QUADRO NAZIONALE DELL IMMIGRAZIONE

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1 COSVILUPPO 1 e QUADRO NAZIONALE DELL IMMIGRAZIONE LORENZO TODESCHINI IMMIGRATI: PROBLEMA O RISORSA? L immigrazione è spesso percepita come fatto negativo e non è facile cambiare mentalità 2 solo di recente si è iniziato a parlare dell immigrazione come fattore di sviluppo - Sviluppo del paese in cui si arriva - Sviluppo del paese di origine non è ininfluente il contesto politico, sociale ed economico in cui avviene l immigrazione dal livello globale a quello locale l inclusione nelle diverse attività della vita è la premessa per l integrazione. 1

2 SITUAZIONE INTERNAZIONALE Circa 200 milioni sono i migranti nel mondo, pari al 3% scarso della popolazione mondiale 3 in Europa sono circa 31 milioni (6% della popolazione), 19,5 milioni provengono da paesi esterni ai 27 dell U.E.. Tra gli immigrati interni al 1 posto i romeni, , seguiti dagli italiani, il totale delle rimesse dei lavoratori immigrati verso i PVS nel 2008 sono stati 338 miliardi di dollari, aiutando oltre 700 milioni di familiari nei paesi d origine In alcuni paesi le rimesse sono diventate la principale voce del PIL come l Ucraina e la Moldavia 4 Se qualche segno positivo si sta registrando al summit mondiale sugli obiettivi del Millennio, il merito è anche dei migranti visto che gli aiuti internazionali stanno diminuendo Governare i processi migratori significa prima di tutto contenere il lavoro irregolare e forme di sfruttamento. Accoglienza, solidarietà e sicurezza fanno parte di uno stesso processo. 2

3 SITUAZIONE NAZIONALE 5 Al 1 gennaio 2009 i cittadini stranieri residenti in Italia sono (dati Istat), pari al 6,5% del totale raggiungendo una percentuale vicina a quella Francia e Regno Unito, paesi di più antica immigrazione sono nati in Italia e quindi non immigrati, solo nel Questo dato spiega il nostro saldo demografico positivo sono maschi e sono femmine l immigrazione è diventata un fatto complesso e strutturale, non è distribuita in modo omogeneo e incide diversamente nel tessuto sociale ed economico. SITUAZIONE LOCALE Quasi un quarto degli stranieri residenti in Italia è iscritta alle anagrafi dei comuni della nostra regione ORIM, al , stima una presenza di immigrati pari al 9,3% della popolazione la posizione maggioritaria è mantenuta dalla provincia di Milano con presenze di cui solo nel capoluogo (19% della popolazione), anche dopo il distacco della provincia di Monza-Brianza con presenze le principali comunità presenti a livello regionale provengono in ordine da Romania, Marocco, Albania, Egitto, Filippine, Cina, India, Ecuador, Perù, Ucraina, Senegal, Pakistan, Sri Lanka, Tunisia, Bangladesh, Moldavia a Milano città, nel 2009, troviamo al primo posto la comunità filippina seguita da quella egiziana, cinese, peruviana, ecuadoregna 6 3

4 CITTADINI CON DIRITTI E DOVERI Più che gli uomini, sono le donne e i bambini i facilitatori di percorsi d integrazione con il loro coinvolgimento nell istituzione educativa e formativa per eccellenza: la scuola sono gli alunni figli di immigrati censiti nelle scuole della Lombardia (10,3% a. 08 /09 era l 1,1% a. 98 /99 ) 7 l apporto dei immigrati nel settore del lavoro (15,% dei lavoratori lombardi) è ormai strutturale e determinante per l economia lombarda: sono impiegati nei servizi, nell industria, nell edilizia e in agricoltura le imprese con titolare straniero sono in Lombardia di cui ben nella città di Milano. I BENI PRIMARI 8 Nonostante sia dimostrato che gli immigrati portano più benessere che problemi, la nostra società fatica a riconoscergli adeguati servizi e assistenza mantenendo un atteggiamento utilitaristico nei loro confronti. Alcune priorità sono: ricongiungimento famigliare - favorire e facilitare la ricomposizione della famiglia migliora la sicurezza e l integrazione perché permette di ricostruire una rete di solidarietà la casa - infatti la condizione per ottenere il ricongiungimento è possedere un abitazione idonea. Dall affitto si è passati all acquisto dell immobile. Considerando la provincia di Milano da compravendita di case con immigrati del 2006, nel 2009 se ne sono avute solo 4700 salute - in Italia si è costruito un modello coerente con il mandato costituzionale; i tentativi nazionali e regionali di sconfessarlo sono evidenti, serve mantenere l impostazione universalistica ed implementarla con servizi di mediazione interculturali dedicati specialmente alle donne. 4

5 TERRITORIO e PARTECIPAZIONE Il pregiudizio e la discriminazione deformano la realtà. Incontrarsi e conoscersi facilita l integrazione e rafforza la sicurezza dei cittadini il ruolo delle associazioni degli immigrati, interagendo tra di loro e con quelle già presenti nel territorio aiutano l inclusione nel territorio. Il volontariato, solo nella città di Milano, ha organizzato 66 scuole d italiano per i nuovi cittadini il diritto alla libertà religiosa e di culto è facile da applicare quando la fede professata è unica, oggi siamo in presenza di più religioni, e non solo dell islam, si pongono problemi di non facile soluzione. In Lombardia la religione più diffusa dopo la cattolica è la cristiano ortodossa lo sport, che parla un linguaggio universale, è uno strumento di socializzazione e divertimento prima ancora che agonistico. L approdo di nuove squadre ai campionati mondiali di calcio, il successo di molti campioni arrivati da paesi in via di sviluppo aiuta ad accettare la diversità. 9 INFINE Superare il permesso di soggiorno vincolato al contratto di lavoro Il voto amministrativo Riforma del diritto di cittadinanza Il piano d integrazione varato nel giugno scorso, dal Governo, è un riferimento con cui confrontarsi e riprendere a livello territoriale Il livello d inclusione finanziaria degli immigrati è un riferimento importante per valutare il livello d integrazione sociale raggiunto. Il cambiamento non può avvenire in una sola direzione, ai gestori dei servizi si richiede uno sforzo di apertura alle altre culture, il lavoro di mediazione va oltre la traduzione linguistica. 10 5