La gestione del Carbon Footprint a livello di organizzazione: competitività di impresa nella low-carbon economy
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- Bernarda Palmisano
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1 Centro Studi Qualità Ambiente Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria Università degli Studi di Padova Prof. Antonio Scipioni Ing. Alessandro Manzardo Ing. Monia Niero La gestione del Carbon Footprint a livello di organizzazione: competitività di impresa nella low-carbon economy Palermo 11/06/2009
2 L evoluzione del Mercato verso la Low Carbon Economy The world has its best chance in decades to make serious progress on both the climate and economic fronts (Ban Ki-moon-United nations 2009) Da qui al 2020, vale 100 miliardi di euro l investimento in Italia stimolato dal pacchetto Ue Clima e energia (IEFE-Bocconi 2009) A dispetto della crisi, gli acquisti Green sono preferiti dal 62 % dei consumatori. Un quarto di questi inoltre ritiene di essere molto più attento alla responsabilità dei propri acquisti rispetto al 2008 (Carbon Trust 2009) Per rilanciare l economia ponendo le basi per uno sviluppo low-carbon.dovrebbero andare almeno 400 miliardi di dollari sui circa (il 4% del Pil mondiale) che si prevede verranno stanziati nei prossimi 18 mesi (Università di Leeds 2009)
3 Quali strumenti? Il CARBON FOOTPRINT Definizione di Carbon Footprint: è una misura che esprime, in termini di CO 2 equivalente, il totale delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG), associate ad un Prodotto, un Organizzazione o un servizio. Climate change Esistono diversi approcci normati e riconosciuti a livello internazionale: Per i prodotti: Norme ISO , BSI-PAS 2050 Per le organizzazioni: Norme della serie ISO Il gruppo ISO/TC 207 sta discutendo la pubblicazione di uno standard ISO per il CF di prodotto (ISO 14067) e una linea guida per l applicazione della ISO per il CF di organizzazione
4 Life Cycle Assessment e Carbon Footprint LCA Acidification Energy use Solid waste Eutrophication Climate Change CF Human Toxicity Resources CF maggiore attrattività e capacità di comunicare in maniera diretta ed immediata i risultati dell applicazione (Weidema et al., 2008)
5 L approccio per essere competitivi nella low Carbon Economy PRODOTTO ISO A B N X Y Valutazione del ciclo di vita Uso Azienda A Estrazione Azienda B Componenti Azienda C Prodotto Azienda X Riciclo Azienda Y Smaltimento I M P R E S A ISO 14064
6 Approccio Life Cycle per il Carbon Footprint: il Carbon Footprint di filiera Analisi dettagliata: dei processi relativi al prodotto lungo tutto il ciclo di vita del prodotto o dei processi delle organizzazioni che intervengono nella filiera Identificazione di tutte le emissioni e rimozioni di GHG legate ai processi che interessano le organizzazioni della filiera
7 Case study: Carbon Footprint Management nella Filiera di PALM Azienda leader nella produzione di pallet Materie Prime Distribuzione Produzione Retail e uso Fine Vita Programmi e piani comuni portano a benefici per tutti gli attori della filiera!! Un campo d azione più ampio genera potenziali di miglioramento più ampi Sviluppo di prodotti e servizi low-carbon Sviluppo relazioni privilegiate con fornitori/clienti Qualità garantita in ogni anello della filiera
8 Layout operativo del progetto 1. Definizione dei confini organizzativi Post Consumo Fine vita 2. Definizione confini operativi Estrazione produzione materie prime e materiali ausiliari Consumo 3. Selezione o sviluppo di fattori di emissione o rimozione GHG materie prime e materiali ausiliari al sito produttivo Produzione Pallet prodotti finiti GHG Inventory dell organizzazione 4. Carbon Footprint CARBON FOOTPRINT
9 1. Confini organizzativi e 2. Confini operativi Area Fornitori Area Produzione Area Progettazione Area Clienti Area Progettazione Materie prime e materiali asuiliari Produzione Commercializzazione Uso Fine vita Estrazione MP Stoccaggio MP e PA Produzione materiali di base: -Tavole - Chiodi -Vernice -Tappi pressati Tagliapacchi Allineamento tavole e quadrotti Allineamento tavole e quadrotti Allineamento tavole e quadrotti Consumo Riciclo Recupero energetico Chiodatura Chiodatura Chiodatura Produzione materiali ausiliari: -Olio -Lubrificante -Reggette in plastica Marcatra in linea/manuale Smussatura Marcatra in linea/manuale Smussatura Marcatra in linea/manuale Smussatura Produzione affidata a terzisti Smaltimento Legenda Accatastamento/or dinatore Stoccaggio PF Attività interna ai confini operativi PALM S.p.A. Attività esterna ai confini operativi Vendita P: Via gerbolina P2: Via gerbolina P5: Via 1 Maggio degli scarti
10 2. Confini operativi Produzione materiali base Trasporti MP e materiali ausiliari Produzione Pallet PF Fine vita Emissioni dirette di GHG e loro rimozioni*, ad esempio: Gas refrigeranti consumati nelle diverse installazioni Emissioni dirette in atmosfera dovute al processo produttivo, quali processi di combustione di gas metano e altri combustibili fossili I viaggi dei mezzi commerciali I viaggi per il trasporto dei prodotti finiti con mezzi di proprietà di PALM I viaggi tra le installazioni con mezzi di proprietà di PALM Emissioni indirette di GHG da consumo energetico*, ad esempio: Generazione, trasporto, utilizzo di elettricità, calore e vapore importati e consumati dall organizzazione Altre emissioni indirette di GHG*, ad esempio: Produzione Materie prime e materiali ausiliari Consumo di materie prime ed ausiliarie Trasporti Materie Prime e Prodotti finiti Gestione scarti di produzione Gestione post-consumo a fine vita dei pallet Anni di riferimento raccolta dati 2007 * Classificazione secondo ISO
11 3. Selezione o sviluppo di fattori di emissione o rimozione GHG La selezione di opportuni fattori di emissione e di rimozione risulta un passaggio molto importante al fine di produrre risultati affidabili; La qualità dei fattori viene revisionata annualmente con l obiettivo chiaro di migliorare la qualità dell inventario e dei risultati; I fattori di emissione/rimozione vengono determinati analizzando banche dati riconosciute a livello internazionale, dati di letteratura scientifica o attraverso calcoli/analisi dirette
12 4. Carbon Footprint Emissioni delle attvità di P , , , , , ,00 ton CO2 equivalente 5.000, , , , ,00 0,00 136,88 17,01 26,19 3,34-243,72 0, ,00 Raffrescamento e riscaldamento Consumi di energia Consumo materie prime Consumo materiali ausiliari e tecnici Scarti di produzione materie prime, prodotti finiti e trasporti interni scarti di produzione Gestione fine vita
13 4. Carbon Footprint Distribuzione responsabilità emissioni 2007 Dirette 19% Indirette da consumo energetico 0% Dirette Altre indirette 81% Indirette da consumo energetico Altre indirette
14 La gestione del Carbon Footprint Identifico le criticità e pianifico azioni concrete per ridurre le emissioni dell intera filiera Di concertazione con clienti/fornitori/istituzioni locali attuo quanto pianificato Periodicamente riesamino i risultati ottenuti e pongo le basi per il miglioramento Grazie a tool gestionali monitoro i risultati nel tempo e miglioro la qualità delle informazioni sui GHG
15 PALM: i primi risultati Il progetto concluso a Gennaio 2009 ha messo in luce alcune criticità quali TRASPORTI e GESTIONE DEGLI SCARTI. L analisi del Carbon Footprint di filiera ha consentito a PALM di ottenere i seguenti risultati: Sviluppo di una filiera corta del legno grazie all attività di un tavolo di lavoro sulla CO2: 1. Riduzione dei costi della materia prima grazie ai minori costi dei trasporti 2. Sviluppo dell economia locale (accordi di filiera con le comunità locali) 3. Riduzione del proprio impatto sull ambiente Analisi di fattibilità per il riutilizzo degli scarti legnosi a fini energetici 1. Riduzione costi bolletta elettrica e di gestione degli scarti 2. Riduzione del proprio impatto sull ambiente
16 Grazie per l attenzione Centro Studi Qualità Ambiente DIPARTIMENTO DI PROCESSI CHIMICI DELL INGEGNERIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Via Marzolo 9, Padova; Tel /6 - Fax cesqa@unipd.it Web: Coordinatore scientifico Prof. Antonio Scipioni
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