IL SISTEMA MUSCOLARE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL SISTEMA MUSCOLARE"

Transcript

1 IL SISTEMA MUSCOLARE Panoramica del tessuto muscolare: Ci sono tre tipi di tessuto muscolare scheletrico: è attaccato alle ossa e muove parti dello scheletro; cardiaco: si trova unicamente nel cuore; liscio: si trova nelle pareti dei vasi sanguigni e in quella degli organi cavi. Le funzioni generali del sistema muscolare Il sistema muscolare, che insieme al sistema scheletrico forma l apparato locomotore, ha funzioni di: produrre movimento, sotto il controllo del Sistema Nervoso Centrale (SNC), mantenendo l equilibrio; mantenere la postura; stabilizzare le articolazioni; generare calore, trasformando l energia chimica in energia termica.; consentire la propriocezione (i muscoli scheletrici forniscono all organismo informazioni su sé stesso riguardanti la posizione, la condizione di moto e le sensazioni tattili, per la presenza di propriocettori) Il tessuto muscolare scheletrico: organizzazione anatomica Ogni muscolo scheletrico è un organo distinto composto da numerose cellule tubulari molto allungate, dette fibre muscolari riunite in gruppi. Ogni fascio di fibre è rivestito da una membrana formata da tessuto connettivo detta endomisio, più fasci di fibre sono avvolti da una membrana detta perimisio, l intero muscolo avvolto da una guaina detta epimisio che prosegue con i tendini attaccati alle ossa. Sono irrorati da vasi sanguigni e provvisti di innervazioni che inducono la contrazione Ogni fibra è ricoperta da una membrana plasmatica detta sarcolemma che contiene il sarcoplasma, ricchissimo di mitocondri, e il reticolo sarcoplasmatico (contenente il Calcio necessario per la contrazione). Anatomia microscopica di una fibra muscolare scheletrica: Ogni muscolo striato presenta bande più chiare (I) e bande più scure (A). La porzione contrattile della fibra muscolare è rappresentata dalle miofibrille, le quali contengono molte unità contrattili chiamate sarcomeri costituiti dall alternanza di due filamenti proteici: actina e miosina

2 Miofibrilla: costituita da filamenti sottili (actina) e spessi (miosina), disposti a formare una sequenza ripetitiva di bande chiare (I) e scure (A). L unità anatomo-funzionale del muscolo, cioè la più piccola struttura muscolare in grado di sviluppare forza ed accorciarsi, è il sarcomero, (tra due linee Z). La linea Z divide le bande I (solo filamenti sottili) in due metà appartenenti a sarcomeri adiacenti. La Banda A, comprende zone più scure (filamenti spessi e sottili) ed una banda centrale più chiara, zona H (filamenti spessi), al centro della quale è visibile la linea M. L attività del muscolo scheletrico L unità motoria Prima di contrarsi, la fibra muscolare scheletrica deve essere stimolata da un impulso, detto potenziale di azione muscolare, emesso dal relativo motoneurone insieme al quale costituisce una unità motoria. La giunzione neuromuscolare La sinapsi (connessione) che si forma tra i terminali assonici di un motoneurone e una placca motrice prende il nome di giunzione neuromuscolare. Il motoneurone libera un neurotrasmettitore (acetilcolina), che modifica la permeabilità del sarcolemma (permette l ingresso di ioni sodio nella fibra muscolare) generando un potenziale di azione (corrente elettrica). Come conseguenza di ciò viene liberato il Calcio dal reticolo sarcoplasmatico. Il calcio si lega alle proteine regolatrici sui filamenti sottili (actina) determinando l esposizione dei siti di legame per le teste della miosina (filamenti spessi). Le teste legate fanno scorrere i filamenti sottili verso il centro del sarcomero, generando la contrazione (accorciamento).

3 Rappresentazione schematica del sarcomero rilassato e contratto Il lavoro muscolare è il risultato della trasformazione di energia chimica (contenuta nelle sostanze nutritive) in energia meccanica (lavoro). L ATP per la contrazione muscolare proviene da tre fonti: 1. il percorso metabolico della creatina-fosfato (CP) (fosforilazione diretta dell ADP) è il modo più rapido e semplice, viene usato all inizio dell attività muscolare e durante esercizi intensi ma brevi; viene prodotta una molecola di ATP per una molecola di CP 2. glicolisi aerobica(in presenza di Ossigeno) con la respirazione cellulare le cellule muscolari sfruttano una ricca dotazione di mitocondri per produrre numerose molecole di ATP (36 molecole di ATP) partendo da una molecola di glucosio, la durata della provvista di energia è sufficiente per ore; 3. glicolisi anaerobica(in assenza di Ossigeno) con la fermentazione lattica produce due molecole di ATP da una di glucosio, agisce velocemente (30-60 secondi) ma produce acido lattico e un debito di ossigeno. Nel caso di sforzi intensi e rapidi si possono manifestare crampi muscolari (Eccessiva fatica e perdita di sali minerali). I diversi tipi di fibre muscolari scheletriche: I muscoli scheletrici contengono tre tipi di fibre presenti in proporzioni diverse nei vari muscoli del corpo: fibre rosse (o fibre ossidative lente) piccole di diametro e di colore rosso scuro; fibre bianche (o fibre glicolitiche rapide) le fibre più grandi con il maggior numero di miofibrille, ma con scarsa vascolarizzazione; fibre intermedie (o fibre ossidative-glicolitiche rapide) con caratteristiche intermedie, abbastanza resistenti all affaticamento. La maggior parte dei muscoli scheletrici è costituita da tutti e tre i tipi di fibre. Le fibre muscolari di una qualsiasi unità motoria sono tutte dello stesso tipo e si ha l attivazione di una certa unità in base al tipo di sforzo fisico cui il corpo va incontro.

4 Tono muscolare L attività del muscolo scheletrico Contrazione isotonica (A) e isometrica (B) del bicipite Le contrazioni muscolari sono di due tipi. Contrazione isotonica: la tensione sviluppata dal muscolo rimane pressoché costante, mentre il muscolo cambia di lunghezza. Contrazione isometrica: la tensione generata non è sufficiente a superare la resistenza dell oggetto sul quale è applicata la forza e la lunghezza del muscolo non cambia L attacco dei muscoli scheletrici alle ossa L attacco tendineo del muscolo all osso fisso è detto origine, punto più vicino al tronco. L altra estremità, più lontana, è ancorata in un punto detto inserzione, mobile. Il ruolo dei muscoli scheletrici nei movimenti del corpo Il lavoro a gruppi dei muscoli scheletrici In base all attività svolta, i muscoli scheletrici possono essere: agonisti (o primo motore) i muscoli maggiormente responsabili nel determinare un particolare movimento; antagonisti con effetti opposti a quelli dei muscoli agonisti; sinergisti (cioè che lavorano insieme) coadiuvano il muscolo agonista; fissatori tengono fermo un osso, stabilizzando l origine del muscolo agonista: Mimici, sono i muscoli della faccia, che permettono di manifestare le espressioni/emozioni Muscoli circolari, si trovano attorno alla bocca e occhi, consentono di ridurne e aumentare le dimensioni La denominazione dei muscoli scheletrici I muscoli scheletrici vengono denominati in base a una loro particolare caratteristica strutturale o funzionale: orientamento delle fibre muscolari, (muscolo retto); dimensioni del muscolo (grande, piccolo e lungo); sede del muscolo; numero delle origini(bicipite );

5 forma del muscolo (deltoide-triangolare); azione del muscolo (flessore, adduttore). Condizioni patologiche: Miastenia Grave: È una malattia cronica che altera la funzione dei muscoli volontari e dei nervi che li controllano e si sviluppa a causa di meccanismi di autoimmunità. Si verifica il blocco dei recettori dove si lega normalmente l acetilcolina, a causa della presenza di auto-anticorpi prodotti per errore dal sistema immunitario, questo fa sì che i muscoli non ricevano gli stimoli che regolano la loro funzione. Per questo motivo i muscoli risultano deboli e facilmente stancabili. Può colpire a qualsiasi età, ma compare più frequentemente nelle donne al di sotto dei 40 anni e negli uomini oltre i 60. Le cause dell'affaticamento muscolare possono essere molte: ereditaria, tumore benigno del timo Sintomi: affaticamento muscolare, caduta delle palpebre e visione offuscata. Il trattamento della MG include: farmaci sintomatici, terapia immunosoppressiva a lungo termine, terapie immunomodulatrici a breve durata d azione, farmaci biologici, timectomia Distrofia muscolare di Douchenne: La distrofia muscolare di Duchenne (Dmd) è una malattia neuromuscolare caratterizzata dall assenza, carenza o alterazione di una proteina chiamata distrofina, porta a degenerazione del tessuto muscolare e quindi alla progressiva perdita di forza e riduzione delle abilità motorie. Causata da mutazione del gene codificante per la distrofina, localizzato sul cromosoma X. I maschi (che hanno un solo cromosoma X) presentano i sintomi, mentre le femmine, a parte alcune eccezioni, risultano essere delle portatrici sane (perché possiedono un altro cromosoma X oltre a quello mutato, che può quindi compensarne le funzioni) Nella Dmd la distrofina è del tutto assente e i primi sintomi si manifestano tra i 2 e i 6 anni. I bambini affetti spesso imparano a camminare in ritardo, mostrano un andatura particolare (anserina), tendono a camminare sulle punte, hanno difficoltà a rialzarsi da terra, a saltare, a fare le scale. Tipicamente è presente un ingrossamento (ipertrofia) dei polpacci. La malattia progredisce causando grave scoliosi, perdita della deambulazione entro i 12 anni, quindi perdita della funzione degli arti superiori. Anche i muscoli respiratori e il cuore sono coinvolti e ciò riduce l aspettativa di vita di questi pazienti. In alcuni casi ci può essere un deficit cognitivo, di entità molto variabile La diagnosi si basa innanzitutto sull osservazione clinica ed esami di laboratorio mettono in evidenza il danno muscolare: valore della creatinchinasi (enzima che viene rilasciato nel circolo ematico quando esiste un danno muscolare). La diagnosi viene poi confermata attraverso la biopsia muscolare (per verificare la quantità di distrofina presente nel muscolo) e l analisi molecolare del gene della distrofina. Donna portatrice sana può effettuare la diagnosi prenatale mediante villocentesi o amniocentesi. Terapia: Al momento non esiste una terapia risolutiva per la malattia. La qualità di vita dei pazienti può notevolmente migliorare con trattamenti sintomatici e pluridisciplinari (fisioterapia, valutazione della funzionalità cardiaca e respiratoria ecc.) che gestiscano i vasi aspetti della malattia: motorio, respiratorio e cardiaco. La somministrazione di steroidi può aiutare a stabilizzare le abilità motorie. Attualmente sono in corso di sperimentazione diversi approcci terapeutici, tra cui la terapia cellulare e la terapia molecolare, oltre a diversi trattamenti farmacologici.

ITCS Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno (BO) SCIENZE MOTORIE PER LE CLASSI PRIME. A cura di Andrea Pajetti

ITCS Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno (BO) SCIENZE MOTORIE PER LE CLASSI PRIME. A cura di Andrea Pajetti ITCS Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno (BO) SCIENZE MOTORIE PER LE CLASSI PRIME A cura di Andrea Pajetti PAROLE CHIAVE Ossa Lunghe, piatte, corte Cartilagine di coniugazione Sostegno, protezione,

Dettagli

MACROSTRUTTURA DEL MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO

MACROSTRUTTURA DEL MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO FUNZIONE DEL MUSCOLO SCHELETRICO Ultrastruttura della cellula muscolare. Miofilamenti. Meccanismo della contrazione. Trasmissione neuromuscolare. Scossa semplice e tetano muscolare. Unità motoria. PROPRIETA

Dettagli

Muscoli e Apparato Locomotore. prof.francescomurtas@alice.it

Muscoli e Apparato Locomotore. prof.francescomurtas@alice.it Muscoli e Apparato Locomotore 1 I 3 tipi di tessuto muscolare scheletrico: si inserisce con i tendini nelle ossa e muove parti dello scheletro 2 I 3 tipi di tessuto muscolare cardiaco: si trova unicamente

Dettagli

Muscoli. Caratteristiche del tessuto muscolare

Muscoli. Caratteristiche del tessuto muscolare Muscoli Scheletrici (striati, volontari) Attaccati alle ossa: movimento, postura, respirazione Al microscopio mostra vistose bande regolari da cui il nome striati Lisci (involontari) Presente negli organi

Dettagli

MIASTENIA GRAVIS. l 80% Approssimativamente

MIASTENIA GRAVIS. l 80% Approssimativamente MIASTENIA GRAVIS La miastenia gravis è un disordine di origine immunologico che frequentemente esordisce determinando deficit della muscolatura legata all apparato apparato visivo (muscolatura oculare

Dettagli

Energia chimica. muscolo. Energia meccanica

Energia chimica. muscolo. Energia meccanica Energia chimica muscolo Energia meccanica ! " # " Muscolo scheletrico Connettivo Fibre muscolari Vasi sanguigni Nervi Reticolo sarcoplasmatico Miofibrille Sarcolemma Tubuli T Nuclei Sarcoplasma Mitocondri

Dettagli

Muscolo Scheletrico 1. Anatomia funzionale, eccitazione, contrazione

Muscolo Scheletrico 1. Anatomia funzionale, eccitazione, contrazione Muscolo Scheletrico 1. Anatomia funzionale, eccitazione, contrazione Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Anatomia funzionale

Dettagli

LA REAZIONE ALL'AMBIENTE: L'ATTIVITÀ MUSCOLARE TUTTI I MOVIMENTI NEL CORPO E DEL CORPO SONO LA CONSEGUENZA DI CONTRAZIONI E RILASCIAMENTI MUSCOLARI

LA REAZIONE ALL'AMBIENTE: L'ATTIVITÀ MUSCOLARE TUTTI I MOVIMENTI NEL CORPO E DEL CORPO SONO LA CONSEGUENZA DI CONTRAZIONI E RILASCIAMENTI MUSCOLARI LA REAZIONE ALL'AMBIENTE: L'ATTIVITÀ MUSCOLARE TUTTI I MOVIMENTI NEL CORPO E DEL CORPO SONO LA CONSEGUENZA DI CONTRAZIONI E RILASCIAMENTI MUSCOLARI CLASSIFICAZIONI DEI MUSCOLI: STRIATO SCHELETRICO STRATO

Dettagli

LAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006

LAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006 1 FAVISMO (DEFICIT G6PD) Cos è il deficit di G6PD? Il deficit di G6PD o favismo è una condizione determinata dalla carenza dell enzima glucosio-6-fosfatodeidrogenasi (G6PD), importante in una via metabolica

Dettagli

La Velocità. Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 24 Ottobre 2014

La Velocità. Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 24 Ottobre 2014 La Velocità Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele La velocità Definizione e funzionamento Velocità (1) La velocità è la capacità di compiere movimenti di una certa ampiezza in un tempo limitato.

Dettagli

L APPARATO SCHELETRICO

L APPARATO SCHELETRICO L APPARATO SCHELETRICO Lo scheletro assile (cranio e gabbia toracica=vertebre, coste, sterno) deriva dal mesoderma parassiale (somitomeri e somiti) e in piccola parte anche dalle creste neurali. Lo scheletro

Dettagli

distrofia dys = cattivo trophía = nutrimento

distrofia dys = cattivo trophía = nutrimento DISTROFIA MUSCOLARE distrofia dys = cattivo trophía = nutrimento M Disco Z SARCOMERO Banda M Disco Z Unità strutturale e funzionale del muscolo striato Disco Z Nebuline COSTAMERI COSTAMERI GIUNZIONE

Dettagli

Sostegno e locomozione

Sostegno e locomozione Sostegno e locomozione Uno scheletro è un apparato che deve svolgere almeno le seguenti funzioni: sostenere il corpo permettere il movimento proteggere organi interni Uno scheletro può essere: Idroscheletro

Dettagli

ASPETTI MECCANICI DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE. FGE aa.2015-16

ASPETTI MECCANICI DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE. FGE aa.2015-16 ASPETTI MECCANICI DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE FGE aa.2015-16 ARGOMENTI INNERVAZIONE DEL MUSCOLO SCHELETRICO PLACCA NEURO MUSCOLARE UNITÀ NEURO MOTORIE TIPI DI CONTRAZIONE SCOSSE SEMPLICI RELAZIONI TENSIONE-LUNGHEZZA

Dettagli

Frequenza: E' la più frequente tra le distrofie muscolari, colpisce circa 1 su 3500 maschi nati.

Frequenza: E' la più frequente tra le distrofie muscolari, colpisce circa 1 su 3500 maschi nati. DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE Frequenza: E' la più frequente tra le distrofie muscolari, colpisce circa 1 su 3500 maschi nati. Definizione Con distrofia si intende una malattia genetica che causa una

Dettagli

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE S.C. Medicina di Base e Specilistica S.C. Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative Nella diagnosi del dolore cronico si distinguono i seguenti punti:

Dettagli

SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ

SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ CORSO FAD SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ ID ECM: 113620 CREDITI DESTINATARI 12 CREDITI ECM Farmacisti

Dettagli

tessuto muscolare 600 l apparato locomotore

tessuto muscolare 600 l apparato locomotore SISTEMA MUSCOLARE INDICE Muscolo striato Muscolo liscio Muscolo cardiaco Come si contrae un muscolo I muscoli scheletrici lavorano in coppia I muscoli del capo e del collo I muscoli del tronco I muscoli

Dettagli

L integrazione scolastica degli allievi con Distrofia Muscolare Duchenne o Becker

L integrazione scolastica degli allievi con Distrofia Muscolare Duchenne o Becker L integrazione scolastica degli allievi con Distrofia Muscolare Duchenne o Becker Raffaela Maggi USP - Ancona Falconara Marittima 16.12.08 Sotto il termine DISTROFIA MUSCOLARE si raccolgono un gruppo di

Dettagli

Classificazione fibre muscolari

Classificazione fibre muscolari Classificazione fibre muscolari Tipo fibra II B II A I Colore bianca rosa rossa Tipo di contrazione scossa rapida scossa rapida scossa lenta Affaticabilità rapida intermedia scarsa Metabolismo glicolitico

Dettagli

Il muscolo liscio vascolare

Il muscolo liscio vascolare Il muscolo liscio vascolare La cellula muscolare liscia Giorgio Gabella, professor of histology University College, London La cellula muscolare liscia Eccitabilita : potenziale d azione o potenziali graduati

Dettagli

Aspetti nutrizionali

Aspetti nutrizionali Aspetti nutrizionali Qualità tangibile: Caratteristiche organolettiche: - consistenza (caratt. meccaniche, geometriche, chimiche) - aspetto (forma, dimensione, colore) - aroma (sapore, odore) Caratteristiche

Dettagli

Meccanica muscolare. Tensione muscolare: Forza esercitata dal muscolo / area di sezione (N/m 2 ) Carico: Forza esercitata da un peso sul muscolo

Meccanica muscolare. Tensione muscolare: Forza esercitata dal muscolo / area di sezione (N/m 2 ) Carico: Forza esercitata da un peso sul muscolo Meccanica muscolare Tensione muscolare: Forza esercitata dal muscolo / area di sezione (N/m 2 ) Carico: Forza esercitata da un peso sul muscolo Quando i muscoli si contraggono sviluppano forza (spesso

Dettagli

IL MUSCOLO SCHELETRICO

IL MUSCOLO SCHELETRICO IL MUSCOLO SCHELETRICO Il muscolo scheletrico è formato da tessuto muscolare striato sotto controllo volontario e svolge un ruolo chiave in numerose attività, come il mantenimento della postura, la locomozione,

Dettagli

LESIONI MUSCOLO-TENDINEE

LESIONI MUSCOLO-TENDINEE LESIONI MUSCOLO-TENDINEE Alberto Ventura Istituto Ortopedico G. Pini Milano MUSCOLO CARATTERISICHE FORZA RESISTENZA PRONTEZZA VELOCITA ESTENSIBILITA 1 STRUTTURA BIOMECCANICA (FIBRE DI ACTINA E MIOSINA

Dettagli

CARBOIDRATI C H O ZUCCHERO SACCARIDE GLUCIDE CARBOIDRATO

CARBOIDRATI C H O ZUCCHERO SACCARIDE GLUCIDE CARBOIDRATO CARBOIDRATI ZUCCHERO SACCARIDE GLUCIDE CARBOIDRATO C H O carboidrati C n H 2n O n H C O C O Il glucosio è un monosaccaride con 6 atomi di carbonio GLUCOSIO Forma ciclica Forma lineare a ph 7 circa lo 0,0026%

Dettagli

LAVORO CARDIOVASCOLARE

LAVORO CARDIOVASCOLARE di Roberto Colli LAVORO CARDIOVASCOLARE FREQUENZA CARDIACA Utilizzata nell allenamento cardiovascolare per misurare l intensità del lavoro, sotto forma di FCA. Metodi per il calcolo della FCA: FC Max =

Dettagli

Scuola di Specializzazione in Fisica Medica - Pisa Esame Fisiologia Professoressa Morrone

Scuola di Specializzazione in Fisica Medica - Pisa Esame Fisiologia Professoressa Morrone Elena Pierpaoli Scuola di Specializzazione in Fisica Medica - Pisa Esame Fisiologia Professoressa Morrone Il muscolo I muscoli sono organi costituiti da tessuto contrattile, formato da elementi allungati

Dettagli

L'ALLENAMENTO DEI MUSCOLI DELLA REGIONE LOMBARE

L'ALLENAMENTO DEI MUSCOLI DELLA REGIONE LOMBARE L'ALLENAMENTO DEI MUSCOLI DELLA REGIONE LOMBARE Testo e disegni di Stelvio Beraldo Il mantenimento della stazione eretta è garantita soprattutto dalle catene muscolari posteriori dell'apparato scheletrico

Dettagli

Differenziamento Cellule Staminali

Differenziamento Cellule Staminali Differenziamento Cellule Staminali Differenziamento Tutte le cellule hanno funzioni di base Respirazione, crescita, divisione, sintesi La maggior parte ha inoltre delle capacità particolari 200 differenti

Dettagli

I.P.S.S.C.T.S. "P. Sella" Mosso

I.P.S.S.C.T.S. P. Sella Mosso APPARATO MUSCOLARE I MUSCOLI Sono la parte attiva dell'apparato locomotore; tutte le ossa danno inserzione ai muscoli scheletrici, i quali, attraverso la contrazione, trasformano l'energia chimica, accumulata

Dettagli

Muscolo Scheletrico 2. Biomeccanica muscolare

Muscolo Scheletrico 2. Biomeccanica muscolare Muscolo Scheletrico 2. Biomeccanica muscolare Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Definizione dei determinanti della potenza

Dettagli

Il Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE

Il Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE Il Sistema Nervoso Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE NEURONI 10 MILIARDI? 100 Miliardi? Terra Luna 380.000 Km NEURONI I messaggi

Dettagli

IL MUSCOLO SCHELETRICO

IL MUSCOLO SCHELETRICO APPARATO MUSCOLARE Il movimento umano è assicurato dall'apparato muscolare, costituito questo dall'insieme dei muscoli. La contrazione dei muscoli inseriti sulle ossa, unite tra loro mediante articolazioni

Dettagli

La prevenzione delle Malattie Rare e la genetica

La prevenzione delle Malattie Rare e la genetica Centro di Riferimento Regionale per le Malattie Rare II Clinica Pediatrica Ospedale Regionale per le Microcitemie La prevenzione delle Malattie Rare e la genetica Dott.ssa Francesca Meloni Dott.ssa Paola

Dettagli

Gli alimenti e la piramide alimentare

Gli alimenti e la piramide alimentare Ausilioteca del Comune di Firenze - Piattaforma didattica "Facilefacile" - www.ausiliotecafirenze.org/facilefacile Gli alimenti e la piramide alimentare 1. COSA SONO GLI ALIMENTI Si definisce alimento

Dettagli

Il sistema nervoso. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

Il sistema nervoso. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara Il sistema nervoso Il neurone È costituito da: Corpo cellulare (o soma) Neurite o Assone (è la fibra nervosa) Dendriti (sono brevi prolungamenti) Le fibre nervose Le fibre nervose, riunite in fasci, formano

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Fisiologia Muscolare

Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Fisiologia Muscolare Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Fisiologia Muscolare Introduzione Muscolo scheletrico Muscolo cardiaco Muscolo liscio Eccitabilità Contrattilità

Dettagli

FENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà

FENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà FENILCHETONURIA Adattarsi ad una nuova realtà 9 Che cosa è la fenilchetonuria? Per capire la fenilchetonuria bisogna partire dal concetto che tutti gli alimenti, in quantità variabile, contengono una sostanza

Dettagli

Scossa muscolare semplice

Scossa muscolare semplice Scossa muscolare semplice La durata della scossa semplice dipende dal tipo di fibra 1 Caratteristiche dei tipi di fibre muscolari Ossidativo lento Ossidativo rapido Glicolitico rapido Tempo di sviluppo

Dettagli

I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono

I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono Comunemente chiamati "grassi", i lipidi comprendono una grande varietà di molecole, accomunate dalla caratteristica di essere insolubili in acqua. I lipidi più importanti dal

Dettagli

Elettroencefalogramma

Elettroencefalogramma a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Elettroencefalogramma 2/5/2006 Casa è? L elettroencefalogramma (EEG) corrisponde a variazioni dell attività elettrica cerebrale registrate

Dettagli

Allenamento con sovraccarichi nella fascia post-giovanile, anche in presenza di paramorfismi. Prof Roberto Calcagno

Allenamento con sovraccarichi nella fascia post-giovanile, anche in presenza di paramorfismi. Prof Roberto Calcagno Allenamento con sovraccarichi nella fascia post-giovanile, anche in presenza di paramorfismi Prof Roberto Calcagno Le fasi di crescita Quando possiamo iniziare un allenamento con sovraccarichi? Può l allenamento

Dettagli

CAPITOLO 3 ADATTAMENTI NEUROMUSCOLARI INDOTTI DALL ALLENAMENTO CON SOVRACCARICHI

CAPITOLO 3 ADATTAMENTI NEUROMUSCOLARI INDOTTI DALL ALLENAMENTO CON SOVRACCARICHI CAPITOLO 3 ADATTAMENTI NEUROMUSCOLARI INDOTTI DALL ALLENAMENTO CON SOVRACCARICHI 1 1 Obiettivi di apprendimento Saper distinguere tra i termini forza (strength) muscolare, potenza, resistenza (endurance).

Dettagli

unità C1. All interno delle cellule

unità C1. All interno delle cellule Tutti gli organismi sono formati da cellule procariotiche (con DNA sparso all interno) eucariotiche (con DNA contenuto nel nulcleo) animali vegetali Le cellule hanno in comune la membrana plasmatica il

Dettagli

http://sds.coniliguria.it 1

http://sds.coniliguria.it 1 Aspetti metabolici dell esercizio fisico Genova 22 gennaio 2011 A cura di Attilio TRAVERSO http://sds.coniliguria.it 1 L allenamento produce modificazioni fisiologiche (adattamenti) in quasi tutti i sistemi

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz

www.fisiokinesiterapia.biz Malattie muscolari Miopatia: sofferenza primitiva delle fibre muscolari o dei tessuti interstiziali del muscolo volontario, per quanto riguarda aspetti anatomo-patologici, biochimici o elettrofisiologici.

Dettagli

2 corso per preparatori fisici di pallavolo

2 corso per preparatori fisici di pallavolo 2 corso per preparatori fisici di pallavolo norcia 20/26-06-05 Titolo della relazione: Principi del lavoro di instabilità Relatore: Prof.Roberto Benis Il movimento è la prima strategia preventiva Esercizi

Dettagli

Il taping neuromuscolare applicato ai nuotatori di alto livello

Il taping neuromuscolare applicato ai nuotatori di alto livello Il taping neuromuscolare applicato ai nuotatori di alto livello Il tnm è una tecnica basata sui processi naturali di guarigione naturale del corpo infatti favorisce una migliore circolazione sanguigna

Dettagli

TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO

TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO a cura del (Docente Nazionale e Preparatore Atletico Nazionale Italiana di Pallavolo Femminile) LA PRESTAZIONE SPORTIVA Una prestazione sportiva può essere definita

Dettagli

Scritto da Administrator Giovedì 07 Luglio 2011 18:44 - Ultimo aggiornamento Sabato 09 Luglio 2011 20:27

Scritto da Administrator Giovedì 07 Luglio 2011 18:44 - Ultimo aggiornamento Sabato 09 Luglio 2011 20:27 Il prolasso degli organi pelvici consiste nella discesa verso il basso di uno o più organi della pelvi. A seconda dell organo disceso, il prolasso viene chiamato cistocele (vescica), isterocele (utero),

Dettagli

Fisiologia del muscolo

Fisiologia del muscolo Fisiologia del muscolo 3 tipi di muscolo Il muscolo scheletrico Fibre muscolari (Microscopia Ottica) Struttura dell apparato contrattile della fibra muscolare scheletrica Fibra muscolare Miofi brille (Microscopia

Dettagli

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb) LE FIBRE MUSCOLARI La fibra muscolare è considerata l' unità funzionale del muscolo scheletrico o, più semplicemente, una delle tante cellule che lo compongono. Ogni muscolo è infatti formato da un certo

Dettagli

Cause di malattia Genetiche:

Cause di malattia Genetiche: omeostasi Cause di malattia Genetiche: relativamente poche e derivano da alterazioni a carico di uno o più geni. Esempio: sindrome di Down (dovuta a trisomia del cromosoma 21); sindrome di Turner (dovuta

Dettagli

Lezione 4 *membrana cellulare *trasporti *specializzazioni del plasmalemma

Lezione 4 *membrana cellulare *trasporti *specializzazioni del plasmalemma Lezione 4 *membrana cellulare *trasporti *specializzazioni del plasmalemma Lezione 3 membrana cellulare Le membrane, sia quelle che delimitano e costituiscono gli organuli cellulari che quelle che rivestono

Dettagli

Lezione del 24 Ottobre 2014

Lezione del 24 Ottobre 2014 MECCANISMI MOLECOLARI DEGLI STATI PATOLOGICI MECCANISMI MOLECOLARI DELLE MALATTIE METABOLICHE Lezione del 24 Ottobre 2014 EZIOLOGIA Studia le cause che inducono un turbamento persistente dell omeostasi

Dettagli

MALATTIE CISTICHE DEI RENI

MALATTIE CISTICHE DEI RENI MALATTIE CISTICHE DEI RENI GENETICHE Autosomica dominante Reni policistici dell adulto Sclerosi tuberosa Malattia di von Hippel-Lindau Autosomica recessiva Reni policistici del bambino Nefroftisi giovanile

Dettagli

Lipidi: funzioni. Strutturale. Riserva energetica. Segnale.

Lipidi: funzioni. Strutturale. Riserva energetica. Segnale. Lipidi: funzioni. Strutturale. Riserva energetica. Segnale. Lipidi:classificazione. Saponificabili Non saponificabili Semplici Complessi Prostaglandine Steroidi Cere Trigliceridi Fosfogliceridi Sfingolipidi

Dettagli

LA BIOCHIMICA DEL MUSCOLO

LA BIOCHIMICA DEL MUSCOLO LA BIOCHIMICA DEL MUSCOLO Le attuali conoscenze sulla contrazione muscolare si basano sul modello a scorrimento dei filamenti. Il muscolo scheletrico comprende circa il 40% della massa corporea ed è formato

Dettagli

Farmaci del sistema nervoso autonomo

Farmaci del sistema nervoso autonomo Farmaci del sistema nervoso autonomo Farmaci colinergici Esercitano i loro effetti farmacologici sul sistema nervoso parasimpatico che utilizza Acetilcolina come mediatore chimico L acetilcolina (Ach)

Dettagli

Arintha biotech Dicembre 2005

Arintha biotech Dicembre 2005 GENETICA MOLECOLARE Arintha biotech Dicembre 2005 GENETICA MOLECOLARE Il genoma è costituito dall insieme dei geni, localizzati all interno dei cromosomi Ogni gene codifica una proteina. Ogni proteina

Dettagli

ARTROSI ED ACIDO IALURONICO. A cura di Dr Marco Collarile. Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia

ARTROSI ED ACIDO IALURONICO. A cura di Dr Marco Collarile. Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia ARTROSI ED ACIDO IALURONICO A cura di Dr Marco Collarile Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia 1. INTRODUZIONE L osteartrosi e di gran lunga l artropatia più diffusa nella popolazione

Dettagli

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato). SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione

Dettagli

Dizionario di vocaboli usati in genetica

Dizionario di vocaboli usati in genetica 12 Dizionario di vocaboli usati in genetica Mofidificato dal glossario originariamente prodotto dal parco tecnologico IDEAS di Londra. Luglio 2008 Questo lavoro è sponsorizzato dal Consorzio EU-FP6 EuroGentest,

Dettagli

LE PIU FREQUENTI PROBLEMATICHE DEL PIEDE DEL CAVALLO

LE PIU FREQUENTI PROBLEMATICHE DEL PIEDE DEL CAVALLO Convegno: Le conoscenze veterinarie arricchiscono l alleanza relazionale uomo- animale LE PIU FREQUENTI PROBLEMATICHE DEL PIEDE DEL CAVALLO Prof. Ilaria Iacope. Dipar0mento di Medicina Animale Produzioni

Dettagli

Campobasso, 22 maggio 2015

Campobasso, 22 maggio 2015 Campobasso, 22 maggio 2015 LE CAPACITA CONDIZIONALI Forza Rapidita Resistenza Flessibilità LE CAPACITA CONDIZIONALI Forza Rapidita Resistenza Flessibilità Massima Rapida Resistente di reazione Ciclica/aciclica

Dettagli

CONTRIBUTO DELLA FISIOTERAPIA ALLA GESTIONE DEL BAMBINO CON MALATTIA NEUROMUSCOLARE

CONTRIBUTO DELLA FISIOTERAPIA ALLA GESTIONE DEL BAMBINO CON MALATTIA NEUROMUSCOLARE CONTRIBUTO DELLA FISIOTERAPIA ALLA GESTIONE DEL BAMBINO CON MALATTIA NEUROMUSCOLARE Dispensa realizzata in occasione del CORSO DI FORMAZIONE PER CAREGIVER che assistono minori con patologie neuromuscolari

Dettagli

Basta un raggio di luce per dissipare mille oscurità San Francesco

Basta un raggio di luce per dissipare mille oscurità San Francesco ri-esco Basta un raggio di luce per dissipare mille oscurità San Francesco Guidare la propria vita Assumersi la responsabilità della propria salute Stile di vita Cervello Gh. Endocrine Sistema immunitario

Dettagli

Organizzazione del sistema nervoso

Organizzazione del sistema nervoso Organizzazione del sistema nervoso Il sistema nervoso centrale, o SNC, rappresenta il centro d integrazione per la maggior parte dei riflessi nervosi, ed è formato da encefalo e midollo spinale. I neuroni

Dettagli

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Laser in medicina 28/2/2004

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Laser in medicina 28/2/2004 Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Laser in medicina 28/2/2004 Laser Sviluppo moderne tecniche di comunicazione fasci molto intensi di onde radio coerenti in bande di frequenza molto

Dettagli

Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso

Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso miotatico fasico e riflesso miotatico tonico. Inibizione dell

Dettagli

SISTEMA NERVOSO PROF.SSA PORTAS NERINA ISTITUTO AMSICORA I.P.I.A. OLBIA

SISTEMA NERVOSO PROF.SSA PORTAS NERINA ISTITUTO AMSICORA I.P.I.A. OLBIA SISTEMA NERVOSO PROF.SSA PORTAS NERINA ISTITUTO AMSICORA I.P.I.A. OLBIA IL NEURONE Il neurone è la cellula del sistema nervoso. Il loro numero è talmente alto che il loro conteggio riesce difficile (circa

Dettagli

PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA

PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA Corteccia cerebrale ed aree associate: da 12 a 15 miliardi di neuroni Cervelletto: 70 miliardi di neuroni

Dettagli

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - Ciclo cellulare. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - Ciclo cellulare. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita MFN0366-A1 (I. Perroteau) - Ciclo cellulare 1 MFN0366-A1 (I. Perroteau) - Ciclo cellulare G1 sta per gap 1 : intervallo o pre-sintesis, S per sintesi, G2 per gap 2, o postsintesi, M è la fase di divisione

Dettagli

Il futuro del doping: i geni?

Il futuro del doping: i geni? Doping genetico Il futuro del doping: i geni? Doping genetico I progressi nell ambito della genetica con la definizione del genoma umano (circa 30.000 differenti geni) aprono prospettive molto interessanti

Dettagli

LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI IN EDILIZIA IL SOVRACCARICO DEGLI ARTI SUPERIORI

LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI IN EDILIZIA IL SOVRACCARICO DEGLI ARTI SUPERIORI LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI IN EDILIZIA IL SOVRACCARICO DEGLI ARTI SUPERIORI Presupposti e situazione DISTURBI E PATOLOGIE SONO CAMBIATI: - 33 % mal di schiena - 28 % stress - 17 % arti superiori,

Dettagli

ELASTOMERI ELASTOMERI

ELASTOMERI ELASTOMERI ELASTOMERI Gli elastomeri o gomme, sono materiali polimerici le cui dimensioni possono variare enormemente so

Dettagli

LE MALATTIE PEDIATRICHE

LE MALATTIE PEDIATRICHE LE MALATTIE PEDIATRICHE Malattie infettive Tumori Malattie congenite e ereditarie Paralisi cerebrale infantile Idrocefalo Autismo Disturbi dell età evolutiva 1 LE MALATTIE INFETTIVE Le malattie infettive

Dettagli

Meccanica della contrazione e plasticità del muscolo scheletrico. Aspetti fisiologici e clinici

Meccanica della contrazione e plasticità del muscolo scheletrico. Aspetti fisiologici e clinici Meccanica della contrazione e plasticità del muscolo scheletrico Aspetti fisiologici e clinici Fisiologia del muscolo scheletrico 1) Principi di base che regolano il comportamento meccanico del muscolo

Dettagli

KARATE WADO KAI ZEN ACADEMY

KARATE WADO KAI ZEN ACADEMY KARATE WADO KAI ZEN ACADEMY Notiziario Ufficiale Aikam Novità A.A. 2015/16 Riprendiamo le nostre attività con l'entusiasmo e la carica che abbiamo accumulato dopo la meritata pausa estiva. Il primo appuntamento

Dettagli

Università degli Studi del Sannio

Università degli Studi del Sannio Università degli Studi del Sannio Dipartimento di Scienze e Tecnologie Corso: Basi Genetiche delle Malattie (8 CFU) 3 Prova Intercorso, 29 Maggio 2104 Nome Cognome Matricola 1) La distrofia muscolare di

Dettagli

Perché andare dallo psicologo?

Perché andare dallo psicologo? Perché andare dallo psicologo? Idee e false credenze: Dal passato.. - Freud e il lettino: in base all'approccio teorico utilizzato ci possono essere diversi modi di entrare in relazione con l altra persona.

Dettagli

Farmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare

Farmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Farmacodinamica II Mariapia Vairetti Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Processo di riconoscimento fra farmaco e recettore TIPI DI

Dettagli

SISTEMA NERVOSO AUTONOMO

SISTEMA NERVOSO AUTONOMO SISTEMA NERVOSO AUTONOMO TRE DIVISIONI: SISTEMA NERVOSO SIMPATICO SISTEMA NERVOSO PARASIMPATICO SISTEMA NERVOSO ENTERICO COMPONENTI CENTRALI E PERIFERICHE: REGOLANO LE FUNZIONI VITALI DEL CORPO IN ASSENZA

Dettagli

Citoscheletro Microfilamenti

Citoscheletro Microfilamenti Citoscheletro Microfilamenti Biotecnologie 1 PROPRIETA DEI MICROTUBULI, FILAMENTI INTERMEDI E FILAMENTI DI ACTINA Uni Texas Da G. Karp, BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE, 3a ed, CORRETTA Microfilamenti I

Dettagli

Helena Curtis N. Sue Barnes

Helena Curtis N. Sue Barnes Helena Curtis N. Sue Barnes LA RESPIRAZIONE CELLULARE INDICE Demolizione del glucosio Glicolisi Fermentazione lattica Fermentazione alcolica Respirazione cellulare Ciclo di Krebs Catena di trasporto degli

Dettagli

Le lesioni muscolari

Le lesioni muscolari Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI

Dettagli

METODOLOGIA DI ALLENAMENTO

METODOLOGIA DI ALLENAMENTO METODOLOGIA DI ALLENAMENTO EDIZIONE 2013 1 INDICE L ALLENAMENTO PAG. 3 LE BASI ANATOMO-FISIOLOGICHE DELL ALLENAMENTO PAG. 4 I MECCANISMI ENERGETICI PAG. 9 I PROCESSI DI RECUPERO PAG. 11 L ALLENAMENTO SPORTIVO

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

PRODA Istituto di Diagnostica Clinica

PRODA Istituto di Diagnostica Clinica Caratterizzazione molecolare delle Distrofie Muscolari di Duchenne (DMD) e di Becker (BMD): diagnosi di malattia e studi familari L Proda esegue le indagini molecolari per le Distrofie muscolari di Duchenne

Dettagli

TITOLO DEL PROGETTO: EDUCAZIONE ALLA POSTURA

TITOLO DEL PROGETTO: EDUCAZIONE ALLA POSTURA TITOLO DEL PROGETTO: EDUCAZIONE ALLA POSTURA TEMATICA: prevenzione e cura delle alterazioni morfo-funzionali dell eta evolutiva (scoliosi,dorso curvo, piede piatto etc.) ; ANALISI DEL CONTESTO PIANIFICAZIONE

Dettagli

-Subcellulare es cromosomi in mitosi; correnti citoplasma,trasporto vescicole

-Subcellulare es cromosomi in mitosi; correnti citoplasma,trasporto vescicole Motilità e contrattilità cellulare Il movimento può avvenire a livello: -Subcellulare es cromosomi in mitosi; correnti citoplasma,trasporto vescicole -Cellulare protozoi ciliati, spermatozoi, migrazioni

Dettagli

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE R. VALTURIO RIMINI ANNO SCOLATICO 2014/2015

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE R. VALTURIO RIMINI ANNO SCOLATICO 2014/2015 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE R. VALTURIO PROGRAMMA SVOLTO EDUCAZIONE FISICA Classe 5 B Amministrazione Finanze e Marketing Promozione di una maggior consapevolezza dell importanza di un corretto

Dettagli

MEMBRANE. struttura: fosfolipidi e proteine

MEMBRANE. struttura: fosfolipidi e proteine MEMBRANE struttura: fosfolipidi e proteine I lipidi sono sostanze di origine biologica insolubili in acqua. Vi fanno parte: trigliceridi, fosfolipidi, colesterolo, sfingolipidi, alcoli alifatici, cere,

Dettagli

Cellule: morfologia ed organizzazione funzionale NEUROFISIOLOGIA capitolo 1 Cellule nervose capitolo 2 Recettori cellulari

Cellule: morfologia ed organizzazione funzionale NEUROFISIOLOGIA capitolo 1 Cellule nervose capitolo 2 Recettori cellulari Cellule: morfologia ed organizzazione funzionale Membrana plasmatica: struttura e funzione Reticolo endoplasmatico Citoscheletro Proteine di membrana Proteine di membrana e segnali Strutture di contatto

Dettagli

SVILUPPO DELLA RAPIDITA

SVILUPPO DELLA RAPIDITA SVILUPPO DELLA RAPIDITA Appunti 1 Corso sulla Preparazione fisica II livello A cura di Giovanni Ugo Foscolo dell Organico Didattico di SdS Coni Liguria Genova, autunno/inverno 2010 http://sds.coniliguria.it

Dettagli

CELLULE EUCARIOTICHE

CELLULE EUCARIOTICHE CELLULE EUCARIOTICHE Le cellule eucariotiche sono di maggiori dimensioni, rispetto a quelle procariotiche (almeno 10 volte più grandi) Oltre a: membrana plasmatica, citoplasma, DNA e ribosomi (comuni a

Dettagli

Terapia funzionale della cicatrice post-chirurgica

Terapia funzionale della cicatrice post-chirurgica V Incontro-Convegno A.C.A.R. "EME - Ollier/Maffucci: presente e futuro" 13 aprile 2013 San Giovanni Rotondo Terapia funzionale della cicatrice post-chirurgica dott. Michele Acanfora Può una cicatrice essere

Dettagli

Valitutti, Taddei, Kreuzer, Massey, Sadava, Hills, Heller, Berenbaum

Valitutti, Taddei, Kreuzer, Massey, Sadava, Hills, Heller, Berenbaum Dal carbonio agli OGM VERSO L UNIVERSITÀ Le domande sono tratte dalle prove di ammissione emesse annualmente dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (MIUR) e le soluzioni sono evidenziate

Dettagli

APPUNTI DI FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO. Modello di NEURONE. Definizione di NEURONE: Unità strutturale e funzionale del Sistema nervoso.

APPUNTI DI FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO. Modello di NEURONE. Definizione di NEURONE: Unità strutturale e funzionale del Sistema nervoso. APPUNTI DI FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO Modello di NEURONE Definizione di NEURONE: Unità strutturale e funzionale del Sistema nervoso. Stato elettrochimico a riposo L'analisi chimica evidenzia una distribuzione

Dettagli