ANALISI E SVILUPPO DELLE CAPACITA COORDINATIVE

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1 ANALISI E SVILUPPO DELLE CAPACITA COORDINATIVE

2 LA GENETICA! Definibile come mappa, come predisposizione, come potenziabilità,e NON come limite preciso, preordinato, immutabile! Gli stimoli ambientali e le esperienze motorie (soprattutto nei primi anni di vita) rivestono un ruolo determinante

3 ! Se le esperienze motorie arricchiscono un individuo con una genetica favorevole abbiamo quasi sicuramente un atleta di alto livello! Terreno fertile + ben lavorato e concimato-----> prodotti di ottima qualità

4 ASPETTI PSICOLOGICO CARATTERIALI! Nello sviluppo delle abilità motorie riveste un ruolo determinante la motivazione: quanto più c è interesse, partecipazione emotiva, passione, tanto più si ottengono risultati superiori

5 ALLENATORE - ISTRUTTORE! Risulta determinante il modo in cui riesce a proporre i giochi e le esercitazioni, stimolandone la riuscita, grazie ad un rapporto umano di empatia, fiducia e collaborazione

6 LE PRASSIE! Primi movimenti finalizzati dei primi mesi di vita! Origine evolutiva degli schemi motori di base (abilità motorie proprie della specie)! Progressiva successione di esperienze motorie via via più complesse, più finalizzate, di crescente qualità, con un controllo progressivamente superiore

7 SCHEMI MOTORI DI BASE! SPOSTARSI: dal Gattonare al Camminare al Correre (passando dal controllo della stazione eretta) in tutte le direzioni e con varie tipologie(avanti,indietro,a passi accostati,ecc.), con sempre maggiore efficacia e minore spesa energetica

8 GLI ALTRI SCHEMI! Lanciare: motricità delle mani + campo visivo! Saltare: coordinazione dinamica fra le varie parti del corpo + controllo dello stesso nelle fasi di volo e atterraggio

9 ! Rotolare: coinvolge l apparato otovestibolare e la sensibilità segmentaria (contrazione e controllo catene muscolari)! Arrampicarsi: evoluzione di strisciare + gattonare, concatenazione coordinata di impugnature (mani) e prese (piedi)

10 COME AVVIENE QUESTO SVILUPPO? I 3 DIFFERENTI CIRCUITI DEL SISTEMA NERVOSO! VOLONTARIO (PIRAMIDALE)! AUTOMATICO (SOTTOCORTICALE)! RIFLESSO (SPINALE)

11 ! I primi tentativi per acquisire una abilità motoria nuova (gestione forchetta 2 anni capovolta 8 anni gesto tecnico 15 anni) sono controllati e presieduti dal circuito volontario piramidale (sostanza grigia)

12 ! Dobbiamo pensare momento per momento cosa fare, come posizionare il corpo, gli arti, la forza di contrazione, tempi, distanze, ecc.

13 ! Con la continua ripetizione del movimento ed il continuo feed-back (informazioni di vario genere dalla periferia al S.N.C.) il controllo motorio diventa progressivamente più AUTOMATICO e meno volontario (sostanza bianca extrapiramidale)

14 ! La miriade di informazioni multisensoriali che arrivano al nostro S.N.C: sono di tipo PROPRIOCETTIVO e di tipo ESTEROCETTIVO

15 PROPRIOCETTORI! Fusi neuromuscolari (lunghezza muscolare)! Organi tendinei del Golgi (contrazione muscolare)! Corpuscoli di Ruffini e di Pacini (angolazione delle articolazioni)

16 ESTEROCETTORI! Vestibolare (orecchio interno)! Visivo! Tattile COMPONENTE MISTA COSCIENTE E NON COSCIENTE

17 ! Tutte queste informazioni recepite e fatte proprie permettono le correzioni nella prova successiva! Il gesto motorio diventa più fluido, più preciso, meno dispendioso (contrazioni accessorie eliminate)! Tante ripetizioni creano un ENGRAMMA CEREBRALE

18 ENGRAMMA! Tutte le dinamiche del gesto, più o meno complesso che sia, vengono fissate (con un processo chimico) come sequenza motoria! Viene memorizzata in particolare la componente non cosciente del movimento (posizione, pressione, angolatura, ecc)! Può essere riproposto in qualsiasi momento

19 ! Il sistema volontario può intervenire a modificare la catena motoria per una improvvisa variazione (anche cause esterne)! E un intervento neuromuscolare, però poco impegnativo e dispendioso, non rompe la fluidità della sequenza motoria già acquisita

20 ESEMPIO! Se lo schema motorio del CORRERE è perfettamente acquisito, un improvviso ostacolo richiede l esecuzione di un saltello o di una frenata improvvisa (intervento volontario con l applicazione di altri schemi motori)! Il nuovo elemento, memorizzato, arricchisce ancora di più l abilità motoria

21 CAPACITA COORDINATIVE! Nel bambino che ha sviluppato adeguatamente lo SCHEMA CORPOREO e degli SCHEMI MOTORI DI BASE ben controllati e finalizzati è possibile sviluppare, attraverso esperienze motorie di crescente difficoltà le CAPACITA COORDINATIVE

22 CAPACITA COORDINATIVE GENERALI (riferito a tutte) 1)Imparare, assimilare, acquisire tutta la varietà dei movimenti dai semplici ai complessi 2)Controllo degli stessi per renderli più efficaci possibile (in relazione all obiettivo es. gesto tecnico) 3)Adattamento ad improvvisi cambiamenti senza perdere in efficacia

23 CAPACITA COORDINATIVE SPECIALI (varie abilità) 1. Combinazione di movimenti differenti in successione (es: rincorsa + pos. di stacco + salto) 2. Intersegmentaria (es: balzi alternati con l uso combinato delle braccia e la posizione corretta del busto) 3. Spazio-temporale (es: movimento proprio in relazione alla palla)

24 4. Reazione (es: giusta risposta per una situazione imprevista, frenata, flessione capo o busto, ecc.) 5. Ritmo, cioè organizzazione cronologica di movimenti semplici o combinati (es: preatletica, ladder, tocchi nello spazio tra ostacoli, ecc.) 6. Equilibrio, mantenere o riprendere la stabilità verticale (CAP. A PARTE)

25 CARENZE! Se non c è stato un completo sviluppo degli schemi motori di base (ipocinesia nei primi anni di vita) è molto difficoltoso introdurre esercitazioni per l acquisizione di queste qualità. Se la corsa è carente per la mancanza della spinta attiva delle caviglie risulterà difficile eseguire lo SKIP (corsa indietro ladder)

26 CAPACITA COORDINATIVE NEL CALCIO! E utile variare e diversificare le esercitazioni, progredire con le difficoltà, inserire stimoli psico-cinetici di SITUAZIONE per arricchire sempre di più le varie abilità motorie! Tenere sempre attive percezione, anticipazione, reazione, elaborazione, correzione, per movimenti sempre più efficaci e finalizzati SPORT DI SITUAZIONE E NON CICLICO

27 FONDAMENTALI TECNICI! Su schemi motori ben consolidati e capacità coordinative ben sviluppate, durante gli anni più fertili (5 12), si possono costruire i FONDAMENTALI TECNICI INDIVIDUALI e tecnicotattici di squadra

28 PRE-REQUISITI! Possiamo quindi affermare che schemi motori e capacità coordinative rappresentino i PRE- REQUISITI dei fondamentali tecnici.

29 ESEMPIO PRATICO! Nel fondamentale del CALCIARE composto da: passi di rincorsa + posizionamento piede d appoggio + contatto con la palla è necessaria la padronanza dei schemi del CORRERE (con tutte le sue varianti) e del SALTARE

30 ! Ed aver sviluppato a livello coordinativo EQUILIBRIO + ORIENTAMENTO SPAZIO- TEMPORALE + COMBINAZIONE DI MOVIMENTI nel giusto ordine + RITMO passi da lunghi a corti nel preposizionamento + COORDINAZIONE SEGMENTARIA

31 ! Oppure nello STOP della palla si potrebbero presentare difficoltà dovute ad uno scarso equilibrio, ad una carente organizzazione spaziotemporale (traiettoria posizione) oppure da una coordinazione segmentaria approssimativa

32 CONTROLLO AUTOMATICO! Come abbiamo già affermato lo sviluppo della catena motoria avviene sotto il controllo ormai automatizzato del sistema extrapiramidale, nel quale il sistema volontario interviene solo come supervisore (dopo aver operato a livello decisionale e motivazionale)

33 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO! Nelle scuole calcio e nel settore giovanile (allievi compresi) lo sviluppo delle capacità coordinative dovrebbe rivestire un ruolo determinante occupando, nei primi anni di pratica, una percentuale molto elevata, anche il % della seduta di allenamento

34 Esempio pratico per una squadra della scuola calcio (anni 6)! Fase iniziale: si corre liberi su un campo delimitato da cinesini conducendo la palla! Al segnale via si aumenta la velocità mantenendo il controllo! Al segnale lancio si prende la palla in mano, si lancia in alto e si riprende senza farla cadere

35 ! Al segnale salto si lascia la propria palla e si corre verso un altra palla saltandola a piedi pari! Al segnale scambio si lancia la propria palla e si cerca di raccoglierne un altra dopo un solo rimbalzo! Sotto, a terra, rotolo, ecc.

36 FASE CENTRALE! Si creano dei percorsi coordinativi della massima varietà possibile, inerenti al fondamentale tecnico da sviluppare (senza tempi morti). Nel caso, per esempio del passaggio : equilibrio, combinazione e successione di movimenti, coordinazione intersegmentaria

37 EQUILIBRIO! Saltelli sul posto ad occhi chiusi + 10 ad una gamba sul posto (occhi chiusi) + sosta di 3 ad una gamba su cerchi dopo spostamento a gamba zoppa + slalom di alcuni coni in corsa all indietro

38 COMBINAZIONE E SUCCESSIONE! 3 Hs bassi a piedi pari + 4 Hs con 3 tocchi sullo spazio + 2 Hs con 2 tocchi sullo spazio in corsa laterale dx (andata e ritorno) + 6 Hs con 1 tocco sullo spazio + arresto su un cerchio + 2 Hs a sx + conduzione palla in corsa su 10 m.

39 COORDINAZIONE INTERSEGMENTARIA! 2 ladder in successione: ilprimo con il dx dentro, il secondo con il sx + conduzione palla: (slalom su 4 coni larghi + palla sotto Hs e salto dello stesso + slalom su 4 cinesini stretti + raccolta palla e salto dell Hs con lancio e ripresa della stessa

40 FASE FINALE (gioco)! Gara a squadre di bowling (abbattimento coni) e/o di bocce (paletto-pallino) con vari tipi di colpo alla palla: dx, sx, da fermi, in movimento dopo conduzione, con l interno, collo-piede, tacco! Gara a squadre di 2 Vs 2 con 3 passaggi obbligatori prima della conclusione

41 CONCLUSIONI! Ogni gesto tecnico contiene schemi motori e capacità coordinative! Nella pianificazione del lavoro è importante dedicare molto tempo allo sviluppo di tali capacità! Esse sono trasferite automaticamente nelle abilità motorie e tecniche del nostro sport

42 GRAZIE A TUTTI PER L ATTENZIONE

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