PER L'EMILIA-ROMAGNA SEZIONE DI PARMA. Dott. Italo CASO Consigliere. ha pronunciato la seguente

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1 R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE N.60/97 REG.RIC. N.32 REG.SEN. ANNO 2007 composto dai Signori: PER L'EMILIA-ROMAGNA SEZIONE DI PARMA Dott. Gaetano CICCIO Dott. Umberto GIOVANNINI Presidente Consigliere rel.est Dott. Italo CASO Consigliere ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 60 del 1997, proposto dai sigg. Francesca MAZZA e Giancarlo PADERNI, entrambi rappresentati e difesi dall Avv. Giovanni BERTOLANI e ed elettivamente domiciliati presso lo studio dell Avv. Guido AVANZINI, in Parma, viale Mariotti n. 1 contro - Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali ora Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall Avvocatura Distrettuale dello Stato di Bologna, presso i cui Uffici in via Guido Reni n. 4 è domiciliato ex lege; - Comune di Reggio Emilia, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall Avv. Santo GNONI e dall Avv. Francesca GHIRRI ed elettivamente domiciliato presso la Segreteria del T.A.R., in Parma, piazale Santafiora n. 7;

2 per l annullamento del provvedimento in data 16/11/1996 con il quale la Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali ha espresso parere contrario alla realizzazione di un soppalco sorretto da struttura portante in un unità immobiliare di proprietà dei ricorrenti; Visto il ricorso con i relativi allegati; Visti gli atto di costituzione in giudizio dell Amministrazione per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Reggio Emilia; Viste le memorie presentate dalle parti a sostegno delle rispettive difese. Visti gli atti tutti della causa; Relatore, alla pubblica udienza del 9/1/2007, il dr. Umberto GIOVANNINI; uditi, altresì, l Avv. BERTOLANI per i ricorrenti, l Avv. dello Stato LUMETTI per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l Avv. GNONI per l Amministrazione Comunale di Reggio Emilia; Ritenuto e considerato in fatto e in diritto quanto segue: FATTO E DIRITTO Con il ricorso in epigrafe, i sigg. Francesca MAZZA e Giancarlo PADERNI, quali proprietari di un unità immobiliare in Reggio Emilia facente parte di complesso immobiliare sottoposto alla tutela di cui alla L. n del 1939, chiedono l annullamento, previa sospensiva, del provvedimento in data 16/11/1996 con il quale la Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali di Bologna ha espresso parere contrario al rilascio, da parte del Comune di Reggio 2

3 Emilia, della concessione edilizia in sanatoria ex art. 39 L. n. 724 del 1994 e s.m. e i. relativamente alla realizzazione, nel suddetto alloggio, di un soppalco sorretto da struttura portante. L amministrazione per i Beni e le Attività Culturali intimata, costituitasi in giudizio, con la comparsa di costituzione e successive memorie chiede la reiezione del ricorso, ritenendo lo stesso infondato, nonché la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese di lite. Anche il Comune di Reggio Emilia, costituitosi in giudizio, chiede la reiezione del ricorso, siccome infondato, con vittoria di spese processuali e onorari legali. Alla pubblica udienza del 9/1/2007, la causa è stata chiamata e, quindi, è stata trattenuta per la decisione, come da verbale. Il ricorso è infondato. In particolare, non può essere condivisa la tesi esposta con il primo mezzo d impugnazione, fondata sulla ritenuta attuale insussistenza di alcun valore storico e artistico del complesso immobiliare ex Pio Istituto Artigianelli in cui è inserita l unità immobiliare oggetto del suddetto intervento edilizio. Invero, è pacifico che l immobile sia sottoposto tuttora a tutela e tale situazione risulta confermata proprio dal fatto - addotto dai ricorrenti a sostegno della censura - che in precedenti occasioni l amministrazione preposta alla tutela del vincolo abbia espresso parere favorevole alla realizzazione di alcuni interventi edilizi necessari per conformare l immobile alla nuova destinazione 3

4 residenziale dello stesso, evidentemente avendo valutato gli stessi in termini di compatibilità con la tutela apprestata all immobile. Inoltre, gli stessi ricorrenti hanno avuto conferma dell attualità dello specifico interesse pubblico sul complesso immobiliare al momento dell acquisto dell appartamento. In quella occasione, la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali di Bologna, oltre a comunicare ai nuovi proprietari la rinuncia all esercizio del diritto di prelazione sul bene, ha espressamente confermato la perdurante sottoposizione del complesso immobiliare di cui l unità abitativa fa parte alle disposizioni della L. n del 1939 (v. doc. n. 6 dep. dall Avv. dello Stato). Risulta inoltre infondato il secondo mezzo, non potendosi ragionevolmente qualificare un soppalco che, sorretto da struttura portante, si estende sulla parete del vano soggiorno per una superficie pari alla metà di quella dell alloggio, quale mero arredo interno, all occorrenza rimuovibile ed estraneo al giacimento culturale e quindi non modificativo della consistenza e dell identità del bene. Risulta evidente, infatti, che detta opera si integra nella struttura dell immobile, comportando altresì una rilevante modifica dell altezza di considerevole parte dell unità immobiliare. E appena il caso di rilevare, infine, che tali valutazioni effettuate dall Amministrazione preposta alla tutela del vincolo hanno carattere tecnico discrezionale e che le stesse, pertanto, sono sindacabili dal 4

5 giudice amministrativo solo nei casi qui assolutamente non ricorrenti di manifesta irragionevolezza delle stesse o di evidente travisamento di fatti. Per le ragioni suesposte, il ricorso è respinto. Le spese seguono la soccombenza ed esse sono liquidate come indicato in dispositivo. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per l'emilia-romagna, Sezione di Parma, definitivamente pronunziando sul ricorso n. 60 del 1997 di cui in epigrafe, lo respinge. Condanna i ricorrenti, quale parte soccombente nel presente giudizio, al pagamento delle spese processuali e degli onorari legali in favore delle controparti che liquida per l importo onnicomprensivo di ,00 (cinquemila/00) oltre I.V.A. e c.p.a., di cui: ,00, oltre alle spese prenotate a debito, in favore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del Ministro p.t. ed ,00 oltre I.V.A. e c.p.a. in favore del Comune di Reggio Emilia, in persona del Sindaco p.t. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità Amministrativa. Così deciso in Parma, nella camera di consiglio del 9 gennaio f.to Gaetano Cicciò f.to Umberto Giovannini Presidente Consigliere Rel.est. Depositata in Segreteria ai sensi dell art.55 L. 27/4/82, n.186. Parma, lì 7 febbraio

6 Il Segretario f.to Eleonora Raffaele 6