La responsabilità degli incaricati nel sistema di sicurezza di sicurezza della scuola
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1 La responsabilità degli incaricati nel sistema di sicurezza di sicurezza della scuola Avv. Hilaria Piraccini Progetto Sto bene a scuola 2 Istituto comprensivo Beinasco-Gramsci 11 dicembre 2013
2 Indice degli Argomenti I soggetti del sistema sicurezza nel D. Lgs. N. 81/2008 Obblighi e responsabilità Il sistema sicurezza nella scuola Domande e risposte 2
3 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 3
4 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 Datore di lavoro Dirigente Preposto Medico competente Lavoratori Responsabile e addetti al servizio di prevenzione e protezione Rappresentanti dei lavoratori Organo di vigilanza, ente di controllo, autorità competente 4
5 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 Definizioni - Articolo 2 D.Lgs. 81/2008 Datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che ha la responsabilità dell organizzazione o dell unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. 5
6 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 Definizioni - Articolo 2 D.Lgs. 81/2008 Datore di lavoro: Nelle pubbliche amministrazioni si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione o il funzionario senza qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall organo di vertice delle singole amministrazioni. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l organo di vertice. 6
7 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 Definizioni - Articolo 2 D.Lgs. 81/2008 Dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l attività lavorativa e vigilando su di essa 7
8 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 Definizioni - Articolo 2 D.Lgs. 81/2008 Preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende all attività lavorativa garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controlla la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercita un funzionale potere di iniziativa; 8
9 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 Definizioni - Articolo 2 D.Lgs. 81/2008 Lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione. 9
10 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 Definizioni - Articolo 2 D.Lgs. 81/2008 Lavoratore: l allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori 10
11 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 Definizioni - Articolo 2 D.Lgs. 81/2008 Responsabile del servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali, designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi 11
12 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 Definizioni - Articolo 2 D.Lgs. 81/2008 Addetto al servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali, facente parte del servizio di prevenzione e protezione dai rischi 12
13 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 Definizioni - Articolo 2 D.Lgs. 81/2008 Servizio di prevenzione e protezione dai rischi: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all azienda finalizzati all attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori 13
14 I soggetti nel D.Lgs. n. 81/2008 Definizioni - Articolo 2 D.Lgs. 81/2008 Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro 14
15 Limiti e condizioni della delega di funzioni Il datore di lavoro può delegare le funzioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori a determinate condizioni 15
16 Limiti e condizioni della delega di funzioni La delega deve essere: un atto scritto con data certa adeguatamente pubblicizzata accettata dal delegato per iscritto 16
17 Limiti e condizioni della delega di funzioni La delega deve attribuire al delegato: tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; l autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate. 17
18 Limiti e condizioni della delega di funzioni Il delegato deve avere i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; Il delegato può, a sua volta, previa intesa con il datore di lavoro, delegare specifiche funzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il soggetto al quale sia stata conferita tale delega di cui non può, a sua volta,delegare le funzioni delegate. 18
19 Limiti e condizioni della delega di funzioni Il datore di lavoro e il delegante hanno l obbligo di vigilare il corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite, anche tramite un modello di verifica e controllo. 19
20 Limiti e condizioni della delega di funzioni Il datore di lavoro non può delegare (art. 17): la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento di valutazione dei rischi; la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; 20
21 Obblighi dei soggetti incaricati alla sicurezza Il D.Lgs. N. 81/2008 attribuisce ai soggetti incaricati molteplici obblighi, alcuni di carattere generale (es. artt ), altri specifici. Spesso la loro violazione comporta responsabilità penale 21
22 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Il D.Lgs. N. 81/2008 prevede obblighi di carattere generale nell ambito della gestione della prevenzione dei rischi (art. 18 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente) e obblighi specifici riferibili a singole fonti di rischio. 22
23 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Semplificando, il datore di lavoro deve: Valutare e studiare i rischi specifici dell attività e dell ambiente di lavoro Fornire adeguata informazione sui rischi e formazione sulla prevenzione ai lavoratori Adoperarsi per l eliminazione o, ove impossibile, la riduzione dei rischi Effettuare periodiche verifiche, manutenzioni, visite mediche... Gestire adeguatamente l emergenza 23
24 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Articolo 18 - Obblighi del datore di lavoro e del dirigente 1. Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all articolo 3, e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono: a) nominare il medico competente per l effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente Decreto Legislativo. b) designare preventivamente i lavoratori incaricati dell attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell emergenza; c) nell affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza; d) fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente; e) prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; f) richiedere l osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione; 24
25 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente g) inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria e richiedere al medico competente l osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto; g bis) nei casi di sorveglianza sanitaria di cui all articolo 41, comunicare tempestivamente al medico competente la cessazione del rapporto di lavoro; h) adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; i) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; l) adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli articoli 36 e 37; m) astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato; n) consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, l applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute; 25
26 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente o) consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l'espletamento della sua funzione, copia del documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), anche su supporto informatico come previsto dall'articolo 53, comma 5, nonché consentire al medesimo rappresentante di accedere ai dati di cui alla lettera r); il documento è consultato esclusivamente in azienda; p) elaborare il documento di cui all articolo 26, comma 3, anche su supporto informatico come previsto dall articolo 53, comma 5, e, su richiesta di questi e per l espletamento della sua funzione, consegnarne tempestivamente copia ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Il documento è consultato esclusivamente in azienda; q) prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio; r) comunicare in via telematica all INAIL e all IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro di cui all articolo 8, entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro che comportino l assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell evento e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un assenza al lavoro superiore a tre giorni; l obbligo di comunicazione degli infortuni sul lavoro che comportino un assenza dal lavoro superiore a tre giorni si considera comunque assolto per mezzo della denuncia di cui all articolo 53 del testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124; 26
27 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente s) consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nelle ipotesi di cui all articolo 50; t) adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato, secondo le disposizioni di cui all articolo 43. Tali misure devono essere adeguate alla natura dell attività, alle dimensioni dell azienda o dell unità produttiva, e al numero delle persone presenti; u) nell ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro19; v) nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica di cui all articolo 35; z) aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione; aa) comunicare in via telematica all INAIL e all IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro di cui all articolo 8, in caso di nuova elezione o designazione, i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; in fase di prima applicazione l obbligo di cui alla presente lettera riguarda i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori già eletti o designati; bb) vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità. 27
28 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente 2. Il datore di lavoro fornisce al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a: a) la natura dei rischi; b) l organizzazione del lavoro, la programmazione e l attuazione delle misure preventive e protettive; c) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi; d) i dati di cui al comma 1, lettera r) e quelli relativi alle malattie professionali; e) i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza. 3-bis. Il datore di lavoro e i dirigenti sono tenuti altresì a vigilare in ordine all adempimento degli obblighi di cui agli articoli 19, 20, 22, 23, 24 e 25, ferma restando l esclusiva responsabilità dei soggetti obbligati ai sensi dei medesimi articoli qualora la mancata attuazione dei predetti obblighi sia addebitabile unicamente agli stessi e non sia riscontrabile un difetto di vigilanza del datore di lavoro e dei dirigenti. 28
29 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Altre norme che prevedono obblighi del datore di lavoro: Articolo 26 - Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione Articolo 29 - Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi Articolo 31 - Servizio di prevenzione e protezione Articolo 34 - Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi Articolo 35 - Riunione periodica Articolo 36 - Informazione ai lavoratori Articolo 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti Articolo 42 - Provvedimenti in caso di inidoneità alla mansione specifica Articolo 43 - Disposizioni generali (sulla gestione delle emergenze) Articolo 45 - Primo soccorso Articolo 64 - Obblighi del datore di lavoro (sui luoghi di lavoro) Articolo 67 - Notifiche all organo di vigilanza competente per territorio Articolo 71 - Obblighi del datore di lavoro (in ambito di uso delle attrezzature di lavoro) Articolo 73 - Informazione, formazione e addestramento (in ambito di uso delle attrezzature di lavoro) Articolo 77 - Obblighi del datore di lavoro (in ambito di uso dei dispositivi di protezione personale) Articolo 80 - Obblighi del datore di lavoro (in ambito di impianti e apparecchiature elettriche) 29
30 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Articolo 86 - Verifiche e controlli (sugli impianti elettrici e gli impianti di protezione dai fulmini) Articolo 90 - Obblighi del committente o del responsabile dei lavori (in ambito di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili) Articolo 93 - Responsabilità dei committenti e dei responsabili dei lavori (in ambito di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili) Articolo 95 - Misure generali di tutela (in ambito di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili) Articolo 96 - Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti (in ambito di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili) Articolo 97 - Obblighi del datore di lavoro dell impresa affidataria (in ambito di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili) Articolo Obblighi del datore di lavoro nell uso di attrezzature per lavori in quota Articolo Obblighi dei datori di lavoro concernenti l impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi Articolo Montaggio e smontaggio (in tema di sicurezza sui ponteggi) Articolo Paratoie e cassoni (Obbligo di ispezione periodica) Articolo Obblighi del datore di lavoro (in ambito di segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro) 30
31 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Articolo Informazione e formazione (in ambito di segnaletica su salute e sicurezza sul lavoro) Articolo Obblighi del datore di lavoro (in ambito di movimentazione manuale dei carichi) Articolo Informazione, formazione e addestramento (in ambito di movimentazione manuale dei carichi) Articolo Obblighi del datore di lavoro (in ambito di videoterminali) Articolo Sorveglianza sanitaria (in ambito di videoterminali) Articolo Informazione e formazione (in ambito di videoterminali) Articolo Valutazione dei rischi (in ambito di agenti fisici) Articolo Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi (in ambito di agenti fisici) Articolo Lavoratori particolarmente sensibili (in ambito di agenti fisici) Articolo Informazione e formazione dei lavoratori (in ambito di agenti fisici) Articolo Sorveglianza sanitaria (in ambito di agenti fisici) Articolo Valutazione del rischio (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione al rumore) Articolo Valutazione di attività a livello di esposizione molto variabile (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione al rumore) Articolo Misure di prevenzione e protezione (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione al rumore) Articolo Uso dei dispositivi di protezione individuali (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione al rumore) 31
32 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Articolo Misure per la limitazione dell esposizione (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione al rumore) Articolo Informazione e formazione dei lavoratori (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione al rumore) Articolo Sorveglianza sanitaria (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione al rumore) Articolo Valutazione dei rischi (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione al rumore) Articolo Misure di prevenzione e protezione (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione al rumore) Articolo Identificazione dell esposizione e valutazione dei rischi (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione di esposizione ai campi elettromagnetici) Articolo Misure di prevenzione e protezione (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione di esposizione ai campi elettromagnetici) Articolo Sorveglianza sanitaria (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione di esposizione ai campi elettromagnetici) Articolo Identificazione dell esposizione e valutazione dei rischi (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione di esposizione a radiazioni ottiche artificiali) Articolo Disposizioni miranti ad eliminare o a ridurre i rischi (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione di esposizione a radiazioni ottiche artificiali) 32
33 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Articolo Sorveglianza sanitaria (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione di esposizione a radiazioni ottiche artificiali) Articolo Valutazione dei rischi (in ambito di protezione contro agenti chimici) Articolo Misure specifiche di protezione e di prevenzione (in ambito di protezione contro agenti chimici) Articolo Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze (in ambito di protezione contro agenti chimici) Articolo Informazione e formazione per i lavoratori (in ambito di protezione contro agenti chimici) Articolo 228 Divieti (in ambito di protezione contro agenti chimici) Articolo Sorveglianza sanitaria (in ambito di protezione contro agenti chimici) Articolo Sostituzione e riduzione (in ambito di protezione da agenti cancerogeni o mutageni) Articolo Valutazione del rischio (in ambito di protezione da agenti cancerogeni o mutageni) Articolo Misure tecniche, organizzative, procedurali (in ambito di protezione da agenti cancerogeni o mutageni) Articolo Misure tecniche (in ambito di protezione da agenti cancerogeni o mutageni) Articolo Informazione e formazione (in ambito di protezione da agenti cancerogeni o mutageni) 33
34 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Articolo Esposizione non prevedibile (in ambito di protezione da agenti cancerogeni o mutageni) Articolo Operazioni lavorative particolari (in ambito di protezione da agenti cancerogeni o mutageni) Articolo Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche (in ambito di protezione da agenti cancerogeni o mutageni) Articolo Registro di esposizione e cartelle sanitarie (in ambito di protezione da agenti cancerogeni o mutageni) Articolo Individuazione della presenza di amianto (in ambito di protezione da esposizione all amianto) Articolo Valutazione del rischio (in ambito di protezione da esposizione all amianto) Articolo Notifica (in ambito di protezione da esposizione all amianto) Articolo Misure di prevenzione e protezione (in ambito di protezione da esposizione all amianto) Articolo Misure igieniche (in ambito di protezione da esposizione all amianto) Articolo Controllo dell esposizione (in ambito di protezione da esposizione all amianto) Articolo Valore limite (in ambito di protezione da esposizione all amianto) Articolo Operazioni lavorative particolari (in ambito di protezione da esposizione all amianto) Articolo Lavori di demolizione o rimozione dell amianto (in ambito di protezione da esposizione all amianto) 34
35 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Articolo Informazione dei lavoratori (in ambito di protezione da esposizione all amianto) Articolo Formazione dei lavoratori (in ambito di protezione da esposizione all amianto) Articolo Sorveglianza sanitaria (in ambito di protezione da esposizione all amianto) Articolo 269 Comunicazione (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) Articolo 270 Autorizzazione (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) Articolo Valutazione del rischio (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) Articolo Misure tecniche, organizzative, procedurali (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) Articolo Misure igieniche (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) Articolo Misure specifiche per strutture sanitarie e veterinarie (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) Articolo Misure specifiche per i laboratori e gli stabulari (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) Articolo Misure specifiche per i processi industriali (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) 35
36 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente Articolo Misure di emergenza (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) Articolo Informazioni e formazione (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) Articolo Registri degli esposti e degli eventi accidentali (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) Articolo Prevenzione e protezione contro le esplosioni (in ambito di protezione da atmosfere esplosive) Articolo Valutazione dei rischi di esplosione (in ambito di protezione da atmosfere esplosive) Articolo Obblighi generali (in ambito di protezione da atmosfere esplosive) Articolo Coordinamento (in ambito di protezione da atmosfere esplosive) Articolo Aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive (in ambito di protezione da atmosfere esplosive) Articolo Documento sulla protezione contro le esplosioni (in ambito di protezione da atmosfere esplosive) Articolo 294-bis - Informazione e formazione dei lavoratori (in ambito di protezione da atmosfere esplosive) Articolo 296 Verifiche (in ambito di protezione da atmosfere esplosive) 36
37 Obblighi del preposto Il preposto è il soggetto che, dotato di adeguata formazione in ambito di salute e sicurezza dei lavoratori, vigila, supervisiona i luoghi di lavoro e le attività dei lavoratori, li coordina, fornisce istruzioni, avvisa il datore di lavoro di eventuali rischi e pericoli anche evidenziati dai lavoratori. E una sorta di intermediario tra il datore di lavoro e il lavoratore in tema di sicurezza. 37
38 Obblighi del preposto Articolo 19 - Obblighi del preposto a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti; b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; c) richiedere l osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di prendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato; f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; g) frequentare appositi corsi di formazione, 38
39 Obblighi del preposto Articolo 123 Sorveglianza su montaggio e smontaggio delle opere provvisionali (in ambito di ponteggi e opere provvisionali) Articolo Montaggio e smontaggio (sorveglianza in ambito di cantieri temporanei o mobili) Articolo Manutenzione e revisione (sorveglianza in ambito di cantieri temporanei o mobili) Articolo Paratoie e cassoni (sorveglianza in ambito di cantieri temporanei o mobili) Articolo Ordine delle demolizioni (sorveglianza in ambito di cantieri temporanei o mobili) Articolo Misure di emergenza (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) 39
40 Obblighi dei lavoratori I lavoratori sono i soggetti tutelati dal D.Lgs. N. 81/2008 ma hanno, a loro volta obblighi sanzionati in caso di violazione di norme sulla prevenzione dei rischi Principio: Per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro occorre che ognuno preservi la propria integrità, con comportamenti di prevenzione, formazione e collaborazione 40
41 Obblighi dei lavoratori Articolo 20 - Obblighi dei lavoratori 1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. I lavoratori devono in particolare: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; 41
42 Obblighi dei lavoratori g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente Decreto Legislativo o comunque disposti dal medico competente. 3. I lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto 42
43 Obblighi dei lavoratori Altre norme che prevedono obblighi dei lavoratori: Articolo 43 - Disposizioni generali (in tema di gestione delle emergenze) Articolo 78 - Obblighi dei lavoratori (in tema di uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale) Articolo 94 - Obblighi dei lavoratori autonomi (in tema di cantieri temporanei o mobili) 43
44 Diritti dei lavoratori Articolo 44 - Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato 1. Il lavoratore che, in caso di pericolo grave, immediato e che non può essere evitato, si allontana dal posto di lavoro o da una zona pericolosa, non può subire pregiudizio alcuno e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa. 2. Il lavoratore che, in caso di pericolo grave e immediato e nell impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, prende misure per evitare le conseguenze di tale pericolo, non può subire pregiudizio per tale azione, a meno che non abbia commesso una grave negligenza. 44
45 Diritti dei lavoratori Articolo Svolgimento quotidiano del lavoro (in ambito di lavoro ai videoterminali) Il lavoratore, ha diritto ad una interruzione della sua attività mediante pause ovvero cambiamento di attività. 45
46 Il Servizio Prevenzione e Protezione Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede: a) all individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro; b) ad elaborare le misure preventive e protettive e i sistemi di controllo; c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica; f) a fornire ai lavoratori le informazioni. 46
47 Il Servizio Prevenzione e Protezione I componenti del servizio di prevenzione e protezione sono tenuti al segreto in ordine ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza nell esercizio delle funzioni. Il servizio di prevenzione e protezione è utilizzato dal datore di lavoro. Il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, in ipotesi previste dalla legge. 47
48 Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Deve essere, prioritariamente, interno all azienda o all unità produttiva Deve possedere capacità e requisiti professionali adeguati a ricoprire il ruolo Deve disporre di mezzi e tempo adeguati per lo svolgimento dei compiti assegnatigli Il datore di lavoro può in ogni caso ricorrere a soggetti esterni all azienda per integrare le attività del servizio (datore comunque responsabile) Nei casi di aziende con più unità produttive e nei casi di gruppi di imprese, può essere istituito un unico servizio di prevenzione e protezione. 48
49 Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Il RSPP deve collaborare con il datore di lavoro e il medico competente alla valutazione dei rischi. Il nominativo del RSPP deve essere inserito nel documento di valutazione dei rischi ed egli lo sottoscrive ai fini della prova della data (art. 28) Le capacità ed i requisiti professionali dei responsabili e degli addetti ai servizi di prevenzione e protezione interni o esterni devono essere adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative. 49
50 Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Titoli di studio necessari: almeno diploma di istruzione secondaria superiore (derogabile), un attestato di frequenza, con verifica dell apprendimento, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative (derogabile) un attestato di frequenza, con verifica dell apprendimento, a specifici corsi di formazione in materia di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e da stress lavoro-correlato, di organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali. 50
51 Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Il RSPP partecipa alla riunione periodica (almeno annuale; art. 35) Il suo nominativo deve esser reso noto a tutti i lavoratori (art. 36) L esercizio delle funzioni di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è incompatibile con la nomina di responsabile o addetto al servizio di prevenzione e protezione (art. 50). Il RSPP cura la tenuta del registro degli esposti e degli eventi accidentali 51
52 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza In tutte le aziende, o unità produttive, è eletto o designato il RLS. Nelle aziende o unità produttive che occupano fino a 15 lavoratori il RLS è di norma eletto direttamente dai lavoratori o è individuato per più aziende nell ambito territoriale o del comparto produttivo Per aziende con più di 15 dipendenti il RLS deve essere scelto tra i rappresentanti sindacali Qualora non si proceda alle elezioni, le funzioni di RLS sono esercitate dai RLS territoriale e di sito produttivo, salvo diverse intese tra le associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale 52
53 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Il numero minimo dei RLS è: a) un rappresentante nelle aziende/unità produttive sino a 200 lavoratori; b) tre rappresentanti nelle aziende/unità produttive da 201 a lavoratori; c) sei rappresentanti in tutte le altre aziende o unità produttive oltre i lavoratori. In tali aziende il numero dei rappresentanti è aumentato nella misura individuata dagli accordi interconfederali o dalla contrattazione collettiva. 53
54 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Articolo 48 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale Esercita le competenze di RLS con riferimento a tutte le aziende o unità produttive del territorio o del comparto di competenza nelle quali non sia stato eletto o designato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. 54
55 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Articolo 50 - Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Fatto salvo quanto stabilito in sede di contrattazione collettiva, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: a) accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni; b) è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione,programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva; c) è consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente; d) è consultato in merito all organizzazione della formazione di cui all articolo 37; e) riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali; 55
56 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza f) riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza; g) riceve una formazione adeguata e, comunque, non inferiore a quella prevista dall articolo 37; h) promuove l elaborazione, l individuazione e l attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l integrità fisica dei lavoratori; i) formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito; l) partecipa alla riunione periodica di cui all articolo 35; m) fa proposte in merito alla attività di prevenzione; n) avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività; o) può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro. 56
57 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 2. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve disporre del tempo necessario allo svolgimento dell incarico senza perdita di retribuzione, nonché dei mezzi e degli spazi necessari per l esercizio delle funzioni e delle facoltà riconosciutegli, anche tramite l accesso ai dati, di cui all articolo 18, comma 1, lettera r), contenuti in applicazioni informatiche. Non può subire pregiudizio alcuno a causa delle svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le stesse tutele previste dalla Legge per le rappresentanze sindacali. 3. Le modalità per l esercizio delle funzioni di cui al comma 1 sono stabilite in sede di contrattazione collettiva nazionale. 4. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su sua richiesta e per l espletamento della sua funzione, riceve copia del documento di cui all articolo 17, comma 1, lettera a). 57
58 Sanzioni ai soggetti incaricati alla sicurezza La violazione degli obblighi imposti ai soggetti incaricati alla sicurezza comporta la comminazione di sanzioni: Penali (soprattutto arresti alternativi ad ammende o esclusivamente ammende) Amministrative (pecuniarie) 58
59 Sanzioni ai datori di lavoro e dirigenti Articolo 55 - Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente 1. E punito con l arresto da tre a sei mesi o con l ammenda da 2.740,00 a 7.014,00 euro il datore di lavoro: a) per la violazione dell articolo 29, comma 1; b) che non provvede alla nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione ai sensi dell articolo 17, comma 1, lettera b), o per la violazione dell articolo 34, comma Nei casi previsti al comma 1, lettera a), si applica la pena dell arresto da quattro a otto mesi se la violazione è commessa: a) nelle aziende di cui all articolo 31, comma 6, lettere a), b), c), d), f) e g); b) in aziende in cui si svolgono attività che espongono i lavoratori a rischi biologici di cui all articolo 268, comma 1, lettere c) e d), da atmosfere esplosive, cancerogeni mutageni, e da attività di manutenzione, rimozione smaltimento e bonifica di amianto; c) per le attività disciplinate dal Titolo IV caratterizzate dalla compresenza di più imprese e la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a 200 uomini-giorno. 3. E punito con l ammenda da 2.192,00 a 4.384,00 euro il datore di lavoro che adotta il documento di cui all articolo 17, comma 1, lettera a), in assenza degli elementi di cui all articolo 28, comma 2, lettere b), c) o d), o senza le modalità di cui all articolo 29, commi 2 e E punito con l ammenda da 1.096,00 a 2.192,00 euro il datore di lavoro che adotta il documento di cui all articolo 17, comma 1, lettera a), in assenza degli elementi di cui all articolo 28, comma 2, lettere a), primo periodo, ed f). 59
60 Sanzioni ai datori di lavoro e dirigenti 5. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti: a. con l arresto da due a quattro mesi o con l ammenda da 822,00 a 4.384,00 euro per la violazione degli articoli 3, comma 12-bis, 18, comma 1, lettera o), 26, comma 1, lettera b), 43, commi 1, lettere a), b), c) ed e) e 4, 45, comma 1; b) con l arresto da due a quattro mesi o con l ammenda da 1.096,00 a 5.260,80 euro per la violazione dell articolo 26, comma 1, lettera a); c) con l arresto da due a quattro mesi o con l ammenda da 1.315,20 a 5.699,20 euro per la violazione dell articolo 18, comma 1, lettere c), e), f) e q), 36, commi 1 e 2, 37, commi 1, 7, 9 e 10, 43, comma 1, lettere d) ed e-bis), 46, comma 2; d) con l arresto da due a quattro mesi o con l ammenda da 1.644,00 a 6.576,00 euro per la violazione degli articoli 18, comma 1, lettere a), d) e z) prima parte, e 26, commi 2 e 3, primo periodo. Medesima pena si applica al soggetto che viola l articolo 26, commi 3, quarto periodo46, o 3-ter; e) con l ammenda da 2.192,00 a 4.384,00 euro per la violazione degli articoli 18, comma 1, lettere g), n), p) seconda parte, s) e v), 35, comma 4; f) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.192,00 a 7.233,60 euro per la violazione degli articoli 29, comma 4, 35, comma 2, 41, comma 3; 60
61 Sanzioni ai datori di lavoro e dirigenti g) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.096,00 a 4.932,00 euro per la violazione dell articolo 18, comma 1, lettere r), con riferimento agli infortuni superiori ai tre giorni, bb), e comma 2; h) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 548,00 a euro per la violazione dell articolo 18, comma 1, lettere g-bis) e r), con riferimento agli infortuni superiori ad un giorno, e dell articolo 25, comma 1, lettera e), secondo periodo, e dell articolo 35, comma 5; i) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 109,60 a 548,00 euro per ciascun lavoratore, in caso di violazione dell articolo 26, comma 8; l) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 54,80 a 328,80 euro in caso di violazione dell articolo 18, comma 1, lettera aa). 6. L applicazione della sanzione di cui al comma 5, lettera g) con riferimento agli infortuni superiori ai tre giorni, esclude l applicazione delle sanzioni conseguenti alla violazione dell articolo 53 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n
62 Sanzioni ai datori di lavoro e dirigenti Articolo 68 - Sanzioni per il datore di lavoro (per violazione degli obblighi in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro) Articolo 87 - Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso (in ambito di impianti e apparecchiature elettriche) Articolo Sanzioni per i datori di lavoro e i dirigenti (in ambito di costruzioni e lavori in quota) Articolo Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente (in ambito di segnaletica su salute e sicurezza sul lavoro) Articolo Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente (in ambito movimentazione manuale di carichi) Articolo Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente (in ambito di videoterminali) Articolo Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente (in ambito di protezione contro i rischi di esposizione di esposizione a radiazioni ottiche artificiali) Articolo Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente (in ambito di protezione contro i rischi da esposizione da sostanze pericolose) Articolo Sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti (in ambito di protezione da esposizione ad agenti biologici) Articolo Sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti (in ambito di protezione da atmosfere esplosive) 62
63 Sanzioni ai preposti Articolo 56 - Sanzioni per il preposto (in ambito generale) Articolo Sanzioni per il preposto (in ambito di sicurezza e protezione da sostanze pericolose) Articolo Sanzioni a carico dei preposti (in ambito di sicurezza e protezione da agenti biologici) 63
64 Sanzioni ai lavoratori Articolo 59 - Sanzioni per i lavoratori (in ambito generale, per aver provocato rischi) Articolo Sanzioni per i lavoratori autonomi (in ambito di cantieri temporanei o mobili) Articolo Sanzioni a carico dei lavoratori (per dispersione di agenti biologici nocivi) 64
65 Il sistema sicurezza nella scuola 65
66 Il sistema sicurezza nella scuola Il datore di lavoro Chi è il datore di lavoro nelle scuole? Dirigenti Scolastici per le istituzioni scolastiche ed educative) ed i Presidenti dei Consigli di Amministrazione per i Conservatori e le Accademie (già ex D.M. 21 giugno 1996 n. 292 ) 66
67 Il sistema sicurezza nella scuola Obblighi del Dirigente scolastico in qualità di datore di lavoro Tutti quelli di carattere generale (art. 18) Tutti quelli specifici dei Titoli successivi: 1. Nomina delle figure preposte alla sicurezza (SPP, primo soccorso e Prevenzione incendi cfr. art. 34) 2. Formazione di RSPP, ASPP, RLS, 3. Valutazione dei rischi 4. Individuazione e programmazione delle misure di prevenzione e protezione 5. Stesura e aggiornamento del DVR 6. Informazione, formazione e addestramento dei lavoratori 7. Emergenza 8. Nei casi previsti, sorveglianza sanitaria e nomina del medico competente 67
68 Il sistema sicurezza nella scuola Il DS può svolgere direttamente i compiti propri del RSPP (art. 34), se ha i requisiti formativi e nel suo istituto i lavoratori non sono più di 200, esclusi gli allievi (art. 4 comma 1c). In alternativa, nomina un lavoratore del proprio istituto o di un altra unità scolastica. Se non reperibili, gruppi di istituti possono avvalersi di un unico esperto esterno (in convenzione in via prioritaria con gli enti locali proprietari degli edifici scolastici e, in subordine, con enti o istituti specializzati in materia di salute e sicurezza sul lavoro o liberi professionisti) 68
69 La sicurezza nelle scuole In caso di nomina di RSPP esterni alla scuola, il DS dovrà comunque organizzare un SPP composto da dipendenti interni che fungano da ASPP (art. 32, comma 10). La formula organizzativa nella scuola potrebbe essere un Servizio numericamente contenuto, ma che governa un sistema allargato, ove siano rappresentate le funzioni a vario titolo interessate: Ufficio Tecnico (dove esiste), eventuali figure di coordinamento della squadra antincendio e degli addetti PS, referenti di plesso (consigliato da Regione Piemonte). 69
70 Il sistema sicurezza nella scuola Formazione del RSPP della scuola Almeno un corso obbligatorio di 76 ore (ex Dlgs 195/03 dedicato al settore ATECO 8, valido per la Scuola e la Pubblica Amministrazione), suddiviso in 3 moduli ognuno con verifiche d apprendimento: il modulo A, di 28 ore, di carattere generale, il modulo B, di 24 ore, specifico per la Scuola e la PA, il modulo C, di 24 ore, di carattere generale ma sugli aspetti gestionali e organizzativi. Ogni modulo prevede delle verifiche Riduzioni del percorso formativo, per RSPP con un'esperienza pregressa pluriennale o titoli di studio specifici. Modulo C da frequentare in ogni caso. 70
71 Il sistema sicurezza nella scuola Formazione dell ASPP della scuola Almeno un corso formativo di 52 ore (ex Dlgs 195/03 dedicato al settore ATECO 8, valido per la Scuola e la Pubblica Amministrazione), di 2 moduli ognuno con verifiche d apprendimento: il modulo A, di 28 ore, di carattere generale, il modulo B, di 24 ore, specifico per la Scuola e la PA. Riduzioni del percorso formativo, per ASPP con un'esperienza pregressa pluriennale o titoli di studio specifici. 71
72 Il sistema sicurezza nella scuola Corsi di aggiornamento Corso di aggiornamento di 28 ore anche distribuite nel quinquennio successivo alla conclusione del mod. B per gli ASPP Corso di aggiornamento di 40 ore anche distribuite nel quinquennio successivo alla conclusione del mod. B per gli RSPP Corso di 12 ore tenuto da un medico (senza obbligo di verifica finale) per gli addetti al Primo Soccorso Corso di durata variabile per gli addetti al servizio di prevenzione incendi: 4, 8 o 16 ore a seconda delle dimensioni della scuola (fino a 100 presenti, tra 100 e 1000, oltre 1000). Corso di almeno 32 ore per i RLS (12 sui rischi specifici del proprio istituto e sulle misure adottate più un aggiornamento periodico di almeno 8 ore anno, da effettuarsi in orario di lavoro) 72
73 Il sistema sicurezza nella scuola Chi è il preposto nelle scuole? Non ogni lavoratore è preposto, ma solo quello che in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. 73
74 Il sistema sicurezza nella scuola Chi è il preposto nelle scuole? Scuola primaria: se non sussistono laboratori ed uso di videoterminali, i lavoratori che possono essere identificati come preposti, sono solo quelli che hanno un ruolo superiore, ad es. il Coordinatore o il DSGA. Sugli altri docenti ricade solo la responsabilità per la ordinaria vigilanza; Scuola secondaria: oltre le figure come individuate per la scuola primaria è preposto anche il Responsabile di laboratorio/reparto, Insegnanti tecnico-pratici e Docenti teorici che insegnano discipline tecniche o tecnico scientifiche durante l utilizzo di laboratori, il Capo Ufficio Tecnico, l'addetto o responsabile ai laboratori, alle attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di 74 videoterminali.
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