COMUNE DI CHIOGGIA. AMPLIAMENTO DI n.5 COLOMBARI DEL CIMITERO DI CHIOGGIA BORGO SAN GIOVANNI CON LA REALIZZAZIONEDI n.50 LOCULI E n.

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2 COMUNE DI CHIOGGIA AMPLIAMENTO DI n.5 COLOMBARI DEL CIMITERO DI CHIOGGIA BORGO SAN GIOVANNI CON LA REALIZZAZIONEDI n.50 LOCULI E n.300 OSSARI PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE (ELABORATO n.18) STUDIO DI INGEGNERIA - DOTT. ING. ALESSANDRO LANDO P.LE ITALIA, CHIOGGIA (VE) tel fax ; landoingegneria@interfree.it

3 PIANO DI MANUTENZIONE Data: MARZO 2015 Rev. 0 Pag. n. 2 I N D I C E 1. PREMESSE NORMATIVA DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI IMPIEGATI STAGIONATURA E PROTEZIONE DISARMI CARICHI VERIFICHE STATICHE METODO DI CALCOLO PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE... 2

4 PIANO DI MANUTENZIONE Data: MARZO 2015 Rev. 0 Pag. n PREMESSE Costruzione di cinque manufatti cimiteriali in ampliamento con la realizzazione di 50 loculi e 300 ossari. Opera di pertinenza della ripartizione LL.PP. del Comune di Chioggia Progettista e direttore lavori opere edili: Geom. Ezio Gennari, Settore LL.PP. - Nucleo Progettazione del Comune di Chioggia. Progettista e D.L. opere strutturali:, iscritto all ordine degli Ingegneri della provincia di Venezia al n 2815, con studio in Chioggia (VE), p.le Italia 16, tel NORMATIVA DI RIFERIMENTO - Decreto Ministeriale 11 Marzo 1988 Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e le rocce, la stabilita dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. - D.M. LL. PP. 9 gennaio 1996 Norme tecniche per il calcolo, l esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche. - Circ. Min. LL.PP. n. 252 del 15 ottobre1996: Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per il calcolo, l esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al D.M. 09/01/ Decreto Ministeriale 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi. - Circ. Min. LL.PP. n. 156 del 4 luglio 1996 Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e dei sovraccarichi, di cui al decreto ministeriale 16 gennaio D..M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni. 3

5 PIANO DI MANUTENZIONE Data: MARZO 2015 Rev. 0 Pag. n DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE Le strutture portanti sono costituite da: -FONDAZIONI: struttura monolitica a platea c.a. posata sul terreno; -STRUTTUTRE VERTICALI: struttura monolitica verticale conglomerato cementizio armato normale. -STRUTTUTRE DI COPERTURA: soletta in cls. armato normale in continuità con il muro e timpano in cls. armato normale. 4. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI IMPIEGATI I materiali impiegati e i dosaggi saranno conformi alle seguenti norme : cemento UNI ENV 197/1 aggregati UNI acqua di impasto UNI EN 1008 additivi UNI EN consistenza UNI rapporto acqua/cemento UNI 6393 Calcestruzzo di classe C 32/40 (N/mm2) come da UNI ed ENV 206, nonché D.M. 14/01/2008. SPECIFICHE TECNICHE per TUTTE le strutture in c.c.a. (fondazione, elevazione, orizzontamenti, etc.) CALCESTRUZZO A PRESTAZIONE GARANTITA (UNI 11104) classe di esposizione XC2 classe di resistenza C32/40 (Rck 40 N/mm 2 ) rapporto acqua/cemento massimo 0,50 classe di consistenza (slump) S4 dimensione massima dell'aggregato 32 mm controllo della Rck Tipo A copriferro minimo mm 25 Acciaio per c.a. in barre ad aderenza migliorata tipo B 450C La sabbia e la ghiaia dovranno essere granulometricamente ben assortite e non proveniente da rocce gelive o gessose. 4

6 PIANO DI MANUTENZIONE Data: MARZO 2015 Rev. 0 Pag. n. 5 Nella formazione degli impasti i vari componenti dovranno risultare intimamente mescolati ed uniformemente distribuiti nella massa, e durante il getto, si dovrà procedere ad idonea azione di vibratura. L'acciaio dovrà essere posto in opera privo di tracce di ruggine e praticando tutti gli idonei ancoraggi, definiti negli elaborati esecutivi. 5. STAGIONATURA E PROTEZIONE Affinché il calcestruzzo possa raggiungere le prestazioni richieste, verranno presi i necessari accorgimenti in cantiere per la stagionatura e la protezione del conglomerato cementizio. Stagionatura: dovrà iniziare appena possibile e dopo la compattazione del conglomerato occorrerà evitare una prematura essiccazione, provocata soprattutto dall'irraggiamento solare e dal vento. In ogni caso si farà riferimento alle prescrizioni delle vigenti normative (più sopra menzionate). Protezione: che consisterà nel prevenire il dilavamento superficiale per pioggia o ruscellamento dell'acqua, il rapido raffreddamento durante i primi giorni dopo il getto, la bassa temperatura e/o il gelo, le vibrazioni ed i colpi che possano danneggiare il calcestruzzo ed interferire con l'armatura. 6. DISARMI I disarmi dovranno avvenire per gradi ed in modo da evitare azioni dinamiche. In ogni caso, in assenza di specifici accertamenti, in normali condizioni ambientali di maturazione e per getti eseguiti con conglomerato di cemento normale, si dovranno rispettare i seguenti tempi minimi di disarmo: a) sponde dei casseri per pilastri: 3 giorni dal getto; b) puntelli, casseri e/o centine per travi e solai: 28 giorni dal getto. 7. CARICHI I carichi permanenti ed accidentali presi a base del calcolo per le varie parti delle strutture e delle opere in oggetto sono quelli indicati dal D. M. 14/01/2008: Nuove Norme Tecniche per le costruzioni costruzioni, e in particolare: peso proprio del calcestruzzo armato: 25 kn/m 3 carico variabile sugli orizzontamenti: 2,00 kn/m 2 5

7 PIANO DI MANUTENZIONE Data: MARZO 2015 Rev. 0 Pag. n VERIFICHE STATICHE Vedere relazione di calcolo riportata di seguito. In tale relazione sono riportate le verifiche inerenti tutte le strutture in conglomerato cementizio armato. 9. METODO DI CALCOLO Il metodo di calcolo adottato è quello agli Stati Limite. I calcoli sono stati eseguiti in conformità con le vigenti norme (D.M. 14/01/2008, legge 5/11/1971, n 1086), tenendo presenti le caratteristiche, le qualità e le dosature dei materiali da impiegarsi nelle opere da costruire. Il metodo di analisi adottato per il calcolo è quello Lineare Statico. 10. PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE L opera è realizzata con manufatti di fondazione (platea, muretti di elevazione e soletta di base) in cls. armato, muratura verticale in elevazione fino alla copertura in cls. armato e soletta a sostegno delle falde di copertura fatta in cls. armato. In merito alla manutenzione delle opere strutturali le operazioni da eseguire sono le seguenti: - per le membrature in cls. armato all interno non è prevista particolare manutenzione, per quelle rivolte all esterno prevedere esame visivo semestrale e in caso di fessurazioni o rotture localizzate delle parti a copertura a sostegno dei tasselli reggi sigilli in marmo, prevedere la sostituzione/riparazione; Chioggia, 2 marzo 2015 Il progettista delle strutture 6

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