B F A B F C D C D 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 43
44 Implementazione con operatori NOR A B C D F Analogamente è possibile realizzare il prodotto di somme con soli operatori NOR (X+Y) =NOR(X,Y) (X Y )=(X+Y) =NOR(X,Y) Y) Y) A B F A B F C D C D 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 44
45 Realizzazione fisica di sistemi digitali Evoluzione tecnologica dei sistemi di elaborazione digitali Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB)
46 Sistemi digitali Il concetto stesso di elaborazione digitale ha avuto un drammatico impatto sull evoluzione della società moderna portando allo sviluppo della tecnologia con maggiore tasso di crescita mai prodotta nella storia dell umanità Una rapida carrellata sulla storia della realizzazione di sistemi digitali e della tecnologia di realizzazione i fisicai dei dispositiviiti i integrati ti consente di meglio comprendere gli aspetti peculiari i della progettazione ed utilizzazione i di sistemi di questo genere 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 46
47 Il primo calcolatore La prima macchina calcolatrice paragonabile ad un moderno elaboratore non è un dispositivo elettronico ma bensì meccanico, il Difference Engine I realizzato da Babbage nel 1832 Macchina in grado di compiere operazioni elementari in sequenza arbitraria Sistema di numerazione decimale Composto da più di componenti meccanici Costo di sterline dell epoca 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 47
48 Elettronica digitale La svolta, nella realizzazione di sistemi di calcolo automatici, avvenne con il passaggio all elettronica che consentiva costi minori e minore complessità costruttiva Inizialmente si trattava comunque di dispositivi basati su valvole (vacuum tubes), quindi ancora ingombranti e dispendiosi in termini di energia I primi elaboratori ebbero uso militare (ENIAC, usato nella II Guerra Mondiale per il calcolo delle traiettorie balisistiche dell artiglieria americana) ENIAC valvole Dimensioni di una stanza 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 48
49 Il transistor Data la complessità della tecnologia valvolare non era possibile aumentare la potenza di calcolo degli elaboratori a valvole (l ENIAC aveva meno capacità di calcolo di quella contenuta in un telefonino GSM) La svolta avviene nel 1947 con l invenzione del transistor (Bell Telephone Laboratories). Il transistor implementa le stesse funzionalità di una valvola in forma integrata (a stato solido) quindi occupando meno spazio, utilizzando meno potenza e raggiungendo velocità enormemente superiori i 1947 Transistor a giunzione 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 49
50 Lo sviluppo della tecnologia porta rapidamente alla capacità di integrare più transistor sullo stesso pezzo di materiale dando il via allo sviluppo dei circuiti integrati e l esplosione lesplosione delle capacità di elaborazione implementabili su un singolo pezzo di silicio (chip) Il primo circuito integrato è realizzato da Jack Kilby nel 1958 (Texas Instruments) Circuiti integrati Il primo circuito Il primo integrato: phase shift oscillator 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 50
51 Il transistor MOS L ultima svolta di rilievo nella tecnologia elettronica è stata l introduzione del transistor MOS, alla fine degli anni 60 (anche se l idea di base risale al 1925, ma limiti tecnici di produzione impedirono la realizzazione) Il transistor t MOS, con lasua incredibile capacità di scalare (diminuire in dimensione) al migliorare della tecnologia ha permesso l esplosionel del mercato elettronico e la miniaturizzazione estrema dei circuiti iti integrati ti 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 51
52 Legge di Moore (1965) Nel 1965 Gordon Moore predisse che il numero di transistor contenuti in un circuito integrato sarebbe aumentato in modo esponenziale, ossia che sarebbe DUPLICATO ogni 18 mesi Il grafico originale di Moore (fonte Intel) 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 52
53 Legge di Moore aggiornata Più volte è stata annunciata l impossibilità di mantenere il passo dettato da tale legge, eppure risulta valida ancora oggi La legge di Moore è diventata quasi un pungolo per l intera industria elettronica che si sente obbligata a rispettarla (fonte Intel) 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 53
54 Scaling L aumento del numero di transistor contenuti in un circuito integrato è legato principalmente alla miniaturizzazione del singolo transistor (scaling) che consente di ottenere: Circuiti più compatti Più veloci Meno dispendiosi in termini di energia per commutazione (1->0 o 0->1) 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 54
55 Esempio : Pentium 4 Lunghezza del canale dei transistor : 130nm transistor 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 55
56 Esempio : Pentium Core 2 Quad Lunghezza del canale dei transistor t : 65nm transistor 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 56
57 Tecnologia attuale: 65nm PMOS (gate 65nm) (fonte Intel) Livelli di metal per le interconnessioni (8) 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 57
58 Aumento della frequenza Lo scaling ha permesso il continuo aumento della velocità dei processori 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 58
59 Limiti all aumento dell integrazione Uno dei maggiori limiti all aumento dell integrazione non è solo tecnologico ma anche pratico: all aumento dei componenti integrati aumenta la dissipazione di potenza sul chip 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 59
60 Aumento della potenza L aumento della potenza presto renderà impossibile diminuire la quantità di calore sviluppata dal singolo chip Può essere solo parzialmente corretto a livelloll di progettazione 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 60
61 Riassumendo I sistemi digitali costituiscono la grandissima maggioranza dei sistemi elettronici I segnali digitali sono campionati e quantizzati La rappresentazione delle informazioni è binaria I simboli binari sono rappresentati elettricamente da intervalli di tensioni L elaborazione delle informazioni i isi basa sull algebra l di Boole Esistono vari metodi per rappresentare una funzione logica Il rapido sviluppo della tecnologia del silicio ha permesso una crescita vertiginosa delle capacità di elaborazione di un qualsiasi sistema digitale 23 Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 61
62 Legge di Moore Topolino nel mondo di Eta Beta 29 Novembre Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 62
63 Legge di Moore Topolino nel mondo di Eta Beta 29 Novembre Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 63
64 Legge di Moore Topolino nel mondo di Eta Beta 29 Novembre Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 64
65 Legge di Moore Topolino nel mondo di Eta Beta 29 Novembre Settembre 2009 ED - Intro Massimo Barbaro 65
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