Assessorato allo Sport e Ambiente. i Parchi di Ivrea. La Polveriera, i Giardini pubblici Villa Casana e Villa Girelli

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1 Assessorato allo Sport e Ambiente i Parchi di Ivrea La Polveriera, i Giardini pubblici Villa Casana e Villa Girelli

2 N 1_200 PROGETTO: pubblicazione a cura del Laboratorio Territoriale di Educazione Ambientale di Ivrea, inserito in Reteambiente - servizio per l educazione ambientale della Regione Piemonte COORDINAMENTO: Paola Mantovani TESTI: Diego Marra e Antonella Sorrentino CARTOGRAFIE: Diego Marra e Antonella Sorrentino FOTOGRAFIE: Federica Collini e Antonella Sorrentino ART: Lucia Fuso STAMPA: Tipografia Gianotti Si ringraziano: l Ufficio tecnico del Comune di Ivrea, l Associazione Archivio Storico Olivetti e la Cooperativa Alce Rosso Realizzato con il sostegno della Regione Piemonte Assessorato all Ambiente e con il contributo della Provincia di Torino. Hanno collaborato al reperimento dei materiali: Luisa Bertola, Monica Bongiovanni, Marianna Giglio Tos, Laura Lesca nell ambito dello stage relativo al corso Tecnico programmazione e promozione itinerari turistici - CSEA Carlo Ghiglieno, anno 2006 Rachel Mc Donagh nell ambito dello stage relativo al Master di sviluppo sostenibile - COREP, anno 2006 e Giovanni Ruffinengo.

3 i Parchi di Ivrea Introduzione La Polveriera I Giardini pubblici Villa Casana Villa Girelli Elenco piante pag. 5 pag. 6 pag. 12 pag. pag. 22 pag. 26

4 la città diivrea La Polveriera Giardini pubblici Villa Casana Villa Girelli

5 pag. 5 Fioritura del cigliegio da fiore sul Lungo Dora Introduzione La presente pubblicazione rappresenta uno dei risultati del Progetto Valorizzazione del territorio canavesano, una iniziativa di educazione ambientale realizzata grazie al contributo della Regione Piemonte e della Provincia di Torino. L iniziativa ha avuto facile avvio grazie alla sensibilità dimostrata dagli Amministratori pubblici della Città di Ivrea e da Enti privati come l Associazione Archivio Storico Olivetti e la Cooperativa Alce Rosso, che hanno in questi anni gestito il patrimonio verde dei loro parchi considerandoli parte integrante della struttura architettonica e preservendone le specie arboreee. La valorizzazione dell ambiente cittadino passa attraverso la conoscenza dei beni esistenti tra i quali importanti sono le aree verdi. In questo opuscolo è analizzata la composizione arborea di quattro aree, pubbliche e private, nel Comune di Ivrea, non omogenee, ma che già erano state oggetto di indagini. L auspicio è quello di proseguire l opera sulle altre, numerose, aree verdi.

6 Bagolaro all entrata del parco Fioritura della robinia Muscari La Polveriera Dimensioni:.000 mq Nella seconda metà del 1800 l'esercito Italiano utilizzò quest'area boscata, lontana dal centro abitato, come deposito di munizioni (da qui il nome Polveriera), delimitandone i confini con un muro in pietra. Negli anni successivi alla seconda Guerra Mondiale, il presidio militare eporediese diminuì di importanza e nel 1969 lo Stato cedette l'area al Comune. Al suo interno furono edificati tre padiglioni destinati a centro estivo diurno per i bambini della città sino alla metà degli anni Novanta. Dal 199 è sede del Laboratorio Territoriale di Educazione Ambientale, gestito dal Comune in collaborazione inizialmente con la Regione Piemonte ed ora con la Provincia di Torino.

7 Coni di cipresso di Lawson Abete rosso lungo il viale del parco Foglie di quercia pag. Il Laboratorio fa parte della Rete regionale per l'educazione ambientale con altri undici distribuiti sul territorio piemontese... Su un'area di.000 mq si estende il parco, caratterizzato da oltre 300 alberi suddivisi in 21 specie. Gli esemplari più numerosi purtroppo appartengono a specie infestanti, quali la robinia (Robinia pseudoacacia) di origine nordamericana e l'ailanto (Ailanthus altissima) di provenienza cinese. Non mancano, però, alcuni esemplari interessanti della flora locale. Spiccano in particolare due alberi secolari: una farnia (Quercus robur) lungo il muro sudest, che fiancheggia la strada ed una roverella (Quercus pubescens) cresciuta in prossimità dell'edificio nord...

8 LAGO SAN MICHELE Polveriera il Parco della 6 62

9 VIA SAN MICHELE Nord

10 Cedro dell Himalaya Il Laboratorio all interno del parco Biancospino pag. Nel corso degli anni sono state messe a dimora conifere del tutto estranee al contesto ambientale: passegiando nel parco ci si imbatte facilmente in pini strobi (Pinus strobus) e cipressi di Lawson (Chamaecyparis lawsoniana) di origine nordamericana, o in pini dell'himalaya (Pinus wallichiana) e cedri dell'himalaya (Cedrus deodara) di provenienza asiatica. Queste conifere convivono insieme a esemplari nostrani, ma di ambiente montano, quali l'abete rosso (Picea abies) e l'abete bianco (Abies alba). Curiosa la presenza di un esemplare di crittomeria (Criptomeria japonica), conifera giapponese dalla scorza rossastra e fibrosa. Nel parco è presente anche un esemplare di

11 Pino Strobo Pigna di cedro dell Himalaya Veduta del lago San Michele dal parco La Polveriera aperta il lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 9,00 alle 13,00 il martedì e giovedì dalle ore 14,00 alle 1,00 telefono laboratorioterritoriale@comune.ivrea.to.it acero campestre (Acer campestre)... Sono comuni i frassini (Fraxinus excelsior), mentre i pochi castagni (Castanea sativa) vivono stentatamente sui suoli esigui e mediamente aridi del parco che invece favoriscono lo sviluppo di numerosi bagolari (Celtis australis). Chi vuole conoscere la flora del parco della Polveriera può utilizzare il percorso degli alberi e quello dei licheni. Sono entrambi percorsi guidati da cartellonistica che riporta immagini e descrizioni delle specie in cui ci si può imbattere. Nel parco è possibile incontrare altre piacevoli presenze, caratteristiche di questo habitat, quali lo scoiattolo rosso, il riccio, i picchi e le cince.

12 Liquidambar Abete rosso Acero di monte Giardini Pubblici Dimensioni: mq pag. 13 I Giardini Pubblici sorgono nel sito sul quale fino al 100 si ergeva un complesso abbaziale benedettino dell'xi secolo del quale è ancora visibile e ben conservata la torre campanaria denominata Torre di Santo Stefano. Nel 1554 il generale francese Brissac, governatore di Ivrea, fece demolire una parte del monastero. Nel 156, il conte Carlo Francesco Baldassarre Perrone di San Martino acquistò quello che restava del complesso abbaziale e, per ampliare il suo giardino, fece demolire gli edifici ancora esistenti. La realizzazione dei giardini fu commissionata dal conte Perrone nella seconda metà del Settecento, successivamente la proprietà dell'area passò ad Alessandro Garda e infine, nel 186, al Comune di Ivrea. Nel giardino si trovano più di 20 specie arboree. Gli alberi più numerosi sono: ippocastani (Aesculus hippocastanum), aceri di monte (Acer pseudoplatanus), tigli nostrani (Tilia platyphyllos), carpini bianchi (Carpinus betulus), e liquidambar (Liquidambar styraciflua), questi ultimi di origine nordamericana. Lungo il vialetto nord spicca un bell'esemplare di olmo campestre (Ulmus minor), ormai poco comune a causa di una grave malattia che ne minaccia l'esistenza...

13 Torre di Santo Stefano Fiore di magnolia Metasequoia sulle rive della Dora Lungo il vialetto sud sono stati piantati un rigoglioso olmo bianco (Ulmus laevis) e un giovane esemplare di ginkgo biloba (Gingko biloba), pianta cinese considerata un fossile vivente. Nei pressi di Palazzo Giusiana, oggi sede del Tribunale, si ergono tre faggi penduli (Fagus sylvatica pendula ) che contornano la fontana grande. Nel settore est del giardino, nell'area antistante il Liceo classico Botta, si trovano un albero dei tulipani (Liriodendron tulipifera), un peccio del Colorado (Picea pungens), un abete del Colorado (Abies concolor) e alcune magnolie (Magnolia grandiflora), tutte specie di origine nordamericana. Sulla sponda fluviale, antistante il giardino, si trova un filare di metasequoie (Metasequoia glyptostroboides) di origine cinese, anch'esse considerate fossili viventi come il ginkgo. A poca distanza, si possono osservare due grandi esemplari dell'asiatico salice piangente (Salix babylonica). Alcune delle essenze presenti sono probabilmente secolari. In particolare uno splendido esemplare di carpino bianco (Carpinus betulus) sulla sponda del fiume Dora Baltea, nonchè due esemplari di tasso (Taxus baccata), detto anche albero della morte, a causa dei suoi semi velenosi ed un bagolaro (Celtis australis) riconoscibile in prossimità della pista di pattinaggio. Lungo il lato rivolto verso il fiume Dora Baltea, due filari di piante ornamentali, ottenute per selezione genetica (cultivar), fiancheggiano il viale: numerosi ciliegi da fiore (Prunus serrulata), a destra, e alcuni mirabolani purpurei (Prunus cerasifera "pissardii"), a sinistra. Lungo Corso Botta, i filari sono invece composti da aceri di monte (Acer pseudoplatanus), sul lato destro, e aceri ricci (Acer platanoides) sul lato opposto. pag. 13

14 il Parco dei Giardini pubblici CORSO CAVOUR Nord FIUME DORA BALTEA

15 CORSO CAVOUR

16 Roverella Albero di Giuda Pino domestico pag. Villa Casana Dimensioni: mq La villa, nata come residenza privata della famiglia Carpeneto a fine Ottocento, fu poi ceduta, nel 192, al Conte Casana del quale porta ancora il nome. Situata sulla sommità del Colle Montefiorito, rilievo compreso fra via Miniere e via Jervis. La villa è raggiungibile attraverso l'accesso che si apre su via Miniere. Nel parco è situata un'altra costruzione, denominata Villetta Casana, originariamente destinata a scuderia. La proprietà fu acquistata, nel 1952, dalla Olivetti per essere destinata a sede dell'ufficio Architetti, e successivamente della Presidenza della Società fino al 1964, mentre la Villetta, dopo una ristrutturazione, fu adibita ad asilo nido. Quando poi la Presidenza dell'olivetti fu trasferita a Palazzo Uffici, Villa Casana ospitò centri medici fino al 1986, quando divenne sede dell'archivio Storico Olivetti.

17 Villa Casana Ippocastano in fioritura Particolare del tronco di calocedro Nel parco sono presenti tre specie di querce nostrane: alcune farnie (Quercus robur) e roveri (Quercus petraea) che, insieme al carpino bianco, caratterizzavano le antiche foreste della Pianura Padana, nonchè alcune roverelle (Quercus pubescens), colonizzanitrici dei colli aridi. Gli esemplari di quercia del parco sono spesso difficilmente identificabili essendo ibridi tra le tre specie suddette. Passeggiando si trovano, inoltre, alcuni esemplari di leccio (Quercus ilex), quercia indigena delle coste mediterranee... Percorrendo la strada che dall'ingresso sale alla villa, s'incontrano altre essenze interessanti: un ippocastano a fiori rosa (Aesculus carnea), pianta ibrida derivante dall'incrocio del comune ippocastano, un cedro dell'hymalaya (Cedrus deodara) e un cedro del Libano (Cedrus libani).

18 il Parco di Villa Casana VIA DELLE MINIERE BOSCAGLIA BOSCAGLIA 56 BOSCAGLIA Nord BOSCAGLIA

19 pag. 19 BOSCAGLIA BOSCAGLIA BOSCAGLIA 42 BOSCAGLIA BOSCAGLIA

20 Cedro del Libano all interno del parco Foglie di leccio Fiori di tiglio pag. 20 Villa Casana aperta da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 18,00 telefono archivio@arcoliv.org Proseguendo alcuni calocedri (Libocedrus decurrens), nordamericani, uno spino di Giuda (Gleditsia triacanthos), sempre di origine nordamericana, fornito di lunghe spine acutissime ed infine un ginkgo (Gingko biloba), proveniente dalla Cina. Nei pressi della villetta spicca un vecchio esemplare di sambuco (Sambucus nigra), pianta generalmente a portamento arbustivo che qui assume dimensioni rilevanti. Nel prato antistante la villa, all'inizio della primavera, è possibile ammirare la splendida fioritura roseo-purpurea dell'albero di Giuda (Cercis siliquastrum). Alla sommità del colle sono inoltre visibili alcuni esemplari di tiglio nostrano (Tilia platyphyllos) e numerosi bagolari (Celtis

21 Bagolaro Foglia di acero campestre Foglia di ippocastano australis), detti anche spaccasassi, per l'apparato radicale molto sviluppato che si insinua fra le fessure delle rocce, sgretolandole. Tra le piante esotiche, si segnalano la nordamericana catalpa (Catalpa bignonioides), detta anche albero dei sigari per i lunghi frutti, il giapponese abete di Nikko (Abies homolepis) nonché l'asiatico albero di S. Andrea (Diospyros lotus). Nel punto di massima elevazione domina solitario un pino domestico (Pinus pinea) specie mediterranea, caratteristica per la sua forma ad ombrello e per le grosse pigne rotondeggianti contenenti i pinoli. Nei pressi si erge anche un pino nero (Pinus nigra) originario dell'italia nordorientale...

22 Betulla all interno del parco Ginkgo More di gelso pag. 22 Villa Girelli Dimensioni: mq È posta su un'altura della zona sudovest della città, denominata Monte Navale. Non sono stati rilevati dati storici prima del passaggio di proprietà dalla famiglia Girelli agli Olivetti risalente agli anni Sessanta. Sul terreno esistevano una cascina con il suo antico rustico: la prima venne demolita nel 19 per avviare la costruzione di un centro estivo per i figli dei dipendenti Olivetti. Il rustico venne ristrutturato al fine di alloggiare i servizi sociali, le cucine e le attività integrative. Il parco è caratterizzato da zone aperte, prative, alternate a porzioni boscate con essenze varie, soprattutto in prossimità degli edifici... A specie pioniere o adattate ad ambienti aridi, come la betulla (Betula pendula), il bagolaro (Celtis australis) e la roverella (Quercus pubescens), si alternano alberi con maggiori esigenze idriche, come l'acero di monte (Acer pseudoplatanus), la farnia (Quercus robur), il frassino (Fraxinus excelsior), il carpino bianco (Carpinus betulus), il salice delle capre (Salix caprea) e l'olmo campestre (Ulmus minor).

23 Faggio rosso Foglie e frutti di acero di monte Frutto del noce Villa Girelli telefono servizieducativi@alcerosso.it Nei punti di ristagno dell'acqua sono presenti esemplari di ontano nero (Alnus glutinosa) che ama suoli più umidi. Caratteristica del parco è di confinare a sud con una porzione di bosco seminaturale dove vivono esemplari del sempre più raro tiglio selvatico (Tilia cordata), mentre ben rappresentato è il simile tiglio nostrano (Tilia platyphyllos). Nella porzione ovest sono presenti pioppo nero (Populus nigra) e pioppo canescente (Populus canescens)... Tra le specie esotiche s'incontrano il liquidambar (Liquidambar styraciflua), la quercia rossa (Quercus rubra) e l'infestante robinia (Robinia pseudoacacia), nordamericani, il ginkgo biloba (Gingko biloba) e l'altrettanto infestante ailanto (Ailanthus altissima), cinesi. Comune è il castagno (Castanea sativa), mentre, sparse nell'area, si trovano alcune specie coltivate per i frutti: noce (Juglans regia), ciliegio (Prunus avium), gelso nero (Morus nigra), albicocco (Prunus armeniaca), fico (Ficus carica).

24 il Parco di Villa Girelli

25 STRADA PRIVATA BIDASIO Nord

26 pag. 26 Elenco piante SPECIE ORIGINE Abete bianco (Abies alba) Abete del Colorado (Abies concolor) Abete di Nikko (Abies homolepis) Abete rosso (Picea abies) Acero americano (Acer negundo) Acero campestre (Acer campestre) Acero di monte (Acer pseudoplatanus) Acero riccio (Acero platanoides) Acero saccarino (Acer saccharinum) Ailanto (Ailanthus altissima) Albero dei tulipani (Liriodendron tulipifera) Albero di Giuda (Cercis siliquastrum) Albero di S. Andrea (Diospyros lotus) Albicocco (Prunus armeniaca) Alloro (Laurus nobilis) Bagolaro, Spaccasassi (Celtis australis) Betulla bianca (Betula pendula) Biancospino (Crataegus monogyna) Calocedro (Libocedrus decurrens) Carpino bianco (Carpinus betulus) Castagno (Castanea sativa) Catalpa, albero dei sigari (Catalpa bignonioides) Cedro del Libano (Cedrus libani) Cedro dell Atlante (Cedrus atlantica) Cedro dell Himalaya (Cedrus deodara) Ciliegio canino (Prunus mahaleb) Ciliegio da fiore (Prunus serrulata) Ciliegio dolce (Prunus avium) Cipresso di Lawson (Chamaecyparis lawsoniana) Crittomeria (Cryptomeria japonica) Faggio comune (Fagus sylvatica) Faggio pendulo (Fagus sylvatica "pendula") Faggio rosso (Fagus sylvatica "purpurea") Farnia (Quercus robur) Fico comune (Ficus carica) Frassino (Fraxinus excelsior) Gelso (Morus nigra) Ginkgo (Gingko biloba) Ippocastano a fiori rosa (Aesculus carnea) Ippocastano, castagno d India (Aesculus hippocastanum) Lauroceraso (Prunus laurocerasus) Leccio (Quercus ilex) Ligustro (Ligustrum vulgare) Liquidambar (Liquidambar styraciflua) Magnolia (Magnolia grandiflora) : boschi montani Nordamerica: California, Utah, Colorado, Messico Giappone : boschi subalpini Nordamerica Nordamerica Cina America nordorientale : Italia centrale e nordorientale Giappone, Asia minore, naturalizzata nel Mediterraneo Cina settentrionale, introdotto in epoca romana Asia, naturalizzata nel Mediterraneo Nordamerica: California, Nevada, Oregon America nordorientale Libano Atlante marocchino Himalaya, Afghanistan Cultivar Nordamerica: California, Oregon Giappone Cultivar Cultivar Asia Orientale Cina Ibrido tra A.hippocastanum x A.pavia Europa sudorientale: Grecia, Bulgaria, Caucaso Asia : coste mediterranee Nordamerica: Connecticut, Florida, Texas Nordamerica: North Carolina, Texas

27 pag SPECIE Metasequoia (Metasequoia glyptostroboides) Mirabolano (Prunus cerasifera ) Mirabolano purpureo (Prunus cerasifera "pissardii") Nocciolo (Corylus avellana) Noce (Juglans regia) Olmo bianco (Ulmus laevis) Olmo campestre (Ulmus minor) Ontano nero (Alnus glutinosa) Peccio del Colorado (Picea pungens) Pino dell Himalaya (Pinus wallichiana) Pino domestico (Pinus pinea) Pino nero (Pinus nigra) Pino strobo (Pinus strobus) Pioppo canescente (Populus canescens) Pioppo nero (Populus nigra) Platano (Platanus acerifolia) Quercia rossa (Quercus rubra) Robinia (Robinia pseudoacacia) Rovere (Quercus petraea) Roverella (Quercus pubescens) Salice bianco (Salix alba) Salice delle capre (Salix caprea) Salice piangente (Salix babylonica) Sambuco (Sambucus nigra) Spino di giuda (Gleditsia triacanthos) Tamerice (Tamarix gallica) Tasso (Taxus baccata) Tiglio nostrano (Tilia platyphyllos) Tiglio selvatico (Tilia cordata) Quercia ibrida ORIGINE Cina Asia centroccidentale, Balcani Cultivar Asia, naturalizzata Europa a nord delle Alpi Nordamerica: Montagne Rocciose Himalaya : coste mediterranee : Italia nordorientale Nordamerica: Canada, U.S.A. Ibrido tra P.orientalis x P.occidentalis, origine dubbia Nordamerica Nordamerica: Monti Appalachi Asia Nordamerica: Canada, U.S.A. : Italia meridionale, sponde Mediterraneo Merlo Salici sulle rive della Dora Vista dei Giardini Pubblici

28 i Parchi di Ivrea La Polveriera, i Giardini pubblici, Villa Casana e Villa Girelli N 1_200

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