MASSIME CIVILE SUCCESSIONI. Corte di Cassazione Sez. II civ. 22 Marzo 2012, n 4621 (Pres. Triola;

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1 MASSIME CIVILE SUCCESSIONI Corte di Cassazione Sez. II civ. 22 Marzo 2012, n 4621 (Pres. Triola; Rel. Giusti) Successioni e donazioni Eredità Capacità di succedere - Rappresentazione Il nascituro non concepito al momento della morte del de cuius ha una capacità a succedere limitata al campo della successione testamentaria. Poiché il diritto a succedere, di chi viene all eredità secondo l istituto della rappresentazione, ha carattere originario e deriva direttamente dalla legge, deve escludersi che il non concepito al tempo dell apertura della successione possa succedere per rappresentazione occorrendo che in quel momento il discendente sia già nato o concepito CASSAZIONE Corte di Cassazione Sez. III civ. 29 Marzo 2012, n 5051 (Pres. Massera; Rel. Scarano) Cassazione Ricorso Condizioni 1

2 Il ricorso per cassazione è ammissibile quando i motivi posti a fondamento presentano i caratteri della specificità, della completezza e della riferibilità alla decisione stessa, e le argomentazioni esposte risultino intelligibili ed in grado di illustrare in maniera esauriente le dedotte violazioni di norme o principi di diritto. RISARCIMENTO DANNI Corte di Cassazione Sez. III civ. 20 Marzo 2012, n 4372 (Pres. Filadoro; Rel.Travaglino) Danno (risarcimento da) Pacchetto vacanza Mancata prestazione delle offerte contenute nel pacchetto Danno da vacanza rovinata Danno Morale Risarcimento Sussiste Il tour operator è tenuto a risarcire al turista il danno morale per vacanza rovinata, qualora non sia stato in grado di garantire tutte quante le prestazioni offerte nel pacchetto vacanza 1. 1 L offerta di prestazioni contenute nel pacchetto di viaggio, ovvero accessorie ad esso ma comunque garantite dall operatore turistico, rientrano tout court nell orbita del rapporto contrattuale di conseguenza le eventuali omissioni di informazioni rilevanti, ad opera del tour operator, sono una violazione di natura contrattuale e non precontrattuale visto che il catalogo informativo dell operatore turistico è prova documentale equiparabile alla scrittura privata ex art c.c. e come tale non soggetta alla libera valutazione ed apprezzamento del giudice di merito. 2

3 Corte di Cassazione Sez. III civ. 6 Marzo 2012, n 3447 (Pres. Petti; Rel. D Amico) Danno (risarcimento da) Incidente stradale Invalidità Diminuzione dell attività lavorativa futura Soggetto privo di reddito Diritto al risarcimento - Sussiste Il risarcimento del danno, a seguito di incidente stradale, per invalidità permanente, deve tener conto del reddito che la persona, in quel momento disoccupata, potrebbe produrre in futuro 2. OBBLIGAZIONI E CONTRATTI Corte di Cassazione. Sez. II civ. 6 Marzo 2012, n 3474 (Pres. Schettino; Rel. Bursese) Obbligazioni e contratti Preliminare di vendita Recesso Caparra confirmatoria Risarcimento danno Escluso 2 In tema di determinazione del reddito da considerare ai fini del risarcimento del danno per invalidità permanente, l art. 4 del Decreto Legislativo n. 857/1976, dopo aver indicato, al comma 1, i criteri da adottarsi con riguardo ai casi di lavoro, rispettivamente, autonomo e subordinato, allorché stabilisce, al terzo comma che in tutti gli altri casi il reddito da considerare, ai fini della determinazione del reddito da risarcire, non può essere inferiore a tre volte l ammontare annuo della pensione sociale, ricomprende in tale ultima previsione non solo l ipotesi in cui l invalidità permanente e il conseguente danno futuro siano stati riportati da soggetti che non siano lavoratori autonomi o dipendenti, ma anche la previsione generale, in cui il danno futuro incida su soggetti attualmente privi di reddito, ma potenzialmente idonei a produrlo. 3

4 Commette abuso processuale colui che prima chiede la risoluzione del contratto preliminare di compravendita e poi, qualora i pretesi danni risultassero inferiori al doppio della caparra confirmatoria, trasforma tale richiesta in domanda di recesso. Corte di Cassazione Sez. II civ. 6 Marzo 2012, n (Pres. Schettino; Rel. Bursese) Obbligazioni e contratti Contratto preliminare Risoluzione per inadempimento Diffida ad adempiere In materia di contratti a prestazioni corrispettive, in caso di diffida, il solo onere che grava sulla parte intimante è quello di fissare un termine entro il quale l altra parte dovrà adempiere alla propria prestazione, in caso contrario si avrà la risoluzione ope legis del contratto, dal momento che la ratio della norma diffida ad adempiere è quella di fissare con chiarezza la posizione delle parti rispetto all esecuzione del negozio, con formale avvertimento alla parte diffidata che l intimante non è disposto a tollerare un ulteriore ritardo nell adempimento 3. PROCEDIMENTO CIVILE 3 La diffida consente la rapida risoluzione del negozio nell interesse della parte adempiente che, facoltativamente e non obbligatoriamente, sceglie questo mezzo di risoluzione del contratto a preferenza di altri. 4

5 Corte di Cassazione Sez. III civ. 20 Marzo 2012, n 4376 (Pres. Filadoro; Rel. Frasca) Processo civile Modificabilità dei provvedimenti relativi alla separazione dei coniugi Esecutività immediata Il provvedimento di chiusura del procedimento di modifica delle condizioni di separazione, sia consensuale che giudiziale, è immediatamente ed automaticamente esecutivo 4. Corte di Cassazione Sez. II civ. 7 Marzo 2012, n 3595 (Pres. Schettino; Rel. Matera) Procedimento civile Spese giudiziali Soccombenza reciproca Condanna al pagamento delle spese Misura Compensazione Apprezzamento del giudice di merito In materia di spese processuali solo la parte interamente vittoriosa non può essere condannata, neppure in misura minima, al pagamento delle spese giudiziali, mentre, qualora vi sia una soccombenza reciproca spetta al giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità, stabilire quale delle parti debba essere condannata oppure se ed in quale misura debba farsi luogo a compensazione. 4 La Suprema Corte prende le distanze dal precedente contrario orientamento. 5

6 CIRCOLAZIONE STRADALE Corte di Cassazione Sez. II civ. 22 Marzo 2012, n 4605 (Pres. Oddo; Rel. Proto) Circolazione stradale Infrazione al codice della strada Multa Decurtazione punti dalla patente - Notifica del verbale di contestazione al proprietario e non al conducente del veicolo Impugnazione del verbale da parte del conducente Legittimo Il conducente del veicolo è legittimato ad opporsi al verbale di accertamento dell infrazione, nei casi di contestazione non immediata in cui la decurtazione dei punti della patente può riguardare persona diversa, il guidatore, dal proprietario a cui il verbale viene notificato, in quanto per la decurtazione dei punti, a differenza della sanzione pecuniaria, ne ha la responsabilità esclusiva 5. Dott.ssa Sciotto Fortunata Serena 5 Qualora non vi sia in discussione la decurtazione dei punti della patente, è esclusa la legittimazione attiva, a presentare ricorso contro il verbale di accertamento dell infrazione, a persona diversa da quella a cui è stato notificato il verbale. Tutto ciò perché, secondo giurisprudenza, essendo la notifica del verbale l atto preordinato alla formazione del titolo esecutivo, la persona a cui non è stato notificato non avrebbe nessun interesse processuale ad effettuare opposizione dal momento che nei suoi riguardi non potrebbe mai prodursi un titolo idoneo alla riscossione coattiva della sanzione pecuniaria. 6

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