Le novità del Testo Unico in tema di sicurezza cantieri (il fascicolo di manutenzione)
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- Albina Contini
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1 Le novità del Testo Unico in tema di sicurezza cantieri (il fascicolo di manutenzione) Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Nei lavori pubblici, (D. Lgs. 163/06 e regolamento di attuazione DPR 554/1999 art. 40) al fine di mantenere il valore economico nel tempo degli immobili e mantenerli in condizioni di funzionalità ed efficienza è prevista la predisposizione da parte del progettista del Piano di Manutenzione dell'opera. 1
2 Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti La predisposizione del piano di manutenzione deve essere affidata al progettista che deve collaborare con il coordinatore per la progettazione ed esecuzione dei lavori al fine di effettuare scelte comuni volte alla sicurezza degli utilizzatori dell'opera (Piano di Manutenzione) ed alla sicurezza dei manutentori dell'opera (Fascicolo Tecnico). Infatti la manutenzione programmata in sicurezza rimane un obbiettivo dei due strumenti di prevenzione, verifica e controllo (Piano di Manutenzione e Fascicolo Tecnico). Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Obiettivo prevedere, pianificare e programmare l attività di manutenzione dell opera eseguita, al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche qualitative, l efficienza ed il valore economico. 2
3 Fascicolo del fabbricato DDL 4339/2000 Obiettivo tutelare i fruitori dell immobile mediante la raccolta di tutte le informazioni utili per definire e monitorare nel tempo lo stato complessivo dell opera con particolare attenzione alle condizioni strutturali della stessa. Detto fascicolo è redatto, aggiornato con cadenza non superiore a dieci anni e tenuto a cura del proprietario o dell'amministratore del condominio. Sul fascicolo sono annotate le informazioni relative all'edificio - di tipo identificativo, progettuale, strutturale, impiantistico - con l'obiettivo di pervenire ad un idoneo quadro conoscitivo a partire, ove possibile, dalle fasi di costruzione dello stesso e su cui registrare le modifiche apportate rispetto alla configurazione originaria, con particolare riferimento alle componenti statiche, funzionali ed impiantistiche. Fascicolo dell opera (art. 91 D.Lgs. 81/2008) Obiettivo definire tutte le informazioni in grado di facilitare l'attività di tutela della sicurezza e della salute del personale incaricato, durante l esercizio dell opera, dell esecuzione dei lavori necessari (e prevedibili), per la futura gestione (manutenzione compresa) dell'opera eseguita. 3
4 Fascicolo dell opera (art. 91 D.Lgs. 81/2008) CHE COS È? Un documento contenente le informazioni utili alla prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, da prendere in considerazione all atto di eventuali lavori successivi sull opera. Fascicolo dell opera (art. 91 D.Lgs. 81/2008) Per le opere pubbliche (D.Lgs 163/2006 e s.m.i.) il fascicolo tiene conto del piano di manutenzione dell opera e delle sue parti (art. 40 DPR 554/1999). Il fascicolo accompagna l opera per tutta la sua vita. (Allegato XIV art. 1) 4
5 Fascicolo dell opera (art. 91 D.Lgs. 81/2008) QUANDO DEVE ESSERE PREDISPOSTO? Durante la progettazione dell opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte. (Art. 91 comma 1 lett. b) Può essere realizzato anche durante l esecuzione dell opera nel caso in cui, dopo l affidamento dei lavori ad una unica impresa, l esecuzione dei lavori o di parte di essi sia affidata a uno o più imprese. (Art. 92 comma 2 lett. b) Fascicolo dell opera (art. 91 D.Lgs. 81/2008) CHI LO DEVE PREDISPORRE? Il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione dell opera (CSP). (Art. 91 comma 1 lett. b) Il CSE lo adegua alle eventuali modifiche. (Art. 92 comma 1 lett. b) Nel caso che, dopo l affidamento dei lavori ad una unica impresa, l esecuzione dei lavori o di parte di essi sia affidata a uno o più imprese, il fascicolo dell opera è predisposto dal CSE. 5
6 Fascicolo dell opera (art. 91 D.Lgs. 81/2008) PER QUALI OPERE È PREVISTO? Per tutte le opere che richiedono la nomina del CSP. (Art. 91 comma 1 lett. b) Per tutte le opere che pur non richiedendo il CSP richiedono il CSE. (Art. 92 comma 2) Fascicolo dell opera (art. 91 D.Lgs. 81/2008) PER QUALI OPERE È PREVISTO? Il fascicolo non è necessario nel caso di lavori di manutenzione ordinaria di cui all art. 3 comma 1 lett. a) del DPR 380/2001 (testo unico dell edilizia). (Art. 91 comma 1 lett. b) a) "interventi di manutenzione ordinaria", gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti; 6
7 Fascicolo dell opera (art. 91 D.Lgs. 81/2008) COME DEVE ESSERE FATTO? I contenuti del fascicolo sono riportati nell allegato XVI del D.Lgs 81/2008. Nella compilazione del fascicolo si dovrà comunque tener sempre conto: delle specifiche norme di buona tecnica dell allegato II al documento U.E. 26/5/93 (Art. 91 comma 1 lett. b) Fascicolo dell opera (art. 91 D.Lgs. 81/2008) COME DEVE ESSERE GESTITO? Durante la progettazione dell opera. Il committente o il responsabile dei lavori, nella fase di progettazione dell opera, valuta attentamente questo documento. (Art. 90 comma 2) Durante l attività lavorativa. Il CSE adegua il fascicolo in relazione all'evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche intervenute. (Art. 92 comma 1 lett. b) 7
8 Fascicolo dell opera (art. 91 D.Lgs. 81/2008) Un fabbricato = un solo fascicolo Il fascicolo riguarda esclusivamente la parte dell edificio su cui si interviene. Se si torna ad intervenire su quell edificio, anche su una parte diversa, non deve redigersi un fascicolo specifico, ma occorre integrare il fascicolo esistente. Il fascicolo appartiene al fabbricato e quindi dovrà essere trasferito con lo stesso in caso di cambio di proprietà. Modalità operativa per la predisposizione del fascicolo dell opera (allegato XVI) 8
9 L analisi e la valutazione dei rischi nei lavori successivi Il Fascicolo deve essere frutto di un'attenta analisi dei rischi effettuata dal CSP, al fine di individuare le scelte prevenzionali in grado di diminuire gli stessi alla fonte. Quest'approccio deve portare all'integrazione nell'opera di tutti quei sistemi ed accorgimenti in grado prevenire o minimizzare i rischi durante i lavori successivi che si svolgeranno sull'opera stessa facilitando, nel contempo, durante la fase di esecuzione, i lavori delle imprese incaricate della sua realizzazione. L analisi e la valutazione dei rischi nei lavori successivi SCELTE PREVENZIONALI Stabilire quali debbano essere i sistemi di accesso ai luoghi di lavoro quali passerelle, scale, ecc. al fine di effettuare gli interventi resisi necessari; quindi, gli stessi dovranno, possibilmente, essere previsti e integrati nell'opera stessa, indicando, nel fascicolo, la tipologia, le caratteristiche, la posizione, ecc.. 9
10 L analisi e la valutazione dei rischi nei lavori successivi SCELTE PREVENZIONALI La previsione dei sistemi di sicurezza dei luoghi di lavoro quali le protezioni dei luoghi di lavoro per l'esecuzione dei vari interventi è fondamentale per permettere l'esecuzione dei lavori in sicurezza; pertanto, il fascicolo dovrà contenere le informazioni inerenti la tipologia, la posizione, i lavori da eseguire, le attrezzature da utilizzare, ecc.. L analisi e la valutazione dei rischi nei lavori successivi SCELTE PREVENZIONALI La preventiva definizione dei sistemi di sicurezza dei luoghi di lavoro quali i punti di ancoraggio per le protezioni collettive ed individuali permetterà di predisporre i sistemi di accesso e le protezioni stesse; nel fascicolo dovranno essere indicate la tipologia, la posizione, i carichi ammissibili, la periodicità della loro manutenzione, ecc.. 10
11 L analisi e la valutazione dei rischi nei lavori successivi SCELTE PREVENZIONALI L approvvigionamento e movimentazione dei materiali ed in particolare la tipologia e le dimensioni dei componenti impiegati e/o che, nell'opera eseguita, dovranno essere in futuro movimentati per la manutenzione, dovranno essere preventivamente valutati, in modo da prevedere, eventualmente, sistemi di sollevamento adeguati. L analisi e la valutazione dei rischi nei lavori successivi SCELTE PREVENZIONALI SCELTE PREVENZIONALI Anche gli impianti di alimentazione, di scarico ed i punti di allacciamento dell energia devono essere preventivamente definiti in modo che, al momento dell'esecuzione dei futuri lavori, sia disponibile l'energia elettrica necessaria per l'alimentazione delle attrezzature e l'illuminazione delle aree di lavoro. 11
12 L analisi e la valutazione dei rischi nei lavori successivi SCELTE PREVENZIONALI Nel fascicolo, nel caso in cui i futuri lavori prevedano la necessità di far accedere sul luogo dell'intervento, macchine, attrezzature, materiali, ecc., pesanti ed ingombranti, è necessario che nel fascicolo si tenga conto di queste situazioni prevedendo le vie da far seguire, i posti di stazionamento/ubicazione, le eventuali parti di strutture da demolire, ecc.. Le informazioni sui prodotti pericolosi e sulle relative modalità di messa in opera dovranno essere indicate. L analisi e la valutazione dei rischi nei lavori successivi SCELTE PREVENZIONALI Inserire anche le procedure e/o le prescrizioni da adottare per evitare i rischi derivanti da interferenze lavorative, nel caso in cui gli interventi sull opera vengano effettuati da più imprese e/o lavoratori autonomi, ciascuno con la propria specializzazione. Analogo discorso per tutelare i terzi da eventuali rischi causati dall esecuzione dei lavori di manutenzione. 12
13 L analisi e la valutazione dei rischi nei lavori successivi Scelte prevenzionali Inoltre, è assolutamente necessario prevedere delle modalità operative scritte per l'esecuzione dei lavori da fornire, in futuro, alle imprese incaricate di eseguire i lavori di manutenzione (quali punti di accesso alla copertura utilizzare, ecc.). E necessario, inoltre, definire per particolari attività da eseguirsi in specifici contesti ambientali, delle clausole contrattuali che fissino criteri ineludibili da parte delle imprese. Progettista elaborazione progetto di massima elaborazione del progetto definitivo adeguamento delle scelte tecniche alle richieste del CSP (se necessario) elaborazione del progetto esecutivo Coordinatore verifica del progetto di massima e prime indicazioni al progettista per l elaborazione del progetto verifica delle scelte tecniche ed indicazioni sull applicazione delle stesse in sicurezza (fattibilità, apprestamenti, tempistica, costi) verifica degli adeguamenti o delle nuove scelte tecniche elaborazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Fascicolo 13
14 Ambito di azione del fascicolo dell opera Non entra nel merito dei rischi specifici delle attività lavorative che si svolgeranno per la manutenzione dell opera; Fornisce le indicazioni sui rischi specifici dell opera e sulle scelte prevenzionali già adottate dei rischi e sulle misure di prevenzione e protezione necessarie per la gestione dei rischi residui. In particolare sulle misure già adottate il fascicolo indicherà quali sono già in opera predisposte dal Committente e quali dovranno adottarsi a cura dell esecutore. In particolare il fascicolo si concentrerà sui PUNTI CRITICI dell attività di manutenzione. FASCICOLO (PSC per i successivi lavori) 14
15 Uso del fascicolo dell opera Il FASCICOLO DELL OPERA in relazione alle diverse situazioni esecutive che si presenteranno dovrà essere utilizzato nel seguente modo: Presenza del CSP. Permetterà l integrazione all interno del PSC delle informazioni relative ai rischi presenti nell opera e le conseguenti misure di sicurezza. Uso del fascicolo dell opera Presenza di più imprese. Costituisce adempimento di informazione dei rischi specifici presenti sugli ambienti di lavoro e sulle misure predisposte dal committente: art. 26 c 1, lett. B per committenti datori di lavoro; art. 90 c1 per tutti i committenti. Lavoratori del Committente. I contenuti del fascicolo dovranno essere integrati all interno del DVR per le attività da svolgere. 15
16 Schema del fascicolo L allegato XVI prescrive che il fascicolo sia composto da tre parti fondamentali 1), 2) e 3): 1) Descrizione sintetica dell opera e l indicazione dei soggetti coinvolti (scheda I); 2) Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie, per gli interventi successivi prevedibili sull opera, quali le manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché gli altri interventi successivi già previsti o programmati (schede II-1, II-2 e II-3); 3) Riferimenti alla documentazione di supporto esistente (schede II-1, II-2 e II-3). LE NORMATIVE PRINCIPALI IN TEMA DI MANUTENZIONE 16
17 Lavori inerenti le : Criteri di sicurezza Manutenzione dei patrimoni immobiliari La norma UNI del MARZO 2000: Manutenzione dei patrimoni immobiliari Criteri di stesura dei manuali d uso e di manutenzione 17
18 La norma si applica ai manti di copertura qualunque sia il materiale impiegato per la loro realizzazione e per fabbricati di qualsiasi tipo. 2.2 Copertura praticabile Copertura sulla quale è possibile l'accesso ed il transito di persone, anche con attrezzature portatili, senza predisposizione di particolari mezzi e/o misure di sicurezza, in quanto non sussistono rischi di caduta di persone e/o di cose dall'alto né rischi di scivolamento in condizioni normali Copertura non praticabile Copertura sulla quale non è possibile l'accesso ed il transito di persone senza predisposizione di particolari mezzi e/o misure di sicurezza contro il pericolo di caduta di persone e/o di cose dall'alto e contro i rischi di scivolamento. Tipi di coperture AI fine della presente norma si considerano tre tipi di coperture in relazione alle loro pendenze: coperture orizzontali o suborizzontali con pendenza fino al 15%; coperture inclinate con pendenza oltre il 15% fino al 50%; coperture fortemente inclinate con pendenza oltre il 50%. Le coperture con pendenza variabile lungo il loro sviluppo (per esempio coperture a volta, coperture poligonali e simili) sono assimilabili, per tratti, ai tipi precedenti in funzione delle singole pendenze. 18
19 Tipi di coperture con pendenza fino al 15%; con pendenza oltre il 15% fino al 50%; con pendenza oltre il 50%. 4. LAVORI DI POSA IN OPERA (PER COPERTURE PRATICABILI E NON PRATICABILI) 19
20 Accesso Per l'esecuzione dei lavori di posa in opera delle coperture è necessario predisporre idonei sistemi di accesso alla quota di lavoro, quali per esempio scale, passerelle, andatoie, ecc. La scelta discende ESCLUSIVAMENTE dalla valutazione dei rischi. Transito e lavori Per qualunque attività in quota inerente i lavori di posa in opera, devono essere predisposti ponteggi o parapetti sull'intero perimetro. I parapetti di gronda, nel caso di coperture fortemente inclinate, devono essere pieni, di altezza sempre maggiore di 1 m e, comunque, rapportata all'inclinazione della copertura stessa. Inoltre, in relazione al tipo di struttura di sostegno degli elementi coprenti, è necessario predisporre uno o più degli apprestamenti seguenti. 20
21 Strutture costituite da soletta continua (priva di aperture), inclinate o fortemente inclinate Tavole nel senso della pendenza, vincolate e listellate. Strutture reticolari Elementi di ripartizione del carico, vincolati, posti sia nel senso della pendenza sia in senso trasversale ad essa. 21
22 Strutture reticolari Per la prevenzione degli infortuni conseguenti alla caduta dall'alto attraverso la struttura, può essere adottata una delle seguenti soluzioni: reti provvisorie non metalliche, impalcati sufficientemente ampi e robusti, muniti di parapetti normali, sottostanti al piano di lavoro, posti il più vicino possibile ad esso e, comunque, alla distanza, dallo stesso, non maggiore di 2 m. Qualora gli impalcati avessero pendenza maggiore del 30%, essi devono essere muniti di parapetto pieno sul lato più basso; reti permanenti con maglie di dimensioni adeguate alla funzione da compiere. Strutture costituite da soletta con aperture Per la prevenzione degli infortuni conseguenti alla caduta dall'alto attraverso le aperture, può essere adottata una delle soluzioni elencate per le strutture reticolari, ovvero può essere posto in opera un parapetto normale sul perimetro delle aperture stesse. 22
23 Mezzi personali di protezione Qualora non sia possibile realizzare uno degli apprestamenti precedentemente indicati è necessario che gli operatori siano dotati e facciano uso di idonea cintura di sicurezza con bretelle, collegata a fune di trattenuta vincolata a parti stabili esistenti o da realizzare allo scopo. Mezzi personali di protezione Indipendentemente dai sistemi di sicurezza indicati ai punti 4.2.1, e 4.2.3, per le coperture inclinate e fortemente inclinate, gli operatori devono essere dotati e fare uso di idonee calzature antisdrucciolevoli. 23
24 5. LAVORI DI MANUTENZIONE E ACCESSI SPORADICI 5.1 Coperture non praticabili Accesso Per l'esecuzione di lavori di manutenzione nonché pér il transito sporadico sulle coperture, è necessailo predisporre idonei sistemi di accesso alla quota di lavoro o di transito. 24
25 5.1 Coperture non praticabili Accesso Preferibilmente, detti sistemi devono essere fissi e muniti di sbarramento che impedisca il loro uso da parte di persone non autorizzate. In mancanza di sistemi fissi, deve essere previsto almeno un luogo di sbarco adeguatamente protetto ed inequivocabilmente riconoscibile, raggiungibile con mezzi mobili. 5.1 Coperture non praticabili Transito e lavori in quota In relazione al tipo di struttura di sostegno degli elementi coprenti, è necessario predisporre uno dei sistemi sotto indicati Strutture orizzontali o suborizzontali, costituite da soletta continua o da soletta con lucernari non praticabili:» delimitazione della zona di lavoro e/o di transito, mediante idonei sbarramenti;» cinture di sicurezza con bretelle, collegate a parti stabili o ad elemento di scorrimento, a mezzo di fune di trattenuta di lunghezza tale da non permettere una caduta libera maggiore di 1,50 m, o munite di sistemi anticaduta di riconosciuta efficacia. 25
26 5.1 Coperture non praticabili Transito e lavori in quota In relazione al tipo di struttura di sostegno degli elementi coprenti, è necessario predisporre uno dei sistemi sotto indicati Strutture come le precedenti, ma inclinate o fortemente inclinate:» Oltre alla cintura, collegata come sopra, tavole poste nel senso della pendenza lungo le falde, vincolate e opportunamente listellate. 5.1 Coperture non praticabili Transito e lavori in quota In relazione al tipo di struttura di sostegno degli elementi coprenti, è necessario predisporre uno dei sistemi sotto indicati Strutture reticolari Strutture reticolari» Oltre alla cintura collegata come sopra, elementi di ripartizione del carico, vincolati, posti sia nel senso della pendenza sia in senso trasversale ad essa. Per le coperture inclinate o fortemente inclinate gli elementi posti nel senso della pendenza devono essere opportunamente listellati. 26
27 5.1 Coperture non praticabili Mezzi personali di protezione Indipendentemente dai sistemi di sicurezza indicati ai punti e 5.1.2, per le coperture inclinate e fortemente inclinate, gli operatori devono essere dotati e fare uso di idonee calzature antisdrucciolevoli Coperture praticabili 5.2. Coperture praticabili Per le coperture definite praticabili (vedere 2.2) non è necessaria alcuna opera protettiva in quanto, per loro natura, permettono l'accesso e l'esecuzione di lavori in condizioni di sicurezza. La presenza di lucernari non praticabili accessibili rende non praticabile l'intera copertura e pertanto devono essere osservate le norme di cui in
28 5.2. Coperture praticabili 5.3. Modalità di lavoro L'esecuzione di lavori sulle coperture deve essere programmata tenendo conto oltre che delle necessità operative anche delle condizioni meteorologiche ed ambientali, con particolare riguardo al vento forte (specie se a raffiche), al gelo, alla pioggia forte e alla insufficiente visibilità. Esempio di fascicolo 28
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