A cura di Dott. Antonella Pacilio
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- Gregorio Scognamiglio
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2 COMUNICARE atto implicito della natura Umana Espressione del Se Manifestazione del SE Crea Relazioni ESSERE SOCIALE
3 COMUNICAZIONE CELEBRE MODELLO Codifica Decodifica Contesto Messaggio Emittente Canale Ricevente
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5 SEGNALI INVIATI ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO DEL CORPO
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7 indicatore dell intenzione e del senso intensità sonora pause, lentezza, velocità caratteristiche individuali della voce
8 La comunicazione interpersonale La comunicazione interpersonale risponde ad un ampia serie di motivazioni Bisogni di tipo fisico: la sua presenza o assenza può incidere sul benessere fisico (psicosomatica) Bisogni sociali:senso si appartenenza e coinvolgimento controllo e influenza sulle persone, affiliazione Bisogni di tipo pratico: chiedere un informazione, dare consigli, ottenere qualcosa
9 La comunicazione È un elemento costitutivo della trama dei rapporti tra le persone; è definita in base a due caratteristiche fondamentali: L aspetto processuale: coinvolgimento di più soggetti in una serie di eventi, implica relazione tra gli interlocutori condivisione dei significati Il grado di intenzionalità intenzione dell emittente di realizzare un atto comunicativo implica consapevolezza e volontarietà
10 Intenzionalità nella comunicazione Intenzioni riguardanti il contenuto comunicativo si possono distinguere 3 dimensioni di tale contenuto Espressiva:l emittente vuole inviare informazioni circa la sua identità, le sue emozioni, i suoi desideri, ecc. Evocativa: intenzione di influenzare l altro attraverso la comunicazione di eventi specifici o attraverso tentativi di modificare i pensieri, le credenze e i comportamenti Obbligo: quando un atto comunicativo crea un obbligo sociale e impegna a delle conseguenze es. sono le 5..
11 Modello interattivo Introduce il concetto di feedback: la risposta del ricevente comunica all emittente se il messaggio è stato accuratamente recepito L emittente può diventare ricevente durante la conversazione. Se le immagini mentali dei due partner dell interazione coincidono la comunicazione è stata efficace
12 CONTESTI Contesto totale: intero sistema di coordinate dell emittente a cui si riferisce l espressione prodotta Contesto implicito:tutto ciò che il ricevente conosce a proposito dell emittente Contesto esplicito:il contesto linguistico, la concatenazione lineare delle parole verbale fonema-parola parola-frase extralinguistico gestualità mimica
13 Sottolinea il carattere dialogico delle interazioni comunicative: l emittente è contemporaneamente (e non in momenti diversi) ricevente. emittente ricevente messaggio Riceve feedback e adatta feedback
14 Filtri culturali e modelli mentali Nessuno di noi può portarsi nella testa un organizzazione, una famiglia o una comunità. Quello che ci portiamo nella testa sono immagini, ipotesi, storie. Immagini interne profondamente radicate del modo in cui il mondo funziona, immagini che ci limitano a modi familiari di pensare e di agire
15 Tendiamo a far prevalere il nostro punto di vista piuttosto che capire quello altrui Le nostre azioni possono causare conseguenze impreviste Gli altri possono interpretare le nostre azioni in maniera distorta: ciascuno si forma le sue opinioni sulla base delle azioni degli altri, non delle loro intenzioni Tendiamo a vedere solo la nostra parte della storia: non chiediamo spiegazioni di certi comportamenti, in quanto crediamo di conoscerle.
16 Le regole della comunicazione 1) Tutto è comunicazione, NON SI PUÒ NON COMUNICARE: Si comunica con il comportamento, l attività o l inattività, le parole o i silenzi, l aspetto e la voce
17 Comunicare nel gruppo ENTRARE IN RELAZIONE SENZA COLLUDERE DARE SPAZIO AGLI ALTRI EVITARE IL CONFLITTO PERSONALE
18 Assiomi della comunicazione Non si può non comunicare qualsiasi comportamento, le parole o i silenzi, l attività o l inattività costituiscono un atto comunicativo. Ogni comunicazione ha un duplice aspetto: contenuto (informazione, notizia) e relazione (indicazione sulle modalità di assunzione del messaggio). la natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze gli scambi comunicativi non sono organizzati come sequenze ininterrotte ma seguono una sintassi
19 Chi parla deve credere che l ascoltatore non sappia cosa gli sta per dire e gli interessi saperlo condizioni Chi parla deve credere che ciò che dice sia vero Per una promessa è necessario che il parlante si assuma un impegno Le funzioni istituzionali limitano l estensione degli atti linguistici
20 La Conversazione Definita come un attività sociale regolata, guidata da scopi e basata sul principio della cooperazione il principio di cooperazione si traduce nell osservanza di alcune massime Quantitativa:a) dare il contributo informativo richiesto b) non dare di quanto richiesto Qualitativa: a) non dire ciò che ritieni essere falso b) non dire ciò per cui non hai prove adeguate Relazionale: essere pertinenti sistema:a) evitare le oscurità di espressione e le ambiguità b) evitare la prolissità
21 Blocco della comunicazione Eludere Giudicare polemizzare indagare Etichettare contestare ordinare esigere Deridere rimproverare minacciare
22 Perdite di carico della comunicazione Pensiero ( intendo dire 10 cose) emissione (riesco a dirne 7) ascolto (l interlocutore ne sente 5) comprensione (ne capisce 3. Ma è convinto di averne capite 10)
23 P.O.R. Campania FSE Asse II Obiettivo Operativo: f2) Promuovere azioni di supporto, studi, analisi nonché la predisposizione e sperimentazione di modelli che migliorino la condizione femminile nel mercato del lavoro A cura Dott. Antonella Pacilio
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