Verbale incontro congiunto Organismo di Coordinamento per la Salute Mentale e Organismo di Coordinamento per la Neuropsichiatria del 23.2.

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1 Verbale incontro congiunto Organismo di Coordinamento per la Salute Mentale e Organismo di Coordinamento per la Neuropsichiatria del Presenti Organismo di Coordinamento per la NPIA: per l ASL Milano 1 Dott.ssa D. Malnis Direttore UOC Assistenza Specialistica Dott.ssa L. Andreoni U.O. Epidemiologico per DSM Azienda Ospedaliera di Legnano Dott.ssa E. Ricotta Responsabile U.O. di NPIA Legnano Parabiago Cuggiono Dott. A. Deriu Responsabile U.O. di NPIA Magenta Abbiategrasso per DSM Azienda Ospedaliera G. Salvini - Garbagnate M.se Prof. G. Chiarenza Direttore U.O. di NPIA per DSM Azienda Ospedaliera San Carlo Milano Dott. F. Bossi Responsabile UONPIA Az. Osped. S. Carlo per gli Erogatori privati Dott.ssa A.L. Bonati Direttore Sanitario Fondazione Sacra Famiglia - Cesano Boscone Dott.ssa R. Alario Specialista Neuropsichiatra Centro La Prateria Paderno Dugnano Dott.ssa M. Boeri - IRCCS S. Maria Nascente - Fondazione Don Gnocchi - Milano Dott.ssa L. Farinotti Ist. Golgi Abbiategrasso per gli Enti e le Associazioni Dott. G. Colombo - Ufficio Piano di Zona Legnano Sig.ra Fusina Anffas - Legnano Assenti: Dott.ssa Oriani Responsabile Struttura Semplice Polo Terr.le Paderno Dugnano Dott.ssa L. Castano Associazione L Abbraccio Arluno Dott. G. Barbisoni Provincia di Milano Dott. M. Ciceri Ufficio di Piano Rho Dott. G. Beghi Direttore Dipartimento Cure Primarie Organismo di Coordinamento per la Salute Mentale Presenti per l ASL: dr.ssa Daniela Malnis, dr.ssa Laura Andreoni per il DSM dell Azienda Ospedaliera Ospedale Civile di Legnano : dr. Giorgio Cerati per il DSM dell Azienda Ospedaliera G. Salvini : dr. Mauro Percudani per il DSM dell Azienda Ospedaliera San Carlo di Milano : dr. Giuseppe Biffi, dr. Giorgio De Isabella per gli erogatori Privati Accreditati: dr.ssa Annalisa Bonati (Istituto Sacra Famiglia), per il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci: dr. Colombo (Ufficio di Piano di Legnano), per le Associazioni di tutela dei malati, dei familiari e del Terzo Settore: sig. Alberto Savoia, sig. Flavio Mauri, sig. Mario Crotti, dr. Valerio Canzian

2 L incontro si svolge in forma congiunta con la presenza dei rappresentanti dell Organismo di Coordinamento per la salute mentale. All ordine del giorno la presentazione dei progetti NPIA per l anno 2011, l attivazione dei Tavoli di lavoro 2011 e le relazioni semestrali sullo stato di avanzamento dei progetti innovativi di salute mentale. Presentazione Programmi Innovativi NPIA Apre la riunione la Dott.ssa Malnis con la presentazione dei progetti NPIA anno 2011 per la relativa approvazione da parte dell Organismo e successivo invio agli Uffici regionali entro il Progetto Riabilitazione a favore di minori con DSA L iniziativa, avviata a partire dai primi mesi del 2010 da parte delle AA.OO. Legnano e Salvini e dagli Erogatori Fondazione Don Gnocchi, Fondazione Sacra Famiglia e Centro La Prateria, riguarda la sperimentazione di un sistema di trattamento e cura dei disturbi di lettura attraverso l utilizzo di specifico software denominato Reader da utilizzarsi in ambito scolastico e famigliare. Sono esclusi dalla sperimentazione i minori che presentano deficit intellettivi o non adeguatamente supportati dai famigliari. Il sistema si articola in tre cicli; al termine di ogni ciclo vengono effettuati specifici controlli per verificare i parametri di lettura. L applicazione di tale metodo ha ottenuto risultati più che positivi evidenziando, attraverso lo studio e la valutazione di un campione di 49 soggetti dislessici avviati al trattamento, un miglioramento dei parametri di accuratezza e rapidità della lettura già al secondo ciclo di terapia. Oltre a ciò, continua la Dott.ssa Malnis, vi è una maggior responsabilizzazione da parte delle famiglie e dei minori rispetto al percorso riabilitativo; vengono inoltre liberate risorse (logopedisti) da destinare alla riabilitazione tradizionale. Interviene il Dott. Deriu sottolineando come rispetto ad altri software, il reader garantisce risultati migliori e in tempi molto più brevi. Precisa inoltre che il numero piuttosto elevato di minori trattati nel corso del 2010 è dovuto al fatto che presso gli Ambulatori di Magenta ed Abbiategrasso l utilizzo del reader era già stato avviato nel corso del Progetto Introduzione del Parent-training nel Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell Azienda O G. Salvini e dell Azienda Opedaliera di Legnano Vengono nuovamente presentati, prosegue la Dott.ssa Malnis, sia il progetto relativo all introduzione del parent-training sia il progetto dell emergenza urgenza, in quanto sono stati approvati e finanziati dalla Regione Lombardia ad ottobre 2010; sono state avviate da parte dell ASL le procedure amministrative per la definizione della relativa delibera di recepimento e la stipula dei contratti integrativi. Considerati i tempi molto stretti, di fatto le AA.OO. non sono state in grado di dare corso ai progetti. La Dott.ssa Malnis illustra poi brevemente il progetto, che consiste nell introduzione, a fianco della terapia farmacologica tradizionale, di una serie di interventi psicosociali (parent-training) articolati in 10 incontri al fine di supportare ed insegnare ai genitori tecniche specifiche per guidare il bambino a gestire le proprie difficoltà, configurandosi così anche come approccio educativo oltre che terapeutico. Concorda sull importanza dell approccio multidisciplinare (scuola, terapia farmacologica, genitori) la Dott.ssa Ricotta, che ricorda ai presenti che a Legnano è attivo un ambulatorio per la diagnosi e cura della ADHD (Centro regionale ADHD). Progetto Procedura operativa per la gestione dell emergenza/urgenza psichiatrica in età evolutiva Il progetto viene presentato dal Dott. Cerati. Ritiene positiva la partecipazione attiva delle UU.OO. di psichiatria; sottolinea ancora una volta il problema della carenza di posti letto per minori in situazioni di acuzie ed in particolare per la fascia adolescenziale, in qaunto non sempre è possibile appoggiarsi alla pediatria e pochi sono i centri ospedalieri con posti letto di NPIA. Il progetto comprende, oltre alla costituzione di Equipe dedicate

3 e alla realizzazione di spazi funzionali (camere) la definizione di un protocollo operativo per la gestione casi di emergenza urgenza. In sintesi, è prevista la reperibilità di uno specialista NPIA per la valutazione clinica e l inquadramento diagnostico, con successivo rientro al domicilio, o, in alternativa, invio in reparto specializzato, breve permanenza in astanteria, invio in pediatria, invio in psichiatria. Sono previste, continua il Dott. Cerati, due equipe funzionali (1 per ogni A.O.) con la presenza di un neuropsichiatra, uno psicologico, un infermiere ed un educatore, sia per l intervento urgente sia per affiancare gli operatori del TR 43 (psicosi precoce) al fine di creare un nucleo per disturbi gravi in adolescenza. La Dott.ssa Malnis precisa che il progetto prevede, quale primo passaggio, la costituzione delle Equipe funzionali ed il coinvolgimento anche delle ASL (consultori, spazi giovani) e delle Amministrazioni Comunali rispetto alle problematiche legate alla fascia adolescenziale. Il Dott. Biffi ricorda che anche l A.O. S. Carlo ha attivato un progetto per la fascia adolescenziale (progetto promozione Giovani ). Concorda sulle difficoltà di gestione di tale fascia d età, così come illustrato dal Dott. Cerati. Evidenzia che a fronte di una problematica complessa, il numero di minori coinvolti (in particolare rispetto ai ricoveri d urgenza) sono molto bassi. Precisa inoltre che a seguito del trasferimento delle competenze sanitarie relative al carcere minorile Beccaria di Milano, la A.O. ha istituito un tavolo tecnico sulle problematiche adolescenziali, che prevede la presenza di operatori della NPIA, Pediatria, Psichiatria e Psicologia clinica. In ultimo comunica che in fase di ristrutturazione, è prevista la realizzazione al San Carlo di alcune stanze di osservazione/ricovero, con spazi meno connotati rispetto alla psichiatria, con l obiettivo di un aggancio/osservazione con il ragazzo in setting poco strutturati. Dipartimento Interaziendale NPIA Illustra l argomento il Prof. Chiarenza. Richiama la normativa regionale, che all interno delle Linee di indirizzo regionale per la NPIA, prevede la costituzione del Dipartimento Interaziendale, ovvero la realizzazione di una rete fra le diverse NPIA ed il relativo coordinamento. Comunica che è stato costituito fra la A.O. Salvini e la A.O. Legnano il Dipartimento, con l obiettivo di creare una rete di servizi più efficiente. Sono presenti, quali componenti di questo Organismo, anche Operatori Dip.to Materno infantile e della Salute mentale, oltre ad un rappresentante dell ASL MI1. Verranno condivise le diverse esperienze cliniche e definiti protocolli diagnosticci/terapeutici. Interviene la Dott.ssa Malnis sottolineando come la partecipazione al Dipartimento deve avere come obiettivo quello di migliorare la qualità delle cure e l accessibilità dei servizi. Tempi di attesa La Dott.ssa Malnis introduce l argomento con una breve analisi dei tempi d attesa al gennaio 2011 con particolare attenzione ai tempi per la prima visita e per la riabilitazione logopedica. Da 60 a 150 gg. sono i tempi d attesa per la prima visita presso gli Ambulatori della A.O. Salvini, da 24 a 90 gg. sugli Ambulatori della A.O. di Legnano. Relativamente alla riabilitazione logopedica, la situazione è ancora assai critica: sulla AO. Salvini da 6 a 20 mesi (si rileva comunque un miglioramento sugli ambulatori di Limbiate e Garbagnate rispetto al gennaio 2010), da da 12 a 24 mesi sulla A.O. Legnano.Tempi di circa 10 mesi presso gli Ambulatori di Buccinasco della A.O. San Carlo; da 8 a 13 mesi presso gli Erogatori privati. Sottolinea come si renda necessario per la riabilitazione logopedica, definire priorità e tempi massimi d attesa oltre a definire e differenziare percorsi diagnostici/riabilitativi. Interviene il Dott. Cerati precisando che ad allungare ulteriormente i tempi d attesa, vi è stato un travaso di Operatori NPIA sui due progetti che vedono coinvolta anche la NPIA (disturbi alimentari, psicosi precoce). Comunica inoltre che per far fronte alla carenza di personale riabilitativo, la A.O. ha selezionato n. 3 logopedisti e ad aprile verrà indetto un concorso pubblico.

4 Segue poi una discussione sui diversi temi trattati: Il Dott. De Isabella chiede perché non integrare nel progetto emergenza-urgenza anche quello del San Carlo, attivato anche sull area di Buccinasco. Risponde il Dott. Cerati., precisando che viene ripresentato il progetto così come concordato e definito per l anno 2010, che prevede la partecipazione delle due AA.OO..Vi sono però ampi spazi, aggiunge, di collaborazione con il S. Carlo nell ambito del progetto TR 43 (psicosi precoce). Anche la Dott.ssa Malnis conferma la possibilità di ampi spazi di collaborazione con i progetti della S. Carlo, mentre relativamente alla parte economica, il finanziamento è destinato sole alle due AA.OO Salvini e Legnano. Interviene il Dott. Percudani evidenziando la necessità di una forte integrazione fra psichiatria e NPIA e che occorre condividere le diverse esperienze e sfruttare tutte le occasioni/progetti/iniziative. Il prof. Chiarenza ricorda che la A.O. S. Carlo partecipa ai Tavoli dell Organismo di Coordinamento NPIA della Asl Città di Milano e pertanto ha ritenuto, a suo tempo, di non partecipare al tavolo dell emergenza-urgenza. Interviene anche il Dott. Bossi precisando che l organismo di Coordinamento della ASL Città di Milano ha istituito il Tavolo Giovani, con l obiettivo di rinforzare l integrazione degli adolescenti. Rispetto ai tempi d attesa, segnala tempi lunghi per la logopedia anche nel privato, a causa dell aumento delle richieste di valutazione diagnostica per sospetta dislessia. Il rappresentante dell Associazione dei Famigliari, Sig. Savoia, evidenzia che come associazione non hanno contatti diretti con le problematiche legate ai minori e con le NPIA; le famiglie vengono indirizzate allo sportello fragilità. Rispetto ai tempi d attesa, considera molto più gravi i tempi lunghi per la prima visita (diagnosi). Chiede inoltre chiarimenti in merito alle Equipe del progetto emergenza urgenza. Risponde la Dott.ssa Malnis sottolineando come l obiettivo/ambizione è quello di costituire un nucleo di operatori formati per trattare i problemi dell adolescenza, con un collegamento con i servizi territoriali, oltre alla necessità di una presa in carico dell adolescente a rischio prima dell episodio acuto. Il Dott. Percudani precisa che la nuova equipe si integra e rinforza quella già costituita per i progetti innovativi (TR); non si tratta, prosegue poi, di attivare percorsi pararelleli, ma di costituire un gruppo unico integrato ed unito sul tema dell adolescenza. Anche il Dott. Biffi concorda sulla necessità di diffondere e rendere note tutte le esperienze cliniche. Accenna alla difficoltà di reperire nell immediato certe professionalità (non solo logopedisti ma anche psichiatri). Il Sig. Savoia chiede chiarimenti in merito alla situazione della Comunità Marco Polo, dove a suo dire sono attualmente inseriti solo 3 minori. Risponde il Prof. Chiarenza, precisando che per alcuni minori si sta provvedendo ad attuare delle dimissioni graduali, ovvero con brevi rientri a casa (mantenimento posto letto); altri 2 minori sono presenti solo durante la giornata. Per quanto riguarda gli inserimenti, normalmente hanno precedenza i minori residenti nei Distretti 1 e 2; successivamente si valutano anche altre richieste; occorre inoltre mantenere una certa compatibilità fra il gruppo di ospiti presenti ed è necessario altresì un primo periodo di osservazione del minore. In ultimo, è indispensabile condividere il

5 progetto con gli Educatori, i medici NPI e i Servizi sociali, e verificare la volontarietà del ricovero da parte del minore. Infine ricorda che minori affetti da alcune patologie (ritardo mentale/patologie neurologiche) non possono essere accolti alla Marco Polo. La Dott.ssa Malnis evidenzia che l ASL effettua costantemente e periodicamente il monitoraggio dei posti letto presso le strutture accreditate ubicate sul proprio territorio; sia la Comunità Beolchi che la Marco Polo accolgono minori con patologie psichiche importanti ma non quelli con disabilità mentali e pertanto sono di difficile collocazione i minori con insufficienza mentale. Il Rappresentante dell Ass.Famigliari richiama i presenti sull importanza del fare prevenzione e del ruolo fondamentale delle famiglie per la riuscita delle cure/riabilitazione; evidenzia la scarsa presenza delle Associazioni nei progetti. Interviene il Dott. Percudani ricordando il grosso impegno e l interesse da parte di Regione Lombardia verso la malattia mentale; per l anno 2011, prosegue poi, vengono presentati progetti e relativi finanziamenti per circa ,00, cifra piuttosto rilevante rispetto ai finanziamenti erogati da altre regioni per queste problematiche. Stato di avanzamento programmi innovativi di salute mentale e relazione semestrale periodo luglio-dicembre 2010 La dr.ssa Malnis procede alla lettura della relazione semestrale relativa ai programmi innovativi in salute mentale che deve essere inviata in Regione entro il Programma TR 43 Previsione, individuazione e trattamento precoce dei disturbi psichici gravi in età giovanile Le azioni svolte nel corso del 2010 hanno permesso lo sviluppo e la stabilizzazione di una metodologia di lavoro unitaria, con un sostanziale incremento del numero dei pazienti rispetto al 1 semestre e con la creazione di specifiche aree di attenzione rivolte alle famiglie. I ragazzi in follow up nel secondo semestre 2010 sono così rappresentati: AO Legnano: n. 55 AO Salvini: n. 215 AO San Carlo: n. 18 Si tratta di numeri importanti che significano che il problema dell esordio precoce esiste e lo si sta affrontando. Per questo è necessario integrare risorse, capacità, competenze e non creare o frammentare il servizio. Per quanto riguarda i tempi di attesa relativi a questo progetto sono molto contenuti: da 4 a 8 giorni per l AO di Legnano da 5 a 7 giorni per l AO Salvini e 15 giorni per l AO San Carlo Il dr. Percudani fa presente che al di là dei numeri ci sono moltissimi elementi che indicano come questo progetto sia ben avviato e funzioni, per questa motivazione è necessario provvedere a rinforzare i percorsi già definiti. La specificità del lavoro è stata caratterizzata da una maggior incidenza dei disturbi della personalità. Per il 2011 si pone l obiettivo di mantenere tali livelli. Per quanto riguarda le criticità viene evidenziato come il numero degli interventi erogati nel corso dell anno dedicati all area del rischio assorbano gran parte delle risorse rispetto all area degli esordi, pertanto emerge la necessità, per il prossimo anno, di rimodulare l attività programmata in modo che si preveda maggior attenzione agli esordi. Programma TR 44 Intervento multidisciplinare integrato per i disturbi del comportamento alimentare Partendo dal presupposto che l argomento trattato da questo programma è nuovo per il territorio della nostra ASL, il secondo semestre 2010 ha visto il consolidamento della collaborazione tra le Unità Operative coinvolte nelle varie fasi del trattamento e con i Servizi dell ASL. E stata creata

6 una equipe dedicata che in collaborazione con le U.O. di Pediatria, medicina, nutrizione e psichiatria, ha elaborato un protocollo che definisce i criteri clinici di ricovero e i percorsi intraospedalieri dei pazienti affetti dal disturbo grave del comportamento alimentare. Una criticità rilevata per questo programma è riferita al fatto che non si sono potuti attivare i percorsi formativi programmati a causa di problemi di ordine amministrativo/burocratico interni all Azienda Ospedaliera. Il numero dei pazienti trattati è così suddiviso: AO Legnano 61 AO Salvini 40 AO San Carlo 28 Viene data la parola al dr. Percudani per illustrare i programmi innovativi TR 45 e TR 46. Programma TR 45 Lavorare in rete per la salute mentale: modalità di collegamento con i MMG per il trattamento dei disturbi psichici comuni nell adulto e nell anziano e metodologia del case management comunitario nei PTI Tale programma è stato suddiviso in due sottoprogetti. Il primo sottoprogetto riguarda il tema dei rapporti con i MMG che si è attuato nel rispetto della realtà dei diversi territori e CPS. Vi sono state situazioni dove già vi era un rapporto più stabile e consolidato con la medicina generale mentre in altre situazioni è stato necessario operare per costituire un gruppo di lavoro più solido. Sono state definite e approvate, con i MMG, le linee guida per il trattamento della depressione e dell ansia, oggi ufficialmente in vigore. Per quanto riguarda invece il coinvolgimento dei MMG sul tema del governo dell invio, dell attivazione della consulenza ecc., si segnala la difficoltà a mantenere un rapporto solido e continuativo. Si chiede pertanto l intervento dell ASL nel coinvolgimento dei MMG. Il secondo sottoprogetto riguarda il tema del PTI, del case-management: è stata completata la ridefinizione dei percorsi di cura dei pazienti in carico ed è stata elaborata una scheda di rilevazione dei criteri utilizzati nei CPS per l inserimento degli utenti nei percorsi di cura consulenza e presa in carico. E stata inoltre promossa la figura del case manager, supportati anche dal fatto che in questo periodo ha preso avvio un corso di formazione, coordinato da IREF, per tutti gli operatori dei CPS, sul tema della presenza della figura del case manager nei PTI. Programma TR 46 Programma di individuazione e trattamento della depressione in gravidanza e nel post-partum Anche in questo caso la collaborazione con l ASL è stata molto buona e fattiva. I tre DSM si sono mossi nel rispetto di alcune specificità, è stata conclusa una fase formativa importante coinvolgendo il prof. Piacentini rivolti sia agli operatori di tutti i servizi (ASL, consultori, punti nascita ecc.) sia offrendo ad un gruppo più ristretto di psicologi, psichiatri una opportunità di formazione più specifica sul tema del trattamento della depressione post partum. E stata avviata un azione di screening nei consultori, nei punti nascita e nelle sedi vaccinali, seppur con modalità differenti rispetto alle singole realtà, stanno arrivando ora le prime segnalazioni di pazienti che necessitano di trattamento e sono stati avviati i primi trattamenti rivolti a pazienti che hanno sviluppato la depressione post-partum. L ASL ha avviato inoltre un progetto, grazie alla collaborazione dell Istituto Mario Negri, con l obiettivo di verificare l incidenza della depressione post-parto nella popolazione, sia nelle madri che nei padri, attraverso lo screening effettuato mediante la Scala di Edimburgo nel setting della pediatria di famiglia, al fine di pianificare interventi diagnostici e terapeutici precoci. Questo progetto, così come quello per i disturbi del comportamento alimentare, ha avuto un finanziamento inferiore rispetto agli altri progetti e quindi le risorse limitate hanno permesso un investimento minore rispetto, ad esempio, all esordio precoce. I dati relativi al 2011 permetteranno di riprogrammare le azioni, in maniera più equilibrata o chiedendo un finanziamento aggiuntivo, per il prossimo triennio.

7 La dr.ssa Malnis ringrazia la dr.ssa Andreoni per l elaborazione della relazione semestrale. Evidenzia come, rispetto al primo anno dove, per ovvi motivi, non si era speso tutto il finanziamento assegnato in quanto è stato necessario compiere una serie di azioni preliminari, nel 2010 siamo in grado di dimostrare che le prestazioni rivolte ai singoli soggetti, quindi i costi sostenuti, si avvicinano al finanziamento assegnato. Stato di avanzamento attività di formazione I DSM, coordinati dalla ASL, partecipano ad un progetto di formazione sulla qualità relativo, specificamente per quanto riguarda il nostro territorio, alla documentazione sanitaria presso le strutture residenziali. Sono stati costituiti dei gruppi di lavoro con l obiettivo di elaborare, in collaborazione con i tutor, uno esperto in accreditamento tra pari e l altro in accreditamento secondo i criteri della joint commission, un documento che dovrà essere consegnato in Regione entro il mese di marzo, contenente raccomandazioni relative alla documentazione nelle strutture residenziali. Sempre nell ambito della formazione, Regione Lombardia ha incaricato anche le Associazioni di Familiari a presentare dei progetti di formazione per il relativo territorio. I progetti presentati dalle Associazioni del nostro territorio, tramite l ASL, sono stati approvati e finanziati. La prima tranche del finanziamento, pari al 30%, verrà erogata dall ASL dietro presentazione del calendario delle giornate di formazione con l elenco dei partecipanti ad ogni edizione, il restante 70% alla conclusione dei lavori dietro presentazione di relazione. Il Sig. Crotti comunica che arriverà richiesta di poter prorogare il termine della formazione al onde poter recuperare il mese perso in attesa dell approvazione dei progetti presentati. Attivazione Tavoli di lavoro anno 2011 La dr.ssa Malnis comunica che, come già definito alla fine del 2010, nel 2011 sarà necessario attivare i seguenti tavoli di lavoro: - Attività territoriali dei CPS: alcuni elementi sono già stati affrontati nell ambito dei programmi innovativi (l attenzione ai giovani e ai disturbi emergenti). Andrà comunque riconvocato il tavolo di lavoro con i rappresentati dei CPS per rianalizzare, secondo i nuovi indicatori, i dati che Regione sta inviando e verificare l applicazione completa delle Regole 2011 in ciascun CPS. - Tavolo TSO. Nelle sedute dell OCSM precedenti si era proposto, almeno nella fase iniziale, di attivare due tavoli paralleli, uno con i rappresenti del pronto soccorso, psichiatria, MMG, continuità assistenziale, 118, Direzioni Sanitarie di Presidio delle Aziende Ospedaliere per quanto riguarda gli aspetti sanitari relativi ai trattamenti e accertamenti sanitari obbligatori, il secondo con i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali, Vigili urbani, Sindaci o loro delegati, Carabinieri per verificare gli aspetti normativi e istituzionali. L obiettivo finale dei due tavoli è quello di convogliare le varie riflessioni in un unico documento che si dovrà comunque ispirare a quello già in vigore. Verranno inoltre coinvolte anche le Associazioni di familiari per gli aspetti che riguardano la famiglia. La dr.ssa Malnis segnala infine altri due temi, che non potranno essere affrontati nella seduta odierna, ma che sono stati comunque sollecitati dalle Associazioni di familiari. Uno riguarda specificamente le dimissioni protette dagli SPDC, cioè cercare di ottimizzare il momento della dimissione e dell immediato periodo post-dimissione dagli SPDC per far sì che i famigliari abbiano tutta l informazione necessaria, una programmazione della dimissione, una linea diretta con i sanitari che dimettono in modo da tutelare questo delicato passaggio. In questa fase le Associazioni di familiari saranno più attive per supportare, purchè la famiglia lo desideri, la famiglia che deve affrontare un evento, magari per la prima volta, e una realtà complessa. Il secondo tema riguarda la possibilità di sperimentare una diversa forma di residenzialità leggera che preveda la presenza notturna di un operatore, allo stato attuale non previsto, e che limita quindi la possibilità di accesso ai pazienti. Si dovrà inoltre sperimentare una forma economica sostenibile, individuando degli appartamenti vicini ecc. perché la quota sanitaria attuale non è sufficiente alla copertura dei costi di un servizio più ampio. Se tale proposta verrà approvata sarà

8 costituito con urgenza un gruppo di lavoro che si occupi di stendere il progetto da presentare ai competenti uffici regionali. Varie ed eventuali Progetto Sidecar La dr.ssa Malnis fa un breve aggiornamento sull andamento del progetto Sidecar che ha visto la definizione di un questionario da sottoporre ai familiari dei pazienti che si recano presso i CPS o i Centri Diurni. Proroghe ricoveri oltre soglia Vengono comunicati i nominativi dei pazienti, attualmente ricoverati nelle strutture residenziali dei DSM e il cui ricovero, secondo la normativa vigente, è scaduto e per i quali viene richiesta e autorizzata proroga. Allo scopo è stata redatta una scheda, inviata alle Aziende Ospedaliere, che prevede l indicazione delle motivazioni (che possono essere di tipo clinico, ad esempio il completamento del percorso riabiliativo, o di tipo burocratico, ad esempio la carenza di disponibilità dell alloggio Aler, il paziente è in attesa di inserimento nei programmi residenzialtà leggera ecc.). Il dr. Canziani chiede un aggiornamento circa i posti di residenzialità leggera attivati: AO San Carlo n. 8 posti attivi e sono previsti n. 4 nuovi per un totale di 12. Attualmente sono in attesa di ottenere i finanziamenti per la parte sociale. AO Salvini n. 9 posti attivi con la previsione di arrivare a 15 AO Legnano attualmente risultano attivi circa 19 posti con la previsione di incrementare di ulteriori 12 posti per un totale di 31. Verrà chiesta conferma di tali dati al dr. Cerati che per improrogabili impegni ha lasciato la seduta alle ore 12.00

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