Trattamento dei rifiuti in Campania: impatto sulla salute umana. Marco Leonardi

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1 Trattamento dei rifiuti in Campania: impatto sulla salute umana Marco Leonardi

2 EMERGENZA RIFIUTI CAMPANIA Stato di emergenza dal 1994

3 Il triangolo della morte

4 STUDIO SULL IMPATTO SANITARIO CONNESSO AL CICLO DEI RIFIUTI IN CAMPANIA Enti coinvolti DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Centro Ambiente e Salute OMS Europa Istituto Superiore di Sanità Dipartimento ambiente e connessa prevenzione primaria CNR Istituto di Fisiologia Clinica OER Campania ARPA Campania

5 Obiettivi Individuare le criticità sanitarie nelle aree maggiormente soggette ad abbandono illegale di rifiuti Delineare un modello integrato di sorveglianza sanitaria e ambientale finalizzato al supporto alle decisioni e all informazione alla popolazione

6 Studio pilota

7 Classificazione dei siti inquinati Sono stati individuati più di 300 siti di smaltimento rifiuti (per la maggior parte non autorizzati) disseminati nei territori delle province di Napoli e Caserta sui quali, ai fini del reclutamento nello studio, è stata effettuata una selezione basata sui seguenti criteri: per tutti i siti autorizzati e non, deve sussistere un livello informativo di base che comprende le seguenti informazioni: codice sito, comune, indirizzo, tipologia, categoria, composizione o tipologia dei rifiuti, dimensioni, quantità; si considerano tutte le tipologie di siti autorizzati di smaltimento/trattamento dei rifiuti (discariche, stoccaggio provvisorio, impianti di CDR, autodemolitori, ecc.); si considerano i siti non autorizzati di abbandono dei rifiuti di grandi dimensioni (cumuli >= mc, discariche abusive ); si considerano, indipendentemente dalle dimensioni, i siti non autorizzati di abbandono di rifiuti definiti come pericolosi (sversamenti in aree acquatiche, abbandono di fusti con sostanze pericolose, cumuli in cava con rifiuti pericolosi); I siti selezionati sono 140 per la provincia di Caserta e 87 per la provincia di Napoli.

8 Indice di Pericolosità per le varie tipologie di smaltimento/trattamento e/o abbandono dei rifiuti Nel codice alfanumerico il numero da 1 a 4 sta a significare la magnitudo della pericolosità, la lettera la pericolosità intrinseca del rifiuto. Precisamente: A :presenza di rifiuti potenzialmente molto pericolosi o pericolosi non visibili (sommersi); B :presenza di rifiuti pericolosi; C :presenza di rifiuti speciali di origine industriale con pericolo di rilascio di sostanze pericolose; D :presenza di rifiuti non pericolosi con pericolo di rilascio di sostanze pericolose; E :presenza di rifiuti non pericolosi in situazioni non controllate; F :presenza di rifiuti non pericolosi in situazioni controllate. TIPOLOGIA Rifiuti sommersi (in laghi) 4 A Cumuli Rif. Pericolosi 3 B Stoccaggio e trattamento tossici e nocivi 3 B Abbandono fusti metallici 3 B Cumuli in cava con presenza di rifiuti pericolosi 2 B Discarica 2 Categoria Tipo B (rifiuti speciali/industriali) 2 C Autodemolitore/Rottamatore veicoli 1 D Impianti trattamento per il recupero di rifiuti elettrici ed elettronici IP 1 D Stoccaggio provvisorio rifiuti non pericolosi 1 D Impianti trattamento chimico-fisico di rifiuti 1 D Recupero rifiuti non pericolosi 1 D Impianti trattamento (stoccaggio) rifiuti speciali 1 D Impianto incenerimento rifiuti speciali per rigenerazione oli 1 D Discarica RSU non controllata 1 E Cumuli ingenti (>10000mc) di rifiuti non pericolosi in cava 1 E Cumuli ingenti (>10000mc) di rifiuti non pericolosi 1 E Discarica RSU controllata- Discarica di inerti autorizzata 1 F Impianto compostaggio 1 F Impianti selezione e produzione CDR 1 F Impianti di depurazione acque reflue 1 F Cumuli di rifiuti industriali 1 F

9 Indicatore di rischio ambientale

10 Fattori socio-economici

11 Studio di correlazione 196 comuni delle province di Napoli e Caserta Dati demografici e sanitari: cause di morte, dai risultati del primo rapporto: tutte le cause, tutti i tumori, tumore della trachea, dei bronchi e dei polmoni, del fegato e dei dotti biliari, dello stomaco, della vescica, del rene, sarcomi dei tessuti molli e linfomi non Hodgkin Studio delle malformazioni Inclusione nelle analisi multivariate dell indicatore ambientale e dell indice di deprivazione Regressione di Poisson: mortalità e malformazioni Analisi bayesiana: mortalità e malformazioni Cluster detection: mortalità e malformazioni

12 Risultati Sono state rilevate numerose associazioni positive e statisticamente significative (cioè non imputabili al caso) fra salute e rifiuti. Trend di rischio in aumento al passaggio da una delle cinque classi di rischio a quella superiore sono stati osservati per: mortalità generale (aumento medio di 2% per ogni classe, uomini e donne), tutti i tumori (1%, uomini e donne), tumore del polmone (2% uomini), tumore del fegato (4% uomini, 7% donne), tumore dello stomaco (5% uomini); malformazioni congenite del sistema nervoso (trend 8%) e dell'apparato uro-genitale (14%). Per le altre cause non sono stati osservati trend positivi significativi. I trend osservati si traducono in differenze marcate di rischio se si confrontano i comuni più a rischio con quelli poco o non esposti: ad esempio la mortalità generale nei primi è 9% in eccesso rispetto ai secondi per gli uomini e 12% per le donne.

13 Discussione Necessità di approfondimenti a livello locale Limiti temporali e spaziali dello studio Difficoltà di costruire un modello concettuale (sorgente-via di contaminazione-bersaglio)

14 Vantaggi del modello Modello di classificazione dei siti inquinati utilizzabile per la definizione delle priorità (bonifica) warning su situazioni non conosciute Informazione alla popolazione sui rischi sanitari connessi a fattori di pressione ambientale Strumento per il monitoraggio integrato ambiente/salute Strumento per il monitoraggio e la valutazione degli interventi

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