da combattimento Anno Accademico Stefano Benedetti a cura di
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1 Discipline e sport da combattimento La Kick Boxing i Università di Cassino Facoltà di Scienze Motorie Anno Accademico a cura di Stefano Benedetti
2 CAPACITÀ MOTORIE GENERALI E PSICHICHE
3 CAPACITÀ CONDIZIONALI ORGANICHE: RESISTENZA: SS Aerobica Anaerobica lattacida Anaerobica alattacida MUSCOLARI: forza velocità mobilità articolare mobilità muscolare scioltezza muscolare
4 CAPACITÀ COGNITIVE/COORDINATIVE PERCETTIVE E CINETICHE: Coordinazione Destrezza PSICHICHE: Intelligenza motoria selettiva Esperienza Sportiva Volontà di affermazione Motivazioni
5 Allenamento sportivo ALLENAMENTO SPORTIVO SALUTISTICO ALLENAMENTO SPORTIVO AGONISTICO COMPITI FONDAMENTALI Aumento e miglioramento delle capacità motorie generali Miglioramento della tecnica Miglioramento della tattica Miglioramento capacità psichiche Da notare che l'intelligenza motoria e intellettiva nella attività sportiva devono andare di pari passo
6 FINALITÀ DEL RISCALDAMENTO Aumento della temperatura corporea Innalzamento della frequenza cardiaca Aumento della gittata sistolica Aumento del glucosio nel sangue Vasodilatazione centrale e periferica Lubrificazione sinoviale delle articolazioni Allungamento muscolare Aumento impulsi nervosi
7 RISCALDAMENTO GENERALE (motorio) SPECIALE (movimenti che si avvicinano alle tecniche) SPECIFICO (tecniche a coppia) Riscaldamento Muscolare e Neuromuscolare Favorisce gli impulsi elettrici ai muscoli (il sistema nervoso centrale rende al meglio a 39 ) L'allenamento si definisce pertanto neuro-muscolare
8 IMPOSTAZIONE TURNO TIPO NELLA KICK BOXING
9 ALLENAMENTO TIPO 1.Riscaldamento (15 min) Generale - (esercizi tipici del riscaldamento) Speciale - (riscaldamento dei distretti muscolari finalizzati alla tecnica) Specifico (gesto tecnico) Allungamento statico ti (stretching) t max 10 min. 2.Parte centrale - Addestramento tecnico e tattico Vuoto Figure S.P.C. (sparring partner condizionato) Combattimento (per agonisti) Viene messa in evidenza la possibilità di colpire in diverse modalità curando il contatto, la distanza, l'asse di combattimento. t 3.Parte Finale: Decompressione Defaticamento Allungamento statico - Addominali
10 LA VELOCITÀ La capacità di eseguire azioni motorie in un tempo minimo e non oltre un tempo tale da produrre un affaticamento t e quindi un rallentamento di prestazione
11 ELEMENTI ESSENZIALI: Tempo latente della reazione motoria La velocità del singolo movimento La frequenza dei movimenti globalmente intesi
12 REAZIONI MOTORIE: Reazioni semplici: Sono la risposta ad un movimento noto in precedenza o a un segnale anch esso conosciuto Esempi Lo starter t alla partenza dai blocchi dei 100 metri Un movimento del nostro avversario che determina subito una reazione
13 Reazioni complesse: Sono la risposta ad un oggetto in movimento, risposta che implica una precisa scelta in rapporto al variare di un situazione Esempio La reazione di un portiere ad un tiro in porta L azione difensiva di un Kick Boxer
14 La velocità si allena durante la fase centrale dell allenamento. Se durante l allenamento c è un rallentamento della prestazione, sospendere perché l atleta è esaurito. Tempo latente: È il tempo che passa tra la parte decisionale e l esecuzione di un gesto atletico. È il capire e prevedere quando parte un colpo e una difesa e/o un contrattacco/anticipo. attuare
15 CARATTERISTICHE DELLA VELOCITÀ Tempo latente dell azione motoria Le fonti energetiche ed il ritmo con il quale sono utilizzate La forza veloce La forza esplosiva L elasticità muscolare La capacità di rilassamento dinamico (decontrazione dei muscoli non impegnati) La velocità del singolo movimento La capacità del muscolo di compiere il maggior numero di movimenti in un determinato periodo di tempo
16 SVILUPPO DELLA VELOCITÀ Esatta esecuzione tecnica ad un ritmo massimale Non devono presentare eccessive difficoltà tecniche per impegnare l atleta alla massima velocità Devono avere una durata tale da non consentire l insorgere della fatica con conseguente diminuzione della velocità esecutiva
17 CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO INTENSITÀ Velocità più elevata possibile purché permetta la giusta esecuzione tecnica È opportuno procedere nel seguente modo: Ricerca della tecnica attraverso velocità medie e sub massimali, cioè a velocità gradualmente crescenti Ricerca della massima velocità al fine di realizzare sempre migliori prestazioni
18 CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO PER LA VELOCITÀ DURATA Lo stimolo deve avere un tempo di esecuzione tale da non creare una diminuzione di velocità causa la stanchezza se lo stimolo provoca questo effetto si avrà il miglioramento della sola Resistenza alla velocità Viceversa se lo stimolo è troppo breve tale da non raggiungere il massimo della velocità si agisce solo sulle capacità di accelerazione
19 DENSITÀ stimolo e l altro ci deve essere un recupero tale da consentire all atleta atleta una capacità lavorativa a ritmi massimali in modo che tra una ripetizione e l altra la velocità d esecuzione non diminuisca
20 Gli intervalli per il mantenimento dell eccitabilità eccitabilità possono essere di due tipi: PAUSE COMPLETE Con recupero attivo di esercizi i di mobilità articolare PAUSE INCOMPLETE Nell ultimo terzo del periodo di recupero il 90%-95% del ripristino è già avvenuto. La percentuale mancante è 5% - 10%. È talmente minima da risultare ininfluente per la prestazione successiva
21 ENTITÀ Normalmente non si superano le 10 prestazioni (ripetizioni). Con entità maggiori si stimolerebbe solo l incremento della VELOCITÀ RESISTENTE
22 Programma 1 LAVORO RECUPERO NOTE 1 4 x 30" 30" 2 6 x 20" 20" 3 8 x 15" 15" 4 10 x 12" 12" 5 12 x 10" 10" combinazioni di calci e pugni combinazioni i i di calci e pugni combinazioni di calci e pugni combinazioni di soli pugni combinazioni di soli pugni
23 PERIODIZZAZIONE DELL ALLENAMENTO SPORTIVO DURANTE IL PERIODO DI GARA Per periodizzare si intende l organizzazione dell allenamento sportivo/agonistico i a lungo e breve termine MACROCICLO: periodo di allenamento che parte da 5/6 mesi MESOCICLO: periodo di allenamento che va da 3/1,5 mesi MICROCICLO: periodo di allenamento suddiviso in settimane
24 L obiettivo è preparare il nostro atleta al meglio della sua condizione fisica, condizionale e cognitiva prima di una gara o torneo importante. PRIMA FASE: cercheremo di lavorare sulla quantità di esercizi a media intensità SECONDA FASE: vi è un aumento dell intensità e si mantiene la stessa quantità TERZA FASE: aumento dell intensità con diminuzione della quantità e scelta della qualità degli esercizi ULTIMA FASE: diminuzione ulteriore della quantità e moderazione dell intensità 3/5 giorni prima della gara
25 SESSIONE PRATICA
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