FFO 2014 Per troppi atenei un pessimo regalo La nostra scheda di approfondimento

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1 FFO 2014 Per troppi atenei un pessimo regalo La nostra scheda di approfondimento Gennaio 2015 Cambiano i Ministri dei Governi, ma quelli destinati al MIUR, anche se sono ex Rettori di atenei, non riescono ad eliminare i ritardi nelle assegnazioni delle risorse del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) agli Atenei. Con D.M. 815 del 4 novembre 2014, registrato alla Corte dei Conti il 4 dicembre 2014, il MIUR ha assegnato a fine esercizio finanziario le risorse del Nella Tabella che segue sono riportate le assegnazioni aggregate degli ultimi due esercizi finanziari per ciascuna missione e le differenze percentuali dei finanziamenti (positive o negative) rispetto al Assegnazioni risorse FFO negli ultimi due anni (Quota base e risorse finalizzate) Missioni Diff. % Interventi quota base ,59% Assegnazioni per obbligazioni esercizi ,29% precedenti Premialità ,35% Interventi perequativi ,38% Chiamate dirette docenti stranieri Programma per giovani ricercatori Montalcini Incentivazione chiamata ricercatori Consorzi interuniversitari ,79% Interventi per studenti diversamente abili Sostegno attività Piano lauree scientifiche Interventi specifici per ANVUR Interventi previsti da disposizioni ,23% legislative Rimborso visite fiscali Incluse, nel calcolo percentuale, le assegnazioni agli atenei di Camerino e Macerata, pari a Escluse, nel calcolo percentuale, le assegnazioni per il Piano sviluppo ( ) e per le borse di studio ( ). 1

2 +0,84% Ulteriori interventi TOTALI da D.M Totali da assegnazioni agli Atenei Risorse non assegnate E da notare che rispetto al totale delle disponibilità sul capitolo 1694 dello stato di previsione del Ministero, le risorse complessivamente assegnate agli Atenei sono minori, talchè risultano da assegnare ancora Apparentemente il FFO sembra aver invertito la corsa al ribasso rispetto agli esercizi finanziari precedenti. E solo parzialmente vero. Confrontando le totali assegnazioni degli ultimi due anni, il 2014 mostra rispetto al 2013 un incremento del 4,72%. In effetti l incremento è solo dello 0,84% in quanto nel FFO sono confluite risorse pari a prima allocate in tabella C della legge di stabilità, rispettivamente relative al Piano di sviluppo triennale degli atenei e alle borse di studio per gli studenti. Quota base Per l assegnazione della quota base, vi è il debutto del costo standard di formazione per studente in corso, nella misura del 20% delle risorse a ciò destinate. L altro 80% è stato assegnato in proporzione al peso di ciascuna Università. L effetto di tale applicazione ha comportato una diminuzione del 4,59% della quota base rispetto al 2013, tenuto conto delle quote assegnate agli Atenei di Camerino e Macerata (vedi nota 1 della tabella). Gli effetti dell introduzione del costo standard sul totale delle risorse assegnate a ciascun Ateneo sono evidenziate nella Fig. 1 nella quale sono riportati (in azzurro) gli incrementi percentuali rispetto al 2013 delle risorse complessivamente ricevute; sono riportati (in rosso) gli incrementi/decrementi calcolati dal MIUR e indicati nella Tabella allegata al decreto sul costo standard. Fig. 1 Incrementi/decrementi percentuali del FFO di ciascun Ateneo rispetto al 2013 Lo scostamento tra la linea azzurra (incremento percentuale totale) e la linea rossa (incremento al netto di altri interventi) è dovuta, per la generalità degli Atenei, alle assegnazioni per interventi previsti da disposizioni legislative e, in 3 3 Escluse, nel calcolo percentuale, le risorse pari a prima allocate in Tabella C, confluite nel FFO ai sensi della Legge 98/2013, art. 60, co. 1). 2

3 minima parte, alle assegnazioni ad alcuni atenei per obbligazioni assunte in esercizi finanziari precedenti. E da notare che nei primi 11 posti della classifica, con un incremento complessivo rispetto al 2013 pari o superiore al 10%, si collocano 5 Atenei del Sud (Catanzaro, Sannio, Napoli Parthenope, Foggia e Chieti); 1 del Centro (Roma Tre); 5 del Nord (Bergamo, Venezia Ca Foscari, Milano Bicocca, Insubria e Torino). Premialità Assume particolare rilievo nelle assegnazioni 2014 la quota dedicata alla premialità, sia per la rilevanza delle risorse ad essa finalizzate pari a (circa il 18% del totale), sia per la diversa utilizzazione dei criteri e delle ponderazioni di ripartizione. Rispetto al 2013 le risorse complessive finalizzate alla premialità crescono del 48,35%. Viene abbandonata la ripartizione tra processi formativi e risultati (34%) e valutazione della qualità della ricerca (66%), soppiantata da una ripartizione basata su 70% sulla Valutazione della ricerca (VQR ), 20% sulla valutazione delle politiche di reclutamento e 10% sui risultati della didattica. Conseguentemente le risorse destinate ai risultati della didattica subiscono, nel 2014, una riduzione drastica del 24% delle risorse premiali. La riduzione effettiva rispetto al 2013 è di fatto pari al 57,27%, al netto delle risorse assegnate a Camerino e Macerata non comprese nelle assegnazioni Rispetto a tale riduzione percentuale, i risultati sulla valutazione della didattica conseguiti da ciascun Ateneo sono stati minori, evidenziando quindi risultati positivi, o maggiori, evidenziando performances didattiche peggiori rispetto al Unica Università ad aver ottenuto risorse maggiori del 2013, nonostante le riduzioni evidenziate, è la Ca Foscari di Venezia. Nella Figura 2 sono riportati i risultati della valutazione didattica in termini di percentuale di scostamento rispetto alla riduzione percentuale del finanziamento del Fig. 2 Risultati didattica: decrementi/incrementi percentuali rispetto alla riduzione complessiva Nonostante la riduzione del 56,61% delle risorse destinate alla valutazione didattica, molti atenei hanno subito una riduzione percentualmente minore della riduzione del finanziamento, collocandosi così nella zona superiore del 3

4 grafico che denota, rispetto al 2013, il conseguimento positivo dei risultati della didattica. New entry nella classifica positiva della valutazione didattica risultano, in ordine di maggiori risultati conseguiti rispetto al 2013, sette Atenei del Nord (IUAV, Bergamo, Torino, Genova, Milano Politecnico, Verona e Parma, ), un Ateneo del Centro (Tuscia) e due Atenei del Sud (Napoli l Orientale e Cagliari). Al contrario, conseguono valutazioni meno positive rispetto al 2013, tre Atenei del Nord (Milano Bicocca, Milano e Insubria) e due Atenei del Sud (Napoli Seconda e Sannio). Per quanto riguarda le assegnazioni delle risorse per la valutazione della ricerca, si registrano elevatissimi incrementi percentuali delle assegnazioni ricevute dagli Atenei sulla quota di valutazione delle politiche di reclutamento rispetto al Secondo Primeri, la VQR consente una valutazione della politica di reclutamento delle istituzioni accademiche attraverso lindicatore R_ mobil, Soggetti in Mobilità SM, confrontando la qualità della produzione scientifica degli immessi in ruolo, assunti o promossi, nel periodo con le valutazioni ottenute da altre strutture universitarie nazionali, con il voto medio per struttura e per area, nonché attraverso lelaborazione dei rapporti di autovalutazione da parte degli atenei 4. Tale principio valeva nel 2013 e vale anche per il Allora v è da chiedersi: come mai risultano particolarmente rilevanti le risorse assegnate a 10 Atenei, tutti del Sud (Bari, Bari Politecnico, Cagliari, Calabria, Catania, Messina, Napoli Seconda, Napoli Parthenope, Palermo e Reggio Calabria) con incrementi percentuali rispetto al 2013 superiori al 1000%? Eclatante il caso di Palermo che si è visto assegnare poco meno di 7 ml a fronte di risorse zero del La stranezza del fenomeno fa sorgere forti dubbi sull applicazione dei criteri adottati nel 2013, nell assegnazione delle risorse sulle politiche di reclutamento! Inoltre, rispetto all incremento complessivo delle risorse del 2013, pari a + 350,26%, solo 23 Atenei si son visti assegnare risorse percentualmente minori rispetto all incremento complessivo, ancorchè maggiori rispetto all esercizio finanziario precedente. La notevole differenza dei valori percentuali conseguiti da ciascun Ateneo non ha consentito di disegnare il grafico relativo. Per ovviare a tale mancanza, e, per dare idea dell influenza esercitata dalle politiche di reclutamento sul totale della premialità della ricerca, sono stati indagati i dati relativi agli incrementi percentuali rispetto al 2013 della VQR e della premialità totale, sempre graduati rispetto alle rispettive percentuali di incremento complessive di ciascuna voce. Fig. 3 Risultati della valutazione della ricerca: decrementi/incrementi percentuali rispetto agli incrementi percentuali complessivi di ciascuna voce, rispetto al E. Primeri, Valutazione e reclutamento accademico: cambiamenti e criticità. Ceris CNR, 11 aprile

5 Gli Atenei che si collocano nella zona positiva del grafico sono quelli che hanno conseguito la migliore valutazione della qualità della ricerca (solo VQR, colore azzurro; complessiva, colore rosso). La differenza tra i risultati complessivamente ottenuti da ciascun ateneo e quelli raggiunti per la sola VQR corrispondono alla premialità conseguita per le politiche di reclutamento. I nuovi criteri e pesi utilizzati per l assegnazione di tali risorse hanno prodotto rispetto al 2013 uno sconvolgimento significativo nella valutazione degli Atenei. Ben 19 Atenei dei 29, che nel 2013 figuravano nella classifica positiva della valutazione, nel 2014 vedono invertita la loro posizione. Gli altri 10 Atenei (4 del Nord: IUAV, Piemonte Orientale, Udine e Venezia Ca Foscari; 3 del Centro: Siena, Ancona e Tuscia; 3 del Sud: Chieti, Messina e Cagliari) confermano le loro performances. Per converso, ben 17 Atenei (6 del Nord: Ferrara, Trieste, Pavia, Genova, Milano e Bologna; 4 del Centro (Urbino, Firenze, Pisa e Roma La Sapienza; 7 del Sud: Bari Politecnico, Basilicata, Napoli Orientale, Lecce, Bari, Catania e Napoli Federico II), che nel 2013 avevano conseguito una valutazione negativa, si collocano nei primi posti della classifica della valutazione della ricerca. Altre finalizzazioni Aumentano del 14,29% le assegnazioni per obbligazioni assunte in esercizi precedenti. Le più consistenti riguardano i progetti di fusione tra Scuole e l incentivazione alla chiamata di ricercatori. Altri incrementi significativi rispetto al 2013 riguardano le assegnazioni delle risorse per i Consorzi Interuniversitari (+30,79%) e per gli interventi previsti da disposizioni legislative (+13,23%, al netto delle risorse destinate al Piano di sviluppo 2014 ( ) e alle borse di studio ( ), nell esercizio precedente allocate in Tabella C). Rimangono pressoché invariate tutte le altre assegnazioni, ad eccezione del programma per giovani ricercatori Montalcini che risulta dimezzato rispetto al Inoltre, rispetto alle assegnazioni dell esercizio finanziario precedente, 5

6 non presentano alcun finanziamento nel 2014 le seguenti missioni: incentivazione chiamata ricercatori; sostegno attività piano lauree scientifiche; rimborso oneri per visite fiscali. Infine, nella voce interventi previsti da disposizioni legislative, non risulta più finanziata la voce: valutazione del complessivo impegno didattico, di ricerca e gestionale dei docenti ai fini dell attribuzione degli scatti che, nello scorso esercizio finanziario esponeva un importo pari a Invece compaiono nuovi finanziamenti per i tirocini curriculari ( ); per la mobilità studenti ( ); per la Scuola di Ateneo Jean Monnet della seconda Università di Napoli ( ). 6