Implementazione delle linee guida per il trattamento del dolore cronico e Audit di monitoraggio.
|
|
- Martino Moroni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Implementazione delle linee guida per il trattamento del dolore cronico e Audit di monitoraggio. Progetto Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale anno 2013
2 Legge 38/2012 Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore finalizzata a tutelare il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore. L art. 7 della stessa legge sottolinea l obbligo di riportare la rilevazione del dolore all'interno della cartella clinica presso tutte le strutture sanitarie.
3 Standard JCI AOP 1.7 Tutti i pazienti ricoverati e ambulatoriali sono sottoposti a uno screening del dolore, cui segue la valutazione del dolore in caso di riscontro positivo Intento Nel corso della valutazione iniziale e delle rivalutazioni, è utilizzata una procedura di screening allo scopo di individuare i pazienti con dolore. Una volta identificata la presenza del dolore, il paziente può essere trattato all interno dell organizzazione oppure inviato altrove per il trattamento. L ambito del trattamento si basa sull ambiente di cura e sui servizi erogati. Quando il paziente è trattato all interno dell organizzazione, viene eseguita una valutazione più esauriente. Questa valutazione è appropriata all età del paziente e misura l intensità e la qualità del dolore, come natura, frequenza, sede e durata. Questa valutazione viene registrata in modo tale da facilitare la rivalutazione periodica e il follow up in base ai criteri elaborati dall organizzazione e ai bisogni del paziente.
4 Elementi misurabili AOP 1.7 Per tutti i pazienti viene fatto uno screening del dolore. Se l esame di screening iniziale identifica la presenza di dolore, il paziente viene inviato altrove per il trattamento oppure viene eseguita una valutazione completa, appropriata all età del paziente, che misura l intensità e la qualità del dolore, come natura, frequenza, sede e durata del dolore. La valutazione viene registrata in modo tale da facilitare la rivalutazione periodica e il follow up in base ai criteri elaborati dall organizzazione e ai bisogni del paziente.
5 L organizzazione conduce valutazioni iniziali personalizzate per categorie particolari di assistiti. Intento La valutazione iniziale di alcune tipologie di pazienti o di alcune popolazioni di pazienti richiede una modifica del processo di valutazione, sulla base delle caratteristiche distintive o dei bisogni unici di ciascuna categoria di pazienti. Ogni organizzazione identifica le categorie protette e le popolazioni di pazienti particolari e modifica di conseguenza il processo di valutazione allo scopo di rispondere ai loro bisogni unici. Nello specifico, qualora l organizzazione fornisca assistenza a uno o più dei pazienti con bisogni particolari o delle categorie protette elencate nel seguito, l organizzazione conduce valutazioni personalizzate per le seguenti popolazioni: Pazienti affetti da dolore intenso o cronico
6
7 Gruppo di lavoro: Nicolò Borsellino: oncologo ospedale Buccheri La Ferla; Filippo Bellinghieri: U.O.C. anestesia e rianimazione, A.S.P. Messina; Alfredo Butera: oncologo ospedale San Giovanni di Dio Agrigento; Fabio Cartabellotta: esperto in EBM; coordinatore del gruppo di lavoro. Salvatore Corrao: Medicina interna ARNAS Civico di Palermo; Audenzio D Angelo: medico ospedale Buccheri La Ferla; Pasquale Enea: U.O. Terapia del dolore ARNAS Civico Palermo Lucia Maria: Terapia del dolore A.O. Villa Sofia Cervello, Palermo; Giovanni Merlino Medico di medicina generale Palermo; Agnese Sellaro dirigente psicologo A.U.S.L. di Aosta, Nicola Torina Infermiere spedale Buccheri La Ferla.
8 Programma: Verso un ospedale ed un territorio senza dolore il dolore è un problema trasversale a tutte le specialità presenti negli ospedali; la campagna deve coinvolgere il sistema sanitario regionale; occorre dare sollievo ad ogni tipo di dolore all interno delle strutture ospedaliere ed ai pazienti affluenti nel territorio; è essenziale che alla campagna partecipi tutta la cittadinanza, la cui qualita di vita deve essere monitorata.
9
10 Progetti Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale Intesa Stato Regione del 20/2/2014 CSR 27 Regione Proponente Linea progettuale Titolo del Progetto Durata del Progetto Sicilia 7.3 Cure Palliative e terapia del dolore. Implementazione Decreto Legge regione sicilia e strumenti elaborati per il corretto trattamento del dolore cronico Biennale Azienda capofila: OC Buccheri La Ferla
11 Obiettivi Il progetto, che intende mettere al centro dell attenzione la persona e non i servizi, ha come finalità generale la condivisione delle linee guida emanate con decreto su GURS del 24/1/2014, attraverso la promozione della formazione rivolta ai formatori di 1 livello. Obiettivi generali: Aumentare il grado di conoscenza del personale sanitario delle linee guida. Migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da dolore riducendone al minimo l intensità. Migliorare la qualità della compilazione delle cartelle, dopo avere inserito il dolore ed il suo grado tra i parametri indispensabili.
12 Gestione dolore cronico D.A del 27 dicembre 2013 (GURS 68 del 24/1/2014) Fasi programma regionale SI % Tot risp. Avvio cronoprogramma 54 74% 73 Delibera aziendale di recepimento di un documento (basato sull`evidenza) per la gestione del dolore cronico Distribuzione del documento per la valutazione e gestione dei pazienti con dolore cronico ai professionisti 59 81% % 73 Diffusione tramite web aziendale 38 52% 73 E` stato inserito il tema del dolore cronico nei piani formativi aziendali 57 78% 73
13 Gestione dolore cronico D.A del 27 dicembre 2013 (GURS 68 del 24/1/2014) Fasi programma regionale N. Tot. risp Numero di workshop Numero di Eventi formativi sul dolore cronico 81 73
14 Svolgimento audit clinico rispetto a quanto previsto dal cronoprogramma Fasi programma regionale SI Tot.risp % 1 ciclo di audit % 2 ciclo di audit % 3 ciclo di audit %
15 Controlli analitici delle cartelle cliniche Evidenza in cartella clinica che sia stato rilevato e misurato il dolore, come previsto dalla Legge 15 marzo 2010, n. 38 concernente "Disposizioni per garantire l`accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore".
16 Evidenza in cartella clinica che sia stato rilevato e misurato il dolore, come previsto dalla Legge 15 marzo 2010, n % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 50,3% % 20% 10% 0% 17,5% SI: Cartelle: Cartelle: dolore 2012 dolore 2013
17
18 Sicilia O.C. Buccheri La Ferla ISMETT IRCCS Oasi di Troina IRCCS Bonino Pulejo di Messina IO Rizzoli Bagheria Fondazione Giglio Cefalu` ASP TP ASP SR ASP RG ASP PA ASP ME ASP EN ASP CT ASP CL ASP AG ARNAS GARIBALDI ARNAS CIVICO A.O.U. Policlinico di Palermo A.O.U. Policlinico di Messina A.O.U. Policlinico di Catania A.O. CANNIZZARO A.O. VILLA SOFIA CERVELLO AO PAPARDO PIEMONTE 2% 15% 27% 25% 27% 34% 32% 37% 50% 51% 50% 45% 44% 41% 48% 59% 68% 61% 66% 78% 77% 75% 75% 89% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliUO di Anestesia Rianimazione e Terapia del Dolore direttore Dr. Maria i. Lucia. La rete di Terapia. le cefalee: prospettive
UO di Anestesia Rianimazione e Terapia del Dolore direttore Dr. Maria i Lucia i La rete di Terapia del Dolore e le cefalee: stato attuale e prospettive Epidemiologia del dolore cronico In occidente: 39%
DettagliAZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento
DettagliProf. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE
Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre CURE PALLIATIVE Troverete copia di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliStato di attuazione legge 38/2010
Stato di attuazione legge 38/2010 Guido Fanelli Ordinario Anestesia e Rianimazione Università di Parma Coordinatore della Commissione Ministeriale Terapia del Dolore e Cure Palliative Ministero della Salute
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la
Dettagli-Gruppo 1 -Gruppo 2 -Gruppo 3 -Gruppo 4 -Gruppo 5
APPROPRIATEZZA ALLOCATIVA -Gruppo 1 -Gruppo 2 -Gruppo 3 -Gruppo 4 -Gruppo 5 Paziente grave che necessita di interventi intensivi e continui Paziente sottoposto ad intervento o con necessità di presa in
DettagliRAZIONALE OBIETTIVI DIDATTICI
RAZIONALE Le malattie croniche respiratorie sono, a tutt oggi, tra le patologie a più alto impatto sulla sopravvivenza, sulla qualità di vita, e sull assorbimento di risorse sanitarie, economiche e professionali,
Dettagliwww.fondazioneistud.it Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano
www.fondazioneistud.it Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano verso Damasco verso Damasco l incontro con Vittorio Ventafridda un nuovo modello di cure (modello Floriani)
DettagliDIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE
DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI
DettagliLe attività di prevenzione nella Regione Sicilia
Le attività di prevenzione nella Regione Sicilia I piani di intervento e di assistenza alla popolazione nelle Città di Palermo e Catania. Estate 2007 S. Scondotto A. Marras Il Sistema Nazionale di Sorveglianza
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliLEGGE 15 Marzo 2010 n. 38: DISPOSIZIONI PER GARANTIRE L ACCESSO ALLE CURE PALLIATIVE E ALLA TERAPIA DEL DOLORE
LEGGE 15 Marzo 2010 n. 38: DISPOSIZIONI PER GARANTIRE L ACCESSO ALLE CURE PALLIATIVE E ALLA TERAPIA DEL DOLORE SOMMARIO pag.4 Sintesi della normativa pag.6 LEGGE 15 Marzo 2010 n. 38: disposizioni per
DettagliSEMESTRE APRILE-SETTEMBRE 2014
SEMESTRE APRILE-SETTEMBRE 2014 CONVENZIONI SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE Verbale del 13/06/2013 del Consiglio della Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù AA.AA. 2013/16 6.05.2014 Scuola di
DettagliSIMES. Sistema Informativo Monitoraggio Errori in Sanità. Potenza 22 aprile 2009
SIMES Sistema Informativo Monitoraggio Errori in Sanità Potenza 22 aprile 2009 Dott.ssa Maria Pia Randazzo Direzione Generale Sistema Informativo Ufficio NSIS Simes - obiettivi Monitoraggio Imparare dall
DettagliDIGNITA DELLA PERSONA evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate per anziani e disabili
DIGNITA DELLA PERSONA evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate per anziani e disabili primo incontro formativo team interni seconda parte Servizio per l integrazione socio-sanitaria
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliLA CONTINUITA ASSISTENZIALE
e-oncology II edizione: L informatizzazione in Oncologia Trento, 22 ottobre 2010 LA CONTINUITA ASSISTENZIALE Prof. Oscar Alabiso Oncologia AOU Novara Continuità Assistenziale : organizzazione centrata
DettagliDirezione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE
IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata
Dettagli16/09/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74 - Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422. Regione Lazio
16/09/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74 - Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422 Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione
Dettagli- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali
- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)
DettagliCOME SCEGLIERE I MIGLIORI CENTRI SPECIALISTICI
COME SCEGLIERE I MIGLIORI CENTRI SPECIALISTICI Qual é l'ospedale migliore? Dove vado a farmi curare? All'angoscia per una diagnosi di tumore, spesso ne segue un'altra, legata alla scelta dei medici e delle
DettagliREGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007
REGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 I PROGETTI DELLA REGIONE SICILIA SUGLI SCREENING ONCOLOGICI Lo screening della cervice uterina Dott. Saverio Ciriminna Dirigente Generale Ispettorato
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliREGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA
REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE, STRUMENTI DI SUPPORTO, FORMAZIONE PER UNA ATTIVITA' SISTEMATICA DI MEDICAL AUDIT PRESSO IL POLICLINICO
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliPercorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT
Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato
DettagliRACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI D AULA. PROPOSTE DI LEGGE N. 117-127 <<Interventi per garantire l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore>>
RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI D AULA sulle PROPOSTE DI LEGGE N. 117-127 Legge approvata nella seduta pomeridiana n. 207
DettagliPA SQ-09 Rev. 6 del 29.04.2015
Rev. 6 del 29.04.2015 Certificato N 9122 AOLS Data applicazione Redazione Verifica Approvazione 29.04.2015 Dr.ssa E. Redolfi Curp M. De Filippis Dr.ssa G. Saporetti Dr.ssa L. Di Palo Dr. P. Cannatelli
DettagliPARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO
PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha
Dettagliorganizzazione della prevenzione e dell assistenza in oncologia.
Testo aggiornato al 15 dicembre 2005 Linee guida del Ministero della sanità 1 febbraio 1996 Gazzetta Ufficiale 20 febbraio 1996, n. 42 Linee guida in applicazione di quanto previsto nel Piano sanitario
DettagliUNIVERSITA di MODENA E REGGIO EMILIA Scuola Specializzazione di Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi
UNIVERSITA di MODENA E REGGIO EMILIA Scuola Specializzazione di Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi L inserimento della Formazione alla Promozione della Salute nei curricula universitari
DettagliLe Cure Palliative e la Terapia del Dolore in IEO
Le Cure Palliative e la Terapia del Dolore in IEO Dott. Vittorio A. Guardamagna Direttore Unità Cure Palliative e Terapia del Dolore IRCCS IEO Milano Consigliere Nazionale FCP Le Cure Palliative e la Terapia
DettagliCONFRONTO TRA I PROTAGONISTI DELLA RETE DI TERAPIA DEL DOLORE
CONFRONTO TRA I PROTAGONISTI DELLA RETE DI TERAPIA DEL DOLORE dott. Marco Spizzichino Direttore - Ufficio XI Monitoraggio per le cure palliative e per la terapia del dolore connesso alle malattie neoplastiche
DettagliDaniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE
Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE ESPANDERE PROGRESSIVAMENTE LE LOGICHE DI INTEGRAZIONE SISTEMICA UTILIZZANDO I PERCORSI ASSISTENZIALI COME METODO PER PROMUOVERE PRASSI INTEGRATA E PER RENDERE
DettagliUNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO
UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto
DettagliMODULO Formazione sul Campo Direzione Professioni Sanitarie
SEZIONE FORMAZIONE E BIBLIOTECA MODULO Formazione sul Campo Direzione Professioni Sanitarie All.2 P2-FORM Titolo: LA RELAZIONE CON IL PAZIENTE E CAREGIVER NELLE TERAPIE INTESIVE APERTE 1^ EDIZIONE TRAINING
DettagliQuestionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015
IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra
DettagliRelatore: Silvano Casazza Coautori: S. Marson, G. Cassavia, O. Manzi Affiliazione: CARD Lombardia
Mettere a sistema le dimissioni protette: un possibile modello Relatore: Silvano Casazza Coautori: S. Marson, G. Cassavia, O. Manzi Affiliazione: CARD Lombardia In letteratura, sono stimate nel 2-3% di
DettagliExcursus legislativo sulla palliazione. Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011
Excursus legislativo sulla palliazione Francesca Nardi Assistenti Sociali e Psicologi a confronto sui temi di fine vita e palliazione 19 Aprile 2011 1 Legge 39/99 Stabilisce l adozione di un programma
DettagliAZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI TRAPANI
ALLEGATO AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI TRAPANI Azioni di miglioramento a seguito delle criticità riscontrate in: 1. INFORMAZIONE ED ACCOGLIENZA NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELL ASP 2. ASPETTI ALBERGHIERI:
DettagliUN MODELLO DI FORMAZIONE PER LE CURE PALLIATIVE Apprendimento sul campo e confronto fra professionisti 29 Congresso Nazionale ANIARTI Rimini 10-12 novembre 2010 Catia Franceschini Chiara Pecorini Pier
DettagliI registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili
I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili Dott.ssa Rossana Ugenti Direttore Generale del Sistema Informativo e Statistico Sanitario Ministero della salute 6 dicembre
DettagliCure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliIL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE
IL FINE VITA APPARTIENE ALLA VITA: I PROGETTI E LE ESPERIENZE DELLE CURE PALLIATIVE Verso l accreditamento delle cure palliative in Emilia-Romagna Antonio Brambilla Servizio assistenza territoriale Direzione
DettagliPIANI ATTUATIVI AZIENDALI
PIANI ATTUATIVI AZIENDALI Il Piano attuativo delle Aziende sanitarie del Servizio Sanitario regionale è, ai sensi dell art.5 della legge regionale 14 aprile 2009, n.5, atto della programmazione sanitaria
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliOGGETTO: "Delibera n. 71/2013 - RApporto sulla Trasparenza relativo all'azienda USL di Bologna: osservazioni".
Il Direttore Generale Al Segretario Generale Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche protocollo@pec.anticorruzione.it OGGETTO: "Delibera
DettagliAllegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI
Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria
DettagliLa gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA
La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della
Dettaglifenomeno nuovo e potenzialmente distinto da esse?
{ Il dolore cronico in Medicina Generale -Approccio al sintomo/malattia dolore : osservatorio privilegiato del MG, basso impatto tecnologico, alta componente relazionale. L episodio algico si inquadra
DettagliMigliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.
Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi spesso non è
DettagliRuolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta
Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto
DettagliSistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)
Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari
DettagliREGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 28-12-2012 (punto N 43 ) Delibera N 1225 del 28-12-2012 Proponente LUIGI MARRONI DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE
DettagliUN TEAM MULTIDISCIPLINARE A LETTO DEL PAZIENTE A DOMICILIO: IL PUNTO DI VISTA DEL MEDICO
XXIX Congresso Nazionale SIFO SIFO E ISTITUZIONI NAPOLI 12-15 OTTOBRE 2008 Mostra D Oltremare UN TEAM MULTIDISCIPLINARE A LETTO DEL PAZIENTE A DOMICILIO: IL PUNTO DI VISTA DEL MEDICO Dott. Pier Paolo Carinci
DettagliProgetti assistiti a livello nazionale e regionale (art.11, comma 1 del D.P.R. 263/12) IL PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALL AVVIO DEI CPIA
Progetti assistiti a livello nazionale e regionale (art.11, comma 1 del D.P.R. 263/12) IL PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALL AVVIO DEI CPIA Indicazioni per la realizzazione del progetto assistito USR Sicilia
DettagliAvviso per la realizzazione dei progetti di riuso
Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso IL PRESIDENTE Premesso che: - per progetti cofinanziati dal primo avviso di e-government, si intendono i progetti riportati negli allegati A e B del decreto
DettagliTerapia del dolore e cure palliative: il progetto sperimentale per la creazione di reti assistenziali
Terapia del dolore e cure palliative: il progetto sperimentale per la creazione di reti assistenziali 2/5 La Conferenza Stato Regioni il 25 marzo scorso ha approvato la proposta per la realizzazione degli
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Presentazione. Composizione della medicina in rete. Attività ambulatoriale. Visite domiciliari. Prestazioni. Personale di studio
CARTA DEI SERVIZI Presentazione Composizione della medicina in rete Attività ambulatoriale Visite domiciliari Prestazioni Personale di studio Formazione continua dei i medici della medicina in rete Partecipazione
DettagliIl dolore cronico in Sicilia. Il punto della situazione 2015
Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia/Cervello. Palermo U.O. Anestesia Rianimazione e Terapia del Dolore Dott.ssa M.Lucia Il dolore cronico in Sicilia. Il punto della situazione 2015 DECRETO
DettagliCUSTOMER SATISFACTION
PAGINA 1 DI 5 1 SCOPO 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 2 3 RIFERIMENTI... 2 4 RESPONSABILITA... 3 5 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI.. 3 6 MODALITÀ DI GESTIONE.. 3 6.1 STRUMENTO PER LA RILEVAZIONE DEL GRADO DI SODDISFAZIONE.
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliS.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A.
S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A. Capitolato tecnico per Affidamento del servizio di consulenza per la progettazione, implementazione e certificazione di un Sistema di Gestione Integrato per la Qualità
DettagliLA COSTRUZIONE DELLA RETE CON I MMG
LA COSTRUZIONE DELLA RETE CON I MMG Esperienze di collaborazione fra operatori negli interventi di prevenzione e cura del tabagismo Dr. Pedroni Massimo MMG Scandiano IL PROBLEMA DI SALUTE AFFRONTARE il
DettagliIl contributo dei Centri di servizi per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale
Il contributo dei Centri di servizi per anziani a supporto della domiciliarità: alcune esperienze a livello locale dr. Stefano Vianello - Direttore Distretto Socio-Sanitario 1 Dr.ssa Beatrice Baggio -
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliLaura Bono, Silvia Di Leo, Monica Beccaro, Gianluca Catania, Massimo Costantini Le core-competencies dell operatore socio-sanitario in cure palliative
Laura Bono, Silvia Di Leo, Monica Beccaro, Gianluca Catania, Massimo Costantini Le core-competencies dell operatore socio-sanitario in cure palliative pp. 128, 16,00 - e-book 14,00 Cod. 1370.45 Collana:
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA IX LEGISLATURA
CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA IX LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE Disposizioni in materia di utilizzo di farmaci cannabinoidi nell ambito del servizio sanitario regionale Iniziativa del Consigliere
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliLe professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo. L Educatore Professionale. Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014
Le professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo L Educatore Professionale Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014 Cercasi Educatore Professionale (EP) hi é osa fa ome si forma Il profilo professionale
DettagliTariffari e politiche di rimborsi regionali
L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche
DettagliALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO
ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO 1. Continuità dell intervento X Nuovo ( Centro diurno) X In continuità con servizio già attivato ( Assistenza Domiciliare)
DettagliSalute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre 2008
Elementi salienti e criticità di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre
DettagliASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:
DettagliProgetto Formativo Aziendale Programma corso
Le UNI EN ISO 9001:2008: applicazione in sanità 20-21 Maggio 2010 Domus Mariae - Auditorium Rilevanza Lo sviluppo nelle strutture sanitarie di un sistema di gestione per la qualità rappresenta una priorità
DettagliLA CONTINUITA ASSISTENZIALE: Infermiera Luisa Valleise Cardiologia- Utic Aosta
LA CONTINUITA ASSISTENZIALE: La LETTERA di DIMISSIONE INFERMIERISTICA Infermiera Luisa Valleise Cardiologia- Utic Aosta PARLIAMO DI DIMISSIONE A DOMICILIO A.D.I. Quali possibilità ha il paziente anziano
DettagliSistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)
Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari
DettagliREGIONE LAZIO. OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE
DGR 729 del 4 agosto 2005-08-29 REGIONE LAZIO OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alla Sanità; VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
DettagliSIMEUP TRIAGE PEDIATRICO. Piano Formativo Nazionale SIMEUP 2015. TERMINI IMERESE, 18 settembre 2015. Direttore del corso: Battista GUIDI (Modena)
SIMEUP Società Italiana di Medicina Emergenza Urgenza Pediatrica Piano Formativo Nazionale SIMEUP 2015 TRIAGE PEDIATRICO Direttore del corso: Battista GUIDI (Modena) TERMINI IMERESE, 18 settembre 2015
DettagliCaratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
Convegno Nazionale GISCi 2015 Finalborgo (SV), 21-22 maggio 2015 Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
DettagliDN-SEV Sistema Esperto per la Validazione
DN-SEV Sistema Esperto per la Validazione Ing.Sergio Storari DEIS Università di Bologna DN-SEV: DiaNoema Sistema Esperto per la Validazione Scopo del DN-SEV: Fornire all operatore medico informazioni esaurienti
DettagliDELIBERAZIONE N. 607/2015 ADOTTATA IN DATA 16/04/2015
DELIBERAZIONE N. 607/2015 ADOTTATA IN DATA 16/04/2015 OGGETTO: Integrazione del bando di ricerca contributi da privati n. 16 con il progetto P16-03.29 Implementazione della cartella clinica informatizzata
DettagliMigliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.
Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi
DettagliLe relazioni funzionali tra UVM, UVA e Medicina Generale Firenze 8 maggio 2013 Stefania Giusti Eleonora Alasia Azienda USL 6 Livorno
Progetto Ministeriale Il Chronic Care Model,il Punto Unico di Accesso e il Team Aziendale degli specialisti (attuali UVA) per la presa in carico della persona con demenza Le relazioni funzionali tra UVM,
DettagliModello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita con supporto di esperti. Parma, 21 ottobre 2011 Dott.ssa Maria Luisa De Luca
Modello di erogazione diffusa delle Cure Palliative/Fine Vita con supporto di esperti Parma, 21 ottobre 2011 Dott.ssa Maria Luisa De Luca 1 Le Aziende USL di Modena e Reggio Emilia hanno sviluppato una
DettagliFIGURE PROFESSIONALI INNOVATIVE: L INFERMIERE PIVOT IN ONCOLOGIA
Laboratorio sull organizzazione per programmi centrati sul destinatario. Emilia Romagna Canada: un confronto FIGURE PROFESSIONALI INNOVATIVE: L INFERMIERE PIVOT IN ONCOLOGIA KATIA PRATI RUOLO DEGLI INFERMIERI
DettagliMiglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi
MODULO DI PRESENTAZIONE per la valutazione e l accreditamento di progetti di AUDIT CLINICO GENERALITÀ Titolo del Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la
DettagliASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, 63 27100 Pavia. Carta dei Servizi
ASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, 63 27100 Pavia Carta dei Servizi ATTIVITA' DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER GLI ASPETTI GERIATRICI DELLA DISABILITA'
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
Dettagli24 e 31 Gennaio 2013 A.S.P. Pio Albergo Trivulzio Milano
Comitato promotore con il patrocinio di 24 e 31 Gennaio 2013 A.S.P. Pio Albergo Trivulzio Milano Presentazione del Corso Il Corso di Formazione in Area Geriatrica è rivolto agli infermieri, agli assistenti
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliBando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino
Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti
DettagliCORSO RESIDENZIALE INTERATTIVO TEORICO - PRATICO PAIN MANAGER. 1ª edizione: 19-21 maggio 2014 2ª edizione: 16-18 giugno 2014
CORSO RESIDENZIALE INTERATTIVO TEORICO - PRATICO PAIN MANAGER 1ª edizione: 19-21 maggio 2014 2ª edizione: 16-18 giugno 2014 CASA DI CURA LA MADDALENA, PALERMO E.C.M Premessa Il dolore è una delle cause
DettagliOsservatorio ICT nel NonProfit. Claudio Tancini Novembre 2009
Osservatorio ICT nel NonProfit Claudio Tancini Novembre 2009 1 Premessa (1/2): Il mercato ICT non ha focalizzato il NonProfit come un segmento specifico, da seguire con le sue peculiarità. In alcuni casi
Dettagli