INDICE. Il Progetto Svilma di Tiziano Barone pag. 11. Obiettivi e principali risultati della ricerca di Rita del Campo» 17 PARTE PRIMA

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1 INDICE Il Progetto Svilma di Tiziano Barone pag. 11 Obiettivi e principali risultati della ricerca di Rita del Campo» 17 PARTE PRIMA 1. Le dinamiche del mercato del lavoro nelle Regioni Adriatiche Italiane: elementi di sintesi per una analisi socio-economica a cura dell'università di Teramo» Introduzione» Mercato del lavoro e Regioni della Terza Italia» Il modello segmentativo del mercato del lavoro della Terza Italia» Mercato del lavoro e Regioni meridionali» Alcuni concetti fondamentali» La dinamica demografica» L'andamento economico generale» Il mercato del lavoro RAI» Immigrazione e lavoro» Conclusioni» 63 Bibliografia» Il mercato del lavoro nei PAO a cura dell'università di Teramo» Un territorio liquido» Il puzzle incompleto» Le criticità» Le tendenze in atto» 74 SERBIA-MONTENEGRO 1. Metamorfosi del mercato del lavoro: il caso Sumadija» I dati dell'ufficio del lavoro» Il sistema della formazione professionale (VET)» 92

2 4. Raccomandazioni di policy» 103 BOSNIA-ERZEGOVINA 1. Il quadro socio-economico e il mercato del lavoro in Bosnia- Erzegovina» Il cantone di Sarajevo» Il cantone di Banja Luka e la Repubblica Serba» 113 ALBANIA 1. Dinamiche dell'occupazione» Dinamiche della disoccupazione» Le politiche attive per il lavoro» Struttura, compiti e problemi del Servizio all'impiego» La formazione professionale (VET)» Le migrazioni» 128 CROAZIA 1. Il contesto socio-economico della Croazia» I settori produttivi, occupazione e disoccupazione in Croazia» Legislazione e politiche del lavoro.» Conclusioni» 140 CONCLUSIONI 1. Flessibilità, addestramento professionale e internazionalizzazione: l'occupazione come lotta alla povertà in un territorio liquido» 142 Bibliografia» 144 PARTE SECONDA 3. L'osservatorio immigrazione della Regione Emilia Romagna: una metodologia di valutazione dei fabbisogni migratori a cura della Regione Emilia Romagna» L'approccio demografico» Metodologia di stima della popolazione» Metodologia di stima dell'occupazione e delle forze di lavoro» La metodologia impiegata per la stima del fabbisogno di immigrati» L'approccio econometrico» Le previsioni demografiche» L'evoluzione della domanda di lavoro» La stima dei flussi migratori» Il sistema di monitoraggio delle politiche del lavoro in Emilia Romagna a cura della Regione Emilia Romagna» Le premesse analitiche» Il "modello" integrato Europa-Nazioni-Regioni» 164

3 1.2. Le specificità del mercato del lavoro dell'emilia Romagna» Alcuni indirizzi per il monitoraggio del mercato del lavoro dell'emilia Romagna» L'interazione tra gli attori del sistema e i tavoli tecnici» La struttura del sistema di monitoraggio» Definizione e classificazione degli interventi» Definizione e costruzione degli indicatori di monitoraggio» Gli strumenti del monitoraggio» Le banche dati nazionali» Fonti regionali: caratteristiche, raccordo, integrazione e confronto con le fonti nazionali» Il sistema di monitoraggio dei Servizi per l'impiego della Regione Marche a cura della Regione Marche» Monitoraggio dei SPI, tra modernizzazione e decentramento» Esperienze di monitoraggio dei SPI» L'innovazione dei servizi nelle Marche» Il modello di monitoraggio dei SPI delle Marche: presentazione» Metodologie, tecniche e strumenti utilizzati» L'indagine sui Centri e Servizi per l'impiego» Le indagini sull'utenza reale» Le indagini sull'utenza potenziale» Appunti di sintesi» Accessibilità e trasferibilità del modello Marche» Osservatorio delle politiche della formazione in Italia a cura dell 'Agenzia Molise Lavoro» Modelli minimi della formazione professionale regionale» Il quadro generale» Il contesto di riferimento della programmazione regionale del FSE» Il ruolo del FSE : il quadro regolamentare » Le nuove politiche regionali» Il quadro di riferimento per le strategie regionali: QCS Obiettivo 1 e 3» Le procedure di Programmazione Operativa» La trasferibilità delle esperienze» Le specificità delle Regioni RAI» Le indicazioni comunitarie sui processi di programmazione recepite nei Programmi Operativi Regionali delle Regioni RAI» La programmazione della formazione a livello regionale alla luce dei modelli di decentramento di funzioni e compiti alle Province» 225

4 Le specificità di decentramento alle Province per singola Regione RAI» Le caratteristiche delle attività di gestione e valutazione della formazione professionale all'interno dei POR» 233 * 2. Il modello minimo di accreditamento delle Regioni RAI» L'esperienza italiana: un excursus storico-normativo» Il modello minimo nazionale italiano di accreditamento» L'accreditamento: una definizione» Struttura del modello minimo nazionale: le aree di accreditamento, i soggetti da accreditare, i soggetti responsabili dell'accreditamento» sistema di accreditamento» Il rapporto tra l'accreditamento e la certificazione ISO 9001» Il rapporto tra l'accreditamento e lo spettro di attività e il modello organizzativo della sede da accreditare» Prospettive di transizione del Fondo Sociale Europeo» La Strategia Europea per l'occupazione: principali evoluzioni» La nuova generazione dei fondi strutturali ( ) e i principali orientamenti del Fondo Sociale Europeo» Le linee guida della strategia comunitaria per il periodo e il rilancio della Strategia di Lisbona» Una valutazione in itinere dei Masterplan dei Servizi Pubblici per l'impiego nelle Regioni Adriatiche Italiane a cura dell'agenzia del Lavoro della Regione Puglia» La committenza, gli obiettivi e l'uso dei risultati della valutazione.» Premessa metodologica» I risultati: alcuni percorsi di miglioramento suggeriti» 259 Bibliografia, documenti di programmazione e fonti normative» 282 Allegato 1» 283 Allegato 2» La domanda esplicitata di nuovi lavoratori extra comuni tari nella Provincia di Venezia a cura di Veneto Lavoro» Le ragioni di un'indagine inusuale» Un'esperienza di collaborazione tra istituzioni ed enti di ricerca» Le domande delle aziende di nuovi immigrati per lavoro subordinato» 297

5 3.1. Caratteristiche anagrafiche dei lavoratori richiesti (età, sesso, nazionalità)» Caratteristiche dei datori di lavoro e delle aziende offerenti (residenza, dimensione)» Caratteristiche del lavoro offerto» La distribuzione territoriale» La domanda di immigrati lavoratori espressa dalle famiglie» Il contesto» lavoratori richiesti: caratteristiche generali» Le condizioni di lavoro offerte» La distribuzione territoriale» Nota conclusiva» 322

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